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Leno

Nucleare: favorevoli?

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Le centrali che la nostra "classe dirigente" avrebbe intenzione di costruire qui nella migliore delle ipotesi sono quelle di 3? generazione, ovvero vecchie prima ancora di essere costruite essendo concettualmente risalenti a oltre 20 anni fa. Della 4? generazione non risulta nessun accenno in quanto molto costosa e quindi meno remunerativa per il gestore :thumbsup:

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La legge del 2008 fissa come modello un'attuale centrale nucleare francese (mi scuserete se non ricordo il nome) unica nel suo genere che si sta costruendo anche in Finlandia.

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C'era un articolo del genere anche sul Sole 24 Ore di qualche giorno fa, in cui si spiegava come il PIL del Giappone potrebbe avere una forte scossa da questa tragedia.

 

 

Ah, allora dobbiamo essere contenti.

E' veramente triste che l'unica unit? di misura per tutto sia diventata il denaro, ormai non solo non riusciamo pi? ad avere un minimo di spiritualit? ma neanche a provare un po' di commozione o di partecipazione, siamo diventati solo dei produttori e dei consumatori, l'unica cosa che ci interessa sono gli indici di borsa e mantenere il nostro benessere.

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dubito fortemente che il giappone avr? un incremento di PIL...

avranno bisogno di parecchio tempo per riprendersi, sempre che riescano ad arginare il problema della centrale nucleare, altrimenti saranno veramenti ca**i...

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La legge del 2008 fissa come modello un'attuale centrale nucleare francese (mi scuserete se non ricordo il nome) unica nel suo genere che si sta costruendo anche in Finlandia.

no, veramente ? stato detto esplicitamente che le centrali di 4? generazione (gli EPR) sono al momento troppo costosi e richiedono troppo tempo per essere costruiti dunque caso mai se ne penser? in un futuro lontano (probabilmente quando saranno gi? vecchie come quelle di 3? adesso)

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Ti ripeto che non lo so, per cui mi attengo a quello che mi dici.

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Per intenderci, le centrali EPR di 4? generazione sono quelle che utilizzano come fluido refrigerante nel circuito primario e secondario metallo liquido, nella fattispecie sodio a sua volta il sodio nel secondario trasferisce il calore prodotto nel reattore all'acqua per produrre vapore.

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Scusa l'ignoranza ma il metallo per farlo diventare liquido non lo devi fondere e quindi sprigionare calore? Come fa a raffreddare? :unsure:

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Scusa l'ignoranza ma il metallo per farlo diventare liquido non lo devi fondere e quindi sprigionare calore? Come fa a raffreddare? :unsure:

innanzi tutto scusami ma ho sbagliato a scrivere, le centrali EPR non sono quelle a metallo liquido (LMFBR) ma sono ancora di 3° generazione. Il sodio metallico è un metallo con un punto di fusione molto basso, 98° per l'esattezza, quindi è sempre allo stato liquido nei circuiti del reattore. Si tratta di reattori di tipo autofertilizzante che non necessitano quindi di un moderatore come i reattori tradizionali, producendo d'altro canto meno scorie e richiedendo una quantità inferiore di "combustibile" per il funzionamento. Il metallo fuso sottrae calore al reattore in modo molto più efficiente rispetto all'acqua poiché i metalli conducono il calore molto meglio.

L'unico inconveniente è la complessità dei circuiti da realizzare in quanto il sodio è un metallo alcalino con effetti corrosivi e non può entrare in contatto con l'acqua da origine a reazioni esplosive

Modificato da bruce.mclaren

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E' veramente triste che l'unica unit? di misura per tutto sia diventata il denaro, ormai non solo non riusciamo pi? ad avere un minimo di spiritualit? ma neanche a provare un po' di commozione o di partecipazione, siamo diventati solo dei produttori e dei consumatori, l'unica cosa che ci interessa sono gli indici di borsa e mantenere il nostro benessere.

:zizi:

 

Mi ricorda Fight Club...

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La Hack ha ragione (e politicamente sono mille anni luce distante da lei eh). Sono le tragedie che fanno progredire il genere umano, perch? anche la pi? catastrofica delle esperienze ha sempre qualcosa da insegnare.

 

giusto, l'importante ? che succeda agli altri (possibilmente lontani mezzo mondo) cosi progredisco io

 

se invece succede un'incidente nucleare vicino a casa l'unica cosa che progredisce ? il cancro, per generazioni

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pur ribadendo per l'ennesima volta di essere assolutamente favorevole al nucleare (ma non in italia), faccio una domanda a tutti:

 

ma voi davvero vi fidereste a farvi fare una centrale nucleare da questi qua a 2 passi da casa vostra?

cioè questi non sanno far fronte ad i rifiuti e ve li immaginate a gestire lo smaltimento delle scorie?

a l'aquila sono letteralmente crollati edifici pubblici NUOVI perchè mancavano pilastri o usavano la sabbia nel cemento....e se succede anche con le centrali nucleari?

in giappone sta per venire giù l'apocalisse se ci ricapita un altro terremoto come l'aquila (cosa non impossibile) con centrali nucleari costruite all'italiana, altro che Chernobyl :confused:

 

Ho le raffinerie di Moratti a meno di 15km in linea d'aria, cosa vuoi che mi cambi se fanno anche una centrale nucleare, che se fatta bene è anche più sicura e meno nociva...

E poi le centrali verrebbero fatte in zone non sismiche (o poco), tipo qui in Sardegna, per cui basterebbe che fossero sicure la metà di quelle giapponesi per dormire sonni tranquilli.

Quanto al pericolo di speculazioni, beh... se continuiamo a fasciarci la testa prima di sbatterla non andiamo avanti. Siccome la classe dirigiente che abbiamo è questa, da più di mezzo secolo almeno, dobbiamo tenercela e provare a fidarci, tanto non può fare più buio di mezzanotte, come si dice dalle mie parti.

Comunque, già affidando la costruzione ai privati, senza spenderci 1€ di denaro pubblico, si ridurrebbe notevolmente questo rischio. Considera anche che l'UE e soprattutto l'AIEA non mi pare siano molto distratte su questi temi, sicuramente ci terranno d'occhio..

Modificato da Magico_Schumi

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Tra l'altro stavo notando che basterebbe una bestiola come la centrale di Gravelins in Francia, o ancor meglio quella di Kashiwazaki in Giappone, per coprire da 1/9 a pi? di 1/7 del nostro fabbisogno energetico. Il tutto con una sola centrale...

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Le centrali che la nostra "classe dirigente" avrebbe intenzione di costruire qui nella migliore delle ipotesi sono quelle di 3° generazione, ovvero vecchie prima ancora di essere costruite essendo concettualmente risalenti a oltre 20 anni fa. Della 4° generazione non risulta nessun accenno in quanto molto costosa e quindi meno remunerativa per il gestore :thumbsup:

 

infatti! come è oggi ,il nucleare assolutamente no!

 

ci sono molti altri modi di sviluppo energetico , ma come al solito siamo rimasti alle scoperte del secolo scorso.

Ho sentito dire che la russia comunque sta cercando di sviluppare qualcosa di meglio dell'odierno nucleare, purtroppo non so altro in merito..., forse solo un update ... :boh:

Modificato da engineer10

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Ho le raffinerie di Moratti a meno di 15km in linea d'aria, cosa vuoi che mi cambi se fanno anche una centrale nucleare, che se fatta bene è anche più sicura e meno nociva...

vorrei vedere studi seri che confermano ciò che dici.non so manco se esistono.

di certezze ce nè poche, basta vedere dovè andata a finire la certezza di quelli che l'altro giorno minimizzavano sui problemi a fukushima.

 

leggete qua:

 

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/03/16/news/germania_energia-13664651/

 

 

Una produzione di energia elettrica affidata al 100% alle rinnovabili è possibile entro il 2050, dice il ministero di Roettgen, e il governo si è posto l'obiettivo di arrivare all'80%.

 

il rischio è che facendole in Italia ne vedremo i benefici tra qualche decennio, già siamo indietro rispetto agli altri sulle rinnovabili, se scegliamo il nucleare, le rinnovabili ce le scordiamo e tra qualche decennio, forse, noi saremo dipendenti dall'uranio, mentre Paesi con la vista più acuta della nostra, se la staranno godendo al sole.

 

il nucleare è solo di passaggio, quindi è logico che chi ce l'ha se lo tiene stretto ma nel frattempo punta al futuro, qua non possiamo rimanere indietro 2 volte.

 

edit:

 

12:51 - Sono solo al condizionale le informazioni che trapelano sulla situazione della centrale nucleare di Fukushima in Giappone. Secondo gli ultimi aggiornamenti l’acqua di mare immessa nell’impianto per raffreddare le barre di combustibile sarebbe scesa a quota zero, aumentando i rischi per una nuova esplosione. Per cercare di capire cosa sta succedendo e cosa potrebbe succedere in futuro alla centrale di Fukushima, Tgcom ha raggiunto il professor Ezio Puppin, ingegnere nucleare, docente di fisica al Politecnico di Milano e presidente del Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze fisiche della materia.

Professor Puppin, cosa sta succedendo a Fukushima?

Premetto che di preciso non lo sa nessuno, perché ci troviamo di fronte a una carenza di informazioni voluta dalle autorità giapponesi. E’ possibile però formulare delle ipotesi su quanto sta accadendo sulla base delle poche informazioni pervenute. Bisogna immaginare che un reattore nucleare può essere paragonato a un enorme bombolone d’acciaio dentro al quale avviene la reazione che genera calore con cui si fa evaporare l’acqua che muove le turbine che generano energia elettrica. Il problema è che il combustibile che permette questo processo è all’interno del sistema. Una variabile non da poco.

 

Ovvero?

Se per spegnere un fornello basta chiudere il gas, lo stesso non vale per una centrale nucleare. Qui bisogna intervenire per rallentare le reazioni innescate da centinaia di tonnellate di materiale radioattivo. Questo avviene immettendo delle barre che bloccano la reazione a catena del reattore, catturando i neutroni sprigionati dalla rottura dei nuclei. Questo a Fukushima ha funzionato, ma poi è arrivato lo tsunami.

 

Quindi dov’è il problema?

Una volta scese le barre di controllo resta comunque il problema del calore sprigionato dal materiale radioattivo che deve essere tenuto sotto controllo. Con il maremoto l’afflusso di acqua è venuto a mancare, la temperatura è salita pericolosamente innescando un’escalation negativa. Dalle esplosioni di Fukushima non si sono viste fiamme, bensì nubi di vapore fuoriuscire dalla struttura. Questo significa che la struttura ha ceduto per la pressione alta. L’acqua di raffreddamento è radioattiva e quella nube tossica funziona come lo sfogo della valvola di una pentola a pressione. Il vapore esce e la pentola non esplode. Peccato che si tratti di vapore radioattivo. Teniamo conto che comunque stiamo parlando di una pentola a pressione alta 50 metri con serbatoi d’acciaio spessi un metro in cui c’è materiale radioattivo per tonnellate a pressione di 80 bar e duemila gradi.

 

Siamo di fronte al rischio di una fusione quindi?

Esatto. L’acqua evapora, o addirittura si dissocia generando idrogeno, la pressione sale alle stelle, il nocciolo si surriscalda e il materiale inizia a fondere. Alla fine di questo processo fuori controllo si rischia l’esplosione.

 

C’è il pericolo di una nuova Cernobyl?

Spero di no ma non si può escludere. In Urss la situazione era particolare: senza fondi e la gestione veniva effettuata in qualche modo. Qui siamo in Giappone, paese dell’eccellenza tecnologica, eppure siamo davanti a un problema che rischia di avere lo stesso epilogo. Sono successi due eventi terribili concatenati che hanno generato questa situazione di emergenza.

 

Si è detto che la centrale di Fukushima è vecchia. Con una struttura più all’avanguardia le cose sarebbero state diverse?

No. Non esiste di fatto il concetto di nuova generazione di centrale. Le centrali sia assomigliano tutte e la tecnologia è sempre quella da anni. La struttura di Fukushima è di tipo “Bwr” ovvero quel genere di centrali in cui l’acqua viene trasformata in vapore all’interno del reattore. Almeno un quarto degli impianti del mondo sono fatti così.

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vorrei vedere studi seri che confermano ci? che dici.non so manco se esistono.

di certezze ce n? poche, basta vedere dov? andata a finire la certezza di quelli che l'altro giorno minimizzavano sui problemi a fukushima.

 

 

 

Di sicuro c'? che la gente che sta intorno a petrolchimici e raffinerie varie si ammala di pi? e di malattie abbastanza gravi, perci? anche nel caso in cui ste benedette centrali fossero nocive, non sarebbero peggio o cambierebbero di poco la situazione.

 

E non vedo in giro gente che propone referendum per abolire stabilimenti petrolchimici e compagnia bella...

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la differenza ? che questi sistemi ci sono gi?.

cosa ne pensi invece del discorso sulle rinnovabili che ho fatto nel post precedente?

 

"Una produzione di energia elettrica affidata al 100% alle rinnovabili ? possibile entro il 2050, dice il ministero di Roettgen, e il governo si ? posto l'obiettivo di arrivare all'80%.

 

il rischio ? che facendole in Italia ne vedremo i benefici tra qualche decennio, gi? siamo indietro rispetto agli altri sulle rinnovabili, se scegliamo il nucleare, le rinnovabili ce le scordiamo e tra qualche decennio, forse, noi saremo dipendenti dall'uranio, mentre Paesi con la vista pi? acuta della nostra, se la staranno godendo al sole.

 

il nucleare ? solo di passaggio, quindi ? logico che chi ce l'ha se lo tiene stretto ma nel frattempo punta al futuro, qua non possiamo rimanere indietro 2 volte."

 

 

altra cosa MOLTO IMPORTANTE.

 

Ritorno al nucleare, il governo:

solo nelle Regioni che dicono s?

 

 

Saglia: sarebbe un errore bloccare il piano dell'esecutivo

 

Il governo italiano andr? avanti sulla strada del ritorno al nucleare. Ma "non si potranno realizzare le centrali nucleari nelle regioni che si esprimeranno negativamente sulla localizzazione degli impianti nel loro territorio". Lo ha detto il sottosegretario alle Attivit? produttive, Stefano Saglia, durante la seduta notturna delle commissioni Ambiente e Attivit? produttive della Camera. "Il programma energetico nucleare non potr? essere realizzato in assenza di una totale condivisione delle comunit? territoriali coinvolte", ha precisato Saglia.

La seduta notturna ? stata convocata dopo la sospensione di quella del pomeriggio a causa dell?assenza di un esponente del governo. Saglia, bench? malato, ? partito da Brescia per Roma, vista l?indisponibilit? di altri esponenti dell?esecutivo. Saglia ? intervenuto dopo che numerosi esponenti del Pd hanno chiesto al governo la ?sospensione? del piano alla luce dell?incidente a Fukushima e delle decisioni degli altri paesi Europei. Il sottosegretario per? ha risposto dicendo che ?la tragedia immane in atto in Giappone non sia connessa con le scelte per il nucleare, ma si tratta di una catastrofe inimmaginabile con conseguenze imprevedibili?.

 

Inoltre ?dei 55 reattori nucleari presenti in Giappone, 11 sono stati bloccati secondo le procedure di sicurezza; solo 4 reattori stanno attraversando una fase critica e di questi 4 solo un reattore ha registrato il mancato funzionamento dei sistemi di raffreddamento?. Quindi sarebbe ?inopportuna una modifica da parte del Governo delle decisioni gi? assunte sul piano energetico sull?onda emotiva degli eventi catastrofici del Giappone?. Rispetto alle decisioni degli altri Paesi europei, Saglia ha sottolineato ?come la Germania si ? limitata a decidere una moratoria sul prolungamento delle centrali nucleari dello stesso modello di quello entrato in crisi in Giappone?.

 

Quindi Saglia ha detto di ritenere che ?anche qualora ci si trovasse di fronte ad un escalation dell?emergenza nucleare, sarebbe sbagliato tornare indietro ed interrompere l?attuazione del programma energetico del Governo?. ?Altra questione - ha osservato - ? invece la necessit? di un maggior coordinamento delle Autorit? nazionali di sicurezza che, anche alla luce delle decisioni del Consiglio dell?Unione europea convocato per il prossimo luned? 21 marzo, dovr? riguardare anche la fissazione di requisiti di sicurezza degli impianti europei?.

 

Infine Saglia si ? soffermato sui rapporti Stato-regioni, visto che il piano prevede s? un parere obbligatorio da parte delle regioni, ma non vincolante: egli ha ribadito ?come non si potranno realizzare le centrali nucleari nelle regioni che si esprimeranno negativamente sulla localizzazione degli impianti nel loro territorio e che il programma energetico nucleare non potr? essere realizzato in assenza di una totale condivisione delle comunit? territoriali coinvolte?. Saglia ha concluso con una osservazione, e cio? che ?non ? questo il momento pi? opportuno per modificare le decisioni di politica energetica?

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Scusa eh ma hai detto che una produzione al 100% rinnovabili ? possibile non sicura. Si tratta di una previsione non di un dato incontrovertibile.

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Scusa eh ma hai detto che una produzione al 100% rinnovabili ? possibile non sicura. Si tratta di una previsione non di un dato incontrovertibile.

anche tutto quello che riguarda il nucleare ? al condizionale, quindi di cosa stiamo parlando?

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anche tutto quello che riguarda il nucleare ? al condizionale, quindi di cosa stiamo parlando?

Prego?

Col nucleare sai quanta energia puoi tirare fuori. Le rinnovabili sono soggette a tanti fattori indipendenti. Non so se ? un discorso banale ma ad esempio metti che fanno due settimane continue di brutto tempo e pioggia i pannelli solari servono a poco, mentre una centrale nucleare funziona lo stesso. O non ? cos?? Chiedo.

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