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alby27

Il talento in F1: dono di natura o frutto dell'impegno?

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che poi pur "sottotono" (!!!) nel 1993 fece 13 pole e vinse 7 gare l'ultima a Luglio...con meno sfiga sarebbero state almeno 9, poi nelle prime corse dette in qualifica ad Hill gli stessi distacchi che Senna diede all'inglese l'anno dopo...

 

Chiaro, in senso assoluto fu comunque un'annata ottima, il "sottotono" era solo in riferimento al Prost di qualche anno prima, che probabilmente con quella macchina avrebbe vinto una dozzina di gare. :D

 

Invece, nel '93, per un po' Senna riusc? a tener testa a Prost nonostante la McLaren valesse molto meno della super-Williams. Senna che, stimolato dalla presenza dello storico rivale, fece quell'anno una delle sue stagioni migliori, se non la migliore in assoluto. :yes:

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e tutto relativo

 

si pu?' parlare di talenti solo tra le persone che hanno accesso al motorsport

 

uno qualsiasi che non ha una lira pure se avesse talento ...come diavolo potr?' mai tirarlo fuori...??

 

tra quelli che invece sono nel motorsport perch? nati in un ambiente ricco allora tra quelli ci sar?' il fermo e il talentuoso.... e in quel caso ...si' che conta il talento per diventare uno forte in f1

 

insomma se corre kartykeian :D

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NON ESISTE una risposta.e ' come dire di aver trovato il segreto del successo.o dire se e' luomo che fa l'ambiente o l'ambiente che fa l'uomo.

 

e poi il tutto e' influenzabile dal contesto,dalle situazione e non ultimo dalla fortuna.

 

la mia opinione e' che a parita' di lavoro il talento vince.ma se il talento non lavora non vincera' mai nulla.

 

quindi in definitiva.il lavoro e' sempre e comunque necessario.il talento non sempre.

 

un talento che non lavora non vince.un lavoratore non talentuoso invece puo' vincere

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Il talento ? alla base di tutto, poi pi? si lavora e pi? questo viene prepotentemente a galla.

A me possono dare la Ferrari di Alonso in prestito per un anno e girare ogni giorno, ma non potrei mai arrivare ai suoi livelli, sia per una questione di talento, sia per una questione di mentalit?.

Prost, Senna, Mansell, Piquet, Schumacher, tutta gente dotata di talento naturale, che poi lo metteva in pratica in base alla propria personalit?, chi aggressivo, chi riflessivo, ma stiamo sempre parlando di piloti vincenti alla base.

 

Ricordo di aver visto una volta un documentario su Stewart, dove si parlava del figlio. All'inizio intraprese la carriera di pilota, si mise a testa bassa, lavor? duro, ma i risultati non arrivavano. Il figlio cap? da solo che non ce la faceva e smise di correre abbastanza presto. Nonostante il lavoro, il talento alla base non c'era ed era inutile proseguire.

 

Questa cosa la si pu? notare nella vita di tutti i giorni. Io ad esempio suono la chitarra e per diverso tempo mi allenavo parecchie ore al giorno. I benefici li ho visti i progressi pure, ma c'era chi, partito al mio livello e in minore tempo, era molto ma molto pi? bravo.

Modificato da Aviatore_Gilles

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ragazzi ..... Prost costruito e senza talento ??? non scherzate per favore !!!!!!!

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Bisogna avere talento per guidare come Hamilton, Alonso, Senna, Jim Clark o Prost

 

Ma il talento, roba innata, messo da solo non basta

 

bisogna usare speso e con criterio questo elemento:

 

regadera_fmt.gif

 

 

 

Aproffito x ricordarvi che nella F1 attuale il talento meglio messo in pista ? quello di Alonso. ? cos? da 10 anni fa (:asd:)

Modificato da mongo

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Parto dal discorso Prost: era sicuramente un grande talento, cos? come era sicuramente un gran lavoratore. Sommando le due qualit? ha raccolto quello che ha raccolto.

Sono d'accordo con chi ha detto che Lauda (che in un certo senso ? il pi? immediato "predecessore" di Prost nel ruolo di "collaudatore indefesso" ...) aveva meno talento di Prost ed era (ovvero si era ...) pi? costruito. Cosa che per me (l'"essersi costruito") non ? affatto un demerito, anzi!

 

Per inciso, ricordo di aver letto una cosa su Senna, una dichiarazione attribuita a sua sorella Viviane, ovvero che quando, giovanissimo correva in kart aveva il difetto di ... non trovarsi affatto sul bagnato! Si girava, lo passavano ...

Cosa che avrebbe poi corretto spinto dall'orgoglio, provando e riprovando accanitamente, cocciutamente, approfittando di ogni giornata di pioggia per girare e cercare (e infine trovare, alla grande!) il feeling sul bagnato.

Almeno per quanto riguarda il correre sull'acqua, ci troveremmo quindi di fronte ad un esempio del tutto eccezionale di "autocostruzione del talento".

Migliori conoscitori dei dettagli della carriera del campione brasiliano di quanto sia io, potranno confermare o smentire.

 

In generale, senza talento innato secondo me non arrivi da nessuna parte.

Con poco o relativamente poco talento puoi anche arrivare molto in alto (vedi Damon Hill), ma devi godere di condizioni molto favorevoli (auto competitiva, supporto dei team, sponsors ...) e comunque non sarai mai ricordato come un grande campione.

Con talento e lavoro puoi arrivare in altissimo. Schumacher ? l'esempio migliore che mi viene in mente, anche se credo che sia un caso, non voglio dire quasi unico, ma non credo cos? tanto frequente: grandissimo talento di base poi "piegato" ad un duro e metodico lavoro di affinamento del mezzo meccanico e del feeling con esso, a livello di efficacia oltre la media. Tanto che testimonianze dicono che agli inizi lui, "di base", avrebbe fatto andar forte anche delle vetture "difettose" e questo era un ostacolo nel ruolo di collaudatore.

Unico precedente a cui riesco ad avvicinarlo tra quelli che ho visto ? Prost, tantissimo lavoro aggiunto a tanto talento innato.

 

Condivido la visione di Luke sul fatto di associare il talento puro ed innato alla capacit? di fare cose fuori dal normale: il "sorpasso impossibile", il "giro impossibile", la "rimonta impossibile" (volendo essere pi? moderati potremmo anche usare "sorprendente" invece del pi? forte "impossibile"). Non in tutte le gare, ma ogni tanto si.

In questo senso Hamilton ? certamente un grande talento, probabilmente l'erede migliore di Clark e Senna.

Mentre uno come Schumacher, che pure di talento ne aveva, ? sempre stato pi? un implacabile "martello" che un "prestigiatore della pista" come lo scozzese o il brasiliano. Cos? come Prost, che puntava pi? su una "veloce costanza" (a volte velocissima) che non sulla mossa ad effetto.

Alonso ? certamente molto pi? simile a Schumi (parlo ovviamente del vero Kaiser, non dell'attuale Nonno Michael, credo certamente messo in crisi anche dalla limitazione dei test ...) e a Prost che non a Senna o Clark.

 

Poi c'? anche il talento ce l'ha e lo butta ... dalla finestra! :)

Vedi Montoya, solo per citarne uno (ma sono tentato di mettere tra questi anche Mansell, che pure un suo mondiale l'ha vinto).

Modificato da Astor

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Prost era anche un grande politico per questo ha vinto tanto. Prost non si ? avvicinato in tarda et? all'automobilismo, tutt'altro, sicuramente come talento puro era un grande ma ? quello tra i quattro degli anni '80 che mi ha impressionato meno; il talento secondo me nell'automnobilismo pu? essere affinato ma se non sei un'asso nel giro secco non puoi fare molto. Tra i piloti che pi? mi hanno impressionato visti dal vivo, devo dire che Johansson ? stato tra questi, in gara riusciva a tenere il passo dei migliori, ma gli mancava il giro secco con cui poteva partire pi? avanti

 

e dici bene Senna si allenava tantissimo sull'acqua, disse di averne preso consapeviolezza dopo essere stato buttato fuori in Kart in una gara bagnata perch? era meno veloce rispetto agli altri

 

l talento ? alla base di tutto, poi pi? si lavora e pi? questo viene prepotentemente a galla.

A me possono dare la Ferrari di Alonso in prestito per un anno e girare ogni giorno, ma non potrei mai arrivare ai suoi livelli, sia per una questione di talento, sia per una questione di mentalit?.

Prost, Senna, Mansell, Piquet, Schumacher, tutta gente dotata di talento naturale, che poi lo metteva in pratica in base alla propria personalit?, chi aggressivo, chi riflessivo, ma stiamo sempre parlando di piloti vincenti alla base.

 

Ricordo di aver visto una volta un documentario su Stewart, dove si parlava del figlio. All'inizio intraprese la carriera di pilota, si mise a testa bassa, lavor? duro, ma i risultati non arrivavano. Il figlio cap? da solo che non ce la faceva e smise di correre abbastanza presto. Nonostante il lavoro, il talento alla base non c'era ed era inutile proseguire.

 

Questa cosa la si pu? notare nella vita di tutti i giorni. Io ad esempio suono la chitarra e per diverso tempo mi allenavo parecchie ore al giorno. I benefici li ho visti i progressi pure, ma c'era chi, partito al mio livello e in minore tempo, era molto ma molto pi? bravo.

Modificato da tigre

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Sono d'accordo con entrambi, ho gi? detto di considerare Prost un campione con la C maiuscola, probabilmente il migliore che abbia visto correre, di sicuro al pari di Schumi e Senna. Aggiungo per? che (mia opinione personale) avesse meno talento di questi due, e compensasse questa lacuna con altre 1000 qualit? nelle quali eccelleva.

 

Invece a me ? quello che ha convinto di meno, nel '91 faceva prendere il nervoso, mai una gara d'attacco, secondo me nell'ultima parte della carriera ? diventato un po' come Piquet, senza nulla togliere alla loro bravura

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Possiamo discutere sul fatto che avesse pi? o meno talento, ma alla base Prost era un pilota vincente. Nel 1990 arriva in Ferrari e subito la porta ai vertici, sfiorando il mondiale. Nel 1991 la direzione tecnica era nel pallone (non ricordo, ma mi pare che ci fossero tipo 3 tecnici che spingevano ognuno in una direzione diversa). Prost, che stupido non era, cap? che cos? non avrebbe pi? vinto e lasci? la scuderia. Poi come dici te, Prost nell'ultima parte della carriera era diventato forse troppo attendista, ma rimaneva comunque fortissimo.

Di Schumi posso dire lo stesso, con la bagnarola del 1996 ha fatto cose memorabili, riportando in alto la Ferrari nonostante la pochezza della vettura. Insomma un altro che di base era un vincente.

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Su questo sfondi una porta aperta, ma avendo seguito il mondiale fin dall'85 penso che tante sue vittorie furono costruite da parte sua anche perch? la McLOaren era affidabile, anch'io credevo che quando arrivo' alla Ferrari fosse il miglior pilota al mondo, ma nel complesso alla fine non l'ho pensato pi?. Prost non ? andato via lui lo hanno licenziato, ? stata un po' la sua fortuna. Anche nel '91 Alesi era parecchio vicino alle sue prestazioni.

Sicuramente nella prima parte della carriera era uno dei migliori talenti in circolazione

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Mah !

........

 

Talenti del passato ? Peterson, Bellof, Villeneuve. Clark ! Questi a braccio.

 

 

Su Autosport alcuni esperti che videro correre Bellof ne parlano come di uno con una velocit? mostruosa; sarebbe stato bello vederlo i un top team.

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uno costruito avrebbe rifiutato di correre insieme ad Arnoux, Rosberg, Lauda, Senna, Mansell, uno costruito non avrebbe lottato per il titolo in qualsiasi scuderia corresse, uno costruito dopo il primo anno con Senna se ne sarebbe scappato.

Modificato da The King of Spa

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Vettel ? costruito per voi?

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Vettel ? costruito per voi?

perch??ha dimostrato doti velocistiche non indifferenti fin da piccolo

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si si....l'unico dubbio sono le vetture!troppi aiuti facilitano la guida?il fulcro del discorso ? questo!quanto conta il pilota nelle prestazioni?

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Non ho visto correre Prost e Senna ma ho letto molto su di loro oltre ad averli visti nei video in gara ed anche fuori gara

Come talento per me si equivalgono ma poi tutto questo si fonde col carattere della persona

 

Senna era uno che voleva vincere a tutti i costi, e per vincere intendo la gara cio? dimostrare di essere il pi? veloce. Non per niente ha fatto 64 pole!

Quindi il suo carattere lo portava a pensare un p? meno in logica campionato ma pi? sulla gara o giro singolo

In sostanza era una persona istintiva ed emotiva che voleva raggiungere il risultato a tutti i costi e dimostrare ad ogni gara di essere il migliore

 

Prost era un fenomeno ma il suo carattere lo portava ad essere pi? riflessivo, sacrificando la pole e magari anche la gara me tenendo bene a mente il campionato

Pur di raggiungere questo scopo si dava anche alla politica.Palese che sia stato favorito dal presidente della Fia che al suo tempo era un francese!

Mi ricordo ancora in cui Prost dichiarava che non era disposto a prendersi certi rischi come Senna che credeva di essere protetto da Dio.

 

Entrambi erano dei gran lavoratori che volevano migliorarsi di giorno in giorno

 

Personalmente preferisco Senna, pi? vicino a me come modo di fare e pensare mentre Prost mi sta pi? sulle b***e per via della questione politica!

 

In ogni caso queste sono solo mie opinioni. Quando non si vede correre un pilota durante la sua carriera non ci si pu? fare un'opinione veritiera. I libri e i film possono raccontare quello che vogliono

Non per niente agli occhi dei giovani appassionati sembra che Senna fosse un fenomeno e gli altri dei semplici brocchi

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Senna era uno che voleva vincere a tutti i costi, e per vincere intendo la gara cio? dimostrare di essere il pi? veloce. Non per niente ha fatto 64 pole!

 

facciamo 65 va! :thumbsup:

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Prost era un fenomeno ma il suo carattere lo portava ad essere pi? riflessivo, sacrificando la pole e magari anche la gara me tenendo bene a mente il campionato

Pur di raggiungere questo scopo si dava anche alla politica.Palese che sia stato favorito dal presidente della Fia che al suo tempo era un francese!

 

Dici?

 

Eppure..

 

Nel 1983, lui francese, su macchina tutta francese, si vede strappare il titolo da una vettura che sin dal mese di settembre si sapeva utilizzasse carburante con eccesso di ottani. E il potere (francese) non prese alcun provvedimento in favore della squadra e del pilota connazionali.

 

Nel 1985, in lotta per il titolo che potrebbe essere il primo per un pilota francese, Prost viene squalificato a Imola dopo la vittoria per un sottopeso di nemmeno due chili, un'inezia... Ma nessun favoritismo.

 

Nel 1986 a Monza, viene squalificato per aver cambiato vettura appena dopo il limite di tempo consentito prima della partenza.

 

Nel 1990, dopo la manovra di Senna in partenza a Suzuka, non viene preso alcun provvedimento.

 

Nel 1991, dopo l'ennesimo screzio con Senna a Hockenheim, Prost rilascia dichiarazioni pesanti verso Ayrton accusandolo di scorrettezza.

Senna non viene toccato. A Prost viene comminata la squalifica di un GP con la condizionale.

 

E sono tutti episodi con Balestre al potere.

 

Insomma, i luoghi comuni vanno verificati.

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Madonna Prost nel '91 si sapeva gi? che partiva dietro e arrivava a malapena sul podio, per me ? uno dei piloti pi? sopravvalutati di tutti i tempi, quando guardavo la Ferrari nel '91 e nel '92 mi annoiavo a bestia, non per niente iniziai a seguire la Indycar, d'accordo che era un campione sicuramente ma qui lo incensate troppo, poiu onestamente non mi sembrava un fenomeno nella sensibilit? di guida sull'acqua, all'estoril si giro' pure sul rettilineo a Imola nel giro di ricognizione

Modificato da tigre

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