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cio? fino al 1984 nessuna casa d'Italia ? stata costruita seguendo alcun criterio antisismico?

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cio? fino al 1984 nessuna casa d'Italia ? stata costruita seguendo alcun criterio antisismico?

:thumbsup:

 

 

 

:confused:

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cio? fino al 1984 nessuna casa d'Italia ? stata costruita seguendo alcun criterio antisismico?

Perch?? Oggi lo fanno?

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Ora, dopo la tragedia dell'asilo di S.Giuliano, tutti i capannoni sono "legati", mentre quelli coistruiti precedentemente hanno la struttura superiore solamente appoggiata sulle colonne portanti.

Ma, ripeto, ? quello che prevede la normativa (cos? mi ha spiegato un costruttore).

 

Oggi c'? stato chi mi ha detto che i capannoni industriali della mia zona (Modena ...) hanno di solito travi appoggiate alle colonne con solo 10 centimetri di margine! Per cui, per qualsiasi terremoto abbastanza forte, con componente ondulatoria, il rischio che vadano gi? ? enorme.

 

Indipendentemente dalla normativa, che sar? anche stata rispettata, questa ? una FOLLIA, altro che "risparmiare soldi in una zona non sismica".

Zona non sismica?

Nel 1570 ci fu circa nella stessa zona un terremoto ora stimato di 5.6 gradi Richter, analogo a questi. Io lo sapevo da tempo, perch? ricordavo di aver letto che distrusse alcuni castelli nell'Appennino modenese ( http://espresso.repubblica.it/dettaglio/terremoto-lavevano-detto/2182162?ref=HREA-1 ).

Dire "siccome ? accaduto 400 anni fa possiamo risparmiare, risparmiando nell'antisismico" vuol dire prepararsi al DISASTRO quando, prima o poi, un terremoto analogo ritorner? (perch? ritorner? ...). Per esempio ... oggi. :angry:

In altre parole, ? una combinazione tra sperare nello "stellone" (un "classico" italico ...) e lasciare il problema alle generazioni future (anche questo un classico).

E se un tempo magari non c'era la tecnologia antisismica, oggi c'?. Ma non la si usa.

Assurdo.

Modificato da Astor

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Ma speriamo solo che finisca il prima possibile, per? a quanto ho visto si ? aperta una faglia, met? italia dalla Calabria, passando per la Campania interna,l'Abruzzo, le Marche,l'Umbria,l'Emilia ed anche parte del Veneto ? esposta a rischi...

In questo momento sta facendo Porta a Porta vedo se dicono novit?...

Comunque esprimo la mia solidariet? (per quanto possa contare) a tutti gli utenti dell'Emilia Romagna che si trovano ad affrontare la paura del terremoto, vi sono vicino...anche qui (Napoli e Campania) la terra ? ballerina,? una paura che conosco.

Modificato da jax

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in zona Frosinone ? stato costruito un grattacielo in una zona non edificabile, perch? a rischio sismico, semplicemente togliendo il divieto salvo poi rimetterlo ad opera finita :zizi:

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in zona Frosinone ? stato costruito un grattacielo in una zona non edificabile, perch? a rischio sismico, semplicemente togliendo il divieto salvo poi rimetterlo ad opera finita :zizi:

Sono basito :zrzr: A parte che ormai non dovrei stupirmi pi? di nulla...

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Comunque speriamo che la situazione smetta il prima possibile.Sono vicino a tutti i romagnoli e non solo a quelli di questo forum.Purtroppo l'Italia ? una terra ad alta intensit? sismica(qualche mese fa ci sono state varie scosse a Palermo e zona seppur con una intensit? minore)anche se ritengo che se gli edifici fossero costruiti in maniera corretta e adottando criteri sismici,avremmo sicuramente evitato molte morti e molti danni.Ma qui in Italia la politica e il classico italiano deve arrivare spalle al muro affinch? si renda conto del pericolo e prenda i provvedimenti necessari.

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Sant' Agostino (FE) :zrzr:

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Oggi c'? stato chi mi ha detto che i capannoni industriali della mia zona (Modena ...) hanno di solito travi appoggiate alle colonne con solo 10 centimetri di margine! Per cui, per qualsiasi terremoto abbastanza forte, con componente ondulatoria, il rischio che vadano gi? ? enorme.

 

Indipendentemente dalla normativa, che sar? anche stata rispettata, questa ? una FOLLIA, altro che "risparmiare soldi in una zona non sismica".

Zona non sismica?

Nel 1570 ci fu circa nella stessa zona un terremoto ora stimato di 5.6 gradi Richter, analogo a questi. Io lo sapevo da tempo, perch? ricordavo di aver letto che distrusse alcuni castelli nell'Appennino modenese ( http://espresso.repubblica.it/dettaglio/terremoto-lavevano-detto/2182162?ref=HREA-1 ).

Dire "siccome ? accaduto 400 anni fa possiamo risparmiare, risparmiando nell'antisismico" vuol dire prepararsi al DISASTRO quando, prima o poi, un terremoto analogo ritorner? (perch? ritorner? ...). Per esempio ... oggi. :angry:

In altre parole, ? una combinazione tra sperare nello "stellone" (un "classico" italico ...) e lasciare il problema alle generazioni future (anche questo un classico).

E se un tempo magari non c'era la tecnologia antisismica, oggi c'?. Ma non la si usa.

Assurdo.

Hai perfettamente ragione. La follia ? stata avere di fatto ignorato il rischio sismico su gran parte d'Italia praticamente fino ad oggi.

Solo dal 2003 su tutto il territorio nazionale, tutte le nuove costruzioni devono (in misura maggiore o minore a seconda della zona) tener conto degli effetti sismici.

Ma la gran parte degli edifici ? gi? stata costruita e ci ritroviamo con case, scuole, ospedali, che non danno nessuna garanzia di resistenza ad un terremoto.

 

Tanto pi? che tecniche e tecnologie di costruzioni antisismiche sono note dall'antichit?. Non che in Italia siano state completamente ignorate (per esempio in molte zone montane molte vecchie case hanno dei tiranti in acciaio che bilanciano la spinta del tetto e tengono ben collegati gli angoli dei muri), ma, non essendovi obblighi di legge, sono state lasciate alla perizia e alla buona volont? del costruttore.

 

So che non ? elegante, ma non posso fare a meno di auto-quotarmi (il post era sull'argomanto del nucleare):

4. L'Italia, purtroppo, ? una zona sismica, tutta. Se devo costruire una casa (vita nominale di 50 anni secondo normativa) posso benissimo affidarmi alla probabilit? che si verifichi un terremoto di una certa intensit? basandomi su serie storiche di circa 200 anni (che ? quello che si fa ad oggi) ma, se devo costruire un manufatto (che sia una centrale o un deposito di scorie) la cui avaria causa un potenziale sterminio non ha senso dire che costruirlo in Irpinia ? pi? rischioso che nella Pianura Padana (avete presente le dimensioni dell'italia rispetto a una placca tettonica?) perch? non c'? alcuna garanzia che nella Pianura Padana non si verifichi un terremoto violento, ma solo una minore probabilit?. Se proprio lo voglio fare devo costruirlo in zone geologicamente stabili da millenni e in Italia non ve ne sono.

Modificato da Buzzino

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Mi trovate pienamente d'accordo con i vostri ultimi post. Io mi trovo in una zona in cui purtroppo ci si ritiene immuni alle catastrofi o superiori per qualit? delle costruzioni rispetto ad altre zone. Anche oggi ho sentito la favoletta dell'infallibile muratore bergamasco e che "da noi non ci saranno mai terremoti del genere".

Secondo me sono tutte balle, se qui non ci sono mai stati terremoti devastanti, ? pura questione di fortuna. E rimanendo ufficialmente in "zona grigia" nella mappa della sismicit?, posso immaginare quali criteri anti-sismici siano stati adottati...

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Hai perfettamente ragione. La follia ? stata avere di fatto ignorato il rischio sismico su gran parte d'Italia praticamente fino ad oggi.

Solo dal 2003 su tutto il territorio nazionale, tutte le nuove costruzioni devono (in misura maggiore o minore a seconda della zona) tener conto degli effetti sismici.

Ma la gran parte degli edifici ? gi? stata costruita e ci ritroviamo con case, scuole, ospedali, che non danno nessuna garanzia di resistenza ad un terremoto.

 

Tanto pi? che tecniche e tecnologie di costruzioni antisismiche sono note dall'antichit?. Non che in Italia siano state completamente ignorate (per esempio in molte zone montane molte vecchie case hanno dei tiranti in acciaio che bilanciano la spinta del tetto e tengono ben collegati gli angoli dei muri), ma, non essendovi obblighi di legge, sono state lasciate alla perizia e alla buona volont? del costruttore.

 

So che non ? elegante, ma non posso fare a meno di auto-quotarmi (il post era sull'argomanto del nucleare):

 

Guarda che il Giappone dove hanno tanta esperienza nel campo e costruiscono da moltissimi anni edifici e strutture antisismiche nel recente 1995 il terremoto di Kobe li ha colti di soppesa creando migliaia di vittime e danni ingenti.

 

Che l'opera dell'uomo possa influire non so ma mi sembra difficile, noi spostiamo una goccia con gli scavi un terremoto un lago intero.

Tieni presente poi che i terremoti sono lo scarico di forze dato dallo scontro tra due masse che prima o poi cederono un po' come un incidente contro un muro solo che avviene molto lentamente e scarica poi l'energia in pochissimo tempo.

 

Ti parlo da uno molto vicino alla zona Modena dista circa 60KM e l'epicentro sta a circa met? strada ed anche da noi vi sono stati serie rimi danni specialmente nella zona Sud-Sud Ovest.

Poi tieni presente che la Pianura Padana era una bella laguna circondata dalle Alpi e dagli Appennini che poi si ? riempita di sedimenti per cui si ha un terreno molto cedevole e ricchissimo di acqua e le rocce sono pochi KM sotto e sono loro che si muovono.

 

Putroppo l'uomo spesso ha una memoria corta e va a costruire in zone ad altro rischio, paesi che rischiano di affondare sono costruiti in antichi alvei di fiumi prosciugati per cui poggiano sulla sabbia.

 

Prevedere terremoti non ? difficile dato che se verifichi il link che ho postato prima si parla di oltre 6.500 terremoti negli ultimi 30 giorni con potenza superiore a 2.5 il vero problema ? capire dove colpir? e non sempre noi comuni mortali lo sappiamo visto che possono colpire in zone non abitate, per spiegare meglio lo Tsunami del 2004 ? stato la conseguenza di un terremoto di magnituro superiore a 9 ma senza quel terribile evento non l'avremmo mai saputo visto che ? avvenuto nelle profondit? oceaniche.

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Terribile, qualcosa di terribile. Il mio Liceo sta cadendo a pezzi (sto a 20 km circa da Mirandola), mi lasceranno a casa per un po' sperando che non succeda pi? niente di grave.

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Guarda che il Giappone dove hanno tanta esperienza nel campo e costruiscono da moltissimi anni edifici e strutture antisismiche nel recente 1995 il terremoto di Kobe li ha colti di soppesa creando migliaia di vittime e danni ingenti.

 

Che l'opera dell'uomo possa influire non so ma mi sembra difficile, noi spostiamo una goccia con gli scavi un terremoto un lago intero.

Tieni presente poi che i terremoti sono lo scarico di forze dato dallo scontro tra due masse che prima o poi cederono un po' come un incidente contro un muro solo che avviene molto lentamente e scarica poi l'energia in pochissimo tempo.

 

Ti parlo da uno molto vicino alla zona Modena dista circa 60KM e l'epicentro sta a circa met? strada ed anche da noi vi sono stati serie rimi danni specialmente nella zona Sud-Sud Ovest.

Poi tieni presente che la Pianura Padana era una bella laguna circondata dalle Alpi e dagli Appennini che poi si ? riempita di sedimenti per cui si ha un terreno molto cedevole e ricchissimo di acqua e le rocce sono pochi KM sotto e sono loro che si muovono.

 

Putroppo l'uomo spesso ha una memoria corta e va a costruire in zone ad altro rischio, paesi che rischiano di affondare sono costruiti in antichi alvei di fiumi prosciugati per cui poggiano sulla sabbia.

 

Prevedere terremoti non ? difficile dato che se verifichi il link che ho postato prima si parla di oltre 6.500 terremoti negli ultimi 30 giorni con potenza superiore a 2.5 il vero problema ? capire dove colpir? e non sempre noi comuni mortali lo sappiamo visto che possono colpire in zone non abitate, per spiegare meglio lo Tsunami del 2004 ? stato la conseguenza di un terremoto di magnituro superiore a 9 ma senza quel terribile evento non l'avremmo mai saputo visto che ? avvenuto nelle profondit? oceaniche.

 

Nessuna costruzione, per quanto ben fatta, ? in grado di resistere a qualsiasi terromoto. E le tecniche si perfezionano solo alla prova dei fatti. Questo ? indubbio.

 

Detto questo per?, c'? modo e modo di costruire.

.

Un sisma come quello di Kobe in Pianura Padana farebbe tabula rasa, in altre parti d'Italia, dove si costruisce secondo certe regole dal 1984 (o almeno si dovrebbe farlo, ma questo ? un altro discorso) forse lascerebbe in piedi qualche edificio in pi?.

 

Il problema ?, secondo me, che queste problematiche sono state tranquillamente ignorate su gran parte del territorio per molti anni.

L'esempio dei capannoni costruiti senza alcun ritegno tresversale ne ? ora l'aspetto pi? eclatante.

 

Prevedere DOVE colpir? un terremoto ? fin troppo semplice. Basta rendersi conto che tutta l'Italia ? sui margini di una placca tettonica (Etna, Vesuvio, Stromboli, le stesse Alpi non sono certo l? per caso).

 

Il problema semmai ? il QUANDO e QUANTO FORTE. E' su questi due parametri che ci si basa per impostare una progettazione di una struttura.

 

A questi due interrogativi, almeno fino al 2003, su oltre mezza Italia ? stato risposto: MAI e ZERO. Il che ? una solenne sciocchezza.

 

Poi si pu? scegliere anche di evitare di costruire in zone ad "alto rischio" (sempre che si definisca cosa vuol dire). Il Giappone, il Cile e l'Indonesia sarebbero praticamente disabitati.

Modificato da Buzzino

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Quello di cui bisogna rendersi conto ? che negli ultimi trent'anni siamo stati fortunati visto che in Italia ci sono stati terremoti al massimo del 6,1 della scala Richter un tempo molto lungo con terremoti relativamente poco violenti.

Se guardiamo gli anni dal 1880 al 1980 troviamo ben 9 terremoti tra il 6,2 e il 6,7, due del 6,9 e altri tre superiore al 7.

Bisognerebbe magari domandarsi cosa succederebbe se invece che alle scosse modeste dell'Emilia ci trovassimo di fronte a eventi come il terremoto di Messina e Reggio del 1908(7,2 scala richter, 120.000 morti)o quello della Marsica del 1915 (7 scala richter, 30.000 morti).

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che la zona sia considerata a basso rischio sismico secondo me non dovrebbe implicare la possibilit? di costruire edifici incapaci di reggere scosse di grado 5.

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Nessuna costruzione, per quanto ben fatta, ? in grado di resistere a qualsiasi terromoto. E le tecniche si perfezionano solo alla prova dei fatti. Questo ? indubbio.

 

Detto questo per?, c'? modo e modo di costruire.

 

Un sisma come quello di Kobe in Pianura Padana farebbe tabula rasa, in altre parti d'Italia, dove si costruisce secondo certe regole dal 1984 (o almeno si dovrebbe farlo, ma questo ? un altro discorso) forse lascerebbe in piedi qualche edificio in pi?.

 

Su questo non ci piove

 

Il problema ?, secondo me, che queste problematiche sono state tranquillamente ignorate su gran parte del territorio per molti anni.

L'esempio dei capannoni costruiti senza alcun ritegno tresversale ne ? ora l'aspetto pi? eclatante.

 

Purtroppo il vile denaro con la scarsa memoria uniti all'incoscienza hanno regnato, costruendo dove era sconsigliabile ed in modo non appropriato certamente si pu? fare molto in tal senso.

 

Prevedere DOVE colpir? un terremoto ? fin troppo semplice. Basta rendersi conto che tutta l'Italia ? sui margini di una placca tettonica (Etna, Vesuvio, Stromboli, le stesse Alpi non sono certo l? per caso).

 

Il problema semmai ? il QUANDO e QUANTO FORTE. E' su questi due parametri che ci si basa per impostare una progettazione di una struttura.

 

A questi due interrogativi, almeno fino al 2003, su oltre mezza Italia ? stato risposto: MAI e ZERO. Il che ? una solenne sciocchezza.

 

Poi si pu? scegliere anche di evitare di costruire in zone ad "alto rischio" (sempre che si definisca cosa vuol dire). Il Giappone, il Cile e l'Indonesia sarebbero praticamente disabitati.

 

Sono due discorsi diversi e complementari chiunque pu? dire quando avverr? un terremoto ma non dove sar? localizzato vista la frequenza, mentre tu parli di si la vi sar? un terremoto ma non sai quando dato che bisognerebbe ragionare in tempi geologici e non umani tanto ? vero che il precedente nell'attuale zona colpita risale a secoli f?.

 

Il discorso vero sarebbe far capire che la terra non ? ferma ma in costante movimento ed evoluzione, ma con tempistiche diverse da quelle umane per cui in certe zone la frequenza degli eventi ? tale che la si ricorda a memoria d'uomo in altre invece i tempi sono talmente lunghi che c'? ne scordiamo e corriamo poi ai ripari dopo che il latte si ? versato (scusate l'eufemismo).

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scusa ma ... ti chi conosce ?

prima di prendere abbagli conta fino a 1000.

 

Alla prima domanda: non ho alcun interesse a conoscerti figurati.. ma siamo in un forum pubblico e in un paese democratico...quello che ha messo la faccina sorridente su una battuta riguardante una disgrazia non ero io ma tu..giusto?

Alla mia nota hai risposto pi? o meno che si poteva ridere tanto le disgrazie ci saranno sempre...il mio lavoro ? stare in mezzo a chi soffre in prima battuta e ti posso assicurare che c'? poco da ridere... alla seconda affermazione non ho bisogno di contare sino a 1000 so leggere e non c'? nessun abbaglio...bastava scrivere scusate la faccina ho sbagliato.

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