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marcostraz

2011 IZOD IndyCar Series Season

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Leo Turrini non capisce un cazzzo di corse, quando scriveva su Autosprint sparava una caggata dietro l'altra.

 

Io sono un duro e crudo Black Jack degli anni '80 e non ci vedo nulla di male nelle copertine con l'incidente mortale. Dal punto di vista giornalistico, credo che sia necessario illustrare un evento di lutto con foto nette dell'accaduto come successo con Senna nel 1994 su AS, mentre invece con Tomisawa su MS non ci fu nemmeno una foto dell'incidente. Questa foto come quella di Zanardi sanguinante sono forti ma credo che pi? che tollerabili. Se c'? qualche foto di troppo, era quella di Ratzemberger che sputava sangue dalla bocca (usc? in diversi giornali, non AS) o quelle andate distrutte di Senna con la faccia sfondata. Quello ? andare a raschiare sul fondo del lercio, ma una foto dell'incidente non la trovo cos? male.

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Leo Turrini non capisce un cazzzo di corse, quando scriveva su Autosprint sparava una caggata dietro l'altra.

 

Io sono un duro e crudo Black Jack degli anni '80 e non ci vedo nulla di male nelle copertine con l'incidente mortale. Dal punto di vista giornalistico, credo che sia necessario illustrare un evento di lutto con foto nette dell'accaduto

come successo con Senna nel 1994 su AS, mentre invece con Tomisawa su MS non ci fu nemmeno una foto dell'incidente. Questa foto come quella di Zanardi sanguinante sono forti ma credo che pi? che tollerabili. Se

c'? qualche foto di troppo, era quella di Ratzemberger che sputava sangue dalla bocca (usc? in diversi giornali, non AS) o quelle andate distrutte di Senna con la faccia sfondata. Quello ? andare a raschiare sul fondo del lercio,

ma una foto dell'incidente non la trovo cos? male.

 

Non ho ancora comprato l'AS di questa settimana, la copertina e' dedicata a Wheldon?

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Tu lo sai, quando corriamo in questi ovali, soprattutto Chicago e Texas, Kentucky meno ma quei due si, lo dico sempre, speriamo che nessuno si faccia male e nessuno decolli. Guardare queste gare ? un misto di eccitazione e paura, perch? sono vicini si danno ruotate ma va quasi sempre bene. Per? sai che sarebbe bastato pochissimo perch? succedesse un disastro. Ovviamente ora sull'onda emotiva si vuole rivoluzionare tutto, c'? sempre il rischio di prendere decisioni eccessive per poi pentirsene. Non ? che in ogni gara di questo tipo si fa male qualcuno eh, per? i precedenti ci sono e bisogna guardare in faccia la realt?, questi ovali non sono nati per le monoposto. Si ? cercato di rompere un po' i ponti col passato, l'IRL non si chiama pi? cos?, Tony George non c'? pi?, voltiamo pagina definitivamente. Specie con una macchina pi? potente alle porte. Sui 10 giri di domenica posso solo dire che li ho passati a bocca aperta perch? non credevo a quello che vedevo, gente che si sportella cos?, non solo i ragazzini ma anche Tagliani e Briscoe...Non credevo avrebbe avuto quelle proporzioni ma certamente prima o poi qualcosa succedeva.

Col tempo ho imparato a capire chi ? prudente e responsabile solo a parole, e chi lo dimostra anche in pista. Nella prima categoria ci sono coloro che lo fanno con malizia, e ci sono quelli che sono semplicemente guidati da un'indole che non possono controllare, e per la maggior parte sono i pi? giovani e con meno esperienza.

 

Prendiamo Hinchcliffe. E' un ragazzo molto intelligente, si vede, ma la sua natura e la sua et? creano un mix che quando si abbassa la visiera si trasforma nell'opposto di quello che ?, e gli vedi prendere dei rischi che non ti aspetteresti mai. E non ? il solito discorso che una volta messo il casco i piloti si staccano dal mondo circostante e focalizzano l'obiettivo. Ovviamente tutti corrono in maniera tosta, per vincere, non si gioca con le barbie, ma in certe situazioni c'? dell'altro, entrano in gioco incoscienza, inesperienza, e niente da perdere. Mi sento di dire lo stesso per Hildebrand, ad esempio. Per non parlare di gente come Sato e Viso, qui andiamo fuori scala, eppure se anche a loro vai a chiedere se trovano gusto a correre come corrono non penso che ti risponderebbero s?. E' pi? forte di loro, ? l'indole, che batte sempre la ragione anche se quando ci si gioca la vita non dovrebbe essere cos?. E mentre a un giovane certe "stravaganze" in pista si potrebbero anche perdonare, per gente pi? esperta non ? la stessa cosa. Penso pure a Lloyd, che passa pi? tempo oltre i limiti che dentro. O Scheckter, che meno male ha iniziato a staccarsi un p? dallo Scheckter che faceva robe da mani nei capelli non oltre un lustro fa.

 

E domenica ognuno dei 34, nonostante chi era l? diceva che fossero tutti nervosi e preoccupati, ha rivelato ancora una volta la propria vera faccia. E abbiamo potuto vedere chi adottava prudenza per quanto possibile, tenendo fede alle proprie sensazioni (pochi), chi era imprevedibile (parecchi), e chi non aveva rispetto di nessuno, neanche di se stessi (la maggior parte), e cosa pi? preoccupante anche alcuni elementi che tutto sono tranne che inesperti o incoscienti. Non so.....quel posto puzzava gi? da gioved?: troppo grip, talmente tanto da azzerare qualsiasi effetto negativo delle turbolenze e permettere a tutti di correre a 10 centimetri da quello davanti, senza problemi, a tavoletta sempre e comunque, e da qui le velocit? monstre. Gi? l? si capiva che la gara avrebbe preso una piega mai vista, diversa anche da Chicago, dove c'? tutta un'altra aderenza e nonostante la facilit? di stare ravvicinati chiunque si trovava prima o poi a dover alzare il piede di tanto in tanto. Stavolta no. Stavolta si trattava di un gioco che consisteva solo nel vedere chi aveva pi? palle, o pi? stupidit?, per tentare cose assurde, per sgomitare nel mucchio e avanzare a colpi di ruotate e quant'altro, per intimidire l'avversario, per metterlo alle strette e costringerlo ad arretrare. Nessuna abilit? personale, come capire qual ? la linea migliore, o gestire la macchina nel traffico, insomma le solite cose che vediamo da altre parti, anche a Chicago. Niente. Solo un gruppo di tori scatenati pronti a tutto. Sono sicuro che tanti veterani hanno provato con tutte le proprie forze a evitare certe situazioni, ma secondo me la loro preoccupazione si ? trasformata nello stesso nervosismo che avvinghiava i pi? giovani, e questo vale a qualsiasi livello di esperienza, quando si ? nervosi spesso viene meno la lucidit?, che in queste corse ? tutto e pu? fare la differenza tra la vita e la morte.

 

Appena li misero sul sito guardai gli highlights delle libere, tutto bene e nella norma, o quasi, fino a quando vidi Hinchcliffe fiondarsi come un cane rabbioso sull'apron del traguardo per liberarsi facilmente da un 3 wide, che essendo una sessione di LIBERE avrebbe potuto gestire in tutt'altro modo. In quel momento compresi la mentalit? totalmente sbagliata con cui i piloti stavano affrontando il weekend, e che tipo di gara sarebbe stata.

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1) Commissari e tecnici in quella curva non ci devono stare e non ci fanno niente...

commissari e tecnici in quella curva ci stanno e ci devo stare come in ogni altra curva, per tutta una serie di motivi (tecnici e di sicurezza) anche abbastanza ovvi...

 

2) Io intendevo al posto delle reti, non al posto dei muretti. Dietro o sopra i muretti che come hai detto fanno egregiamente il loro lavoro. Sono quelle reti e quei pali che dovrebbero sparire.

3) Non ? un buon motivo per continuare ad usarle. Siamo nel 2011, mi rifiuto di credere che la soluzione migliore siano quelle reti con quei pali ogni 2 metri... a sto punto meglio le care vecchie balle di paglia.

4) Vedi punto 1.

Sul fatto che ci possano essere soluzioni migliori delle reti sono d'accordissimo, e vanno studiate tutte le opzioni possibili...ma al momento sono adottate ovunque, quindi non credo che il problema sia specificatamente di un circuito o di una categoria...

 

5) Sar? anche come dici tu, ma io da profano, cambio canale e vedo 34 macchine correre in un catino del genere a 360 all'ora, con quelle protezioni l?, e mi sorge pi? di un dubbio sul fatto che si facciano riflessioni serie in merito alla sicurezza.

L'ho anche scritto nel mio articolo (non so se l'hai letto)...la sicurezza delle vetture a quella velocit? ? fuor di dubbio, e proprio l'incidente di domenica ne ? la prova: con tutto quello che ? successo, con le vetture che volavano e le scene da Terminator, alla fine gli altri 14 piloti non hanno avuto nessuna conseguenza fisica rilevante...e lo stesso Wheldon ? morto per una circostanza fortuita...se avesse sbattuto con una angolazione diversa, oggi saremmo tutti a parlare di altro...invece purtroppo ? successo quel che ? successo per il semplice motivo che il 100% della sicurezza non l'avremo mai...il che, come ho gi? scritto, non significa rassegnarsi e lasciare tutto com'? ma studiare sempre ogni soluzione possibile per spingerci sempre pi? vicini a quel 100%...

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L'ho anche scritto nel mio articolo (non so se l'hai letto)...

E ribadisco che ? uno dei pi? belli che ho letto in questi giorni.

 

Tutti a dire: L'AVEVO DETTO IO...................... DOPO!

Come ieri Papis a Sportitalia, che ha sparato una serie di idiozie allucinanti.

 

Ed anche Tracy che si lamenta mi fa scapare da ridere, perch? ne stiamo a parlare solo perch? ? morto Dan.

Altrimenti l'unico cruccio che avremmo avuto sarebbe stato di aver perso 15 auto in una botta sola.

 

Guardate ste foto: sono montate alla rovescia,quindi scorretele a sx invece che a dx, e guardate che altezza raggiunge Power, o la Mann, che ? completamente girata in aria. La sicurezza c'?, ma il 100% non ci sar? mai.

http://www.lasvegassun.com/news/2011/oct/16/wheldon-hurt-huge-crash-vegas/

Modificato da Adam Clayton

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Sulla gazzetta tutti a dare contro...che la indy ? indietro rispetto alla F1...io penso che se era una f1 domenica cosa sarebbe cambiato?

 

e poi il fatto che gli altri piloti stiano bene ? un ottimo segno...ma quando corri a 300 e passa nn sai mai che succede...per me sono a livelli davvero alti...

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Comunque la maggior parte delle dichiarazioni che si sentono sono solo figlie del momento. Passata la fase emotiva, tutto ritorner? come prima.

I piloti Indy, tutti, accettano il rischio. Se davvero si sentissero minacciati, reagirebbero.

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in F1 lo accettano?

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in F1 lo accettano?

basta dai!

ma ti pagano per chiedere sempre le stesse cose?

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in F1 lo accettano?

 

 

Lo scorso anno ? morto Tomizawa in Moto2...? cambiato qualcosa? oppure ? stata accettata come fatalit

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Non ho ancora comprato l'AS di questa settimana, la copertina e' dedicata a Wheldon?

Torna una pagina indietro ;)

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tomizawa ? il classico esempio di incidente che non puoi dare colpe a nessuno...

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tomizawa ? il classico esempio di incidente che non puoi dare colpe a nessuno...

Neanche a quei geni che mettono la moquette aldil? dei cordoli?

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capisco...comunque di scivolare pu? capiatre ugualmente...

Modificato da Spa_83

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Anche di trovare il parcheggio occupato pu? capitare ugualmente....

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Neanche a quei geni che mettono la moquette aldil? dei cordoli?

 

Quei geni potrebbero obiettare che si era rotto lo sterzo....

Modificato da Biranbongse Bhanuban

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tomizawa ? il classico esempio di incidente che non puoi dare colpe a nessuno...

 

 

Dan Wheldon ? morto per sfiga, perch? ha picchiato con un angolo che non doveva, nel momento in cui non doveva e in un punto in cui non doveva.

Purtroppo, correre a quelle medie, continua ad essere pericoloso e l'unico modo per far qualcosa ? quello di togliere potenza alle auto, oppure creare ovali senza curve sopraelevate. Non ? che puoi dire ? morto perch? mancavano le vie di fuga, perch? i commissari erano inefficienti, perch? ? esplosa una gomma, perch? ? stato colpito in testa da un oggetto vagante.

Come dicevo prima, se davvero i piloti Indy si sentissero minacciati, non correrebbero.

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Certamente non parlavo di un Cockpit F1 o INDY tanto chiuso...ma l'esperimento di disegnarla io non la trovo male...

 

iacoski_ferrari_FX-i1_concept_KUB_1200px_RBG.jpg

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Certamente non parlavo di un Cockpit F1 o INDY tanto chiuso...ma l'esperimento di disegnarla io non la trovo male...

In quanto tempo un pilota riuscirebbe ad uscire da una macchina del genere?

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