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Frédéric Vasseur il lewisiano

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17 hours ago, ForzaFerrari88 said:

 

Anche perchè se la Ferrari non incassa, i soldi nell'altra azienda sportiva fallita che hanno come ce li mettono?

immagino sia una battuta, a parte che ancora non e' fallita, ma diciamo che per una azienda che contabilizza 80 milioni di utile netto a settimana, fare il conto del cecio su una possibile regalia FIA, ecco, mi pare na strunzata , o qua veramente si e' perso il senso della misura 

Modificato da Stout

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Ha rilasciato un po' dichiarazioni.


Devo dire non si è nascosto, come in realtà mi aspettavo. In termini di personalità è l'opposto di Binotto.

 

Ha detto che l'unico obiettivo è vincere.

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Vasseur: “L’obiettivo? Vincere. L’affidabilità del motore è sotto controllo.”

Una volta a Maranello si iniziavano simbolicamente le nuove stagioni con la cena di Natale in presenza della stampa. Poi è arrivato il Covid-19, che non ha più permesso di organizzarla in presenza. Cosi anche quest’anno, ma per una motivazione ben diversa: nel mese di dicembre, Ferrari lavorava con un team principal dimissionario, Mattia Binotto, sostituito poi il 9 gennaio da Frederic Vasseur. “Di Mattia ho apprezzato molto l’incontro effettuato quando sono venuto per la prima volta a Maranello a visitare il team [il 20 dicembre scorso]. E’ stato un bel gesto da parte sua, soprattutto perchè posso capire non fosse facile.” ha affermato Vasseur. La cena è diventata cosi un pranzo, nonchè l’occasione per l’ingegnere francese di pronunciare proprio le sue prime parole ufficiali da nuovo team principal della squadra di Maranello, a media selezionati tra cui Formu1a.uno.

Vasseur: “Per me l’obiettivo non è essere in Ferrari ma vincere.”

La curiosità dei media è spaziata dai suoi obiettivi, ora che è arrivato in Ferrari, alle sensazioni che sta provando in questi primi giorni al comando della Scuderia di Maranello. Si sa che in Ferrari è tutto diverso rispetto alle altre squadre. Tifo e pressione sono diverse dagli altri team di Formula 1, ma questo non viene visto per forza in modo negativo dal francese. “La tanta passione è un aspetto positivo. Perché abbiamo bisogno dei fans, di persone dietro di noi anche se, a volte, nel team bisognerà calmare questo tipo di entusiasmo”. Per far passare meglio il suo pensiero l’ex Sauber ha fatto anche un paragone con il calendario di F1 e il numero crescenti di gare, che corrisponde spesso anche a lamentele da parte degli stessi team. “E’ un po’ come il numero di gare di cui molti si lamentano. Dobbiamo ricordare che fino a pochi anni fa faticavamo a trovare circuiti che volevano ospitare la F1. Non possiamo lamentarci dell’entusiasmo che c’è dietro la F1 o dietro il team“.

  MARANELLO F1/2023F1/2023 © Scuderia Ferrari Press Office

La carriera del Francese, con la chiamata Ferrari, ha sicuramente subito un impennata a livello di popolarità e di complessità della sfida. Vasseur non fa mistero che questa sia sicuramente la sfida più difficile della sua carriera, ma ricorda anche il suo passato. “Ho avuto delle sfide difficili anche in passato, probabilmente la più difficile è stata quando ho iniziato in Formula Renault, ma sicuramente qui sarò più esposto mediaticamente, ci sono più aspettative. E’ la storia del team. C’è un obiettivo chiaro nel campionato e non dobbiamo vergognarci. Qui in Ferrari tutti vogliono vincere il titolo e questo sarà uno dei miei compiti”. Frederic Vasseur è apparso sereno ma molto deciso, confermando di essere un uomo con le idee chiare in testa e senza il timore di esporle e di affrontare la pressione che ne consegue. Il francese infatti ha dichiarato di non vedere il suo approdo in Ferrari come un punto di arrivo, anzi, il suo lavoro inizia proprio adesso e rifiuta la parola ‘spavento’ o ‘paura’ in merito alla difficoltà che il ruolo di TP rappresenta in Ferrari. “Quando ti sottoponi a questo tipo di sfide sai che ti esponi, insieme alla tua famiglia, ma se giochi a tennis vuoi vincere a Wimbledon e quando lavori nel motorsport, in Formula 1, vuoi vincere per la Ferrari”.  Fred Vasseur, personalità molto diversa dal suo precedessore, Mattia Binotto, ha poi continuato. “Negli ultimi 32 anni della mia vita sono rimasto concentrato soprattutto sul risultato della stagione corrente, senza un piano a lungo termine su come sviluppare un azienda. Avrò lo stesso atteggiamento oggi. Se vogliamo ottenere di più e arrivare al successo dobbiamo ottenere risultati molto presto perché i risultati sono la miglior motivazione per tutti”. Il pensiero del manager francese è quindi chiaro e si sposa con quella che è la filosofia Ferrari: non cercare del tempo, ma andare subito alla ricerca di risultati in pista con il massimo impegno da parte di tutti, collaborando e correndo da squadra.

  MARANELLO F1/2023F1/2023 © Scuderia Ferrari Press Office

“La sfida non è lavorare per Ferrari, ma è vincere per Ferrari e penso debba essere lo stesso per tutti all’interno del team. Sappiamo di avere una grande responsabilità perché dietro a questa squadra c’è una grande cultura e una grande storia ma la sfida è vincere, nient’altro. Dobbiamo avere questa mentalità e spingerò tutti in questa direzione che per me è la sfida”. Il francese ha battuto molto sul tasto delle ambizioni che la Scuderia deve avere e di come i mondiali siano un vero obiettivo. “Non sono un aerodinamico o un meccanico. Il mio compito è mettere le persone giuste nel posto giusto.Qualche volta nella mia vita ci sono riuscito in questo tipo di organizzare e dopo 32 anni di esperienza penso di avere una buona compresione di un Racing Team, dai meccanici agli ingegneri”.

Presentazione il 14/02 con la vera 675 poi il giorno dopo subito in pista per il primo filming day

Come normale che sia l’attenzione di molti è già proiettata al campionato che sta per iniziare e alle ambizioni di Ferrari. L’obiettivo chiaro da parte di Benedetto e John è di vincere entrambi i mondiali. Quando hai gli strumenti che abbiamo, quando hai Charles e Carlos, non puoi avere obiettivi diversi da questi. Penso sia lo stesso in Mercedes e in Red Bull, ma alla fine ci sarà solamente un vincitore”. Il francese non ha usato mezzi termini anche in un secondo e simile passaggio della chiacchierata. Non posso entrare in Ferrari, che è arrivata seconda l’anno scorso, e dire che l’obiettivo è arrivare quinti. L’obiettivo è chiarissimo: dobbiamo vincere, non c’è altra opzione”. Il francese sollecitato è entrato anche più nel dettaglio sulla situazione del team in approccio del campionato 2023, non addentrandosi comunque troppo in pronostici. “E’ ancora presto. Avremo dei dei cambi di regolamento e non sappiamo cosa hanno fatto gli altri”.

In fabbrica però il lavoro procede spedito e la Ferrari si è concentrata prettamente sul migliore l’affidabilità e sviluppare la vettura a livello aerodinamico, come confermato dal nuovo TP della Rossa. Quello che c’era da migliorare era sicuramente l’affidabilità della Power Unit. Finora, sui banchi dinamici sembra essere buona ma dovremo aspettare di essere in pista per confermare che sia così. Oltre ad aspettare anche dopo il Bahrain perché i primi problemi l’anno scorso li abbiamo avuti attorno a Miami, o giù di lì. Comunque per ora è sotto controllo“. Poi si è arrivati alla tanto attesa problematica strategie. L’approccio è stato molto leggero, cercando di non affrontarlo in questo momento. “La questione strategia è stata messa sul tavolo ed abbiamo qualche settimana per prendere decisioni. La cosa più importante non è l’individuo ma il gruppo che sta dietro. Sapete benissimo che non è una persona che schiaccia un pulsante, spesso si tratta più di una struttura e se questa è di supporto o meno. Devo prima di tutto capire qual’era o quali erano i problemi in passato dietro gli errori comessi. Insomma, capire che tipo di errori sono stati fatti prima di prendere qualsiasi decisione che non può riguardare solamente alla persona in carica”.

Il nuovo TP non ha voluto rivelare il nome della prossima monoposto di Maranello. “Sarà una Ferrari e sarà rossa” ha detto in modo scherzoso ai vari giornalisti presenti, riportando però alcuni dettagli interessanti. Ferrari presenterà infatti la vera 675, al contrario di altri team che mostreranno solamente le nuove livree su manichini 2022 come Red Bull. “Noi andremo dritti al punto, anche perchè il giorno dopo (15/02) faremo il primo filming day, per andare poi direttamente in Bahrain e restarci sino alla prima gara”. Infineil nuovo team principal è stato interpellato anche relativamente ai rumors emersi su queste pagine, relativi a delle prestazioni molto importanti in uscita dal Simulatore rispetto alla F1-75 di fine stagione. Le prestazioni sono sempre relative, non mi interessa essere molto più veloce se gli altri migliorano più di noi, vedremo in Bahrain”. 

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Bene, perlomeno sugli obiettivi è stato chiaro, era quello che ci si attendeva dicesse Binotto, solo che quando arrivava la stagione in questione l’obiettivo cambiava connotati.

Nessuno può garantire il mondiale e difatti nemmeno Vasseur lo può fare, ma perlomeno bisogna chiarire quale sia il target.

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2 ore fa, NeoN ha scritto:

Vasseur: “L’obiettivo? Vincere. L’affidabilità del motore è sotto controllo.”

Una volta a Maranello si iniziavano simbolicamente le nuove stagioni con la cena di Natale in presenza della stampa. Poi è arrivato il Covid-19, che non ha più permesso di organizzarla in presenza. Cosi anche quest’anno, ma per una motivazione ben diversa: nel mese di dicembre, Ferrari lavorava con un team principal dimissionario, Mattia Binotto, sostituito poi il 9 gennaio da Frederic Vasseur. “Di Mattia ho apprezzato molto l’incontro effettuato quando sono venuto per la prima volta a Maranello a visitare il team [il 20 dicembre scorso]. E’ stato un bel gesto da parte sua, soprattutto perchè posso capire non fosse facile.” ha affermato Vasseur. La cena è diventata cosi un pranzo, nonchè l’occasione per l’ingegnere francese di pronunciare proprio le sue prime parole ufficiali da nuovo team principal della squadra di Maranello, a media selezionati tra cui Formu1a.uno.

Vasseur: “Per me l’obiettivo non è essere in Ferrari ma vincere.”

La curiosità dei media è spaziata dai suoi obiettivi, ora che è arrivato in Ferrari, alle sensazioni che sta provando in questi primi giorni al comando della Scuderia di Maranello. Si sa che in Ferrari è tutto diverso rispetto alle altre squadre. Tifo e pressione sono diverse dagli altri team di Formula 1, ma questo non viene visto per forza in modo negativo dal francese. “La tanta passione è un aspetto positivo. Perché abbiamo bisogno dei fans, di persone dietro di noi anche se, a volte, nel team bisognerà calmare questo tipo di entusiasmo”. Per far passare meglio il suo pensiero l’ex Sauber ha fatto anche un paragone con il calendario di F1 e il numero crescenti di gare, che corrisponde spesso anche a lamentele da parte degli stessi team. “E’ un po’ come il numero di gare di cui molti si lamentano. Dobbiamo ricordare che fino a pochi anni fa faticavamo a trovare circuiti che volevano ospitare la F1. Non possiamo lamentarci dell’entusiasmo che c’è dietro la F1 o dietro il team“.

  MARANELLO F1/2023F1/2023 © Scuderia Ferrari Press Office

La carriera del Francese, con la chiamata Ferrari, ha sicuramente subito un impennata a livello di popolarità e di complessità della sfida. Vasseur non fa mistero che questa sia sicuramente la sfida più difficile della sua carriera, ma ricorda anche il suo passato. “Ho avuto delle sfide difficili anche in passato, probabilmente la più difficile è stata quando ho iniziato in Formula Renault, ma sicuramente qui sarò più esposto mediaticamente, ci sono più aspettative. E’ la storia del team. C’è un obiettivo chiaro nel campionato e non dobbiamo vergognarci. Qui in Ferrari tutti vogliono vincere il titolo e questo sarà uno dei miei compiti”. Frederic Vasseur è apparso sereno ma molto deciso, confermando di essere un uomo con le idee chiare in testa e senza il timore di esporle e di affrontare la pressione che ne consegue. Il francese infatti ha dichiarato di non vedere il suo approdo in Ferrari come un punto di arrivo, anzi, il suo lavoro inizia proprio adesso e rifiuta la parola ‘spavento’ o ‘paura’ in merito alla difficoltà che il ruolo di TP rappresenta in Ferrari. “Quando ti sottoponi a questo tipo di sfide sai che ti esponi, insieme alla tua famiglia, ma se giochi a tennis vuoi vincere a Wimbledon e quando lavori nel motorsport, in Formula 1, vuoi vincere per la Ferrari”.  Fred Vasseur, personalità molto diversa dal suo precedessore, Mattia Binotto, ha poi continuato. “Negli ultimi 32 anni della mia vita sono rimasto concentrato soprattutto sul risultato della stagione corrente, senza un piano a lungo termine su come sviluppare un azienda. Avrò lo stesso atteggiamento oggi. Se vogliamo ottenere di più e arrivare al successo dobbiamo ottenere risultati molto presto perché i risultati sono la miglior motivazione per tutti”. Il pensiero del manager francese è quindi chiaro e si sposa con quella che è la filosofia Ferrari: non cercare del tempo, ma andare subito alla ricerca di risultati in pista con il massimo impegno da parte di tutti, collaborando e correndo da squadra.

  MARANELLO F1/2023F1/2023 © Scuderia Ferrari Press Office

“La sfida non è lavorare per Ferrari, ma è vincere per Ferrari e penso debba essere lo stesso per tutti all’interno del team. Sappiamo di avere una grande responsabilità perché dietro a questa squadra c’è una grande cultura e una grande storia ma la sfida è vincere, nient’altro. Dobbiamo avere questa mentalità e spingerò tutti in questa direzione che per me è la sfida”. Il francese ha battuto molto sul tasto delle ambizioni che la Scuderia deve avere e di come i mondiali siano un vero obiettivo. “Non sono un aerodinamico o un meccanico. Il mio compito è mettere le persone giuste nel posto giusto.Qualche volta nella mia vita ci sono riuscito in questo tipo di organizzare e dopo 32 anni di esperienza penso di avere una buona compresione di un Racing Team, dai meccanici agli ingegneri”.

Presentazione il 14/02 con la vera 675 poi il giorno dopo subito in pista per il primo filming day

Come normale che sia l’attenzione di molti è già proiettata al campionato che sta per iniziare e alle ambizioni di Ferrari. L’obiettivo chiaro da parte di Benedetto e John è di vincere entrambi i mondiali. Quando hai gli strumenti che abbiamo, quando hai Charles e Carlos, non puoi avere obiettivi diversi da questi. Penso sia lo stesso in Mercedes e in Red Bull, ma alla fine ci sarà solamente un vincitore”. Il francese non ha usato mezzi termini anche in un secondo e simile passaggio della chiacchierata. Non posso entrare in Ferrari, che è arrivata seconda l’anno scorso, e dire che l’obiettivo è arrivare quinti. L’obiettivo è chiarissimo: dobbiamo vincere, non c’è altra opzione”. Il francese sollecitato è entrato anche più nel dettaglio sulla situazione del team in approccio del campionato 2023, non addentrandosi comunque troppo in pronostici. “E’ ancora presto. Avremo dei dei cambi di regolamento e non sappiamo cosa hanno fatto gli altri”.

In fabbrica però il lavoro procede spedito e la Ferrari si è concentrata prettamente sul migliore l’affidabilità e sviluppare la vettura a livello aerodinamico, come confermato dal nuovo TP della Rossa. Quello che c’era da migliorare era sicuramente l’affidabilità della Power Unit. Finora, sui banchi dinamici sembra essere buona ma dovremo aspettare di essere in pista per confermare che sia così. Oltre ad aspettare anche dopo il Bahrain perché i primi problemi l’anno scorso li abbiamo avuti attorno a Miami, o giù di lì. Comunque per ora è sotto controllo“. Poi si è arrivati alla tanto attesa problematica strategie. L’approccio è stato molto leggero, cercando di non affrontarlo in questo momento. “La questione strategia è stata messa sul tavolo ed abbiamo qualche settimana per prendere decisioni. La cosa più importante non è l’individuo ma il gruppo che sta dietro. Sapete benissimo che non è una persona che schiaccia un pulsante, spesso si tratta più di una struttura e se questa è di supporto o meno. Devo prima di tutto capire qual’era o quali erano i problemi in passato dietro gli errori comessi. Insomma, capire che tipo di errori sono stati fatti prima di prendere qualsiasi decisione che non può riguardare solamente alla persona in carica”.

Il nuovo TP non ha voluto rivelare il nome della prossima monoposto di Maranello. “Sarà una Ferrari e sarà rossa” ha detto in modo scherzoso ai vari giornalisti presenti, riportando però alcuni dettagli interessanti. Ferrari presenterà infatti la vera 675, al contrario di altri team che mostreranno solamente le nuove livree su manichini 2022 come Red Bull. “Noi andremo dritti al punto, anche perchè il giorno dopo (15/02) faremo il primo filming day, per andare poi direttamente in Bahrain e restarci sino alla prima gara”. Infineil nuovo team principal è stato interpellato anche relativamente ai rumors emersi su queste pagine, relativi a delle prestazioni molto importanti in uscita dal Simulatore rispetto alla F1-75 di fine stagione. Le prestazioni sono sempre relative, non mi interessa essere molto più veloce se gli altri migliorano più di noi, vedremo in Bahrain”. 

:chandhok:

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Mi è molto piaciuto, benissimo.

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1 hour ago, panoramix said:

:chandhok:

dici di no?

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17 minuti fa, Stout ha scritto:

dici di no?

 

Immagino che l'affidabilità del motore non sia così sotto controllo, ma si vedrà.

 

A parole Vasseur se l'è cavata, poi vedremo se nei fatti riuscirà a tener botta a Horner e a Totone.

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1 ora fa, Stout ha scritto:

dici di no?

speriamo di si

sicuro meglio dell' anno passato

ma per competere per il mondiale devi usarne non piu di 4

gia 5 potrebbero essere troppe

cmq le mie ultime notizie che risalgono a 40...45gg fa non 

erano delle piu rassicuranti in veste affidabilità massima.

l' auto sarà diversa ma non stravolta

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2 hours ago, rimatt said:

 

Immagino che l'affidabilità del motore non sia così sotto controllo, ma si vedrà.

 

A parole Vasseur se l'è cavata, poi vedremo se nei fatti riuscirà a tener botta a Horner e a Totone.

speriamo

 

ma Inaki sta ancora la?

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e chi l'ammazza  quello 

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2 ore fa, panoramix ha scritto:

speriamo di si

sicuro meglio dell' anno passato

ma per competere per il mondiale devi usarne non piu di 4

gia 5 potrebbero essere troppe

cmq le mie ultime notizie che risalgono a 40...45gg fa non 

erano delle piu rassicuranti in veste affidabilità massima.

l' auto sarà diversa ma non stravolta

 

ma almeno quest'anno sai come puoi usarli e sai che è meglio cambiali e pagare la penalità che romperlo a random mentre sei primo come succedeva lo scorso anno..

è un cambiamento mica a poco...

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Ciao, solitamente commento i fatti e non la pausa invernale, ma su Vasseur devo dirlo:

finalmente uno che parla come si deve in Ferrari !

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Ha parlato di verificare come migliorare i processi comunicativi e decisionali prima di andare a mettere mano all'organico. Approccio corretto, spesso può davvero essere qualcosa non per forza inerente alla persona stessa.

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Io non mi aspetto il mondiale. Mi aspetto di vedere un muretto che sceglie le strategie migliori per entrambi i piloti e in grado di reagire tempestivamente al mutare delle condizioni in gara.

 

È questo che mi aspetto e voglio da Vasseur. Conscio che ci vorrà qualche gp per trovare la quadra.

 

Ma un team che non è in grado di fare le scelte giuste non vince nemmeno con la macchina e il pilota migliori. Per questo mi va bene qualunque risultato a fine stagione, a patto che arrivi con il miglior lavoro possibile alle spalle.

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Il 24/1/2023 Alle 09:52, Stout ha scritto:

immagino sia una battuta, a parte che ancora non e' fallita, ma diciamo che per una azienda che contabilizza 80 milioni di utile netto a settimana, fare il conto del cecio su una possibile regalia FIA, ecco, mi pare na strunzata , o qua veramente si e' perso il senso della misura 

 

Ti metto il link a miei vecchi commenti:

 

 

 

Anni che dico queste cose. Bastava leggersi i bilanci. Ora è venuto tutto alla luce perchè l'avevano fatta troppo grossa essendo quotati in borsa.

 

Dici tu, cosa c'entra con la Ferrari? C'entra, perchè, come detto, nel reparto sportivo della Ferrari non si investe perché non conviene e perchè la Ferrari per quella famiglia è semplicemente una vacca da mungere. E' un semplice dato di fatto.

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5 hours ago, ForzaFerrari88 said:

 

Ti metto il link a miei vecchi commenti:

 

 

 

Anni che dico queste cose. Bastava leggersi i bilanci. Ora è venuto tutto alla luce perchè l'avevano fatta troppo grossa essendo quotati in borsa.

 

Dici tu, cosa c'entra con la Ferrari? C'entra, perchè, come detto, nel reparto sportivo della Ferrari non si investe perché non conviene e perchè la Ferrari per quella famiglia è semplicemente una vacca da mungere. E' un semplice dato di fatto.

questa e' una congettura che non sta ne in cielo ne in terra, sotto ogni punto di vista, poi collegare la situazione juventus con i conti ferrari e' pura follia contabile

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1 ora fa, Stout ha scritto:

questa e' una congettura che non sta ne in cielo ne in terra, sotto ogni punto di vista, poi collegare la situazione juventus con i conti ferrari e' pura follia contabile

 

Ma io mica faccio un collegamento contabile tra i due bilanci. Parlo di dati di fatto e atteggiamenti/comportamenti nei confronti delle due società sportive del gruppo.

 

Abbiamo una società sana (una delle poche del gruppo), che fattura miliardi, fa centinaia di milioni di profitti, ma che sul lato sportivo fa ridere da 15 anni, che non spende 1 euro in più di quanto può spendere per provare a vincere, e che sistematicamente si è fatta in(o)culare in questi anni pur di non rinunciare a bonus e incassi vari.

 

Dall'altro lato abbiamo una società in costante perdita da anni nonostante plusvalenze farlocche, fantomatiche rinunce di stipendi, etc. in cui la proprietà ha letterlamente buttato quasi 1 miliardo di euro per ripianare i conti, altrimenti avrebbero dovuto portare i libri in tribunale. Tutto questo perchè? per vincere a tutti i costi senza neanche riuscirci negli ultimi anni.

 

La stessa proprietà avrebbe mai fatto una cosa del genere per la Ferrari? Avrebbe mai provato a investire di più per vincere? Assolutamente no. La Ferrari è la vacca da mungere dato che realizza una consistente fetta degli utili del gruppo. Senza questi utili, questi stessi "signori", si sarebbero mai potuti permettere di buttare 1 miliardo in aumenti di capitale per la juve? Secondo me no.

 

Se ad esempio nella Ferrari avessero investito anche un 50 milioni l'anno in più in 15 anni per provare a vincere un mondiale (cosa che la singola azienda Ferrari si poteva tranquillamente permettere), sarebbero stati 750 milioni di utili in meno per il gruppo. Soldi che magari avrebbero portato qualche mondiale in più alla Ferrari e meno scudetti farlocchi alla juve.

 

La salvezza della Ferrari sarebbe solo liberarsi di questa proprietà.

Modificato da ForzaFerrari88

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16 hours ago, ForzaFerrari88 said:

 

Ma io mica faccio un collegamento contabile tra i due bilanci. Parlo di dati di fatto e atteggiamenti/comportamenti nei confronti delle due società sportive del gruppo.

 

Abbiamo una società sana (una delle poche del gruppo), che fattura miliardi, fa centinaia di milioni di profitti, ma che sul lato sportivo fa ridere da 15 anni, che non spende 1 euro in più di quanto può spendere per provare a vincere, e che sistematicamente si è fatta in(o)culare in questi anni pur di non rinunciare a bonus e incassi vari.

 

Dall'altro lato abbiamo una società in costante perdita da anni nonostante plusvalenze farlocche, fantomatiche rinunce di stipendi, etc. in cui la proprietà ha letterlamente buttato quasi 1 miliardo di euro per ripianare i conti, altrimenti avrebbero dovuto portare i libri in tribunale. Tutto questo perchè? per vincere a tutti i costi senza neanche riuscirci negli ultimi anni.

 

La stessa proprietà avrebbe mai fatto una cosa del genere per la Ferrari? Avrebbe mai provato a investire di più per vincere? Assolutamente no. La Ferrari è la vacca da mungere dato che realizza una consistente fetta degli utili del gruppo. Senza questi utili, questi stessi "signori", si sarebbero mai potuti permettere di buttare 1 miliardo in aumenti di capitale per la juve? Secondo me no.

 

Se ad esempio nella Ferrari avessero investito anche un 50 milioni l'anno in più in 15 anni per provare a vincere un mondiale (cosa che la singola azienda Ferrari si poteva tranquillamente permettere), sarebbero stati 750 milioni di utili in meno per il gruppo. Soldi che magari avrebbero portato qualche mondiale in più alla Ferrari e meno scudetti farlocchi alla juve.

 

La salvezza della Ferrari sarebbe solo liberarsi di questa proprietà.

 

ma non diciamo sciocchezze, ma che e' il nuovo romanzo di Michael Crichton o Lee Child/?

parli di invetsimenti, min**ia ancora di piu di quelli spesi, aveva il secondo buidget piu alto prima dell'imposizione del CAP?

una ipotesi di dirottamento fondi simile sarebbe gia saltata fuori,

ma che film ti sei fatto mamma mia

scusami se te lo dico, ma tu non hai il senso della misura, ma nemmeno di striscio

 

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24 minuti fa, Stout ha scritto:

 

ma non diciamo sciocchezze, ma che e' il nuovo romanzo di Michael Crichton o Lee Child/?

parli di invetsimenti, min**ia ancora di piu di quelli spesi, aveva il secondo buidget piu alto prima dell'imposizione del CAP?

una ipotesi di dirottamento fondi simile sarebbe gia saltata fuori,

ma che film ti sei fatto mamma mia

scusami se te lo dico, ma tu non hai il senso della misura, ma nemmeno di striscio

 

 

Quale dirottamento di fondi doveva saltare fuori perdonami? E di che film parli visto che è tutto alla luce del sole? I bilanci sono tutti pubblici. E' evidente che una buona fetta degli utili del gruppo Exor li fa la Ferrari mentre la Juve è un pozzo senza fondo di debiti da ripianare.

E' un dato di fatto che negli ultimi 3-4 anni Exor ha fatto 700 milioni di aumenti di capitale per la Juve. Secondo te da dove li prende quei soldi (ovviamente non solo dalla Ferrari)?

 

La Ferrari fino all'introduzione del budget cap ti ho fatto vedere quanto spendeva (basta leggere il post precedente citato). Credo era un po' meno di quanto spendessero RedBull e Mercedes.

Erano fondi sufficienti per vincere e li hanno spesi male? Forse si, ma il dato di fatto è che avrebbero tranquillamente potuto spendere anche 50 milioni in più l'anno (cosa che sarebbe stata ampiamente sostenibile visto che cacciano ogni anno utili intorno agli 800/900 milioni).

 

Secondo te io parlo di complotti? Non sono complotti, ma semplici e LEGITTIME scelte societarie. Che a me personalmente fanno ribrezzo. 

Modificato da ForzaFerrari88

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