312t4 5 Inviato 3 Giugno, 2006 Mamma mia Supernova! Che difficolt? c'? a pensare al fatto che Prost si dedicava pi? a preparare un assetto da gara rispetto ai colleghi, mentre Senna, oltre ovviamente a preparare la macchina per il gp, ci teneva tantissimo ad ottenere la pole? Non c'? nessun tentativo di giustificare Prost in questo. Qua non stiamo a fare i tifosi dell'uno o dell'altro come spesso perdono tempo a fare gli "sbarbatelli" che invece di "godere" delle capicit? di un pilota attaccano tutti quelli che non sono i loro beniamini... stiamo solo ragionando su quello che succedeva allora. Ho pure riportato due frasi del francese, non inventate da me, ma dette da Alain Prost che adesso riporto ancora. Questa dopo il gp del messico 88 vinto da Alain: "I can't push hard like him (Senna) all the time. Or every day, every practice, everywhere, starts.., trying to make pole-position every time, I can't do.. I can't do it anymore, I recognize it.. I mean... it's a.. I'm getting old.. maybe.." Dice, se non sai l'inglese, che non ? in grado di spingere forte come lui ad ogni occasione. Che non ce la fa (probabilmente a livello mentale) e si deduce che anche in gara per lui non ? pensabile dare il massimo dal primo all'ultimo giro come fa Senna. Daltronde sono tantissime le gare in cui Prost nei primi giri ? quinto, sesto e sembra fuori dalla lotta per la vittoria e poi da met? gara in poi arriva inesorabile sin sulla vetta. ""From the beginning of the Friday, I worked with John Barnard and, without caring about qualifying, we worked on the best race set-up we could possibly find "" Qua dice chiaramente che sin dall'inizio del venerd? di prove lavorava con Barnard, il progettista della vettura, alla ricerca del miglior assetto possibile per la gara, senza preoccuparsi delle qualifiche. Dato che Barnard se ne and? nell'87, questa dichiarazione ? di almeno 2-3 stagioni antecedente all'arrivo di Senna. Ora non puoi dire o chiederci se Senna preparasse la gara come o meglio o peggio di Prost, che razza di domanda ?? Ogniuno fa quello che sa fare e nel modo che sa. Se hai comprato l'inserto in allegato con la gazzetta, (ma ho visto che ben pochi l'hanno fatto...), avrai letto la descrizione di una parte del lavoro cui si dedicava Prost. Siccome succedeva che i piloti entrassero con leggero anticipo in curva rispetto alle traiettorie ideali (non era un errore ma forse una necessit?.. non saprei dirlo ma anche oggi lo si vede e lo fanno anche in moto) succedeva ovviamente che la macchina tendesse ad andare larga in uscita. Bene, se hai letto, avrai visto che Prost dedicava il suo studio all'assetto (rigidit? sospensioni, beccheggio, rollio, distribuzione dei pesi, pneumatici ecc ecc) per far si che la macchina al punto di corda scivolasse via di c*lo come lui desiderava raddrizzandosi "naturalmente" rispetto alla traiettoria ideale, col risultato di poter frenare dopo e accellerare nel momento giusto senza perder tempo. Ovviamente non si parla di sbandate ma di comportamenti che noi umani non vediamo neanche davanti alla tv. Quindi tu pensa che conoscenza e che lavoro certosino per ottenere risultati di questo tipo. Capisci che non si parla dell'incidenza di un'ala ma di dinamiche molto ma molto pi? complesse. Di contro Senna, per ovviare allo stesso problema, "semplicemente" dava una miriade di piccolissimi colpi d'accelleratore che progressivamente spostavano la deriva della vetura nel modo desiderato. E ti faccio notare che si parla della frenata o dell'ingresso in curva, fase in cui in teoria l'accelleratore ? a zero. Questa tecnica al tempo nessuno oltre al brasiliano era in grado di eseguirla. E qua emergono i due mostri: uno possedeva la conoscenza assoluta del mezzo di cui disponeva ed era in grado di farlo lavorare come lui desiderava, l'altro illuminava di talento e dono divino ogni singolo gesto della sua guida. Ora questo ? solo un piccolissimo aspetto della guida che loro mettevano in pista nell'arco di un giro. Moltiplicalo per tutto il giro, poi per tutto il gp. e hai la misura della lotta titanica a cui ci si sfida a quei livelli e del solco moltiplicato per mille che ad ogni momento quei due scavavano nei confronti egli avversari. Poi Senna, su stessa ammissione di Prost era pi? veloce, spingeva sempre, rischiava di pi?. Nello scontro ne escono 2 titoli a Senna ed uno a Prost. Per contro Prost afferma, giustamente, che nessuno dei suoi compagni di team (apparte lauda per mezzo punto!) abbia mai fatto pi? punti di lui nell'arco di una stagione. Vero e strabiliante. (Se nell'88 ci fossero stati i punteggi attuali il campione sarebbe stato Prost!) Ora cosa non ti torni in tutto questo non lo capisco. Spero di esser stato d'aiuto. che razza di domanda ?? lo volevo cos?, non sbarrato!! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Supernova 23 Inviato 3 Giugno, 2006 Mamma mia 312t4! XD XD XD Quello che volevo evidenziare ? che con tutti questi discorsi, invece che esaltare le capacit? di Prost, lo sminuiamo pure troppo! Anche la frase di Alain che hai riportato, che io intendo piuttosto scherzosa, e che si conclude guarda caso con la battuta " forse sto invecchaindo" nn fa altro che sminuire il talento di Prost, come se Senna fosse di un altro pianeta e nn era concepibile stargli davanti... La mia domanda (che nn pretendeva risposta) invitava a rifelttere sul fatto che se Prost dedicava anima e corpo alla gara e in gara le beccava era proprio un "brocco"; se invece Senna nonostante quel poco tempo che dedicava all'assetto da gara, riusciva a trovarne uno che gli consentisse di essere pi? velcoe in gara, Prost restava cmq un brocco perch? sacrificava le qualifiche facendosi umiliare dal brasiliano con distacchi siderali in alcuni casi... con questo nn voglio dire che Prost era un brocco, ok? bello l'aneddoto che hai raccontato, purtroppo mi sono girato mezza palermo ma gli inserti della gazzetta nn li ho trovati da nessuna parte; ho pure mandato una mail alla rcs ma mi ahnno detto che ? competenza degli edicolanti far avere i numeri ai propri clienti Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
312t4 5 Inviato 6 Giugno, 2006 Anche la frase di Alain che hai riportato, che io intendo piuttosto scherzosa, e che si conclude guarda caso con la battuta " forse sto invecchaindo" nn fa altro che sminuire il talento di Prost, come se Senna fosse di un altro pianeta e nn era concepibile stargli davanti... Il fatto ? che Senna era di un altro pianeta! Questo ? il punto. Prost ? serio in quell'intervista. Ha appena vinto una gara, siamo ancora all'inizio del mondiale e non ? ancora iniziato l'odio tra i due. Ha appena vinto dominando davanti a Senna, e per farlo ha dovuto tirare dal primo all'ultimo metro. Cosa che solitamente non fa. Ed appunto ammette che spingere in quel modo per lui ? troppo. E siccome non sa e non immagina cosa accadr?, comincia ad ammettere la maggiore ed indiscutibile velocit? di Senna. E conclude serenamente con una battuta. La mia domanda (che nn pretendeva risposta) invitava a rifelttere sul fatto che se Prost dedicava anima e corpo alla gara e in gara le beccava era proprio un "brocco"; se invece Senna nonostante quel poco tempo che dedicava all'assetto da gara, riusciva a trovarne uno che gli consentisse di essere pi? velcoe in gara, Prost restava cmq un brocco perch? sacrificava le qualifiche facendosi umiliare dal brasiliano con distacchi siderali in alcuni casi... "..senna nonostante quel poco tempo che dedicava alla gara.." Bada bene che spesso salti a delle conclusioni drastiche senza passaggi intermendi. Nessuno ha detto qua, ne ho mai letto da nessuna parte, che Senna dedicasse poco tempo alla preparazione della gara! Cadi spesso in questo errore. Come per il discorso di Prost nell'altro topic in cui dicevi che non potevi credere che a fine 91 il francese non avesse trovato un sedile con cui correre. Il fatto era che Prost un sedile diverso dalla Williams neanche lo voleva e si permise il lusso di un anno sabbatico. Cos?, allo stesso modo tu concludi che Senna dedicasse poco tempo alla gara, me nessuno ha mai detto st? cosa. (Questo per dirti non saltare a conclusioni troppo precipitosamente). Cmq poni una buona considerazione a cui ho pensato in questi giorni. Il tuo dubbio ? lecito. Ma credo che sia una domanda che trae in inganno. Cio?. Bisogna considerare due cose: 1- il fatto che Senna fosse realmente di un altro pianeta. Non so quanto tu abbia visto e letto in proposito, ma lo era. Lui tendeva per natura a dominare tutto e tutti, e viveva per riuscirci. Dopo le prove tra il venerd? ed il sabato, invece di andare a riposare, col suo ingegnere di pista stava sveglio a ripercorrere mentalmente altri 5 o 6 giri di pista, rivivendo e valutando ogni attimo della sua guida e indivuduando ogni sbavatura sua o della monoposto. Spesso concludeva che poteva recuperare qualche decimo que e la nelle varie parti della pista, e mettendo insieme tutta "la teoria" concludeva che avrebbe potuto fare anche la pole, nonostante sembrasse impossibile. Ed il giorno dopo accadeva spesso, (? accaduto per 65 volte) che facesse davvero il tempo che pensava di poter fare seduto sulla poltrona dell'albergo! Questa persona era un gradino pi? in la degli altri riguardo alla guida. "In la" da che parte non so.. ma ad un altro livello di coscenza sicuramente. 2- il fatto che Prost non partecipava per dominare, ma per vincere le gare ed il campionato. C'? un intervista in cui dice che per lui era meglio arrivare 4 che forse secondo correndo dei rischi. Questo la dice lunga sul diverso approccio alle corse dei due. Ma non dimentichiamo che Prost ? il pilota che ha vinto pi? gp dopo MS! E questo dimostra come fosse solitamente in assoluto controllo della gara, delle prestazioni della sua vettura, nella bravura nel sistemarla e nel gestirla durante il gp. Superiore a tutti. Il Professore appunto, perch? ogni volta saliva in cattedra ed elargiva lezioni agli umani. Poi il destino gli ha messi contro. Dotati della stessa vettura ? emerso subito il fatto che Senna fosse pi? veloce. Ma Prost pi? abile a fruttare tutte le occasioni. Lotta titanica. Ci sono gare in cui Senna domina lasciando Prost dietro ad aspettare.. Ci sono gare in cui Senna domina e Prost che aspetta (come sempre) ne sfrutta gli errori Ci sono gare in Prost lascia sfogare Senna e poi risale alla grande forte di una vettura preparata meglio o di gomme meno usurate. E ci sono state gare in cui ha dominato Prost. Quelle che il francese riteneva importanti, in cui valesse la pena rischiare come il brasiliano. Una di questa ? il gp di Francia, in cui sia nell''88 che nell'89 ha siglato la pole! E nell'88 ha dominato tutta la gara davanti al Brasiliano. (nell 89 Senna ebbe in problema in partenza) Un'altra ? la famosa suzuka 89, gara in cui Prost sa che Senna non deve vincere e che conduce dalla prima curva fino al disperato tentativo di Senna a meno di 10 giri dalla fine! Quell'incidente c'? stato perch? Senna quel giorno non aveva nessun altra possibilit? che rischiare tutto. La gara stava finendo e Prost era ancora la davanti a tirare come un matto. Ci ha provato, gli ? andata bene, ma la trappola del francese gli ha tolto le speranze di vincere il titolo (avrebbe infatti dovuto vincere anche ad adelaide). (ora non divaghiamo sull'incidente!!) Quindi che dire. La tua considerazione parta da un giusto ragionamento, ma la verit?, come si suol dire, st? nel mezzo!! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Rain 1 Inviato 11 Luglio, 2008 Loro avevano bisogno l?uno dell?altro. Si appartenevano a vicenda. Come dire ?amore e odio: due facce della stessa medaglia?. C?era (c??) un legame magico tra loro due. E? che sembra impossibile pensare a Prost senza pensare anche a Senna, o sembra impossibile pensare a Senna senza pensare a Prost, anche se io di questa seconda opzione ne faccio a meno. A dire il vero non ho neanche bisogno di pensare ad Alain per pensare ad Ayrton, lui mi viene in mente sempre. Indipendentemente. Forse ? che adesso, proprio in virt? di questo ?legame magico? quando mi capita di rivedere Prost, o anche solo di sentirlo nominare, mi viene perfino da sorridere. E dire che anni fa questo non lo avrei mai nemmeno pensato. Prost era nemico di Ayrton e quindi mio nemico. Quante gliene ho dette! Poi forse, come Ayrton, anch?io ho deposto le armi. Anche se a volte, anche adesso, se ripenso a certi momenti?.mi viene ancora un nervoso! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lucaf2000 1646 Inviato 11 Luglio, 2008 quando i 2 piu' grandi piloti di sempre si trovano a correre nella stessa epoca e addirittura nella stessa vettura, accade quel che ? successo... comunque spezzo una lancia in favore di prost, ayrton aveva un talento velocistico superiore al suo, ma non cosi' grande come si ? sempre fatto voler credere, ricordiamoci come per esempio nell'83 e 84 prost era sempre il piu' veloce ma buttava i mondiali per errori... a me le loro sfide mancano tantissimo, quella fu' un'epoca unica ed irripetibile per la formula 1... comunque quella mclaren era la vettura migliore sicuramente, ma la differenza la facevano soprattutto i 2 piloti.... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Rain 1 Inviato 11 Luglio, 2008 comunque spezzo una lancia in favore di prost, ayrton aveva un talento velocistico superiore al suo, ma non cosi' grande come si ? sempre fatto voler credere, ricordiamoci come per esempio nell'83 e 84 prost era sempre il piu' veloce ma buttava i mondiali per errori... Cos? parl? il grande vate! Della serie: e meno male che Senna per te ? il pi? grande, ? il dio della Formula1 ecc..ecc.... Ma vabb? lasciamo perdere..... parabola discendente. A picco direi! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Alesi27 2 Inviato 11 Luglio, 2008 quando i 2 piu' grandi piloti di sempre si trovano a correre nella stessa epoca e addirittura nella stessa vettura, accade quel che ? successo... comunque spezzo una lancia in favore di prost, ayrton aveva un talento velocistico superiore al suo, ma non cosi' grande come si ? sempre fatto voler credere, ricordiamoci come per esempio nell'83 e 84 prost era sempre il piu' veloce ma buttava i mondiali per errori... a me le loro sfide mancano tantissimo, quella fu' un'epoca unica ed irripetibile per la formula 1... comunque quella mclaren era la vettura migliore sicuramente, ma la differenza la facevano soprattutto i 2 piloti.... Un p? azzardata come affermazione... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sundance76 9 Inviato 11 Luglio, 2008 Indubbiamente Senna era il mago della pole-position, ma secondo molti addetti ai lavori Prost, se voleva, riusciva a uguagliare la velocit? del brasiliano. Tuttavia Senna aveva una propensione a prendersi dei rischi che Prost non era disposto a prendersi. Alain preferiva lavorare per la gara, e Senna spesso si giovava dei parametri di Prost per mettere definitivamente a punto la vettura. Senna aveva 5 anni meno di Prost, e per combattere l'iniziale predominanza di Alain in squadra ( che era in McLaren da 4 anni ), era disposto a lavorare con una grinta ossessiva e a prendersi rischi a volte anche eccessivi. Vorrei che si riflettesse sull'esempio che ? gi? stato accennato, se non sbaglio da 312t4: Prost ha sempre detto che il GP di Francia per lui era uno degli appuntamenti cui teneva di pi? ( lo vinse 5 volte ). E anche Senna su quella pista, come tutti, vi aveva svolto molti collaudi. Ebbene, Prost sia nell'88 che nell'89, a parit? di auto, disse che non voleva farsi sfuggire la pole position l? a casa sua, e infatti in entrambi gli anni part? davanti a tutti, Ayrton compreso. A parte la gara ( che Alain vinse tutte e due le volte ), l'episodio delle qualifiche fa ben capire che ? fondato il pensiero di chi ritiene che Prost in genere non si prendeva certi rischi in prova che per Ayrton erano abituali, ma Alain, quando voleva, sapeva anche prenderseli e battere anche uno come Ayrton, che sul giro veloce in prova era il migliore. C'? un episodio ulteriore, raccontato da Jo Ramirez, inerente proprio alle qualifiche al Paul Ricard 1988: Prost and? in pista e fece un tempo molto buono, il migliore fino a quel momento. Rientr? ai box, scese dall'auto, si cambi? e rest? in borghese al muretto. Jo Ramirez gli disse: "Sei matto??? Manca ancora mezz'ora!! Sali in macchina e guida!!" Prost rispose: "Ho fatto un giro perfetto, non posso fare meglio di cos?. Se Ayrton migliora il mio tempo, allora vuol dire che si merita la pole". Ayrton, vedendo Prost gi? in borghese, si innervos? e scese in pista con Alain che lo osservava dal box, ma pi? Ayrton girava, pi? peggiorava le sue prestazioni. La pole-position rest? a Prost. D'altro canto, riguardo il talento cristallino di Ayrton, ecco un altro ricordo di Jo Ramirez di Spa '88: dopo le qualifiche, in cui Senna fece un tempo ultra-superiore a quello di Alain, quest'ultimo si avvicin? al cronologico dei tempi ed esclam?: "Mezzo secondo pi? veloce di me in questo settore, qui!! Non ci posso credere, non qui. E' fottutamente veloce!!". Quando Alain ha detto cos?, Ramirez si ? voltato verso Ayrton che aveva sentito il suo commento e gli ha rivolto un soddisfattissimo sorriso... Si dice giustamente che i numeri non possono certo spiegare tutto, per? se permettete, ne metto alcuni, ma riferiti solo al 1988 e 1989, cio? a parit? di macchina: Senna si dimostr? costantemente pi? veloce in prova di Prost quando entrambi erano sulla stessa McLaren-Honda nell'88 e 89. Per dire: 13 pole per Senna e 2 per Prost nell'88, di nuovo 13 a 2 nell'89. In gara per? i giri veloci sono 7-3 per Prost nell'88, e 5-3 sempre per Prost nell'89. In totale per il biennio 88-89: Punti validi: 161 a 150 per Prost Punti totali: 186 a 154 per Prost Vittorie 14 a 11 per Senna Pole: 26 a 4 per Senna GPV: 12 a 6 per Prost Podi: 14 a 4 per Prost. Mondiali: 1 a 1. Non arrivo a nessun verdetto, ci mancherebbe, anche perch? pure da questi numeri si evince che fu una sfida stellare, e mi ritengo fortunato ad avervi in gran parte assistito. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
luke36 6 Inviato 11 Luglio, 2008 Senna e Prost hanno vissuto una esperienza agonistica simbiontica. Avversari ma amici, nemici ma consapevoli del reciproco valore. Ayrton apprezzava Alain e Alain apprezzava Ayrton. I due hanno dato il megli di se nel momento in cui si combattevano in pista. Per questi erano simbionti. Il duello era la loro ragione di vita. Alain ha sempre saputo cosa fosse Ayrton. Lo temeva. Lo stimava. Sapeva che era pi? forte di lui. Quando a Suzuka 1989 Alain commise quella scorrettezza, fu come confessare che l'unica sua arma per fermare Ayrton non era andare pi? forte di Ayrton ma era soltanto fermarlo e penso che Alain ricorse a quella scorrettezza, forse la prima veramente sporca della sua vita agonistica, perch? cap? che non ne aveva di pi? e Ayrton si. Un piccolo appunto sui numeri. Ayrton vinceva i GP con la pole. Spesso se ne andava i primi giri e poi controllava. Per questo non ha mai fatto tanti GPV. Non ci sar? mai pi? un duello come quello tra Alain e Ayrton. Penso che il TOP della storia della F1 si sia toccato con loro. Luke 36 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Alesi27 2 Inviato 11 Luglio, 2008 Io non volevo affatto sminuire Prost, anzi, ma dire solo che dire che erano i migliori due della storia ? troppo... io considero Senna il migliore di sempre, ma Prost non il secondo.. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sundance76 9 Inviato 11 Luglio, 2008 Mah, io rispetto le opinioni riguardo una ipotetica graduatoria dei pi? grandi, anche se sapete che non sono propenso a questo genere di classifiche "ogni-tempo". E rispetto chi sostiene la fondatissima convinzione che Senna fosse sicuramente migliore di Prost (restiamo a questi due). Tuttavia vorrei qui riportare un intervento di un vero appassionato che lessi molto tempo fa su un altro forum, credetemi, vale la pena di leggerlo tutto: "[.....] Venendo al merito: dopo tutti questi anni penso di essere giunto ad una visione ?serena? degli eventi di quel periodo e la mia conclusione ? che, sia chi ? convinto che Prost fosse il migliore, sia chi ? convinto che il migliore fosse Senna ha delle ottime ragioni per sostenere la sua tesi. Si potrebbe fare un discorso pi? ampio, ma se ci limitiamo alle stagioni 1988 e 1989 (per non andare OT) direi che la valutazione che ho appena scritto ? in parte conseguenza dalla constatazione del fatto che entrambi i piloti avrebbero potuto aggiudicarsi il titolo in tutte e due le stagioni, trovo perci? giusto che la sfida sia finita con un titolo a testa. Se un solo parametro riuscisse ad esprimere l?efficacia di un pilota nell?affrontare le gare di Formula 1 (sintetizzando in un unico numero la somma di velocit?, continuit?, e intelligenza strategica e tattica, capacit? di messa a punto, etc.etc.) penso che nel caso di Prost e Senna avrebbe assunto due valori estremamente simili. Quello che non era affatto simile ? il modo in cui i due arrivavano a questa somma. L?approccio alle gare dei due campioni era estremamente diverso. Tutti lo sappiamo ed ? stato scritto anche in queste pagine: Senna era il pilota della prestazione assoluta, sul giro secco per la pole resta probabilmente il migliore che la Formula 1 abbia visto negli ultimi 40 anni (dai tempi di Jim Clark). La sua gestione del week end di gara consisteva nel voler essere davanti sempre, in cima alla lista dei tempi in tutte le sessioni di prove libere, oltre che naturalmente in qualifica. La maggior parte dei piloti cerca la pole position perch? ? la posizione di partenza migliore per la gara, per Senna era una cosa diversa, era una sfida con se stesso (non solo con gli altri) alla ricerca di quel limite personale assoluto che cercava di raggiungere fino a toccarlo e sentire che c?era qualcosa oltre, che poteva volare ancora pi? in alto. Lo ha spiegato lui stesso in una memorabile intervista. Per Senna la velocit? non era solo un mezzo per stare davanti agli altri, era anche uno strumento per entrare, in quei 90 secondi, in una dimensione a cui pochissimi hanno accesso. La sua determinazione e motivazione traspariva anche dal suo modo di affrontare le gare, in cui la sua strategia non era diversa: stare davanti sempre e comunque. Una condotta che lo rendeva pi? aggressivo del compagno anche nei doppiaggi, specialit? in cui ha sempre dimostrato di cavarsela meglio di Prost (guadagnando a volte vantaggi decisi su di lui proprio in queste fasi, come a Monaco nel 1989), e lo poneva in una classe tutta sua sulla pista bagnata. Nel 1988, quando i due iniziarono a confrontarsi come compagni di squadra, Alain Prost non era pi? nella condizione di avere un simile approccio alle corse. C?? una dichiarazione molto onesta di Alain in cui dice ?non posso spingere sempre al massimo come fa lui, tutti i giorni, in tutte le sessioni, in tutte le gare, provando a fare la pole position sempre. Non posso pi? farlo? e poi aggiunge ?forse sono troppo vecchio?. Attenzione per?, questa dichiarazione era appunto la constatazione della sua differenza di approccio, ma non era una resa, perch? Alain era convinto che, nelle occasioni in cui avesse deciso di spingere anche lui al maSsimo, la sua velocit? non avrebbe avuto niente da invidiare a quella di nessuno, nemmeno di Senna. E infatti quella frase fu pronunciata con il sorriso sulle labbra, con serenit? oltre con onest?, perch? veniva in una giornata in cui Prost aveva appena dimostrato a se stesso che le cose stavano effettivamente cos?, al termine del Gran Premio del Messico del 1988 in cui ebbe la meglio su Senna proprio sul terreno della velocit? pura, arrivando a distanziarlo fino a 10?? in una battaglia di giri pi? veloci contro giri pi? veloci. Una delle sue vittorie pi? memorabili. Queste erano le basi su cui si svolse quel confronto: in prova non ce n?era per nessuno e le due stagioni si conclusero con due netti 14 a 2 a favore del brasiliano (che in entrambe le stagioni part? al palo la bellezza di 13 volte), ma in gara la situazione era molto diversa e se ? vero che Senna fu globalmente pi? veloce e incisivo, ottenendo un maggior numero di vittorie, ? altrettanto vero che quando Prost volle o ebbe la necessit? di rispondere le sue prestazioni lo misero in grado di lottare alla pari con Senna, standogli davanti in diverse occasioni e limitandosi a cercare il miglior piazzamento possibile nelle altre. Una strategia che gli consent? di marcare un numero di punti superiore al rivale in entrambe le stagioni (105 a 94 nella prima, 81 a 60 nella seconda), perdendo il titolo del 1988 solo per la regola degli scarti che venne poi abolita un paio di stagioni dopo senza suscitare particolari rimpianti. Nel 1988 (e poi nel 1989) molti ebbero l?impressione di vedere un replay del duello tra Prost e Lauda avvenuto pochi anni prima, sempre in seno al team Mc Laren. E in effetti le similitudini erano molte: Nel 1984 Prost era appena arrivato nel team ed era alla ricerca del suo primo titolo, Lauda era un due volte campione del mondo gi? integrato nella squadra (anche se mai come lo sarebbero stati Prost prima e Senna poi). Prost era pi? veloce e si assumeva rischi che Lauda non prendeva nemmeno in considerazione. Qualcuno ricorder? quanto spesso Prost riusc?, in quella stagione, a portare la sua McLaren in prima fila nonostante la Porsche fosse l?unico motorista (tra quelli di punta) a non prevedere l?esistenza di un propulsore da qualifica (cio? con una pressione di sovralimentazione spinta a livelli tali da far toccare al motore, per la breve distanza di pochi giri, picchi di 1000-1200 cavalli), il che si traduceva in un deficit di decine, se non centinaia, di cavalli durante le prove. Lauda rispondeva con una maggiore costanza di rendimento e ammetteva senza problemi la superiorit? velocistica del compagno, una volta disse ?non posso credere a quanto va forte Prost in prova? e infatti si ritrovava regolarmente distanziato di due o tre file sullo schieramento di partenza. C?era per? a mio avviso una significativa differenza tra il confronto Lauda-Prost e quello Prost-Senna: Lauda non fu mai in grado di sfidare Prost sul piano della prestazione, mai una volta lo sopravanz? in gara in una battaglia a viso aperto e senza l?intervento di fattori esterni come i guasti meccanici (qualcuno forse citer? Zandvoort 1985, ma non ? quello di cui sto parlando). L?austriaco, avendo accettato di essere meno veloce, si limitava a mettersi davanti al resto del plotone (cosa spesso alla sua portata, non solo per le sue doti, ma anche perch? la McLaren Porsche in gara era nettamente la monoposto migliore) aspettando e sperando che succedesse qualcosa a Prost. Cosa che in effetti accadde in diverse occasioni nel 1984, tanto ? vero che Lauda vinse il titolo per mezzo punto. Lauda era il calcolatore, Prost il pilota del ?vincere o rompere?. Nel 1988 Prost era cresciuto come pilota, aveva vinto due titoli, battuto il record assoluto di vittorie, guadagnato in esperienza e autocontrollo, ma perso qualcosa in aggressivit? e velocit? pura. Aveva fatto suo il ?Lauda Way?, preferendo gestire le gare senza pi? cercare la vittoria a tutti i costi. Anche Prost, come Lauda quattro anni prima, riconosceva la superiorit? in prova del suo nuovo compagno di team, ma, a differenza di Lauda 4 anni prima, quando decideva che era il momento di attaccare, e di lottare con il coltello tra i denti, Senna doveva sudare sette camice per cercare di stargli davanti in gara. Una di queste occasioni fu proprio la gara di cui si ? parlato qui, il Gran Premio del Giappone del 1989. E? probabilmente la gara che rivisto pi? volte in vita mia, diverse decine nell?arco di 18 anni e secondo me resta una corsa senza pari, ognuno dei 53 giri di quella gara (specialmente i primi 47) meriterebbe un posto nella storia della Formula 1. Anzi, ci sarebbe da aggiungere anche un altro giro, quello della pole di Senna, per quanto mi riguarda resta il suo giro di qualifica pi? impressionante, il suo arrivo in chicane ? roba dal pelle d?oca. Dopo una dimostrazione di forza cos? straripante da parte di Senna in prova Prost sapeva che se voleva portare a casa il mondiale (che rischiava di perdere come l?anno precedente, pur avendo segnato ben 21 punti in pi? del brasiliano, per la ?solita? regola degli scarti) doveva rispolverare il manico dei tempi migliori, quello che da qualche gara lasciava nel cassetto. E cos? fece: centrata una partenza perfetta allung? su Senna fino a quasi 5 secondi nei primi 8 giri (una progressione degna di entrare in cineteca al pari del giro da pole di Senna del giorno prima), mantenendo poi il vantaggio tra i 3 i 4 secondi per due terzi di gara. Nel finale Senna, anche sfruttando un paio di doppiaggi favorevoli, riusc? a riportarsi nella coda del francese, ma si accorse ben presto che sarebbe stato quasi impossibile superarlo sul dritto perch? Prost era partito con ali meno cariche e gli andava letteralmente via in accelerazione e nei due tratti veloci della pista. Senna per contro poteva sfruttare il maggior carico aerodinamico sul misto e in curve come la veloce 130R, che riusciva a percorrere pi? velocemente di Prost. E fu proprio all?uscita di questa curva che Senna, decidendo di rischiare il tutto per tutto e senza molte alternative, tent? un ultimo estremo attacco a Prost a 6 giri dalla fine. Concordo con chi (tra questi Jo Ramirez) sostiene che Senna non sarebbe mai riuscito a fare la chicane entrando fuori traiettoria e a quella velocit?. Inoltre una manovra del genere, considerando la distanza che c?era tra le due macchine prima della frenata, poteva avere successo solo se Prost avesse ?collaborato?, ma Prost aveva detto, proprio prima di quella gara, che il tempo delle porte aperte ? finito, d?altronde i due gi? in pratica non si parlavano da quasi 6 mesi, dopo il ?patto tradito? di Imola, e infatti Alain chiuse d?istinto il rivale (e al momento di impostare la curva era ancora davanti di quasi mezza macchina, quindi ne aveva diritto) e le vetture si toccarono. Un incidente di corsa che port? poi alle polemiche che sappiamo, specie per ci? che avvenne dopo, e al titolo mondiale per Prost. Dopo questo lungo (troppo lungo) post in cui ho cercato (senza ovviamente riuscirci) di non soffermarmi troppo sui particolari arrivo alla mia conclusione che ? poi il punto da cui sono partito: Parliamo dei due pi? grandi piloti della loro epoca, forse di sempre. A distanza di tutti questi anni non mi interessa pi? cercare di dimostrare a tutti i costi chi dei due era il migliore (e in merito ho ovviamente un mio personale verdetto che forse traspare da ci? che ho scritto), mi sento solo fortunato per aver assistito in diretta e in prima persona a qualcosa di forse irripetibile. Perch? raramente accade che due piloti di questa levatura appartengano alla stessa generazione e possano quindi confrontarsi in pista. Noi che lo abbiamo visto lo sappiamo: non lo dimenticheremo." Penso sia un intervento in gran parte condivisibile da molti. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
tigre 38 Inviato 11 Luglio, 2008 Interessante questa analisi, b? io non sono un fan di Prost e non mi ? mai stata simpatica la coppia Senna Prost, io adoravo la coppia Mansell Piquet, per? questo post da un'analisi secondo me giusta dei rapporti di forza Prost-Senna in quel periodo, io dico che Prost non aveva niente da invidiare a nessuno come velocit?, basta riguardarsi le corse del biennio '85 '86 in quel periodo Prost era un martello, poi dopo la situazione ? cambiata, io dico che il questo duello sarebbe stato molto pi? equilibrato se fosse avvenuto 2-3 anni prima quando Prost era all'apice, uno dei pi? grandi piloti del dopoguerra Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lucaf2000 1646 Inviato 12 Luglio, 2008 Cos? parl? il grande vate! Della serie: e meno male che Senna per te ? il pi? grande, ? il dio della Formula1 ecc..ecc.... Ma vabb? lasciamo perdere..... parabola discendente. A picco direi! non hai capito, senna era il piu' grande ma prost non gli era cosi' inferiore come in molti dicono... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lucaf2000 1646 Inviato 12 Luglio, 2008 Un p? azzardata come affermazione... ? la verit?.... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lucaf2000 1646 Inviato 12 Luglio, 2008 Io non volevo affatto sminuire Prost, anzi, ma dire solo che dire che erano i migliori due della storia ? troppo... io considero Senna il migliore di sempre, ma Prost non il secondo.. purtroppo prost ? poco considerato, sono in molti a pensarla come te, nonostante tanto per dirne 2 a parit? di macchina abbia umiliato lauda e mansell e sempre a parit? di macchina ha battuto (e perso) senna... sarei curioso di sapere chi metti davanti a prost, perch? secondo me dopo senna nessuno gli puo' stare davanti...aveva la pecca del bagnato evvero, ma la compensava con tante altre cose e con gli interessi pure Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
tigre 38 Inviato 12 Luglio, 2008 purtroppo prost ? poco considerato, sono in molti a pensarla come te, nonostante tanto per dirne 2 a parit? di macchina abbia umiliato lauda e mansell e sempre a parit? di macchina ha battuto (e perso) senna... sarei curioso di sapere chi metti davanti a prost, perch? secondo me dopo senna nessuno gli puo' stare davanti...aveva la pecca del bagnato evvero, ma la compensava con tante altre cose e con gli interessi pure Umiliato Lauda e Mansell? leggitui la biografia di Mansell, Prost afaceva la prima guida alla Ferrari, una delle sue migliori qualit? era il politico, Nigel racconta molto bene di come dietro le apparenze Prost lavorasse dietro le quinte per avere il materiale migliore, a Silverstone arrivo' a scambiare i tag sulle auto senza dire niente al secondo pilota, Prost grandissimo ma non ha umiliato Mansell, nemmeno Lauda che oramai era gi? pensionato nel 1985, la forza di Prost era il ritmop gara senz'altro se si parla di talento puro Prost ne aveva da vendere, uno dei miglior di tutti i tempi paragonabile a Schumacher Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lucaf2000 1646 Inviato 12 Luglio, 2008 Umiliato Lauda e Mansell? leggitui la biografia di Mansell, Prost afaceva la prima guida alla Ferrari, una delle sue migliori qualit? era il politico, Nigel racconta molto bene di come dietro le apparenze Prost lavorasse dietro le quinte per avere il materiale migliore, a Silverstone arrivo' a scambiare i tag sulle auto senza dire niente al secondo pilota, Prost grandissimo ma non ha umiliato Mansell, nemmeno Lauda che oramai era gi? pensionato nel 1985, la forza di Prost era il ritmop gara senz'altro se si parla di talento puro Prost ne aveva da vendere, uno dei miglior di tutti i tempi paragonabile a Schumacher mansell gli faceva talmente da seconda guida che in partenza pensava piu' a chiudere il francese che senna...la verit? ? che il confronto fu' imbarazzante, prost massacro' per tutto l'anno mansell in lungo e in largo... lauda poi, nel 84 ebbe solo colpi di fortuna una dopo l'altro nonostante prost fosse piu' veloce, del 85 nemmeno parlo del loro confronto, perch? sarebbe come sparare sulla croce rossa... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
tigre 38 Inviato 12 Luglio, 2008 mansell gli faceva talmente da seconda guida che in partenza pensava piu' a chiudere il francese che senna...la verit? ? che il confronto fu' imbarazzante, prost massacro' per tutto l'anno mansell in lungo e in largo... lauda poi, nel 84 ebbe solo colpi di fortuna una dopo l'altro nonostante prost fosse piu' veloce, del 85 nemmeno parlo del loro confronto, perch? sarebbe come sparare sulla croce rossa... Prost partiva quasi sempre dietro all'asso Inglese, ma c'era sempre qualcosa che accadeva sulla macchina di quest'ultimo, quando era la sua magari anche quando glie la cambiava di nascosto scambiando i tag ahah a Silverstone in qualifica gli dette sette decimi con la macchina di Prost Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lucaf2000 1646 Inviato 12 Luglio, 2008 Prost partiva quasi sempre dietro all'asso Inglese, ma c'era sempre qualcosa che accadeva sulla macchina di quest'ultimo, quando era la sua magari anche quando glie la cambiava di nascosto scambiando i tag ahah a Silverstone in qualifica gli dette sette decimi con la macchina di Prost a prost non gli ? mai interessato delle qualifiche, lo si ? visto al tempo della mclaren con senna... in gara la musica era quella, con prost che massacra l'inglese, certo masell andava piu' piano perch? lo sabatovano... mansell ? stato un gran pilota, ma non un fuoriclasse, il confronto con prost l'ha dimostrato Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
tigre 38 Inviato 12 Luglio, 2008 a prost non gli ? mai interessato delle qualifiche, lo si ? visto al tempo della mclaren con senna... in gara la musica era quella, con prost che massacra l'inglese, certo masell andava piu' piano perch? lo sabatovano... mansell ? stato un gran pilota, ma non un fuoriclasse, il confronto con prost l'ha dimostrato Prost quando capiva che non ce la faceva cercava in qualunque modo di avvantaggiarsi con manovre politiche come nell'89 alla McLaren "mi danno telai stantii, avvantaggiano quell'altro pilota" e altre bugie del genere, ma al di l? di tutto come hai detto te aveva un grande talento forse superiore anche a quello di Senna, cio' non significa che fosse pi? forte di lui, Mansell e Ayrton avevano pi? grinta. Io non credo che a Prost non interessaro le qualifiche, bene o male anche quelle sttistiche rientrano nei recordo, penso altres? che non fosse un interprete del giro secco, ma quiesto non lo sminuisce di certo infatti ha ottenuto sulle trenta pole Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti