Leno

Questo perchè tu, essattamente come il Buon Rimatt, metti davanti la simpatia e la preferenza personale ai rigorosi e imparziali metodi di valutazione che sono alla base della classifica del SL.

Non sono d'accordo, vedere come gestisci un compagno di livello è abbastanza fondamentale per avere una corretta valutazione delle qualità di un pilota ( è un aspetto che prende piede soprattutto dal 70 in poi quando le corse diventano più professionali, prima le squadre erano talmente abborracciate che è piuttosto difficile quando non inutile farsi un'idea chiara dei confronti tra compagni). Schumacher non solo ha dominato in un'era di mezzo dove i campionissimi si erano estinti o dovevano ancora arrivare ma ha in più sempre categoricamente rifiutato di dividere il box con un pilota che potesse metterlo in difficoltà (l'unico confronto di un certo livello è stato quello perso con Rosberg ma il Kaiser era obiettivamente piuttosto arrugginito). E' uno dei motivi, assieme alla correttezza in pista, per cui Hamilton si piazza davanti a lui nella fondamentale classifica all time del SL.

Secondo me nasce anche un po' da quello, la tensione costante di avere un pilota di alto livello nello stesso box non è da sottovalutare e sicuramente non ti semplifica le cose. E un pilota che non ha mai affrontato un avversario degno di nota in squadra con lui non può non essere valutato un po' meno di altri che hanno invece sostenuto scontri diretti di alto livello, del resto è uno delle critiche maggiori che ancora oggi vengono rivolte (giustamente) a Schumacher.

Non ho detto questo, ho detto che se le cose sono gestite bene avere due campioni in squadra rende anche di più, sia a livello di risultati sia a livello di interesse per la competezione.

2010 ci sta già di più, ma anche lì non penso che Ham perse tanti punti per colpa di Button, poi la vettura non era da titolo secondo me, in McLaren avevano probabilmente la miglior coppia di piloti ma arrivarono comunque dietro nel costruttori.

Hamilton nel 2012 in realtà no, Lewis quell'anno dominò nettamente Button e le poche volte che Jenson arrivò davanti sono irrilevanti di fronte ai moltissimi ritiri per noie meccaniche che furono il vero motivo per cui perse quel campionato che corse in maniera impeccabile.

In realtà anche l'approccio contrario, quello dei due campioni su auto vincente ha portato ottimi risultati, Senna-Prost e Hamilton-Rosberg hanno instaurato un dominio anche superiore a quello delle squadre a punta unica con in più un interesse molto maggiore per la competizione e la squadra (e quindi più soldi per tutti). Certo devi essere bravo a gestirla altrimenti rischi di mandare tutto in vacca come con Mansell-Piquet (ma lì ci fu anche sfiga) o Alonso-Hamilton.

Personalmente lo trovo un approccio sbagliato e alla lunga controproducente anche se obbiettivamente gli ha dato spesso ragione (vedi i filotti di Vettel prima e Verstappen ora).

Intanto Horner lo ha zerbinato ancora prima di cominciare: "Si tratta di comunicazione, di essere chiari con i propri piloti, Verstappen è senza dubbio la risorsa più preziosa della Formula 1. È il nostro pilota di punta, lui parte sempre in prima posizione. Se qualcun altro si avvicina a lui, tanto di guadagnato. Ma la realtà è che l’aspettativa è che Max vinca." Poi si concentra sui futuri problemi della Ferrari: Una squadra come la Ferrari, per esempio, potrebbe trovarsi l’anno prossimo con due piloti che si tolgono punti a vicenda. E allora, su chi concentrare il sostegno? Devi supportarli entrambi, ma questo a volte crea divisioni all’interno del team. Ogni squadra affronta la situazione in modo diverso”. Mi sembra l'ammissione nero su bianco di un approccio che, tra le altre cose, spiega l'improvviso calo di alcuni piloti che hanno corso per loro nel corso degli anni nel confronto col compagno: Webber rispetto a Vettel, Vettel rispetto a Ricciardo e Ricciardo rispetto a Verstappen.

In una gara a cabernet son quasi sicuro di riuscire a batterlo....

Quello riesco a farlo anch'io

In realtà l'Hamilton attuale è molto meno mondano di quello degli anni d'oro della Mercedes, in generale mi sembra che dopo la lotta con Max nel 2021 sia diventato molto più tranquillo e "familista".

Gente come GrosJean, De Vries e Mick Schumacher hanno avuto la possibilità di giocarsela ma se le prendi da Raikkonen (e ci sta anche ma i milioni di danni che fai andando a sbattere un gp si e l'altro anche magari no), da Tsunoda e da Magnussen la macchina da mondiale non te la da nessuno.

What? A parte Hamilton e se vogliamo Piastri (ma l'anno scorso la McLaren no era ancora un team vincente) nè Rosberg, nè Leclerc, nè Russell hanno esordito in un top team ma in squadre di seconda fascia, quest'ultimo ha addirittura fatto 3 anni di gavetta in quello che all'epoca era il peggiore team della griglia. Sono stare le loro prestazioni a convincere i top team a dar loro una possibilità poi ampiamente ripagata, ma se in due anni performi come Mick Schumacher o fai i danni di GrosJean è anche dura che i team manager ti prendano in considerazione.

Una statistica della GP2 è piuttosto interessante. -VINCITORI ALLA PRIMA STAGIONE Rosberg, Hamilton, Hulkenberg, Leclerc, Russell, Piastri -VINCITORI ALLA SECONDA STAGIONE Glock, VanDoorne, Schumacher -VINCITORI DALLA TERZA STAGIONE IN POI Pantano, Maldonado, GrosJean, Valsecchi, Leimer, Palmer, Gasly, DeVries, Drugovich, Pourchaire I 6 piloti che hanno vinto al primo anno hanno poi vinto ben 141 gp di F1 (36 togliendo Hamilton) mentre i 13 che hanno vinto dal secondo anno in poi ne hanno vinto solo 2. Del primo gruppo ben 5 su 6 corrono ancora in F1 e l'unico a non vincere un gp in F1 è stato Hulkenberg, del secondo gruppo su 13 il solo Gasly corre ancora nella massima serie e solo lui e Maldonado hanno vinto 1 gp. La conclusione è semplice: non puntate mai su un pilota che vince la F2 dal secondo anno in poi.