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Kimi Räikkönen brillo in pista

Kimi quest'anno  

11 utenti hanno votato

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  1. 1. Il 2021 di Kimi

    • Leggermente davanti al compagno come nel 2020
    • Alla pari nel complesso
    • Dietro a Giovinazzi

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  • Sondaggio chiuso il 01/03/2021 in 09:44

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Sarei curiosissimo di sapere qualisono state le valutazioni fatte riguardo i piloti in Ferrari.

 

Chissà perchè questo cambio di filosofia con due punte... è molto rischiosa la cosa.

 

Considerando i mondiali vinti negli ultimi 5 anni direi che non è poi così rischiosa...

 

 

sai cosa? Al muretto si sono dimostrati vermente dei polli quelli della rossa quindi mi suona strano riescano a mentenere gli equilibri in maniera corretta e ferma. Secondo me non sono capaci di gestire, sono molto critico.

 

L'unico aspetto positivo è che Kimi è uno che parla poco (al contrario di Alonso). Boh... non saprei. E' vero che da cinque anni non si vine un fico secco ma è questa la soluzione?

Personalmente uno che guida a Spa come Kimi ha il cavallino tatuato nel DNA e mi fa piacere sia tornato a Maranello, ma le circostanze mi suonano strane

 

Modificato da youtoo78

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Nando parlerà anche per Kimi

 

ing. Stella: Fernando dici che a Kimi dobbiamo cambiar le gomme?

 

Alonso: si si richiamatelo

 

( :asd:)

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A proposito. Raikkonen aveva Andrea Stella come ingegnere di pista (all'inizio era Chris Dyer, poi messo da parte), lo stesso di Alonso: chi sarà l'ingegnere di Kimi il prossimo anno?

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Qualcuno ha parlato di questo tizio

 

2786229261_f2206625fc.jpg

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Qualcuno ha parlato di questo tizio

 

2786229261_f2206625fc.jpg

 

Venderà anche gelati ma ha più soldi lui che tutti quelli che sono intervenuti in questo topic nelle 266 pagine, me compreso.

 

 

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A proposito. Raikkonen aveva Andrea Stella come ingegnere di pista (all'inizio era Chris Dyer, poi messo da parte), lo stesso di Alonso: chi sarà l'ingegnere di Kimi il prossimo anno?

 

Spero si porti dietro Mark Slade dalla Lotus, con il quale si è sempre trovato bene, anche in epoca McLaren.

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Credo sia parte dell'accordo.

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Devo dire che non ci ho creduto fino all'annuncio ufficiale :asd:

 

Da un lato avrei preferito andasse in Red Bull, dall'altro sono felice che torni in un vero top team, purtroppo la Lotus sarebbe stata un'incognita troppo grande per la prossima stagione.

 

Certo è una bella sfida per lui, e anche una grande rivincita tornare nel team che lo mandò via nel 2009

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Sarei curiosissimo di sapere qualisono state le valutazioni fatte riguardo i piloti in Ferrari.

Chissà perchè questo cambio di filosofia con due punte... è molto rischiosa la cosa.

 

La Ferrari in questo momento c'ha bisogno di 2 piloti forti che sono capaci di vincere e salire sul podio con costanza e determinazione (vettura permettendo, ovviamente :asd:), e finalmente lo hanno capito in Ferrari, grazie al cielo. :)

 

Per Alonso come compagno di squadra è perfetto Raikkonen. Secondo me con questa mossa, la Ferrari ha azzeccato il terno secco.

 

Diciamo che questa volta hanno avuto il coraggio di osare. :super:

 

A parer mio, la Ferrari con Kimi e Fernando non avrà problemi, perchè sono molto diversi caratterialmente.

 

Per esempio coppia Vettel-Alonso oppure Vettel-Hamilton sarebbe già diverso, perchè sono simili e si toglierebbero punti tra di loro in un modo eccessivo.

 

Modificato da Ferrari 2001

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Bell'articolo:

 

Ferrari – Raikkonen: il ritorno del Cavaliere Oscuro

http://www.***/2013/09/11/ferrari-raikkonen-il-ritorno-del-cavaliere-oscuro/

 

La Ferrari ha ufficializzato l’ingaggio di Kimi Raikkonen. Il pilota finlandese riabbraccerà la squadra con cui si è laureato campione del mondo nel 2007 e con la quale – nonostante il licenziamento del 2009 – è legato da una sincera passione.

 

La Ferrari sarà la mia ultima squadra in Formula 1″.Kimi Raikkonen l’aveva detto a più riprese, tra il 2007 e il 2008, quando era il pilota di punta del Cavallino Rampante.

 

Certe cose te le senti, certe passioni sono fiamme irrazionali che annullano lo spazio, comprimono il tempo, rimarginano le ferite. Quella tra la Ferrari e Kimi è una storia particolare, figlia di un destino incrociato e di un affetto che rasenta l’attrazione tra due poli così diversi, così vicini.

 

Raikkonen è già stato, e probabilmente sarà di nuovo, l’uomo del destino della Ferrari. Arrivò in squadra nel 2007 con i suoi silenzi, la sua poetica strafottenza per tutto ciò che non riguarda la guida, le difficoltà ad ambientarsi in una squadra tutta nuova dopo cinque anni nella “Grande di Oltremanica”, la McLaren.

 

Eppure quell’anno vinse, e tanto, entrando nei cuori dei tifosi grazie all’epica rimonta mondiale. Una delle progressioni iridate più emozionanti nella storia della F1, pari a quella rincorsa da film che il suo idolo James Hunt completò nel 1976 contro Lauda. All’epoca fu una McLaren a beffare una Ferrari. Nel 2007 è stata la Ferrari di Raikkonen a beffare la McLaren di Lewis Hamilton e Fernando Alonso.

 

Il titolo mondiale al primo anno in rosso, terzo ferrarista della storia a riuscirci dopo Juan Manuel Fangio e Jody Scheckter. Ma non è tutto, perchè Kimi è stato anche il pilota a vincere la gara numero duecento della Ferrari (Cina 2007) e a siglare la duecentesima pole position della Scuderia (Francia 2008).

 

Segnali, questi, che sarebbero dovuti bastare da soli a far capire alla Ferrari di aver trovato l’uomo su cui puntare, con il quale cercare successi a raffica. Non fu così, la storia la conoscete.

 

Ci furono le incomprensioni tra team e pilota dovute all’intemperanza dell’uomo Raikkonen, ma anche una splendida vettura – la F2008 – disegnata (e soprattutto sviluppata) su misura per Felipe Massa, con un avantreno ballerino, morbido, brusco in inserimento curva che creò più di un grattacapo ad un driver abituato a monoposto dal comportamento neutro e molto stabili.

 

E arrivò la crisi nella prima parte del 2008, una difficoltà tecnica che fece sorgere le più svariate leggende metropolitane su quel ragazzo che dormiva al volante, o guidava ubriaco.

 

Per carità, Kimi è un personaggio vero, che ama vivere; un pilota d’altri tempi, il miglior erede per approccio alle competizioni e carattere agli eroi degli anni settanta e ottanta. Raikkonen è un antidivo politicamente scorretto; fuma, beve, fotte e sfotte. Ma alla guida è un fenomeno.

 

Del suo talento se ne accorsero anche i più scettici in un pomeriggio settembrino del 2009, quando Raikkonen espugnò (per la quarta volta in carriera) Spa con una Ferrari a dir poco mediocre. Quella vittoria, una vera e propria impresa, lo consacrò definitivamente agli occhi dei tifosi ferrari.

 

Iceman non avrà gran rispetto per i media, per gli sponsor, per tutto ciò che reputa superfluo. Al contempo però è un pilota professionale, affezionato alla causa, bravo a dialogare con i tecnici (checchè se ne dica) e soprattutto leale.

 

Non lo vedremo twittare dal podio, o parlare in italiano con i box. Difficilmente elogerà la squadra più del dovuto. Eppure da iridato lasciò strada nel 2008 a Felipe Massa che lottava per il mondiale.Mostrando anche il suo lato di uomo squadra.

 

Non è un caso, infatti, che i meccanici della Ferrari lo adorino ancora, come è entusiasta chiunque lavori con lui per il feedback e la fiducia che questo glaciale ragazzo sa trasmettere. A modo suo Raikkonen, e lo abbiamo scoperto col tempo, è un leader silenzioso, ma vero.

 

Soprattutto è una persona che dietro la maschera di ghiaccio ha dei sentimenti. Lo fece capire al mondo intero quando lasciò la F1: “Ci sono troppi interessi economici, è solo business e politica, questo mondo mi fa schifo”.

 

Kimi era stato tradito, accoltellato da quella squadra che lui stesso aveva definito “Una famiglia“. E rendetevi conto di quanto peso potevano avere queste parole se pronunciate da una persona che fa della freddezza un credo.

 

Come un amante abbandonato Raikkonen ha aspettato il suo momento, ha corso nel mondiale Rally e ha stupito con la Lotus, sembrando ancora più forte e concentrato rispetto al passato.

 

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. La scelta della Ferrari è stata la migliore possibile. Maranello riporterà a casa il pilota più amato, nonchè l’ultimo suo campione del mondo. Ma non è solo una scelta di cuore.

 

Con i nuovi motori turbo serviranno tutto il talento e la sensibilità tecnica di Raikkonen, quella capacità di sfruttare l’asfalto al limite, ma con traiettorie chirurgicamente impeccabili. Precisione, velocità, costanza di rendimento. Provando a ricostruire insieme ciò che è stato bruscamente interrotto.

 

Perchè è chiaro che la Ferrari nel 2009 si comportò male con Raikkonen (per rispetto non scendiamo nei particolari di una situazione familiare che era difficile per il finlandese) , ma il tenebroso Kimi è come il Cavaliere Oscuro; non è l’eroe che la Ferrari merita, ma quello di cui – tra i capricci di Alonso e una concorrenza sempre più spietata – ha bisogno.

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Sarei curiosissimo di sapere qualisono state le valutazioni fatte riguardo i piloti in Ferrari.

 

Chissà perchè questo cambio di filosofia con due punte... è molto rischiosa la cosa.

 

L'anno prossimo tornerà ad essere decisiva anche l'affidabilità (speriamo, perlomeno), avere due piloti in grado di raccogliere il massimo dei punti in ogni occasione sarà fondamentale. Sia Raikkonen che Alonso sono mostri di regolarità, se la Ferrari sarà affidabile e veloce quanto basta, gli avversari potranno solo sperare in porcate o nel Grosjean di turno.

Inoltre l'ingaggio di Raikkonen è anche un grosso vantaggio commerciale: la Ferrari il prossimo anno avrà quasi il monopolio dei tifosi (pare che Raikkonen attiri più tifosi in autodromo di chiunque altro) e senza dubbio la coppia di piloti migliore in F1.

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Molto contento del ritorno di Kimi. Chi l'avrebbe mai detto.

Non avrei scommesso che sarebbe tornato in f1 dopo i due anni passati nei rally, quando l'ha fatto, non avrei scommesso manco un cent che avrebbe guidato così bene... poi che sarebbe tornato in Ferrari buahahah manco a dirlo :asd:

 

Nella vita niente è impossibile! :)

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Sarei curiosissimo di sapere qualisono state le valutazioni fatte riguardo i piloti in Ferrari.

 

Chissà perchè questo cambio di filosofia con due punte... è molto rischiosa la cosa.

 

L'anno prossimo tornerà ad essere decisiva anche l'affidabilità (speriamo, perlomeno), avere due piloti in grado di raccogliere il massimo dei punti in ogni occasione sarà fondamentale. Sia Raikkonen che Alonso sono mostri di regolarità, se la Ferrari sarà affidabile e veloce quanto basta, gli avversari potranno solo sperare in porcate o nel Grosjean di turno.

Inoltre l'ingaggio di Raikkonen è anche un grosso vantaggio commerciale: la Ferrari il prossimo anno avrà quasi il monopolio dei tifosi (pare che Raikkonen attiri più tifosi in autodromo di chiunque altro) e senza dubbio la coppia di piloti migliore in F1.

 

 

Non per dire, ma a Monza ho visto una miriade di gente con divisa o cappellino della Lotus personalizzate di Kimi. Non pensavo ce ne fossero COSI' tanti.

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Visitatore Rhobar_III

Finalmente ora è ufficiale.

 

Spero però che arrivi il Raikkonen della Lotus e del 2007, non quello della seconda metà del 2008...



https://www.facebook.com/carlovanzini/posts/520979661304169

 

Il messaggio di Raikkonen
I'm happy to go back to Ferrari
11th September 2013
"Now it is done! I'm happy to tell you all I'll go back to Ferrari. I have been there before, I won the world championship with them back in 2007 and I still know the team very well.
"We have been talking to them for a while and finally everything is signed and sealed. For the second time in my career, I will be a Ferrari driver. I'm very proud of making a comeback to the Maranello outfit.
"Now we just focus on this season. There are seven races to go, so we have seven races more to get good results for Team Lotus. I will try my very best to finish this season in the best way possible."

 

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Sembra che le trattative vere e proprie siano iniziate con le scuse personali di Montezemolo a Kimi per gli avvenimenti del 2009.

Modificato da KimiSanton

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Ferrari – Raikkonen: il ritorno del Cavaliere Oscuro

http://www.***/2013/09/11/ferrari-raikkonen-il-ritorno-del-cavaliere-oscuro/

 

La Ferrari ha ufficializzato l’ingaggio di Kimi Raikkonen. Il pilota finlandese riabbraccerà la squadra con cui si è laureato campione del mondo nel 2007 e con la quale – nonostante il licenziamento del 2009 – è legato da una sincera passione.

 

La Ferrari sarà la mia ultima squadra in Formula 1″.Kimi Raikkonen l’aveva detto a più riprese, tra il 2007 e il 2008, quando era il pilota di punta del Cavallino Rampante.

 

Certe cose te le senti, certe passioni sono fiamme irrazionali che annullano lo spazio, comprimono il tempo, rimarginano le ferite. Quella tra la Ferrari e Kimi è una storia particolare, figlia di un destino incrociato e di un affetto che rasenta l’attrazione tra due poli così diversi, così vicini.

 

Raikkonen è già stato, e probabilmente sarà di nuovo, l’uomo del destino della Ferrari. Arrivò in squadra nel 2007 con i suoi silenzi, la sua poetica strafottenza per tutto ciò che non riguarda la guida, le difficoltà ad ambientarsi in una squadra tutta nuova dopo cinque anni nella “Grande di Oltremanica”, la McLaren.

 

Eppure quell’anno vinse, e tanto, entrando nei cuori dei tifosi grazie all’epica rimonta mondiale. Una delle progressioni iridate più emozionanti nella storia della F1, pari a quella rincorsa da film che il suo idolo James Hunt completò nel 1976 contro Lauda. All’epoca fu una McLaren a beffare una Ferrari. Nel 2007 è stata la Ferrari di Raikkonen a beffare la McLaren di Lewis Hamilton e Fernando Alonso.

 

Il titolo mondiale al primo anno in rosso, terzo ferrarista della storia a riuscirci dopo Juan Manuel Fangio e Jody Scheckter. Ma non è tutto, perchè Kimi è stato anche il pilota a vincere la gara numero duecento della Ferrari (Cina 2007) e a siglare la duecentesima pole position della Scuderia (Francia 2008).

 

Segnali, questi, che sarebbero dovuti bastare da soli a far capire alla Ferrari di aver trovato l’uomo su cui puntare, con il quale cercare successi a raffica. Non fu così, la storia la conoscete.

 

Ci furono le incomprensioni tra team e pilota dovute all’intemperanza dell’uomo Raikkonen, ma anche una splendida vettura – la F2008 – disegnata (e soprattutto sviluppata) su misura per Felipe Massa, con un avantreno ballerino, morbido, brusco in inserimento curva che creò più di un grattacapo ad un driver abituato a monoposto dal comportamento neutro e molto stabili.

 

E arrivò la crisi nella prima parte del 2008, una difficoltà tecnica che fece sorgere le più svariate leggende metropolitane su quel ragazzo che dormiva al volante, o guidava ubriaco.

 

Per carità, Kimi è un personaggio vero, che ama vivere; un pilota d’altri tempi, il miglior erede per approccio alle competizioni e carattere agli eroi degli anni settanta e ottanta. Raikkonen è un antidivo politicamente scorretto; fuma, beve, fotte e sfotte. Ma alla guida è un fenomeno.

 

Del suo talento se ne accorsero anche i più scettici in un pomeriggio settembrino del 2009, quando Raikkonen espugnò (per la quarta volta in carriera) Spa con una Ferrari a dir poco mediocre. Quella vittoria, una vera e propria impresa, lo consacrò definitivamente agli occhi dei tifosi ferrari.

 

Iceman non avrà gran rispetto per i media, per gli sponsor, per tutto ciò che reputa superfluo. Al contempo però è un pilota professionale, affezionato alla causa, bravo a dialogare con i tecnici (checchè se ne dica) e soprattutto leale.

 

Non lo vedremo twittare dal podio, o parlare in italiano con i box. Difficilmente elogerà la squadra più del dovuto. Eppure da iridato lasciò strada nel 2008 a Felipe Massa che lottava per il mondiale.Mostrando anche il suo lato di uomo squadra.

 

Non è un caso, infatti, che i meccanici della Ferrari lo adorino ancora, come è entusiasta chiunque lavori con lui per il feedback e la fiducia che questo glaciale ragazzo sa trasmettere. A modo suo Raikkonen, e lo abbiamo scoperto col tempo, è un leader silenzioso, ma vero.

 

Soprattutto è una persona che dietro la maschera di ghiaccio ha dei sentimenti. Lo fece capire al mondo intero quando lasciò la F1: “Ci sono troppi interessi economici, è solo business e politica, questo mondo mi fa schifo”.

 

Kimi era stato tradito, accoltellato da quella squadra che lui stesso aveva definito “Una famiglia“. E rendetevi conto di quanto peso potevano avere queste parole se pronunciate da una persona che fa della freddezza un credo.

 

Come un amante abbandonato Raikkonen ha aspettato il suo momento, ha corso nel mondiale Rally e ha stupito con la Lotus, sembrando ancora più forte e concentrato rispetto al passato.

 

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. La scelta della Ferrari è stata la migliore possibile. Maranello riporterà a casa il pilota più amato, nonchè l’ultimo suo campione del mondo. Ma non è solo una scelta di cuore.

 

Con i nuovi motori turbo serviranno tutto il talento e la sensibilità tecnica di Raikkonen, quella capacità di sfruttare l’asfalto al limite, ma con traiettorie chirurgicamente impeccabili. Precisione, velocità, costanza di rendimento. Provando a ricostruire insieme ciò che è stato bruscamente interrotto.

 

Perchè è chiaro che la Ferrari nel 2009 si comportò male con Raikkonen (per rispetto non scendiamo nei particolari di una situazione familiare che era difficile per il finlandese) , ma il tenebroso Kimi è come il Cavaliere Oscuro; non è l’eroe che la Ferrari merita, ma quello di cui – tra i capricci di Alonso e una concorrenza sempre più spietata – ha bisogno.

 

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Sembra che le trattative vere e proprie siano iniziate con le scuse personali di Montezemolo a Kimi per gli avvenimenti del 2009.

:asd:

 

Sarà la volta buona che imparerà l'italiano :)

 

Finalmente ora è ufficiale.

 

Spero però che arrivi il Raikkonen della Lotus e del 2007, non quello della seconda metà del 2008...

Questo penso che dipenderà esclusivamente da come verrà trattato :) lui se viene tratto in un certo modo, rende in un certo modo. Si è ben visto proprio in queste due ultime esperienze in F1, alla Ferrari e alla Lotus. Altro che bollito.

 

Alonso per rendere al meglio ha bisogno di essere circondato da leccasedere e sentirsi dire da tutti che è il migliore dell'intera storia della F1, Lic invece deve essere trattato in un altro modo.

Modificato da The-Flying-Finn

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L'autore di questo articolo dovrebbe parlare con Fiorio.

Bello cmq sapere che ci sono anche molti estimatori di Kimi.

Speriamo in bene per questa nuova avventura non facile con l'antipatico ma grande pilota Alonso, speriamo in una gestione corretta da parte della Ferrari. Sono abbastanza contento, d'altronde per ovvi motivi la permanenza in lotus era da escludere come opzione, forse la Mclaren sarebbe stata la scelta migliore per garanzie di "prima guida" ma va bene così, se il trattamento sarà paritario se la caverà alla grande!

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io credo che molti, se nella disgraziata (per loro) e improbabile ipotesi che kimi andrà meglio di alfonso, organizzeranno un suicidio di massa...

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