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pgm11

Vie di fuga: lo scempio prosegue

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ma dai lo sai benissimo che non puoi togliere il rischio ed è giusto che esso esista in parte...ma io davvero non capisco...

Infatti, non era facile capire. Io ero un po' sarcastico nei confronti di coloro che amano e sostengono le vie di fuga asfaltate e chilometriche. Secondo me si raggiunge un alto livello di sicurezza anche con vie di fuga fatte di ghiaia, erba e sabbia, se fatte bene. E rimetterei anche dei cordoli più alti. Non mi si venga adire che le auto prenderebbero il volo... se il cordolo è pericoloso cosa dovrebbe fare un pilota? Ciò che si faceva anche un tempo: evitarlo o utilizzarlo con cautela. È pur sempre una delimitazione della pista e pure un aiutino, per restare all'interno della pista.

 

Resto dell'idea che - per rendere i regolamenti più stabili - si dovrebbe castrare drasticamente l'aerodinamica, in modo che le vetture ci impieghino non mesi o settimane (come succede ora) a raggiungere le velocità precedenti, ma tanti anni.

 

Ci sarebbe più chiarezza per il pubblico, meno interventi per modificare i tracciati, per renderli più sicuri (o lenti, in punti DIVENTATI pericolosi) e meno spese per i teams.

 

Il metodo? Chiedete a ***, io la penso come lui.

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il problema caro mio e che quell'asfalto è messo per non fare fermare le macchine altro che sicurezza...

 

adesso spiegatemi perchè nel 2012 si è perso oppure si veda in maniera così malefica la parola rischio pericolo...bho è normale che sia uno sport pericoloso...non credo sia giusto rovinarlo però per questo...

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il problema caro mio e che quell'asfalto è messo per non fare fermare le macchine altro che sicurezza...

 

adesso spiegatemi perchè nel 2012 si è perso oppure si veda in maniera così malefica la parola rischio pericolo...bho è normale che sia uno sport pericoloso...non credo sia giusto rovinarlo però per questo...

si ma non puoi criticare uno sport perchè non è pericoloso

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io critico questo pararsi dietro scuse del cavolo:hai visto l'asfalto a austin a cosa serve...a scrivere bene pirelli e un altro nome che ora non ricordo...non credi che sia la verità ...bhe fa tu...per me è uno schifo...a cosa serve tutto quell'asfalto?sicurezza...ma dai...

 

io critico questo pararsi dietro scuse del cavolo:hai visto l'asfalto a austin a cosa serve...a scrivere bene pirelli e un altro nome che ora non ricordo...non credi che sia la verità ...bhe fa tu...per me è uno schifo...a cosa serve tutto quell'asfalto?sicurezza...ma dai...

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Ma sinceramente, le scritte le facevano bene anche su erba e ghiaia. L'asfalto serve a poter frenare in caso di perdita di aderenza (ma se c'è un guasto ai freni cosa succede?) e a non eliminare piloti che escono di pista.

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Infatti, non era facile capire. Io ero un po' sarcastico nei confronti di coloro che amano e sostengono le vie di fuga asfaltate e chilometriche. Secondo me si raggiunge un alto livello di sicurezza anche con vie di fuga fatte di ghiaia, erba e sabbia, se fatte bene. E rimetterei anche dei cordoli più alti. Non mi si venga adire che le auto prenderebbero il volo... se il cordolo è pericoloso cosa dovrebbe fare un pilota? Ciò che si faceva anche un tempo: evitarlo o utilizzarlo con cautela. È pur sempre una delimitazione della pista e pure un aiutino, per restare all'interno della pista.

 

Resto dell'idea che - per rendere i regolamenti più stabili - si dovrebbe castrare drasticamente l'aerodinamica, in modo che le vetture ci impieghino non mesi o settimane (come succede ora) a raggiungere le velocità precedenti, ma tanti anni.

 

Ci sarebbe più chiarezza per il pubblico, meno interventi per modificare i tracciati, per renderli più sicuri (o lenti, in punti DIVENTATI pericolosi) e meno spese per i teams.

 

Il metodo? Chiedete a ***, io la penso come lui.

Ritengo di concordare.

 

Solo una riflessione sui cordoli: secondo me il problema si presenta non tanto quando il pilota deve tenerne conto e quindi può evitarli, ma quando la vettura, per cause non volute dal pilota e che questi non può più gestire (incidente con perdita di controllo, spinta anche involontaria da parte di un avversario, rottura meccanica), ci passa sopra ad alta velocità. Se sono alti, il rischio "decollo = esiti nefasti" si presenta. Se tale possibilità è evitabile abbassandoli, io sono d'accordo.

 

Sulle vie di fuga, invece, è diverso: come scritto da molti, basta studiarle bene, non necessariamente (tutte) in asfalto.

Modificato da altafollia

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Beh, la situazione in Texas non è deleteria come ad Abu Dhabi o in Corea. Qui le vie di fuga sono tutte miste, non foss'altro che le stese sono chilometriche e quindi la ghiaia le macchine non la vedeno nemmeno col binocolo se c'è un lungo o una curva sbagliata. Abu Dhabi è una giungla d'asfalto, così come Interlagos e Spa ormai. Io credo che non sia accettabile, lo ripeto.

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ragazzi ma avete visto oggi alla partenza?gente che tagliava tanto c'è l'asfalto...grosejan doveva finire la gara e invece via come nulla...alonso avrebbe perso tempo e invece anche lui come se nulla fosse...è tutto vergognoso e chi sostiene questa politica è ancora più vergognoso...

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Spa_83 come non darti ragione!

 

Ma per i team, per gli organizzatori, per Bernie conviene che sia così. La sportività è secondaria, a loro non interessa. Sarebbe giusto che in un campo di calcio si potesse avere il gioco valido anche nella pista di atletica, se non esistessero più falli di fondo e falli laterali? Non credo.

 

Ma di sta cosa, mi chiedo, all'estero la pensano come noi?

Modificato da pgm11

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Se ho capito bene, hanno asfaltato anche l'uscita della Juncao di Interlagos. Ora, questa pista, è totalmente una giungla d'asfalto.

 

Che schifo.

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Visto come ha sbattuto Grosjean? Con la sabbia avrebbe rallentato. Per non parlare dei dritti e dei lunghi che ieri sono sprecati. Interlagos l'hanno sfigurata ed è scandalosa.

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scandaloso quello che hanno fatto asfaltando tutto alla prima curva di interlagos! ora se sbagli e vai lungo finisci per guadagnare anzichè perdere! avete visto alonso che per 2 volte è andato lungo ed è tornato in pista tranquillamente perdendo pochissimo?

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ci vorrebbero più cancelli :asd:

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ci vorrebbero più cancelli :asd:

 

:rotfl: :rotfl: :rotfl:

 

:asd:

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Visitatore Rhobar_III

Ieri con le vie di fuga in asfalto si è notata una cosa evidente: non sono molto efficaci quando c'è la pioggia.

 

Un testacoda su fondo bagnato non rallenta quasi minimamente la velocità della vettura, anche se il pilota frena e tiene bloccate le ruote.

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Per questo l'asfalto è una cosa scandalosa. Avete idea di quanta gente si sarebbe probabilmente insabbiata domenica se ci fosse stata la ghiaia? E quanti avrebbero perso molto più tempo sull'erba, Alonso in primis? La cosa ridicola è che alla prima curva lo sponsor Shell c'era sempre stato ed era disegnato sull'erba: proprio non capisco con quale criterio, allora, asfaltino le vie di fuga.

 

Viva il cancello, quello sì che fa perdere tempo davvero ;-)

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Io penso che con la ghiaia i piloti sarebbero molto più accorti in certe manovre

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Visitatore Rhobar_III

Riesumo questo topic per allacciarmi a quanto dichiarato da Hamilton di recente:

 

http://www.auto.it/autosprint/formula_1/2013/05/07-13067/Hamilton+rimpiange+gli+anni+%E2%80%9880

 

 

Lewis critica, invece, la “facilità” della F.1 odierna: «Guardate Vettel, guida sempre con le ruote sullAstroturf (la fascia verde oltre i cordoli, ndr) e oltre la linea bianca. In teoria non sarebbe permesso, ma te lo lasciano fare. Ai tempi di Senna, se mettevi le ruote oltre il cordolo, c’era l’erba e la pagavi cara. Oggi ci sono le vie di fuga, ieri c’era la ghiaia. Se ci passavi sopra rovinavi la macchina, o ti piantavi. Oggi riesci a proseguire».

 

«Io non voglio - conclude - che la gente si faccia male, ma sarebbe giusto che passando troppo larghi si perdesse del tempo, o si rimanesse bloccati. Le corse devono essere così. E se potessi scegliere un’epoca, sceglierei di correre in quella di Senna. Sempre al limite, mai oltre. Io rispetto di più questo stile di guida».

 

 

 

Sarei curioso di capire se quella volta al Nurburgring 2007 la pensava allo stesso modo, visto che fu rimesso in pista da un trattore... :asd:

 

Battute a parte, per certi versi il suo pensiero è condivisibile.

Però non esiste un modo per ottenere sicurezza e rispetto dei vincoli del tracciato nello stesso tempo.

Si deve andare di compromesso: se metti erba e sabbia dappertutto, non avrai mai un circuito sicuro come uno che invece ha vie di fuga in asfalto aeroportuali.

D'altra parte, un circuito di quel genere permetterà a chiunque di superarne i limiti senza perdere tempo e senza mai rimanere bloccato.

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Riesumo questo topic per allacciarmi a quanto dichiarato da Hamilton di recente:

 

http://www.auto.it/a... gli anni ‘80

 

 

Lewis critica, invece, la “facilità” della F.1 odierna: «Guardate Vettel, guida sempre con le ruote sullAstroturf (la fascia verde oltre i cordoli, ndr) e oltre la linea bianca. In teoria non sarebbe permesso, ma te lo lasciano fare. Ai tempi di Senna, se mettevi le ruote oltre il cordolo, c’era l’erba e la pagavi cara. Oggi ci sono le vie di fuga, ieri c’era la ghiaia. Se ci passavi sopra rovinavi la macchina, o ti piantavi. Oggi riesci a proseguire».

 

«Io non voglio - conclude - che la gente si faccia male, ma sarebbe giusto che passando troppo larghi si perdesse del tempo, o si rimanesse bloccati. Le corse devono essere così. E se potessi scegliere un’epoca, sceglierei di correre in quella di Senna. Sempre al limite, mai oltre. Io rispetto di più questo stile di guida».

 

 

 

Sarei curioso di capire se quella volta al Nurburgring 2007 la pensava allo stesso modo, visto che fu rimesso in pista da un trattore... :asd:

 

Battute a parte, per certi versi il suo pensiero è condivisibile.

Però non esiste un modo per ottenere sicurezza e rispetto dei vincoli del tracciato nello stesso tempo.

Si deve andare di compromesso: se metti erba e sabbia dappertutto, non avrai mai un circuito sicuro come uno che invece ha vie di fuga in asfalto aeroportuali.

D'altra parte, un circuito di quel genere permetterà a chiunque di superarne i limiti senza perdere tempo e senza mai rimanere bloccato.

 

 

Ma Lewis non dovrebbe guardare così lontano , anche tutta la F1 anni 90 ed intendo fino al 2001 era di un livello tecnico decisamente superiore a quello di oggi, i circuiti erano ancora quelli veri, il rischio c'era ,le vie di fuga non erano quasi mai asfaltate ma seguivano ancora i vecchi schemi di ghiaia ed erba, la differenza con gli anni 80 era rappresentata dalla sicurezza delle vetture.

A proposito di questo posto una riflessione interessante dell'allora campione del mondo Jacques Villeneuve all'alba del 1998 ,riguardo all'introduzione dei nuovi regolamenti e su come temeva che questi potessero iniziare a condurre la F1 su una brutta piega...

Anche se a mio avviso la F1 dal 1998 al 2001 è ancora degna riguardo alla difficoltà in pista, devo dire che la riflessione del Canadese può anche risultare profetica.

 

"Non voglio che la Formula 1 sia meno sicura ma voglio circuiti impegnativi dove un pilota debba superare se stesso, dove si possano calcolare i rischi. Ognuno dovrebbe poter decidere dove correre e dove no, sapendo che se commette qualche errore dovrà pagarlo con la macchina distrutta e con un paio di contusioni. Non sono ne un pazzo ne un suicida, ma se un pilota non può guidare al limite la Formula 1 perde ogni attrattiva"

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Io l'ho scritto più volte e ripeto che questo genere di vie di fuga siano scandalose e antisportive, oltre che pericolose, sebbene non sto qui a ripetere perché.

Ma sappiamo bene che la via di fuga aeroportuale e asfaltata non è messa lì solo per sicurezza che tutti invocano, ma perché i team, Bernie e le TV non vogliono che le auto si ritirino, e un insabbiamento è un serio pericolo in tal senso. Poi, con l'asfalto possono scriverci per bene le scritte degli sponsor. E tanti saluti alle mancate perdite di tempo.

La cosa che più mi rammarica è che tutto questo venga mascherato sotto il nome della sicurezza, ma in realtà è l'ennesima questione di soldi.

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