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lucaf2000

Difficoltà a correre con la pioggia

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Secondo me già togliendo il parco chiuso in caso di pioggia o meteo incerto, le cose potrebbero cambiare. Alla fine con il parco chiuso, qual è l'effettivo risparmio economico?



Dipendesse da me, rimetterei anche il warm-up, altro che.

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il parco chiuso è stato messo per movimentare le gare ai tempi della "formula noia" non può esserci alcun altro senso per una stupidata del genere

 

oggi hanno paura che succeda qualcosa di grave, arrivano al punto di farsi fischiare per mezz'ora da migliaia di persone sulle tribune, farsi incitare a partire dai piloti (quelli che rischiano) e ancora devono rendersi conto della esagerata stupidità di quella regola, i bambini delle elementari farebbero un regolamento più serio

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Ieri sentivo Turrini alla radio e parlava di questioni di risparmio (riguardo il parco chiuso), infatti non capivo bene.

 

 

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Il parco chiuso fu introdotto per bloccare gli sviluppi delle squadre e introdurre una componente aleatoria nella gare della domenica; ad esempio se piove e tu hai un assetto da asciutto sei fregato, anche se partivi dalla pole e sei la vettura dominante.

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La scusa del risparmio (relativamente al parco chiuso) riguardava il lavoro notturno al quale erano costretti i meccanici. TSE!!!!

Modificato da crucco

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Il parco chiuso potrebbe essere tolto solo ed esclusivamente in condizioni di pioggia, non vedo il problema.

 

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Il parco chiuso potrebbe essere tolto solo ed esclusivamente in condizioni di pioggia, non vedo il problema.

 

 

Esatto. Ma sarebbe una soluzione fin troppo semplice per la FIA

 

oltretutto mi pare che Kimi dopo interlagos si è lamentato del fatto che le gomme di oggi (Pirelli) smaltiscono poca acqua in confronto al passato

 

 

Ecco, lavorare su questi due punti potrebbe sicuramente far cambiare le cose.

 

A me basta che prendano una decisione (anche che fosse non correre sul bagnato), ma basta che la finiscano di rifilarci sti teatrini d 3/4 ore patetici. o si corre o non si corre

 

Ma vabbè che anche i piloti ormai fanno le femminucce. non fanno altro che lamentarsi della troppa acqua. (tipicamente quelli che son più scarsi sulla pioggia).

 

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Il parco chiuso potrebbe essere tolto solo ed esclusivamente in condizioni di pioggia, non vedo il problema.

 

 

Sono d'accordo.

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ma se ogni volta arrivano sempre a rischio buio...vogliono la sicurezza ma creano pericolo...balordi

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Il risparmio del parco chiuso è molto grande. Infatti, fino al 2002, ormai si correva con una macchina da gara e una da qualifica. C'erano motori da 350 km per gara e warmup, motori da 50 km per le qualifiche. Non si trattava dello stesso motore con adattamenti, ma di progetti ormai paralleli. Le carrozzerie e le ali erano completamente diverse e per sistemare le macchine i meccanici lavoravano fino all'alba. Tanto per dare qualche cifra, la Ferrari al GP di Germania del 1997 portò 20 motori.

 

Secondo me, una regola da introdurre sempre sarebbe quella di consentire le regolazioni (altezza, inclinazioni ali) senza però sostituire i pezzi (o al massimo sostituire solo parti rotte per altre identiche). Nel caso di pioggia, si dovrebbe pure poter cambiare molle e ammortizzatori. In tal modo si potrebbe sistemare parecchio la guida su bagnato.

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In molti parlano di altezza da terra (me se nei primi anni '90 spanciavano a terra di brutto), sospensioni e troppa aerodinamica, ma non è che il vero problema siano sopratutto le gomme?

Se non ricordo male una volta c'erano le monson per la pioggia estrema, direi che le condizioni di Spa 1998 mi sembrano peggiori di quelle di ieri, forse con il monogomma i costruttori si sono "addormentati" sull'argomento visto che non serve fare uno sviluppo, e poi ho come la brutta impressione che da quando c'è la Pirelli la situazione sia letteralmente precipitata....

Voi cosa ne pensate?

 

 

 

Non è solo l'altezza da terra, devi adeguare tutto l'assetto, elettronica compresa.

Bisogna rompere questo vincolo del parco chiuso e permettere ai team di girare la domenica mattina se necessario.

Per farti un esempio, nel 2003, primo anno dell'introduzione del parco chiuso, ci fu una moria di testacoda proprio qui a Interlagos (ci cascò pure Schumi) in condizioni di bagnato pesante e ti ricordo che in quel periodo c'era la guerra tra Bridgestone e Michelin.

 

 

si, per colpa di un rigolo d'acqua che attraversava la pista nella curva 3 :asd: sembrava un valzer del testacoda

 

 

autosprint ieri è uscito con un articolo abbastanza esaustivo sulla questione, praticamente è tutto così per regole molto rigide sul lavoro dei meccanici ai box (per ridurre i costi del personale e non pagare straordinari), non lo sapevo ma ad oggi possono lavorare pochissimo attorno alle macchine al di fuori delle prove libere, se ti presenti in anticipo o esci in ritardo i meccanici si beccano pure la multa

 

 

Modificato da mircocatta

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Il risparmio del parco chiuso è molto grande. Infatti, fino al 2002, ormai si correva con una macchina da gara e una da qualifica. C'erano motori da 350 km per gara e warmup, motori da 50 km per le qualifiche. Non si trattava dello stesso motore con adattamenti, ma di progetti ormai paralleli. Le carrozzerie e le ali erano completamente diverse e per sistemare le macchine i meccanici lavoravano fino all'alba. Tanto per dare qualche cifra, la Ferrari al GP di Germania del 1997 portò 20 motori.

 

Secondo me, una regola da introdurre sempre sarebbe quella di consentire le regolazioni (altezza, inclinazioni ali) senza però sostituire i pezzi (o al massimo sostituire solo parti rotte per altre identiche). Nel caso di pioggia, si dovrebbe pure poter cambiare molle e ammortizzatori. In tal modo si potrebbe sistemare parecchio la guida su bagnato.

Sarebbe già sufficiente quello di poter agire sugli assetti, senza dover per forza intervenire su motore e altri componenti "fissi".

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Il problema di fondo è che non siamo in grado di fare molti test.

 

pagliacci, quando c'era da rubare coi compagni di Stoccarda non si facevano tutti 'sti problemi.

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Insomma, siamo tutti d'accordo sull'abolizione della m***...eeh, volevo dire del parco chiuso.

 

I meccanici non sono già profumatamente pagati con uno stipendio fisso? :blink: Mi sembra strano che li paghino a ore come i metalmeccanici, dopotutto sono tutti Ingegneri...

Il risparmio del parco chiuso è molto grande. Infatti, fino al 2002, ormai si correva con una macchina da gara e una da qualifica. C'erano motori da 350 km per gara e warmup, motori da 50 km per le qualifiche. Non si trattava dello stesso motore con adattamenti, ma di progetti ormai paralleli. Le carrozzerie e le ali erano completamente diverse e per sistemare le macchine i meccanici lavoravano fino all'alba. Tanto per dare qualche cifra, la Ferrari al GP di Germania del 1997 portò 20 motori.

 

Secondo me, una regola da introdurre sempre sarebbe quella di consentire le regolazioni (altezza, inclinazioni ali) senza però sostituire i pezzi (o al massimo sostituire solo parti rotte per altre identiche). Nel caso di pioggia, si dovrebbe pure poter cambiare molle e ammortizzatori. In tal modo si potrebbe sistemare parecchio la guida su bagnato.

I motori in ogni caso non si potrebbero cambiare esendo contingentati, cosa che fino al 2003 non accadeva Dal 2004 se ne poteva usare al massimo uno a GP (incluse tutte le libere e le qualifiche), dal 2005 uno ogni 2 GP, in seguito 8 in tutta la stagione, poi sempre di meno... Quindi, ovvio, qui ci si riferisce alla possibilità di cambiare gli assetti dopo le qualifiche

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