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Mondiale Russia 2018

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Lippi sulla Gazzetta.

 

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L'ex c.t. sul futuro della Nazionale: "Che rimpianti, ma abbiamo giovani bravi e Mancini può fare cose importanti. Le semifinali? Dico Francia-Brasile e Croazia-Inghilterra"

 

di Fabio Licari

© RIPRODUZIONE RISERVATA
05 LUGLIO 2018 - MILANO
"Non sono sorpreso dei risultati di questo Mondiale. È un torneo attuale, rispecchia quello che sta succedendo nel calcio". Da Formentera Marcello Lippi osserva un torneo al quale la sua Cina ha rischiato di qualificarsi con una rincorsa disperata. Visti i risultati, chissà che cosa sarebbe successo... "Nessuno s’immaginava un Giappone a un passo dai quarti. Noi siamo cresciuti molto negli ultimi due anni. Speriamo di andare in Qatar fra quattro anni".
Che cosa succede nel calcio di oggi?
"Due cose. Intanto, quando ti chiedi come faccia una squadra piccola ad arrivare così lontano, dimentichi che quindici-sedici dei suoi giocatori sono in Inghilterra, in Spagna, in Italia: quindi imparano stili avanzati e hanno livelli di gioco europei. Poi ho visto tensione e preoccupazione negli occhi dei big e delle grandi, paura di non rispettare le aspettative. Ecco perché la nazionali storiche soffrono e non ci sono più le squadre su cui si passeggia".
Il che aumenta i rimpianti per l’Italia...
"Purtroppo sì, avrebbe fatto bene, perché comunque ha qualità. Sull’eliminazione con la Svezia si possono fare mille riflessioni: in quasi 90 anni abbiamo fallito la qualificazione due volte, ma abbiamo pur sempre vinto quattro Mondiali, perdendone uno ai rigori. E per il futuro ci sono giovani validi e un tecnico come Mancini che può fare cose importanti. Certo, ora rosichiamo. Come la Germania. Ho scoperto che dal 2006 le campioni, anche noi purtroppo, escono al primo turno. Nel nome dell’equilibrio. Ma su una cosa non sono d’accordo...".
Quale?
"La caduta degli dei. Ronaldo e Messi non sono dei caduti, sono i migliori da dieci anni e saranno ancora al top. Semmai stanno nascendo altri dei. Come Mbappé".
Non sembra il nuovo Ronaldo il fenomeno?
"Sì, sembra proprio lui, corre a quella velocità fuori dal comune, palla al piede. Ha qualità incredibili e, non dimentichiamo, una squadra forte attorno, da Griezmann allo stesso Pogba che fa cose un po' diverse dai tempi della Juve ma è stimato dal gruppo. Quello che Messi non ha avuto. Non è caduto lui, è l’Argentina che non è più una grande squadra".
E quindi Francia-Argentina?
"Equilibrio, due squadre con qualità e mezzi in ogni settore".
Tabarez in panchina è ormai un simbolo del Mondiale.
"L'ho incontrato un paio di mesi fa per un torneo, s’è avvicinato a me con le stampelle, abbiamo parlato. Una figura bellissima che ha accettato la sua situazione: altri si sarebbero emarginati, avrebbero cercato di nascondersi. Trasmette questa carica ai suoi, per i quali è davvero il maestro. Certo, senza Cavani non è la stessa cosa".
L'altra sfida è Brasile-Belgio: risultato deciso?
"No, però inutile negare che una favorita nel torneo ci sia. La squadra più completa, che ha giocatori di valore altissimo: la difesa con Thiago Silva, Miranda e Alisson, poi Marcelo che torna, se perde Casemiro ha Fernandinho. E Willian stratosferico con il Messico. E Neymar. Peccato che...".
...che si comporti così?
"Che stia macchiando il suo grande Mondiale con atteggiamenti su cui dovrebbe meditare. Sceneggiate che non sono da grande. Ricordo quando Zidane si sfogò lamentandosi che gli avversari lo colpivano duro. Gli risposi: «Lo fanno solo perché sei il più forte». Ecco, se capisci questo, diventi ancora più forte e non soffri più le botte. Tutti ammiriamo Neymar, non è ancora Ronaldo o Messi, ma lo può diventare. Però deve cambiare".
Tite sta facendo un gran lavoro?
"Mi pare di sì, da quando è c.t. il Brasile non perde un colpo e il gruppo è compatto come mai, lo vedi dagli abbracci dopo il gol. Sta cercando di europeizzare il gioco, come succede da venti anni: alla qualità dei sudamericani serve la concretezza europea. E viceversa".
Il Belgio non ha chance?
"La partita più strana e assurda è stata proprio Belgio-Giappone. Nessuno avrebbe immaginato il 2-0 e poi il ribaltone nel recupero. Il Belgio è sfavorito ma per i giocatori che ha – cominciando da Hazard che ha poco da invidiare ai fenomeni, De Bruyne, Lukaku, lo stesso Mertens che ancora non ha fatto quello che sa – può giocarsela alla pari".
Il quarto più inatteso è Svezia-Inghilterra.
"Avevano criticato gli inglesi per la sconfitta con il Belgio, ma così possono anche sognare la finale. Però la Svezia ha motivazioni uniche, grandissime, che derivano anche dalla guerra psicologica con Ibrahimovic. Lui dice di essere il più forte, ma loro da due anni fanno benissimo e sono ai quarti senza di lui. Questa squadra è il simbolo del calcio nel quale non è il grande calciatore che decide, bensì il gruppo".
Croazia-Russia un mese fa non avrebbe avuto storia...
"Discorsi che non si possono fare più. Dopo quattro partite le squadre sono cambiate, cresciute. Come negare alla Russia di poter sognare dopo quello che ha fatto?".
La Croazia tende a perdersi un po’ nei tornei lunghi.
"Non pensava di soffrire e aspettare i rigori con la Danimarca. A volte non è solo questione tecnica, ma anche psicologica. Alcuni giocatori non reggono forse certe tensioni".
Modric però è un grandissimo: il nuovo Pirlo?
"Un grandissimo, sì. Ma non è Pirlo. L’importanza di uno come Pirlo in mezzo al campo non è quantificabile e uno così oggi non c'è. Iniesta gioca più avanti, in mezzo Andrea era unico".
Spagna: la fine di un'era?
"No, una cosa più semplice. Una volta la Spagna teneva palla finché uno si infilava in dribbling. Ora non ha più giocatori così e il possesso orizzontale aiuta soltanto le difesa a posizionarsi".
Ronaldo potrebbe lasciare la Spagna. Si parla di Juve. Sogni, con certe cifre folli?
"Le cifre sono folli, ma fino a un certo punto. Ci sono giocatori valutati di più negli ultimi tempi. Astronomico forse è l’ingaggio, ma si sa che non paga tutto il club: ci sono sponsor, investimenti, merchandising. Credo che l’aspetto economico sia più semplice di quello che si pensi. Poi c’è quello tecnico e, credo, la voglia di vincere la Champions con un giocatore straordinario che segna più gol di quante partite giochi. Segno di testa, in rovesciata, di tacco. Ripeto: se la voglia di Champions fosse così forte...".
In Italia intanto il Napoli ha preso Ancelotti.
"Cioè il miglior allenatore del mondo da dieci anni. Una grande sfida. Ma prima di qualunque giudizio lasciatemi aspettare la fine del mercato: vediamo che giocatori avrà".
L'Inter sembra più forte.
"Sì, una campagna acquisti fantastica in ogni settore, la possibilità di giocare con più sistemi, una rosa completa. Sarà molto più competitiva".
Per chiudere: le sue semifinali?
"Francia-Brasile e Croazia-Inghilterra. E poi vediamo".

 

Modificato da crucco

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Lo so, sono strano io. Sono a volte più crucco dei crucchi. Ma non è puzza sotto il naso (solo una battuta). Ma se sporco... pulisco.

 

 

Mondiali, Zaccheroni: "Il Giappone è unico: vi racconto perché" Il commento dell'ex c.t. del Giappone: "Ecco che cosa succede in uno spogliatoio giapponese di calcio quando finisce una partita"
04 LUGLIO 2018 - MILANO
La prima parola che mi viene in mente dopo aver visto il Giappone in questo Mondiale è orgoglio. Sì, sono orgoglioso di averli allenati, questi ragazzi. E per allenati intendo proprio loro, quelli che hanno appena concluso l’avventura in Russia: a parte pochissimi elementi, li ho avuti tutti. Orgoglioso perché sono unici e la foto, che sta circolando sul web, del loro spogliatoio immacolato dopo l’eliminazione con il Belgio rende bene l’idea del mio orgoglio. Che non è solo calcistico. Ho letto molti commenti di stupore, ma chi sa come ragiona questo popolo di certo non si stupisce. Io infatti non lo faccio. Anzi, mi sarei meravigliato se non l’avessero fatto. Vi racconto che cosa succede in uno spogliatoio giapponese di calcio quando finisce una partita: il giocatore che si sfila per primo un indumento lo piega e lo sistema per terra, tutti quelli che vengono dopo utilizzano lo stesso metodo. In pratica si formano quattro pile di indumenti sporchi: maglietta, pantaloncini, calzettoni e canottiere tecniche. Questo succede perché il lavoro del magazziniere è visto col massimo rispetto e tenuto nella massima considerazione.
VIVERE IN UN FUMETTO — Sono cose che dal di fuori non si possono immaginare. Noi siamo abituati a lanciare tutto per terra, tanto c’è chi ci pensa. La loro è proprio una forma mentis, ma su tutto: i muratori arrivano al lavoro mezzora prima perché il capomastro gli fa eseguire esercizi di preparazione muscolare. Vivere là è come vivere in un fumetto. Tornando agli spogliatoi, posso raccontare un altro aneddoto. Alla fine del ritiro pre-Mondiale, quattro anni fa, erano in 24mila stipati in un palazzetto per salutarci prima della partenza per il Brasile. C’era una passerella che dagli spogliatoi portava al centro dell’impianto, i giocatori si cambiarono, posarono su un tavolo tutti i loro effetti personali fra orologi, catenine e portafogli, e uscirono uno alla volta. Io ero l’ultimo, mi ritrovai da solo nello spogliatoio e fra me e me pensavo: "E ora chi chiude qui?". Nessuno, le chiavi non esistevano e a nessuno, a parte me, erano passati brutti pensieri per la testa nonostante ci fossero centinaia di persone a pochi metri dal nostro stanzone. Sono congetture e paure che a loro nemmeno vengono in mente. Ho girato parecchio l’Oriente, e posso dire con cognizione di causa che i giapponesi sono gli unici con queste qualità. Sono diversi da tutti gli altri asiatici.
QUALCHE INGENUITÀ — È un peccato averli visti uscire da questo Mondiale. Per certi versi non meritavano l’eliminazione, il Belgio è stato imbrigliato, nessuno dei loro campioni ha giocato secondo le attese. Tutti sotto rendimento. Purtroppo nel finale il Giappone ha commesso un’ingenuità, perché la malizia non fa parte della loro cultura e del loro dna. Magari sarebbe stato sufficiente un fallo tattico, però sono cose che non concepiscono. Contro il Belgio ho tifato e sperato, è stato come se fossi ancora in panchina, proprio perché li conosco quasi tutti. Anche il sistema di gioco è ancora quello, così come la mancanza di malizia: fu qualcosa che ci penalizzò anche in Brasile. Comunque di certo questo non costituisce un problema di fronte alla propria gente. L’entusiasmo e il rispetto verso la nazionale sono sempre alti ed essere stati a un passo dai quarti di finale inorgoglisce il popolo giapponese, che non vede la sconfitta come il peggior male del mondo, ma un’occasione per migliorarsi ulteriormente e aumentare il bagaglio d’esperienza.

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Torno dal mio matrimonio. Molto contento per la festa, il cibo, il bere e il ballo. Sono stato informato minuto a minuto delle sorti della mia nazionale.

 

E ora parlo della didastrosa prestazione della più grande nazionale di sempre. Questi 23 morti viventi devono essere condannati e incarcerati. Non si può fare tale figura meschina. La peggiore prestazione della storia di tutte le nazionali del mondo. Tutte le squadre faticano con tutti tranne che con noi e ci infilano gol a destra e a manca. Ci sono stati 50.000 argentini che hanno speso quello che non hanno per vedere la nazionale e questi rispondono con un'eliminazione quasi immediata. E che dire dei 40 milioni di compatrioti traditi da questi traditori. Hanno fatto bene a non tornare in aereo. Neanche quello hanno fatto. Hanno dimostrato di essere quello che sono. Delle pessime persone prive di valori che non hanno alcuna considerazione del pubbblico che li segue. Non voglio che nessuno di questi traditori usi più la maglia albiceleste. La numero 10 è di Maradona e Messi non gli arriva neanche alla pianta dei piedi.

 

Ora tifo per Uruguay perchè è pur sempre parte del nostro territorio e per la Croazia perchè lì è tutto pieno di ficca.

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chatruc, innanzitutto condivido la simpatia sia per la tua nazionale, che per le altre due che hai nominato.

 

Per quanto riguarda l'eliminazione dell'albiceleste, devi guardare il lato positivo: una squadra che prende 7 goal in 2 partite non merita di andare avanti in un torneo così duro. Sono - purtroppo per te - usciti meritatamente, come gli azzurri meritatamente sono rimasti a casa.

 

Guardiamo avanti sempre fiduciosi.

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Secondo me sei troppo duro, o meglio penso che le responsabilità non siano di tutti. L'Argentina mi è parsa poco solida in difesa (tanti contropiedi presi), davanti poche idee ma anche scelte scellerate di Sampaoli. L'accoppiamento con la Francia è stato forse il peggiore per gli ottavi.

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chatruc, innanzitutto condivido la simpatia sia per la tua nazionale, che per le altre due che hai nominato.

 

Per quanto riguarda l'eliminazione dell'albiceleste, devi guardare il lato positivo: una squadra che prende 7 goal in 2 partite non merita di andare avanti in un torneo così duro. Sono - purtroppo per te - usciti meritatamente, come gli azzurri meritatamente sono rimasti a casa.

 

Guardiamo avanti sempre fiduciosi.

 

Lo so che siamo usciti meritatamente e anzi, l'ultima partita non è stata nemmeno troppo male. Il problema è grande e riguarda una dirigenza incompetente, giocatori superati, allenatore con scelte scellerate (convocare portieri di riserva...), calciatori che prendono il ruolo dell'allenatore (Messi e Mascherano) e altri che non rispettano il CT (Aguero). Questa eliminazione non è arrivata prima solo perchè Ecuador ha giocato con una squadra di ragazzini.

 

Secondo me sei troppo duro, o meglio penso che le responsabilità non siano di tutti. L'Argentina mi è parsa poco solida in difesa (tanti contropiedi presi), davanti poche idee ma anche scelte scellerate di Sampaoli. L'accoppiamento con la Francia è stato forse il peggiore per gli ottavi.

 

Si sapeva prima del mondiale che serviva il primo posto per evitare la Francia. Con il pareggio contro Islanda, tutto era già compromesso.

 

Durante il mondiale non so fino a dove arrivino le responsabilità di Sanpaoli perchè doveva chiedere permesso a Messi e Mascherano per fare qualsiasi cosa.

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Va beh, in ogni caso vincerà una Sudamericana.

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Uruguay schiacciato, la Francia è superiore

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Lo so che siamo usciti meritatamente e anzi, l'ultima partita non è stata nemmeno troppo male. Il problema è grande e riguarda una dirigenza incompetente, giocatori superati, allenatore con scelte scellerate (convocare portieri di riserva...), calciatori che prendono il ruolo dell'allenatore (Messi e Mascherano) e altri che non rispettano il CT (Aguero). Questa eliminazione non è arrivata prima solo perchè Ecuador ha giocato con una squadra di ragazzini.

 

 

 

ma un allenatore che ha in attacco higuain, di maria, aguero e dybala come fa a non schierarli?

tralasciamo la difesa che faceva ridere, soprattutto otamendi ha fatto delle partire oscene

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Francia avanti, era solo questione di tempo.

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Non l'ho vista ma da quanto ho capito la Francia ha meritato la qualificazione.

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Beh ottimo. Uruguay a casa :up:

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Forza BELGIO 💙💙💙💙

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Rio, pronto per la goleada del Brazil?

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Autogol del Brasile :angry:

 

Alla Maradona quasi.

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Secondo per il Belgio.

 

Ora la mia scommessa sta iniziando a tremare. Ma non cè fretta.

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De Bruyne ha tirato una sassata.

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Hazard>Neymar. E non credo solo oggi.

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