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Villeneuve

Fino alla F1: un percorso da cambiare

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La categoria del forum delle "Formule minori" è poco frequentata e così ho pensato di aprire qui un thread che dovrebbe interessare tutti quanti.

 

Con l'esempio di Max Verstappen siamo arrivati a piloti di F1 minorenni. Il percorso, cominciato con Vettel e Alguersuari, ha raggiunto i limiti dell'assurdo, portando al siluramento e alla compromissione di carriere in età giovanissima (vedi Buemi, Alguersuari stesso, Senna jr, Vergne, Di Resta e così via).

 

Credo che siamo tutti concordi che, sul profilo piloti, il punto debole di questa F1 è la mancanza di esperienza connessa alla mancanza di denaro. È a queste due mancanze si somma un curriculum fortemente deficitario e ingarbugliato di tutti i nuovi piloti, sperduti tra tante categorie.

 

È necessario, come invocava Berger a suo tempo, razionalizzare il percorso nelle formule minori dei vari piloti, così come è necessario alzare a 21 anni l'età minima per il debutto in F1 (proposta di Jacques Villeneuve che personalmente condivido).

 

Che ne pensate? Vale la pena discutere del più ingarbugliato e inefficiente sistema di promozione dalle categorie minori dello sport?

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Se non ho capito male dal 2016 non potranno piu debuttare dei minorenni, ma comunque dei nomi sopra citati solo Vergne grida vendetta.

Buemi non era male, ma neanche indispensabile. Lalli poi secondo me ha avuto piu possibilità di quante ne meritasse.

In ogni caso quello che è cambiato dal passato è l'età di entrata, esageratamente bassa, ma quella di uscita è rimasta quella di sempre (tolti i primissimi anni) che va dai 36 ai...43.

Diciamo che a rischiare sono proprio quelli che arrivano da bimbi in f1, perchè hanno poco tempo per dimostrare di poterci stare, altrimenti vengono espulsi.

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Un altro punto non trascurabile è il numero ridotto di posti a disposizione. Ci fossero, non dico 40 sedili come a fine anni '80, ma almeno 15 scuderie non ci sarebbe un imbuto così evidente.

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Il problema è l'età o l'esperienza? Possono andare benissimo collegate tra loro, ma se un Raikkonen esordisse l'anno prossimo a 21 anni con sole 23 gare ufficiali alle spalle? E se un pilota corresse due campionati paralleli e avesse esperienza necessaria già a 18 anni? Molto più vasto di quanto si possa pensare. È anche vero che per come è strutturata la F1 di oggi , rischi di essere silurato dopo un solo anno, alla faccia di qualsiasi progetto di crescita. Solo RB al momento fa qualcosa del genere, ma fermando comunque la carriera di Vergne. Spero che una volta ritiratosi Kimi possa essere lui il secondo pilota Ferrari.

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Per come la vedo io le età di entrata degli anni 80/90, che andavano generalmente dai 23 ai 26 anni erano perfette.

Prima ti fai le ossa. I piloti arrivavano da diversi mondiali di kart, dalle varie formula renault, f3 europee, inglesi, f3000, campionati americani, quando la cart era una categoria interessante.

Fai esperienza, anche ad altissimi livelli, vinci e poi arrivi in f1.

Trovo ridicolo questo cercare il baby a tutti i costi, anche per creare notizia, con piloti che prima hanno fatto poco o nulla.

Certo, ogni tanto va bene, come successo con raikkonen ed alonso, ma nella maggior parte dei casi finisce in nulla, e quelli si che sono sedili sprecati.

Perchè io tra un webber a 37 anni ed un alguersuari a 21, avrei tenuto sicuramente l'australiano.

Ricordando che Hamilton ha gia 30 anni, quindi secondo molti ha praticamente gia quasi finito....

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Per come la vedo io le età di entrata degli anni 80/90, che andavano generalmente dai 23 ai 26 anni erano perfette.

Prima ti fai le ossa. I piloti arrivavano da diversi mondiali di kart, dalle varie formula renault, f3 europee, inglesi, f3000, campionati americani, quando la cart era una categoria interessante.

Fai esperienza, anche ad altissimi livelli, vinci e poi arrivi in f1.

Trovo ridicolo questo cercare il baby a tutti i costi, anche per creare notizia, con piloti che prima hanno fatto poco o nulla.

Certo, ogni tanto va bene, come successo con raikkonen ed alonso, ma nella maggior parte dei casi finisce in nulla, e quelli si che sono sedili sprecati.

Perchè io tra un webber a 37 anni ed un alguersuari a 21, avrei tenuto sicuramente l'australiano.

Ricordando che Hamilton ha gia 30 anni, quindi secondo molti ha praticamente gia quasi finito....

 

D'accordissimo su questo, già il regolamento FIA per il 2015 prevede almeno due stagioni in campionati minori. Si potrebbero anche aumentare.

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Credo che dovrebbero fare come per il motociclismo con la Moto3, Moto2 e Motogp, anche x l'automobilismo l'iter per raggiungere la F1, ossia rendere obbligatorio che un pilota deve necessariamente fare almeno un anno in varie formule, ossia passare dalla Formula3, dalla Gp2 ed infine poter raggiungere l'agognata e tanto desiderata F1!!

Se facessero così si eviterebbe di avere piloti senza alcuna esperienza in merito di monoposto.

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La categoria del forum delle "Formule minori" è poco frequentata e così ho pensato di aprire qui un thread che dovrebbe interessare tutti quanti.

 

Con l'esempio di Max Verstappen siamo arrivati a piloti di F1 minorenni. Il percorso, cominciato con Vettel e Alguersuari, ha raggiunto i limiti dell'assurdo, portando al siluramento e alla compromissione di carriere in età giovanissima (vedi Buemi, Alguersuari stesso, Senna jr, Vergne, Di Resta e così via).

 

Senna jr. giovanissimo?

 

 

Credo che dovrebbero fare come per il motociclismo con la Moto3, Moto2 e Motogp, anche x l'automobilismo l'iter per raggiungere la F1, ossia rendere obbligatorio che un pilota deve necessariamente fare almeno un anno in varie formule, ossia passare dalla Formula3, dalla Gp2 ed infine poter raggiungere l'agognata e tanto desiderata F1!!

Se facessero così si eviterebbe di avere piloti senza alcuna esperienza in merito di monoposto.

 

perchè,nel motomondiale esiste qualcosa del genere?

come mai allora Miller il prossimo anno sarà in MotoGP senza aver corso in Moto2?

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Io penso che almeno 3 anni di Formule minori e 21 anni di età sia una cosa giusta.

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Il punto è anche il grande disordine tra i campionati minori.

 

Bisognerebbe, a parità di costo, aumentare la competitività della Formula 3 europea e fare piazza pulita dei campionati tra F3 e GP2.

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La categoria del forum delle "Formule minori" è poco frequentata e così ho pensato di aprire qui un thread che dovrebbe interessare tutti quanti.

 

Con l'esempio di Max Verstappen siamo arrivati a piloti di F1 minorenni. Il percorso, cominciato con Vettel e Alguersuari, ha raggiunto i limiti dell'assurdo, portando al siluramento e alla compromissione di carriere in età giovanissima (vedi Buemi, Alguersuari stesso, Senna jr, Vergne, Di Resta e così via).

 

Credo che siamo tutti concordi che, sul profilo piloti, il punto debole di questa F1 è la mancanza di esperienza connessa alla mancanza di denaro. È a queste due mancanze si somma un curriculum fortemente deficitario e ingarbugliato di tutti i nuovi piloti, sperduti tra tante categorie.

 

È necessario, come invocava Berger a suo tempo, razionalizzare il percorso nelle formule minori dei vari piloti, così come è necessario alzare a 21 anni l'età minima per il debutto in F1 (proposta di Jacques Villeneuve che personalmente condivido).

 

Che ne pensate? Vale la pena discutere del più ingarbugliato e inefficiente sistema di promozione dalle categorie minori dello sport?

 

Anche secondo me l'entrata è troppo bassa come età ma ringraziamo la RB che alleva molti giovani piloti di grido. Alguersari era un buon talento ma almeno ha avuto la sua possibilità e prima di lui Liuzzi l'ha sprecata solo per dire 2 buoni piloti. Il discorso della categoria inferiore formativa però lascia il tempo che trova. Probabilmentre secondo me sarebbe da dare un poi più di lustro alla Formula 3 come avveni negli anni 80 e 90, piloti che arrivavano dalla F3000 poi in F1 non è che abbiano fatto molto , infatti ad esempio Schumacher arrivava dai prototopi

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Mah, più o meno. I campioni sono stati perseguitati dalla sfiga di non vincere il titolo, ma vorrei far presente che la F2 l'ha vinta un certo Jacky Ickx, in F3000 ci sono stati Jean Alesi e anche Fernando Alonso, Hamilton stesso è campione GP2 al pari di Rosberg e Hulkenberg. Magnussen ha corso in Formula Renault 3.5 come Frijns, Sainz e Kvyat hanno corso in GP3 e così via.

 

Il punto è che ci sono troppe categorie differenziate tra di loro, senza appuntamenti-sintesi come Macao per la F3 a fine stagione, e tra l'altro poco formative (si pensi alla brevità delle gare, all'antisportività della griglia invertita, ai bonus punti, allo stesso fatto delle gare multiple e alla mancanza di sviluppi).

 

A mio parere bisognerebbe riorganizzare il sistema in questo modo.

 

Formula 4: una categoria a basso costo su base NAZIONALE (nessun campionato europeo) aperta ai 15enni e che arrivi a sviluppare fino a 200CV. La base sportiva potrebbe essere una doppia gara con doppia qualifica e punteggio identico, con la durata attorno ai 70-90 km.

 

Formula 3: il campionato europeo in effetti è un campionato di livello ma bisognerebbe rinunciare ad una corsa per weekend, mantenere la distanza sui 120km e fare ovvia piazza pulita dei punti bonus. Sarebbe utile anche mantenere l'Open e il campionato tedesco (magari fondendolo col defunto inglese) con regole simili, subalterne all'europeo, geograficamente distinti ma competitivi ed a basso costo per creare serbatoi di talenti a livello europeo che non possono permettersi il campionato FIA.

 

Formula 2: come ho già detto altrove, si dovrebbe creare una categoria intermedia tra la F1 e la F3 che non sia palestra tecnologica come la F1 ma nel frattempo avvicini i giovani ad essa, mantenendo l'accento sul talento del pilota. Una categoria, insomma, che permetta la permanenza di un pilota anche per cinque, sei anni, senza pregiudicare dubbi sul talento grazie alla sua complessità. Una buona idea potrebbe essere affiancare dei sistemi simil-Kers a 1600cc benzina turbo od a 2000cc turbodiesel, in modo da attirare motoristi che possano un qualche modo ispirarsi ai rispettivi progetti in F1 o F3. Una categoria del genere potrebbe essere altamente formativa anche per ingegneri e meccanici. In più, bisognerebbe basarsi su un format di una gara singola di 200-240km cui affiancare qualche (QUALCHE) appuntamento double header su 100-120km (punteggio dimezzato) per aiutare l'ambientamento dei piloti F3. Cosa buona e giusta sarebbe garantire l'accesso via wildcard ai campioni dei trofei "poveri" della F3. Una serie di questo tipo dovrebbe avere copertura paneuropea e strategie per ridurre costi e aumentare i ricavi (tipo w.e. su due giorni, abbinamento a serie popolari come DTM, F1 e FE, gare "storicissime" in luoghi particolarmente sentiti come Pau e in cittadini per aumentare il contatto con la gente, sessioni di autografi, lotterie abbinate, in buona sostanza tutto il marketing di contorno che serve ad alimentare un prodotto sportivo di ottima qualità).

 

Formule propedeutiche sorelle: si è sempre cercato di trovare un compromesso tra le prestazioni della formula propedeutica maggiore e la F3 e così sono nate un mucchio di formule propedeutiche intermedie che hanno ingarbugliato i curriculum de piloti e resa difficoltosa la loro ascesa e il loro confronto. Ecco perché per esempio Di Resta, nonostante i buoni risultati in F3 euroseries, sia entrato in F1 tardi, dopo essere emigrato in DTM. La FIA dovrebbe alimentare trofei F2 minori (magari accordandosi con Coloni) che offrano lo stesso competitività e formazione, anche se a un livello chiaramente minore rispetto alla F2 ufficiale, e siano però anche economici. Campionati del genere potrebbero fare da traino alle F3-B di cui sopra, sempre basandosi sul modello di diversità geografica e sul l'idea di creare serbatoi di talenti per il campionato principale. Per abbassare i costi ovviamente, come per le F3-B, si può pensare a dei monomarca.

 

Masters: è necessario che Italia, Inghilterra e Francia siano liberi di organizzare appuntamenti in cui offrire la possibilità di correre in F3 e in F2 ai propri principali talenti. La FIA dovrebbe regolamentare la cosa.

 

Coordinamento: l'intero vivaio deve essere perfettamente coordinato. I campionati devono essere distinti, avere funzioni e scopi diversi, non devono pestarsi i piedi e devono essere in grado di offrire un curriculum coerente al giovane pilota, senza salti mortali con avvitamento carpiato. A tal fine bisogna pensare a ricchi montepremi, test premio nelle categorie superiori, sconti alle iscrizioni per i migliori dei campionati inferiori e a collegamenti diretti con le altre serie dell'automobilismo (WEC, WTCC, DTM e FE, come già succede - per esempio mi risulta che l'EuroF3 offra in premio test con le LMP1 Audi e le DTM di Mercedes e Volkswagen).

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E' ridicolo l'abbassamento d'età a cui si sta assistendo negli ultimi anni. 20-21 anni dovrebbe essere il minimo per un pilota per esordire in f1, previo ottenimento di determinati requisiti (numero gare nelle categorie inferiori, risultati ottenuti ecc...). Il guaio è che ci sono anche molte categorie propedeutiche, con molta confusione; la gp2, che doveva essere il trampolino per la f1, sta diventando un campionato di "sfigati" che non vedranno mai la f1, peggio della moto2 nel motomondiale, che ormai alcuni saltano a piè pari.

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E' ridicolo l'abbassamento d'età a cui si sta assistendo negli ultimi anni. 20-21 anni dovrebbe essere il minimo per un pilota per esordire in f1, previo ottenimento di determinati requisiti (numero gare nelle categorie inferiori, risultati ottenuti ecc...). Il guaio è che ci sono anche molte categorie propedeutiche, con molta confusione; la gp2, che doveva essere il trampolino per la f1, sta diventando un campionato di "sfigati" che non vedranno mai la f1, peggio della moto2 nel motomondiale, che ormai alcuni saltano a piè pari.

 

Quoto.

Oltretutto dicono tanto che le F1 sono facili da guidare che è facile esordire per un rookie e bla bla ma poi guarda caso quando uno di questi giovani viene messo a guidare con un pilota di un certo livello (vedi rispettivamente Perez e Kevin in McLaren) vengono randellati abbastanza per bene.

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Perez veniva dagli anni in Sauber, non era neanche un esordiente assoluto. Nonostante ciò ha faticato parecchio e, cosa di non poco conto, si è messo contro Button.

 

Magnussen è stato bruciato, almeno per il momento.

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Perché allo stesso modo l'esperienza si raggiunge in anni di fatica. Per quanto siano semplici da guidare i segreti delle monoposto si scoprono in molto tempo quindi perdere anni nelle Formule minori impedisce loro di avere buoni risultati.

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Non credo che sia l'età assoluta il problema degli esordienti, quanto la mancanza di esperienza e più in generale la preferenza per un pilota con valigia o passaporto conveniente.

Io introdurrei un limite minimo di VITTORIE nelle formule minori come condizione necessaria ad entrare in F1. I baby campioni (Raikkonen, Alonso, Vettel...) non farebbero certo fatica ad ottenerle, mentre molti scarsoni con valigia verrebbero bloccati preventivamente.

Tra queste formule minori dovrebbero essere incluse solo quelle internazionali e più vicine alla F1, non i campionati nazionali. Tanto per dire, vincere 1000 gare del campionato indiano di corse su elefanti a motore non conterebbe nulla, ogni pilota sarebbe comunque costretto a passare dalle serie internazionali più "prestigiose" e dimostrare il proprio valore. Difficile che ci si possa riuscire entro i 18 anni, quindi non si porrebbe il problema del limite di età in F1.

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Più che altro: chi non ha la valigia come accede alle serie internazionali?

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Io introdurrei un limite minimo di VITTORIE nelle formule minori come condizione necessaria ad entrare in F1.

 

non sarebbe del tutto giusto:potrebbero esserci piloti molto talentuosi costretti a correre con team poco competitivi a causa del budget e i piloti con la valigia ma magari scarsi che possono correre con le squadre migliori e vincere.

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Faccio notare che con l'attuale sistema a punti, con notevole danno economico per piloti team e campionati, sono state escluse le principali e più importanti categorie estranee alla filiera (come il DTM).

 

Inoltre il sistema paragona la Indycar alla Formula Tre europea e al WEC, quando dovrebbe avere (almeno) il punteggio della GP2.

 

In ultimo, chi ci dice come sarà organizzato il Campionato F2 e che sia realmente formativo?

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