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Mito Ferrari

La logica FIA nella sicurezza in circuito

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Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerose modifiche circa la sicurezza di auto, dispositivi del pilota e circuiti (vie di fuga, barriere, halo, crash test ecc. ecc.), nonché a cambi regolamentari per evitare spiacevoli inconvenienti (unsafe release, ritorno in pista in sicurezza, rientrare col paletto alla destra, percorrere la corsia nella via di fuga, non toccare la riga bianca, non andare troppo lento, non andare troppo veloce ecc. ecc. ecc.), spesso con risultati ilari.

 

Tuttavia, ho notato che la federazione applica una certa logica contorta per quanto riguarda la sicurezza nei circuiti: abbondando vie di fuga chilometriche ovunque nei "vecchi" circuiti, eppure vanno a correre in piste cittadine ultraveloci con barriere a 1 metro di distanza (Jeddah ne è l'esempio massimo); vengono modificati tracciati storici con chicane, curvette a min**ia e altre amenità, ma poi vengono posizionate barriere incomprensibili come quelle domenica in Austria in curva 3 (dove ci fu l'incidente fra Morbidelli e Zarco):

 

 

 

Blocchi di cemento messi per terra senza protezioni davanti: in un incidente stile Grosjean cosa sarebbe successo?

 

 

Oppure, prendiamo per esempio Monza, sono sempre presenti i mitici dissuasori che danno vita a incidenti da videogioco:

 

 

 

 

 

Quale è il senso di tutto ciò?

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A parole per la sicurezza non si scende a compromessi,  ma nei fatti lo si fa sempre. Domenica ad esempio, con la classica via di fuga in sabbia, sainz non avrebbe finito il primo giro, la quando avesse parcheggiato la macchina, questa sarebbe rimasta ferma. Ma se metti la sabbia, perdi troppi protagonisti magari solo per un lungo, e in questa f1 non è ammissibile. Lo stesso vale per i commissari. Macchine e circuiti sempre più sicuri, poi vede delle scene ridicole come domenica, e ridi solo perché è andata bene. Se sainz ad un bel momento deve scappare dalla macchina, questa torna in mezzo alla pista in retromarcia tutta incendiata. Ma fateci caso, la cosa è passata inosservata, invece il rollbar dell'alfa, ha subito scatenato una inchiesta.  I muri troppo vicini non sono un problema, lo sono anche a indianapolis. È meno pericoloso sbattere contro un muro che già vicino alla macchina, che beccarne uno che è 100 metri dopo che magari ci arrivi capottato o storto.

La fia spinge sempre dove sa di ottenere il risultato. Piste e costruttori, per i commissari lasia tutto alla fortuna. E non eammissibile una roba del genere.

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Modificato da ForzaFerrari

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il problema sono questi dissuasori salsicciotti criminali... nei video postati manca monza 2021 con max che vola sopra lewis proprio per la presenza del salsicciotto...

 

nell'incidente di zhou tra l'altro la colpa è stata della sabbia messa dopo l'asfalto, perchè ha avuto effetto pendolo facendola saltellare... probabilmente se ci fosse stato solo asfalto non sarebbe volato oltre le barriere... o magari andava messa prima la sabbia e poi asfalto... ma qui c'è anche il problema dei circuiti che ospitano anche le moto...

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La logica di oggi fa il pari con modificare la seconda di Lesmo mentre si corre a Monaco

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Più che Monaco che è in calendario da 70 anni, direi che l'ipocrisia si vede con Jeddah che è un circuito costruito nel 2021 a partire da un mucchio di sabbia e nonostante questo è molto pericoloso.

 

Farei anche una distinzione importante tra FIA e FOM, nonostante siano entrambi parte dell'organizzazione: i primi sono quelli che dettano legge sulle misure di sicurezza, i secondi sono quelli che si occupano dei contratti e quindi hanno l'interesse primario di incassare, piuttosto che far spostare muri e cordoli.

 

Poi sì, immagino che anche la FIA abbia un bangla-ufficio a cui delegare le pratiche che non possono assolutamente essere rigettate e ci mancherebbe altro :asd: :whistling:

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Potenzialmente tutti i circuiti cittadini ad alta velocità possono essere pericolosi. Jeddah ha delle curve cieche ad alta velocità, mentre il terzo settore di Baku, compresa l'entrata ai box è tutt'altro che sicura.

 

Riguardo i dissuasori, sono convinto che una via di mezzo non si troverà mai. Quelli all'esterno della Parabolica sono assassini ma se li togli poi ti ci piazzano i sensori, e va a finire come Austria dove arrivavano warning per track limits ogni 10 secondi.

Basterebbe non piazzare i dissuasori come trampolino ma che vadano a seguire proprio il circuito, tipo esterno di curva 1 in Austria.

Per il resto, di base è uno sport pericoloso e la variante pericolo è impossibile da togliere, ma se c'è l'opportunità di ridurre al minimo il rischio è giusto che si faccia così.

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sulle vie di fuga in sbabaia sincramente non riesco a capire perche non le mettono...sain per esempo denica trovo verognoso ch epuoi uscire di pista come nulla fosse

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Non devono per forza mettere la sabbia ovunque, basterebbe metterla in uscita curva o in quei punti dove i piloti sono spinti ad abusare dei limiti della pista.

Alla Parabolica di Monza ad esempio potrebbero rimettere la sabbia, ma lasciando per sicurezza una striscia di asfalto solo in fondo al rettilineo. Lo stesso che hanno fatto alla Tarzan di Zandvoort, per intenderci.

I dissuasori andrebbero tolti e basta, nelle chicane come la Roggia ci metti la sbabaia.

 

 

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la sabbia la puoi mettere completamente....nessun pilota e morto per la sabbia dai....

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Vabbè, nessun pilota è mai morto morso da un coccodrillo, non è comunque una buona ragione per scavare fossati attorno alla pista e riempirli di alligatori. :asd:

 

Cosa c'è di male ad avere una striscia d'asfalto prima della via di fuga in sabbia? In caso di problema tecnico hai la possibilità di frenare maggiormente con l'asfalto in fondo al rettilineo, in caso di problemi ai freni invece hai comunque la sabbia disponibile poco oltre. 

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A me parrebbe sensata la doppia soluzione. In staccata via di fuga dritta in asfalto, ma per rientrare in pista devi fare in modo di perdere tempo. Tipo prima variante a monza.

All'esterno di curve veloci, sabbia, e dopo la sabbia striscia di asfalto per tornare in pista ( se riesci ad arrivarci) ad ogni modo, non deve essere a costo zero come ad esempio ora nelle 2 curve a sx di spa.

Modificato da ggr

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allora fai un metro o due di sabbia poi tutto asfalto....

 

per esempio perchè posso correre a jeddah e non al glen?

comunque per me puoi fare tutta sbabia o erba

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Vada per la sbabia allora, giusto così. L'erba ce la teniamo in tribuna. :up:

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comunque non capsco essere contrari alla sabbia bho

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Dovrebbero mettere dopo i cordoli la ghiaia o la sabbia. Se lo facessero risolverebbero i problemi dei track limit.

 

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9 ore fa, Spa_83 ha scritto:

comunque non capsco essere contrari alla sabbia bho

 

Dal punto di vista dei gestori degli autodromi e dei commissari di pista, l'asfalto è più facile da gestire. Se moltissime piste usano l'asfalto è per questo, oltre che per le pressioni FIA, principalmente (vado a memoria) negli ultimi anni con Mosley. Immagino ci sia stato anche lo zampino di Ecclestone e/o team, perchè è più facile dipingere l'asfalto con i colori degli sponsor e perchè con l'asfalto hai più probabilità che l'auto torni al box integra.

 

Non dico che abbiano ragione, anche io preferirei assolutamente avere la sabbia come la maggior parte dei tifosi, ma dal loro punto di vista avere l'asfalto ha senso. Ecco perchè io sono favorevole, laddove possibile, alla soluzione ibrida che usano alla Tarzan e alla sabbia altrove.

 

Ipotizziamo pure un ritorno alla sabbia al 100%, servirebbe anche una revisione della procedura di SC / VSC, perchè non puoi neutralizzare la gara ogni volta che qualcuno va fuori pista e deve essere recuperato.

 

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Discussione interessante ma hai messo troppa carne al fuoco:

1) vie di fuga in ghiaia: hanno il pregio di essere "sportive" nel senso che rappresentano una penalizzazione naturale per chi esce. Inoltre trattengono efficacemente vetture che viaggiano a velocità da medie a lente. Per quanto riguarda le velocità alte, le monoposto da circa 20 anni a questa parte tendono a "surfare" e finiscono contro le barriere senza rallentare più di tanto (vedi incidenti al Mugello oppure il dritto di Schumacher a Silverstone). A pari condizioni, sulla via di fuga in asfalto si rallenta tantissimo grazie ai freni (tranne in casi particolari di macchina ribaltata o freni difettosi). Infatti, in tutti gli ovali americani, il cosidetto "cortile" (apron) che si trova all'interno della pista è stato asfaltato dappertutto (avrebbe potuto evitare la morte di Greg Moore). Ovviamente, l'asfalto è "antisportivo" perchè chi va dritto non perde nulla (quante volte abbiamo visto traiettorie sulla via di fuga a Blanchimont e sul curvone di Istambul prima che introducessero i track limit). Altro contro della ghiaia è che in caso di uscita fuori controllo (foratura posteriore, alettone rotto, carambola, spanciamento, ecc.), la macchina che prende di lato la ghiaia può decollare pericolosamente (vedi ribaltamento di Schumacher a Melbourne in prova a velocità moderata o il botto di Zonta a Spa). Per questi motivi, statisticamente (cioè la maggior parte delle volte), l'asfalto è più sicuro della ghiaia (l'ideale sarebbe mettere o togliere ghiaia un istante prima dell'incidente). Infine, le monoposto costano tanto (un alettone anteriore costa quanto un miniappartamente), quindi le squadre non vogliono vedere ghiaia nemmeno nelle curve lente in cui potrebbe avere più senso. Se voi pagaste i danni delle monoposto, direste le stesse cose.

2) Track limit: questo è il rovescio della medaglia del punto 1. Visto che c'è l'asfalto, bisogna penalizzre chi ci va fuori, se no la via di fuga diventa pista e a quel punto la pista è vicina alle barriere.

3) Salsicciotti: pure qui c'è una discussione eterna che va avanti da 40/50 anni credo. Se non metti nulla, tutti tagliano, se metti un piccolo dissuasore, squadre e piloti provano a trovare il modo di tagliare un po'. Se metti un ostacolo più grosso, chi sbaglia si fa male. Vi ricordate le pile di gomma a Monza nel 1996? E quando c'era la sabbia e uno usciva e smerdava tutta la pista penalizzando gli sfigati che invece facevano la traiettoria in pista? Una volta si insisteva sui cordoli alti, ma con cordoli alti le macchine decollano in caso di incidente. Insomma, è una questione delicata anche perchè un dissuasore basso può andare bene ma a forza di prenderlo, le viti si mollano e il dissuasore in sè diventa un problema. Credo che la cosa ideale sarebbe avere tante curve vere e sempre meno chicane.

4) Cittadini: pure qui hai messo carne e pesce nella stessa pentola. Cittadino non è sinonimo di pericoloso. Monaco non è pericoloso perchè ha velocità di percorrenza ridicole è infatti c'è stato un solo vero incidente grave quando Wendingler prese le gomme alla chicane (infatti vennero arretrate). Non considero Bandini perchè tale incidente poteva accadere su ogni pista a quei tempi. Sochi è una sorta di mezzo cittadino come Valencia in cui non è che ci siano state chissà quali eccezioni. Assolutamente diversi i casi di Baku e Jedda in cui hanno chiuso effettivamente un occhio in cambio del fatturato risultante. Io non mi lamento tanto perchè per vent'anni abbiamo subito uno svilimento totale delle piste F1 con chicane in ogni dove, quindi vedere i piloti che rischiano un po' non mi dispiace. Baku in particolare ha una cosa che secondo me è molto pericolosa che è la corsia box in fondo al rettilineo. Se due macchine si toccano affiancate (magari perchè in fase di sorpasso stanno doppiando una terza), c'è il rischio di una Le Mans ai box. Lo dico dal primo giorno che ho visto la pista.

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I cordoli alti non sono mai stati una buona soluzione

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Credo che la soluzione giusta difficilmente si troverà. Servirebbe un sistema automatico che rallenta le vetture se queste escono dalla pista, magari collegato al gps o a un sensore che scatta.

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lo scrissi tempo addietro, un bel nastro largo 5 metri di erba/ghiaia/sabbia a destra e a sinistra della pista, poi, al di fuori di questa zona, possono mettere tutto l'asfalto che vogliono o continuare con ghiaia se è una zona dove è necessario "rallentare" le vetture.

in questo modo non hai bisogno di mettere dissuasori, chi fa errori e finisce fuori pista paga in termini di tempo ma non si ritira e non danneggia l'auto (così sponsor, LM e squadre sono tutte contente).

in questo modo risolvi anche i problemi dei sensori per i track limit che diverrebbero futili, i piloti sarebbero costretti a stare dentro al circuito, altrimenti rischiano o di perdere tempo o di perdere direttamente il controllo della vettura

Modificato da mircocatta
  • Lewisito 1

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