Visitatore Ayrton4ever Inviato 7 Gennaio, 2009 ***, per favore: calmo e leva le maiuscole, grazie Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sundance76 9 Inviato 7 Gennaio, 2009 ***, per favore: calmo e leva le maiuscole, grazie Hai ragione, scusami; ma se non basta una pagina e mezzo per farmi intendere, forse le maiuscole avrebbero aiutato... Posso anche levare le maiuscole, ma se dalle risposte appare che non ? stato letto ci? che ho scritto, penso sia comprensibile (non legittimo, ma almeno comprensibile) che uno voglia evidenziarle.... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
The-Flying-Finn 4631 Inviato 7 Gennaio, 2009 Non ha senso tornare tecnologicamente o a livello di sicurezza in dietro. Poi, quando si fanno paragoni col passato si mitifica troppo certi piloti, certi circostanzie, certi episodi Sarebbero oggi, Stewart, Fittipaldi, ecc. campioni nella F1 attuale, lottando contra i piloti attuali? Avrebbe vinto il mondiale Clark o Senna con la R28? () I piloti attuali, quelli bravi, (inclusi alcuni figli d'arte ) non hanno niente d'invidiare a livello di preparazione sportiva, metodolog?a competitiva, conoscenza del mezzo, sperienza competitiva, ecc. ai miti del passato. Sono paragoni assurdi. Ognuno ? figlio del suo tempo, gli eroi lo sono nelle sue circostanzie. il "videogame" fa oggi parte del allieno perche il mezzo ? diverso, ma non per quello la competizione ? pi? facile. Magari al contrario. Ok, le gare sono infinitamente pi? sicure...ma non parliamo della misura delle palle per rischiare la proppia integrit? fisica, parliamo di condizioni competitive,.... magari non paragonabili perche la "cultura" competitiva ? infinitamente diversa oggi. Non necessariamente oggi sarebbe pi? facile guidare una F1 quando ti giochi una pole per 1 centesima o 5 milesime! o quando per fare un sorpasso bisogni un livello di creativit? magari irragiungibile per un Nuvolari o un Clark e nemmeno per un kamikazee come villenueve XD Completamente d'accordo. L'evoluzione tecnica sicuramente ha portato ad uno spettacolo diverso, magari meno piacevole per gente (compreso io) che ? cresciuto con la F1 di 10-20-30 anni fa, ma di certo la competizione ha mantenuto la stessa identica difficolt?, se non addirittura pi? complicata visto che di regolazioni adesso ce ne sono non una marea, ma di pi?. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
duvel 2 Inviato 7 Gennaio, 2009 In effetti la f.1 moderna e' un videogame nel senso che il rischio della vita e' stato quasi azzerato.Questa componente e' la vera grande differenza tra un pilota che ha corso prima di Imola '94 e dopo il '99. Senz'altro con l'avvento dell'elettronica sempre piu' sofisticata e' mutato il criterio di qualificazione delle doti di un pilota,le auto sono piu' maneggevoli,ma il piu' grande cambiamento sta nella progressiva scomparsa del rischio della vita. Quando in un'attivita' umana il rischio della vita e' molto alto,l'approccio dell'essere umano assume il requisito dell'eccezionalita'. Il sacrificio di molte vite ha consentito pero' di arrivare ad uno sviluppo tecnologico tale da annullare quasi totalmente questo rischio,proprio quasi come in un videogame. E' chiaro che Nuvolari & c. sono stati dei titani per le imprese velocistiche compiute con tecnologie rudimentali e pericolosissime,ma proprio grazie a questo punto di partenza,l'automobilismo sportivo ha contribuito in modo sostanziale,a rendere sempre piu' sicure le competizioni fino ad arrivare alla sofisticazione di oggi che solo negli anni '80 pareva fantascienza. Voglio dire,in conclusione,che l'evoluzione della f.1 ha sempre cercato le alte prestazioni con un crescente tasso di sicurezza. In principio lo scopo era la velocita',poi l'affidabilita' e quindi l'approdo alla sicurezza;la prossima sfida e' rappresentata dall'ambiente e dalle fonti energetiche. Ma secondo me g?? dagli anni '80 la sicurezza aveva raggiunto livelli ragguardevoli: la F1 era ormai considerata sicura soprattutto per il lavoro di affinamento dei circuiti (e con l'abbandono di alcuni di essi) iniziato nella decade precedente oltre che alla struttura delle vetture. Quel che era giusto, era che se sbagliavi o rompevi la vettura o comunque perdevi tempo Insomma si rischiava in misura assai ragionevole rispetto al passato, poi nel '94 ci siamo trovati improvvisamente a riconsiderare tutto ci? per via dei noti accadimenti e della ricerca estrema delle prestazioni, ma sino ad un giorno prima l'automobilismo era ormai sicuro a tutti gli effetti...(e le considerazioni sul rischio erano gi? vecchie) Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
luke36 6 Inviato 7 Gennaio, 2009 Hai ragione, scusami; ma se non basta una pagina e mezzo per farmi intendere, forse le maiuscole avrebbero aiutato... Posso anche levare le maiuscole, ma se dalle risposte appare che non ? stato letto ci? che ho scritto, penso sia comprensibile (non legittimo, ma almeno comprensibile) che uno voglia evidenziarle.... Il sangue dalle rape .... non esce Comunque sebbene con toni incazzosissimo, il concetto epresso non ? solo condivisibile ma addirittura auspicabile. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
vert3x 3 Inviato 7 Gennaio, 2009 (modificato) D'accordissimo, cosa costa mettere qualche tipo di superficie abrasiva nelle vie di fuga? Modificato 7 Gennaio, 2009 da damagE! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
gio66 6 Inviato 7 Gennaio, 2009 Sarebbero oggi, Stewart, Fittipaldi, ecc. campioni nella F1 attuale, lottando contra i piloti attuali? Avrebbe vinto il mondiale Clark o Senna con la R28? () No. Proprio perch?, con la tecnologia di oggi, non potrebbero fare la differenza che allora facevano. E questo dovrebbe essere sufficiente a far capire che oggi l'uomo conta molto ma molto meno. Ma le rape, si sa... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
mammamia 3 Inviato 7 Gennaio, 2009 No. Proprio perch?, con la tecnologia di oggi, non potrebbero fare la differenza che allora facevano. E questo dovrebbe essere sufficiente a far capire che oggi l'uomo conta molto ma molto meno. Ma le rape, si sa... ? strano notare come oggi si possa ancora pensare che un pilota con le monoposto attuali conti pi? del 30 % ... e fino a due anni fa ... a mio parere contava ancora MOLTO MOLTO MENO. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Lotus 4 Inviato 7 Gennaio, 2009 (modificato) ecco. un'altro pilota professionista fra noi. portati dati reali per dimostrare ci? che dite. Eccerto! Sei "professionista" tu... il professionista delle risposte "a c...." Sia gio che io, molto pi? modestamente ed in varie occasioni, abbiamo in maniera circonstanziata pi? volte spiegato portando dati (reali = tac, tac, tac...fatti, non pugnette... XD) che le moderne F1 sono sicuramente pi? "facili", non dico da portare al limite, ma da far girare a livelli decenti di quelle di 15/20 anni fa... non fosse altro perch? i sistemi elettronici di controllo e l'efficenza aerodinamica si ? notevolmente affinata intutti questi anni. Gio mi sembra esser stato chiaro: Su queste auto possono debuttare con risultati notevoli piloti giovanissimi, provenienti da categorie distanti anni luce dalla "complessit?" e dalle potenze della F1... solo 15 anni fa ci? era impossibile... Questi son fatti, l'intero topic di gio era "fatti", tu che rispondi, seriamente, oltre a sfottere e piagnucolare per "lesa maest? da playstation" ? La maggior parte degli addetti riconosce tranquillamente questo, certo bisogna sempre esser sempre un po' draghi per guidare a questi livelli, certamente abili e con livelli d'attenzione altissimi, solo per tener sotto controllo tutti i vari parametri che si possono modificare via manettini passo dopo passo... ma l'attenzione si apprende... si pu? costruire. E' un tipo di abilit? diversa, ma ? innegabile che tenere su strada per 70 giri auto di tubi e allumino con motori sovralimentati da circa un migliaio di hp, con frizione meccanica e cambio manuale forse era altra cosa. Quando si ? a corto di argomenti per difendere posizioni indefendibili c'? sempre la comoda strada di buttar tutto in caciara, con fine e satirica arguzia. Modificato 7 Gennaio, 2009 da Lotus Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
FILIPPO 1 Inviato 8 Gennaio, 2009 Ma secondo me g?? dagli anni '80 la sicurezza aveva raggiunto livelli ragguardevoli: la F1 era ormai considerata sicura soprattutto per il lavoro di affinamento dei circuiti (e con l'abbandono di alcuni di essi) iniziato nella decade precedente oltre che alla struttura delle vetture. Quel che era giusto, era che se sbagliavi o rompevi la vettura o comunque perdevi tempo Insomma si rischiava in misura assai ragionevole rispetto al passato, poi nel '94 ci siamo trovati improvvisamente a riconsiderare tutto ci? per via dei noti accadimenti e della ricerca estrema delle prestazioni, ma sino ad un giorno prima l'automobilismo era ormai sicuro a tutti gli effetti...(e le considerazioni sul rischio erano gi? vecchie) Infatti l'eliminazione del rischio e' stata progressiva e proporzionalmente geometrica.Negli anni '80 pero'qualche incidente fatale e' avvenuto.Il momento topico e' l'annullamento quasi a zero del rischio di incidente mortale e questo avviene dopo Imola '94. Pensate ad un incidente che tutti conoscono e che e' Silverstone '99:sarebbe stato letale con una monoposto degli anni '80 in quello stesso circuito degli stessi '80. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Tatteo 1 Inviato 9 Gennaio, 2009 Beh, che le Formula 1 siano pi? facili da guidare oggi che 25 anni fa credo sia un dato di fatto. Ricordo ancora quando in Gran Bretagna, su Top Gear, fecero provare la Renault F1 ad uno dei presentatori. Qualche giro su una F3 e poi in macchina. Ovviamente fece schifo e si gir? ogni 5 curve, per? gi? il fatto che sia riuscito in un giorno solo a mandare avanti per qualche giro una Formula Uno dopo una sola giornata di test ? indicativo del fatto che le auto sono diventate pi? "facili". Questo per? non va confuso con l'idea che sia pi? facile correrci. Un conto ? mandare una macchina, un conto ? portarla al limite. Immagino che molti motociclisti della domenica potrebbero salire su una Superbike e farle fare qualche giro a velocit? ridotta. Ci? non vuol dire per? che un pilota mediocre abbia chances di competere in quel campionato. Stesso discorso per le Formula 1. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Beyond 6827 Inviato 9 Gennaio, 2009 ? proprio cos Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
mongo 59 Inviato 9 Gennaio, 2009 Beh, che le Formula 1 siano pi? facili da guidare oggi che 25 anni fa credo sia un dato di fatto. Ricordo ancora quando in Gran Bretagna, su Top Gear, fecero provare la Renault F1 ad uno dei presentatori. Qualche giro su una F3 e poi in macchina. Ovviamente fece schifo e si gir? ogni 5 curve, per? gi? il fatto che sia riuscito in un giorno solo a mandare avanti per qualche giro una Formula Uno dopo una sola giornata di test ? indicativo del fatto che le auto sono diventate pi? "facili". Questo per? non va confuso con l'idea che sia pi? facile correrci. Un conto ? mandare una macchina, un conto ? portarla al limite. Immagino che molti motociclisti della domenica potrebbero salire su una Superbike e farle fare qualche giro a velocit? ridotta. Ci? non vuol dire per? che un pilota mediocre abbia chances di competere in quel campionato. Stesso discorso per le Formula 1. concordo Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Flaviooo 36 Inviato 9 Gennaio, 2009 Se ricordo bene in quella puntata di top gear ? stato Richard Hammond a provare la monoposto della Renault, dalla telemetria ne risult? che ? riuscito ad essere in "full throttle" per solamente 0.2 secondi. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
mp4/18 351 Inviato 9 Gennaio, 2009 Beh, che le Formula 1 siano pi? facili da guidare oggi che 25 anni fa credo sia un dato di fatto. Ricordo ancora quando in Gran Bretagna, su Top Gear, fecero provare la Renault F1 ad uno dei presentatori. Qualche giro su una F3 e poi in macchina. Ovviamente fece schifo e si gir? ogni 5 curve, per? gi? il fatto che sia riuscito in un giorno solo a mandare avanti per qualche giro una Formula Uno dopo una sola giornata di test ? indicativo del fatto che le auto sono diventate pi? "facili". Questo per? non va confuso con l'idea che sia pi? facile correrci. Un conto ? mandare una macchina, un conto ? portarla al limite. Immagino che molti motociclisti della domenica potrebbero salire su una Superbike e farle fare qualche giro a velocit? ridotta. Ci? non vuol dire per? che un pilota mediocre abbia chances di competere in quel campionato. Stesso discorso per le Formula 1. questo non dimostra nulla. portarla a spasso come ha fatto hammond in quel frangente, poteva essere una renault r25 come una re10 del 79 non sarebbe cambiato pi? di tanto. il problema come dici tu stesso, ? portarle al limite, e in quel caso le difficolt? sono diverse. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Visitatore alexf1 fan Inviato 9 Gennaio, 2009 Guardano al passato per fare il miglior tempo si richiedeva principalmente controllo di macchina e senso del limite/rischio. Oggi invece con gli enormi progressi nel campo dell'aerodinamica, dell'elettronica e della meccanica oltre ad aver ridotto la difficolt? di portare al limite la vettura ha cambiato,snaturato i classici metri di paragone con cui si selezionano i talenti. Mentre una volta prevaleva semplicemente chi frenava pi? tardi o teneva pi? gi? l'acceleratore nelle curve , oggi il limite effettivo della macchina lo dicono i computer e le telemetrie che monitorizzano la vettura ogni millesimo di secondo su ogni metro del circuito , di conseguenza il pilota per arrivare a questo limite deve interagire con questi strumenti e perfezionare di continuo le traiettorie fino ad avvicinarsi il pi? possibile a quel limite teorico tracciato sullo schermo, pi? che preoccuparsi di non uscire di strada ora il pilota deve prestare attenzione a percorrere con sempre pi? precisione la linea prestabilita. In virt? di tutto ci? ? normale vedere sempre meno uscite di pista in gara con distacchi risicati che rimangono costanti. Spero di essere stato abbastanza chiaro nella mia spiegazione Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
F.126ck 2545 Inviato 9 Gennaio, 2009 si e mi trovi d'accordo Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sundance76 9 Inviato 10 Gennaio, 2009 (modificato) Non so se va qui, visto che inerisce al discorso, oppure in amarcord... MARZO 1989 ALBORETO Ecco come si guida un mostro da 300 all'ora: Volete sapere se ? difficile guidare una F1? Ebbene, vi dir? in tutta sincerit? che questo compito pu? essere allo stesso tempo impossibile o facilissimo. Per un pilota dotato di sufficiente esperienza il problema non esiste. Ci possono essere solo delle complicazioni: tutto ? semplice se si ha una vettura perfettamente a punto, competitiva e si pu? andare ai limiti, senza prendere rischi. Il compito diventa invece molto pi? arduo quando la monoposto a disposizione ? in disordine, mal progettata, costruita senza criterio e con risparmio di mezzi. Insomma se uno ha la McLaren-Honda campione del mondo far? molta meno fatica e patir? assai meno paure di chi si ritrova regolarmente nelle retrovie. Questo come discorso generale che vale ovviamente per tutte le vetture, anche per quelle di produzione normale. Se si vuole scendere sul piano tecnico, la vicenda cambia aspetto. La Formula 1 ? una vettura a ruote scoperte che si differenzia dalle formule minori per la maggior potenza, per le dimensioni (? pi? grande) e per la misura dei pneumatici, larghissimi. Qualora un normale automobilista si sedesse dentro una di queste macchine, proverebbe un autentico choc. Gi? solo la posizione di guida, sdraiata, appare innaturale e ci vuole un po' di tempo per apprezzare l'utilit?. Avviare il motore e inserire la marcia ? un'azione difficile per chi non ? abituato. Utilizzando un normale motore aspirato ? necessario tenersi sui 3-4 mila giri affinch? non si spenga immediatamente al momento di lasciare la frizione. Quest'ultima ? durissima, ha una corsa molto limitata e costringe a un notevole sforzo muscolare. Una volta che si ? riusciti ad avviare la vettura la difficolt?, sempre per chi non padronanza di una monoposto da GP, consiste nel cambiare le marce, che sono molto ravvicinate e inducono spesso ad errori pericolosi. Io penso che un guidatore di tutti i giorni alla prima prova su una F1 non riesca assolutamente a superare i 5 mila giri del motore perch? si spaventa prima. L'impressione di velocit? con una macchina che viaggia radente al suolo e che ha le ruote scoperte ? notevole. Inoltre, non si ? abituati ad avere i piedi sull'asse delle ruote anteriori che girano quasi a fianco degli occhi. Le vibrazioni e il rumore delle vetture attuali sono poi impressionanti: sono convinto che un esordiente avrebbe subito mal di testa e sarebbe costretto a scendere per correre alla toilette. Non ? una battuta di spirito, ma una realt? che io stesso ho potuto constatare pi? volte. La guida della vettura, infine, deve essere molto precisa: lo sterzo ? direttissimo e resistente alle basse velocit?. Si alleggerisce in alto, quando si fila oltre i 200 all'ora. Si debbono tenere costantemente gli occhi puntati sugli strumenti, cio? ci vuole l'abitudine a un controllo continuo senza perdere di vista il circuito. Il numero dei giri deve essere valutato ogni istante, nei cambi di marcia, per sfruttare al massimo le accelerazioni, nell'entrata e nell'uscita dalle curve. Nella parte finale di una gara ? necessario inoltre risparmiare la benzina, anche se ora non ci sono limiti. Ed in questo caso pure 300 giri, da 10.500 a 10.800, sono importanti. Attenzione alle frenate: quando tutto funziona bene sono immediate, violente. Se non si ? abituati si resta sicuramente fermi sul circuito. Insomma, per guidare una F1, come in tutte le cose della vita, ci vogliono esperienza e allenamento. Io credo che un buon pilota sia un individuo dotato di nervi saldi, di una grande passione, di un fisico pi? che perfetto e di tanta pratica, fatta possibilmente in giovane et?. Michele Alboreto, dall'inserto "F1 1989" de "La Stampa", marzo 1989. Modificato 10 Gennaio, 2009 da sundance76 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Lotus 4 Inviato 10 Gennaio, 2009 (modificato) Guardano al passato per fare il miglior tempo si richiedeva principalmente controllo di macchina e senso del limite/rischio. Oggi invece con gli enormi progressi nel campo dell'aerodinamica, dell'elettronica e della meccanica oltre ad aver ridotto la difficolt? di portare al limite la vettura ha cambiato,snaturato i classici metri di paragone con cui si selezionano i talenti. Mentre una volta prevaleva semplicemente chi frenava pi? tardi o teneva pi? gi? l'acceleratore nelle curve , oggi il limite effettivo della macchina lo dicono i computer e le telemetrie che monitorizzano la vettura ogni millesimo di secondo su ogni metro del circuito , di conseguenza il pilota per arrivare a questo limite deve interagire con questi strumenti e perfezionare di continuo le traiettorie fino ad avvicinarsi il pi? possibile a quel limite teorico tracciato sullo schermo, pi? che preoccuparsi di non uscire di strada ora il pilota deve prestare attenzione a percorrere con sempre pi? precisione la linea prestabilita. In virt? di tutto ci? ? normale vedere sempre meno uscite di pista in gara con distacchi risicati che rimangono costanti. Spero di essere stato abbastanza chiaro nella mia spiegazione ed ecco il perch? del mio sostanziale appoggio alla tesi "videogame" di gio, aspetto che alcuni amici non hanno evidentemente colto. Ergo, anche un pilota senza genio assoluto, ma costruito, costante, pu? diventare ( nell'auto giusta ) campeon. Modificato 10 Gennaio, 2009 da Lotus Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
chatruc 1991 Inviato 10 Gennaio, 2009 Le F1 attuali vanno come sui binari, tutti con la stessa traiettoria e volante fisso in curva. Ci sono delle gare in cui devi correggere la vettura anche in rettilineo. Fai salire i piloti F1 su macchine del genere e dopo 100 metri scendono piangendo. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti