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Hunaudieres

Circuiti: chi è dentro, chi è fuori

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33 minuti fa, White Star ha scritto:

Tutto sommato ci sta correre a Vegas, perlomeno si può dire che vadano dove c'è pubblico (la F1 negli USA è molto seguita al momento) e non in posti inutili come Qatar e Abu Dhabi.

In termini di tracciato, credo che se cancellassero Miami in favore di Indianapolis, raggiungerebbero un buon compromesso tra numero di gare in USA e circuiti accettabili, tenendo Vegas come unico cittadino con glitter e lucine.

Quello che non è accettabile è aver cacciato gli spettatori paganti dalle tribune, ancora più del problema con i tombini. Spero di non vedere mai più una roba del genere.

Attenzione perché i spettatori hanno preso avocati per i "danni" subiti.

Secondo me, i dollari pioveranno su di loro.

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15 ore fa, JLP ha scritto:

 

ok! sicuramente è fatiscente, lo era già 20 anni fa!

ma chi paga?

l'ACI? il governo?

già ogni volta che devono rinnovare c'è il balletto per trovare i fondi...

 

Poi non scrivevi tempo fa che Monza doveva diventare un circuito Indy ristrutturando (IMHO ricostruendo) l'ovale? (infatti ora è un rudere e mi chiedo come non sia ancora crollato...)

poi il parco di Monza è sempre "monitorato" dagli ambientalisti, se tocchi un albero (malato o no) iniziano le proteste

 

non dico che sia giusto o sbagliato, ma è un parco famoso, in cui gli ambientalisti hanno una pubblicità enorme se protestano. meglio non dar loro il minimo spunto

 

Infatti il problema è che nessuna amministrazione pubblica (visto che la pista è di proprietà pubblica) vuole fare gli investimenti necessari per ripristinare l'impianto. Sia chiaro: non si tratta di buttare via soldi ma di fare un grosso investimento per avere poi un introito, al pari di un'aeroporto o un'attrazione turistica.

Adesso, Mansell ha scritto:

Attenzione perché i spettatori hanno preso avocati per i "danni" subiti.

Secondo me, i dollari pioveranno su di loro.

Più che pioveranno, avranno un rimborso.

37 minuti fa, White Star ha scritto:

Tutto sommato ci sta correre a Vegas, perlomeno si può dire che vadano dove c'è pubblico (la F1 negli USA è molto seguita al momento) e non in posti inutili come Qatar e Abu Dhabi.

In termini di tracciato, credo che se cancellassero Miami in favore di Indianapolis, raggiungerebbero un buon compromesso tra numero di gare in USA e circuiti accettabili, tenendo Vegas come unico cittadino con glitter e lucine.

Quello che non è accettabile è aver cacciato gli spettatori paganti dalle tribune, ancora più del problema con i tombini. Spero di non vedere mai più una roba del genere.

Ripeto la questione dei tombini: è inaccettabile ma è capitato pure a Monaco, a detta di tutti, la miglior organizzazione del campionato.

 

Sulla questione spettatori, ci sarà un grosso casino. La questione è che si vuole correre di notte per l'impatto scenografico, ma per consentire un orario minimamente decente in Europa, bisogna fare tardi in loco. Ma ci sono leggi in materia sindacale che si devono rispettare. L'organizzazione dovrà pensarci bene anche perchè non è detto che le sessioni vengano rinviate di tante ore per ripristinare barriere (cosa normale sui cittadini) o per pioggia (a Las Vegas piove poco ma quando arriva, arriva).

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Ma la F1 correrà un giorno a New York ?

 

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41 minuti fa, White Star ha scritto:

Tutto sommato ci sta correre a Vegas, perlomeno si può dire che vadano dove c'è pubblico (la F1 negli USA è molto seguita al momento) e non in posti inutili come Qatar e Abu Dhabi.

In termini di tracciato, credo che se cancellassero Miami in favore di Indianapolis, raggiungerebbero un buon compromesso tra numero di gare in USA e circuiti accettabili, tenendo Vegas come unico cittadino con glitter e lucine.

Quello che non è accettabile è aver cacciato gli spettatori paganti dalle tribune, ancora più del problema con i tombini. Spero di non vedere mai più una roba del genere.

 

Il problema dei tombini ha generato il secondo. I dipendenti della sicurezza hanno semplicemente terminato il proprio turno una volta esaurite le ore massime giornaliere previste dal loro contratto.

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10 ore fa, KimiSanton ha scritto:

Penso che Max correrebbe volentieri a Miami, Las Vegas, se ci si concentrasse sull'aspetto racing. Tutto sommato, la gara è stata anche bellina, quella ha funzionato. Però c'è tutto il resto che copre e in uno SPORT, questo non può passare in secondo piano.

Però ci siamo lamentati per 20 anni che i piloti erano fantasmi che non avevano mai contatto con il pubblico, a differenza di quanto avveniva in NASCAR e IndyCar dove i piloti fanno sessioni di autografi e altro obbligatoriamente con gli appassionati. Ora che tale idea viene introdotta in F1, ci lamentiamo perchè i piloti sono troppo inpegnati?

 

I soldi arrivano da questo pubblico che si svena letteralmente per andare alle gare. E' normale chiedere attività collaterali allo sport. Se no, correrebbero nel Trofeo Amatori di Battipaglia.

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Io penso che si sia passati all'estremo opposto :asd:

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1 minuto fa, KimiSanton ha scritto:

 

Il problema dei tombini ha generato il secondo. I dipendenti della sicurezza hanno semplicemente terminato il proprio turno una volta esaurite le ore massime giornaliere previste dal loro contratto.

Solito problema del mondo attuale.

Tutti per leccarsi fra di loro e nessuno per controllare la pista.

Gente strapagata ma che non sà neanche che nel 1984 ci fù Dallas e la storia del asfalto.

Insomma tutti per l'apparenza e nessuno per il principale.

 

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13 ore fa, Rio Nero ha scritto:

Non capisco del perché dobbiamo fare cose costruire altre per gli americani e loro esigenze...onestamente me ne frega una cippa lessa.

Abbiamo le nostre tradizioni, Monza è questa.

Americanizzare tutto anche no.

Se fosse per me, non ci sarei mai andato né a Miami e ne a Las Vegas.

In questo la penso esattamente come Verstappen. 

Mi interessa lo sport, la gara ed assolutamente no il contorno. 

 

Ti spiego il motivo. Non è questione di "costruire cose per gli americani" ma di "costruire cose per attirare il più grande numero di appassionati e creare introiti".

 

La nostra tradizione era avere un circuito all'avanguardia in termini di sicurezza e cominicazioni. Avevamo la pista Junior illuminata di notte per le gare del venerdì e sabato sera. Un ovale di velocità per gare IndyCar. Un sistema di comunicazioni via filo che facevano il giro di tutta la pista. Una corsia box separata dalla pista. Quattro diverse configurazioni di pista da utilizzare per prove e gara (stradale, ovale, Pirelli e circuito doppio con ovale e stradale). La nostra tradizione era un impianto che lavorava ogni weekend per quasi tutto l'anno.

 

La nostra tradizione non è un impianto fatiscente, dove cadono alberi, non si passa nei sottopassaggi, non ci sono bagni, non ci sono quasi tribune coperte, ci sono meno tribune che in passato, non c'è ristorante, non c'è ovale, non c'è pista corta per serie minori, non c'è wifi. Monza è un circuito fatiscente. Se una nazione che si trovasse in un boom economico come ad esempio Indonesia volesse entrare nel campionato di F1 e si presentasse con un circuito come Monza, verrebbero bocciati ancora prima di varcare la soglia della porta.

 

Non si tratta di americanizzare, si tratta di valorizzare ciò che abbiamo. Infati non avrebbe senso correre a Monza di notte con giochi di luci, fontane giganti e fuochi artificiali. A Monza sarebbe necessario esaltare quello che siamo.

 

Sul fatto che "se fossi per me, non sarei mai andato a correre a Miami e Las Vegas", sarei curioso se la penseresti allo stesso modo se all'azienda di tua proprietà dessero 50 milioni a gara per andarci. Questo è un ragionamento ipocrita come quelli che criticano Mancini, CR7 e compagnia per andare a lavorare in Arabia Saudita. Se mi fassero un'offerta di lavoro in tal posto, pagandomi 10 volte quello che guadagno qui, ci andrei al volo.

9 minuti fa, KimiSanton ha scritto:

Io penso che si sia passati all'estremo opposto :asd:

Facciamo così, se io ti offrissimi un lavoro in cui ti pago 10 volte quello che prendi adesso, ma che oltre alla tua normale attività lavorativa attuale, prevede che il sabato sera tu debba fare un'esibizione di due ore all'aria aperta salutando il pubblico, lo faresti? oppure ti lamenteresti?

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3 ore fa, chatruc ha scritto:

 

Ti spiego il motivo. Non è questione di "costruire cose per gli americani" ma di "costruire cose per attirare il più grande numero di appassionati e creare introiti".

 

La nostra tradizione era avere un circuito all'avanguardia in termini di sicurezza e cominicazioni. Avevamo la pista Junior illuminata di notte per le gare del venerdì e sabato sera. Un ovale di velocità per gare IndyCar. Un sistema di comunicazioni via filo che facevano il giro di tutta la pista. Una corsia box separata dalla pista. Quattro diverse configurazioni di pista da utilizzare per prove e gara (stradale, ovale, Pirelli e circuito doppio con ovale e stradale). La nostra tradizione era un impianto che lavorava ogni weekend per quasi tutto l'anno.

 

La nostra tradizione non è un impianto fatiscente, dove cadono alberi, non si passa nei sottopassaggi, non ci sono bagni, non ci sono quasi tribune coperte, ci sono meno tribune che in passato, non c'è ristorante, non c'è ovale, non c'è pista corta per serie minori, non c'è wifi. Monza è un circuito fatiscente. Se una nazione che si trovasse in un boom economico come ad esempio Indonesia volesse entrare nel campionato di F1 e si presentasse con un circuito come Monza, verrebbero bocciati ancora prima di varcare la soglia della porta.

 

Non si tratta di americanizzare, si tratta di valorizzare ciò che abbiamo. Infati non avrebbe senso correre a Monza di notte con giochi di luci, fontane giganti e fuochi artificiali. A Monza sarebbe necessario esaltare quello che siamo.

 

Sul fatto che "se fossi per me, non sarei mai andato a correre a Miami e Las Vegas", sarei curioso se la penseresti allo stesso modo se all'azienda di tua proprietà dessero 50 milioni a gara per andarci. Questo è un ragionamento ipocrita come quelli che criticano Mancini, CR7 e compagnia per andare a lavorare in Arabia Saudita. Se mi fassero un'offerta di lavoro in tal posto, pagandomi 10 volte quello che guadagno qui, ci andrei al volo.

Facciamo così, se io ti offrissimi un lavoro in cui ti pago 10 volte quello che prendi adesso, ma che oltre alla tua normale attività lavorativa attuale, prevede che il sabato sera tu debba fare un'esibizione di due ore all'aria aperta salutando il pubblico, lo faresti? oppure ti lamenteresti?

 

Tutto dipende da cosa si aspetta dall'evento.

D'accordo nel migliorare le tribune fatiscenti e mettere apposto la tecnologia rendendola adatta ai tempi in cui siamo.

E sto parlando interamente quindi della pista intesa nel far correre le monoposto e mettere a proprio agio gli spettatori per la gara.

 

Per tutto quello che invece riguarda lo spettacolo, nella fattispecie: concerti,  musica, luci, mongolfiere, astronavi ed alieni, roba che è di contorno e quindi non rilevante ai fini della corsa, ripeto,non me ne frega una cippa lessa.

 

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3 minuti fa, Rio Nero ha scritto:

Per tutto quello che invece riguarda lo spettacolo, nella fattispecie: concerti,  musica, luci, mongolfiere, astronavi ed alieni, roba che è di contorno e quindi non rilevante ai fini della corsa, ripeto,non me ne frega una cippa lessa.

 

La questione è che se non fai eventi a contorno, invece di fare 240.000 presenze in tre giorni, ne fai 80.000. Anche in Europa, la maggior parte delle persone che vanno ai GP, non guardano tutti i GP. E una parte abbondantissima di solito non guarda le gare.

 

Il mondo dell'intrattenimento è cambiato. L'offerta è infinita, quindi se non si offrono eventi a contorno, il pubblico non viene. E' un po' come quando si approfitta di un evento come un concerto o una partita, per fare una gita in una città. Se non ci fosse l'evento, non si farebbe la gita, ma se l'evento fosse in cccculo al mondo o in una città pisciosa, nemmeno si farebbe la gita.

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1 minuto fa, chatruc ha scritto:

 

Il mondo dell'intrattenimento è cambiato. L'offerta è infinita, quindi se non si offrono eventi a contorno, il pubblico non viene. E' un po' come quando si approfitta di un evento come un concerto o una partita, per fare una gita in una città. Se non ci fosse l'evento, non si farebbe la gita, ma se l'evento fosse in cccculo al mondo o in una città pisciosa, nemmeno si farebbe la gita.

 

L'intrattenimento è cambiato perché la proprietà nuova (leggasi americani) vuole questo.

Io personalmente vorrei ritornare a gran pemi dove le corse sono di primaria importanza e non il contorno.

Sono punti di vista. 

 

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4 ore fa, KimiSanton ha scritto:

 

Il problema dei tombini ha generato il secondo. I dipendenti della sicurezza hanno semplicemente terminato il proprio turno una volta esaurite le ore massime giornaliere previste dal loro contratto.

 

Chiaro che uno è capitato a causa dell'altro, ma per me sono due problemi distinti: da una parte negligenza a livello di preparazione della pista (il fatto che sia successo altrove è un aggravante, a LV avrebbero dovuto sapere che i tombini possono essere un problema su un cittadino), dall'altra un problema organizzativo non considerare che ci possano essere dei ritardi che rendano necessaria la presenza prolungata del personale di servizio o perlomeno turnazione.

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24 minuti fa, Rio Nero ha scritto:

 

L'intrattenimento è cambiato perché la proprietà nuova (leggasi americani) vuole questo.

Io personalmente vorrei ritornare a gran pemi dove le corse sono di primaria importanza e non il contorno.

Sono punti di vista. 

 

Quando parlo di "intrattenimento" parlo di tutti gli intrattenimento. I concerti li fanno in NASCAR, IndyCar, NFL. In tutti gli eventui sportivi, ci sono un sacco di attività a corredo e molto spesso l'evento principale perde importanza relativa, fermo restano che resta la pietra in cima all'arco. Ad esempio, nelle partite di NFL in Europa e nella stessa Indy 500, c'è una fan zone in ci paghi il biglietto ma non vedi l'evento principale.

 

E' lo stesso che succedeva al Mugello ai tempi di Rossi. Il 90% della gente va lì per disfarsi di alcol, mangiare grigliata, ballare la sera (il tutto esclusivamente tra uomini) e poi quando arriva la gara vomitano e dormono.

 

L'evento sportivo a sè stante con attività a corredo marginali non attira praticamente nessuno, perchè devi convincere i clienti a lasciare da parte l'intrattenimento immediato come serie TV e film, giochi, social, ecc.

 

La F1 ha solo seguito i cambiamenti sociali del pubblico. La NASCAR non l'ha fatto e infatti è tornata ad avere il pubblico degli anni '70.

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1 ora fa, chatruc ha scritto:

Quando parlo di "intrattenimento" parlo di tutti gli intrattenimento. I concerti li fanno in NASCAR, IndyCar, NFL. In tutti gli eventui sportivi, ci sono un sacco di attività a corredo e molto spesso l'evento principale perde importanza relativa, fermo restano che resta la pietra in cima all'arco. Ad esempio, nelle partite di NFL in Europa e nella stessa Indy 500, c'è una fan zone in ci paghi il biglietto ma non vedi l'evento principale.

 

E' lo stesso che succedeva al Mugello ai tempi di Rossi. Il 90% della gente va lì per disfarsi di alcol, mangiare grigliata, ballare la sera (il tutto esclusivamente tra uomini) e poi quando arriva la gara vomitano e dormono.

 

L'evento sportivo a sè stante con attività a corredo marginali non attira praticamente nessuno, perchè devi convincere i clienti a lasciare da parte l'intrattenimento immediato come serie TV e film, giochi, social, ecc.

 

La F1 ha solo seguito i cambiamenti sociali del pubblico. La NASCAR non l'ha fatto e infatti è tornata ad avere il pubblico degli anni '70.

 

Capisco tutto, in America vivono l'evento in questo modo, perché sono oramai abituati così, come hai ben detto facendo l'esempio di altri sport a stelle e strisce. 

Gli europei, invece, hanno un altro modo di vivere l'evento,  e parlo dei veri appassionati di f1. Secondo me, chi vuole questa "americanizzazione" sono i nuovi tifosi affacciati da poco allo sport che, però,  non reputo veri appassionati.

Un appassionato aspetta con ansia la gara, le qualifiche, le prove libere e vive per questo.

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se hai per ipotesi 100000 appassionati, ma con eventi di contorno diventano 500000 è normale che facciano gli eventi di contorno

che sia Monza o Las Vegas.

 

sapete perchè nel sito FIA Las Vegas è indicato con le date 16-18 novembre?

non con la sola data del 18 novembre come tutti gli altri?

capisco gli eventi di contorno, ma le libere (fatte solo in parte) e le qualifiche ci sono in tutti i GP, che mettano per tutti data di inizio e di fine

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3 ore fa, Rio Nero ha scritto:

 

Capisco tutto, in America vivono l'evento in questo modo, perché sono oramai abituati così, come hai ben detto facendo l'esempio di altri sport a stelle e strisce. 

Gli europei, invece, hanno un altro modo di vivere l'evento,  e parlo dei veri appassionati di f1. Secondo me, chi vuole questa "americanizzazione" sono i nuovi tifosi affacciati da poco allo sport che, però,  non reputo veri appassionati.

Un appassionato aspetta con ansia la gara, le qualifiche, le prove libere e vive per questo.

 

Forse non mi sono spiegato bene.

 

Il mondo ormai vive in questo modo, non è solo l'America. I "veri" appassionati sono quattro gatti. Nella mia lunga carriera di appassionato, anche ai tempi in cui l'offerta di intrattenimento era molto ridotta, nei circuiti trovavi sempre la maggior parte della gente che ti chiede "da dove arrivano le macchine?" e poi ti chiedono se la macchina rossa della GP sia una Ferrari.

A Monza, dopo le qualifiche della F1, non resta nessuno per la gara della F2.

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1 ora fa, chatruc ha scritto:

 

Forse non mi sono spiegato bene.

 

Il mondo ormai vive in questo modo, non è solo l'America. I "veri" appassionati sono quattro gatti. Nella mia lunga carriera di appassionato, anche ai tempi in cui l'offerta di intrattenimento era molto ridotta, nei circuiti trovavi sempre la maggior parte della gente che ti chiede "da dove arrivano le macchine?" e poi ti chiedono se la macchina rossa della GP sia una Ferrari.

A Monza, dopo le qualifiche della F1, non resta nessuno per la gara della F2.

No, no ti sei spiegato bene, come spero anche io.

Chi governa f1 attuale vuole attirare più gente possibile per poter guadagnare perché il futuro delle corse, ahimè,  va in questa direzione e non dissento.

Resta però il fatto che, secondo il mio punto di vista, questa cosa del creare show insieme all'evento gara, non mi piace.

Seguo la f1 dai primi anni 80 e...mi è sempre e solo interessa la f1. 

Sicuramente faccio parte di quella schiera di tifosi che dopo le qualifiche di f1 andrei via dal circuito. F2 e f3 per me sono un di più, ed onestamente non mi attirano minimamente. 

Se Facessero invece una gara di Motogp subito dopo, altroché se rimarrei!!

 

Ma sono gusti.

Il mondo sta andando in questa direzione e purtroppo lo dobbiamo accettare anche se non concordi.

 

 

Modificato da Rio Nero

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7 ore fa, Rio Nero ha scritto:

 

L'intrattenimento è cambiato perché la proprietà nuova (leggasi americani) vuole questo.

Io personalmente vorrei ritornare a gran pemi dove le corse sono di primaria importanza e non il contorno.

Sono punti di vista. 

 

L'intrattenimento è cambiato perché l'intrattenuto è cambiato. Lo dimostra la pay per view, i film on demand, le mille app per vedere film, i giochi online, le partite di calcio che ora danno in orario diverso per permettere alle persone di guardarle tutte, le pescherie piene tutti i santi i giorni di pesce che in quel periodo dell'anno non c'è mai stato.

 

Quindi liberty ha solo modernizzato il concetto di formula 1 adattandolo a questi tempi. 

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10 ore fa, espritz ha scritto:

L'intrattenimento è cambiato perché l'intrattenuto è cambiato. Lo dimostra la pay per view, i film on demand, le mille app per vedere film, i giochi online, le partite di calcio che ora danno in orario diverso per permettere alle persone di guardarle tutte, le pescherie piene tutti i santi i giorni di pesce che in quel periodo dell'anno non c'è mai stato.

 

Quindi liberty ha solo modernizzato il concetto di formula 1 adattandolo a questi tempi. 

 Espritz ha espresso quanto volevo esprimere io.

 

Il fatto è che in questi piccoli ritagli di appassionati (così appassionati che oltre la F1 non seguono altro, forse la sola motoGP) che sono i forum, i gruppi su facebook, ci sono poche centinaia di persone, ma il pubblico che riempie gli spalti è al 90% diverso.

 

Venticinque anni fa, spostavi 120k persone su un autodromo per vedere un GP di F1, una inutile parata di piloti su un camion che dura sì e no tre minuti e una garetta di mezz'ora di Porsche. Il tutto sotto un sole cocente, da spaccare le pietre. Perchè? Perchè non c'era altro. Perchè se rimanevi a casa guardavi Domenica In o Buona Domenica oppure seguivi il calcio sulle regionali. IL film te lo avevi già visto sabato sera e al massimo te lo riguardavi al pomeriggio perchè non sapevi cosa fare. Chi aveva Tele+, aveva un'offerta televisiva infinitamente inferiore a quella odierna della DTV.

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57 minuti fa, chatruc ha scritto:

 

Il fatto è che in questi piccoli ritagli di appassionati (così appassionati che oltre la F1 non seguono altro, forse la sola motoGP) che sono i forum, i gruppi su facebook, ci sono poche centinaia di persone, ma il pubblico che riempie gli spalti è al 90% diverso.

 

 

 

Tu stai parlando di tifosi (nuovi) che negli ultimi anni si sono appassionati a questi nuovi format del weekend includendo F2 e F3 che prima non c'erano e quindi nuovi tifosi.

Nel mio commento ti ho specificato che provengo dagli anni 80 dove c'erano la f1, la 500, la 250 e la 125 come gare televisive.

È del tutto normale che, un vecchio tifoso, vuoi o non vuoi, rimane fedele a questo stereotipo di passione.

Poi non dissento dal fatto che il mondo è cambiato e la domanda vuole questa offerta. 

Ma non puoi, secondo me, dire se un appassionato lo è di meno dall'altro se guarda solo la f1 e motogp e non altro. Non lo puoi dire tu e non lo posso dire io.

 

P.s. non per vantarmi, ma io dal 1982 fino ad oggi non mi sono perso, e dico perso, nessuna gara di f1 in diretta. Credo che un appassionato come me è merce rara.

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