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brabham

Le medaglie di Ecclestone

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HO CAPITO CHE NON E' COSI'! :D

 

Forse non mi sono spiegato.

 

Io ho scritto quale secondo me ? il miglior metodo per calcolare la classifica.

Se io faccio in modo che ogni posizione valga 2 volte la posizione precedente, sprono i piloti a lottare con pi? foga.

In pratica secondo il mio suggerimento si avrebbe:

Vittoria (o oro o come vogliamo chiamarla) = 2 secondi posti

Secondo = 2 terzi

Terzo = 2 quarti

Quarto = 2 quinti

Ovviamente entro i primi 8-10 posti, altrimenti tenere il conto diventa roba da computer nucleare.

 

Poi a fine anno tiri le somme. Sarebbe un sistema per incentivare enormemente i sorpassi in tutte le gare della stagione.

 

Ho capito il tuo suggerimento, per? se ci pensi col sistema impropriamente chiamato delle "medaglie" si potrebbe fare una classifica semplice che si estenda aanche a tutti coloro che sono semplicemente arrivati al traguardo, anche in posizioni lontanissime, senza bisogno di far nessun calcolo: basta essere riusciti a fare in gara dei tipi di piazzamento migliori di quelli dell'avversario per sopravanzarlo in classifica mondiale.

 

Il guaio ? che tra qualche tempo, se e quando decideranno di cambiare punteggio, quelli della FIA non chiederanno il parere a noi appassionati, ma faranno di testa loro, purtroppo....

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La questione delle medaglie mi fa tornare alla memoria l'epoca delle prequalifiche.

All'epoca era evidente come spesso, un team che lavorava bene durante tutto l'anno, (spesso erano quelli italiani) veniva ricacciato nel girone 'delle 8.30 da una sporadica prestazione di un team minore che per?, su qualche gara sul bagnato poteva contare sulla aggressivit? dei piloti nordici per ottenere un 7? posto che gli permetteva di accedere direttamente alle qualifiche.

E cos?, tra gli altri, Alboreto, a 34 anni, si doveva infilare la tutta alle 8.00 del venerd? e cercare un giro 'impossibile' con le gomme che, tira e ritira, non riuscivano mai ad andare in temperatura.

 

Ovviemente le cose sono cambiate da allora, e di parecchio, ma credo che i punteggi possano ancora stabilire un criterio migliore proprio per le scuderie di terzo piano. Anzi di secondo, perch? quelle di terzo, purtroppo, non esistono pi?...

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A me non piace assolutamente la proposta di Ecclestone (o di Ickx :D ), perch? non stila necessariamente una classifica che riflette i valori in pista. Avete ragione dicendo che entrambi i metodi hanno pregi e difetti, ma secondo me questo ha molti pi? difetti.

Prima di tutto da' troppa importanza alle gare "eccezionali": chiarissimo l'esempio del GP Monaco 1996, e pi? in generale di quelle gare in cui ci sono moltissimi ritiri. Poniamo ad esempio un GP come Brasile 2003 in una stagione monopolizzata come il 1998 o il 2002: Fisichella, vincendo una gara di autoscontri, sarebbe finito terzo/quarto nel mondiale. Non vi sembra un riconoscimento eccessivo, per uno che ha fatto una bella gara e 17 pessime prestazioni?

Inoltre questo sistema ha 4 enormi difetti:

1: non vedremmo pi? rimonte forsennate dei top drivers per arrivare nei punti (vedi Massa - Fuji 2008), perch? a chi lotta per il mondiale un 8? posto non cambia nulla, meglio preservare il motore per la gara dopo.

2: tutte le squadre punterebbero su un solo pilota, per non rubarsi vittorie a vicenda. E probabilmente userebbero il 2? pilota come scudo umano, a costo di ritirarsi (vedi partenza Fuji 2008, replicata per 17 volte...)

3: un pilota potrebbe saltare delle gare senza perdere nulla in classifica. Pochi mondiali si risolverebbero all'ultima gara, e cosa ancora pi? grave, nelle stagioni pi? combattute si potrebbe avere un campione del mondo che ha corso solo qualche gara!!

4: delle squadre potrebbero costruire auto adatte a correre solo su un tipo di circuito, e rinunciare alle altre corse. Un po' come succedeva negli anni '50 con la Indy500, anche se per altri motivi...

 

In conclusione, la proposta di Ecclestone mi pare assurda. Favorire i piloti irruenti non ? un bel modo per rendere spettacolare la F1. E con le medaglie, si da' un enorme vantaggio ai piloti incostanti, che magari vincono 8 gare e nelle altre 8 ti buttano fuori o escono di pista...

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Ho letto pi? o meno tutta la discussione.

 

Spesse volte vi siete incartati su alcune piccole incomprensioni, ma ritengo che in linea di massima si sia tutti d'accordo sul fatto che l'ipotetico sistema delle medaglie non piaccia a nessuno.

 

***, fa per? notare che in qualche modo, le medaglie hanno senso laddove in fin dei conti premiano chi ha vinto pi? gare, o a parit? ha pi? piazzamenti.

La soluzione l'hanno data gi? in molti: premiare di pi? la vittoria (e al limite ridistribuire i punti ai piazzati).

Semplicissimo.

Tanto semplice che rimango basito davanti a proposte come quelle di Ecclestone.

 

Tatteo ha dato un suggerimento molto intelligente. Da prendere in grande considerazione. E io ne ho pensato tempo fa uno molto simile.

Ve lo espongo.

Prendiamo un campionato di 3 gare, e 2 piloti: A e B -Punteggio Attuale

 

Gara 1 - A domina ma si ritira 0p, B vince 10p

Gara 2 - A vince 10p, B secondo 8p

Gara 3 - A vince 10p, B secondo 8p

 

Vince B 26 a 20 senza aver mai fatto un giro in testa con l'avversario in pista. 2 vittorie contro 1 non bastano a vincere e A finisce il mondiale ancora a -6!

Per me ? uno scandalo, perch? ? chiaro che A sia il pilota pi? forte.

Col sistema di Tatteo (principio del doppio dei punti - ponendo 20 al primo e 10 al secondo) finirebbe 40p pari e vincerebbe A per 2 vittorie a 1, ma secondo me si pu? fare meglio.

 

 

Io stabilirei che la vittoria debba valere 2 secondi posti pi? 1 punto! (es: 21 al primo 10 al secondo)

Cos? nell'esempio succederebbe

 

Gara 1 - A 0p, B 21p

Gara 2 - A 21p, B 10p (Tot: A 21p, B 31p - distacco recuperabile con un solo secondo posto con B ritirato)

Gara 3 - A 21p, B 10p

 

Vince A per 42 a 41 senza neanche dover calcore niente.

 

A questo tipo di punteggio si potrebbero poi dare 1 punto per pole e gpv, che diventerebbero determinanti (e spettacolari) per un testa a testa come nell'esempio, ma non potrebbero giovare invece ad un pilota che vive di soli piazzamenti data la differenza punti a cui le posizioni sarebbero sottoposte.

 

Non mi sono tediato a stabilire i punti da assegnare ad altri eventuali 6 piazzati, ma sono particolari rispetto al concetto di base.

 

NB: Non sto suggerendo quali siano i punti da assegnare, ma solo il principio che una vittoria debba valere 2 secondi posti+1 punto. L'esempio funzionerebbe con qualsiasi punteggio, anche 2 al secondo 5 al primo.

Modificato da 312t4

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Ottima riflessione e esempio perfetto quello di 312T4, che fa capire quanto sia assurdo e insensato (questo s?) il sistema di punteggi ATTUALE. Un pilota che domina tre gare su tre, ne vince due su tre, ma soccombe...

 

Invero, per quanto non sia digerito da nessuno, il sistema-medaglie avrebbe invece premiato effettivamente il pilota migliore nell'esempio di 312T4.

 

Quindi va rispettata l'opinione di chi reputa antipatico il sistema-medaglie, ma con questi presupposti io dico che il sistema-medaglie, per quanto antipatico o addirittura "insensato" (!!) secondo alcuni, ? comuque migliore di questo attuale che mette la miseria di soli 2 punti tra i primi due arrivati.

 

Se poi, anche di fronte all'eloquente esempio di 312T4, si vuole ancora considerare "pi? sensato" il sistema attuale rispetto al sistema-medaglie (che almeno premia chi vince di pi?, e non si pu? vincere tante gare solo per colpi di fortuna), penso che si dia vita a una contraddizione evidente, pur volendo prendere in considerazione le obiezioni di chi considera "vero campionato" solo una competizione "a punti". Ma io non ricordo affatto una squadra che vince lo scudetto con meno vittorie delle avversarie.

 

In conclusione, siamo tutti d'accordo che la vittoria vada premiata di pi?. Infatti quest'anno per la prima volta da vent'anni un pilota ha vinto il titolo con meno vittorie del secondo (lasciate stare le polemiche): una cosa che non succedeva, se non erro, dal 1989, con Prost a 4 vittorie contro le 6 di Senna (e il sistema era 9-6-4...). Il punteggio anni '90 (10-6-4....) non aveva mai permesso questo fenomeno, e abbiamo dovuto attendere il cretino sistema attuale del 10-8 per tornare a vederlo, e vi immaginate se Raikkonen nel 2003 avesse ottenuto un sesto posto in pi?: significava un campione del mondo con 1 vittoria contro 6 dell'avversario, e se questo per qualcuno ? un sistema pi? "sensato" delle medaglie, si accomodi: non si discute dei gusti....

Modificato da sundance76

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Basterebbe tornare al 10 6 4 3 2 1 o al 9 6 4 3 2 1

 

Nell'esempio di prima, dopo tre gare saremmo a 20 a 22 per il pilota pi? regolare, oppure a 18 contro 21.

 

Quindi il pilota pi? regolare vincerebbe con una vittoria in meno ma due secondi posti.

 

 

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Ottima riflessione e esempio perfetto quello di 312T4, che fa capire quanto sia assurdo e insensato (questo s?) il sistema di punteggi ATTUALE. Un pilota che domina tre gare su tre, ne vince due su tre, ma soccombe...

 

Invero, per quanto non sia digerito da nessuno, il sistema-medaglie avrebbe invece premiato effettivamente il pilota migliore nell'esempio di 312T4.

 

Quindi va rispettata l'opinione di chi reputa antipatico il sistema-medaglie, ma con questi presupposti io dico che il sistema-medaglie, per quanto antipatico o addirittura "insensato" (!!) secondo alcuni, ? comuque migliore di questo attuale che mette la miseria di soli 2 punti tra i primi due arrivati.

 

Se poi, anche di fronte all'eloquente esempio di 312T4, si vuole ancora considerare "pi? sensato" il sistema attuale rispetto al sistema-medaglie (che almeno premia chi vince di pi?, e non si pu? vincere tante gare solo per colpi di fortuna), penso che si dia vita a una contraddizione evidente, pur volendo prendere in considerazione le obiezioni di chi considera "vero campionato" solo una competizione "a punti". Ma io non ricordo affatto una squadra che vince lo scudetto con meno vittorie delle avversarie.

 

In conclusione, siamo tutti d'accordo che la vittoria vada premiata di pi?. Infatti quest'anno per la prima volta da vent'anni un pilota ha vinto il titolo con meno vittorie del secondo (lasciate stare le polemiche): una cosa che non succedeva, se non erro, dal 1989, con Prost a 4 vittorie contro le 6 di Senna (e il sistema era 9-6-4...). Il punteggio anni '90 (10-6-4....) non aveva mai permesso questo fenomeno, e abbiamo dovuto attendere il cretino sistema attuale del 10-8 per tornare a vederlo, e vi immaginate se Raikkonen nel 2003 avesse ottenuto un sesto posto in pi?: significava un campione del mondo con 1 vittoria contro 6 dell'avversario, e se questo per qualcuno ? un sistema pi? "sensato" delle medaglie, si accomodi: non si discute dei gusti....

 

Io si ed ? successo almeno una decina di volte.

 

Per me se il mondiale lo vince un pilota che ha ottenuto una vittoria in meno (non 5) del suo avversario ma ha un secondo posto in pi? direi che ? meritato, niente di scandaloso. Sarebbe scandaloso se diventasse campione un pilota che ha ottenuto 4 o 5 vittorie in meno del suo avversario (quello che stava per succedere nel 2003).

Ovviamente cambierei l'attuale sistema di punteggio che ? un buffonata, aumentanto lo scarto fra 1? e 2?.

Modificato da Aleksander87

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Penso che sia solo questione di abitudine... il cervello umano fa l'abitudine a tutto, ma bisogna dargli tempo.

 

 

Alla fine non ? tanto una cagata questa delle "medaglie", pu? starci, anche se resto pi? favorevole ad una semplice redistribuzione dei punti. 12-8-6-5-4-3-2-1-1gpv se tra i primi 8- se aumentano i team, con 18-20 macchine invece il pre 2003.

Modificato da Alesi27

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1: non vedremmo pi? rimonte forsennate dei top drivers per arrivare nei punti (vedi Massa - Fuji 2008), perch? a chi lotta per il mondiale un 8? posto non cambia nulla, meglio preservare il motore per la gara dopo.

Su questo non sono d'accordo: infatti i piazzamenti risulterebbero comunque utili in caso di parit? di vittorie, quindi converebbe lo stesso tentare il rimontone.

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Quindi il pilota pi? regolare vincerebbe con una vittoria in meno ma due secondi posti.

 

C'? un errore di fondo.

Le corse sono fatte per stabilire che va pi? veloce.

Una corsa la vince chi arriva primo, non chi si piazza.

Allo stesso modo un campionato dovrebbe vincerlo chi vince pi? gare. Cio? il pilota o la vettura pi? veloce.

Ovvio che occorre assolutamente ditribuire i punti alle diverse posizioni. Ma (tralasciando il fine pecuniario) questo assegnare un punteggio serve a creare una sorta di media (identificabile coi punti, appunto) immediatamente riconoscibile e quantificabile. Una "media" delle posizioni a fine gara.

 

Non bisognerebbe per? permettere che la somma di posizioni di rincalzo, sia superiore al valore delle vittorie.

Non mi sembra sia amissibile che nel mio esempio vinca il pilota B, che ? chiaramente incapace di correre al livello di A.

Tutti parlano del 2003 quando si ? sfiorata una situazione ridicola ed imbarazzante per tutta la F1, ma ci si dimentica che anche nel 2007 solo un miracolo ha permesso al pilota pi? vittorioso di affermarsi nonostante ben 2 vittorie in pi?! Lo stesso margine che avrebbe dovuto avere Massa quast'anno per avere ragione di LH.

E' un non-sense.

Ripeto, la vittoria deve valere 2 secondi posti+1 punto. O almeno si torni al 10, 6..

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? un'idea incasinata, ma secondo me darebbe giusto peso a vittorie e piazzamenti

 

10-6-4-3-2-1 per i primi sei, 1 punto per pole (ovviamente dovrebbero fare il Q3 scarichi e non con la benzina per il primo stint, altrimenti dare il punto ? assurdo) e gpv (punto per il gpv assegnato solo se chi lo fa arriva nei primi 6 altrimenti niente), contano solo i migliori 11 risultati (il numero di risultati dipende dal numero di gare del campionato che nell'esempio in questione ? di 16 gare)

Modificato da Murray Walker

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1: 9pt

2: 6pt

3: 4pt

4: 3pt

5: 2pt

6: 1pt

 

era perfetto prima del 1991... e oggi con appena 18 vetture in pista sarebbe ancora pi? meglissimo perfettissimo assaissimo.

 

aggiungerei 1 punto bonus per chi fa HAT TRICK o come cavolo si scrive (nsomma, pole, gara e GPV): questo perch? una vittoria con dominio totale credo vada maggiormente premiata.

Modificato da Trailblazer

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Io cronometrerei i tempi di gara e li sommerei tutti insieme alla fine, con gli abbuoni per chi vince, tipo giro d'italia.

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La FOTA ha appena varato il nuovo punteggio per il 2010, forse addirittura per quest'anno:

 

12

9

7

5

4

3

2

1

 

Il divario tra primo e secondo posto sale a 3 incredibili punti. In questo modo per recuperare il divario di una vittoria a fronte di uno sfortunato ritiro, occorrono 4 vittorie di fila (con avversario secondo). E si tratta solo di pareggiare il conto!

 

Gara 1: Pilota A 0 pilota B 12

gara 2: -------A 12 ----------B 9

------3 ----------12------------ 9

------4 ----------12-------------9

------5 ----------12-------------9

 

TOT:----------A 48----------B 48

 

 

Io non capisco come quel branco di illuminati possa trovare accettabile tutto questo.

Un anno di discussioni per arrivare a questa soluzione?

 

Senza parole.

Modificato da 312t4

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Aggiungo un'altra considerazione che mi era sfuggita.

 

Un tempo il secondo e terzo posto sommati valevano una vittoria (4+6=10).

 

Oggi una scuderia pu? vincere il mondiale solo coi piazzamenti dato che 9+7= 16 >12. Ben 4 punti in pi? di una faticosa vittoria.

Meglio i piazzamenti dunque.

 

Grande incentivo per tentare un sorpasso. E si sono riuniti in 10 per questa pensata?

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Io ripeto la mia: un campionato ? giusto che lo vinca il pilota pi? costante, quello che nell'arco della stagione ha dimostrato la maggiore competitivit?...non chi magari vince un paio di gare e basta...oggi avremo il paradosso che potr? vincere il campionato chi vince 4 gare e si ritira 13 volte...per me ? rpofndamente ingiusto...mentre non ci vedo nulla di male se tra due piloti che hanno disputato un anno di gare (un anno, mica una!) vinca chi ha ottenuto i migliori piazzamenti...non faccio i conti, ma che male c'? se vince il mondiale uno che ha vinto 4 gare ed ? arrivato altre 10 volte a podio rispetto a uno che ne ha vinte 5 ed ha solo un altro podio? I campionati di corse (e ripeto, i campionati) sono fatti per chi si dimostra migliore nell'interpretare l'intero arco di gare...mentre in pratica oggi una singola gara potr?, probabilmente la far?, da discriminante...ricordando anche che il principio base delle corse ?, ancora prima della velocit?, l'arrivare in fondo, l'affidabilit?...se non arrivi in fondo, se non sei affidabile, puoi essere veloce quanto vuoi, ma neanche la singola gara vinci...

 

C'? un errore di fondo.

Le corse sono fatte per stabilire che va pi? veloce.

Una corsa la vince chi arriva primo, non chi si piazza.

Infatti si parla di punti per il campionato, non di punti per una corsa...

Modificato da marcostraz

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Non c'entra molto col topic, e forse avrebbe potuto essere inserito nella discussione http://www.f1grandprix.it/public/IBforum2/...showtopic=18722

 

ma per curiosit? e interesse storico lo metto qui in amarcord. Ho ripreso un libro su Nuvolari e leggendo ho trovato molti spunti che nemmeno ricordavo, ma che indirettamente sono aderenti al tema proposto da Ickx:

 

(Dal libro "Tazio vivo" di Cesare De Agostini, a cura di Gianni Cancellieri, Conti editore 1987 ):

 

[...] L'automobilismo era diventato "quel mini-universo di acque chiare - come osserva Ickx - che abbiamo creato per sublimare i nostri istinti aggressivi". Vissuta la preistoria, l'uomo non cambi? e continu? a massacrarsi facendosi la guerra. Fece per? qualcosa, tanto perch? la parola civilt? non fosse completamente senza senso: invent? il combattimento senza esito mortale. Invent? lo sport. E se lo godette allo stato puro, pago dello scontro, del cozzo, dello spasimo.

Solo pi? tardi cominci? a dare peso alla "classifica", buona per il suo ragionamento ma non per l'aggressivit? che - compressa - continuava a ribollirgli dentro. E cos? la vita cominci? a essere giocata sui due fronti, il bianco e il nero, destra e sinistra, razionale e irrazionale, cuore e cervello.

In automobilismo le classifiche, i bilanci, i ragionamenti, i tavolini non sono mai stati la molla ideale per scatenare entusiasmi. Meglio gli spalti e i pugni alzati al cielo. La folla non capir? mai fino in fondo Stewart quando dice che il vecchio circuito di Spa era pericolosissimo perch? mancavano guard-rail e che bastava un p? di vento laterale perch? la macchina fosse fuori controllo e diventasse un missile. E non capir? nemmeno la sfumatura del grande pilota che aggiunge: "Nessuno di questi pensieri mi fa rallentare, per? Spa continua a non piacermi". Anche Clark era solito dire che la troppa audacia non paga in termini di risultati, ma lui, per vincere non aveva nemmeno bisogno di essere troppo audace sebbene non sempre disponesse della macchina migliore.

Neppure Prost pu? sperare di essere capito sino in fondo quando rileva che "correre con il cervello non significa essere senza coraggio. Il nostro ? uno sport soggetto a tanti fattori, per un nonnulla si pu? buttar via una intera stagione di sacrifici. Non ? il caso, meglio un piazzamento che un ritiro".

Un'analisi spietata del fenomeno l'ha fatta il solito Ickx: "Oggi la corsa - dice quello straordinario personaggio che chiamavano 'Pierino il terribile' - non attira pi? solo l'idealista adatto a correre, ma anche l'uomo-di-affari provvisto delle stesse doti. Con il livello elevato delle sue capacit? fisiche e il suo dominio mentale, il pilota-uomo-di-affari pu? sicuramente andare molto in l? nell'affrontare i rischi. E li affronta, ma esiste una soglia che non pu? oltrepassare. Nessuno pu? condannarlo per questo, innanzi tutto perch? il suo cervello si pronuncia per il rifiuto, poi perch?, agendo come fa, ? fedele a s? stesso, Cosa che ? essenziale sul piano umano. Tuttavia, in nome della ragione, non si pu? nemmeno condannare il pilota idealista che non si allontana, mai, dalla decisione di affrontare il pericolo di petto (ecco, Nuvolari, ecco Villeneuve, n.d.a.). Si tratta di un destino e quando un destino si impadronisce di qualcuno, accettare a cuor leggero la sua irrevocabilit? mi pare la sola libert? offerta all'essere umano".

 

Cesare De Agostini, "Tazio vivo", pag. 13.

 

La parte in neretto ? stata citata da Gianni Cancellieri (direttore di AS, Auto, Ruoteclassiche, Automondo, caporedattore Motori alla Gazzetta negli anni '70 ) come un esempio della capacit? di riflessione di Ickx, e secondo lui Jacky ? stato il pilota pi? bravo tra tutti coloro che hanno provato a tenere una rubrica sulle riviste specializzate. Cancellieri disse che, se esistesse un premio Pulitzer anche per i piloti che scrivono, egli lo avrebbe senza dubbio dato a Ickx.

Modificato da sundance76

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