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Leno

Vecchio Berger per vecchio Hockenheim

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VECCHIO BERGER PER VECCHIO HOCKENHEIM

In questo topic vorrei analizzare il per certi versi unico feeling che il vecchio Gerhard Berger intratteneva con il vecchio Hockenheim.

Nel circuito tedesco il buon GerHard ha sempre fatto delle ottime gare fin dal suo esordio ma ? negli anni della maturit? che ? divenuto forse il pi? grande interprete di questa pista particolare caratterizzata da lunghi retilinei inframezzati da veloci chicane riuscendo a vincere anche con macchine mediocri come la Ferrari del 94 o la Benetton del 97 umiliando campioni del mondo come Schumacher, Hill, Hakkinen e Villeneuve.

 

In breve le prestazioni in carriere di Berger a Hockenim :

 

1985 su Arrows-BMW parte 17? e arriva 7?, sia in prova che in gara dietro al compagno Boutsen.

1986 su Benetton BMW parte 4? (il compagno Fabi 7?)e arriva 10? a due giri.

1987 su Ferrari parte 10? (il compagno Alboreto 5?)e si ritira al 19? giro.

1988 su Ferrari parte terzo e arriva terzo.

1989 su Ferrari parte 4? dietro al compagno Mansell 3? si ritira al 13 giro per incidente dopo una grande partenza .

1990 su McLaren Honda parte 2? e arriva 3?, vince il compagno Senna partito in pole..

1991 su Mclaren Honda parte 3? dietro al compagno Senna e arriva 4?

1992 su McLaren Honda parte 4? dietro al compagno Senna e si ritira al 16 giro.

1993 su Ferrari parte ?9 e arriva 6?.

Ora comincia il bello

1994 su Ferrari parte in pole e vince con quasi un minuto su Panis.

1995 su Ferrari parte 4? (il compagno Alesi 10?) e dopo una penalizzazione per partenza anticipata rimonta fino al terzo posto

1996 su Benetton Renault parte 2? (il compagno Alesi 5?), conduce la gara sino a due giri dal termine e poi si ritira per problemi al motore.

1997 su Benetton Renault parte in pole (il compagno Alesi 6?) e vince con 17? secondi su Schumacher per la sua ultima vittoria in Formula1.

 

L?esplosione di Berger su questo tracciato ? probabilmente dovuta anche all?assenza di altri due piloti che qui si trovavano particolarmente bene come Senna e Mansell ma non mi sembra di ricordare un'altra simbiosi cos? perfetta di un pilota che non sia un grande campione con una pista particolare.

Ricordo che negli ultimi anni di carriera nessun altro pilota riusciva ad avvicinare le prestazioni di Gerhard su questo tracciato tanto che spesso la vittoria dell'austriaco quando si sbarcava in Germania appariva quasi scontata.

Voi che ne pensate?

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L'ho letto anch'io su F1racing che Alesi cercava sempre di dare il massimo quando era suo compagno su questo tracciato per stargli davanti ma non ci riusciva mai, di solito era abitualmente piu' veloce Alesi, penso sia dovuto al fratto che come diceva Berger ad Hockenheim trovava la concentrazione necessaria per fare quelle prestazioni a differenza che in altri circuiti

Modificato da tigre

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da ricordare che l'exploit del '97 (pole, gpv e vittoria)fu colto al rientro dopo tre gran premi di stop per problemi fisici...

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da ricordare che l'exploit del '97 (pole, gpv e vittoria)fu colto al rientro dopo tre gran premi di stop per problemi fisici...

 

..e dopo la morte del padre avvenuta poche settimane prima.

Forse anche per quello Gherard ci mise un surplus di rabbia in pi? ma sta di fatto che vinse con una mezza cariola distruggendo praticamente tutti gli altri partecipanti, una supremazia quasi imbarazzante.

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Io ricordo anche la gara del '93.

 

So che nella memoria restano più le gare in cui si lotta per la vittoria, ma nel '93 Berger fece un'ottima prestazione con una F93 più adatta ad arare che a correre.

 

Io considero Hockenheim '93 il vero inizio della rinascita rossa che porterà al dominio degli anni 2000.

 

La Ferrari, in Francia e Inghilterra '93, i primi due GP della gestione-Todt, era naufragata in posizioni indegne.

 

Per fortuna, ad Hockenheim era pronta un'evoluzione di motore preparata da Lombardi. In gara, mentre Alesi subì la rottura di alcune clip di fissaggio della carrozzeria e dovette fermarsi ai box per farsi applicare del.. nastro isolante (è proprio vero, e non bisogna confonderlo con il '94, quando perse tutta la carrozzeria in qualifica) che lo relegò in settima posizione, il compagno Berger arrivò sesto, ma con molti sprazzi interessanti: riuscì a tenersi dietro la Ligier di Blundell che aveva il potente motore Renault, ma soprattutto dette vita a un bel duello con Ayrton Senna, che non riusciva a trovare l'occasione per passare la Ferrari, preferendo infine fermarsi per il cambio gomme (il rifornimento era vietato).

Alla fine le Ferrari furono sesta e settima, ma si ebbe la netta sensazione che qualcosa stesse cambiando davvero, e infatti in sequenza vennero il podio dell'Ungheria (Berger), le seconde file in Belgio e Italia (Alesi), il 2° posto a Monza (Alesi) e poi persino i venti giri in testa all'Estoril (Alesi)...

 

Tornando a Berger-Hockenheim, devo dire che la sua vittoria su Ferrari nel '94, per me resta la più bella gioia nella mia vita di ferrarista: 4 anni di tremendo digiuno attraverso macchine penose, tecnici e direttori sportivi che cambiavano letteralmente ogni tre mesi, roba da incubo dell'orrore, e poi finalmente la luce!

 

Sì, la più bella vittoria, più del trionfo del mio prediletto Alesi in Canada, più di Suzuka 2000 col sospirato ritorno al titolo e delle valanghe di vittorie successive..

 

94dea068.jpg

 

Prima della partenza, Todt chiacchiera con Berger e Alesi: la Ferrari ha monopolizzato la prima fila, non succedeva da 4 anni, dal settembre '90:

94dec064.jpg

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Che nostalgia per il duo Berger-Alesi, non avranno vinto molto ma pure io che non son mai stato ferrarista non potevo non tifarli, anche perchè poveracci gliene capitavano veramente di tutti i colori.

Tornando all'argomento della discussione, c'è mai stato a vostra memoria nella storia della F1 un altro pilota che non sia un campione (quindi sono da escludere i vari G.Hill, Senna e Schummy a Montecarlo, Mansell a Silverstone o Clark,Senna,Schumacher,Raikkonen a Spa) che andasse forte come Berger in un particolare circuito tanto da surclassare tutti gli altri piloti, campionissimi compresi?

Modificato da 76LENO

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erano davvero molto belle le ferrari dei primi anni 90

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Tornando all'argomento della discussione, c'? mai stato a vostra memoria nella storia della F1 un altro pilota che non sia un campione (quindi sono da escludere i vari G.Hill, Senna e Schummy a Montecarlo, Mansell a Silverstone o Clark,Senna,Schumacher,Raikkonen a Spa) che andasse forte come Berger in un particolare circuito tanto da surclassare tutti gli altri piloti, campionissimi compresi?

 

Beh, al momento mi viene in mente Gonzalez, che ha ottenuto le sue 2 vittorie valide per il Campionato Mondiale entrambe al GP d'Inghilterra a Silverstone: la prima volta nel '51 e la seconda nel '54.

 

Entrambe le volte, Gonzalez segna un'impresa storica: nel '51 regala alla Ferrari la prima vittoria nel Mondiale, ed ? anche la prima sconfitta in Campionato per le invincibili Alfetta, che dominavano da anni.

 

Nel '54, dopo che la Mercedes aveva esordito vittoriosa a Reims nel GP di Francia, ecco che due settimane dopo Gonzalez su Ferrari batte i tedeschi proprio a Silverstone, relegando la Mercedes del suo amico Fangio al quarto posto.

 

Quindi Enzo Ferrari ? debitore a Gonzalez di due importantissime e storiche vittorie a Silverstone.

 

Ecco Froilan a Silverstone '51 con la Ferrari 375 di 4500cc, quasi 400 cv. Ha il numero 12, ? rossa, e il suo simbolo ? un cavallino. Anche Nuvolari nel GP Germania '35, e Villeneuve al GP di Francia '79, nel giorno delle loro pi? famose imprese, avevano il 12, un'auto rossa e un Cavallino sul cofano:

 

gonzales03g.jpg

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Poi c'? John Surtees e Jacky Ickx, che avevano una particolare predilezione per il Nurburgring. Surtees vi vinse nel 1963 e 1964, battendo gente come Clark, Hill, Brabham, mentre Ickx vi trionf? nel 1969 e 1972, avendo la meglio anche sul campionissimo di quegli anni, cio? Stewart.

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Si, era molto forte berger su quella pista. Purtroppo negli ultimi anni di carriera andava forte giusto l? e nelle altre gare estive, quando c'era da rinnovare il contratto.

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Poi c'? John Surtees e Jacky Ickx, che avevano una particolare predilezione per il Nurburgring. Surtees vi vinse nel 1963 e 1964, battendo gente come Clark, Hill, Brabham, mentre Ickx vi trionf? nel 1969 e 1972, avendo la meglio anche sul campionissimo di quegli anni, cio? Stewart.

 

Per? stiamo parlando di un campione del mondo e di un grandissimo pilota, Berger non era propriamente di questa categoria.

Le sue gare le ha vinte, niente da dire ma non ? mai andato oltre il terzo posto nel mondiale e spesso le prendeva dai suoi compagni non solo quando erano Mansell e Senna ma anche con Alesi ha a vuto pi? di una difficolt?.

Forse recentemente Massa in Turchia si avvicina un po'alle prestazioni di Berger a Hockenheim con la differenza che il brasiliano ha sempre vinto con macchine di prima fascia mentre l'austriaco riusciva a dominare anche con delle mezze cariole.

E poi negli ultimi anni di carriera in Germania Berger arriva gi? con l'investitura di probabile vincitore, una situazione paragonabile a quella di Senna quando correva a Montecarlo ma Senna era per l'appunto Senna e andava comunque forte dapertutto, Gerhard subiva una metamorfosi in stile Wolfman come non l'ho mai vista in nessun altro pilota. :hihi:

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Beh, hai ragione, Surtees era un campione del mondo. . . Anche se non lo era ancora al momento della sua seconda vittoria consecutiva al Ring.

 

Peterson ha numeri simili a Berger (10 vittorie) ed era uno che si esaltava a Monza, tanto da vincerci 3 volte, ma soprattutto di vincerci con una F2 con freni maggiorati (March 1976)..

 

Ma potresti obiettare che Peterson andava forte anche altrove...

 

Beh, allora al momento resto solo con Gonzalez..

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Peterson era un campione.

Secondo me la categoria di Berger nonostante abbia vinto parecchi GP è quella di Patrese, Lafitte,Ralf Schumacher,Alesi, Cevert inferiore anche a quella di un Montoya o di un Arnoux che avevano quel qualcosa in più che li faceva lottare per il mondiale.

Gonzales potrebbe rientrare nella categoria ma è stato comunque vicecampione del mondo, Gerhard il titolo iridato non l'ha mai visto neanche col binocolo.

Modificato da 76LENO

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Peterson era un campione.

Secondo me la categoria di Berger nonostante abbia vinto parecchi GP ? quella di Patrese, Lafitte,Ralf Schumacher,Alesi, Cevert inferiore anche a quella di un Montoya o di un Arnoux che avevano quel qualcosa in pi? che li faceva lottare per il mondiale.

Gonzales potrebbe rientrare nella categoria ma ? stato comunque vicecampione del mondo, Gerhard il titolo iridato non l'ha mai visto neanche col binocolo.

 

Ahh Laffite era un grande piu' forte di Berger secondo me, in continuit? e prestazione pura era un fenomeno anche a 43-44 anni, tuttavia secondo me Berger ? stato meglio nella prima parte di carriera fino a che non ha avuto l'incidente di Imola, poi mancava di concentrazione, diceva "Anch'io so fare un giro velocissimo sul bagnato, ma Senna li fa tutta la gara" ? la differenza tra uno che sa guidare veloce e un camopione assoluto

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Beh, hai ragione, Surtees era un campione del mondo. . . Anche se non lo era ancora al momento della sua seconda vittoria consecutiva al Ring.

 

Peterson ha numeri simili a Berger (10 vittorie) ed era uno che si esaltava a Monza, tanto da vincerci 3 volte, ma soprattutto di vincerci con una F2 con freni maggiorati (March 1976)..

 

Ma potresti obiettare che Peterson andava forte anche altrove...

 

Beh, allora al momento resto solo con Gonzalez..

Berger io l'ho visto sempre come un potenziale ottimo pilota, ma non all'altezza di Peterson.

e come dici tu Peterson andava forte dovunque e ci ha lasciato delle imprese memorabile come a Kyalami 78.

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Beh, tra i piloti di seconda fascia, Dan Gurney aveva una certa predilezione per il circuito di Rouen in Francia: su due partecipazioni, vi colse due delle sue quattro vittorie complessive in F1. Lo fece inoltre con due macchine diverse (Porsche nel '62 e Brabham nel '64). Nel '62 in verit? in maniera piuttosto fortunosa (G. Hill in testa ruppe il cambio a pochi giri dalla fine), nel '64 con merito: ruppe Clark che era in testa (motore) ma al 30? giro - Gurney aveva un vantaggio tale che alla fine si mise a girare due secondi pi? lento degli altri.

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Ho sempre considerato Berger un buon pilota, anche se non da mondiale,(non in quegli anni) ma ho spesso avuto l'impressione che da un certo punto della carriera avesse alzato di parecchio il piede come se fosse diventato d'improvviso pi? prudente e solo ad Hockenheim veniva fuori il vero Berger.

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Beh, tra i piloti di seconda fascia, Dan Gurney aveva una certa predilezione per il circuito di Rouen in Francia: su due partecipazioni, vi colse due delle sue quattro vittorie complessive in F1. Lo fece inoltre con due macchine diverse (Porsche nel '62 e Brabham nel '64). Nel '62 in verit? in maniera piuttosto fortunosa (G. Hill in testa ruppe il cambio a pochi giri dalla fine), nel '64 con merito: ruppe Clark che era in testa (motore) ma al 30? giro - Gurney aveva un vantaggio tale che alla fine si mise a girare due secondi pi? lento degli altri.

 

Il paragone con Gurney a Rouen mi sembra azzecato per? l'attitudine di Berger verso Hockenheim mi sembra molto maggiore, Gerhard dominava a livello di Senna a Montecarlo o Mansell a Silverstone se non in maniera ancora pi? netta.

Tra l'altro in una pista simile come Monza andava sempre abbastanza forte ma comunque molto lontano dagli exploit fatti in terra tedesca.

Secondo me l'ipotesi di un Berger mannaro che si trasformava letteralmente per qualche oscuro motivo sui lunghi rettilinei di Hockenheim ? quella pi? plausibile. :zizi:

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Secondo me invece è un pò troppo enfatizzata l'attitudine di Berger a Hockenheim. Certo, era un circuito che gli piaceva e dove andava mediamente bene, ma allora si può dire lo stesso di Hawthorn che, su 3 vittorie valide per il Mondiale, ne ha vinte 2 a Reims, la prima volta nel '53 battendo in una lotta epica (per molti storici è una gara da mettere tra le prime 10 di sempre) nientemeno che Fangio, e poi la seconda nel '58, quando il compagno Musso morì e Mike si lanciò verso il titolo mondiale. Aveva capito bene come effettuare le pericolose curve veloci di Reims, e nessuno dei compagni riusciva a eguagliarlo.

 

Diciamo che eliminare i campioni del mondo, e altri non iridati come Peterson e compagni, restringe un pò troppo il campo, e rende un pò forzata questa caratterizzazione di Berger su quella pista...

 

Se ricordiamo meglio, Berger andava forte anche a Adelaide, vittoria nell'87, vittoria nel '92, vittoria buttata per un errore macroscopico nel '94.

 

Insomma, Hockenheim era una pista semplice, ma velocissima, quindi non direi che Berger era "prudente", ma che aveva saputo capire la giusta interpretazione per una pista strana, dove nel motodrome c'era bisogno di grip mentre negli interminabili rettifili c'era bisogno di cavalli e aerodinamica scarica.

La pista era semplice, semplicissima, ma rendeva paradossalmente difficile il compromesso per la messa a punto..

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Tieni conto che Berger vinse da dominatore e manc? di un pelo la terza vittoria con due macchine mediocri ed erano gli anni delle imprendibili Williams Renault e della Benetton Ford di Schummy.

Se Gerhard avesse avuto una Williams avrebbe probabilmente dato due giri a tutti gli altri.

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