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Leno

Nucleare: favorevoli?

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ma bioparco se si investisse sul risparmio energetico ne guadagneremmo tutti

 

c'? un mio amico che installa serramenti di ultima generazione a risparmio energetico per una ditta,mi dice che hanno una marea di ordini e quindi tanto lavoro

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Tanto cosa sarebbero servite? Bisognava farle 20 anni fa, mica ora. Prima che entrassero a pieno regime chiss? quanto sarebbe passato. Era meglio dire fin da subito come stanno le cose, e cio? che l'Italia sar? sempre dipendente da qualcuno in ambito energetico; adesso puntano sulle alternative, vedremo quanti soldi per la ricerca verranno investiti.

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pochi, vedrai...e pure male

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Un bell'imbroglio:

 

ROMA - Il governo ha deciso di soprassedere sul programma nucleare ed ha inserito nella moratoria gi? prevista nel decreto legge omnibus, all'esame dell'aula del Senato, l'abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese. Si tratta di un emendamento che recita: "Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione Europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare".

 

Salta il referendum. Una scelta che avr? con ogni evidenza l'effetto di far decadere il quesito referendario 1per l'abrogazione della legge con cui si apriva la strada al ritorno dell'energia atomica in Italia.

 

Le promesse di Scajola. Il provvedimento in questione era stato uno dei primi varati dal governo e risale al giugno del 2008. Un decreto legge, il n. 112, "convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133" per la "realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare". Un'accelerazione che aveva convinto l'allora ministro dello Sviluppo

Economico Claudio Scajola ad annunciare incautamente che il governo avrebbe ottenuto la posa della prima pietra 2di una nuova centrale nientemeno che entro la fine della legislatura.

 

Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha cercato quindi di ridurre la portata del voltafaccia spiegando che la ricerca sul nucleare "deve andare avanti" anche se l'Italia ha deciso di sospendere il suo ingresso nella produzione di energia.

 

Bersani esulta. "Il governo scappa dalle sue stesse decisioni- esulta invece il segretario del Pd Pierluigi Bersani - E' una vittoria nostra di chi, ben prima del Giappone, ha messo in luce l'assurdit? del piano del governo". "Ora - aggiunge - il problema ? uscire dall'assurdit? e dire che politica energetica si vuole fare, perch? non basta dire addio al nucleare ma bisogna aiutare lo sviluppo delle rinnovabili, che attendono una risposta dopo il disastro del governo con il recente decreto".

 

Lo scetticismo di Tremonti. La scelta dell'esecutivo di fare marcia indietro era stata in qualche modo anticipata da una serie di uscite degli ultimi giorni del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, molto critiche nei confronti dell'opportunit? di massicci investimenti sul nucleare. Dichiarazioni culminate oggi con l'intervento davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo. Tremonti in quella sede ha sostenuto l'opportunit? di finanziare lo sviluppo delle energie alternative nel quadro di investimenti pubblici di interesse collettivo. "Questa fase - ha detto Tremonti - va utilizzata anche per sostenere investimenti pubblici destinati a operazioni di interesse collettivo. Il finanziamento delle energie alternative risponde a questa esigenza".

 

Sondaggi allarmanti. Stando ad indiscrezioni, la scelta di cassare del tutto le ambizioni nucleari sarebbe stata dettata a palazzo Chigi da allarmanti indicazioni sulla possibilit? che il referendum, anche sulla scia dell'allarme per la catastrofe giapponese raggiungesse il quorum necessario per la sua validit?. In particolare un sondaggio realizzato la scorsa settimana avrebbe dato al 54% la percentuale di italiani intenzionati a recarsi alle urne il 12 e 13 giugno.

 

Referendari indignati. Per questo motivo la decisione del governo ? stata accolta con un certo fastidio dai comitati promotori e dalle forze politiche che pi? di tutte si erano impegnate per la loro realizzazione, Idv in testa. La scomparsa del quesito sul nucleare rischia infatti di produrre una smobilitazione in grado di mettere a repentaglio l'ottenimento del quorum, con il conseguente fallimento della battaglia contro la privatizzazione dell'acqua e - sopratttutto - contro la norma sul legittimo impedimento che rischiava di trasformarsi, in caso di successo, in un plebiscito contro Silvio Berlusconi.

 

Di Pietro: "Una truffa". "Il governo - denuncia Antonio Di Pietro - tenta, con l'emendamento che blocca la costruzione di centrali nucleari, di truffare con un colpo di mano i cittadini ed evitare il referendum". "Tenta in realt? di disinnescare la mina dei referendum, perch? - spiega ancora - la paura fa novanta e si teme che il referendum sul nucleare trascini con s? anche quello, ben pi? temuto dal premier, sul legittimo impedimento". "Se si volesse rinunciare al nucleare - dice ancora il leader Idv - noi ne saremmo felici, ma allora si deve procedere con l'abrogazione dell'intera legge. Il parlamento - incalza Di Pietro - non deve insomma giocare a rimpiattino. Il governo riconosca di aver fatto un errore, ma non creda di fermare il referendum con un giochino".

 

"Governo vigliacco". Posizione in buona parte condivisa dalla componente ecologista del Pd. "Addio al referendum sul nucleare - dichiarano i senatori democratici Roberto Della Seta e Francesco Ferrante - Il governo vigliaccamente toglie la parola agli elettori, portando in aula un emendamento al decreto omnibus che verr? votato tra oggi e domani che intende abrogare le disposizioni relative alla realizzazione degli impianti nucleari". E addio anche - aggiungono - alla moratoria di un anno, perch? la procedura viene semplicemente sospesa sine die, in attesa forse di tempi migliori e sicuramente dopo avere aggirato l'ostacolo del referendum che avrebbe bocciato l'avventura nuclearista del governo".

 

Ferrero: "Azione da banditi". "Lo stop del governo al folle programma nucleare - rincara il presidente dei Verdi Angelo Bonelli - non ? per convinzione ma per paura e necessit?: paura di perdere le elezioni amministrative e di venire travolto dal referendum del 12 e 13 giugno che avrebbero portato anche alla completa abrogazione della legge sul legittimo impedimento". Ancora pi? duro Paolo Ferrero di Rifondazione comunista. "Il governo - dice - cerca in tutti i modi di far fallire i referendum di giugno. Prima ha impedito l'election day con uno sperpero di 300 milioni di euro. Adesso cancella una norma per abolire il referendum sul nucleare, magari per poi ritirare fuori il piano nucleare tra qualche mese. Sono dei banditi che utilizzano il potere per impedire la partecipazione popolare di cui hanno paura. Si tratta dell'ennesima truffa a cui i cittadini hanno il potere di rispondere andando a votare in massa per i referendum su acqua e legittimo impedimento". Stessa interpretazione anche dal leader di Sel Nichi Vendola. "Siamo alle comiche finali", denuncia il presidente della Puglia. "La paura del quorum la paura dunque della democrazia - prosegue - spinge il governo Berlusconi a cancellare le norme della sua 'rivoluzione nuclearista' nella speranza di preservare la sua porcata del legittimo impedimento e il suo affare della privatizzazione dell'acqua".

(19 aprile 2011)

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mai visto dei buffoni del genere. fino a ieri a offendere chi non seguiva il gregge del nucleare, ora tirano i remi indietro nel silenzio pi? assordante.

ma un p? d'equilibrio ?

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dai abbiamo risparmiato un p? di dindi...

 

cmq bisogna limitare i consumi e puntare sulle rinnovabili...come fa la spagna ad avere il 21% dell'energia prodotta solo dall'eolico?!?

questo significa puntare sulle rinnovabili....

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Mah, mi chiedo come mai sia saltato tutto... Vuoi vedere che... col legittimo impedimento?? Noo, c'? troppa malizia nei miei pensieri, vero?? :asd:

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Mah, mi chiedo come mai sia saltato tutto... Vuoi vedere che... col legittimo impedimento?? Noo, c'? troppa malizia nei miei pensieri, vero?? :asd:

 

"Pensate male e siete a buon punto" (Enzo Ferrari).

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Hanno il terrore del referendum (ma non su quello del nucleare), evidentemente non erano sti 4 gatti, dopo averlo scorporato dalle amministrative hanno deciso di dargli la mazzata finale, tanto le centrali nucleari non le facevano lo stesso e se ora le vorranno fare le faranno con o senza referendum, alla fine sono solo parole.

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Hanno il terrore della psicosi dilagante e le palle pi? piccole di un acaro. Almeno abbandonassero il nucleare per buttarsi a capofitto nella ricerca di energie rinnovabili efficienti, invece resteremo dove siamo, cornuti e mazziati.

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avete visto quanto costa produrre 1 MW con l'eolico ? molto pi? della media europea, non avevo alcun dubbio

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importante impostare l'eoliche dove c'? il vento.

 

Soffiare con 10 amici del volontariato verde a volte non ? sufficiente :asd:

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avete visto quanto costa produrre 1 MW con l'eolico ? molto pi? della media europea, non avevo alcun dubbio

 

e lo sai perch??!?

perch? le zone pi? appetibili sono quelle lungo le aree marine o montagna...e guarda un p? sono tutte zone protette dove non te le fanno mettere le pale eoliche quindi ci toccano zone meno appetibili e il costo lievita su una determinata quantit? di energia...alla fine una pala eolica costa x sia su una scogliera che in pianura padana!

del resto meglio tutelare l'ambiente cos? e usando centrali elettriche a combustibile fossile che mettere qualche pala eolica...

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non ci vuole un alto quoziente intellettivo per intuire i motivi della rinuncia del resto :asd:

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non ci vuole un alto quoziente intellettivo per intuire i motivi della rinuncia del resto :asd:

si infatti :asd:

 

 

 

intanto ecco qua:

 

ROMA - Investimenti che crescono di oltre il 125% in quattro anni (2005-2009), l'Europa che sfiora il 9% di consumo energetico 'pulito', e l'Italia che - nonostante le discussioni interne - e' la sesta la mondo per potenza complessiva. E' questa, per quanto le cifre siano in continua evoluzione, un'istantanea sulle cosiddette energie rinnovabili a livello globale.

 

Le fonti rinnovabili rappresentano il 17,9% della produzione mondiale di energia elettrica (sulla base di una pubblicazione dell'Enea che cita il 'Renewables information 2009' dell'Agenzia internazionale per l'energia, l'International energy agency), per un'incidenza sull'offerta mondiale totale di energia primaria del 12,4%. Il resto della produzione e' fondata sul carbone per il 41,6%, sul gas per il 20,9%, sul nucleare (13,8%) ed sul petrolio (5,7%).

 

La Cina - si osserva nel recente 'The Energy report' del Wwf - ha invece aumentato di 37 Gigawatt (Gw) la produzione di energia rinnovabile, portando cosi' la propria potenza rinnovabile totale a 226 Gw, pari a quattro volte la potenza necessaria per soddisfare il consumo totale di picco di energia elettrica della Gran Bretagna, o piu' del doppio della potenza elettrica totale dell'Africa. In Europa e negli Stati Uniti piu' della meta' di tutta la nuova potenza elettrica installata nel 2009 proviene da fonti rinnovabili. Nei Paesi in via di sviluppo oltre 30 milioni di famiglie dispongono di generatori di biogas per la cottura e per l'illuminazione, e almeno 70 milioni di famiglie in tutto il mondo riscaldano l'acqua usando i raggi solari.

 

Le tendenza dei mercati mondiali - secondo un dossier dell'Istituto di economia e politica dell'energia e dell'ambiente (Iefe) dell'universita' Bocconi (in collaborazione con Ernst and Young) - mostrano come ci siano investimenti maggiori nelle energie rinnovabili, per 163 miliardi di dollari, rispetto a quelli nelle fonti energetiche convenzionali. Nel 2010, spiega infatti l'Istituto bocconiano, le rinnovabili hanno raggiunto un quarto della capacita' mondiale complessivamente installata con una crescita degli investimenti globali di oltre il 125% tra il 2005 e il 2009, sia per l'elettricita' che per il calore e i biocarburanti. Per lo Iefe i Paesi che nel 2010 hanno messo in campo misure di sostegno delle energie rinnovabili risultano 100 (erano 55 nel 2005): l'Europa rimane l'area maggiormente coinvolta con 43,7 miliardi di investimenti ma l'Asia, a 40,8 miliardi forte della crescita cinese, e' destinata a superarla. Il 43% degli investimenti riguarda l'eolico, a seguire il solare (18%) e i biocarburanti (17%). L'Italia - a detta dell'ultimo rapporto Eurispes - si attesta al sesto posto come potenza cumulata nella classifica mondiale, mentre in Europa la quota di consumo proveniente dalle rinnovabili e' pari all'8,39% del totale (36,46% per il petrolio, 24,50% per il gas, 13,44% per il nucleare). Nell'Ue a 27 si concentra il 17,5% della produzione mondiale, di questa il 13% viene prodotta in Italia (leader e' la Svezia con il 16%).

 

Le previsioni per l'Europa al 2030 attribuiscono il 64% di nuova capacita' alle rinnovabili, con il gas che dovrebbe produrre il 17%, il carbone il 12%, il nucleare 4%, e il petrolio si dovrebbe fermare al 3%. E a proposito di un futuro energetico 'verde', calcolando che 1,5 miliardi di persone ad oggi non hanno accesso all'elettricita', il Wwf ha indicato la strada da percorrere per arrivare, adottando 'soluzioni ad hoc', al 2050 traendo il 100% dell'energia di cui abbiamo bisogno dalle rinnovabili.

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Aaaaah! Adesso si che sappiamo tutta la verit?, nient'altro che la verit?! Alleluja! :asd:

 

La verit? non ? mai completamente raggiungibile, ma se ti informassi ci saresti almeno pi? vicino, invece di trascinare anche me e il resto degli italiani nella melma voluta da certi criminali che tu difendi "a prescindere".

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il bello ? che lui crede ai peggiori video sugli ufo :asd:

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mai visto dei buffoni del genere. fino a ieri a offendere chi non seguiva il gregge del nucleare, ora tirano i remi indietro nel silenzio pi? assordante.

ma un p? d'equilibrio ?

 

Davvero azioni inqualificabili

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