Ma quanto guadagna la gente?

[Aviatore_Gilles 3070]

11 ore fa, Rhobar_III ha scritto:

Dove lavoro io stanno assumendo anche stagisti, ossia dottorandi o persone non ancora laureate, fondamentalmente (immagino) per alcuni motivi:

 

1) probabili vantaggi fiscali (forse possono pagare meno tasse avendo una risorsa junior aggiuntiva)

 

2) minor costo della risorsa (cioè RAL più bassa)

 

3) maggior flessibilità rispetto ad un contratto indeterminato

 

È una politica abbastanza nuova, finora l'avevo vista in passato solo in un ambito specifico ma ora la vedo più estesa anche su altri comparti.

 

Lavoro comunque in un settore dove è richiesta un'elevata specializzazione.

 

 

Diciamo che i vantaggi sono solo da un punto di vista fiscale, minor costo per l'azienda e minor sbattimento in caso di piantagrane. Ti porti in casa delle risorse, vedi come lavorano e capisci se tenerle o meno.

Sono più o meno d'accordo, ma se tutto viene fatto nel tentativo di trovare ottime risorse da inserire, non per avere continua carne fresca da sfruttare.

Ho visto aziende che tiravano avanti sfruttando come schiavi gli stagisti.

[espritz 514]

24 minuti fa, Aviatore_Gilles ha scritto:

 

 

Diciamo che i vantaggi sono solo da un punto di vista fiscale, minor costo per l'azienda e minor sbattimento in caso di piantagrane. Ti porti in casa delle risorse, vedi come lavorano e capisci se tenerle o meno.

Sono più o meno d'accordo, ma se tutto viene fatto nel tentativo di trovare ottime risorse da inserire, non per avere continua carne fresca da sfruttare.

Ho visto aziende che tiravano avanti sfruttando come schiavi gli stagisti.

 

Non serve a niente, nei lavori qualificati, avere la rotazione di stagisti. Perché fanno, per natura stessa loro, tantissimi errori, sono imprecisi e ancora stanno imparando il mestiere.

 

Lo stagista è una potenziale risorsa per l'azienda, ma nel periodo di formazione è un costo. Io stessa ne ho formati diversi, l'azienda ha sempre puntato a tenerli per fare fruttare l'investimento iniziale 

 

Le aziende che invece li usano a rotazione non penso siano messe molto bene. Alla fine le pmi pagano tantissimo, in termini di concorrenza anche con l'estero, la mentalità arcaica lavorativa italiana.

 

 

 

 

[Beyond 6364]

16 ore fa, Bombarolo di Torino ha scritto:

Anche chi è uscito da una magistrale al 100% dovrà fare stagista a meno che non entri in una società dove ha già esperienza di tirocinio ad esempio. In quel caso forse e dico forse gli fanno subito un contratto "vero".

 

io sono stato assunto a tempo indeterminato subito senza tirocini o stage presso l'azienda per cui ho lavorato la prima volta

certo ci sono aziende che assumono molti stagisti e altre meno, dipende da molteplici situazioni. ribadisco che un dottorato, che quindi ha elevate competenze specifiche, non dovrebbe essere preso come stagista o tirocinante, è un degrado del lavoro tipico italiano mi sa.

[Bombarolo di Torino 2080]

3 minuti fa, Beyond ha scritto:

 

io sono stato assunto a tempo indeterminato subito senza tirocini o stage presso l'azienda per cui ho lavorato la prima volta

Quanto tempo fa? Nel caso sei stato fortunato. Non è la prassi normale.

[Beyond 6364]

2 minuti fa, Bombarolo di Torino ha scritto:

Quanto tempo fa? Nel caso sei stato fortunato. Non è la prassi normale.

 

2017, ma la tua generalizzazione mi sembra forzata, come si fa a parlare di settori molto diversi? poi c'è l'azienda di prodotto e quella di consulenza, insomma è troppo variegato il panorama per dire "lo stage è la base sempre".

 

ps nello specifico io finora sono passato da piccola azienda di consulenza a media azienda di consulenza e da quest'anno lavoro per una nota multinazionale italiana del settore

[Bombarolo di Torino 2080]

1 minuto fa, Beyond ha scritto:

 

2017, ma la tua generalizzazione mi sembra forzata, come si fa a parlare di settori molto diversi? poi c'è l'azienda di prodotto e quella di consulenza, insomma è troppo variegato il panorama per dire "lo stage è la base sempre".

Si forse io sono troppo concentrato su un certo tipo di settore anche per le persone che conosco. Forse chi esce da ingegneria elettronica parte instant con l'indeterminato in una società di prodotto?

 

Io non ho iniziato a lavorare in Italia. Parlavo per esperienze di amici e conoscenti.

Modificato 27 Ottobre, 2022 da Bombarolo di Torino

[Beyond 6364]

2 minuti fa, Bombarolo di Torino ha scritto:

chi esce da ingegneria elettronica parte instant con l'indeterminato in una società di prodotto?

 

è frequente che si cominci dallo stage ma non è sicuramente un passaggio obbligato, come vedi io e rube con profili simili (laurea in fisica) ci siamo subito inseriti nel ramo ingegneria senza stage, così altri colleghi che conosco, immagino dipenda da tante situazioni sia personali che dell'azienda.

[Bombarolo di Torino 2080]

Adesso, Beyond ha scritto:

 

è frequente che si cominci dallo stage ma non è sicuramente un passaggio obbligato, come vedi io e rube con profili simili (laurea in fisica) ci siamo subito inseriti nel ramo ingegneria senza stage, così altri colleghi che conosco, immagino dipenda da tante situazioni sia personali che dell'azienda.

Se posso chiedere con che stipendio avete iniziato?

[Beyond 6364]

1 minuto fa, Bombarolo di Torino ha scritto:

Se posso chiedere con che stipendio avete iniziato?

 

io mi pare guadagnassi 1300 euro al mese a quel tempo, credo nel mio campo sia uno stipendio piuttosto comune per un neolaureato senza esperienza 

[Bombarolo di Torino 2080]

2 minuti fa, Beyond ha scritto:

 

io mi pare guadagnassi 1300 euro al mese a quel tempo, credo nel mio campo sia uno stipendio piuttosto comune per un neolaureato senza esperienza 

Comunque dai vi è andata bene. Avete evitato 6 mesi con solo rimborso spese di 800 euro

[Beyond 6364]

1 minuto fa, Bombarolo di Torino ha scritto:

Comunque dai vi è andata bene. Avete evitato 6 mesi con solo rimborso spese di 800 euro

 

beh se me lo avessero offerto probabilmente avrei accettato lo stesso, alla fine si deve cominciare da qualche parte per imparare e fare carriera.

[Bombarolo di Torino 2080]

6 minuti fa, Beyond ha scritto:

 

beh se me lo avessero offerto probabilmente avrei accettato lo stesso, alla fine si deve cominciare da qualche parte per imparare e fare carriera.

Ah in Italia per forza.

 

Servono politiche diverse da quelle attuate dagli anni 90 in poi.

 

Qualche tempo fa ho partecipato a un "seminario" su il mercato immobiliare in Italia. Tutti si lamentavano del fatto che l'Italia è praticamente l'unico mercato in EU che non ha recuperato dalla crisi dal 2008.

 

Io ho fatto giustamente notare... Come ca**o fate a vendere le case che un ragazzo a 30 anni se va bene in media guadagna 1500 euro al mese?

Modificato 27 Ottobre, 2022 da Bombarolo di Torino

[Beyond 6364]

comunque tornando alla questione dottorato io sono dell'idea che abbia senso solo se si voglia intraprendere la carriera universitaria. sono anni in cui a seconda dei casi puoi finire a lavorare da schiavetto del prof, con una paga minima appunto, e se poi vuoi andare in azienda parti, tranne forse situazioni molto specifiche come detto sopra, con condizioni simili ai laureati. 

[Beyond 6364]

36 minuti fa, Bombarolo di Torino ha scritto:

Tutti si lamentavano del fatto che l'Italia è praticamente l'unico mercato in EU che non ha recuperato dalla crisi dal 2008.

 

va detto che in certi paesi e zone c'è un'evidente speculazione immobiliare con prezzi assurdi (come successo nei primi 2000 anche da noi)

@Ferrarista può dirci qualcosa del costo delle case dalle sue parti in germania

[Ruberekus 12208]

io ho avuto abbastanza culo (telefonata ricevuta a caso, avevano visto il CV su Almalaurea) a entrare subito in una multinazionale di hardware informatico, tre anni e mezzo fa ormai; sono entrato con una base di 26k

[Rhobar_III 77]

Io anni fa iniziai con uno stage di 6 mesi a 500 euro al mese.

Vi parlo del 2008, ovvero quasi 15 anni fa.

 

Poi fui assunto da quella stessa azienda con un contratto di apprendistato professionalizzante, con contratto base metalmeccanico (come informatico non c'entra nulla, lo so, ma così era).

 

Non ricordo di preciso quanto prendevo all'epoca ma era la paga minima sindacale per il livello in cui ero: l'apprendistato professionalizzante era fatto apposta per maturare un livello in più ogni anno, partendo dal quarto livello ero arrivato al sesto livello dopo 3 anni.

 

Lo stipendio che prendevo, se non dico cavolate, era agli inizi sui 1000/1100 euro al mese, per poi crescere di circa 100/150 euro ad ogni scatto di livello.

Non ricordo benissimo, sono passati tanti anni.

 

Non ho idea oggi di quanto si prenda con i contratti di esordio, dipende da settore a settore.

[espritz 514]

4 ore fa, Beyond ha scritto:

comunque tornando alla questione dottorato io sono dell'idea che abbia senso solo se si voglia intraprendere la carriera universitaria. sono anni in cui a seconda dei casi puoi finire a lavorare da schiavetto del prof, con una paga minima appunto, e se poi vuoi andare in azienda parti, tranne forse situazioni molto specifiche come detto sopra, con condizioni simili ai laureati. 

 

Da me chi entrava come phd non partiva junior ad esempio. Comunque io ho preferito i dottorati industriali. Sono cofinanziata da una azienda di informatica e ho un tutor aziendale.

 

Comunque è una scelta individuale, penso ognuno sappia ricavarne il proprio senso nel farlo e nel non farlo, così come lo studio in generale. Molti diplomati che conosco hanno una RAL maggiore della mia. Ma ho studiato per scelta personale 

[Beyond 6364]

37 minuti fa, espritz ha scritto:

Molti diplomati che conosco hanno una RAL maggiore della mia.

 

certo poi dipende dalle proprie capacità, se uno è bravo a livello tecnico o gestionale può diventare in pochi anni un manager di livello

[rimatt 2653]

14 ore fa, Beyond ha scritto:

comunque tornando alla questione dottorato io sono dell'idea che abbia senso solo se si voglia intraprendere la carriera universitaria. sono anni in cui a seconda dei casi puoi finire a lavorare da schiavetto del prof, con una paga minima appunto, e se poi vuoi andare in azienda parti, tranne forse situazioni molto specifiche come detto sopra, con condizioni simili ai laureati. 

 

Va anche detto che intraprendere carriera universitaria è tutt'altro che facile per i motivi ben noti, con la ciliegina sulla torta che dopo tanta fatica, se le cose vanno bene, ci si ritrova a fare per anni una vita di m***a in cui non esistono fine settimana e in certi periodi si lavora a ritmi impossibili. Arriva inevitabilmente un punto in cui ci si chiede se ne vale la pena, ci vuole vocazione vera per resistere.

[panoramix 961]

...entrato nel mondo del lavoro a 15 anni con dei stagionali in fabbrica di pomodori

a 19 iniziato a tempo indeterminato da subito presso la ditta dove sono tutt' ora.

scalata al gerarchia aziendale.

entrato come collaudatore di apparecchiature elettroniche per una decina di anni

altri 10 circa alle riparazioni poi il salto per andare in uff. tecnico dove sono tutt'ora

come progettista ( non ne capisco un ca..z..zo di elettronica..hihihi )

ai miei tempi trovavi il lavoro appena andavi a fare un colloquio

stipendio normale da impiegato.

 

Modificato 28 Ottobre, 2022 da panoramix