SebMat 831 Inviato 9 Dicembre, 2021 Salve a tutti, come alcuni di voi sapranno sono un giovane appassionato di F1 che non ha avuto la fortuna di assistere agli anni lucenti della competizione a 4 ruote, almeno secondo la maggioranza delle persone che mi ruota intorno e che ascolto in TV o sui social. Eppure io ho sempre trovato la F1 uno sport spettacolare anche nel periodo più buio della sua storia (sempre secondo l'opinione pubblica), ossia dal 2008/2009 ad oggi più o meno, per quello a cui ho potuto assistere e ricordare (ho ricordi sbiaditi delle macchine rosse e celesti di Schumacher e Alonso che si inseguivano in GP come Imola e Turchia ad esempio, o del duello Ferrari-McLaren, ma ero comunque troppo piccolo). Per curiosità negli ultimi mesi ho quindi recuperato su internet diversi documentari riguardo ad alcune delle stagioni migliori che gli sportivi ricordano, come la stagione 1997, 1993 e tutto il periodo Prost vs Senna. Ho visto diversi video e mi sono documentato sia su Wikipedia che su altri siti riguardo agli sviluppi di quelle stagioni, per avere una panoramica più ampia e completa possibile. Questi sono solo alcuni dei documentari che ho visto ad esempio, oltre a vari gran premi singoli qua e là (molto spesso non trovando riassunti di stagioni complete guardavo su Wikipedia il racconto del singolo gran premio e poi cercavo qualche highlights su YouTube). https://youtu.be/i24RDB7IfFM https://youtu.be/sr9uh4p2WrM https://youtu.be/mBG9aTNfEDE Devo dire che alla fine di tutto ho avuto un po' da storcere il naso. Mi aspettavo una Formula 1 molto diversa da quella che mi hanno sempre raccontato: 1- Pochi duelli corpo a corpo. Ho notato che la stragrande maggioranza dei gran premi venivano decisi dal passo gara e i sorpassi avvenivano principalmente ai box con strategie diverse fra loro. Possibile che le gomme fossero più imprevedibili di oggi e che quando crollavano, crollavano per davvero, facevano perdere diversi secondi al giro, mentre una gomma più fresca garantiva un vantaggio prestazionale enorme rispetto ad oggi? Leggo di rimonte di 20-30 secondi in pochi giri che oggi sarebbero assolutamente impensabili. In compenso, c'è da dire che le poche volte in cui i piloti arrivavano ruota a ruota, i duelli erano veramente spettacolari e non frutto di una semplice velocità maggiore sul dritto come oggi. Ma erano piuttosto rari, ad esempio nella stagione 1997 ho notato che Schumacher e Villeneuve mai furono contemporaneamente sul podio. E qui mi ricollego al secondo punto. 2- Le macchine erano molto più difficili da guidare. Nei video ho visto tantissimi bloccaggi, macchine che entravano scomposte in staccata, scodate in uscita da far paura, anche le partenze ad esempio erano molto più imprevedibili. Era possibile guadagnare o perdere posizioni molto facilmente, tanto che la pole position non era un gran vantaggio, e dalla quarta posizione, ad esempio, era assolutamente possibile passare subito in testa. Roba che se capitasse oggi farebbe urlare al miracolo. Per questo motivo i duelli in pista erano entusiasmanti, si percepisce proprio la sensazione che fossero al limite e costantemente impiccati. Questo si ricollega anche al terzo punto. 3- Errori. Quanti errori ho visto da parte dei piloti più affermati. Ho visto mille volte i vari Senna, Prost, Schumacher e compagnia perdere la macchina, insabbiarsi e concludere la gara. Oppure non resistere alla pressione, commettere un errore o un testacoda e regalare la vittoria al suo inseguitore. Senna che con un'ora di vantaggio si schianta a Monaco, Villeneuve o Schumacher al muro dei campioni, testacoda vari o incidenti "comici" durante i tentativi di doppiaggio. Molto spesso i duelli si concludevano con un pilota che osava troppo, andava fuori pista e poi comunque riusciva a recuperare velocissimamente le posizioni di vertice, perché dietro andavano molto più piano. Penso a Vettel che ha avuto la carriera segnata dall'errore ad Hockenheim, mi sembrava quasi un unicum all'interno della storia della F1, e non pensavo che all'epoca fosse molto più semplice fare errori così gravi con quella frequenza. 4- L'affidabilità. Oggi sento molto spesso dire "ah, una volta i piloti potevano spingere al massimo senza preoccuparsi di nulla". Ma a parte i numerosissimi guasti al motore o ad altre componenti che già sapevo fossero molto frequenti, ho notato che tantissimi GP erano comunque falsati da problemi vari al cambio, alternatore, problemi di consumo e mille altri danni che oggi non si vedono più e che allora invece costringevano i piloti costantemente a gestire la monoposto, rallentare, cedere posizioni e cercare semplicemente di portare la nave in porto. E qui ad esempio mi sorge un dubbio: in un weekend regolare Senna era in grado di dare mezzo secondo in qualifica a Prost e poi salutarlo in gara con distacchi biblici. E il francese è una leggenda di questo sport, uno dei piloti migliori. Poi puntualmente Senna aveva molti più problemi di affidabilità ed era costretto al ritiro, con Prost che invece ringraziava e riusciva a vincere. Semplice sfortuna? Possibile invece che fosse lo stile di guida di Senna a comportare tutti quei danni? Metteva a dura prova la tenuta della monoposto? Prost volendo sarebbe potuto andare veloce quanto Senna oppure strategicamente preferiva portare in porto la nave? O semplicemente il brasiliano aveva un talento straordinario irraggiungibile sul piano della velocità pura anche da Prost? C'erano quindi due classi di piloti, chi eccelleva nello sprint e chi nella distanza? 5- Numero di piloti e vetture. Ma quante macchine c'erano in pista? Oggi sento dire molto spesso che una volta la F1 era molto equilibrata, che le macchine erano tutte simili di prestazione, che poteva vincere chiunque e che fossero i piloti a fare la differenza. Ma a me sembra esattamente l'opposto. Metà delle vetture in griglia erano assolutamente inutili, o perché si rompevano sempre, o perché si prendevano distacchi biblici. Le vetture più competitive (spesso soltanto una totalmente fuori categoria rispetto alle altre) erano anni luce avanti a quelle di media classifica, che si ammazzavano per conquistare pochi punti. Anche qui, che senso aveva dare punti soltanto ai primi sei classificati con mille vetture in gara e le prime posizioni costantemente occupate dalle migliori? In pratica a parte la lotta al vertice il resto non valeva la pena seguire alcunché? E se poi al vertice il primo chiudeva con 20 secondi sul secondo, che a sua volta chiudeva con 15 sul terzo, che cosa si seguivano a fare le gare? Soltanto in attesa e nella speranza di una rottura? Era questo che attraeva così tanti spettatori incalliti? Alla fine i risultati a sorpresa avvenivano solamente in GP particolari con mille guasti, un po' come succede oggi, ma i GP regolari credo fossero molto più noiosi. 6- Diversi fornitori di gomme: a seconda della pista c'erano prestazioni diverse in base all'adattamento della gomma, più che della macchina, rispetto alla pista stessa. Oppure gomme che in qualifica garantivano prestazioni eccezionali ad alcune vetture poco competitive, ed in gara sprofondavano. Oppure gare con alcuni che chiudevano senza pit stop, altre con 4, gomme che scoppiavano, insomma un bel casino. Divertente ma anche frustrante da guardare direi. 7- Macchine più facili da inseguire. Questo invece è un punto totalmente a favore. Oggi siamo abituati a vedere i piloti impiccati per cercare di restare entro il secondo con quello davanti e l'aria sporca che condiziona la sofisticata aerodinamica, anche quando potenzialmente avrebbero il passo per andare più veloci, ma non così tanto più veloci da sorpassare facilmente. Invece prima ho notato che era molto più semplice restare incollato all'avversario, e a tal proposito ho letto una interessante dichiarazione di Villeneuve in merito al tragico epilogo del 1997: sapeva di essere molto più veloce, ma appositamente girava abbastanza distante da Schumacher per fargli credere di non poterlo sorpassare, così da coglierlo di sorpresa in una mossa secca. In pratica fece le ultime due curve prima del sorpasso alla morte, rischiando anche di uscire, recuperando tutto lo svantaggio per attaccarlo in un momento in cui non se lo aspettava. Oggi una cosa del genere sarebbe impensabile, e i tentativi di sorpasso sono molto più difficili da eseguire quando le macchine progressivamente convergono allo stesso passo gara. Ci sarebbero mille altre riflessioni che vorrei fare ma non voglio fare un post troppo lungo, sicuramente nei prossimi messaggi mi piacerebbe approfondire le varie questioni. Infine avrei una domanda per gli appassionati di più lunga data: l'attuale stagione di F1 col duello Verstappen-Hamilton dove la collochereste in una vostra ipotetica classifica delle stagioni preferite? È paragonabile ad un grande classico stile Senna vs Prost? 4 2 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
chatruc 2195 Inviato 11 Dicembre, 2021 Caro @SebMat, hai detto semplicemente LA VERITÀ (ti costerà tanto AVERMELA rubata). La F1 idilliaca raccontata dai social e tanti vecchi rimba semplicemente non è mai esistita. Se guardi Griglia di Partenza con Bobbiese, ogni settimana Bobb e i rimba parlano del passato e Mariani e Galbiati puntualmente li smentiscono citando esempi concreti. Con un po' più di tempo ti risponderò punto per punto. Per capire come veramente andavano le cose, comprati vecchie annate di Autosprint e guarda i gp completi. Apprezzerai sia il passato che il presente avrai tanta curiosità del futuro. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
M.SchumyTheBest 650 Inviato 12 Dicembre, 2021 Lo spettacolo di sorpassi e controsorpassi c'è solo nei racconti leggendari a mò di cantastorie, nella realtà le gare erano spesso noiose da quel punto di vista. I distacchi che oggi si prende la Haas erano quelli che si pigliavano le squadre a centro gruppo se non addirittura quelle da terza-quarta fila. Quello che era più presente era il rischio, il fatto che in qualunque momento potesse succedere qualcosa, aiutato da auto difficili, da piste che non perdonavano e dai problemi tecnici, oggi scomparsi. 1 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lucaf2000 1681 Inviato 12 Dicembre, 2021 35 minuti fa, M.SchumyTheBest ha scritto: Lo spettacolo di sorpassi e controsorpassi c'è solo nei racconti leggendari a mò di cantastorie, nella realtà le gare erano spesso noiose da quel punto di vista. I distacchi che oggi si prende la Haas erano quelli che si pigliavano le squadre a centro gruppo se non addirittura quelle da terza-quarta fila. Quello che era più presente era il rischio, il fatto che in qualunque momento potesse succedere qualcosa, aiutato da auto difficili, da piste che non perdonavano e dai problemi tecnici, oggi scomparsi. assolutamente vero. io dico che in questi decenni è cambiato soprattutto l'interesse generale per le auto, una volta venivano viste come un desiderio, adesso per l'ingiusta storia dell'inquinamento vengono viste come la mer.da più assoluta (parlo del popolo medio) Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
ForzaFerrari 2209 Inviato 12 Dicembre, 2021 36 minuti fa, M.SchumyTheBest ha scritto: Lo spettacolo di sorpassi e controsorpassi c'è solo nei racconti leggendari a mò di cantastorie, nella realtà le gare erano spesso noiose da quel punto di vista. I distacchi che oggi si prende la Haas erano quelli che si pigliavano le squadre a centro gruppo se non addirittura quelle da terza-quarta fila. Quello che era più presente era il rischio, il fatto che in qualunque momento potesse succedere qualcosa, aiutato da auto difficili, da piste che non perdonavano e dai problemi tecnici, oggi scomparsi. Quoto anche le virgole 4 minuti fa, lucaf2000 ha scritto: assolutamente vero. io dico che in questi decenni è cambiato soprattutto l'interesse generale per le auto, una volta venivano viste come un desiderio, adesso per l'ingiusta storia dell'inquinamento vengono viste come la mer.da più assoluta (parlo del popolo medio) Non se sia per le cause elencate da te però devo dire che tra i miei coetanei (17 anni) l'interesse per la F1 e per il mondo del motorsport è davvero basso. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
rimatt 3015 Inviato 12 Dicembre, 2021 Il 9/12/2021 Alle 18:05, SebMat ha scritto: l'attuale stagione di F1 col duello Verstappen-Hamilton dove la collochereste in una vostra ipotetica classifica delle stagioni preferite? È paragonabile ad un grande classico stile Senna vs Prost? Tra le preferite no, ma semplicemente perché non tifando nessuno dei due non c'è troppo coinvolgimento emotivo, anche se devo dire che pure da "esterno" queste ultime gare sono esaltanti. Soggettivamente, mi sono goduto di più annate come il noiosissimo 1992 dominato (finalmente!) da Mansell o il 2007 con la vittoria rocambolesca di Kimi. Però in senso assoluto sì, è una stagione che vale il 1989 o ancor di più il 1990. Vediamo se finirà allo stesso modo. Appena avrò un po' di tempo risponderò con calma anche al resto del tuo interessante post. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lucaf2000 1681 Inviato 12 Dicembre, 2021 1 ora fa, ForzaFerrari ha scritto: Quoto anche le virgole Non se sia per le cause elencate da te però devo dire che tra i miei coetanei (17 anni) l'interesse per la F1 e per il mondo del motorsport è davvero basso. Non è solo per quello sicuramente però le auto venivano viste in ben altro modo 20/30 anni fa 1 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Carmine Marzano 406 Inviato 12 Dicembre, 2021 Gli errori costanti anche da parte dei big, sono forse dovuti anche all'eliminazione dell'elettronica dopo il 1993 e ripristinata poi nei 2000? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
chatruc 2195 Inviato 10 Gennaio, 2022 Finalmente, mi sono preso i minuti necessari per confezionare una risposta completa alla questione che tu poni. Prima di tutto, cercherò di fornire una risposta sintetica ai sette punti da te sollevati. Poi parlerò delle differenze e delle analogie tra la F1 del 1990 e quella del 2020 e infine su una questione che pochi affrontano che è la percezione che si ha e si aveva di questo sport. 1) Duelli corpo a corpo: nel 1990, potevano esserci differenze molto grandi tra prestazioni in qualifica e in gara e spesso in partenza si perdevano o si guadagnavano parecchie posizioni, quindi i primi giri facevano vedere un buon numero di sorpassi, ma una volta stabilizzate le posizioni, spesso si andava a posizioni fisse fino a fine gara. I distacchi era piuttosto grandi. Il progresso tecnologico e i regolamenti sempre più stringenti hanno offerto nell'attualità vetture dalle prestazioni molto simili e soprattutto molto costanti, quindi ci sono un numero enorme di duelli corpo a corpo. 2) Macchine difficili da guidare: le monoposto del 1990 era più "ignoranti" di quelle attuali quindi era necessario dominarle. Si muovevano spesso e potevano trarre in inganno i piloti, anche quelli più esperti. Il progresso tecnologico ha consentito di avere macchine che vanno sempre bene, sia col pieno che a serbatoi vuoti, con gomme nuove o usurate. Non significa che i piloti odierni vadano a spasso, anzi, ma che non devono "combattere" contro la macchina. 3) Errori: direttamente dal punto precedente, ma pure da quello successivo, si evince che i piloti potevano sbagliare con relativa facilità. Tecnologicamente, le vetture attuali non offrono situazioni di imprevidibilità, quindi di errori se ne vedono pochi. In ogni caso, avrete notato come una pista molto impegnativa come quella di Jeddah abbia offerto più errori del solito. Effettivamente, con le vie di fuga ampie e asfaltate, piccoli errori diventano insignificanti mentre una volta, piccoli errori compromettevano la gara. 4) Affidabilità: sempre di progresso tecnologico si tratta. Indipendentemente dai punteggi che con gli anni hanno premiato sempre di più l'affidabilità (da qualche anno un po' meno), i costruttori ora hanno la pressochè totale sicurezza del fatto che un particolare non si romperà. Si tratta del progresso dovuto alla progettazione (sempre più precisa), alla simulazione e anche alla realizzazione dei pezzi. 5) Numero piloti e vetture: i numeri non mentono. Alla vigilia del 1989 erano previste 21 squadre per 40 piloti (poi rinunciò la vettura della First GP). Erano state 31 monoposto nel 1988, 35 nel 1990, 34 nel 1991, 32 nel 1992, 26 nel 1993 e 1995, 28 nel 1994 e dal 1996 sono rimaste 22 o 20 con qualche rara eccezione a 24. Oggi come oggi si rimpiange quel periodo fatto di tante piccole squadre che si affacciavano in F1 mentre ai tempi lo spazio dedicato alle stesse era ridotto. La verità era che la quasi totalità di quelle squadre non avevano nemmeno i soldi per completare la loro prima stagione. Avevano i soldi a malapena per costruire le vetture e poi si indebitavano per poter andare ai GP saltando ogni test e sperando che "se facciamo vedere si saper lavorare pur con i nostri ridotti mezzi, qualche sponsor arriverà per aiutarci e quindi miglioreremo". Se andava bene erano team manager romantici, molto spesso sotto pressione da parte degli sponsor, ma molto spesso erano avventurieri o peggio ancora. Dopo il caso Andrea Moda (tra i meccanici, gente che lavorava al calzaturificio del padrone), Ecclestone decise di tagliare la testa al toro piazzando una cauzione insormontabile. Della miriade di squadre entrate in quel periodo, solo Minardi, Jordan e Sauber hanno resistito. 6) Diversi fornitori di gomme: questo aiutava parecchio quando ad esempio le Pirelli volavano i qualifica e le montavano i soli team piccoli. Il problema delle gomme diverse (vedi guerra Goodyear/Bridgestone) è che chi si becca le gomme giuste, ottiene un vantaggio insormontabile. Il monogomma è un male assolutamente necessario. 7) Macchine più facili da inseguire: questo effettivamente è vero e speriamo che il nuovo regolamento 2022 possa aiutare. A quei tempi, era possibile rimanere in scia pure nelle curve veloci. Molti curvoni sono stati eliminati proprio per questo motivo. Da quanto detto sopra, si capisce la F1 del 1990 non era una cosa così arretrata e arcaica. Anzi. Come ora, era l'apice della tecnologia, dove si vedevano cose presenti nella sola aeronautica. Ad esempio, tutte le macchine erano in fibra di carbonio, tecnologia al tempo rarissima in campo industriale. Non solo, come ho potuto osservare in un Minardi Day, fino a metà anni '80, le monoposto erano "analogiche". Già quelle del 1989/1990 erano piene di cablaggi e sensori dappertutto, al punto tale che per poter accenderle è necessario avere una schiera di meccanici con i computer collegati (bellissimo al Minardi Day vedere notebook del tempo collegati alle monoposto proprio per poter far girare il software originale). La stessa Toyota, aveva provato a entrare in punta di piedi utilizzando il marchio Yamaha, con un Cosworth riprogettato. Poi hanno fatto il loro V12. Poi hanno deciso di rimarchiare il Judd. Dopo il terzo fallimento, hanno deciso di posticipare il loro impegno sapendo che non c'era altra scelta che un impegno totale. Idem per la Subaru: hanno fatto un timido tentativo di capire come era la questione e appena scottatisi, hanno mollato. La Peugeot pensò che per partecipare poteva limitarsi al ruolo di fornitore e infatti non servì a nulla. La Mercedes iniziò un timido tentativo sponsorizzando gli Ilmor "concepted by Mercedes". Diciamo che tecnologicamente, la questione era molto complicata. Casomai era l'ambiente a essere più rilassato rispetto ad oggi, anche perchè formato da persone che avevano vissuto i periodi ruggenti pre TV. I piloti, tolti i migliori 6/8, avevano un livello molto meno professionale di quelli attuali, non perchè fossero dei brocchi, ma perchè i tempi non lo esigevano. Non finire una gara per stanchezza era qualcosa di raro ma non improbabile. Di esempi ne ho tantissimi (Nannini che accusa Berger "perchè all'ultimo giro non si fanno sorpassi così per la quinta posizione"). Infine arrivo al fenomeno che facebook, twitter e youtube stanno portando agli estremi e che è la percezione di quei tempi. Ogni giorno, su youtube viene caricato il giro di Senna a Monaco e tutti a dire "quella era la VERA F1", non che magari la telecamera vibrava così tanto da far sembrare la strada piena di buche. Idem con il duello Arnoux/Villeneuve e via a dire che ogni gara era così, non gli ultimi 5 giri di un solo GP in tutta la stagione. La nostalgia facile è un fenomeno vecchio. Ho un articolo di Autosprint del 1987 dove si dice che "la F1 non è più un sport, si tratta solo di soldi e sponsor e mancano le personalità di una volta". Lo pubblicai su facebook ma senza data e tutti giù a darmi ragione e dire che la F1 odierna fa schifo: una volta chiarito l'anno di pubblicazione, zero commenti. Poco tempo fa sono andato a cena con quelli del calcetto e due mi dicono "segui ancora la F1? Certo che adesso le gare sono noiose, non come ai tempi di Senna e Mansell". Dopo questo, ho chiesto a loro "quante gare avete visto quest'anno?". La risposta è stata "nessuna". E' un po' come se per caso si parlasse di moda e io cominciassi a dire che non ci sono più le modelle come Schiffer e Crawford anche se in realtà non conosco nemmeno una modella attuale (solo pornoattrici). Sulla questione della percezione, ci sono da una parte i vecchi nostalgici (Bobbiese, Giudici e quelli che facevano Griglia di Partenza prima di Bobbiese (e prima del suo rientro)), cioè gente vecchia che non comprende o non si lascia affascinare dalle corse moderne, quindi spara merrda a priori. Poi invece ci sono i giovani che quelle corse non le hanno mai viste, ma che sono riusciti a vedere highlight con intere stagioni condensate in 5 minuti. Pure io mi lascio affascinare dalle gare di Fangio, ma se dovesse guardarmi un GP di tre ore al 'ring vedendo Fangio che gira da solo per 180 minuti, mi farei due palle giganti. Il passato splende sicuramente in quanto non più presente ma c'è pure la questione del "sogno". Carlo Cavicchi una volta raccontò della sua prima volta a Monza per la 1000 km. Lui seguiva le corse sui giornali (niente TV) e di quelle corse aveva a disposizioni solo poche foto sbiadite in bianco e nero. Per lui, arrivare a Monza a 16 anni e vedere le macchine dal vivo, era pura magia, pur se a tutti gli effetti la 1000 km non è altro che una lunga e noiosa passerella di macchine (altro che duelli corpo a corpo). La mancanza di esposizione mediatica, rendeva gli eventi sempre epocali. Oggi come oggi, possiamo vedere ogni sessione di libere, pure le prove private, e farci una megaoverdose di F1 se vogliamo. Ai tempi, al di là delle qualifiche e il GP in TV, non c'era altro. Come intrattenimento, abbiamo una quantità umanamente infinita di intrattenimento immediato (film, serie, documentari, videogiochi), quindi il valore aggiunto di ciascuno di questi intrattenimenti è basso. Questo sicuramente in passato rendeva speciale quello che oggi vediamo come noioso e ripetitivo. 3 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
nkola1979 59 Inviato 12 Gennaio, 2022 (modificato) 1- Pochi duelli corpo a corpo. si effettivamente erano piu rari ma e' anche vero che potendosi avvicinare piu' facilemnte c'era molte possibilita' di vedere piloti ravvicinati in diverse fasi di gara.... il che crea sempre tensione e aspettative anche senza il sorpasso... ora o passi con il DRS di netto o sei obbligato a stare a 1 secondo e mezzo senno distruggi gomme. Una delle mie prime immagini di formula uno che mi sono rimaste impresse, era quella di ferrari che stava in scia (attaccata) alla mclaren ad hockeneim ma che non riusciva mai passarla perche' il motore honda era superiore... non cera un vero corpo a corpo ne sorpasso ma creava suspance... preparare u nsorpasso ci voleva tempo/astuzia. bei ricordi quelli.. vedere i GP in spiaggia d'estate... all TV del piccolo bar.... 2- Le macchine erano molto più difficili da guidare. effetivamente tra cambio manuale e vibrazioni, piste molto piu sconnesse... era molt o piu dififcile...probabilmente c'erano molte qualita' che un pilota doveva avere o che doveva acquisire... l Indycar e' rimasta dal questo punto di vista molto piu affascinante 3- Errori. Quanti errori ho visto da parte dei piloti più affermati. questo non me li ricordo, ma vedendo le immagini di sopra.. si vedono molti errori... 4- L'affidabilità. Essi', la magia del fumo bianco che colpiva il primo... era sempre una speranza quando la ferrari era seconda o terza. :-).....sicuramente era meglio per gli ultimi...che avevano una speranza... a pme piacva motlo che ogni amcchian aveva caratteristiche sue... quindi una velocissima da una parte e lenta in altre piste...(tipo ferrari V12) e si giocava con ali e assetti.....ora gli assetti son tutti uguali cosi come le ali... 5- Numero di piloti e vetture. ame piaceva molto con molte vetture e le prequalifiche......averne 20 che han tutte la pagnotta non mi sembra un gran stimolo... poi ora che c'e drive to survive ancora di meno... il bell era comunque il budget limitato che serviva per entrare i nF1... 6- Diversi fornitori di gomme: era bello ma non attaubile ora come ora... nessun ovuole perdere per le gomme... 7- Macchine più facili da inseguire. :questo era piu bello sicuramente ...speriamo con le nuove macchine ... e speriamo che le nuove macchine possano girare con l'acqua.... i GP sull acqua erano sempre una benedizione per l'emozioni... 8. folla ai gran premi.... fa paura vedere la gente che c era ad imola arrampicata ogni dove... per vedere un ora e mezza di gara + warm up.. .si andava ad un evento... non ad un show....a mia discolpa sono andato solo ad un GP dal vivo, il 1mo Maggio del 1994. 9.il tifo non era a livello di calcio ma comunque c'erano molti piu interessati.....autosprint era un must, la gazzetta anche , e la stramisisone su italia 1 anche... e poi svegliarsi la notte per le gare in australia , giappone, malesia era speciale....e manca un po. ..cmq non so perche' in ogni gruppo c era sempre il tifoso della Mclaren, che poi sarebbe diventato della Williams, poi della mclaren di nuovo , poi della renault, poi della mclaren , poi della brawn, poi redbull e poi della mercedes... .. ma mai della ferrari.... :-)... mi sono sempre chiesto vedendo la ferrari come una specie di nazionale italiana o comunque come orgoglio dell ingegneria italiana... perche' non attirasse questi tifosi... saran stati dei frustrati della vita? 10 itest prestagionali mi piacevano sempre molto.. o anche i test privati... m iricordo... che se dopo 3 giorni di test la ferrari non era ancora piu veloce della vecchia a fiorano.. gia potevi metterci una croce...se era piu veloce di 3 -5 decimi.. avevi una speranza... se era piu veloce di 1 secondo sognavi... Modificato 12 Gennaio, 2022 da nkola1979 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
ForzaFerrari88 3999 Inviato 13 Gennaio, 2022 Il 10/1/2022 Alle 17:30, chatruc ha scritto: Finalmente, mi sono preso i minuti necessari per confezionare una risposta completa alla questione che tu poni. Prima di tutto, cercherò di fornire una risposta sintetica ai sette punti da te sollevati. Poi parlerò delle differenze e delle analogie tra la F1 del 1990 e quella del 2020 e infine su una questione che pochi affrontano che è la percezione che si ha e si aveva di questo sport. 1) Duelli corpo a corpo: nel 1990, potevano esserci differenze molto grandi tra prestazioni in qualifica e in gara e spesso in partenza si perdevano o si guadagnavano parecchie posizioni, quindi i primi giri facevano vedere un buon numero di sorpassi, ma una volta stabilizzate le posizioni, spesso si andava a posizioni fisse fino a fine gara. I distacchi era piuttosto grandi. Il progresso tecnologico e i regolamenti sempre più stringenti hanno offerto nell'attualità vetture dalle prestazioni molto simili e soprattutto molto costanti, quindi ci sono un numero enorme di duelli corpo a corpo. 2) Macchine difficili da guidare: le monoposto del 1990 era più "ignoranti" di quelle attuali quindi era necessario dominarle. Si muovevano spesso e potevano trarre in inganno i piloti, anche quelli più esperti. Il progresso tecnologico ha consentito di avere macchine che vanno sempre bene, sia col pieno che a serbatoi vuoti, con gomme nuove o usurate. Non significa che i piloti odierni vadano a spasso, anzi, ma che non devono "combattere" contro la macchina. 3) Errori: direttamente dal punto precedente, ma pure da quello successivo, si evince che i piloti potevano sbagliare con relativa facilità. Tecnologicamente, le vetture attuali non offrono situazioni di imprevidibilità, quindi di errori se ne vedono pochi. In ogni caso, avrete notato come una pista molto impegnativa come quella di Jeddah abbia offerto più errori del solito. Effettivamente, con le vie di fuga ampie e asfaltate, piccoli errori diventano insignificanti mentre una volta, piccoli errori compromettevano la gara. 4) Affidabilità: sempre di progresso tecnologico si tratta. Indipendentemente dai punteggi che con gli anni hanno premiato sempre di più l'affidabilità (da qualche anno un po' meno), i costruttori ora hanno la pressochè totale sicurezza del fatto che un particolare non si romperà. Si tratta del progresso dovuto alla progettazione (sempre più precisa), alla simulazione e anche alla realizzazione dei pezzi. 5) Numero piloti e vetture: i numeri non mentono. Alla vigilia del 1989 erano previste 21 squadre per 40 piloti (poi rinunciò la vettura della First GP). Erano state 31 monoposto nel 1988, 35 nel 1990, 34 nel 1991, 32 nel 1992, 26 nel 1993 e 1995, 28 nel 1994 e dal 1996 sono rimaste 22 o 20 con qualche rara eccezione a 24. Oggi come oggi si rimpiange quel periodo fatto di tante piccole squadre che si affacciavano in F1 mentre ai tempi lo spazio dedicato alle stesse era ridotto. La verità era che la quasi totalità di quelle squadre non avevano nemmeno i soldi per completare la loro prima stagione. Avevano i soldi a malapena per costruire le vetture e poi si indebitavano per poter andare ai GP saltando ogni test e sperando che "se facciamo vedere si saper lavorare pur con i nostri ridotti mezzi, qualche sponsor arriverà per aiutarci e quindi miglioreremo". Se andava bene erano team manager romantici, molto spesso sotto pressione da parte degli sponsor, ma molto spesso erano avventurieri o peggio ancora. Dopo il caso Andrea Moda (tra i meccanici, gente che lavorava al calzaturificio del padrone), Ecclestone decise di tagliare la testa al toro piazzando una cauzione insormontabile. Della miriade di squadre entrate in quel periodo, solo Minardi, Jordan e Sauber hanno resistito. 6) Diversi fornitori di gomme: questo aiutava parecchio quando ad esempio le Pirelli volavano i qualifica e le montavano i soli team piccoli. Il problema delle gomme diverse (vedi guerra Goodyear/Bridgestone) è che chi si becca le gomme giuste, ottiene un vantaggio insormontabile. Il monogomma è un male assolutamente necessario. 7) Macchine più facili da inseguire: questo effettivamente è vero e speriamo che il nuovo regolamento 2022 possa aiutare. A quei tempi, era possibile rimanere in scia pure nelle curve veloci. Molti curvoni sono stati eliminati proprio per questo motivo. Da quanto detto sopra, si capisce la F1 del 1990 non era una cosa così arretrata e arcaica. Anzi. Come ora, era l'apice della tecnologia, dove si vedevano cose presenti nella sola aeronautica. Ad esempio, tutte le macchine erano in fibra di carbonio, tecnologia al tempo rarissima in campo industriale. Non solo, come ho potuto osservare in un Minardi Day, fino a metà anni '80, le monoposto erano "analogiche". Già quelle del 1989/1990 erano piene di cablaggi e sensori dappertutto, al punto tale che per poter accenderle è necessario avere una schiera di meccanici con i computer collegati (bellissimo al Minardi Day vedere notebook del tempo collegati alle monoposto proprio per poter far girare il software originale). La stessa Toyota, aveva provato a entrare in punta di piedi utilizzando il marchio Yamaha, con un Cosworth riprogettato. Poi hanno fatto il loro V12. Poi hanno deciso di rimarchiare il Judd. Dopo il terzo fallimento, hanno deciso di posticipare il loro impegno sapendo che non c'era altra scelta che un impegno totale. Idem per la Subaru: hanno fatto un timido tentativo di capire come era la questione e appena scottatisi, hanno mollato. La Peugeot pensò che per partecipare poteva limitarsi al ruolo di fornitore e infatti non servì a nulla. La Mercedes iniziò un timido tentativo sponsorizzando gli Ilmor "concepted by Mercedes". Diciamo che tecnologicamente, la questione era molto complicata. Casomai era l'ambiente a essere più rilassato rispetto ad oggi, anche perchè formato da persone che avevano vissuto i periodi ruggenti pre TV. I piloti, tolti i migliori 6/8, avevano un livello molto meno professionale di quelli attuali, non perchè fossero dei brocchi, ma perchè i tempi non lo esigevano. Non finire una gara per stanchezza era qualcosa di raro ma non improbabile. Di esempi ne ho tantissimi (Nannini che accusa Berger "perchè all'ultimo giro non si fanno sorpassi così per la quinta posizione"). Infine arrivo al fenomeno che facebook, twitter e youtube stanno portando agli estremi e che è la percezione di quei tempi. Ogni giorno, su youtube viene caricato il giro di Senna a Monaco e tutti a dire "quella era la VERA F1", non che magari la telecamera vibrava così tanto da far sembrare la strada piena di buche. Idem con il duello Arnoux/Villeneuve e via a dire che ogni gara era così, non gli ultimi 5 giri di un solo GP in tutta la stagione. La nostalgia facile è un fenomeno vecchio. Ho un articolo di Autosprint del 1987 dove si dice che "la F1 non è più un sport, si tratta solo di soldi e sponsor e mancano le personalità di una volta". Lo pubblicai su facebook ma senza data e tutti giù a darmi ragione e dire che la F1 odierna fa schifo: una volta chiarito l'anno di pubblicazione, zero commenti. Poco tempo fa sono andato a cena con quelli del calcetto e due mi dicono "segui ancora la F1? Certo che adesso le gare sono noiose, non come ai tempi di Senna e Mansell". Dopo questo, ho chiesto a loro "quante gare avete visto quest'anno?". La risposta è stata "nessuna". E' un po' come se per caso si parlasse di moda e io cominciassi a dire che non ci sono più le modelle come Schiffer e Crawford anche se in realtà non conosco nemmeno una modella attuale (solo pornoattrici). Sulla questione della percezione, ci sono da una parte i vecchi nostalgici (Bobbiese, Giudici e quelli che facevano Griglia di Partenza prima di Bobbiese (e prima del suo rientro)), cioè gente vecchia che non comprende o non si lascia affascinare dalle corse moderne, quindi spara merrda a priori. Poi invece ci sono i giovani che quelle corse non le hanno mai viste, ma che sono riusciti a vedere highlight con intere stagioni condensate in 5 minuti. Pure io mi lascio affascinare dalle gare di Fangio, ma se dovesse guardarmi un GP di tre ore al 'ring vedendo Fangio che gira da solo per 180 minuti, mi farei due palle giganti. Il passato splende sicuramente in quanto non più presente ma c'è pure la questione del "sogno". Carlo Cavicchi una volta raccontò della sua prima volta a Monza per la 1000 km. Lui seguiva le corse sui giornali (niente TV) e di quelle corse aveva a disposizioni solo poche foto sbiadite in bianco e nero. Per lui, arrivare a Monza a 16 anni e vedere le macchine dal vivo, era pura magia, pur se a tutti gli effetti la 1000 km non è altro che una lunga e noiosa passerella di macchine (altro che duelli corpo a corpo). La mancanza di esposizione mediatica, rendeva gli eventi sempre epocali. Oggi come oggi, possiamo vedere ogni sessione di libere, pure le prove private, e farci una megaoverdose di F1 se vogliamo. Ai tempi, al di là delle qualifiche e il GP in TV, non c'era altro. Come intrattenimento, abbiamo una quantità umanamente infinita di intrattenimento immediato (film, serie, documentari, videogiochi), quindi il valore aggiunto di ciascuno di questi intrattenimenti è basso. Questo sicuramente in passato rendeva speciale quello che oggi vediamo come noioso e ripetitivo. Condivido più o meno tutto tranne: 2) Con i regolamenti attuali i piloti vanno a spasso per il 90% della gara e hanno a disposizioni vetture che, come dici bene tu, non sono imprevedibili come quelle degli anni '90 6) Sempre stato favorevole al monofornitore, ma se dobbiamo assistere allo scempio degli ultimi 10 anni, meglio la competizione tra gommisti. La monofornitura Bridgestone fu seria...ma erano giapponesi quelli mentre i pagliacci attuali per favorire qualcuno e dover assecondare le ridicole richieste di spettacolo della Fia con il degrado gomme, hanno combinato solo macelli. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
White Star 2894 Inviato 13 Gennaio, 2022 Faccio un confronto con gli anni '90 che ho vissuto dal vivo: Cosa mi manca? - Le vetture difficili da guidare e i problemi di affidabilità. Uno poteva pure dominare, ma fino all'ultimo c'era la possibilità che potesse rompere o fare un errore. Oggi la variabilità è artificiale, errori e problemi sono rari. - La variabilità tecnica. Diversi tipi di motore, vetture differenti tra loro, libertà di sviluppo. Innumerevoli disegni di Giorgio Piola da vedere tra una gara e l'altra. - La Minardi (e simili). I punti erano lontani, ma chissenefrega, si lottava lo stesso con dignità e passione. Adesso i piccoli team non esistono più, alla meglio sono succursali dei team più grandi a cui conviene avere appoggio politico. - La pioggia. Sotto l'acqua si correva. Uno in particolare più degli altri, ma tutti correvano. - La F1ga. Smettiamola di fare i perbenisti del c***o: un po' di bocce al vento in griglia di partenza ci stavano benissimo. Per soddisfare il pubblico femminile si sarebbero potuti aggiungere anche modelli maschili (o magari bastavano i piloti?), non c'era bisogno di prendere la via dei talebani e coprire tutto. Cosa è migliorato? - L'accessibilità. Sì, devo pagare un abbonamento televisivo, ma posso vedere ogni sessione da ogni camera car anche mesi dopo. Il più grande merito di Liberty, perchè fino a 4 anni fa con Ecclestone non era così. Negli anni '90 c'erano solo Rai, Autosprint e Grand Prix (prima della tirannizzazione dei bimbiminkia di Meda). Si potevano guardare le gare in diretta, ma solo sperando che a casa non piovesse perchè Rai 2 prendeva male. Adesso posso guardarmi pure le repliche sul telefono al lavoro in pausa pranzo. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
cisco27 46 Inviato 16 Gennaio, 2022 (modificato) La bellezza stava nella varietà di squadre, motori gomme, nelle lotte solo per qualificarsi, nell'agognato posto fra i primi sei partendo in 30/40 al venerdi mattina prestissimo, non fra i primi 10 partendo in venti!!!! negli imprevisti perchè potevi usare un motore apposta per la qualifica e uno apposta per la gara e di gara in gara modificare quello che volevi, altro che i 3/4 di adesso (con modifiche solo per affidabilità, ma chi ci crede ed il super salto prestazionale delle vergogne d'argento e nere che si voglia negli ultimi 3/4 GP di quest'anno?) Nel fatto che arrivavi con un alettone in valigia e non dopo ore e ore di galleria del vento per un nordler che al primo mini contatto salta via, al fatto che le auto erano diversissime per forma almeno sino all'arrivo delle wing car, non come adesso che le misure sono quelle e la gallerie del vento non posso che dare risultati pressoche identici. Poi allora avevo (mediamente) 20 anni ed adesso sono dalla parte sbagliata dei 50.... comunque sempre meglio quella F.1 di questa.... Per non parlare della dirigenza Ferrari, la vergogna di questa è incredibile!!! Modificato 16 Gennaio, 2022 da cisco27 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
chatruc 2195 Inviato 17 Gennaio, 2022 Il 16/1/2022 Alle 10:26, cisco27 ha scritto: La bellezza stava nella varietà di squadre, motori gomme, nelle lotte solo per qualificarsi, nell'agognato posto fra i primi sei partendo in 30/40 al venerdi mattina prestissimo, non fra i primi 10 partendo in venti!!!! negli imprevisti perchè potevi usare un motore apposta per la qualifica e uno apposta per la gara e di gara in gara modificare quello che volevi, altro che i 3/4 di adesso (con modifiche solo per affidabilità, ma chi ci crede ed il super salto prestazionale delle vergogne d'argento e nere che si voglia negli ultimi 3/4 GP di quest'anno?) Nel fatto che arrivavi con un alettone in valigia e non dopo ore e ore di galleria del vento per un nordler che al primo mini contatto salta via, al fatto che le auto erano diversissime per forma almeno sino all'arrivo delle wing car, non come adesso che le misure sono quelle e la gallerie del vento non posso che dare risultati pressoche identici. Poi allora avevo (mediamente) 20 anni ed adesso sono dalla parte sbagliata dei 50.... comunque sempre meglio quella F.1 di questa.... Per non parlare della dirigenza Ferrari, la vergogna di questa è incredibile!!! Tutto vero quello che dici ma il mondo va avanti. Ai tempi era normale sbagliare un progetto dopo una stagione vincente. Ora ci riesce solo la Ferrari perché grazie alla simulazione tutti vanno sulla strada giusta. Oggi non avrebbe senso una F1 empirica. Sulla storia dei 40 che cercavano il posto in griglia, sicuramente era tutto molto pittoresco ma c'erano un sacco di squadre disorganizzate. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
cisco27 46 Inviato 20 Gennaio, 2022 Il 17/1/2022 Alle 10:16, chatruc ha scritto: Tutto vero quello che dici ma il mondo va avanti. Ai tempi era normale sbagliare un progetto dopo una stagione vincente. Ora ci riesce solo la Ferrari perché grazie alla simulazione tutti vanno sulla strada giusta. Oggi non avrebbe senso una F1 empirica. Sulla storia dei 40 che cercavano il posto in griglia, sicuramente era tutto molto pittoresco ma c'erano un sacco di squadre disorganizzate. Beh non è che solo la Ferrari sbaglia, Alpine per dirne una ufficiale, Aston Martin una delusionissima l'anno scorso.... Erano 40 pittoreschi ma belli ed ancora oggi ce li ricordiamo, fra 30/40 anni chi si ricorderà della Haas di Mazepin? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
chatruc 2195 Inviato 21 Gennaio, 2022 15 ore fa, cisco27 ha scritto: Beh non è che solo la Ferrari sbaglia, Alpine per dirne una ufficiale, Aston Martin una delusionissima l'anno scorso.... Erano 40 pittoreschi ma belli ed ancora oggi ce li ricordiamo, fra 30/40 anni chi si ricorderà della Haas di Mazepin? Attenzione. Oggi ci ricordiamo dei "40 pittoreschi" ma al tempo venivano assolutamente snobbati. Tolto Autosprint, nessuno parlava dei team non qualificati, anche perchè effettivamente, come già detto, non si sapevano cosa andavano a fare in F1. La Life per intenderci, era più piccola di un team di F3000 e quando non aveva problemi, girava con i tempi di una F3. Il motore sicuramente non era una genialata di idea, visto che nessun costruttore ci aveva pensato. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
cisco27 46 Inviato 21 Gennaio, 2022 10 ore fa, chatruc ha scritto: Attenzione. Oggi ci ricordiamo dei "40 pittoreschi" ma al tempo venivano assolutamente snobbati. Tolto Autosprint, nessuno parlava dei team non qualificati, anche perchè effettivamente, come già detto, non si sapevano cosa andavano a fare in F1. La Life per intenderci, era più piccola di un team di F3000 e quando non aveva problemi, girava con i tempi di una F3. Il motore sicuramente non era una genialata di idea, visto che nessun costruttore ci aveva pensato. Esatto nonostante andasse ben poco (ma Rocchi spiegò perchè e quando gli fecero le bielle come voleva lui si mise ad andare bene ma ormai era troppo tardi)siamo qui a ricordarla Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
chatruc 2195 Inviato 22 Gennaio, 2022 10 ore fa, cisco27 ha scritto: Esatto nonostante andasse ben poco (ma Rocchi spiegò perchè e quando gli fecero le bielle come voleva lui si mise ad andare bene ma ormai era troppo tardi)siamo qui a ricordarla Su quelle parole di Rocchi ho delle mie enormi riserve. Se tutti i problemi erano dovuti veramente alle bielle, lui è un pessimo project manager. Non puoi far fallire un progetto di tale portata per un dettaglio così banale. Inoltre lui ha parlato di affidabilità. Con quelle bielle, il motore non si rompeva ma aveva la potenza di una F3000. Se progetti un motore di F1 e al banco non superi i 500 CV, è inutile scendere in pista neanche per un test, figurarsi per un campionato. La speranza era far vedere che il progetto era concreto e che aveva delle potenzialità per attirare investitori. Invece ha dimostrato di essere quello che era: un progetto velleitario e pessimo ce non meritava alcuna fiducia. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
cisco27 46 Inviato 22 Gennaio, 2022 4 ore fa, chatruc ha scritto: Su quelle parole di Rocchi ho delle mie enormi riserve. Se tutti i problemi erano dovuti veramente alle bielle, lui è un pessimo project manager. Non puoi far fallire un progetto di tale portata per un dettaglio così banale. Inoltre lui ha parlato di affidabilità. Con quelle bielle, il motore non si rompeva ma aveva la potenza di una F3000. Se progetti un motore di F1 e al banco non superi i 500 CV, è inutile scendere in pista neanche per un test, figurarsi per un campionato. La speranza era far vedere che il progetto era concreto e che aveva delle potenzialità per attirare investitori. Invece ha dimostrato di essere quello che era: un progetto velleitario e pessimo ce non meritava alcuna fiducia. Ovviamente non concordo, credo però che il tema del topic sia altro Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
chatruc 2195 Inviato 22 Gennaio, 2022 5 ore fa, cisco27 ha scritto: Ovviamente non concordo, credo però che il tema del topic sia altro Finalmente uno che dissente senza complotti e insulti. Al di là del caso specifico, intendo che oggi si da più importanza a fatti che al tempo non venivano considerati. Minardi, BMS, Zakspeed, AGS, Onyx e Jordan sono una cosa. Coloni, EuroBrun, Brabham2, Life, Modena Team e Andrea Moda sono un'altra. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti