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ClaudioMuse

La WC F1-75 sviluppata per Sainz

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  1. 1. Con quante gare di anticipo vincerà il mondiale?

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  • Sondaggio chiuso il 07/09/2022 in 12:43

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1 minuto fa, Rhobar_III ha scritto:

Sono d'accordo con te.

Ma non è che cambiando TP torni a vincere l'anno successivo.

Dovrai inevitabilmente tenere in conto altri anni di transizione e di insuccessi, nei quali chiunque venga messo al timone verrebbe poi etichettato come persona sbagliata e incompetente perché non ottiene risultati.

 

Quanti anni ci ha messo Todt prima di vincere un mondiale?

6 anni. Ed era "solo" il mondiale costruttori.

Ci ha messo 7 anni per vincere il titolo piloti.

 

Fosse per il tuo ragionamento, ggr, Todt sarebbe dovuto essere allontanato nel 1995 o nel 1996 dove, pur con Schumacher al volante, la macchina si rompeva in continuazione.

Serve pazienza. Ho capito che non si vince da troppo tempo, ma serve pazienza.

Stai mischiando troppe cose.

Todt ha dato subito una impronta. La macchina era quella che era, eppure sotto la sua guida e quella di ross, si voncevano gare e sfioravano mondiali con dei cancelli inenarrabili, si vedeva che al di la dell!aspetto tecnico, che ovviamente richiede più tempo, la squadra aveva una guida solida, rispettabile, che infondeva foducia, e  rispetto. Il lavoro di todt si vedeva a tutti i livelli. Era una garanzia. 

Il livello di preparazione e competenza di todt, binotto non lo raggiungerà neanche campasse 1.000 anni. Sul discorso se cambio il tp adesso, quello nuovo ci rimetterà anni, non sta in piedi, se uno non è all'altezza, non è che lasciandolo li all'infinito cambia qualcosa....per questo va tolto al più presto, perché prima o poi qualcuno ci arriverà,  e si saranno persi altri anni.

 

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https://www.linkedin.com/showcase/scuderiaferrari/

 

Ecco tornato il video di Rueda dove spiega la fantastica strategia della gara dopo non aver pubblicato nulla per l' Ungheria (chissà come mai).

 

Talmente disperato che si concentra sulla scia data in qualifica e sui pit stop. Lo script lo ha scritto Genè. Ahaha si complimenta da solo perché nonostante il piano per il giro veloce sia completamente andato a troie (e non aveva senso) era corretto rischiare perché questa è la Formula 1.

 

Altro che vive su Narnia.

Modificato da Bombarolo di Torino

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2 ore fa, ggr ha scritto:

Todt ha dato subito una impronta. La macchina era quella che era, eppure sotto la sua guida e quella di ross, si voncevano gare e sfioravano mondiali con dei cancelli inenarrabili, si vedeva che al di la dell!aspetto tecnico, che ovviamente richiede più tempo, la squadra aveva una guida solida, rispettabile, che infondeva foducia, e  rispetto. Il lavoro di todt si vedeva a tutti i livelli.

 

Stai però parlando del periodo 1997-1999.

Todt entrò in Ferrari nel 1993, in una delle ere più pietose della scuderia, dove non si vinceva un gran premio dal 1990.

 

L'impronta di Todt nel triennio 1993,1994 e 1995 fu tutt'altro che positiva: la macchina non era competitiva a confronto di Williams e Benetton.

Arrivarono due successi, uno di Berger in Germania nel '94 e uno di Alesi in Canada nel '95, quest'ultimo più per problemi altrui che per la forza assoluta della macchina.

In mezzo ci furono una serie interminabile di guasti, problemi a non finire.

Su quelle Ferrari non stavano attaccate nemmeno le telecamere e si rompevano i cuscinetti delle ruote, tanto per intenderci.

 

In quel triennio Todt non portò certamente a casa risultati soddisfacenti.

Quando nel 1996 arrivò Schumacher con i suoi tecnici che aveva in Benetton, le cose non è che girarono subito per il verso giusto: arrivarono 3 vittorie, ma tantissimi problemi e una vettura poco costante e poco competitiva.

 

Se all'epoca avesse prevalso l'ansia e l'impazienza per l'assenza di risultati, soprattutto con il bicampione del mondo in carica al volante, Todt sarebbe dovuto essere licenziato durante il 1996 o alla fine di quella stagione.

Perché era poco tollerabile che non si riuscisse ad essere competitivi neppure con il bicampione del mondo in carica.

 

Le cose iniziarono a funzionare piano piano a partire dalla stagione 1997: vettura molto più affidabile e concreta, che seppe dare a Schumacher la possibilità di giocarsela per il titolo grazie al suo talento, ma che ancora soffriva di incostanza di rendimento e di una spiccata propensione a divorare gli pneumatici.

 

In sostanza, per Montezemolo e Todt ci vollero quasi 5 anni per diventare abbastanza competitivi da vincere più gare in una stagione e poter contendere il titolo a chi lo vinse.

 

Binotto è al ponte di comando dal 2019: ha ereditato la struttura organizzata da Marchionne e Arrivabene, e ha dovuto iniziare al riorganizzarla.

Nel mezzo ci sono state due stagioni totalmente fallimentari dal punto di vista dei risultati sportivi, causa regolamento tecnico bloccato e motore ampiamente depotenziato dalle direttive tecniche.

 

Dopo 3 anni, alla sua quarta stagione, Binotto sta gestendo una squadra con una macchina tornata finalmente competitiva, in grado di conquistare pole position con regolarità e di vincere in 4 occasioni, che potevano essere anche di più.

 

Alla quarta stagione, Todt non era messo altrettanto bene in Ferrari, visto che non riuscivano in nessun modo a far emergere il talento di Schumacher.

 

All'epoca i vertici ebbero pazienza: lasciarono Montezemolo e Todt al loro posto, gli diedero il tempo necessario per costruire l'organizzazione necessaria a sostenere una squadra valida e competitiva.

 

Perché tutta questa impazienza con Binotto?

Binotto non è Todt, è palese ed evidente.

Tuttavia noto una sorta di repulsione nei suoi confronti e che non c'è pazienza: i risultati non ci sono, non sono arrivati nemmeno quest'anno (quando ai test si parlava ampiamente che la vettura migliore fosse la RedBull e che non bisognava farsi illusioni), e che Ferrari non è ancora pronta.

 

Eppure, tutti non vedono l'ora di cacciare Binotto.

Scommetto che se tornassimo indietro nel tempo, al 1996, sareste qui a scrivere nel forum di ogni contro Todt e la sua organizzazione...

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2 ore fa, Rhobar_III ha scritto:

non è che cambiando TP torni a vincere l'anno successivo

 

Ma chi l'ha detto? E soprattutto visto che binotto ha dimostrato la sua incapacità, non possiamo certo desiderare che resti lì e sperare che per miracolo nel futuro la squadra giri sotto di lui... A meno che per miracolo la Ferrari non sforni un missile.

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10 minuti fa, Rhobar_III ha scritto:

 

Stai però parlando del periodo 1997-1999.

Todt entrò in Ferrari nel 1993, in una delle ere più pietose della scuderia, dove non si vinceva un gran premio dal 1990.

 

L'impronta di Todt nel triennio 1993,1994 e 1995 fu tutt'altro che positiva: la macchina non era competitiva a confronto di Williams e Benetton.

Arrivarono due successi, uno di Berger in Germania nel '94 e uno di Alesi in Canada nel '95, quest'ultimo più per problemi altrui che per la forza assoluta della macchina.

In mezzo ci furono una serie interminabile di guasti, problemi a non finire.

Su quelle Ferrari non stavano attaccate nemmeno le telecamere e si rompevano i cuscinetti delle ruote, tanto per intenderci.

 

In quel triennio Todt non portò certamente a casa risultati soddisfacenti.

Quando nel 1996 arrivò Schumacher con i suoi tecnici che aveva in Benetton, le cose non è che girarono subito per il verso giusto: arrivarono 3 vittorie, ma tantissimi problemi e una vettura poco costante e poco competitiva.

 

Se all'epoca avesse prevalso l'ansia e l'impazienza per l'assenza di risultati, soprattutto con il bicampione del mondo in carica al volante, Todt sarebbe dovuto essere licenziato durante il 1996 o alla fine di quella stagione.

Perché era poco tollerabile che non si riuscisse ad essere competitivi neppure con il bicampione del mondo in carica.

 

Le cose iniziarono a funzionare piano piano a partire dalla stagione 1997: vettura molto più affidabile e concreta, che seppe dare a Schumacher la possibilità di giocarsela per il titolo grazie al suo talento, ma che ancora soffriva di incostanza di rendimento e di una spiccata propensione a divorare gli pneumatici.

 

In sostanza, per Montezemolo e Todt ci vollero quasi 5 anni per diventare abbastanza competitivi da vincere più gare in una stagione e poter contendere il titolo a chi lo vinse.

 

Binotto è al ponte di comando dal 2019: ha ereditato la struttura organizzata da Marchionne e Arrivabene, e ha dovuto iniziare al riorganizzarla.

Nel mezzo ci sono state due stagioni totalmente fallimentari dal punto di vista dei risultati sportivi, causa regolamento tecnico bloccato e motore ampiamente depotenziato dalle direttive tecniche.

 

Dopo 3 anni, alla sua quarta stagione, Binotto sta gestendo una squadra con una macchina tornata finalmente competitiva, in grado di conquistare pole position con regolarità e di vincere in 4 occasioni, che potevano essere anche di più.

 

Alla quarta stagione, Todt non era messo altrettanto bene in Ferrari, visto che non riuscivano in nessun modo a far emergere il talento di Schumacher.

 

All'epoca i vertici ebbero pazienza: lasciarono Montezemolo e Todt al loro posto, gli diedero il tempo necessario per costruire l'organizzazione necessaria a sostenere una squadra valida e competitiva.

 

Perché tutta questa impazienza con Binotto?

Binotto non è Todt, è palese ed evidente.

Tuttavia noto una sorta di repulsione nei suoi confronti e che non c'è pazienza: i risultati non ci sono, non sono arrivati nemmeno quest'anno (quando ai test si parlava ampiamente che la vettura migliore fosse la RedBull e che non bisognava farsi illusioni), e che Ferrari non è ancora pronta.

 

Eppure, tutti non vedono l'ora di cacciare Binotto.

Scommetto che se tornassimo indietro nel tempo, al 1996, sareste qui a scrivere nel forum di ogni contro Todt e la sua organizzazione...

Con tutto il rispetto. Se vogliamo paragonare todt brown, con binotto e rueda, ti do partita vinta subito. 

Mi arrendo. :sebhonestly:

  • Trottolino 1

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20 minuti fa, Beyond ha scritto:

A meno che per miracolo la Ferrari non sforni un missile.

Come già è un po successo quest'anno, e che non è detto che succeda di nuovo...

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51 minuti fa, Rhobar_III ha scritto:

 

Stai però parlando del periodo 1997-1999.

Todt entrò in Ferrari nel 1993, in una delle ere più pietose della scuderia, dove non si vinceva un gran premio dal 1990.

 

L'impronta di Todt nel triennio 1993,1994 e 1995 fu tutt'altro che positiva: la macchina non era competitiva a confronto di Williams e Benetton.

Arrivarono due successi, uno di Berger in Germania nel '94 e uno di Alesi in Canada nel '95, quest'ultimo più per problemi altrui che per la forza assoluta della macchina.

In mezzo ci furono una serie interminabile di guasti, problemi a non finire.

Su quelle Ferrari non stavano attaccate nemmeno le telecamere e si rompevano i cuscinetti delle ruote, tanto per intenderci.

 

In quel triennio Todt non portò certamente a casa risultati soddisfacenti.

Quando nel 1996 arrivò Schumacher con i suoi tecnici che aveva in Benetton, le cose non è che girarono subito per il verso giusto: arrivarono 3 vittorie, ma tantissimi problemi e una vettura poco costante e poco competitiva.

 

Se all'epoca avesse prevalso l'ansia e l'impazienza per l'assenza di risultati, soprattutto con il bicampione del mondo in carica al volante, Todt sarebbe dovuto essere licenziato durante il 1996 o alla fine di quella stagione.

Perché era poco tollerabile che non si riuscisse ad essere competitivi neppure con il bicampione del mondo in carica.

 

Le cose iniziarono a funzionare piano piano a partire dalla stagione 1997: vettura molto più affidabile e concreta, che seppe dare a Schumacher la possibilità di giocarsela per il titolo grazie al suo talento, ma che ancora soffriva di incostanza di rendimento e di una spiccata propensione a divorare gli pneumatici.

 

In sostanza, per Montezemolo e Todt ci vollero quasi 5 anni per diventare abbastanza competitivi da vincere più gare in una stagione e poter contendere il titolo a chi lo vinse.

 

Binotto è al ponte di comando dal 2019: ha ereditato la struttura organizzata da Marchionne e Arrivabene, e ha dovuto iniziare al riorganizzarla.

Nel mezzo ci sono state due stagioni totalmente fallimentari dal punto di vista dei risultati sportivi, causa regolamento tecnico bloccato e motore ampiamente depotenziato dalle direttive tecniche.

 

Dopo 3 anni, alla sua quarta stagione, Binotto sta gestendo una squadra con una macchina tornata finalmente competitiva, in grado di conquistare pole position con regolarità e di vincere in 4 occasioni, che potevano essere anche di più.

 

Alla quarta stagione, Todt non era messo altrettanto bene in Ferrari, visto che non riuscivano in nessun modo a far emergere il talento di Schumacher.

 

All'epoca i vertici ebbero pazienza: lasciarono Montezemolo e Todt al loro posto, gli diedero il tempo necessario per costruire l'organizzazione necessaria a sostenere una squadra valida e competitiva.

 

Perché tutta questa impazienza con Binotto?

Binotto non è Todt, è palese ed evidente.

Tuttavia noto una sorta di repulsione nei suoi confronti e che non c'è pazienza: i risultati non ci sono, non sono arrivati nemmeno quest'anno (quando ai test si parlava ampiamente che la vettura migliore fosse la RedBull e che non bisognava farsi illusioni), e che Ferrari non è ancora pronta.

 

Eppure, tutti non vedono l'ora di cacciare Binotto.

Scommetto che se tornassimo indietro nel tempo, al 1996, sareste qui a scrivere nel forum di ogni contro Todt e la sua organizzazione...

Capisco il tuo discorso e a livello assoluto posso anche condividerlo. 

C'è da dire però che l'arrivo di todt in Ferrari nel 93 coincideva con una situazione disastrosa a tutti i livelli... Nel 91, 92 e 93 le macchine non erano competitive con un costante calo prestazionale da una stagione all'altra e con 2 piloti alla guida che non erano certo fenomeni (sebbene alesi sembrava inizialmente intoccabile e considerato un fenomeno). 

Binotto nel 2018 aveva una Ferrari "ferita" profondamente dalla morte di Marchionne e relative conseguenze ma comunque c'erano state 2 stagioni competitive anche se non abbastanza per battere la super carrozzata Mercedes. Sicuramente c'era ancora tanto da fare per rendere questa squadra vincente ma comunque alcune buone basi c'erano già. 

Il processo di rifondazione del 93 lo vedo più vicino al periodo 2014/15 con l'arrivo di vettel e Marchionne. Rifondazione che era a mio avviso in parte riuscita anche se occorrerebbe aprire un altro capitolo per quello. 

Detto ciò... Sono piuttosto sicuro che se fossero esistiti i social in quel periodo, sicuramente si sarebbe chiesta la testa di totd nel 96 e quella di Schumacher nel 97 

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Attenzione però, io non è che ho voluto confrontare o paragonare la gestione di Todt con quella di Binotto.

 

Ho solo descritto quali erano i risultati sportivi ottenuti al loro terzo e quarto anno di gestione.

 

Facendovi notare che se si critica Binotto e la sua gestione perché non è vincente, non lo era nemmeno quella di Todt dopo lo stesso numero di anni di servizio.

 

È questo il nocciolo della questione: mandereste via Binotto e compagnia perché non hanno vinto niente dopo 4 anni?

Ok. Ci sta, siete liberi di pensarlo.

Allora vi faccio questa domanda: avreste mandato via Todt e tutta la sua gente a fine 1996?

 

Se caccereste Binotto, ve lo dico io: avreste cacciato anche Todt, senza tanti complimenti.

 

È questo il senso del discorso.

Non c'entra niente confrontare le due epoche o i personaggi.

Il punto è: mandereste tutto a monte dopo 4 anni?

Sì? Allora lo avreste fatto pure con Todt.

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20 minuti fa, Rhobar_III ha scritto:

È questo il nocciolo della questione: mandereste via Binotto e compagnia perché non hanno vinto niente dopo 4 anni

Li manderemo via perché hanno fallito l'obbiettivo minimo.  Dopo 3 anni che hanno avuto tutto quello che hanno chiesto, ci si aspettava di lottare per qualcosa sino alla fine. Sarebbe stato il minimo, ma almeno qualcosa. Se facciamo dei pararellosmi tra todt e binotto, facciamoli anche tra binotto e arrivabene. Quest'iltimo ha ottenuto risiltati migliori contro mercedes ed hamilton, e una squadra mediocre. Eppure non gli si sono date le attenuanti che si richiedono per binotto.

Poi occorre vedere il trand delle cose.

La situazione è andata sempre peggiorando, e non si vede una reazione, uno scatto di orgoglio, la sensazione che sia scappato tutto di mano, è quasi una certezza. Non c'è una guida forte seria autoritaria. Binotto è un super tecnico. Non a caso quella parte del reparto corse ha fatto cose buone. Ma un tp, deve avere altre competenze. E lui pare non averle. Ridategli il reparto tecnico, e nessuno avrà niente da dire.

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Sì, ma rispondi alla mia domanda: avresti mandato via Todt?

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7 ore fa, Inaki Rueda ha scritto:

Ad Elkann interessa il giro veloce. Questa volta con l'infamata brake testing di Alonso alla Source ci è sfuggito per poco, ma ci sono tutte le premesse per riagguantarlo a Zandvoort.

Domenica eravate i più veloci nella pit lane.

:asd:

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18 minuti fa, Rhobar_III ha scritto:

Sì, ma rispondi alla mia domanda: avresti mandato via Todt?

No. Todt veniva da trinfatore nei rally. Era una garanzia e il trand era sempre in miglioramento. Con binotto non è cosi. 

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Vedere le strategie strampalate e prive di ogni logica di Monaco, Silverstone, Budapest e Spa mi fa un certo ribrezzo.

Che sia colpa di Binotto o di Rueda o di Sempronio non mi interessa..

Queste non devono assolutamente succedere in un team professionistico e con una storia ultra cinquantennale.

 

chi ha colpa di tutto questo DEVE ESSERE ALLONTANATO. Ma subito!!!

Modificato da Rio Nero

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1 ora fa, Rhobar_III ha scritto:

Attenzione però, io non è che ho voluto confrontare o paragonare la gestione di Todt con quella di Binotto.

 

Ho solo descritto quali erano i risultati sportivi ottenuti al loro terzo e quarto anno di gestione.

 

Facendovi notare che se si critica Binotto e la sua gestione perché non è vincente, non lo era nemmeno quella di Todt dopo lo stesso numero di anni di servizio.

 

È questo il nocciolo della questione: mandereste via Binotto e compagnia perché non hanno vinto niente dopo 4 anni?

Ok. Ci sta, siete liberi di pensarlo.

Allora vi faccio questa domanda: avreste mandato via Todt e tutta la sua gente a fine 1996?

 

Se caccereste Binotto, ve lo dico io: avreste cacciato anche Todt, senza tanti complimenti.

 

È questo il senso del discorso.

Non c'entra niente confrontare le due epoche o i personaggi.

Il punto è: mandereste tutto a monte dopo 4 anni?

Sì? Allora lo avreste fatto pure con Todt.

Si si il discorso era chiaro, ma ho paragonato le due epoche per il semplice fatto che binotto partiva da una base molto diversa e di conseguenza era prevedibile un minor tempo di ristrutturazione. Il mio nocciolo era quello. Non manderei via un tp dopo 3 anni se vedessi un trend in crescita a tutti i livelli ma qui la tendenza è un po' la stessa di prima. Macchina buona ma non ottima, anche se in effetti quest'anno era decisamente più buona delle altre ma squadra corse non all'altezza e una certa tendenza (in effetti da confermare in realtà) a perdersi durante l'anno. Questi elementi non sono migliorati durante questi 3 anni.

Nell'epoca di todt il miglioramento era costante anche se a causa della base di partenza da mani nei capelli, ci volle parecchio. Secondo me la base di partenza non può essere sottovalutata nel valutare un tp. La sensazione che respiro rispetto a questa gestione è di una certa difficoltà a migliorare alcune aree di conseguenza faccio fatica a vedere un esito positivo per i prossimi 3 anni con l'attuale organizzazione. 

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Il team sotto la guida di Todt era in continua ascesa, fino a giocarsi il mondiale con una vettura nel 97.

Qui invece dal lato tecnico è tutto un terno al lotto: nel 2019 decidono di fare un auto a basso carico, nel 2020 invece totalmente l'opposto, con il risultato di aver creato un auto con un drag pazzesco e con un motore disastroso. Scommessa che l'anno prossimo faranno un auto che sul dritto raggiunge i 360 orari ma che non fa una curva.

 

La gestione di Binotto fa acqua da tutte le parti. Essere TP significa avere tante responsabilità, cosa che lui non sa prendersi, ed essere sopratutto un grande comunicatore e gestore. A livello di comunicazione è zero, chissà che grandi frasi motivazionali darà all'interno del box, e a livello di gestione è ancora peggio perchè in Ferrari ogni 2 per 3 fanno le riorganizzazioni ma le teste sono sempre quelle.

 

Non è che non si cambia Binotto perchè poi bisogna aspettare altro tempo per riorganizzarsi (cosa non vera sul reparto strategie e TP), sarebbe una situazione senza via di uscita. E' come se la Juve non vende Rabiot per Paredes perchè "eh ma poi il nuovo centrocampista deve adattarsi ai nuovi schemi". Se un cambiamento è da fare lo si fa, si perde totalmente tempo.

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Riconosco pienamente che l'attuale organizzazione è carente dal punto di vista dell'affidabilità delle componenti, dei progressi apportati alla vettura durante la stagione e, non per ultimo, della gestione delle strategie in pista.

 

Ma va detto che i risultati ottenuti quest'anno non erano nemmeno immaginabili l'anno scorso o due anni fa.

 

Io quest'anno avrei sperato di vedere una Ferrari fare qualche pole position, giocarsi la vittoria contro RedBull e Mercedes in più occasioni e magari riuscire a batterle qualche volta in mezzo ai loro trionfi.

Era un segnale di crescita rispetto all'anno precedente.

 

Ma la macchina era persino migliore di quanto si potesse sperare: era praticamente l'unica antagonista della RedBull a livello prestazionale.

 

Questo, va detto, ha lasciato ingolosire troppe persone che pensavano che si potesse già lottare per il titolo, ma è ancora prematura questa possibilità: la squadra non è ancora preparata a sufficienza per un livello di quel tipo, fino all'anno scorso erano un team del midfield che lottava ogni tanto per il podio quando si aprivano le posizioni lasciate aperte dai due top team...

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3 minuti fa, Rhobar_III ha scritto:

Riconosco pienamente che l'attuale organizzazione è carente dal punto di vista dell'affidabilità delle componenti, dei progressi apportati alla vettura durante la stagione e, non per ultimo, della gestione delle strategie in pista.

 

Ma va detto che i risultati ottenuti quest'anno non erano nemmeno immaginabili l'anno scorso o due anni fa.

 

Io quest'anno avrei sperato di vedere una Ferrari fare qualche pole position, giocarsi la vittoria contro RedBull e Mercedes in più occasioni e magari riuscire a batterle qualche volta in mezzo ai loro trionfi.

Era un segnale di crescita rispetto all'anno precedente.

 

Ma la macchina era persino migliore di quanto si potesse sperare: era praticamente l'unica antagonista della RedBull a livello prestazionale.

 

Questo, va detto, ha lasciato ingolosire troppe persone che pensavano che si potesse già lottare per il titolo, ma è ancora prematura questa possibilità: la squadra non è ancora preparata a sufficienza per un livello di quel tipo, fino all'anno scorso erano un team del midfield che lottava ogni tanto per il podio quando si aprivano le posizioni lasciate aperte dai due top team...

Per ben due anni ci siamo dovuti tenere un cancello a 4 ruote sentedoci dire "pensiamo al 2022". Lottare per il titolo era il minimo, altrochè.

Nel 2020 non hanno minimamente toccato la macchina, nel 2021 l'unico aggiornamento è stato introdotto nella seconda parte di stagione in Russia a Leclerc e in Turchia a Sainz, per il resto stop.

Anche quest'anno, con vettura competitiva, hanno portato meno aggiornamenti di tutti dopo la Haas. Sarò duro, ma sembra che in Ferrari non vogliono fa un ca**o.

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Sì ma torniamo al solito discorso: un conto è dire cosa intendi fare, un altro è poterlo fare o meno.

 

Se gli avversari sono più forti e lavorano meglio, c'è poco da fare: rimboccarsi le maniche e migliorare.

 

Il 2022 era palese fosse un'opportunità, ma anche un salto nel buio.

Purtroppo RedBull ha una vettura migliore pilotata da un campione che la guida magistralmente e supportato da una squadra esperta, capace e che non commette errori.

 

Vedo troppi post che recitano lo stesso copione: "nel 2022 bisognava vincere perché avevano puntato tutto sul 2022".

 

Non vuol dire niente: non si vince da soli perché non si corre da soli.

 

Se vinci o perdi lo decide la pista, il cronometro e gli avversari con cui ci si scontra.

Non lo decide l'impegno che ci metti o i programmi di lavoro sul futuro.

 

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Se gli avversari sono più forti amen. Potrebbe essere questo il caso?
Sta di fatto che la Ferrari ha fatto di tutto per consegnare questo titolo alla Red Bull perchè la squadra non è in grado di prendere anche la più semplice delle decisioni. C'è da migliorare sì: mandando via chi non è capace di stare all'interno di un team di F1.

A lavare la testa all'asino si perde tempo e sapone.

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8 ore fa, ilmonaco ha scritto:

Capisco il tuo discorso e a livello assoluto posso anche condividerlo. 

C'è da dire però che l'arrivo di todt in Ferrari nel 93 coincideva con una situazione disastrosa a tutti i livelli... Nel 91, 92 e 93 le macchine non erano competitive con un costante calo prestazionale da una stagione all'altra e con 2 piloti alla guida che non erano certo fenomeni (sebbene alesi sembrava inizialmente intoccabile e considerato un fenomeno). 

Binotto nel 2018 aveva una Ferrari "ferita" profondamente dalla morte di Marchionne e relative conseguenze ma comunque c'erano state 2 stagioni competitive anche se non abbastanza per battere la super carrozzata Mercedes. Sicuramente c'era ancora tanto da fare per rendere questa squadra vincente ma comunque alcune buone basi c'erano già. 

Il processo di rifondazione del 93 lo vedo più vicino al periodo 2014/15 con l'arrivo di vettel e Marchionne. Rifondazione che era a mio avviso in parte riuscita anche se occorrerebbe aprire un altro capitolo per quello. 

Detto ciò... Sono piuttosto sicuro che se fossero esistiti i social in quel periodo, sicuramente si sarebbe chiesta la testa di totd nel 96 e quella di Schumacher nel 97 

 

Io ricordo la stampa, che nel 1999 ormai ne aveva le palle piene del duo Todt/Schumacher. All'ennesimo titolo perso si chiedeva la testa di entrambi, in quanto non in grado di vincere. Non c'erano i social, questo è vero, ma le incazzature c'erano eccome. 

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