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3 ore fa, Illy ha scritto:

Si perez tra i nemici dopo  @Nemesis

Il primo movimento è forse la pagina tecnicamente più complessa e raffinata che Mahler abbia mai composto. Non stupisce che un musicista estremamente sensibile alla costruzione formale come Berg sia stato colpito così a fondo dall'Andante comodo. Mahler combina assieme, con grandissima abilità, due principi della tecnica compositiva: lo sviluppo e la variazione. Il risultato è una forma che restituisce il senso di equilibrio architettonico caratteristico della forma-sonata, mantenendo allo stesso tempo il sapore di un'estrema libertà espressiva.

Un altro aspetto molto interessante della tecnica compositiva dell'ultimo Mahler è messo in luce dal modo in cui sono organizzate le battute iniziali.

La musica di Mahler procede quasi sempre per gesti, segnali, citazioni. Il primo di questi segnali, che costruisce anche il punto di partenza della Sinfonia, è la citazione del «tema della morte» dell'Ottava Sinfonia di Bruckner. Alla quarta battuta un corno suona un tema di cinque note, su cui Mengelberg annotò «Thema Liebe», tema dell'amore. Alla sesta battuta, in levare, i secondi violini aggiungono l'elemento decisivo, l'intervallo discendente di seconda, che costituisce il vero asse melodico e armonico d i tutta la Sinfonia.

Il tono intero discendente è un vocabolo musicale molto preciso nel linguaggio dell'autore, sempre associato all'idea di abbandono e di distacco. L'intervallo, protagonista anche dell'Adagietto della Quintae dello Abschied di Das Lied von der Erde, compare per la prima volta in Mahler nel Lied «Ich bin der Welt abhanden gekommen» ("Ormai non mi ha più il mondo, mi ha perduto", trad. it. di Q. Principe).

La breve introduzione, sei battute in tutto, sembra insignificante, un semplice mormorio dell'orchestra, come se la musica si risvegliasse lentamente da un sogno. In realtà Mahler accumula uno dopo l'altro gli elementi essenziali, sui quali costruisce l'intero movimento. Ogni dettaglio, per quanto minuto, è organizzato con rigore matematico, ma per rendere più precisa l'espressione emotiva. Non a caso Leibniz definiva la musica come exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi "un esercizio inconsapevole di matematica in cui la mente non si rende conto di calcolare".

Il mondo sinfonico di Mahler è costituito da una fitta rete di associazioni e di rimandi con la propria musica. In Mahler occorre parlare di metamorfosi, più che di sviluppo, perché attraverso la trasformazione continua di piccoli elementi si conforma in modo nuovo la figura musicale. Alcune figure-segnale sono distribuite lungo il percorso per articolare la forma secondo il progetto poetico dell'insieme. Dopo quello dell'amore ascoltato all'inizio, il più importante di tali richiami è il tema del destino, che risuona in un disegno cromatico discendente dei corni. Il motivo, che annuncia il presagio della morte, si ripresenta varie volte, sempre in relazione alla struttura della forma sonata, indicando così un percorso poetico ben preciso. Per esempio, compare poche battute dopo l'inizio dello sviluppo, nel clima tragico stabilito dall'improvvisa modulazione a Mi bemolle minore. Il presagio della morte conferisce dunque al contesto un contorno narrativo nuovo. Alcuni elementi che nell'introduzione erano oggetti quasi neutri e privi d'espressione (un ritmo di tre note ribattute e una figura melodica dell'arpa), si trovano calati ora in una dimensione angosciosa, come dentro a un paesaggio illividito dall'oscurarsi del cielo.

La spaventosa tensione accumulata nello sviluppo raggiunge l'apice con l'esplosione del ritmo di tre note, suonato "alla massima forza" da tromboni e tuba, la cui sonorità allude per tradizione al mondo soprannaturale. Corni, controfagotto e contrabbassi contrappongono al Do degli ottoni un Fa diesis, da cui scaturisce un urto di tritono, l'intervallo più dissonante del sistema tonale. Dopo la conflagrazione, avviene un fatto inaudito. «Wie sin schwerer Kondukt», come un solenne corteo funebre, è indicato in partitura. Mahler crea un episodio che sembra la mimesi sonora di un autentico corteo e introduce un elemento di realismo nel cuore della Sinfonia. Nella percezione del pubblico il motivo delle trombe sfila attraverso lo spazio, come se provenisse da una banda di palcoscenico, sfruttando la dinamica (f-ff-f) e l'armonia (Do maggiore - Si maggiore - Re maggiore). Il coup de théàtre costituisce uno strappo alla logiformale della Sinfonia. L'irruzione della Marcia Funebre rappresenta un elemento volgare dal punto di vista estetico, ma il ritorno del primo tema, dopo un simile episodio, assume un significato drammatico di ben altra intensità.

Dopo aver assistito alla rappresentazione della propria morte, infatti, l'autore si abbandona al dolce respiro dell'intervallo discendente di seconda, nella cullante frase degli archi. Solo alla fine si chiarisce il senso di tutto il percorso. Il movimento è una celebrazione della morte, una drammatica rappresentazione della lotta, del combattimento, della sconfitta e della rassegnazione di fronte alla morte

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SIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIINFAAAAAAATTIII.

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1 minuto fa, Ruberekus ha scritto:

Il primo movimento è forse la pagina tecnicamente più complessa e raffinata che Mahler abbia mai composto. Non stupisce che un musicista estremamente sensibile alla costruzione formale come Berg sia stato colpito così a fondo dall'Andante comodo. Mahler combina assieme, con grandissima abilità, due principi della tecnica compositiva: lo sviluppo e la variazione. Il risultato è una forma che restituisce il senso di equilibrio architettonico caratteristico della forma-sonata, mantenendo allo stesso tempo il sapore di un'estrema libertà espressiva.

Un altro aspetto molto interessante della tecnica compositiva dell'ultimo Mahler è messo in luce dal modo in cui sono organizzate le battute iniziali.

La musica di Mahler procede quasi sempre per gesti, segnali, citazioni. Il primo di questi segnali, che costruisce anche il punto di partenza della Sinfonia, è la citazione del «tema della morte» dell'Ottava Sinfonia di Bruckner. Alla quarta battuta un corno suona un tema di cinque note, su cui Mengelberg annotò «Thema Liebe», tema dell'amore. Alla sesta battuta, in levare, i secondi violini aggiungono l'elemento decisivo, l'intervallo discendente di seconda, che costituisce il vero asse melodico e armonico d i tutta la Sinfonia.

Il tono intero discendente è un vocabolo musicale molto preciso nel linguaggio dell'autore, sempre associato all'idea di abbandono e di distacco. L'intervallo, protagonista anche dell'Adagietto della Quintae dello Abschied di Das Lied von der Erde, compare per la prima volta in Mahler nel Lied «Ich bin der Welt abhanden gekommen» ("Ormai non mi ha più il mondo, mi ha perduto", trad. it. di Q. Principe).

La breve introduzione, sei battute in tutto, sembra insignificante, un semplice mormorio dell'orchestra, come se la musica si risvegliasse lentamente da un sogno. In realtà Mahler accumula uno dopo l'altro gli elementi essenziali, sui quali costruisce l'intero movimento. Ogni dettaglio, per quanto minuto, è organizzato con rigore matematico, ma per rendere più precisa l'espressione emotiva. Non a caso Leibniz definiva la musica come exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi "un esercizio inconsapevole di matematica in cui la mente non si rende conto di calcolare".

Il mondo sinfonico di Mahler è costituito da una fitta rete di associazioni e di rimandi con la propria musica. In Mahler occorre parlare di metamorfosi, più che di sviluppo, perché attraverso la trasformazione continua di piccoli elementi si conforma in modo nuovo la figura musicale. Alcune figure-segnale sono distribuite lungo il percorso per articolare la forma secondo il progetto poetico dell'insieme. Dopo quello dell'amore ascoltato all'inizio, il più importante di tali richiami è il tema del destino, che risuona in un disegno cromatico discendente dei corni. Il motivo, che annuncia il presagio della morte, si ripresenta varie volte, sempre in relazione alla struttura della forma sonata, indicando così un percorso poetico ben preciso. Per esempio, compare poche battute dopo l'inizio dello sviluppo, nel clima tragico stabilito dall'improvvisa modulazione a Mi bemolle minore. Il presagio della morte conferisce dunque al contesto un contorno narrativo nuovo. Alcuni elementi che nell'introduzione erano oggetti quasi neutri e privi d'espressione (un ritmo di tre note ribattute e una figura melodica dell'arpa), si trovano calati ora in una dimensione angosciosa, come dentro a un paesaggio illividito dall'oscurarsi del cielo.

La spaventosa tensione accumulata nello sviluppo raggiunge l'apice con l'esplosione del ritmo di tre note, suonato "alla massima forza" da tromboni e tuba, la cui sonorità allude per tradizione al mondo soprannaturale. Corni, controfagotto e contrabbassi contrappongono al Do degli ottoni un Fa diesis, da cui scaturisce un urto di tritono, l'intervallo più dissonante del sistema tonale. Dopo la conflagrazione, avviene un fatto inaudito. «Wie sin schwerer Kondukt», come un solenne corteo funebre, è indicato in partitura. Mahler crea un episodio che sembra la mimesi sonora di un autentico corteo e introduce un elemento di realismo nel cuore della Sinfonia. Nella percezione del pubblico il motivo delle trombe sfila attraverso lo spazio, come se provenisse da una banda di palcoscenico, sfruttando la dinamica (f-ff-f) e l'armonia (Do maggiore - Si maggiore - Re maggiore). Il coup de théàtre costituisce uno strappo alla logiformale della Sinfonia. L'irruzione della Marcia Funebre rappresenta un elemento volgare dal punto di vista estetico, ma il ritorno del primo tema, dopo un simile episodio, assume un significato drammatico di ben altra intensità.

Dopo aver assistito alla rappresentazione della propria morte, infatti, l'autore si abbandona al dolce respiro dell'intervallo discendente di seconda, nella cullante frase degli archi. Solo alla fine si chiarisce il senso di tutto il percorso. Il movimento è una celebrazione della morte, una drammatica rappresentazione della lotta, del combattimento, della sconfitta e della rassegnazione di fronte alla morte

 

Un riassunto, per favore.

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16 minuti fa, Ruberekus ha scritto:

Il primo movimento è forse la pagina tecnicamente più complessa e raffinata che Mahler abbia mai composto. Non stupisce che un musicista estremamente sensibile alla costruzione formale come Berg sia stato colpito così a fondo dall'Andante comodo. Mahler combina assieme, con grandissima abilità, due principi della tecnica compositiva: lo sviluppo e la variazione. Il risultato è una forma che restituisce il senso di equilibrio architettonico caratteristico della forma-sonata, mantenendo allo stesso tempo il sapore di un'estrema libertà espressiva.

Un altro aspetto molto interessante della tecnica compositiva dell'ultimo Mahler è messo in luce dal modo in cui sono organizzate le battute iniziali.

La musica di Mahler procede quasi sempre per gesti, segnali, citazioni. Il primo di questi segnali, che costruisce anche il punto di partenza della Sinfonia, è la citazione del «tema della morte» dell'Ottava Sinfonia di Bruckner. Alla quarta battuta un corno suona un tema di cinque note, su cui Mengelberg annotò «Thema Liebe», tema dell'amore. Alla sesta battuta, in levare, i secondi violini aggiungono l'elemento decisivo, l'intervallo discendente di seconda, che costituisce il vero asse melodico e armonico d i tutta la Sinfonia.

Il tono intero discendente è un vocabolo musicale molto preciso nel linguaggio dell'autore, sempre associato all'idea di abbandono e di distacco. L'intervallo, protagonista anche dell'Adagietto della Quintae dello Abschied di Das Lied von der Erde, compare per la prima volta in Mahler nel Lied «Ich bin der Welt abhanden gekommen» ("Ormai non mi ha più il mondo, mi ha perduto", trad. it. di Q. Principe).

La breve introduzione, sei battute in tutto, sembra insignificante, un semplice mormorio dell'orchestra, come se la musica si risvegliasse lentamente da un sogno. In realtà Mahler accumula uno dopo l'altro gli elementi essenziali, sui quali costruisce l'intero movimento. Ogni dettaglio, per quanto minuto, è organizzato con rigore matematico, ma per rendere più precisa l'espressione emotiva. Non a caso Leibniz definiva la musica come exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi "un esercizio inconsapevole di matematica in cui la mente non si rende conto di calcolare".

Il mondo sinfonico di Mahler è costituito da una fitta rete di associazioni e di rimandi con la propria musica. In Mahler occorre parlare di metamorfosi, più che di sviluppo, perché attraverso la trasformazione continua di piccoli elementi si conforma in modo nuovo la figura musicale. Alcune figure-segnale sono distribuite lungo il percorso per articolare la forma secondo il progetto poetico dell'insieme. Dopo quello dell'amore ascoltato all'inizio, il più importante di tali richiami è il tema del destino, che risuona in un disegno cromatico discendente dei corni. Il motivo, che annuncia il presagio della morte, si ripresenta varie volte, sempre in relazione alla struttura della forma sonata, indicando così un percorso poetico ben preciso. Per esempio, compare poche battute dopo l'inizio dello sviluppo, nel clima tragico stabilito dall'improvvisa modulazione a Mi bemolle minore. Il presagio della morte conferisce dunque al contesto un contorno narrativo nuovo. Alcuni elementi che nell'introduzione erano oggetti quasi neutri e privi d'espressione (un ritmo di tre note ribattute e una figura melodica dell'arpa), si trovano calati ora in una dimensione angosciosa, come dentro a un paesaggio illividito dall'oscurarsi del cielo.

La spaventosa tensione accumulata nello sviluppo raggiunge l'apice con l'esplosione del ritmo di tre note, suonato "alla massima forza" da tromboni e tuba, la cui sonorità allude per tradizione al mondo soprannaturale. Corni, controfagotto e contrabbassi contrappongono al Do degli ottoni un Fa diesis, da cui scaturisce un urto di tritono, l'intervallo più dissonante del sistema tonale. Dopo la conflagrazione, avviene un fatto inaudito. «Wie sin schwerer Kondukt», come un solenne corteo funebre, è indicato in partitura. Mahler crea un episodio che sembra la mimesi sonora di un autentico corteo e introduce un elemento di realismo nel cuore della Sinfonia. Nella percezione del pubblico il motivo delle trombe sfila attraverso lo spazio, come se provenisse da una banda di palcoscenico, sfruttando la dinamica (f-ff-f) e l'armonia (Do maggiore - Si maggiore - Re maggiore). Il coup de théàtre costituisce uno strappo alla logiformale della Sinfonia. L'irruzione della Marcia Funebre rappresenta un elemento volgare dal punto di vista estetico, ma il ritorno del primo tema, dopo un simile episodio, assume un significato drammatico di ben altra intensità.

Dopo aver assistito alla rappresentazione della propria morte, infatti, l'autore si abbandona al dolce respiro dell'intervallo discendente di seconda, nella cullante frase degli archi. Solo alla fine si chiarisce il senso di tutto il percorso. Il movimento è una celebrazione della morte, una drammatica rappresentazione della lotta, del combattimento, della sconfitta e della rassegnazione di fronte alla morte

Aggiunto alla lista degli amici subito dopo il prof Aldo Covello (con riserva), il prof che mi ha dato 30 a metodi matematici per la Fisica (di cui non mi ricordo il nome). 

  • Lewisito 1

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27 minuti fa, Ruberekus ha scritto:

Il primo movimento è forse la pagina tecnicamente più complessa e raffinata che Mahler abbia mai composto. Non stupisce che un musicista estremamente sensibile alla costruzione formale come Berg sia stato colpito così a fondo dall'Andante comodo. Mahler combina assieme, con grandissima abilità, due principi della tecnica compositiva: lo sviluppo e la variazione. Il risultato è una forma che restituisce il senso di equilibrio architettonico caratteristico della forma-sonata, mantenendo allo stesso tempo il sapore di un'estrema libertà espressiva.

Un altro aspetto molto interessante della tecnica compositiva dell'ultimo Mahler è messo in luce dal modo in cui sono organizzate le battute iniziali.

La musica di Mahler procede quasi sempre per gesti, segnali, citazioni. Il primo di questi segnali, che costruisce anche il punto di partenza della Sinfonia, è la citazione del «tema della morte» dell'Ottava Sinfonia di Bruckner. Alla quarta battuta un corno suona un tema di cinque note, su cui Mengelberg annotò «Thema Liebe», tema dell'amore. Alla sesta battuta, in levare, i secondi violini aggiungono l'elemento decisivo, l'intervallo discendente di seconda, che costituisce il vero asse melodico e armonico d i tutta la Sinfonia.

Il tono intero discendente è un vocabolo musicale molto preciso nel linguaggio dell'autore, sempre associato all'idea di abbandono e di distacco. L'intervallo, protagonista anche dell'Adagietto della Quintae dello Abschied di Das Lied von der Erde, compare per la prima volta in Mahler nel Lied «Ich bin der Welt abhanden gekommen» ("Ormai non mi ha più il mondo, mi ha perduto", trad. it. di Q. Principe).

La breve introduzione, sei battute in tutto, sembra insignificante, un semplice mormorio dell'orchestra, come se la musica si risvegliasse lentamente da un sogno. In realtà Mahler accumula uno dopo l'altro gli elementi essenziali, sui quali costruisce l'intero movimento. Ogni dettaglio, per quanto minuto, è organizzato con rigore matematico, ma per rendere più precisa l'espressione emotiva. Non a caso Leibniz definiva la musica come exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi "un esercizio inconsapevole di matematica in cui la mente non si rende conto di calcolare".

Il mondo sinfonico di Mahler è costituito da una fitta rete di associazioni e di rimandi con la propria musica. In Mahler occorre parlare di metamorfosi, più che di sviluppo, perché attraverso la trasformazione continua di piccoli elementi si conforma in modo nuovo la figura musicale. Alcune figure-segnale sono distribuite lungo il percorso per articolare la forma secondo il progetto poetico dell'insieme. Dopo quello dell'amore ascoltato all'inizio, il più importante di tali richiami è il tema del destino, che risuona in un disegno cromatico discendente dei corni. Il motivo, che annuncia il presagio della morte, si ripresenta varie volte, sempre in relazione alla struttura della forma sonata, indicando così un percorso poetico ben preciso. Per esempio, compare poche battute dopo l'inizio dello sviluppo, nel clima tragico stabilito dall'improvvisa modulazione a Mi bemolle minore. Il presagio della morte conferisce dunque al contesto un contorno narrativo nuovo. Alcuni elementi che nell'introduzione erano oggetti quasi neutri e privi d'espressione (un ritmo di tre note ribattute e una figura melodica dell'arpa), si trovano calati ora in una dimensione angosciosa, come dentro a un paesaggio illividito dall'oscurarsi del cielo.

La spaventosa tensione accumulata nello sviluppo raggiunge l'apice con l'esplosione del ritmo di tre note, suonato "alla massima forza" da tromboni e tuba, la cui sonorità allude per tradizione al mondo soprannaturale. Corni, controfagotto e contrabbassi contrappongono al Do degli ottoni un Fa diesis, da cui scaturisce un urto di tritono, l'intervallo più dissonante del sistema tonale. Dopo la conflagrazione, avviene un fatto inaudito. «Wie sin schwerer Kondukt», come un solenne corteo funebre, è indicato in partitura. Mahler crea un episodio che sembra la mimesi sonora di un autentico corteo e introduce un elemento di realismo nel cuore della Sinfonia. Nella percezione del pubblico il motivo delle trombe sfila attraverso lo spazio, come se provenisse da una banda di palcoscenico, sfruttando la dinamica (f-ff-f) e l'armonia (Do maggiore - Si maggiore - Re maggiore). Il coup de théàtre costituisce uno strappo alla logiformale della Sinfonia. L'irruzione della Marcia Funebre rappresenta un elemento volgare dal punto di vista estetico, ma il ritorno del primo tema, dopo un simile episodio, assume un significato drammatico di ben altra intensità.

Dopo aver assistito alla rappresentazione della propria morte, infatti, l'autore si abbandona al dolce respiro dell'intervallo discendente di seconda, nella cullante frase degli archi. Solo alla fine si chiarisce il senso di tutto il percorso. Il movimento è una celebrazione della morte, una drammatica rappresentazione della lotta, del combattimento, della sconfitta e della rassegnazione di fronte alla morte

Do degli ottoni

  • Lewisito 1

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8 minuti fa, crucco ha scritto:

Basta fail topic @Ferrarista, dai...

Magari è un fail del suo candidato.

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1 minuto fa, ForzaFerrari ha scritto:

Magari è un fail del suo candidato.

 

:norr:

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Nessun fail, solo utenti poco istruiti.

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11 ore fa, The-Flying-Finn ha scritto:

SIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIINFAAAAAAATTIII.

 

Quello lì biondo è senza biglietto, gli dia una bella multina

 

  • Lewisito 1

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Gli da una bella multina.

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siam quasi a 50 dai

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Un po' di zombie qua?

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Gli zombie sono dei vermi viscidi.

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E le zombe?

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26 minuti fa, crucco ha scritto:

22830171187_d1813d0066_o.gif

ti prego dimmi che è un porno

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