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lucaf2000

Difficoltà a correre con la pioggia

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In molti parlano di altezza da terra (me se nei primi anni '90 spanciavano a terra di brutto), sospensioni e troppa aerodinamica, ma non è che il vero problema siano sopratutto le gomme?

Se non ricordo male una volta c'erano le monson per la pioggia estrema, direi che le condizioni di Spa 1998 mi sembrano peggiori di quelle di ieri, forse con il monogomma i costruttori si sono "addormentati" sull'argomento visto che non serve fare uno sviluppo, e poi ho come la brutta impressione che da quando c'è la Pirelli la situazione sia letteralmente precipitata....

Voi cosa ne pensate?

 

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Penso che se tu abitui i pugili professionisti ad essere fermati al primo zigomo sbucciato, non vorranno piu farsi massacrare come facevano 30/40 anni fa.

I piloti di oggi non sono piu abituati a rischiare, e correre sotto la pioggia è un rischio che molti di loro non vogliono piu correre.

Gomme, parco chiuso, sono tutti argomenti interessanti ma che alla fine vanno a nascondere il fatto che sono loro per primi a non voler correre sotto la pioggia.

Sono tutti nella stessa situazione, con le stesse gomme, e quelli bravi vanno forte anche con queste gomme e senza assetti.

Hanno il regolamento ed i giudici che si meritano.

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Tutti cercano il limite, se con queste pirelli il limite è 90 i piloti si adeguano, se mettiamo altri pneumatici che alzano il limite a 100 tutti fanno 100, ci sarà sempre chi si schianta perché sfora il limite, la bravura sta li. Bisognerebbe piuttosto lavorare sulle piste per diminuire l'effetto dell'aquaplaning sui sistemi di drenaggio e cosi facendo migliorerebbe anche la visibilità e la sicurezza.

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La visibilità con le ruote scoperte sarà sempre un problema, ma lo è sempre stato nella stessa maniera, ed hanno sempre corso.

Una volta correvano al ring con la nebbia ed ora vorrebbero tornare a casa per due gocce in pista.

Si sono abituati troppo bene, questo è il vero problema, secondo me.

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Non si può neanche mettere i piloti in condizione di andarsi a sfracellare, però. Vero che una volta lo facevano, ma una volta si ammazzavano uno o due piloti all'anno, e credo che siamo tutti contenti che le cose sono cambiate. Secondo me sotto l'acqua si deve comunque correre, ma che si dia almeno la possibilità ai team di modificare gli assetti delle vetture (per quel poco che si può fare), abolendo eccezionalmente il parco chiuso, e soprattutto che si facciano delle gomme decenti che permettano di guidare con un minimo di sicurezza.

 

Poi il discorso del Ferrarista è giusto, nel senso che c'è chi finisce fuori pista anche con l'asciutto, quindi con il bagnato ci saranno comunque diverse uscite, però un conto è se questo accade perché si sta spingendo e rischiando molto, un conto è se accade mentre uno è sul dritto e non sta facendo niente di strano (come è successo ad alcuni piloti, tra cui Raikkonen, ieri).

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ieri abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione, anche al netto delle ennesime scelte incomprensibile del pagliaccio whiting & soci, che correre con il bagnato, anche estremo è possibile, basta adeguarsi

fermo restando che sotto l'acqua gli incidenti hanno conseguenze molto meno gravi rispetto a ciò che capita in un incidente in condizioni normali in cui la velocità è assai più elevata.

 

poi per carità, esistono situazioni veramente offlimits in cui la bandiera rossa diventa imprescindibile, nessuno dice di no, ma quante volte capiteranno? 1, 2 volte massimo ogni 10 anni.

quello a cui abbiamo assistito più di una volta negli ultimi anni con gare interrotte in continuazione dopo 3 gocce e giri interminabili sotto regime di SC ha semplicemente del ridicoloe scandaloso.

ma ripeto, spero che ieri sia arrivato un messaggio chiaro in questo senso.

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Concordo con tutti voi.

Per me è anche colpa delle Pirelli schifose (le Goodyera, Bridgestone, Michelin erano infinitamente migliori; sul bagnato non si vedevano simili scene) e del divieto di cambiare gli assetti prima della gara.

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Credo che dovrebbero permettere, nel caso le condizioni sono come quelle di ieri, di poter "rompere" il parco chiuso per poter far cambiare , per chi vuole farlo, gli assetti alle monoposto .

 

Sarebbe molto più corretto permetterlo.

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Le Pirelli fanno schifo e è il punto principale. Poi secondo me per come sono costruite e concepite queste F1 moderne non è che si sposano proprio bene con l'acqua, specialmente se poi si corre con gli assetti da asciutto.

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Queste macchine sono toste sul bagnato. Hanno poco grip già sull'asciutto...

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Se una vettura parte in pieno aquaplaning in rettilineo, c'è qualcosa che non va, e in questo caso le indiziate sono le gomme (che fanno davvero schifo, le intermedie erano uguali) e come detto giustamente da Il Ferrarista, il sistema di drenaggio. Poi per il resto per me si poteva correre tranquillamente, non erano condizioni così proibitive.

 

Abolirei anche io il parco chiuso in queste situazioni, sebbene sia proprio la tipologia di vetture ad essere poco adatta per la pioggia, chissà la prossima generazione di vetture.

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non è possibile che coi soldi che girano in F1 non si riescano a trovare delle soluzioni per correre con il bagnato. Io comincerei dalla visibilità, mettere dei paraschizzi sulle ruote posteriori (montabili al momento in caso di pioggia) sarebbe una prima semplice soluzione che potrebbe avere una sua efficacia, poi non siamo certo noi che dobbiamo risolvere i problemi ma secondo me se solo volessero le soluzioni le troverebbero. Anche perché spesso col bagnato le gare sono più divertenti e invece finiscono per durare 3h, diventando da un probabile spettacolo appetibile a un "che schifo la f1 col bagnato manco corre".

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Per la pioggia in gara farei un paio di cose :

1 - abolirei il parco chiuso e farei ibtervenire i meccanici fino a mezz'ora prima dell'orario di partenza della gara.

2 - Come dice KimiSanton progetterei,tipo F.Indy,degli accorgimenti sulle ruote postetiori da adottare solo in queste condizioni obbligatoriamente per tutti in caso di gara dichiarata bagnata e quindi l'abolizione del parco chiuso ( punto 1).

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l'unica cosa che mi piace è che la pioggia rende, per regolamento, vietato l'uso del DRS, quindi si torna a competizione vera.
per il resto sono d'accordo con chi propone abolizione del parco chiuso

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Inoltre permetterei al pilota,in caso lo volesse, di rinunciare a correre senza incorrere in penalità, così si eviterebbe le lagne nei team radio.

Hai paura di correre in queste condizioni? Bene,vai ai box e ritirati!!!

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Effe a me sembra che Hamilton non abbia mai fatto storie per la pioggia...così come alonso anche......anzi diversi dicevano di correre....però sono d'accordo sono abituati bene...io cambierei molte cose...però ieir era charlie a fare la fighetta non i piloti...anche se dici giusto su certe cose

Modificato da Spa_83

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E il bello è che l'anno prossimo sarà addirittura peggio con le gomme più larghe che alzeranno più acqua...

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però sembra si parta senza saftey no?

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In molti parlano di altezza da terra (me se nei primi anni '90 spanciavano a terra di brutto), sospensioni e troppa aerodinamica, ma non è che il vero problema siano sopratutto le gomme?

Se non ricordo male una volta c'erano le monson per la pioggia estrema, direi che le condizioni di Spa 1998 mi sembrano peggiori di quelle di ieri, forse con il monogomma i costruttori si sono "addormentati" sull'argomento visto che non serve fare uno sviluppo, e poi ho come la brutta impressione che da quando c'è la Pirelli la situazione sia letteralmente precipitata....

Voi cosa ne pensate?

 

 

parco chiuso, il problema oggi è quello

 

con pioggia bisogna alzare le vetture e ammorbidire le sospensioni, ad oggi questo non si può fare, negli anni 90 le vetture erano meno elettroniche ma molto più prevedibili sul bagnato grazie alla meccanica messa a puntino per l'occasione

 

il bello è che non ha neanche più senso mantenerlo, perchè le vetture oggi partono con il pieno e i motori da qualifica non esistono più

 

la menano tanto con la sicurezza e sono loro i primi a tenere in piedi regole assurde del genere che puntano esattamente nel senso opposto (l'incidente di kimi è l'esatto esempio della pericolosità nel lasciare le vetture in pista con assetti rigidi da asciutto)

 

Credo che dovrebbero permettere, nel caso le condizioni sono come quelle di ieri, di poter "rompere" il parco chiuso per poter far cambiare , per chi vuole farlo, gli assetti alle monoposto .

 

Sarebbe molto più corretto permetterlo.

 

no, va abolito a prescindere! fu introdotto per bloccare motore e benzina post qualifica, problemi che oggi non sussistono piu!

Modificato da mircocatta

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In molti parlano di altezza da terra (me se nei primi anni '90 spanciavano a terra di brutto), sospensioni e troppa aerodinamica, ma non è che il vero problema siano sopratutto le gomme?

Se non ricordo male una volta c'erano le monson per la pioggia estrema, direi che le condizioni di Spa 1998 mi sembrano peggiori di quelle di ieri, forse con il monogomma i costruttori si sono "addormentati" sull'argomento visto che non serve fare uno sviluppo, e poi ho come la brutta impressione che da quando c'è la Pirelli la situazione sia letteralmente precipitata....

Voi cosa ne pensate?

 

 

 

Non è solo l'altezza da terra, devi adeguare tutto l'assetto, elettronica compresa.

Bisogna rompere questo vincolo del parco chiuso e permettere ai team di girare la domenica mattina se necessario.

Per farti un esempio, nel 2003, primo anno dell'introduzione del parco chiuso, ci fu una moria di testacoda proprio qui a Interlagos (ci cascò pure Schumi) in condizioni di bagnato pesante e ti ricordo che in quel periodo c'era la guerra tra Bridgestone e Michelin.

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