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MagicSenna

quanto siete ecosostenibili ?

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Meglio la frutta e la verdura sana. Del resto i pesticidi, fungicidi e compagnia bella sono un toccasana per la terra.

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Meglio la frutta e la verdura sana. Del resto i pesticidi, fungicidi e compagnia bella sono un toccasana per la terra.

 

Ovvio che non lo sono, per? anche l'ironia ? stupenda quando ha la giusta misura. Ad usarla sempre, va a male e diventa sarcasmo, e fa ancor pi? male di un bicchiere di pesticidi. :thumbsup:

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Senza pesticidi vari l'? dura produrre la quantit? necessaria di frutta/verdura.

A meno di andare sui temuti ogm.

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Se uno vuole mangiare sano e non vuole causare danni al pianeta, deve mettersi a produrre tutto nel proprio orto/giardino. Ma ? molto ma molto dura non utilizzare sostanze "nocive" per l'uomo, animali e terreno. Certo, con un investimento importante, si fa tutto.

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Apriamo un thread sull'alimentazione? m_troll.png

 

Kraven, si parla di eco-sostenibilit? (titolo del thread), e le abitudini alimentari sono una problematica enormemente pi? rilevante, che so, dei led luminosi lasciati accesi la notte.

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Ovvio che non lo sono, per? anche l'ironia ? stupenda quando ha la giusta misura. Ad usarla sempre, va a male e diventa sarcasmo, e fa ancor pi? male di un bicchiere di pesticidi. :thumbsup:

Pazienza.

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Senza pesticidi vari l'? dura produrre la quantit? necessaria di frutta/verdura.

A meno di andare sui temuti ogm.

 

Verissimo, ma oggi enormi aree del pianeta sono messe a coltura di cereali (disboscando immense superfici di foreste e savane, con danni incalcolabili e forse irreparabili), cereali destinati in grossa parte ad ingrassare oltre il normale gli animali da macello (che normalmente non mangiano cereali).

 

Se quei cereali fossero invece destinati al consumo umano, gi? da subito non vi sarebbe la sotto-alimentazione (in una parola, la fame) nel mondo.

 

Sono dati che vengono da pi? parti, e nelle pagine scorse ho postato alcune fonti.

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Kraven, si parla di eco-sostenibilit? (titolo del thread), e le abitudini alimentari sono una problematica enormemente pi? rilevante, che so, dei led luminosi lasciati accesi la notte.

 

Mi riferivo alla serie di post sulle varie diete (vegetariana, mediterranea, percentuali dei macronutrienti etc.) che Beyond considerava OT.

 

A proposito di abitudini alimentari ed ecosostenibilit?, sono personalmente convinto che sia come col fumo: le rivoluzioni si fanno individuo per individuo e dal basso. Tutti gli studi non sposteranno di una virgola quello che la totalit? della popolazione si mette nel piatto.

 

Senza contare che all'industria alimentare conviene che sia cos?: devono farci mangiare tanto e se possibile roba pi? distante possibile dallo stato di "materia prima".

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temuti ogm.

Temuti da chi?

Certo non dal sottoscritto.

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basterebbe farci una coscienza alimentare anche senza diventare tutti vegetariani o vegani!

non ci vorrebbe molto a parte un po' di informazione e educazione da parte dei genitori... e sinceramente certe cose andrebbero anche insegnate a scuola visto che sono di vitale importanza, soprattutto nell'infanzia!

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Temuti da chi?

Certo non dal sottoscritto.

Neppure da me, ma da tutti gli altri s

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non ? il topic alimentare questo

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L?Onu: ?Per salvare il pianeta bisogna cambiare dieta, basta carne e latticini?

 

Serve un cambiamento della dieta globale per salvare il mondo dalla fame, dalla penuria di combustibili e dalle conseguenze pi? gravi del riscaldamento climatico. Lo afferma un rapporto dell?Unep, il Programma ambientale dell?Onu, lanciato in occasione della Giornata mondiale dell?Ambiente di sabato, secondo il quale, con una popolazione mondiale di 9,1 miliardi di persone attesa nel 2050, la predilezione occidentale per bistecche e formaggi diventer? insostenibile.

 

?Gli impatti dell?agricoltura dovrebbero aumentare in misura sostanziale, perch? la crescita della popolazione aumenter? i consumi di prodotti animali. A differenza dei combustibili fossili, ? difficile trovare alternative: la gente deve mangiare ? si legge nel rapporto -. Una riduzione degli impatti sar? possibile solo con una sostanziale cambiamento della dieta mondiale, che faccia a meno di prodotti animali?.

 

Il professor Edgar Hertwich, che ha coordinato il rapporto, dice al quotidiano britannico The Guardian : ?I prodotti di origine animale causano pi? danni all?ambiente che la produzione di minerali per costruzione, come la sabbia o il cemento, la plastica o i metalli. Le biomasse e le colture per mangimi animali sono dannose come bruciare combustibili fossili?.

 

Gli esperti dell?Unep hanno classificato vari prodotti, risorse, attivit? economiche e trasporti a seconda dei loro impatti ambientali. L?agricoltura si ? classificata allo stesso posto del consumo di combustibili fossili perch? entrambi aumentano in fretta con l?accelerazione della crescita economica, spiegano.

 

Il copresidente del gruppo, l?esperto ambientale Ernst von Weizsaecker, spiega ?il crescente benessere provoca un cambiamento della dieta in favore di carne e latticini. L?allevamento di animali consuma gran parte dei raccolti mondiali, e di conseguenza moltissima acqua, fertilizzanti e pesticidi?.

 

Sia l?energia che l?agricoltura vanno ?staccate? dalla crescita economica perch? gli impatti ambientali, secondo il rapporto, aumentano dell?80% con un raddoppio del reddito disponibile.

 

Achim Steiner, vice segretario generale dell?Onu e direttore esecutivo dell?Unep afferma che ?il decoupling della crescita dal degrado dell?ambiente ? la sfida principale per i governi in un mondo con popolazione crescente, redditi crescenti, consumi crescenti e la sfida permanente della riduzione della povert??.

 

Ecco la lista delle priorit? ambientali per i governi di tutto il mondo individuate dal rapporto: cambiamento climatico, cambiamento dell?habitat, eccessivo utilizzo di azoto e fosforo nei fertilizzanti, sfruttamento eccessivo della pesca, delle foreste e di altre risorse, specie invasive, acqua potabile e fognature non sicure. Esposizione al piombo, inquinamento atmosferico urbano ed esposizione lavorativa ai particolati.

 

L?agricoltura, in particolare per la produzione di carne e latticini, conta per il 70% dei consumi idrici mondiali, per il 38% dell?utilizzo del terreno e per il 19% delle emissioni di gas serra. Lo scorso anno la Fao ha diffuso una stima secondo la quale la produzione di cibo dovr? aumentare del 70% a livello globale entro il 2050 per alimentare la popolazione: secondo l?organizzazione alimentare dell?Onu i progressi tecnologici non basteranno a controbilanciare l?aumento demografico.

 

3 giugno 2010

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Temuti da chi?

Certo non dal sottoscritto.

+1

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Illuminante e straordinario discorso sulla sostenibilit? (salute, acqua, impatto ambientale) dello stile di vita alimentare dell'Occidente:

 

http://www.youtube.com/watch?v=wLidH-kWsQM&feature=my_favorites&list=FLOGbC1o56xRFBUp2zseYaxQ

Modificato da sundance76

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Abolire totalmente il consumo di carne e latticini non sono disposto. Per? da qualche anno ne ho ridotto il consumo, privilegiando pasta, verdura .. Sicuramente uno stile pi? ecosostenibile impone di ridurre drasticamente - non credo si possa imporre che le persone ci rinuncino completamente - il consumo di carne.

Modificato da Phoebe4Ever

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opta per una dieta vegetariana o vegana?

non ho ben capito il video perch? alla fine gli animali vengono sfruttati anche per i loro prodotti secondari oltre che alla carne!

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Da "Repubblica" di oggi: http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2012/08/28/news/2050_vegetariani-41584249/?ref=HREC2-18

 

STILI DI VITA

 

2050, tutti vegetariani

ecco la dieta del futuro

 

Entro quarant?anni la popolazione mondiale aumenter? di due miliardi e le risorse idriche scarseggeranno. Secondo un team di studiosi svedesi, per evitare carestie dovremo mangiare cibi di origine vegetale anzich? bistecche

 

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

 

 

LONDRA - Entro quarant'anni diventeremo tutti vegetariani. Non per scelta, bens? per necessit?: altrimenti non ci sar? abbastanza cibo per sfamare la crescente popolazione terrestre. Frutta e verdura anzich? bistecche e prosciutti. Ecco la dieta dei nostri figli o nipoti, se vorremo nutrire l?intero pianeta.

 

La profezia viene da un rapporto di illustri scienziati. Ma il loro ? un augurio, un?esortazione, pi? che un pronostico: gli esseri umani vi daranno ascolto? Oppure nel 2050 scoppieranno le guerre del mangiare, o meglio dell?acqua, senza la quale non ci sarebbe praticamente nulla di commestibile da mettere in tavola? Le riserve globali di cibo diminuiscono costantemente, afferma il rapporto del professor Malik Falkenmark e dei suoi colleghi dello Stockholm International Water Institute, mentre la popolazione mondiale non fa che aumentare.

 

Se l?umanit? continua a cibarsi ai ritmi attuali, e soprattutto seguendo la dieta odierna, entro il 2050 ci aspettano catastrofiche carenze alimentari. E per catastrofe si intende qualcosa di molto peggio della tutt?altro che rosea realt? attuale: gi? oggi, secondo cifre dell?Onu, 900 milioni di persone vanno a letto affamate tutte le sere e 2 miliardi sono da considerare malnutrite.

 

Ma nei prossimi quattro decenni la terra passer? da 7 miliardi di umani a 9 miliardi, un aumento netto di 2 miliardi che render? ancora pi? drammatica la carenza di cibo. E allora che fare?

La risposta degli studiosi di Stoccolma, il cui rapporto ? stato anticipato ieri dal quotidiano Guardian di Londra, ? netta: il mondo deve cambiare dieta. Dobbiamo diventare tutti vegetariani, o quasi.

 

Attualmente ricaviamo il 20 per cento delle proteine necessarie al nostro fabbisogno da prodotti derivati dagli animali, che si tratti di carne o latticini; ma questa percentuale dovr? scendere al 5 per cento o forse anche a meno entro il 2050, se vorremo evitare carestie e conflitti causati dalla scarsit? di cibo. Il problema di partenza ? l?acqua. Gi? oggi scarseggia e in molte regioni ? un bene pi? prezioso del petrolio per la sopravvivenza della nostra specie, ma fra quarant?anni non baster? sicuramente per produrre gli alimenti necessari a 9 miliardi di terrestri.

 

Il cibo ricavato da animali, infatti, consuma da cinque a dieci volte pi? acqua di quella che serve a una alimentazione vegetariana. Cambiare dieta permetterebbe dunque di consumare meno acqua per l?agricoltura, e non solo: oggi un terzo delle terre arabili del pianeta sono destinate alla crescita di sementi e raccolti destinati a sfamare gli animali da allevamento. Se mangiassimo meno animali, risparmieremmo acqua e avremmo a disposizione pi? terra per altri usi agricoli. Il rapporto dello Stockholm Institute viene reso pubblico alla vigilia dell?annuale Conferenza mondiale sull?acqua, che si apre questa settimana a Stoccolma alla presenza di 2500 politici, rappresentanti dell?Onu, ong e ricercatori provenienti da centoventi paesi.

 

Al convegno verranno dibattute anche altre opzioni, come l?eliminazione degli sprechi alimentari, migliori scambi tra paesi con surplus di cibo e paesi in deficit, investimenti in pompe idrauliche e semplici tecnologie acquifere per l?Africa sub-Sahariana e l?Asia. Ma la proposta pi? radicale e rivoluzionaria sarebbe al tempo stesso la pi? semplice: diventare tutti vegetariani (come Bill Clinton, per citarne uno). Rinunciare alle bistecche, per avere abbastanza frutta e verdura per tutti.

 

(28 agosto 2012)

Modificato da sundance76

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Quello che tutti hanno paura ad ammettere ? che la vera causa della fine delle risorse si chiama LIBERO MERCATO.

E' la forma economica pi? sprecona che si possa concepire e se prima era limitata ai paesi occidentali ora si sta diffondendo ovunque con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Ma guai a metterla in dubbio mi raccomando, infatti in questi convegni organizzati ovviamente dai paesi pi? spreconi in assoluto, preferiscono tirar fuori dal cilindro idee come quella di farci diventare tutti vegetariani.

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Rinunciare alla carne? Ma neanche se mi ammazzano. Gi? per forza di cose ho dovuto rinunciare alle sigarette, ora mi vorrebbero togliere pure le bistecche, poi mi toglieranno pure la figa e allora veramente tanto vale andarsi a buttare a mare. :asd:

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