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chatruc

Il Duello Senna-Prost

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<b>Ecco il parere di Leo Turrini sulla sfida pi? bella che ci sia mai stata in F1. Commentate questo articolo, ovviamente un parere personale, senza fare flame e cavolate varie nel segno della grande spotivitibilit? <img src="https://forum.motorionline.com/public/style_emoticons/<#EMO_DIR#>/0aham.gif" style="vertical-align:middle" emoid=":aham:" border="0" alt="0aham.gif" /> </b>

 

 

<u><b>Prost-Senna, il duello ai 300 all'ora</b></u>

 

Quella domenica a Montecarlo pioveva che Dio la mandava. Pioveva e la folla del Principato sembrava attenta pi? all'ombrello che al Gran Premio: tanto, la McLaren Porsche di Alain Prost aveva la corsa in pugno... Ma all'improvviso accadde qualcosa. Incurante del diluvio, un ragazzino prese a 'navigare' tra marciapiedi e guard rail. Il ragazzino guidava una specie di carriola, una macchina chiamata Toleman: niente di buono, niente di speciale. Speciale, per?, era l'autista: si chiamava Ayrton Senna. And? a finire che, con la carriola, il giovane brasiliano quasi raggiunse la McLaren del Professore francese. Prost vinse la gara perch? il direttore di gara, il suo buon amico Jackie Ickx, si affrett? a sospendere la competizione, in nome della sicurezza. Ma quel giorno a Montecarlo, un giorno del 1984, non nacque soltanto la stella di Ayrton. Cominci? anche la Sfida che ha segnato la storia moderna dell'automobilismo. Con buona pace di Schumi e Hakkinen, il dualismo Senna-Prost ha toccato punte di intensit? irripetibili. Almeno finora. Per dieci anni, dal diluvio di Monaco fino allo schianto crudele con il muro di Imola, Ayrton non ha mai smesso di inseguire il rivale, non ha mai smesso di dare la caccia all'uomo che quella volta, quella volta nel temporale buio del Principato, gli aveva soffiato la vittoria numero uno. Perch? ? vero che quando Senna mor? Prost era gi? un pensionato, ? vero che un ultimo abbraccio su un podio australiano aveva sotterrato, pochi mesi prima, l'ascia di una guerra estenuante e tremenda. Ma ? anche vero che il brasiliano aveva appena preso il posto del francese sulla Williams e con la Williams il Professore aveva appena conquistato il suo quarto titolo iridato e Ayrton non voleva e non poteva accettare di restare dietro. Sull'asfalto come nelle statistiche. Alla fine, alla fine di una vita spezzata, i numeri lasciarono Prost davanti: 51 vittorie contro 41, 4 mondiali contro 3. Eppure, siamo in molti a pensare che Senna, prima dell'impatto con il muro della morte, quella infinita battaglia l'avesse vinta. Perdendo comunque qualcosa di pi? importante: la serenit? interiore. Che anni, quegli anni. Nella Formula Uno non pi? romantica ma robotizzata, due personaggi come Senna e Prost riproponevano la suggestione dei duelli rusticani. Dando talvolta l'impressione che, se solo avessero potuto, se sponsor e televisioni non avessero imposto regole di comportamento 'civili', ben volentieri avrebbero risolto l'eterna disputa con una sana, vigorosa scazzottata. A botte, ma a trecento all'ora, fecero spesso. Samurai moderni, calati dentro abitacoli che nella loro immaginazione erano macchine da guerra, il francese e il brasiliano avevano l'uno per l'altro quel rispetto che ? figlio di un astio profondo. Si stimavano pur detestandosi: grandissimi al volante, lo erano anche nella malignit? reciproca. Dopo quel giorno di pioggia Montecarlo, ai guardoni degli autodromi fu chiaro che il conto era aperto. Senna, per saldarlo, dovette aspettare un po': era pi? giovane di cinque anni e solo nel 1988 ottenne la vettura dei sogni. La stessa di Prost: la McLaren azionata dal motore Honda. Metterli assieme fu come avvicinare la benzina al fiammifero acceso. Non avevano avversari, se non un bizzarro inglese mezzo matto, Nigel Mansell. Non avendo concorrenza esterna, il peso intero della Formula Uno gravava sulle loro spalle. La coabitazione fu una lenta marcia verso il buco nero dell'inferno. Nel 1988 Ayrton conquist? il titolo a spese del Professore e disse di aver visto Dio all'ultima curva. Prost rise amaro: lui con Dio non parlava, ma con i sagrestani degli autodromi s?. E loro gli rispondevano. Un anno dopo, l'incomunicabilit? sfoci? nella feroce cattiveria. Ancora compagni di squadra ma incapaci di rivolgersi la parola dopo l'ennesimo bisticcio, Ayrton e Alain finirono il loro mondiale 'agganciati' in una chicane di Suzuka. Era stato Prost, con cinica perfidia, a preparare la trappola: una manovra astutamente scorretta gli valse la rivincita mondiale. Da allora, per un bel po' Senna smise di vedere Dio. Aveva il diavolo sulla spalla e poco cristianamente aspettava solo il momento della vendetta. Nel 1990 ebbe l'occasione. E proprio a Suzuka. Prost, con la Ferrari, scappava verso il titolo iridato. Ayrton lo mise nel mirino e con calcolata freddezza tampon? deliberatamente il rivale. ?L'ho fatto apposta?, ammise qualche mese dopo, con un ghigno amaro all'angolo della bocca. Dopo, ci sarebbero state altre scaramucce, altre offese verbali e agonistiche e ancora un titolo a testa, per il brasiliano nel 1991 e per il francese nel 1993: sempre in un contesto di esasperata guerriglia personale. Assieme, per la stessa scuderia, non vollero correre pi?: trattandosi di persone intelligenti, intuivano che la vicinanza, anche fisica, rischiava di deprimere la loro lucidit?. Sicch? ? capitato talvolta di chiedere alla coscienza del testimone oculare quanto abbia inciso, sulla carriera di entrambi i protagonisti, il ferreo rifiuto di riconoscere l'uno la superiorit? dell'altro: avessero saputo farlo, Senna e Prost forse non avrebbero vinto pi? di quanto hanno vinto, ma avrebbero vissuto meglio. Eppure, sotto quella spessa corazza fatta di inimicizia batteva forte il sentimento dell'ammirazione. A chi scrive Senna una volta disse: ?Lui con me ? umanamente incompatibile, ma non riesco ad immaginare la mia carriera senza lo stimolo rappresentato da Alain?. E Alain la pensava pi? o meno alla stessa maniera. Forse, solo Milton da Silva, il padre di Ayrton aveva capito tutto. Quando il figlio mor? a Imola, inser? il nome di Prost tra i pochi amici di famiglia ammessi al funerale. Perch? in quella sfida c'era (quasi) tutta la vita di Senna.

 

di Leo Turrini

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Io credo che, con il ritiro di Prost, Senna abbia perso una parte di s?. Forse era proprio Alain la prima motivazione, la linfa vitale di Ayrton. E viceversa.

Senna ha incrociato Prost quando il francese era all'apice della sua carriera, le loro due parabole erano diverse. Prost era pi? lento, forse non riteneva necessario rischiare come faceva Ayrton. Fare paragoni tra i due sarebbe ingiusto nei confronti di Prost, ma anche nei confronti di Senna, che ? Grande e basta.

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Visitatore alexf1 fan

 

 

Bello , soprattutto rispecchia il mio parere .

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Davvero bell'articolo. Anche io la penso cos?. Loro due non sarebbero stati loro, senza quella rivalit?. "Il mio miglior nemico" mi vien da dire. Forse ? una visione romantica delle cose, ma cosa c'? di pi? romantico di un cavaliere che sfida la morte solo per spostare il confine un decimo pi? in l??

 

a proposito del duello, sul topic relativo a prost ho trascritto una sua frase secondo me molto interessante che ripropongo:

 

Ho trovato un video di Prost della conferenza stampa post Gp Mexico 88 nel quale vinse.

E' veramente interessante.. sono pochi secondi in cui dice:

 

"I can't push hard like him (Senna) all the time. Or every day, every practice, everywhere, starts.., trying to make pole-position every time, I can't do.. I can't do it anymore, I recognize it.. I mean... it's a.. I'm getting old.. maybe.."

 

e sorrideva! Ametteva serenamente l'incredibile capacit? di Senna di essere sempre al limite, sempre al massimo, e di non poter fare altretanto!

Certo queste parole sono dette prima che scoppi la guerra.. per? sicuramente sono per questo sincere.

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Finalmente un articolo senza statistiche e numeri :rolleyes:

Questo ? stato IL duello per eccellenza nella storia dello sport, 2 grandissimi, i pi? grandi, che si sfidavano dandosele di santa ragione; nn importa chi ha sbagliato, chi si ? vendicato, quante scorrettezze e polemiche ci sono state: l'abbraccio di adelaide era in realt? un ringraziamento che entrambi si si sono fatti per aver animato quegli anni, le loro vite in realt? sembrano il copione di un film straordinario, si intrecciano subito e si chiudono insieme dopo 10 anni...

 

Senna e Prost.

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Infatti ? questo il motivo per chi io credo che entrambi fossero bravi alla pari, anche se al tempo tifavo per il francese.

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grande duello e ci manca perch? oggi l'unico pilota di quel livello ? schumi. hakkinen, jv e tutti gli altri non erano all'altezza. allora c'erano due grandissimi che si sfidavano in tutti i modi ma che nel profondo, anche se in superficie sembrava che si odiassero, si stimavano e si rispettavano

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Ciao Chatruc,

vedo che la discussione su i due campioni si ? arenata da un poco. (forse perch? senza polemiche nessuno ha nulla da dire.. <img src="https://forum.motorionline.com/public/style_emoticons/<#EMO_DIR#>/biggrin.gif" style="vertical-align:middle" emoid=":D" border="0" alt="biggrin.gif" /> )

 

Se non te la prendi quindi, sposto un poco il tema del topic nella speranza che ci? che vado a scrivere stimoli la vostra fantasia.

 

E? un pensiero che ho da tempo, ma lasciatemi partire da lontano.

 

A Monaco Schumy ? partito dai box ed ha mostrato una volta di pi? dove stanno seduti i grandi e dove stanno tutti gli altri. Massa ha almeno 10 anni in meno, dovrebbe avere pi? grinta, pi? fame di primeggiare, dovrebbe essere pi? veloce dato che solitamente la velocit? pura ? associata anche all?et?. A Monaco se MS fosse partito nelle prime 2 file e finito a podio, di Massa avremmo detto che su una pista del genere ha fatto cmq il massimo. Invece no. Il giovane brasiliano ha completamente sfigurato in una pista dove la rimonta ? impossibile solo per gli ?altri?. Massa si colloca cos? accanto a Barrichello ed Irvine, perquanto ci siano ancora in giro persone che sostengono la teoria dei sabotaggi?

 

Schumy ribadisce il suo talento cos? come a sua volta lo ribadisce puntualmente Alonso che, aim?, scava la fossa destinata al talento del nostro Fisico.

 

Spesso mi chiedo: se in Renault ci fosse solo Fisico come sarebbero le cose? Se la Ferrari avesse contato solo su Barrichello ed Irvine, quante vittorie ci sarebbero negli albi d?oro? Se la freccia d?argento non avesse avuto Mika, Coulthard ce l?avrebbe fatta?

 

Tutti piloti che non sono stati in grado di colmare quella ?differenza?, quell?ultimo passo tra l?anonimato (quasi) e l?immortalit? (per noi tifosi).

 

E veniamo ai due del topic.

Due giganti che hanno letteralmente triturato gli avversari ed i compagni di squadra. Tanto grandi che quando hanno dovuto sfidarsi direttamente l?hanno conlcusa buttandosi fuori pista, come ?soluzione finale? di una guerra altrimenti infinita.

 

Ecco: Senna e Prost. Indiscutibili.

Che un anno si sono seduti su una vettura spaziale. La Mp4/4. Vincendo tutto.

Ma era davvero cos? spaziale?

 

Permettetemi di semplificare le cose:

diciamo che quella Mclaren viaggiasse mediamente 1 secondo al giro meglio delle sue avversarie.

Ora, di quel secondo al giro, quanto era messo direttamente dal pilota?

Possiamo dire che il 50% di quel vantaggio lo mettessero loro due?

 

Torniamo a Monaco per esempio. 1988. Senna si qualifica ?in trance? con 1?5 dec meglio di Prost, che a sua volta ha 1?2dec su Berger!!

Se prendiamo per assunto che la macchina potesse fare ?semplicemente? il tempo di Prost, Senna quanto ha aggiunto alla prestazione?? Siamo ad occhio vicino al 150% in pi?!

 

(stesso tempo = stesso rendimento; 1 dec di vantaggio = 10% in pi? ecc ecc?)

 

Tornando ai numeri.

Se quella vettura andava, per dire, 1 secondo al giro pi? veloce delle altre, e se loro due, sfidandosi, fossero stati in grado di contribuire per almeno il 50% di quel secondo, questo significherebbe che la Mp4/4 non fosse stratosferica come tutti diciamo!

 

Se infatti S&P si fossero seduti sulla seconda migliore vettura, che con piloti normali si sarebbe trovata a mezzo secondo dalla Mclaren senza S&P, con loro due sopra ecco che la differenza sarebbe stata ridotta al minimo e che quel mondiale la Mclearen l?avrebbe probabilmente vinto si, ma con molta pi? fatica!!

 

 

Se nell?arco di un gp il gap che creano Schumy e Alonso e quei 2 mostri sacri nei confronti dei compagni di team spesso va oltre i 20, 30 secondi, e se nell?arco di una stagione il loro rendimento ? imbarazzanze (per gli altri), e se Senna anche in prova svettava in modo inverosimile, quanto questi hanno in realt? influito sulle prestazioni delle loro vetture?

 

Quando sento dire:

quella Mclaren era pazzesca,

posso obiettare:

si, ma c?erano seduti sopra 2 titani?

 

Quanto meno pazzesca era, se lo era, secondo voi?

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Visitatore alexf1 fan

 

 

Quando sento dire:

quella Mclaren era pazzesca,

posso obiettare:

si, ma c?erano seduti sopra 2 titani?

 

 

Beh tu stesso hai detto che era almeno 1 sec pi? veloce se ho capito bene . Una macchina che va cos? veloce si pu? gi? definire imprendibile , il fatto di avere 2 titani che la guidano pu? aver fatto la differenza soltanto nei distacchi inflitti e nel numero di gare vinte rispetto al caso in cui la MP 4/4 fosse stata affidata a piloti normali (uguali alla concorrenza ) .

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Del duello Senna Prost ricordo che tutti i giornalisti (come quello che ha scritto l'articolo) tifavano per Senna e che Prost veniva visto come l'Alonso dei giorni d'oggi.

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Questo non ? difficile da capire. Senna aveva rapporti personali con molti giornalisti, ed era solito rilasciare interviste a cuore aperto. La dote di grande comunicatore ? una qualit? spesso messa in secondo piano di Ayrton Senna. Qualit? che invece Prost, come Schumacher oggi, non aveva, e che gli procurava delle antipatie con i giornalisti. Guardate oggi Alonso, che ? solito non rilasciare interviste e si ? chiuso in una gabbia di cristallo. Tutti i giornalisti spagnoli gli sono andati gi? addosso. Mentre Senna, grazie alla sua infinita ma ragionata disponibilit?, era amato alla follia dai giornalisti

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312T4, ? vero che le discussioni sono molto accese quando ci si lascia agli insulti, a dimostrazione che parecchia gente ha pochi elementi per partecipare a questa discussione (a proposito, su internet ho trovato una articolo oscena su Senna-Schumi che poster? a breve).

 

Su quanto hai detto, passiamo al campo delle ipotesi: sai quante volte penso su cosa sarebbe successo nel 1991 se Senna avesse raggiunto Prost alla Ferrari e Alesi fosse finito alla Williams? Credo che la stagione rossa sarebbe stata solo leggermente meno amara mentre Berger, Mansell e Alesi si sarebbero contesi il titolo e la storia della F1 avrebbe preso un'altra piega.

 

Riguardo il 1988 c'? un dato da non sottovalutare: fu l'Honda l'unico motorista a sviluppare un propulsore apposta per i sebatoi di 150 litri e le sovrapressioni di 2.5 bar, quindi ebbero un vantaggio enorme. Infatti non si parla di distacchi di un secondo (visto anche negli anni della Williams Renault) ma di oltre due e mezzo in varie piste. Certo che Senna e Prost non sbagliarono praticamente un colpo e vinsero quasi tutte le corse e agiungevano molto di loro alla prestazione, ma il secondo e mezzo era tutto nella monoposto secondo me. Infatti nel 1987 furono Mansell e Piquet a contendersi il titolo con la stratosferica Williams Honda, mentre Prost e Senna furono bravissimi a cogliere complessivamente asei vittorie nelle gare in cui i due della Williams non erano brillanti.

 

I distacchi enormi tra il brasiliano e il francese in prova si spiegano facilmente: Senna voleva primeggiare in ogni situazione e cogliere tutte le pole possibili, Prost pensava solo alla gara come d'altronde faceva per esempio nel 1984, quando lui e Lauda credo non presero neanche una pole, o forse poche.

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Quindi stai dicendo che quella monoposto era effettivamente un'astronave. Ok.

 

Per? scusa ma non capisco bene:

 

Dici anche che se in una determinata pista si arrivava a girare 2 secondi al giro meglio degli altri, quei due secondi erano messi dalla vettura?

Cio?, dalle tue parole posso dedurre che siccome la vettura arrivava ad avere 2 sec al giro di vantaggio, Senna e Prost "si limitavano" a girare su quel ritmo, senza aggiungere "altro" a quel tempo, indipendenetemente dal fatto che ad ogni giro di ogni gara i due pi? grandi piloti della F1 si stessero scannando?

 

"""si parla di distacchi di un secondo (visto anche negli anni della Williams Renault) ma di oltre due e mezzo in varie piste. Certo che Senna e Prost non sbagliarono praticamente un colpo e vinsero quasi tutte le corse e agiungevano molto di loro alla prestazione, ma il secondo e mezzo era tutto nella monoposto secondo me""""

 

Oppure da questa frase tu dici che i tempi arrivavano, sempre ad esempio, anche a 2 sec e mezzo e che la macchina di suo garantiva cmq almeno 1 secondo e mezzo?

Quindi potrei desumere che 2,5 - 1,5 = 1 secondo messo dai piloti.

Qundi dando quella vettura ad un pilota medio lui girerebbe con 1 secondo e mezzo di vantaggio su un'altro pilota medio su un'altra macchina. Ma se sull'altra macchina ci mettiamo un Senna che aggiunge il secondo di cui tu parli, ecco che la Mp4/4 si ritrova a girare con "solo" mezzo secondo al giro di vantaggio.

Cosa che avrebbe fatto vincere comunque la Mclaren ma che non avrebbe fatto passare quella vettura come formidabile.

Giusto?

Ma quindi siamo d'accordo? he he :D

o sto girando la frittata a mio comodo?

 

Cmq si, siamo nel campo delle ipotesi, per? non stiamo dicendo cose inverificabili come "se Senna non fosse morto avrebbe vinto altri 3 mondiali".

Stiamo, almeno io, vorrei dare dei numeri, dei valori a delle prestazioni fatte effettivamente, e trarne le conseguenze con dovuta obiettivit?: cio? con la matematica.

 

Ad esempio, tornado a monaco 88.

Se il tempo della vettura ? "solamente" quello di Prost, possiamo dedurre che Senna sulla Ferrari di Berger sarebbe partito in pole!!

Infatti Prost si qualifica con 1'2 su berger, ma Senna lo fa con 1'5 su Prost. Quindi se quel secondo e mezzo ? tutto di Senna, e credo di si, e lo mettiamo sulla ferrari, ecco che questa si troverebbe in pole con 3 decimi di vantaggio!! Non ? strabiliante?

 

In realt? a pensarci non lo ?! Nel senso che Senna, effettivamente ha fatto un casino di pole con la Lotus che nei suoi anni era nettamente inferiore alla concorrenza. Eppure lui era la davanti. I conti tornano.

E lo dimostra pure Schumy.

Senza Schumy il 97 ed il 98 sarebbero stati vinti a mani basse. Lui ha impedito che i piloti di Williams e Mclaren se la prendessero troppo comoda. Perdendo cmq, certo. Esattamente quel che dico relativamente all'88. Avrebbe vinto cmq la Mclaren, indubbio. per? per?....

 

spero di non avervi annoiato!

 

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Visitatore alexf1 fan

 

 

In realt? a pensarci non lo ?! Nel senso che Senna, effettivamente ha fatto un casino di pole con la Lotus che nei suoi anni era nettamente inferiore alla concorrenza. Eppure lui era la davanti. I conti tornano.

 

Calma un attimo T4 ! Non imbarchiamoci in ragionamenti troppo arzigogolati . L 'inferiorit? della Lotus si manifestava pi? che altro in gara , in qualifica tutte le macchine dotate di un Turbo degno di questo nome avevano prestazioni pressoch? simili , la Renault in particolare utilizz? proprio nell' 86 un motore innovativo e potentissimo , l' EF 5 G . Il primo motore ad essere dotato di valvole a richiamo pneumatico , soluzione che verr? portata in gara soltanto nell' 89 coi 3,5 litri aspirati . Grazie a questo dispositivo il Renault poteva girare a 13.500 giri/minuto ; Honda , Porsche e Ferrari facevano al massimo 11.000 giri/minuto in qualifica .

 

 

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Ok non discuto assolutamente.

Per? ricordo benissimo anche le polemiche relative ad una presunta irregolarit? della Lotus. Si pensava che il fondo della vettura fosse flessibile in modo da poter sigillare la vettura al suolo e garantire l'aderenza necessaria a giustificare i tempi in prova di Senna. Irregolarit? mai provata.

 

(ma ora non vorrei finire in OT rispetto al mio OT!! :) )

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312T4, siamo in pratica d'accordo: diciamo che Senna e Prost davano mezzo secondo in pi?, ma la McLaren era su un altro pianeta, qualcosa visto solo nel biennio della Ferrari 500 F2, pi? delle Ferrari F2002 e F2004 e della Williams FW14B.

 

Come ti dicevo, Senna aveva assetti da qualifica pura, Prost lavorava pi? per la gara sapendo che la sua vettura era superiore alle altre. Il distacco tra i due in qualifica non era solo merito di Senna, indiscutibilmente il pi? veloce sul giro secco, ma da un assetto mirato per questo.

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312T4, siamo in pratica d'accordo: diciamo che Senna e Prost davano mezzo secondo in pi?, ma la McLaren era su un altro pianeta, qualcosa visto solo nel biennio della Ferrari 500 F2, pi? delle Ferrari F2002 e F2004 e della Williams FW14B.

 

Come ti dicevo, Senna aveva assetti da qualifica pura, Prost lavorava pi? per la gara sapendo che la sua vettura era superiore alle altre. Il distacco tra i due in qualifica non era solo merito di Senna, indiscutibilmente il pi? veloce sul giro secco, ma da un assetto mirato per questo.

 

quindi allora quando in gara senna batteva prost vuol dire che era veramente un mostro, dato che aveva un assetto + da qualifica, mentre quello di prost, + da gara...

il grande divario che c'era tra i 2 in qualifica era da appuntare anche a un'altra cosa: prost sapeva di avere la miglior macchina , e sapeva che ayrton era il + veloce in qualifica.. quindi nn si sbatteva eccessivamente per magari limitarsi a un + 0,3 decimi.. rispetto a un + 0,8 o di + ;) tanto il secondo posto era assicurato( poi senna nn ? che partisse molto bene eh.. )

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Infatti, io non volevo dire che Senna faceva le pole SOLO perch? aveva un assetto specifico da qualifica, ma che puntava seriamente alla pole, mentre Prost sapeva anche che a parit? di macchina il brasiliano gli era veloce di qualche decimo, quindi puntava senza esitazioni alla gara. Nelle due stagioni insieme ? riuscito a batterlo solo quattro volte.

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Infatti, io non volevo dire che Senna faceva le pole SOLO perch? aveva un assetto specifico da qualifica, ma che puntava seriamente alla pole, mentre Prost sapeva anche che a parit? di macchina il brasiliano gli era veloce di qualche decimo, quindi puntava senza esitazioni alla gara. Nelle due stagioni insieme ? riuscito a batterlo solo quattro volte.

 

ok ;)

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Infatti, io non volevo dire che Senna faceva le pole SOLO perch? aveva un assetto specifico da qualifica, ma che puntava seriamente alla pole, mentre Prost sapeva anche che a parit? di macchina il brasiliano gli era veloce di qualche decimo, quindi puntava senza esitazioni alla gara. Nelle due stagioni insieme ? riuscito a batterlo solo quattro volte.

 

ok ;)

 

Prost sapeva che Senna era pi? veloce di lui; e Senna sapeva che, per battere Prost, non bastava essere pi? veloci di lui: Prost aveva l'appoggio di Balestre, della stessa nazionalit? di Prost, che "aiut?" Prost a conquistare il Mondiale 1989 (sappiamo tutti come and? a finire...) :incazzato:

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