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Autosprint ho smesso di comprarlo in edicola nel 2014, dopo 15 anni.

Nel 2015 avevo fatto l'abbonamento cartaceo, un disastro: i numeri non erano puntuali o non arrivavano.

Nel 2016 feci l'abbonamento online, ma il tempo e la voglia di leggerlo scemavano sempre più.

 

Ho smesso di comprarlo perché tanto gli eventi li seguivo in diretta e aveva poco senso leggere notizie vecchie e che comunque trovi online gratuitamente.

 

Tuttavia conservo ancora tutti i numeri cartacei dal 1999 al 2015 compreso, e ordinai persino la copia ristampata del numero post Imola 1994.

 

Da allora non ho mai più comprato un solo numero, non so nemmeno chi ci sia come direttore e giornalisti.

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Adesso, Rhobar_III ha scritto:

Autosprint ho smesso di comprarlo in edicola nel 2014, dopo 15 anni.

Nel 2015 avevo fatto l'abbonamento cartaceo, un disastro: i numeri non erano puntuali o non arrivavano.

Nel 2016 feci l'abbonamento online, ma il tempo e la voglia di leggerlo scemavano sempre più.

 

Ho smesso di comprarlo perché tanto gli eventi li seguivo in diretta e aveva poco senso leggere notizie vecchie e che comunque trovi online gratuitamente.

 

Tuttavia conservo ancora tutti i numeri cartacei dal 1999 al 2015 compreso, e ordinai persino la copia ristampata del numero post Imola 1994.

 

Da allora non ho mai più comprato un solo numero, non so nemmeno chi ci sia come direttore e giornalisti.

 

Autosprint io smisi di comprarlo nel 2009, quando si ostinavano a dare in lotta mondiale la Ferrari dopo i test pre-campionato, quando la realtà era già sotto gli occhi del mondo.

 

Mi piaceva F1 Racing, che, se non ricordo male, fu pubblicato in versione italiana fino al 2006.

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Be io li ho tutti dal 76 al 2021, alcune annate anche rilegate.

AS da notizie su campionati che in TV non vedi e di cui non sai nulla se non li cerchi online, da questo lato mi dispiace ma il loro servilismo in questo disastroso periodo Binottiano me lo ha reso insopportabile 

Modificato da cisco27

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Nell'ultimo weekend a Spa, in una sessione che non ricordo, Vanzini ha detto nella diretta una frase del tipo:

 

"Non abbiamo mai avuto così tanti piloti forti come quest'anno: Verstappen, Leclerc, Alonso, Hamilton, Russell, Norris... Sono tutti forti, il livello di qualità generale è elevatissimo.

Io seguo la F1 dal '98, all'epoca c'erano i primi 4, poi alle loro spalle c'era praticamente il vuoto"

 

Ma è esattamente vero?

 

Nel '98 in F1 c'erano Schumacher, Hakkinen, Hill, Villeneuve tra i campioni affermati (Hakkinen lo sarebbe diventato quell'anno), ma non mancavano i veterani della categoria (Berger, Alesi, Herbert) né le "promesse" del futuro, che poi disattesero per vari motivi le aspettative: Coulthard, Wurz, Barrichello, Frentzen, Fisichella, Trulli, Panis, Ralf Schumacher...

 

All'epoca erano le vetture a fare una differenza enorme: dietro McLaren e Ferrari c'era un abisso maggiore di quanto non ci sia oggi tra RedBull, Ferrari e gli altri team.

Era molto più difficile emergere all'epoca, sebbene capitassero più occasioni, essendo le auto meno affidabili.

 

La differenza è forse che oggi ci sono più giovani piloti di una volta, e che guidano per vetture abbastanza competitive, sebbene non vincenti.

Ma per il resto, non è così vero che 25 anni fa non ci fosse nessun buon pilota dietro i 4 nomi grossi.

 

Se oggi Zhou è in F1 per uno sponsor, allora lo era anche Diniz all'epoca.

Magnussen padre non era molto più forte del Magnussen figlio.

 

Voi cosa ne pensate?

Condividete il pensiero di Vanzini, oppure ritenete che i piloti che consideriamo "forti" siano da giudicare sotto altri metri di giudizio?

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il livello attuale è sicuramente molto alto. non è semplice fare confronti col passato quando c'erano tante variabili diverse. credo però che al contrario fosse più semplice emergere proprio perchè al di là della prestazione assoluta della vettura si poteva nel 98 fare ancora un po' di differenza personale, oggi la differenza la fai sui dettagli microscopici. non saprei dire però se la qualità complessiva della top10 di allora fosse evidentemente inferiore a oggi, anche perchè ci sono state altre annate nel frattempo con tanti piloti forti 

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Sulla questione piloti, fare paragoni tra epoche diverse è impossibile. Schumacher non aveve rivali perchè il resto erano scarsi oppure era lui a essere eccessivamente una spanna sopra tutti? A questa domanda che vale pure per Fangio non potrai mai dare una risposta. Quello che dice Vanzini, e che io condivido, è che la preparazione con cui arrivano i piloti alla F1 attuale è tale che veramente ci arrivano dei fuoriclasse. Pochi anni fa, c'era stata una stagione in cui tutti (tranne uno) i piloti avevano vinto dei titoli nelle categorie inferiori (l'eccezione era Verstappen). Questo non significa per forza che Bottas sia migliore di Wurz, ma che Wurz sarebbe arrivato nell'attualità in F1 con un livello di preparazione superiore. Abbiamo avuto l'era di Button, Montoya, Alonso, Raikkonen, Massa, Rosberg e Hamilton; tutti dei piloti molto forti arrivati in F1 in pochi anni. Ai superstiti di questa generazione si sono aggiunti Norris, Russell, Verstappen, Ricciardo, Leclerc e Sainz. Mi sembra che il livello sia davvero alto.

 

Per farvi capire come andavano le cose una volta: dopo Prost, Senna, Mansell, Piquet, Berger e Alboreto, ti trovavi piloti come Nannini che di sicuro il talento ce l'avevano. Ma Nannini era uno che si lamentava perchè secondo lui, a fine gara, non si fanno sorpassi avventati per il quinto posto (Imola 1988) oppure si va a spasso quattro/cinque secondi più piano (Suzuka 1989; si è preso 9 secondi al giro da Senna!!!). Berger, durante la sua prima stagione completa in F1, guidava ancora i camion dell'azienda di famiglia. Questo non significa che fossero piloti scarsi, ma che il livello di preparazione focalizzato alla F1 era inferiore. Viceversa, Senna (per quanto mi stia altamente sulle palle) era uno che pianificava tutto, dagli sponsor, alla sua scalata alla F1, alla preparazione fisica (necessaria perchè di suo aveva un fisico debole), ai rapporti con la stampa, ai contratti, ai trasferimenti con l'aereo personale. Ecco, oggi i piloti hanno tutti il livello di preparazione di Senna, quindi quando fai vedere qualcosa di bello nella F1, devi considerare che ci sono altri 19 rivali che curano in modo maniacale ogni dettaglio della loro professione. Senza andare eccessivamente indietro nel tempo, c'era gente come Montoya che all'ora di fare dieta e andare in palestra, non era così costante.

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Interessante l'argomento sulla qualità media dei piloti. Non ho l'esperienza di altri per dare un'opinione completa, e comunque mi sembra perfetto quello che scrive @chatruc.

Comunque per me, che seguo la F1 dal '97-'98, direi che il discorso di Vanzini è un po' estremo ma ha una sua validità. Come detto fare paragoni oggettivi è impossibile, ma il livello attuale dei piloti mi sembra veramente altissimo, probabilmente perché il talento rispetto al passato è meglio coltivato e allenato.

 

Se però il livello è così alto anche grazie alla preparazione ormai scientifica di tutti, come mai nella MotoGP di oggi, in cui c'è stato un salto evidente nella preparazione dei piloti, l'impressione che arriva allo spettatore è che il livello medio sia molto sceso rispetto all'epoca d'oro? 

Probabilmente il livello medio dei piloti della MotoGP non è sceso affatto, non lo so, ma l'impressione che arriva al tifoso è praticamente opposta a quella suscitata dalla F1.

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Ottima indicazione la tua. Confermo quanto dici: io non parlo che negli anni '50/'60'/'70/'80'/'90/'00/'10 i piloti "non erano come quelli di adesso, erano dei piloti VERI e quella era la VERA F1". Queste idiozie le trovi ogni 10 minuti su facebook e le trovavi pure in passato. Se leggi i giornali delle varie epoche, noterai che negli anni '70 Lauda e Stewart venivano trattati come dei cagasotto perchè volevano piste sicure e come dei mercenari perchè volevano farsi pagare bene. Un paio d'anni fa ho postato un articolo su facebook dove in sintesi diceva che i piloti non hanno più la personalità, il carattere e il talento di una volta, perchè con tutta la tecnologia che c'è in queste macchine, è più semplice fare il pilota. Tutti ad applaudire e a dare il like all'articolo finchè non ho chiarito che era datato 1987.

 

Quindi torniamo a noi e a questioni tecniche e dati incontestabili. Tornando alla fine degli anni '80, anni che conosco bene in quanto vissuti da me in prima persona quando ero bambino, poteva capitare che dei piloti racimolassero quattro soldi per fare qualche apparizione in F1 saltando direttamente dalla F3 (o ovviamente poi ritornandoci) come nei casi di Forini, Bertaggia, Winckelhock oppure lo stesso Boutsen in Shadow prima di tornare in F3 per vincere. Con questo intendo dire che in F1 c'era un po' di tutto (vedi Giovanna Amati a cui Ecclestone ha aperto le porte della F1 perchè non voleva che fosse un leit motiv della IndyCar).

 

Per quanto riguarda il mondo del motomondiale, io credo che ho un'idea molto personale (quindi contestabilissima) ma secondo me (ovvio, possiedo LA VERITA' con titolo di proprietà certificato (da me ovviamente)) è vera. Il mondo motomondiale sono dei wannabe, dei "poveri" che si atteggiano a ricchi copiando tutto il peggio dalla F1. Ricordo perfettamente quando Ezpeleta invitava Ecclestone per chiedergli cosa fare e Bernie gli ha consigliato di fare quello che aveva fatto lui (uccidere mondiale Endurance ed europeo turismo e convincere George di essere miss Universo, per avere la sola e unica F1). Carmelo ha agito distruggendo i piccoli team anacronistici che nei primi anni 2000 c'erano ancora (Paton, Modenas, WCM), riducendo 125 e 250 (dopo moto3 e moto2) a inutili (o poco utili) categorie di contorno, rendendo la 125 un mondialino under27, chiudendo l'accesso al paddock ai poveracci di moto2 e moto3, diventando schiavo dei costruttori (salvo poi doversi inventare la sottocategoria dei ferri vecchi artigianali). Nell'ultimo anno di 125, le moto giravano 4 secondi più lente dei record, quindi io sono non convinto, ma convintissimo che il livello si sia abbassato un sacco. I piloti in 250 erano abituati a sviluppare le moto con i costruttori, mentre la moto2 alla fine è poco più di un monomarca. Moto2 e moto3 sono categorie di passaggio e non ci sono specialisti di categoria (Harada, Lucchi, Giansanti, Sakata, Manako, Cecchinello). Nel mondo delle moto, i campionati nazionali di fatto non esistono: sono un passatempo per "poveracci" oppure una palestrina premondiale. In tutti gli anni che leggevo SportAutoMoto e Motosprint mi sorprendevo del fatto che un pilota passasse dalla garetta del trofeo Motolampeggio a una wildcard del mondiale in un attimo. Da anni si arriva in motoGP senza vincere nulla. Se poi ciondoli in moto2 o motoGP senza combinare nulla, ti ricicli in SBK (altro abominio rovinato da Ezpeleta). Se poi ciondoli in SBK ti ricicli in Endurance. Come potete vedere, sembra che nutri astio nei confronti delle moto ma in realtà l'astio nasce dal aver rovinato uno sport in tempi recenti seguendo le ricette che hanno tolto brio alla F1, con la differenza che la F1 può rinunciare a Monza, Spa e Francia perchè pagano 25 milioni e dall'altra parte del mondo pagano 50 milioni, mentre il motomondiale chiede 5 milioni a gara (cioè come la F1 nel 1990 senza considerare l'inflazione!) ma finisce per correre 4 gare in Spagna e 2 in Italia. Inoltre tutti parlano che l'unica cosa utile per correre in moto sia la pressione psicologica. Capite che manca professionalità.

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Il 31/8/2022 Alle 15:04, Rhobar_III ha scritto:

Autosprint ho smesso di comprarlo in edicola nel 2014, dopo 15 anni.

Nel 2015 avevo fatto l'abbonamento cartaceo, un disastro: i numeri non erano puntuali o non arrivavano.

Nel 2016 feci l'abbonamento online, ma il tempo e la voglia di leggerlo scemavano sempre più.

 

Ho smesso di comprarlo perché tanto gli eventi li seguivo in diretta e aveva poco senso leggere notizie vecchie e che comunque trovi online gratuitamente.

 

Tuttavia conservo ancora tutti i numeri cartacei dal 1999 al 2015 compreso, e ordinai persino la copia ristampata del numero post Imola 1994.

 

Da allora non ho mai più comprato un solo numero, non so nemmeno chi ci sia come direttore e giornalisti.

Io ho smesso con Autosprint e Motosprint a fine 2019. In realtà era da qualche anno che volevo smettere ma avevo sempre la speranza che qualcosa migliorasse. In sintesi, quanto non mi piaceva era:

 

1) poco seguito categorie americane hanno smesso di seguire la NASCAR nel 2002 proprio quanto entrava nel vivo del suo boom storico);

2) eliminazione gare inferiori (forse nel 2009, non ricordo bene, hanno tagliato ogni informazione su gare club, F.Junior, trofeo minicar, che non hanno spazio nemmeno su internet);

3) eccessivo ferrarismo e f1centrismo: a momenti miglioravano ma spesso dedicavano numeri interi (tralasciando altri argomenti) in occasione della presentazione della Ferrari che doveva ancora scendere in pista, inoltre esaltazione vanziniana delle gare anche quando erano noiosissime;

 

Questo non mi piaceva ma compravo ancora perchè seguivano molte categorie (principalmente propedeutiche, turismo e GT) che da quando non lo compro sinceramente non seguo più.

 

Invece la decisione di smettere di comprare è nata per i seguenti motivi:

 

1) eccessiva nostalgia: un articolo fotocopia di Donnini dove dice che ora va tutto male e prima era tutto bello;

2) opionioni da firme non autorevoli (Vanzini!);

3) commenti alle gare senza inviati (della serie di pari qualità e autorevolezza di quanto vediamo qui sul forum);

4) voglia di affermare in modo posticcio nomignoli e mode (come quel cogglione di Vanzini): con le monoposto larghe del 2016, hanno parlato per un anno intero dei "nuovi mostri" sperando che qualche mona in giro lo ripetesse;

5) articoli di tecnica scoclusionati: tre diverse firme per parlare delle stesse cose in modo confusionario (solo Filisetti si salvava);

6) speciali truffa non acquistabili da chi aveva l'abbonamento come me e che non erano altro che ristampe di vecchi numeri di Autosprint (pure certi libri di Donnini sono raccolte di articoli pubblicati, della serie che l'ho presa in saccoccia;

7) copertina e articoli dedicati a Lapo dopo che aveva urlato ai box Ferrari quella volta che ha vinto a Monza.

 

 

Secondo me, Autosprint ha cannato completamente l'era internet dopo l'allontanamento di Schittone nel 2001. Dovevano capire che l'informazione era capillare e immediata e che erano loro a dover prendere l'iniziativa. Avrebbero dovuto sostituire gli inviati con collaboratori sul posto (piuttosto di scrivere articoli dopo aver guardato la gara in TV). Aveve ancora più copertura mondiale delle gare, creare una sorta di database di risultati online (come racing-reference.info) e rendere il giornale la punta di diamante per chi vuole approfondimenti.

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Il 31/8/2022 Alle 15:06, Garviel Loken ha scritto:

 

Autosprint io smisi di comprarlo nel 2009, quando si ostinavano a dare in lotta mondiale la Ferrari dopo i test pre-campionato, quando la realtà era già sotto gli occhi del mondo.

 

Mi piaceva F1 Racing, che, se non ricordo male, fu pubblicato in versione italiana fino al 2006.

 

Smisi anche io nel preseason 2009, e già prima lo compravo a momenti alterni. I test di quell'anno furono l'occasione di diverse perle di Autosprint:

- Red Bull macchina banale (retro bassissimo che riportava il pull in f1 e che suscitò la curiosità di tutti i tecnici a Jerez che la circondarono per vederla stile F2002 in Brasile)

- Brawn corre sottopeso

- Mi pare anche spararono quella perla mai dimenticata della Ferrari che prendeva i tempi da punti diversi della pista, roba alla "Rossi migliora la Ducati di Stoner via telefono" di nugnesiana memoria.

 

Da allora mai più comprato, era già sotto la soglia di decenza all'epoca, non so come faccia ad esistere ancora francamente.

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Pensare che comunque Autosprint fino a qualche anno fa aveva giornalisti di tutto rispetto nella sua redazione, al punto che Alberto Antonini e Roberto Chinchero, negli anni, erano diventati persino opinionisti di riferimento nelle cabine di commento di Sky, oltre a poter vantare la collaborazione di Giorgio Piola.

 

Ancora adesso Chinchero commenta durante le dirette ed è uno dei pochi a sollevare la qualità della telecronaca, sebbene nel mentre è passato da alcuni anni (come Piola) a lavorare per la redazione di Motorsport.

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4 ore fa, M.SchumyTheBest ha scritto:

pare anche spararono quella perla mai dimenticata della Ferrari che prendeva i tempi da punti diversi della pista

Intanto grazie per avermi ricordato perle di livello. 

Questa in particolare credo fosse nel 2011 con le sospensioni innovative grazie alle indicazioni di alonso. Quell'anno la macchina era molto distante dalla redbull ma in inverno si leggeva una Ferrari campione del mondo 2011 perché era la più veloce. 

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13 ore fa, Rhobar_III ha scritto:

Pensare che comunque Autosprint fino a qualche anno fa aveva giornalisti di tutto rispetto nella sua redazione, al punto che Alberto Antonini e Roberto Chinchero, negli anni, erano diventati persino opinionisti di riferimento nelle cabine di commento di Sky, oltre a poter vantare la collaborazione di Giorgio Piola.

 

Ancora adesso Chinchero commenta durante le dirette ed è uno dei pochi a sollevare la qualità della telecronaca, sebbene nel mentre è passato da alcuni anni (come Piola) a lavorare per la redazione di Motorsport.

Ma Antonini che fa adesso?

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Antonini scrive su FormulaPassion, poi non so se collabora anche con altri siti o riviste specializzate.

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Il problema non sono i giornalisti.

I problemi sono le linee editoriali.

Se lavori per un giornale schierato e paraculo, i tuoi articoli dovranno essere così. 

Vuoi un esempio lampante?

Quando a silverstone non cambiarono le gomme a leclerc, chinchero a gesti disse che era una cosa da pazzi.  Lo sappiamo perché ce lo ha raccontato vanzini in diretta. Ma lui con il cavolo che si sarebbe sognato di dirlo in telecronaca.  Stessa cosa a race anatomy, si vede lontano un km che bobbi vorrebbe dirle chiare le cose, ma non può. Purtroppo questo è quanto. Le notizie le devi capire dai non detto e dalla mimica...

Modificato da ggr

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Perchè non lasciano Genè inviato sul tracciato? Funziona meglio che come commentatore tecnico :asd:

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Oggi chiaro errore di Leclerc nell'ultimo tentativo ma loro non se ne sono accorti perché impegnati come sempre a blaterare

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Zhou passa dietro a Russell, verstappen e Leclerc

Vanzini: "Hamilton transita e se ne va".

 

Ok. Soldi dell'abbonamento ben spesi.

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Bandiera gialla perchè Tsunoda è fermo in pista

 

Vanzini: "T1 lento di Verstappen"

Chinchero: "C'è la bandiera gialla" con tono di rassegnazione :asd:

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"vince il Gran premio di Olanda Lewis"

 

Ok

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