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TonyilVeneto

Che lavoro fate?

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5 ore fa, rimatt ha scritto:

 

Anche @F.126ck ha il doppio (abbondante) dei tuoi anni e della tua esperienza, però.

 

:horner1:

 

In quel caso non sono io quello che provoca però.

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7 ore fa, ForzaFerrari ha scritto:

Perfettamente d'accordo con il past, in Italia purtroppo non tutti i lavori vengono valorizzati.

 

Purtroppo tocca ammetterlo, in Italia o fai i soliti mestieri fighi (medico, avvocato, imprenditore etc) che ti permettono di rubare oppure sei visto come uno che se l'è andata a cercare. Come se poi tutti dovessero fare gli stessi lavori (e se ne vedono gli effetti in alcuni campi, con una sovrabbondanza di laureati) decisi da non si sa chi. Un paese serio riserva soldi anche per chi vuole fare lavori non necessariamente produttivi e li indirizza in modo da avere un proprio spazio nel mercato del lavoro. Questo succede in tanti paesi (seppure con tanti limiti) e per questo il mio suggerimento a chi non voglia fare studi tecnici o applicativi è di studiare direttamente fuori dall'Italia ed iniziare là a crearsi una posizione. Poi a quel punto si può decidere se tornare in Italia con l'esperienza accumulata (e magari sperare di fare qualcosa di diverso rispetto all'insegnante) oppure se crearsi una vita là.

Chiaramente queste sono cose che dipendono anche tanto da fattori personali, inclinazioni, dose di coraggio, ma se vuoi studiare qualcosa per cui la gente viene presa per il culo in Italia, il passaggio all'estero è obbligato, tanto vale farlo quanto prima possibile.

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Il 1/12/2021 Alle 15:19, Ferrarista ha scritto:

 

 

Purtroppo tocca ammetterlo, in Italia o fai i soliti mestieri fighi (medico, avvocato, imprenditore etc) che ti permettono di rubare oppure sei visto come uno che se l'è andata a cercare. Come se poi tutti dovessero fare gli stessi lavori (e se ne vedono gli effetti in alcuni campi, con una sovrabbondanza di laureati) decisi da non si sa chi. Un paese serio riserva soldi anche per chi vuole fare lavori non necessariamente produttivi e li indirizza in modo da avere un proprio spazio nel mercato del lavoro. Questo succede in tanti paesi (seppure con tanti limiti) e per questo il mio suggerimento a chi non voglia fare studi tecnici o applicativi è di studiare direttamente fuori dall'Italia ed iniziare là a crearsi una posizione. Poi a quel punto si può decidere se tornare in Italia con l'esperienza accumulata (e magari sperare di fare qualcosa di diverso rispetto all'insegnante) oppure se crearsi una vita là.

Chiaramente queste sono cose che dipendono anche tanto da fattori personali, inclinazioni, dose di coraggio, ma se vuoi studiare qualcosa per cui la gente viene presa per il culo in Italia, il passaggio all'estero è obbligato, tanto vale farlo quanto prima possibile.

 

Vabbè ma quelli che vogliono studiare alcune materie per diletto (e per le quali non c'è lavoro in Italia e specialmente al Sud), possono anche sostentarsi con lo spaccio. Quello in Italia è ancora un bel business @crucco (speriamo non lo legalizzino...sia mai che ci impongano le tasse anche sulla Maria)

Modificato da ForzaFerrari88
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Togli una n.

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Deduco che lei fa il professore

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Il 25/1/2022 Alle 06:00, crucco ha scritto:

Togli una n.

 

14 minuti fa, Tonyilveneto ha scritto:

Deduco che lei fa il professore

 

fa il professorone

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Il 26/1/2022 Alle 12:56, Tonyilveneto ha scritto:

Deduco che lei fa il professore

 

faccia

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"Deduco" regge solitamente l'indicativo,  ha ragione @Tonyilveneto.

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Il 26/11/2021 Alle 15:15, ForzaFerrari ha scritto:

E allora cosa dovremmo fare? Fare facoltà scientifiche anche se non ci attirano? In questo mondo non possiamo essere tutti biologi, fisici, scienziati ecc.

Ps: per quanto riguarda la superiorità parlo di persone che irridono le ambizioni altrui. 

 

Pensi che biologi, fisici o scienziati vengano valorizzati qui da noi? c'è un motivo se se ne vanno tutti. In Italia manca la visione del domani, ma esiste solo arraffare tutto quello che posso oggi. Se il trend resta questo, puoi studiare quello che vuoi, tanto non trovi un catzo di quello che ti piace, oppure se lo trovi verrai sfruttato a vita.

Mia moglie è biologa, poteva scegliere se fare quello che le piaceva, per un tozzo di pane, oppure fare altro, anche se non le piaceva, ma almeno pagata discretamente. Ha scelto la seconda strada.

Conosco una persona, preparatissima nel proprio ambito, che ha fatto un dottorato di ricerca e che, al termine del quale, gli è stato offerto un posto di ricercatrice all'università, per un progetto da portare avanti, ovviamente sempre per un tozzo di pane. Succede che un giorno il capo progetto va in pensione e tutto il gruppo viene sciolto. Ovviamente lei non rientra nelle simpatie di altri gruppi e viene lasciata a piedi. Succede che, dopo più di 10 anni di sacrifici, tra studi, dottorati e progetti, pagati una miseria, si ritrova con il cerino in mano. Per un certo periodo ha fatto la postina, per cercare di tirare avanti....una ricercatrice, non so se rendo l'idea.

Ma posso prendere anche l'esempio di mia moglie, laureata nel 2008 con il massimo dei voti. Sono passati 14 anni e lei ha sempre fatto tutt'altro. Alcuni sui compagni di corso sono emigrati in altri stati, chi in Inghilterra, chi in Australia e loro sono arrivati a buoni livelli nei loro ambiti di studi. Tutti quelli rimasti in Italia hanno subito sorti differenti e mia moglie è una di quelle che se la passa meglio. I più fortunati sono entrati all'università, ma solo perché avevano già delle talpe all'interno, altrimenti nisba.

Forse nel campo dell'ingegneria le cose sono migliori, ma anche li conosco gente, che lavora come schiavi e porta a casa stipendi simili al mio, che ho istruzione pari a 0 a loro confronto e senza tante garanzie future.

Abbiamo delle teste qua, che potrebbero far decollare questo paese, ma sono dirette da autentiche bestie.

La prova l'abbiamo avuta con i vaccini. Noi avevamo la forza per studiarcelo in casa, con ricadute positive anche sul futuro. Ma abbiamo preferito buttare tutto e tirare lo sciacquone.

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bisogna distinguere però il mondo del lavoro accademico da quello privato.

lavorare nell'università o simile oggi è molto difficile perchè i posti sono pochi e quindi passano solo alcuni, c'è bisogno degli agganci giusti e così via. questo significa che la ricerca è una scelta consapevole di sacrificio perchè in generale non dà sicurezze nè economiche nè di lavoro duraturo. diventare ricercatori o professori è sempre più complicato.

se parliamo del lavoro nel privato, è un altro paio di maniche e lì dipende molto dal settore. nell'ambito della biologia o farmacia è una merda in italia, tantissimi laureati ma pochi posti e si viene sfruttati spesso. nell'ambito ingegneristico seppur sia molto ampio non si può dire che sia difficile trovare lavoro, ovviamente ci sono certi corsi che aprono più porte di altri.

ma anche altre lauree importanti in italia sono sinonimo di grandi difficoltà, vogliamo parlare di giurisprudenza? tantissimi laureati, che poi finiscono anche dopo aver preso l'abilitazione a fare gli schiavi anche senza mai essere pagati...

 

per questo il mio suggerimento a chi ha degli interessi in materie umanistiche come storia, arte, filosofia ecc è di pensarci molto bene in primis e in secundis di programmare il proprio percorso al fine di ottenere qualche competenza particolare che apra le porte per un lavoro. 

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2 ore fa, Aviatore_Gilles ha scritto:

conosco gente, che lavora come schiavi e porta a casa stipendi simili al mio, che ho istruzione pari a 0 a loro confronto e senza tante garanzie future.

 

nell'ingegneria tendenzialmente la prima cosa che conta è la competenza, se sai fare una cosa è irrilevante avere o no la laurea. tuttavia oggi le aziende è sempre più difficile che assumano non laureati in posizioni ingegneristiche, inoltre questo spesso preclude la possibilità di raggiungere posizioni di vertice.

 

comunque questo è un grafico che mi hanno mostrato proprio oggi. come si vede un laureato in materie umanistiche in italia si ritrova con uno stipendio di circa 1000 euro all'inizio, il 50% in meno degli altri...

 

 

 

image.png

Modificato da Beyond

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Su questo sono d accordo, le materie umanistiche sono le più penalizzate. In un paese fortemente industrializzato, è chiaro che materie come ingegneria siano le più quotate. Non si tratta di offendere nessuno, solo una constatazione.

Mio cugino ha studiato lingue e per un po' ha provato a cercare occupazione qua in Italia. Era anche riuscito a trovare qualcosa a Milano, per 1200/1300 euro mensili. Ha fatto due conti, considerando il fatto che lui è di Rovigo e doveva andare a vivere la ed ha capito che non ne valeva la pena. Ha preso baracca e burattini ed è andato a lavorare per Amazon, in Lussemburgo, in qualità di traduttore. Ha lavorato per un paio d'anni, è riuscito a guadagnare bene ed ora lavora in Spagna, sempre in ambito traduzioni. A lui va alla grande, guadagna bene e se vuole cambiare non ha che l'imbarazzo della scelta.

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beh chiaro con 1300 euro a milano sopravvivi causa costo della casa esorbitante.

per lingue la situazione è paragonabile ad altre materie umanistiche mi sa, molti si buttano sull'insegnamento con tutti i problemi che ne comportano. a livello di traduttore ci sono molte opzioni ma immagino che i posti non siano così tanti. sull'esempio della spagna non so che dire, credo che la situazione lavorativa lì sia paragonabile alla nostra grosso modo.

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Si esatto, lo stipendio poteva andare bene, se era nel contesto dove viveva prima. Ma a Milano è solo un tirare la cinghia e sperare. Di opzioni ce ne sono, anche se non molte, ma vieni pagato una miseria.

In Spagna, almeno dal suo punto di vista, dice che la situazione lavorativa è buona. Ha mollato Amazon, doveva prendeva un ottimo stipendio, per trasferirsi in Spagna ed iniziare per questa nuova startup.

Di sicuro qua non ci torna più, da un punto di vista lavorativo. Non so come dargli torto.

Modificato da Aviatore_Gilles

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forse in spagna è meglio per qualcosa, ma tipo nel campo ingegneristico non vedo motivo nel complesso per valutarla rispetto all'italia

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Da un punto di vista ingegneristico non saprei, certo è che non è rinomata per chi cerca fortuna fuori.

Lui ha avuto un'occasione li, ma pochi altri ho sentito dire che sono partiti per cercare lavoro la.

Parecchi vanno negli USA o in Inghilterra.

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Il 26/1/2022 Alle 12:56, Tonyilveneto ha scritto:

Deduco che lei fa il professore

Fa il finto professore.

 

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On 1/28/2022 at 3:01 PM, Beyond said:

per lingue la situazione è paragonabile ad altre materie umanistiche mi sa, molti si buttano sull'insegnamento con tutti i problemi che ne comportano.

Per di più in un paese che potrebbe contare molto sul turismo:maxnotme:

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Io qualche mese fa ho ricevuto una promozione e ora sono caporeparto in una ditta che fa termoformatura e saldatura ad alta frequenza. Lavoro molto tranquillo sia fisicamente che mentalmente, e sono fiero di poter dire di essere felice di quello che faccio.

 

mia moglie invece insegna matematica e fisica in un liceo.

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