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PheelD

PheelD's historical top 10

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Inviato (modificato)

Come da titolo, procedo alla pubblicazione della mia top 10 all-time.

Attenzione, è una top 10 dei migliori piloti della storia della Formula 1, ma in ordine sparso.
Sono i migliori 10, secondo me, di sempre, ma è una semplice lista, non una classifica.


Juan Manuel Fangio
Il migliore pilota degli anni '50, ha vinto veramente tanto per non essere ricordato.
Per quasi mezzo secolo è stato il pilota col maggior numero di Mondiali vinti.

Jim Clark
Sembrava un alieno in mezzo a gente del calibro di Brabham, Moss e Hill. 
Senza l'incidente di Hockenheim avrebbe numeri ancor migliori di quelli, già strepitosi, che ha.

Sir Jackie Stewart
Uno dei primi piloti vicini più al professionismo che al 'saltare in auto e dare gas'. 
Molto intelligente, un po' dimenticato generalmente rispetto ad altri, ma merita la top 10.
Fu anche un buon team manager.

Alain Prost
Ha vinto 4 Mondiali in pista, a volte senza avere il mezzo migliore, altre volte condividendo il box con un compagno molto scomodo.
E, senza alcuni episodi, avrebbe potuto vincere almeno altri 2 Mondiali. 
Pilota di un'intelligenza sopraffina, sia nella messa a punto che nella visione di gara.

Ayrton Senna
Per quanto sia stato superato da Schumacher e Hamilton, per me il re delle pole rimane lui. 
Più forte in qualifica che in gara, ma semplicemente perché in prova rasentava la perfezione quasi sempre.
Un fenomeno anche sotto l'acqua.
Non amo granché la beatificazione post-mortem di uno che, a prescindere da come sia finita, rimane un fenomeno.

Niki Lauda
Primo pilota professionista della storia, fu il primo a lavorare sul suo fisico seriamente.
Inoltre era dotato, al pari del suo 'allievo' Prost, di una sensibilità clamorosa per quanto riguarda la messa a punto.
Come diceva Enzo, fosse rimasto in Ferrari oltre il 1977, avrebbe conquistato qualche altro Mondiale.
Rimango dell'idea che un pilota che, dopo essere 'quasi' morto, torna e per poco non vince il Mondiale, dominando il successivo, e, dopo una pausa di qualche anno, torna in pista e vince un altro Mondiale, rimane un fenomeno quasi inarrivabile per gli altri.

Michael Schumacher
Semplicemente un cannibale.
Forse troppo scorretto e scarso in partenza, ma si sono visti pochi mastini del suo calibro nella storia.
7 Mondiali forse sono pochi per lui.

Sir Lewis Hamilton
Pilota favoloso, molto vicino a Senna come doti(grandissimo qualificatore e estremamente portato all'acqua), ha vinto tantissimo.
Può non piacere, ma non può non rientrare in una top 10 all-time.

Sir John Surtees
Ha vinto l'iride sia nelle due ruote, classe 500, che in Formula 1. 
Semplicemente unico.

Jack Brabham
Il vero uomo-icona degli anni '60, con due dei suoi tre Mondiali giunti in quel decennio.
Riuscì anche a vincere un Mondiale con la sua Scuderia, la Brabham.

Gli esclusi

Cito anche 4 piloti che, per motivi vari, non ho preferito citare nella top 10.

Sir Stirling Moss
Gli è mancato il Mondiale, altrimenti avrebbe avuto un posto in classifica.
I numeri non dicono tutto, ma dicono molto.

Sir Nigel Mansell
Manico sopraffino, secondo me il più talentuoso di sempre, ma non ha vinto altro che un Mondiale e più volte ha avuto un mezzo da titolo sotto al sedere. 

Nelson Piquet
Se l'è giocata fino in fondo con Brabham, alla fine ho fatto testa e croce. Per me rimane molto sottovalutato.

Max Verstappen
Aspetto la fine del 2024 per vedere se si sarà (già) meritato questa top 10, vincere questo Mondiale, il primo 'ragionato', lo renderebbe uno dei migliori di sempre già a (quasi) 28 anni.
 

Modificato da PheelD
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Bella lista

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Almeno tra gli esclusi credo meritasse una menzione Ascari, due mondiali vinti, al momento dell'incidente di Monza i suoi numeri erano praticamente identici a Fangio, c'è una famosa citazione dell'argentino in cui dice che con Ascari vivo probabilmente non sarebbe mai arrivato a vincere i suoi 5 titoli.

 

Sarebbe interessante conoscere i motivi che portarono al divorzio con Enzo Ferrari dopo il 1953, di fatto quello fu la sliding doors per entrambi, Fangio trovò il treno giusto con l'approdo nelle imbattibili Mercedes dell'epoca mentre Alberto si trovò quasi a ripartire da zero nel progetto Lancia che partiva da basi molto meno importanti.

 

 

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Sono tutti dei bei nomi.

 

Tra gli esclusi, ce ne sono di eccellenti: voglio ricordare innanzitutto Alberto Ascari, che ha dalla sua dei numeri impressionanti e che è stato l'unico che almeno per un po' ha arginato lo strapotere di Fangio nel primo decennio della F1.

 

Anche Graham Hill era un bel pilota: vero che senza la morte di Clark difficilmente avrebbe vinto il mondiale del 1968, ma ha dalla sua una carriera invidiabile, e, sebbene non fosse un marziano come il suo compagno di squadra, la Lotus la sapeva far andare anche lui.

 

Emerson Fittipaldi rimane, in F1, un parziale irrealizzato: molto parziale, sia chiaro, perché i suoi due titoli mondiali se li è portati a casa, ma è uno che di fatto ha corso solo 5 anni e mezzo con una F1 "vera" e che a 30 anni, nel suo prime, è andato ad accasarsi in un team brasiliano di seconda/terza fascia che non aveva la minima possibilità di lottare per le posizioni di vertice. La sua carriera è divisa nettamente in due tronconi: nei primi 5 anni (e mezzo) conseguì 22 vittorie, 2 titoli mondiali e 17 pole; negli altri 5 anni di F1, corsi con la Copersucar/Fittipaldi, ottenne un paio di podi e nemmeno 40 punti. In tutto.

 

E poi ci metto anche Mario Andretti, "piedone", uno che sapeva far andar forte ogni auto che si trovava sotto al sedere. La F1 è solo una delle varie categorie in cui ha corso, eppure ha conquistato anche qui un mondiale, una dozzina di vittorie e 18 partenze al palo. Tanto di cappello.

 

Tra i piloti più vicini a noi non posso non citare anche Fernando Alonso, pilota caratterialmente non facile ma dal piede e, soprattutto, dalla caparbietà e dalla costanza più uniche che rare.

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L'unica eccezione fra i piloti che hanno vinto meno di tre titoli è stata Clark. Per importanza storica.

 

Come ho detto, i numeri non dicono tutto, ma hanno un loro peso specifico.

 

Mi permetto di parlare di un altro grande escluso di cui ha parlato @rimatt: Andretti è uno dei piloti più forti di sempre della storia dell'automobilismo su pista. In F1 ha raccolto poco, ma il suo palmares totale è da mani nei capelli. Per me rimane il migliore di sempre se si guarda anche oltre la F1.

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23 ore fa, PheelD ha scritto:

Sir John Surtees
Ha vinto l'iride sia nelle due ruote, classe 500, che in Formula 1. 
Semplicemente unico.

 

nome interessante ma non capisco come si possa ritenerlo tra i 10 piloti più forti di sempre. 

davvero si può ritenere surtees migliore di un verstappen, alonso, moss ecc?

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1 ora fa, Beyond ha scritto:

 

nome interessante ma non capisco come si possa ritenerlo tra i 10 piloti più forti di sempre. 

davvero si può ritenere surtees migliore di un verstappen, alonso, moss ecc?

Moss ha vinto meno Mondiali di Surtees, i numeri dicono sempre qualcosa e questo discorso vale anche per Alonso, che per me non vale molto più di Hakkinen globalmente, per dire...

Max come detto può rientrare nella lista a fine anno, ha vinto due Mondiali per incapacità dei rivali e uno un bel po' spinto dalla Federazione, lo aspetto al varco di Abu Dhabi...

Surtees è sceso dalle moto, si è messo a correre in auto e ha vinto un Mondiale, tra l'altro senza il pieno supporto di Ferrari per il finale di campionato. Per me uno così non può mancare nella top 10, proorio per la clamorosa capacità di adattamento.

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2 ore fa, PheelD ha scritto:

 Alonso, che per me non vale molto più di Hakkinen globalmente, per dire...

Eh?!? 

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35 minuti fa, be_on_edge_84 ha scritto:

Eh?!? 

Hakkinen alla prima con McLaren, in qualifica, si mise a un niente da Senna.
Ha tenuto su la baracca negli anni difficili dei motori Peugeot e i primi anni col Mercedes, quando ha avuto l'auto per vincere i Mondiali li ha vinti, nel 2000 fece venire gli incubi a Schumi dopo avere faticato nella prima parte di campionato, poi un ultimo anno un po' così(comunque con due vittorie di tappa in un assolo di Schumi, che aveva la migliore auto per distacco). 

Secondo me è stato un Campione di quelli veri, piaccia o non piaccia.

Di Alonso non amo la beatificazione, perchè ha fatto cose degne del miglior Schumi, ma almeno in un paio di Mondiali ha fatto cappelle mica da poco che gli sono costate il titolo. Nel 2007 al Fuji e a Montreal fece ridere, nel 2010 Monaco, Spa, SIlverstone e la partenze di Shanghai e di Melbourne gridano vendetta

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A me piace Hakkinen e lo ritengo sicuramente un campione, anche se per me Alonso è superiore, nella continuità di risultati e come completezza. Parliamo comunque di due epoche abbastanza diverse, quando Hakkinen si ritirò, Alonso iniziava in Minardi nel 2001 mostrando un grande potenziale. 

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1 ora fa, PheelD ha scritto:

Hakkinen alla prima con McLaren, in qualifica, si mise a un niente da Senna.

 

Si mise di un niente DAVANTI a Senna, nientemeno.

 

Hakkinen era un grande, ma non l'ho citato per uno specifico motivo: secondo me, dopo l'incidente, non si è più ripreso al 100%. Forse al 90, forse al 95, ma per me mai al 100. Prima era una macchina da guerra, poi "solo" un gran bel pilota che, trovandosi al posto giusto (cioè su un'auto di Newey) al momento giusto, si è portato a casa due titoli mondiali, ma senza più raggiungere, IMHO, le vette velocistiche dei suoi primi anni.

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Inviato (modificato)

Ma Ascari perché sarebbe inferiore a Moss scusate? Perché è italiano e non ha il cognome esotico straniero? Mah...

 

Tra l'altro se non fosse morto, Fango i super-record se li sarebbe sognati.

Modificato da Carmine Marzano

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35 minuti fa, rimatt ha scritto:

 

 

Si mise di un niente DAVANTI a Senna, nientemeno.

 

Hakkinen era un grande, ma non l'ho citato per uno specifico motivo: secondo me, dopo l'incidente, non si è più ripreso al 100%. Forse al 90, forse al 95, ma per me mai al 100. Prima era una macchina da guerra, poi "solo" un gran bel pilota che, trovandosi al posto giusto (cioè su un'auto di Newey) al momento giusto, si è portato a casa due titoli mondiali, ma senza più raggiungere, IMHO, le vette velocistiche dei suoi primi anni.

Ricordavo dietro, ma forse era la seconda qualifica assieme quella ..

3 minuti fa, Carmine Marzano ha scritto:

Ma Ascari perché sarebbe inferiore a Moss scusate? Perché è italiano e non ha il cognome esotico straniero? Mah...

Ascari ha vinto qualcosa più di Moss cmq

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Inviato (modificato)
1 ora fa, rimatt ha scritto:

 

 

Si mise di un niente DAVANTI a Senna, nientemeno.

 

Hakkinen era un grande, ma non l'ho citato per uno specifico motivo: secondo me, dopo l'incidente, non si è più ripreso al 100%. Forse al 90, forse al 95, ma per me mai al 100. Prima era una macchina da guerra, poi "solo" un gran bel pilota che, trovandosi al posto giusto (cioè su un'auto di Newey) al momento giusto, si è portato a casa due titoli mondiali, ma senza più raggiungere, IMHO, le vette velocistiche dei suoi primi anni.

 

Reputo Hakkinen un ottimo pilota (un po' fragile caratterialemente però) ma sta storia della qualifica in cui si è messo dietro Senna è veramente overated in maniera clamorosa  e non dovrebbe aver alcun peso sulla sua valutazione.

Alla fine han corso assieme solo tre gran premi e il fatto che nel primo di essi Mika sia riuscito a mettersi dietro il brasiliano in prova rimane una cosa totalmente estemporanea, altrimenti con lo stesso metro bisognerebbe considerare dei fenomeni anche Berger (al primo gp insieme ha anche lui battuto Senna e ben più nettamente) e Irvine (al primo gp in Ferrari subito davanti a Schumacher).

Modificato da Leno
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Inviato (modificato)
3 ore fa, Leno ha scritto:

Reputo Hakkinen un ottimo pilota (un po' fragile caratterialemente però) ma sta storia della qualifica in cui si è messo dietro Senna è veramente overated in maniera clamorosa  e non dovrebbe aver alcun peso sulla sua valutazione.

 

In realtà nemmeno io gli do particolare importanza, per quanto sia comunque un episodio significativo della sua velocità in qualifica, però ci tenevo a rettificare l'imprecisione di Pheel: Hakkinen finì davanti di poco a Senna nel primo gp corso assieme, dietro di poco nel secondo gp, dietro nettamente nel terzo gp.

Modificato da rimatt

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Inviato (modificato)

Non dicevo a te in particolare ma è un argomento che viene tirato fuori spesso da molti appassionati (anche da PheeId poco sopra) ma che in realtà è abbastanza irrilevante, di casi del genere ce ne sono a decine nella storia della F1.

 Hakkinen poi essendo un pilota gentiluomo gode spesso di una stampa sin troppo amica secondo me, dall'esaltazione per il sorpasso a Spa su Schumi (niente di particolarmente difficile in realtà) alla sottovalutazione dei suoi limiti (è andato in crisi psicologica contro Irvine che correva pure da separato in casa) mi sembra che sia generalmente considerato più di quello che era, per me per esempio metterlo alla pari con Alonso non sta né in cielo né in terra, era certo più simpatico ma l'asturiano è semplicemente di un'altra categoria.

Modificato da Leno
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Hakkinen post coma non è più stato quello dei primi anni purtroppo 

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Inviato (modificato)

Questa è un fattore che bisogna tenere in conto ma contrariamente a piloti come Piquet o Lauda è difficile valutarne l'incidenza a livello di rendimento perché l'Hakkinen precoma non ha mai guidato un'auto competitiva.

Però sicuramente è qualcosa che in qualche modo lo ha limitato.

Modificato da Leno

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Moss secondo me un pilota fortissimo, nonostante non abbia vinto un mondiale può vantare ben 16 vittorie, che sono davvero tantissime per gli anni 50/60.

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11 ore fa, Leno ha scritto:

sorpasso a Spa su Schumi (niente di particolarmente difficile in realtà)

 

Su questo sono perfettamente d'accordo, l'ho anche scritto più di una volta qui sul forum: si è trattato di un sorpasso spettacolare e da pelo, se vogliamo, ma tecnicamente non fu niente di particolare.

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