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Rain

Domani: 1 maggio.....

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Voglio postare qui un articolo scritto da Michele Bernabei a dieci anni da quel 1 Maggio 1994. Credo che aiuter? molti a capire chi fosse Ayrton. Buona lettura.

 

 

Bellissimo articolo. :up:

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Ayrton sempre con noi !!!

 

Sono passati 14 anni, ma Senna rimarr? sempre un punto di riferimento per tutti !

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Quanto mi manca :(

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Questa la tua eredit? ! Il sogno ? divenuto realt?.

 

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Luke 36

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Pelle d'oca nel leggere il post complimenti...

 

Indipendente dalla mia fede agonistica (quando correva non ho mai digerito le sue vittorie) mi unisco nel rendere omaggio al pilota ed alla grande persona quale ? stata Senna, maestro di guida ma anche di vita.... ? proprio vero anch'io ricordo tutto di quel giorno, ma la cosa che non scorder? mai ? quel senso di incredulit?, che mi colpi... non sembrava che fosse successo veramente...ciao Ayrton

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Ero piccolo quando cominciai a seguire in modo distratto e superficiale i GP in tv, quando ancora c'era l'alternanza tra Mediaset e Rai, e mi ricordo quella vettura bianca e rossa con quel pilota con il casco giallo che era diventato per me un mito ancor prima di comprendere realmente cos'era la F1 e le sue imprese.

 

Erano gli anni dove la Ferrari mancava di competitivit?, dove mio padre ogni domenica esclamava: "anche stavolta ? andata male"

Io ero da sempre rimasto colpito da quel pilota con il casco giallo, non so spiegarlo, ma mi ha sempre attirato, forse i suoi cameracar erano diversi, pi? emozionanti, forse ero solo attratto dall'abbinamento cromatico, o forse aveva veramente qualcosa di magico, al di fuori delle sue immense qualit? di pilota.

 

Con gli anni son riuscito ad apprezzarlo come pilota, documentandomi, ma il mio rammarico pi? grande ? quello di non aver assaporato da subito le sue imprese, la sua essenza.

 

Il giorno in cui mor? era su una vettura blue e azzurra, il casco sempre quello e la mia ammirazione per quello che faceva era rimasta la stessa.

 

Stavo uscendo con i miei, il televisore era acceso, trasmettevano il GP, la gara era stata interrotta per un incidente, restai a guardarla, mentre mia madre mi pressava per spegnere il televisore e uscire, in quel momento vedo la macchina del pilota con il casco giallo andare contro il muro.

 

Mi aspettavo da un momento all'altro che quel pilota uscisse dalla vettura, mia madre si ammutol?, arriv? anche mio padre, Poltronieri non diceva niente di rassicurante, poi l'elicottero lo port? via, rimasi veramente shoccato.

 

Ritornati da una passeggiata, guardando il TG parlavano del GP e dalle parole di una dottoressa e le immagini di repertorio, compresi che il pilota con il casco giallo era morto, non l'avrei mai pi? visto sfrecciare su una F1. Scoppiai a piangere a singhiozzo.

 

Da quel giorno nessun altro pilota ? riuscito a calamitare la mia attenzione come era accaduto con Senna, forse nel mio subconscio ? stato un modo per evitare la perdita shoccante di un altro eroe, ma forse aveva veramente qualcosa di magico.

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Ero troppo giovane ai tempi per seguirlo, ma non dimenticher? mai quello che ha dato a questo sport.

In un certo senso, il suo sacrificio ha salvato le vite di tanti altri suoi colleghi. Come solo un eroe poteva fare.

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Non ero tifoso di Senna ma lui ? stato un campione come pochi.

Purtroppo o per fortuna, ma avevo imparato a rassegnarmi a eventi simili: non c'? nulla che possiamo fare e i miei ricordi di eroi scomparsi (pi? o meno conosciuti) spaziano indipendentemente da tristi anniversari.

1?Maggio: RIP Ayrton, e per ieri altrettanto per Roland: ci mancate e ci mancherete. ciao

 

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Trenta minuti fa moriva Ayrton.

 

 

 

 

Luca

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Anche oggi, come previsto, eravamo proprio in tanti.

 

Emiliano-romagnoli, toscani, pugliesi, veneti lombardi, una ragazza giapponese e qualche brasiliano tra cui il grandissimo Rubens di Firenze che parla in uno splendido medley tosco-paulista.

 

Un tedesco ha portato 2 caschi replica del 1993 e una tuta (sempre replica), poi ? venuto a chiedermi informazioni sul Bell XFM-1 che avevo posato sul monumento. Beh, dopo 5 minuti di dialogo in tedeschingleseromagnolitaliano mi ha lasciato una recapito: ? uno dei fondatori del Fans Club tedesco di Bruno!!!

 

Io non so se tutto questo abbia un senso... per?...

Pochi minuti dopo le 14, proprio a ridosso di quell'ora maledetta, ha cominciato a piovere. Per me e per tutti quelli che come me si sono riparati sotto la tettoia del parco ? stato il saluto che il Mago della pioggia ci ha voluto mandare.

 

Adeus Beco.

 

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Pat Symonds, Executive Director of Engineering (Ayrton's first race engineer with Toleman in 1984):

 

"Dallas was what I would call an ?old-fashioned? North American street circuit, delineated with concrete blocks. It was a very tricky circuit, and bumpy enough to make even Monaco look smooth: the drivers literally had to fight their cars all the way round as they skipped and jumped from bump to bump. I remember during the race, Ayrton hit the wall, and then later retired because of the damage. When he eventually made it back to the pits, he didn?t seem to understand how he could have hit the wall. It seemed to come as a complete shock to him that he had hit the wall, and his immediate reaction was ?I know I didn?t make a mistake ? the wall must have moved.? Remember, we were talking about a twenty tonne concrete block here, but he was so insistent that he persuaded me to walk round the circuit and take a look. When I did so, the wall had indeed moved ? somebody had clearly clipped the previous block and in doing so, displaced the next one by only about 4cm. Instead of the transition from block to block being smooth, a 4cm difference had caught the rear wheel, broken it and punctured the tyre. That was when it really came home to me, the precision to which he was driving, and made me think he was a bit special? And remember this was a guy in his first season of F1, straight out of F3?"

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bellissima la tua testimonianza gio', spero di esserci magari il prossimo anno per ricordare il mio idolo insieme a voi...

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Per prima cosa volevo ringraziare tutti per il vostro benvenuto.

Poi volevo dire.....ho letto tutti i vostri post. Sono di una bellezza disarmante! E' incredibile, ma in ci? che alcuni di voi hanno scritto ho rivisto un mio pensiero. E' come se fossimo tutti legati l'uno all'altro dallo stesso stato d'animo che ci fa percepire le stesse emozioni e ci fa avere gli stessi pensieri. In fondo quel primo maggio eravamo tutti uniti e non lo sapevamo neppure.

Luke 36: il tuo post ? stupendo e la tua sensibilit? ? una cosa rara (hai tenuto a scrivere per ricordare il momento esatto in cui Ayrton ci ha lasciati). E poi hai capito perfettamente perch? ho scelto "rain" come nickname quando dici "Rain, come la pioggia che Ayrton amava tanto" in effetti ? proprio per questo: perch? la pioggia ? stata per Ayrton una fedele "compagna di squadra", "un'amica".

***: ti comprendo quando dici che non ce la fai ad andare a Imola. Anch'io leggendo il topic di *** ho avuto la tentazione di prendere e andare, ma anch'io come te.....non me la sono sentita. L'emozione sarebbe stata troppo forte.

***: quello che hai scritto della giornata di oggi a Imola ? stato talmente bello. La pioggia che cade.....non so neanche cosa dire perch? qualunque cosa scrivessi sarebbe sempre troppo poco.

Quanto a me il mio primo maggio come ? stato? Ho aspettato lo scoccare della mezzanotte ieri e....subito dopo ho voluto mettere su la canzone "The best" di Tina Turner. Per chi conosce Ayrton come me ? inutile che stia a spiegare il perch? di questa scelta. Poi ho acceso la luce del balcone della mia stanza (cos? per indicare ad Ayrton dove ero) e ho detto una preghiera per lui e per Roland. Oggi poi ho cercato di tenermi il pi? occupata possibile, anche se..il pensiero correva sempre l?.

Poi nel pomeriggio ho preso la macchina e me ne sono andata per una stradina semi deserta, il cappellino di Ayrton in testa e via! Eravamo solo io, la macchina, la strada e....Ayrton. Ne avevo bisogno.

Un abbraccio a tutti.

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Ciao Gio,grazie !!! Foto bellissime. Grazie.

 

Luke 36

 

PS

 

Oggi lavoravo. Ma ti confesso una cosa: il primo Maggio non sono mai andato perch? non me la sentivo. Vado di solito d'inverno. Sto li seduto a volte per ore davanti alla statua. E' il mio modo personale di ricordarlo ma ora ? arrivato il momento di cambiare abitudini. Il prossimo anno ci sar? insieme a tutti voi.

 

Per prima cosa volevo ringraziare tutti per il vostro benvenuto.Poi volevo dire.....ho letto tutti i vostri post. Sono di una bellezza disarmante! E' incredibile, ma in ci? che alcuni di voi hanno scritto ho rivisto un mio pensiero. E' come se fossimo tutti legati l'uno all'altro dallo stesso stato d'animo che ci fa percepire le stesse emozioni e ci fa avere gli stessi pensieri. In fondo quel primo maggio eravamo tutti uniti e non lo sapevamo neppure.

Luke 36: il tuo post ? stupendo e la tua sensibilit? ? una cosa rara (hai tenuto a scrivere per ricordare il momento esatto in cui Ayrton ci ha lasciati). E poi hai capito perfettamente perch? ho scelto "rain" come nickname quando dici "Rain, come la pioggia che Ayrton amava tanto" in effetti ? proprio per questo: perch? la pioggia ? stata per Ayrton una fedele "compagna di squadra", "un'amica". ***: ti comprendo quando dici che non ce la fai ad andare a Imola. Anch'io leggendo il topic di *** ho avuto la tentazione di prendere e andare, ma anch'io come te.....non me la sono sentita. L'emozione sarebbe stata troppo forte.

***: quello che hai scritto della giornata di oggi a Imola ? stato talmente bello. La pioggia che cade.....non so neanche cosa dire perch? qualunque cosa scrivessi sarebbe sempre troppo poco.Quanto a me il mio primo maggio come ? stato? Ho aspettato lo scoccare della mezzanotte ieri e....subito dopo ho voluto mettere su la canzone "The best" di Tina Turner. Per chi conosce Ayrton come me ? inutile che stia a spiegare il perch? di questa scelta. Poi ho acceso la luce del balcone della mia stanza (cos? per indicare ad Ayrton dove ero) e ho detto una preghiera per lui e per Roland. Oggi poi ho cercato di tenermi il pi? occupata possibile, anche se..il pensiero correva sempre l?.Poi nel pomeriggio ho preso la macchina e me ne sono andata per una stradina semi deserta, il cappellino di Ayrton in testa e via! Eravamo solo io, la macchina, la strada e....Ayrton. Ne avevo bisogno.Un abbraccio a tutti.

 

Non ? facile per nessuno. Ma tutti noi sappiamo che esiste un filo in comune tra tutti quelli che ne hanno apprezzato le doti di pilota e uomo. Non mi sorprende che siamo in tanti.

 

Ciao :)

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ieri ero a san marino citta' ed un pensiero e' andato a quel giorno di 14 anni fa.quanti anni sono passati....

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Non posso pi? resistere....devo scrivere qualcosa anche io.....

 

Mi ero ripromesso di ricordare Ayrton Senna ma di non mettermi a leggere i vari forum, articoli e guardare i filmati dell'anniversario proprio per non provare di nuovo quella straziante sensazione di aver perso un amico caro, per non rivivere quei momenti in cui di punto in bianco mi ? stata portata via una persona che stavo cominciando a scoprire e che pi? scoprivo e pi? mi piaceva, ma non ho resistito........

 

Avevo quasi 16 anni all'epoca, e se devo dire la verit? ce l'avevo molto con lui, per i fatti del 1990 e del tamponamento a Suzuka, ma nel '90 ero un bambino, e non conoscevo bene i fatti che lo portarono a buttare fuori Prost, per me era semplicemente colui che aveva buttato fuori la Ferrari impedendogli di vincere il Mondiale.

 

Ma dalla prima gara del '94, cominciai a guardare Ayrton sotto una luce diversa, avevo cominciato a capire come ragionava, cosa lo spingesse ad andare sempre pi? forte, ad abbattere i propri limiti, a migliorarsi sempre.

E questo mi piaceva tantissimo.....a quel punto scoprii anche, leggendo qua e l?, delle sue impressionanti capacit? di concentrazione, che lo portavano a guidare la macchina ai limiti della fisica e oltre, ma senza essere realmente dentro l'abitacolo. A volte, diceva, guidando lui riusciva a vedersi dall'alto e a correggere cos? i propri errori.

 

Cos?, giorno dopo giorno, cominciai a capire che la F1 non era solo la Ferrari, ma c'erano anche altre scuderie e, soprattutto, altri piloti.....

Avevo ormai cambiato approccio alla F1, non avrei pi? guardato le gare solo in funzione della Ferrari, ma facendo attenzione alla tecnica, sia delle macchine, sia dei piloti, divenendo "tifoso" praticamente di tutti questi, seguendone i progressi e gli errori, preoccupandomi, quando c'era un'uscita di pista un po' pi? cruenta, per la loro salute.

 

Questo stato di grazia dur? solo per il G.P di Aida, il secondo della stagione...poi arriv? quello stramaledetto week-end a cavallo tra Aprile e Maggio.......l'incidente di Barrichello mi fece stare in forte ansia......

 

La morte di Roland Ratzenberger mi addolor? tantissimo, quella di Ayrton Senna mi gett? nello sconforto totale......avevo appena perso colui che mi aveva insegnato cosa fosse la passione per la F1 e per le corse in generale.

 

Anche io, come molti di voi che hanno scritto, ho seguito le gare successive in uno stato quasi di trance, aspettando di vedere passare la Williams col casco giallo...ci ho messo tanto tempo per riprendermi e capire che due persone erano morte davanti ai miei occhie che non le avrei mai pi? riviste; ancora oggi, anzi proprio ora mentre scrivo e guardo le loro foto, ho il classico nodo in gola e gli occhi lucidi....

 

Non ci posso fare niente, tutti gli anni ? la stessa storia...non cambia mai.

 

Per chiudere, vorrei postare una foto in cui Ayrton sorride, io non so se ci avete mai fatto caso, ma nella maggior parte delle foto in cui viene ritratto, Senna ? sempre pensieroso, concentrato, raramente l'ho visto ridere di gusto in una foto...o almeno questo ? quello che ho notato io...

 

Quindi vi posto questa, che lo ritrae con il volto sorridente e rilassato, e non contratto per la concentrazione o per la fatica di una gara (anche se vinta).

 

 

 

Saluti a tutti !

 

Alessio - Axel_JTS

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Ayrton_Senna-1994_San_Marino_Grand_.jpg

 

a rivedere molte foto di imola era veramente un circuito in condizioni scandalose.l'asfalto era pessimo,pieno di buche avvallementi e riasfaltature,vie di fuga inesistenti.incredibile

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a rivedere molte foto di imola era veramente un circuito in condizioni scandalose.l'asfalto era pessimo,pieno di buche avvallementi e riasfaltature,vie di fuga inesistenti.incredibile

Imola prima del 1994 era indiscutibilmente uno dei circuiti pi? belli del mondiale.

La staccata della Tosa dopo il Tamburello era il vero esame di guida per i campioni. Piloti di tutte le categorie si piazzavano l? proprio per cercare di capire dove riuscivano a staccare gli altri, Alla Rivazza a un Mansell in particolar vena vidi fare dei sorpassi micidiali. In pi? l'atmosfera che si viveva a Imola nei giorni del GP era qualcosa di assolutamente incredibile. Al mio primo GP di Imola dal vivo, 1985, mi ricordo una tale quantit? di tribune "abusive" (6 piani e oltre) e qualunque altro genere di improvvisata costruzione verticale che la capienza delle tribune ufficiali in confronto era minoritaria. Una calca da girone infernale, si arrivava, compresi gli abusivi, ben oltre le 250.000 presenze.

Quel primo maggio io c'ero, e vidi tanti appassionati brasiliani sbattere la testa ovunque dalla disperazione.

Dopo giustamente ? venuta tanta sicurezza, ma anche la lenta fine di Imola (proprio ora leggo la notizia della gare del WTCC).

Sinceramente penso che Frank Williams &C. l'hanno passata un po' troppo liscia la storia dello sterzo alleggerito. Se non lo avessero fatto avremmo ancora un grandissimo campione,

e forse anche un bellissimo circuito di F1.

Se la rottura si fosse verificata a Montreal o a Monaco (anche come sono oggi), tanto per fare un esempio, sarebbe potuta finire nello stesso tragico modo, visto che di muri che affiancano i rettilinei ce ne sono parecchi pure l

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I vostri post ed i vostri commenti sono di una bellezza unica. Io sono fra quelli che sino al 1 maggio 1994, vedeva Senna come un avversario, molti di voi sanno qual'? e come si esprime il mioo tifo/amore per la Ferrari. Non sto qui a raccontare balle. Senna era la mia croce, era qul maledetto pilota inprendibile, veloce, magico, unico...

 

Quando Prost arriv? alla Ferrari, non credevo che le cose sarebbero realmente potute cambiare per la rossa, daltronde non l'avevo mai vista vincere in vita mia, sono del 78. Durante l'anno per? le cose cambiarono, prost cominci? a vincere, ed io cominciai a sognare, non credevo ai miei occhi, la mia amata macchina rossa sul gradino pi? alto del podio in diverse gare. Ero piccolo, e cominciai a crederci, pensavo fra me e me..."vuoi vedere che questo campione ci riesce, vuoi vedere che vinciamo il campionato mondiale?". Suzuka f? per me uno shock, daltronde avevo 12 anni, giuro che odiai Senna con tutto me stesso aveva spezzato il mio sogno. Metabolizzai con molta difficolt?, nella speranza che quella ritrovata competitivit? della rossa continuasse, ma niente, fu solo una meteora, dall'anno successivo tutto come prima, c'era solo Senna, magico... inprendibile... Prost vinse il suo mondiale con la williams, ma io a parte la rossa, vedevo solo senna che con una macchina mediocre riusciva ad infiammare le folle... che croce per me. Arrivo quel primo maggio del 94 (anche io ricordo tutto di quella giornata), eravamo invitati da amici, io restai da solo a casa per vedere la gara e successivamente avrei raggiunto i miei. Senna usc?, io quasi esultai, lo ricordo perfettamente, f? un attimo, ricordo come oggi la testa inclinata verso destra, dissi fra me e me, sar? svenuto, poi vidi quell'ultimo movimento del capo e capii. Fui preso dallo sconforto totale e scoppiai a piangere seguii la tv per tutto il giorno nella speranza di qualche notizia positiva, ma niente, quella maledetta splendida persona se ne and?, e con lei buona parte di me, quello spot non sarebbe mai stato pi? uguale senza Senna, che piacere c'era a vincere, se non c'era Senna. Ricordo che pr circa una settimana rimasi attonito ed imbambolato, feci parecchio preoccupare i miei, che mi vedevano sempre muto e triste.

 

Questo ? il mio ricordo di Senna che ? vivissimo tuttora, mi manca tantissimo perch? era veramente speciale. Dentro di me sognavo di vederlo guidare una Ferrari, ma il mio sogno rimarr? sempre incompiuto.

 

Se puoi perdonami da lass? grande Ayrton

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