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ma anche no, non fare di tutta l'erba un fascio :D

onestamente credo che sia una cretinata raggruppare le persone in base al percorso che hanno scelto, ci sono laureati che non capiscono una mazza e c'? gente in gamba, che all'occorrenza ? disposta anche a "sporcarsi le mani" senza problemi. La stessa cosa vale per quelli che hanno scelto di lavorare, c'? moltissima gente che pur non avendo una laurea e le fantomatiche "basi teoriche" si ? costruita una carriera semplicemente facendo bene il proprio mestiere, cosa tutt'altro che garantita dal percorso di studio intrapreso :)

L'ho specificato che gli incapaci esistono e questo non ? in discussione. Sicuramente esiste anche chi si sporca le mani e tutto quello che dici ? vero. Ma ribadisco quello che mi d? fastidio: pensare che l'unica cosa che conta sia l'esperienza. A questo punto tutti quelli che studiano da ingegneri sono dei co****ni se, invece di studiare, potrebbero andare a lavorare gi? a 18 anni diventando pi? bravi di uno che esce dall'universit? a 25 anni.

 

Ma poi tu guarda se io devo mettermi a difendere gli ingegneri :hihi:

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Giusto per dirne un'altra rifacendosi a un altro campo: al terzo anno di liceo ho avuto una insegnante di matematica e fisica di età quasi da pensione e che stava di continuo a parlare del ruolo dell'esperienza nell'insegnamento, si riempiva la bocca con questa parola "esperienza"; ma in definitiva, se devo dare un parere su quel mezzo anno passato con lei, io dico che non mi ha insegnato un bel niente e non era capace nemmeno di tenere a bada una classe. Davvero una delle mie peggiori esperienze da allievo.

 

Questo è giusto per fare un esempio al di fuori del campo ingegneristico (se no pare che ci fossilizziamo)

Modificato da Ferrarista

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Tra l'altro son quelli che si difendono meglio :hihi:

Modificato da AdrianoGalliani

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Credo che il problema principale di alcuni che scrivono in questo topic ? che non hanno la minima idea di cosa sia lavorare e, sopratutto, non hanno la minima idea di cosa accada nel mondo del lavoro...

 

Io ve l'ho detto e ve lo ripeto. Ho visto ingegneri messi in mutande da vecchietti semi-analfabeti che in vita loro hanno avuto solo la pinza da saldatore in mano ma che dai loro occhi hanno visto cose che quei lustrissimi studiosi nemmeno si sognano...

 

E il bello ? che non hanno nemmeno l'umilt? di ascoltare queste persone.

 

Ho perso il conto di quanti impianti ho visto "rivoltare come un pedalino" perch? i grandiosi ingegneri hanno disegnato due condotte facendole passare nello stesso identico percorso, quante altre tubazioni buttate nella monnezza perch? sottodimensionate o perch? le specifiche indicavano materiali dalle caratteristiche totalmente sbagliate.

 

L'esperienza la acquisisci col tempo, la competenza non te la insegnano sui libri.

 

Studiare una serie di libri tutti sono in grado di farlo... Mettere in pratica quello che hai studiato ? un altro paio di maniche...

 

Un piccolo esempio, accaduto in F1...

Warm Up del Gran Premio di Francia 1996... Un fotografo (Angelo Orsi, se non ricordo male) va al box Ferrari dicendo che la Ferrari F310 di Schumacher aveva un rumore anomalo... I tecnici controllano la telemetria: no no, tutto ok...

Risultato? Il motore esplode dopo poche curve del giro di ricognizione...

Ce ne saranno di ingegneri bravi alla Ferrari... Eppure sarebbe bastato dar retta ad un semplice fotografo (che non ha conoscenze specifiche ma che in vita sua ne ha viste e sentite parecchie), invece che affidarsi al solito computer, per evitare la clamorosa rottura nel giro di ricognizione...

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Studiare una serie di libri tutti sono in grado di farlo...

Se sono bravi tutti, perchè non lo fanno tutti?

 

Come diceva un fisico che conosco "la conoscenza è onnipotenza". Chi conosce non ha bisogno di leggersi il manuale di istruzioni prima di usare...

 

Poi l'ho detto già un paio di volte...diventa ripetitiva la cosa: gli incompetenti esistono (e potrenno studiare pure 20 anni ma non sapranno mai applicare praticamente le proprie conoscenze...sempre che ne abbiano) e purtroppo pure a quelli danno la laurea...su questo potremmo fare un dibattito infinito e io sono il primo a dire che le università stanno facendo schifo da qualche anno a questa parte.

 

Ma ribadisco: non si cerchi di sovvertire le cose, la formazione accademica ha il suo valore e chi studia come si deve, ha il diritto di pretendere un compenso e un trattamento adeguato alle proprie conoscenze e alla propria inventiva.

Modificato da Ferrarista

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da quanto sono in grado di farlo tutti il 50% degli iscritti si arena sul primo esame di matematica o fisica che si trova davanti. sicuramente ci sono ingegneri messi in mutande dai saldatori, cos? come ci sono il 100% dei saldatori messi in mutande appena vengono nominate due formuline o 2 costanti.

non si pu? chiedere a chi studia di avere capacit? manuali come un capocantiere da 20 anni, n? si pu? chiedere al + rozzo dei manovale di enunciare nemmeno una delle cose pi? semplici, definizione di trave o equilibrio di corpi rigidi o elastici.

al laureato medio salter? all'occhio la preparazione 0 del manovale, al manovale salter? all'occhio il fatto che il laureato non sa prendere neanche in mano un martello.

ovviamente sto ragionando per assoluti

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da quanto sono in grado di farlo tutti il 50% degli iscritti si arena sul primo esame di matematica o fisica che si trova davanti. sicuramente ci sono ingegneri messi in mutande dai saldatori, cos? come ci sono il 100% dei saldatori messi in mutande appena vengono nominate due formuline o 2 costanti.

non si pu? chiedere a chi studia di avere capacit? manuali come un capocantiere da 20 anni, n? si pu? chiedere al + rozzo dei manovale di enunciare nemmeno una delle cose pi? semplici, definizione di trave o equilibrio di corpi rigidi o elastici.

al laureato medio salter? all'occhio la preparazione 0 del manovale, al manovale salter? all'occhio il fatto che il laureato non sa prendere neanche in mano un martello.

ovviamente sto ragionando per assoluti

per? con una piccola differenza: il manovale non conosce, deve andare a studiare per poter sapere, mentre al laureato basta "ricordare" quello che gi? sa.

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Non tutti lo fanno perchè c'è chi non ha la possibilità economica, chi deve necessariamente cercarsi un lavoro e non può fare il mantenuto per il tempo necessario a laurearsi, chi ha altre aspirazioni...

 

Poi ci sono pure quelli che non hanno voglia, ovvio...

 

Comunque il mio discorso era diverso... Tutti possono studiare medicina e laurearsi, ma pochissimi diventeranno Barnard (per esempio e solo per citare un nome celebre nel campo medico)...

 

Capitolo compensi. Io non discuto sugli stipendi di ingegneri o chiunque sia laureato, non m'interessa nemmeno.

E' la differenza tra quello che prendono gli ingegneri e quello che prendono gli operai che non mi sta tanto bene...

 

 

da quanto sono in grado di farlo tutti il 50% degli iscritti si arena sul primo esame di matematica o fisica che si trova davanti. sicuramente ci sono ingegneri messi in mutande dai saldatori, così come ci sono il 100% dei saldatori messi in mutande appena vengono nominate due formuline o 2 costanti.

non si può chiedere a chi studia di avere capacità manuali come un capocantiere da 20 anni, nè si può chiedere al + rozzo dei manovale di enunciare nemmeno una delle cose più semplici, definizione di trave o equilibrio di corpi rigidi o elastici.

al laureato medio salterà all'occhio la preparazione 0 del manovale, al manovale salterà all'occhio il fatto che il laureato non sa prendere neanche in mano un martello.

ovviamente sto ragionando per assoluti

 

 

Non penso servano le formuline a 2 costanti in cantiere....

E comunque non è proprio come dici...

Un operaio bravo non ha preparazione 0, anzi... molto spesso ne trovi alcuni che sono molto preparati e, anche se non ti sanno definire a parole l'elasticità di un trave, tranquillo che se te lo montano quel trave regge e quant'è bene...

 

L'esempio Saldatore VS Ingegnere è semplice e l'ho citato perchè ero presente.

L'ingegnere si era impuntato che la saldatura andava fatta come diceva lui e non voleva sentire ragioni. Il saldatore gli ha spiegato che quello era un metodo, ma che non necessariamente era l'unico. Si è andati avanti per 40 minuti buoni. Alla fine il saldatore si è rotto i co****ni, ha mandato a cagare l'ingegnere e ha fatto a modo suo. Risultato? Abbiamo fatto i controlli sulla saldatura ed era come diceva il saldatore.

Il problema, in cantiere, è che bisogna avere rispetto reciproco, sopratutto delle altrui competenze. Ma i colletti bianchi, dall'alto della loro superbia, da quell'orecchio proprio non vogliono sentirci...

Modificato da DavideHill

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penso che sia basso sia lo stipendio medio dell'ingegnere ( molto + basso che nel resto d'Europa ) sia quello dell'operaio.

 

come tu hai fatto l'esempio dell'ingegnere saputello , a me sono venuti in mente certi tipi che conosco, e sui quali cè da mettersi le mani nei capelli :hihi:

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penso che sia basso sia lo stipendio medio dell'ingegnere ( molto + basso che nel resto d'Europa ) sia quello dell'operaio.

 

Beh, ovvio... ma qui entriamo in un campo minato che ? meglio ignorare. Altrimenti inizio a tirar gi? talmente tante madonne che Germano Mosconi a confronto ? San Pio da Pietralcina... :hihi:

 

come tu hai fatto l'esempio dell'ingegnere saputello , a me sono venuti in mente certi tipi che conosco, e sui quali c? da mettersi le mani nei capelli :hihi:

 

Basterebbe un p? d'umilt?. Gente che a 28-30 anni ha anche la maleducazione di prendere a male parole un signore di 60, minacciandolo addirittura di farlo cacciare dal cantiere... (che poi, vabb?... in quell'occasione era molto i? probabile l'allontanamento dell'ingegnerino che quello del saldatore, visto che stavamo parlando di uno con 40 anni di esperienza, considerato un'autorit? all'interno dell'azienda, pagato tanto, e a cui lo stesso direttore di raffineria dava del VOI quando ci parlava...)

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Non penso servano le formuline a 2 costanti in cantiere....

E comunque non ? proprio come dici...

Un operaio bravo non ha preparazione 0, anzi... molto spesso ne trovi alcuni che sono molto preparati e, anche se non ti sanno definire a parole l'elasticit? di un trave, tranquillo che se te lo montano quel trave regge e quant'? bene...

 

 

Le formuline servono perch? se poi crolla tutto ? con quelle che si vede perch? ? crollato. Nel medioevo costruivano le cattedrali senza usare la matematica: come risultato ne crollavano almeno 10 prima di avere quella giusta...da quando si applica la matematica, chiss? perch? le cose vanno diversamente (ovviamente anche oggi le case continuano a crollare, quella ?, appunto, l'opera degli incapaci di cui parlavo prima).

 

E comunque per inciso: a quelli che non hanno soldi e non hanno voglia di studiare, aggiungerei quelli che, per natura, non sono proprio adatti a farlo (e sono veramente tanti). Come ha detto Magic, cerchiamo di non minimizzare il valore di una laurea: nonostante la considerazione generale che io abbia degli ingegneri, la ritengo una laurea veramente difficile e sicuramente non una una cosa da tutti (soprattutto meccanica, edile, civile e navale).

 

Riguardo l'arroganza...beh...l? non c'entra n? la preparazione, n? la competenza, n? la manualit?: se uno ? arrogante ? arrogante pure se fa lo spazzino.

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infatti ma che discorsi sono, ora tutti gli ingegneri sono arroganti e presuntuosi. e la gente incompetente ci sono e ci saranno sempre e ovunque e sono pure tanti. questo è un discorso di carattere umano che non c'entra con il valore e l'importanza dello studio.

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infatti ma che discorsi sono, ora tutti gli ingegneri sono arroganti e presuntuosi.

 

Gran parte di essi, specialmente quelli neo-laureati, lo sono. Fidati.

Magari sar? stato io ad essere sfortunato per aver incontrato sempre ingegneri stronzi, ma penso che in generale un p? tutti quelli che ottengono una laurea se la sentano calda, specialmente agli inizi.

Nessuno mette in dubbio l'iportanza dello studio o minimizza il valore della laurea, ci mancherebbe altro... Anzi, massimo rispetto per chi ha studiato.

L'unico appunto che faccio ? che quel rispetto molte volte non viene ricambiato. Il pezzo di carta fa di un laureato una persona in posizione lavorativa pi? favorevole rispetto ad un operaio, ma non ne fa una persona migliore. Invece molti colletti bianchi sono convinti (o qualcuno li ha convinti) del contrario.

Vsto che nel mondo del lavoro contano parecchio questi discorsi di carattere umano, la mia precisazione penso sia stata pi? che dovuta...

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sono d'accordo ma ripeto ? un discorso che isola da quello di cui si parlava

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sono d'accordo ma ripeto ? un discorso che isola da quello di cui si parlava

 

No no, c'entra eccome! :hihi:

Chiamiamolo avviso ai naviganti (o laureandi, o neo-laureati)...

Quando sarete laureati, abbiate rispetto per gli operai o per chi lavora con voi...

Anche perch?, considerando che tra di loro potrebbero esserci personaggi molto poco raccomandabili, rischiereste una mazzettata in fronte o, peggio ancora, un tubo da 4" l? dove non ci batte il sole... :hihi:

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E' la differenza tra quello che prendono gli ingegneri e quello che prendono gli operai che non mi sta tanto bene...

Pure a me visto che attualmente gli ingegneri normali non guadagnano una cippa.

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No no, c'entra eccome! :hihi:

Chiamiamolo avviso ai naviganti (o laureandi, o neo-laureati)...

Quando sarete laureati, abbiate rispetto per gli operai o per chi lavora con voi...

Anche perch?, considerando che tra di loro potrebbero esserci personaggi molto poco raccomandabili, rischiereste una mazzettata in fronte o, peggio ancora, un tubo da 4" l? dove non ci batte il sole... :hihi:

Il rispetto si da agli operai come a tutti i lavoratori senza distinzioni, quando faccio i discorsi per sottolineare le differenze fra le varie categorie non lo faccio in modo irrispettoso, lo faccio in modo realistico, purtroppo spesso si confonde una presa di coscienza sull'ignoranza di una persona con la mancanza di rispetto, ma non ? cos?. Dire che l'operaio ? ignorante su certi aspetti non vuol dire mancargli di rispetto, vuol dire semplicemente prendere atto del fatto che l'universit? vale ancora qualcosa, e quando non sar? pi? cos? saranno ca**i amari, anche per gli operai.

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Se sono bravi tutti, perch? non lo fanno tutti?

 

Perch? costa fatica e non ti paga nessuno.

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Perch? costa fatica e non ti paga nessuno.

Benissimo, ma ragionando cos? poi non ti puoi lamentare se sei un operaio e guadagni poco. Purtroppo quando si prova a studiare pu? andare male, ma se non ci si prova va male sicuro, a meno del fattore Q, ovvio.

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Le formuline servono perchè se poi crolla tutto è con quelle che si vede perchè è crollato. Nel medioevo costruivano le cattedrali senza usare la matematica: come risultato ne crollavano almeno 10 prima di avere quella giusta...da quando si applica la matematica, chissà perchè le cose vanno diversamente (ovviamente anche oggi le case continuano a crollare, quella è, appunto, l'opera degli incapaci di cui parlavo prima).

 

 

rotfl, chiese costruite nel medioevo che reggono a scosse di terremoto mentre le scuole e le casette cadono impotenti al suolo dopo alla prima scossa a 25 anni dalla costruzione.

 

 

Anche se li c'e da dire che le imprese di costruzione sono in mano alla mafia.

Modificato da AdrianoGalliani

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