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Trailblazer

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  1. il Brundle delle prime gare 1992 con la b191 fu indecoroso, poi con la b192 si riprese piuttosto bene ottenendo diversi podi. Una trasformazione incredibile passando dalla vecchia vettura alla nuova.
  2. Mi spiace per Lawson e onestamente gli avrei dato altre 2 o 3 gare di tempo prima di prendere una scelta tanto drastica. Purtroppo per lui però il suo rendimento nelle prime due gare è semplicemente inaccettabile e Tsunoda (a ragion veduta) scalpita.
  3. Me lo immaginavo il casco giallo, forse anche i guanti.
  4. Ma infatti il rendimento dei piloti che citi per me è al disotto della sufficienza.
  5. Con il solito errore tilkiano, già visto ad Austin e ad Abu dabi (li parzialmente risolto) di precedere il lungo rettifilo con gran staccata... con un altra staccata, cosa che crea effetto elastico rendendo il sorpasso comunque difficoltoso.
  6. Monaco è improponibile per le gare della domenica, da sempre. Dovrebbe essere uno "special event", una sorta di super qualifica di 2 ore.
  7. Sogno Leclerc vincitore del titolo, con aiuto decisivo di Hamilton all'ultima gara contro le Mclaren di quei due mezzi piloti che si ritrova. Vedo Redbull in crisi nera, ma hanno pur sempre Verstappen.
  8. Mclaren: la vettura più forte, crescita incredibike del team. 10 Norris: con quella macchina avrebbe dovuto vincere il titolo: mezzo pilota 6 Piastri: vale quanto detto per Norris, ma con tinte ancora più severe. 5 Ferrari: buona crescita, scrollata di dosso la binottaggine. 8 Leclerc: meno sfighe del solito, talento innegabile, pronto a vincere. 8 Sainz: a volte è davvero veloce, ma non è e non è mai stato il pilota giusto per la Ferrari. 6 Redbull: macchina non più imbattibile ma bravi a reagire sul finale di stagione. 8 Vestappen: l'olimpo della F1 è composto da Fangio, Clark, Lauda, Senna, Schumacher e... Verstappen. 10 Perez: Riflette i problemi della Redbull, ma il suo compagno è il pilota più forte degli ultimi 20 anni. 5 Mercedes: quarta forza, i pochi guizzi la salvano dall'insufficienza. 6 Hamilton: evidentemente alla fine di un ciclo, a tratti svogliato. 6 Russell: Solido, punto fermo dal quale ripartire 7 Aston Martin: la grande delusione 5 Alonso: da lui i pochi guizzi, ma sarebbe l'ora di appendere il casco 6 Stroll: ennesima stagione anonima 4 Alpine: insperatamente cresciuta durante la stagione. 6 Ocon: bella gara in Brasile, il resto è poca cosa. 5 Gasly: non ci avrei scommesso un cent, invece ottima stagione. 7 Haas: stagione tutto sommato positiva considerando il 2023 chiuso all'ultimo posto. 7 Magnussen: qualche scorrettezza di troppo, ma rendimento in linea con le aspettative. 6 Hulkenberg: lui invece va oltre le aspettative, veloce e concentrato, perde il decimo posto solo al fotofinish. 8 Racing Bulls: solito team satellite senza ambizioni e senza aspettative. 6 Tsunoda: cresciuto, meritava la promozione, ma è pilota Honda, lo vedo in Aston dal 2026. 7 Ricciardo: avrebbe dovuto appendere il casco a fine 2024. 5 Lawson: buone prestazioni, ma lo avrei fatto crescere in Racing bulls, promuovendo Tsunoda. 6 Williams: Difficile valutare una nobile decaduta che continua ad arrancare, tra incidenti e guai. 5 Albon: Delusione, doveva essere il punto di riferimento ed invece di impacca. 5 Sargeant: Mai capito il suo approdo in f1. 4 Colapinto: Piú che per le prestazioni altalenanti, il suo voto è dato dalla freschezza portata al circus. 7 Stake: Potevano prendersi un anno sabbatico in attesa di Audi, evitando la figuraccia fatta. 3 Zhou: Spesso ultimo, ma ha il merito di portare l'unico piazzamento a punti stagionale. 4 Bottas: Doveva darsi ad altro a fine stagione scorsa. 3 Bearman: ha mostrato buone prestazioni, in attesa della prossima stagione da titolare. 7 Doohan: Ingiudicabile data la sola gara finale, ma non si capisce bene perchè sia stato scelto. Probabilmente farà una sola stagione da tappabuchi, in attesa di un certo Minì. s.v.
  9. Come scritto sull'altro thread, spero di cuore che possa cominciare un nuovo capitolo della carriera, senza fuligine binottiana addosso e senza più lo spauracchio di quell uomo a puntargli il dito contro e a remargli contro. Che l'inferno sportivo per questo ragazzo possa essere finito e che possa uscire a "riveder le stelle". Arrivederci a tutti.
  10. Tra sfighe (Spagna, Azerbaijan), strategie errate (Monaco e Silverstone) ed errori purtroppo suoi (Imola e Le Castellet) i punti persi sono praticamente 100. Leclerc non è stato perfetto ma larga parte della responsabilità è della gestione suicida binottiana che spingeva in favore per quella che ovunque sarebbe stata una seconda guida da sacrificare all'occorrenza (Sainz). L'auspicio è che ogni eredità binottiana nel 2024 sia assente e che sia ristabilito l'ordine che sarebbe naturale in ogni team che non avesse avuto Binotto tra i piedi, con Leclerc prima guida dichiarata e Sainz maggiordomo da sacrificare solo per il bene del team e di Leclerc. Se a Sainz non sta bene ciccia, di buoni piloti disposti a guidare la rossa ce ne sono a tignitè.
  11. quando non fiatano, è perché sanno di avere tra le mani qualcosa di buono, 2017 e 2022 (finché è durato) insegnano.
  12. non voglio aprire un dibattito su quanto drogati siano i suoi numeri dall'aver guidato la miglior vettura per un totale di 9 stagioni da quando è in f1 (2008, 2014-2021), piuttosto mi soffermo sul fatto che non l'ho mai visto tanto combattivo con un auto che non è la migliore del lotto. Tanto per dire, Verstappen è già a circa metà dei suoi numeri, eppure l'auto migliore l'ha avuta giusto un biennio.
  13. cosi rimangono 3 teams in croce. la f1, salvo rare eccezioni, è sempre stata così, il team dominante c'è sempre stato
  14. "Gerarchie chiare" è conditio sine qua non per vincere. Lo insegna la storia.
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