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Gilles Villeneuve

Gilles Villeneuve

Qual'? l'impresa dell' "Aviatore" che pi? vi ha entusiasmato?  

141 utenti hanno votato

  1. 1. Qual'? l'impresa dell' "Aviatore" che pi? vi ha entusiasmato?

    • G.P. Canada 1978 (Montreal) - Vittoria
      0
    • G.P. Sudafrica 1979 (Kyalami) - Vittoria
      1
    • G.P. Usa Ovest 1979 (Long Beach) - Vittoria
      0
    • G.P. Francia 1979 (Digione) - Duello con Arnoux
      67
    • G.P. Olanda 1979 (Zandvoort) - Giro su 3 ruote
      13
    • G.P. Usa Est 1979 (Watkins Glen) - Vittoria
      0
    • G.P. Monaco 1981 (Montecarlo) - Vittoria
      19
    • G.P. Spagna 1981 (Jarama) - Vittoria
      28
    • G.P. Canada 1981 (Montreal) - Ultimi giri con alettone rotto
      11
    • Altro (specificare)
      4


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Al Ricard lo si vide abbastanza (Gilles) perch? rimase al 6? posto fino a met? gara, prima di fermarsi a cambiare le gomme distrutte.

Per cercare di non perdere il treno dei primi 5 faceva di tutto. Lo si vedeva entrare sul Mistral, nell'inquadratura da dietro, andando abbondantemente con tutte e 4 le ruote oltre il cordolo perch? la T5 non stava dentro... Indimenticabile...

 

Grande! E' vero! Pensavo di essere il solo che se lo ricordava!!!

 

Davanti Brabham. Renault, Williams e Ligier, il top dell'epoca, e dietro una macchinina rossa sempre di traverso. Fenomenale!

 

 

E anche in Argentina, rischi? di andare a podio con una macchina fallimentare. Per certi versi fu una grande annata.......

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Domani a Fiorano ci sar? l'omaggio a Gilles , per i trent'anni della sua morte..

Ci saranno anche Alonso e credo Massa, oltre che Jacques Villeneuve che guider? la leggendaria auto del padre, qualcuno tra voi andr? , se si , riprendete quanto potete!

Per caso c'? un biglietto da pagare?

Purtroppo ,per motivi di lavoro non posso muovermi ,altrimenti avrei fatto un bel giro da quelle parti...

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Oggi sono trent'anni. Ma come ha detto Arnoux, non dobbiamo scrivere che ? l'anniversario di una scomparsa, bens? che ? un compleanno, perch? Gilles vive ancora.

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Oggi sono trent'anni. Ma come ha detto Arnoux, non dobbiamo scrivere che ? l'anniversario di una scomparsa, bens? che ? un compleanno, perch? Gilles vive ancora.

Bello, molto bello quello che ha detto Arnoux.

 

Peccato che a me cmq viene un nodo alla gola.

 

Nel 1992 ero giovane ed inesperto, pronto a giurare che prima o poi uno come lui o Mansell arrivava sicuro.

Nel 2002 la consapevolezza.

Oggi, 2012 la delusione che quel sogno del 1992 ? svanito.

Ed il problema scusate se lo ripeto ? la F1 di oggi destinata probabilmente a peggiorare con l'avvento della quotazone.

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30 anni....Dio Mio!!!

Ogni anno la stessa storia, ma 30 anni son 30 anni.....

Anche io speravo che prima o poi qualcuno in F1 mi avrebbe preso il cuore come lui, quando si parlava, nell'immediatezza, del fratello Jacques alla Ferrari ecco che l'incoscienza della speranza disperata me lo fece credere...

Come quando qualche anno dopo proprio Arnoux and? in Ferrari: han battagliato cos? bene, quella volta, forse lui sar? capace di....

Poi Senna, per carit? un dio del volante, ma troppo diverso da Gilles...troppo mistico forse ma soprattutto troppo opportunista ed assetato di vittorie e quindi spesso, concedetemelo, anche scorretto.... GV27 scorretto mai, assetato di vittorie nemmeno secondo me: lui voleva vincere, ma per farlo con contentezza aveva bisogno di lottare sulla pista...per questo ho votato JARAMA in questa discussione: una lotta continua, pure atipica per lui che pi? che altro cercava sempre di superare pi? che di non essere superato.... e senza mai, nemmeno per un attimo per tutta la gara, una scorrettezza!

Rimane ogni volta la tristezza infinita di aver perso un sogno, e di averlo perso per sempre!!!

Eppure ha ragione Arnoux: ? un compleanno. Il compleanno di una persona prima che di un personaggio, che come persona ? stato amato, prima che come personaggio....

E siamo stati anche fortunati, ad averlo.... a poter tifare per lui in diretta, prima con la TV bianco e nero e poi con la TV a colori artificiali (tanto erano accesi, soprattutto il rosso)

Quando oggi metto su le cassette e i DVD x far vedere ai miei bimbi piccoli chi era/ chi ? Gilles.... ? un documentario per loro....

Ciao Gilles...io ti amo!

Con profonda tristezza

Un saluto a tutti

Anche io sarei andato a Fiorano oggi, ed anche a me il lavoro lo ha impedito.....

tristezza che si aggiunge alla tristezza...

FP

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Ciao Gilles,

purtroppo ero troppo piccolo per viverti in diretta quindi sfortunatamente non ho preso "la febbre".

E se la vita ti avesse sorriso... sai che duelli con Ayrton...

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Ti ricorder? nei fiori,

nella luce del sole

nella sinfonia degli uccelli

nell'aria fresca e primaverile

di quell'8 maggio

in cui hai voluto dimostrare

che eri il pi? forte.

Era inutile, Gilles:

noi lo sapevamo gi?.

 

Lorena Quarta (Monza), pubblicata su AS n.21 del 1982

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Come per Senna, chiaramente non ho mai visto correre questo pilota. Ma mi unisco anche io alla commemorazione. Da quello che ho avuto modo di leggere e di vedere, di sicuro ? stato uno dei piloti pi? spettacolari di sempre, uno di quelli che dava il cuore per le corse...un vero cavaliere del rischio. Ciao Gilles.

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Terruzzi, quando vuole, fa dei bellissimi articoli.

 

Ciao indimenticabile e indimenticato Gilles.

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villeneuve.png

 

:bravo:

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Mi permetto di occupare un poco di spazio con un breve ricordo che avevo iniziato a scrivere due anni fa e che voleva essere molto pi? esteso ma, come spesso accade, per ragioni di tempo, non ho mai completato. L'ho accorciato e riadattato per l'occasione. Addio Gilles

 

-------

 

Un giorno imprecisato di alcune estati fa, uno di quei giorni canicolari che ti lasciano col dubbio che forse si sta meglio d'inverno che d'estate, mi trovai nella casa dei miei genitori. Non c?era nessuno, lo sapevo bene, avevano portato i loro nipotini al mare. Mi venne da pensare che la nostra societ? collasserebbe senza il supporto dei nonni. La casa era deserta, immersa nella penombra delle persiane chiuse che cercavano di non far entrare i raggi del sole a picco. Mi affacciai rapidamente nelle stanze, un?occhiata, tanto per controllare se tutto era in ordine, e lo sguardo cadde su un paio di poster rimasti appesi da non sapevo pi? quanto tempo nella stanza che era la mia camera e che ora era il campo di battaglia dei miei due figli.

Non c?? MAI stata una donna come Gilda!, recitava in inglese il primo, sopra la silhouette di Rita Hayworth in guanti lunghi, spalle nude e sigaretta in un lughissimo e malizioso bocchino.

Molto pi? laconico il secondo: GILLES VILLENEUVE. Sotto la scritta, la Ferrari 126 C2 in azione.

 

Dalla finestra della stessa stanza, dall?altro lato della strada, si vedeva sempre la stessa edicola con lo stesso espositore dove in un titolo secondario della locandina di un quotidiano, in un settembre di trentatr? anni prima avevo letto pi? o meno queste parole:

Ferrari: Villeneuve al posto di Lauda

 

?Chi? Cosa??

 

L?anno prima avevo seguito, come pu? seguire un bambino, le vicende di Niki Lauda, il Campione Del Mondo Che Guida La Ferrari. Le vittorie, un terribile incidente, Niki Lauda lotta con la morte, la vince e torna a guidare la Ferrari, l?ultima corsa, la delusione. Poi la rivincita, contro avversari dai nomi roboanti: giodiscecter, geimsant, jochenmass, patr?cdepai?, alangions, sgiaclaffit, carlosroitman. E la Ferrari, contro macchine dai nomi altrettanto minacciosi: uolf, mclaren, lotus, tirrel, brabam, marsc, ligi?.

Tra i regali ricevuti, solo pochi mesi addietro per la prima comunione, faceva bella mostra di s? una pista Polistil: Niki Lauda con la favolosa Ferrari 312 T2 dove la ?favolosa? rosso fiammante 312 T2 se la vedeva con una obsoleta, ma non meno bella Lotus 76 nero-oro. Ai bordi della scatola, la riproduzione di circuiti dai nomi altisonanti: Anderstorp, Interlagos, Montjuich, Kyalami, Silverstone, Nurburgring, Mosport, Watkins Glen, Zolder.

Insomma, Niki Lauda e la Ferrari, nella mia mente di bambino, andavano oltre la normalit? delle cose, sconfinavano prepotentemente nel mito.

E ora, chi cavolo era questo, questo?, mi ci volle qualche secondo per leggere il nome e, non conoscendo niente di francese, lo ripetei mentalmente pronunciandolo secondo la fonetica italiana: v-i-l-l-e-n-e-u-v-e ? E perch? prendeva il posto di Niki Lauda, il Campione Del Mondo, che andava via dalla Ferrari?? Impossibile! Non si pu? scindere l'indivisibile! Sarebbe come separare Re Art? dalla sua Excalibur, come Zorro dal suo cavallo, come???

 

Un dilemma mi assal? improvvisamente: per chi stare? Niki Lauda o la Ferrari?

Dopo qualche giorno, la decisione: Niki Lauda.

Chiesi peraltro lumi a mio padre, che seguiva con un certo interesse la formula 1: ?Hai sentito? Niki Lauda non guider? la Ferrari; tu per chi sarai??. La risposta , semplice e disarmante, min? completamente le mie certezze, tanto faticosamente acquistate:

?Per la Ferrari?.

?...perch???

?Perch? i piloti prima o poi passano, la macchina invece resta?.

 

Ancora dubbioso, passati gli echi di qualche cosa di tremendo successo in Giappone che aveva coinvolto questo v-i-l-l-e-n-e-u-v-e che pareva avesse guidato sino ad allora solo degli strambi veicoli da neve, passato l?inverno con i suoi due Gran Premi sudamericani, ecco che a Long Beach (anzi, longbicc) vidi per la prima volta, in una sbiadita ?diretta via satellite? in bianco e nero, ad un orario poco compatibile con gli impegni scolastici, questo fantomatico pilota.

Ormai, dopo la vittoria di Reutemann in Brasile (a seguire le vicende sportive, mi aiutava parecchio il giornale che dal luned? al sabato era sempre presente in casa), avevo pochi dubbi sul mio futuro di tifoso, ma la visione delle due 312 T3 in prima fila fu il colpo finale.

La prima sorpresa venne dalla voce di Mario Poltronieri: a pilotare la Ferrari n. 12 non era colui che fino ad allora avevo individuato come g-i-l-l-e-s v-i-l-l-e-n-e-u-v-e, ma il ben pi? "filante" gilvilnev. E filante lo era davvero, tanto che per un bel po?, e questa fu la seconda sorpresa, rimase tranquillamente in prima posizione. Almeno fino ad uno sciagurato doppiaggio su Regazzoni.

 

Da quel momento, il canadese con la faccia da bambino imbronciato, ormai divenuto a tutti gli effetti Gilles Villeneuve, e pi? tardi solo Gilles, si lasci? dietro una scia di ricordi ed emozioni che ormai anche grazie all'immane patrimonio di memorie messo a disposizione da internet non ? difficile rivivere.

Fino a quel sabato pomeriggio dell'8 maggio di trenta anni fa quando, sempre dallo stesso piccolo schermo in bianco e nero che accesi per avere notizie sull'esito delle prove del Grean Premio del Belgio, la faccia seria di Gianfranco De Laurentiis parl? di un gravissimo incidente, coma, pericolo di vita.

 

Oggi, a distanza di tanti anni, quando mi sono sentito ripetere da mio figlio la stessa domanda che feci a mio padre, stavolta a proposito di Schumacher e della Ferrari, ho risposto allo stesso modo: "I piloti prima o poi passano, la macchina resta", ma non ho potuto fare a meno di aggiungere che, a volte, ci sono delle eccezioni...

 

 

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Modificato da Buzzino

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Bei ricordi, grazie Buzzino :thumbsup:

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e sono 30, ciao Gilles

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Sono le 13:52. Trent'anni fa, a Zolder, in una giornata maledetta, se ne andava Gilles, colui che ? forse stato l'ultimo cavaliere del rischio della storia della F1. Chiss? cosa penserebbe della F1 odierna, che penalizza i piloti per ogni minimo comntatto, che di fatto impedisce di correre sotto l'acqua. Chiss? se magari, nel suo piccolo, Gilles sarebbe riuscito a fare qualcosa per evitare che questo sport prendesse una cos? brutta piega. Non lo sapremo mai, cos? come non sapremo mai se un giorno ce l'avrebbe fatta a diventare campione del mondo; e chiss? quante e quali emozioni sarebbe stato in grado di regalare negli anni a venire.

 

Ciao Gil.

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Francesco, ci sono video in giro? Speravo che facessero vedere qualcosa in diretta su Rai Sport, ma invece il nulla, a parte lo speciale su Gilles stamattina.

 

edit: ho trovato questo

 

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Non so se oggi ci sono trasmissioni in ricordo di Villeneuve...

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vr672g.jpg

 

L'immagine del poster che da bambino avevo in camera... Ce l'aveva messo mio padre, che di Gilles era tifosissimo: per almeno 6/7 anni sono andato a dormire e mi sono svegliato davanti a questa foto. Con quest'"imprinting", niente di strano che il mio pilota preferito sia poi diventato Mansell.

 

Ciao Gilles!

Modificato da rimatt

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Gilles Villeneuve, purtroppo io non ero ancora nato in quegli anni, il primo anno di formula 1 che ho seguito con una certa coscienza e competenza ? stato il 1994, quello purtroppo funestato dalla morte di Senna...

Credo che quella di Gilles sia stata e sar? sempre una figura in un certo senso controversa.

Chi lo ha visto correre spesso crede che sarebbe stato un pilota da mondiale, altri che magari non lo hanno mai visto dal vivo lo ritengono sopravvalutato e che infondo il figlio Jacques sia stato a conti fatti superiore al padre.

Io di Gilles purtroppo non ho un ricordo diretto, posso per? dire una cosa:

Ho sempre tifato per Jean Alesi, un pilota che seppur corresse in anni molto diversi ,un p? lo ricordava, anzi molti lo hanno definito lo "Gilles Villeneuve" degli anni novanta.

In questo senso entrambi erano piloto di "emozioni", in realt? non credo si tifi per questi piloti unicamente per la speranza che vincano una gara, un mondiale etc.

Credo che un tifoso venga conquistato da questo genere di piloti, semplicemente perch? sono troppo belli da vedere, troppo emozionanti, ? chiaro che questo genere di tifoso, deve necessariamente essere un tipo "romantico", pi? legato allo spirito della Formula 1 che non al freddo e statistico albo d'oro.

Albo d'oro che puu? annotare vittorie, podi e punti conquistati, ma che non dice nulla della reale classe di un pilota, delle sue staccate al limite, dei suoi sorpassi o delle sue difese...

Per questo Gilles ? una figura "dirompente" perch? divide i tifosi in due categorie, quella dei "romantici" e quella dei "razionalisti".

Concludo che essendo stato un grande tifoso di Alesi ,probablmente lo sarei stato anche di Gilles, quindi ? con il dovuto rispetto per questo "campione di emozioni" che mi unisco a voi nel suo ricordo.

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