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Leno

Nestore Morosini vs Nigel Mansell

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Girovagando per internet ho trovato questo vecchio articolo di Nestore Morosini che "celebra" la vittoria mondiale di Mansell nel '92.

Probabilmente io essendo un vecchio tifoso del Leone (di cui riconosco comunque i limiti che non ne fanno probabilmente un campione totale come Senna, Prost e Schumacher) non sono molto obbiettivo però dopo aver letto l'articolo sono rimasto basito.

Probabilmente la stampa italiana aveva ancora il dente avvelenato per come si era comportato Nigel nel '90 però mi chiedo:

Come si può sminuire e ridicolizzare in questa maniera un pilota del livello di Mansell?

Come si può dire che Mansell andava in difficoltà quando doveva superare Senna quando lo stesso Ayrton ammise più volte che era l'unico pilota che temeva da questo punto di vista?

Come si può riassumere i mondiali 86 e 87 in modo così parziale e ridicolo?

Per non parlare del tono condiscente che pervade tutto l'articolo.

 

Va beh di seguito trovate l'articolo incriminato, fatemi sapere le vostre impressioni.

 

 

 

Mansell mette la prima

l' inglese re della formula 1 dopo una carriera di errori. dopo il 2o posto di ieri nel GP di Ungheria Nigel Mansell e' matematicamente campione del mondo per la 1a volta nella sua carriera

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI BUDAPEST .

Tenta e ritenta, Nigel Mansell ce l' ha fatta: e' diventato campione del mondo di formula 1, ieri, sulla tortuosa pista di Budapest. Il titolo iridato gliel' ha consegnato Riccardo Patrese con un testa.coda al trentanovesimo giro. In quel momento il padovano era in testa con mezzo minuto di vantaggio su Senna, secondo davanti a Mansell. Patrese ha tenuto acceso il motore ed e' ripartito settimo: Mansell, pero' , col secondo posto era gia' matematicamente campione del mondo. Non e' stato facile il cammino di Mansell verso il titolo mondiale. Gli ci sono volute ben sette stagioni e, prima di tutto, la disponibilita' della Williams Renault a penalizzare Riccardo Patrese, che per tutta la stagione ha avuto un mezzo meccanico inferiore a quello del britannico: chiara l' intenzione di Frank Williams di non provocare nel suo pupillo crisi psicologiche. In questo, sicuramente, ha influito il patriottismo del costruttore: non gli possiamo dar torto perche' conosciamo i riflessi di un mondiale (ahime' ormai tanto lontano) vinto dalla Ferrari. Fino a ieri, Mansell di titoli iridati ne aveva gettati alle ortiche ben due. Lo ricordiamo costantemente e pesantemente legnato, in qualifica e in prova, da Elio De Angelis ai tempi comuni della Lotus.Renault. Lo ricordiamo ad Adelaide, con la Williams Honda turbo, nel GP d' Australia: era in testa con un vantaggio incolmabile, logica avrebbe voluto di fermarsi al box per cambiare le gomme. Invece no, Mansell ando' avanti: abbiamo ancora negli occhi quell' esplosione che lo mise a terra e consegno' ad Alain Prost e alla McLaren Porsche il successo nel campionato del mondo. Qualche mese prima, Mansell aveva addirittura commesso la sciocchezza di trattare e firmare con Enzo Ferrari un contratto d' ingaggio per la stagione 1987. Lo fece nel modo piu' stupido, facendosi accompagnare a Maranello dall' allora direttore sportivo ferrarista Marco Piccinini a bordo di una rossissima Testarossa. Lo seppe Williams e per qualche gara il povero Nigel non vide la luce, un incoveniente dietro l' altro. Il boicottaggio consisteva nel non mettergli la macchina con il medesimo assetto di Piquet. Titoli buttati via Messa la testa a partito e rimasto con la Williams Honda (non senza aver pagato una grossa penale che il Drake devolvette in beneficenza) l' anticapolavoro Mansell lo creo' nel 1987: conquisto' la pole position in Brasile, Belgio, Montecarlo, USA, Francia, Germania, Ungheria e Messico; vinse a Imola, Francia, Inghilterra, Austria, Spagna e Messico; pressato da quel volpone di Nelson Piquet, che non era veloce come lui ma era molto piu' intelligente, Nigel Mansell esagero' nella prima giornata del GP del Giappone andando a sbattere contro un guard rail e restando seriamente ferito. Dovette dare forfeit senza poter attaccare nelle ultime due corse che in caso di vittoria lo avrebbero laureato campione davanti al brasiliano. Protetto da Williams La storia di quest' anno e' risaputa. Col muletto sempre a disposizione, con la protezione totale della squadra ma soprattutto (aggiungiamo pure inspiegabilmente) della Renault e della Elf, come si e' visto in Ungheria grazie al divieto di utilizzo di carburanti chimici, Nigel Mansell e' diventato campione del mondo. Vale per lui il vecchio assunto della formula 1 secondo cui e' bravo il pilota che riesce a vincere con la vettura vincente. Ma perche' cio' accadesse, la Williams Renault ha dovuto superare se stessa costruendo, secondo l' opinione di uno dei piu' grandi tecnici del circus, una "monoposto a prova d' idiota". Sicuramente, quando non ha pressione sulle spalle, Mansell e' velocissimo e abbastanza sicuro (tranne nei sorpassi a Senna!): ma quando qualcuno l' insidia, come fece nell' 87 Piquet, allora perde la testa e commette inaudite sciocchezze. In Ungheria no. Forse rinsavito dalla furia cieca messa in evidenza in tante corse passate, Mansell non e' andato a cercare avventure inutili. Ha lasciato andare Senna alla sua seconda vittoria di stagione, s' e' ricordato del precedente di Adelaide e, quando ha avuto le gomme consumate, e' entrato ai box per sostituirle, ben sapendo che sarebbe rientrato in pista con i chilometri necessari per riprendersi la posizione. E stato aiutato da Schumacher, uscito di pista in un' allucinante carambola a causa della perdita dell' alettone posteriore: ma annullati in tre giri 11" di distacco dal terzetto Berger.Brundle.Hakkinen, Mansell ha dovuto guidare alla... Senna. Ha atteso tre volte la staccata del rettilineo dei box per passare gli avversari e riposizionarsi al secondo posto. E arrivato sul podio, Nigel, che zoppicava vistosamente per via del nervo sciatico infiammato dalla pressione del sedile sulla schiena: s' e' messo a piangere. Cosi' nel giorno conclusivo ha finalmente dimostrato di essere un campione col pieno diritto di riportare in Inghilterra un titolo mondiale che mancava dal 1976. Con molto piu' diritto di quanto ne ebbe, allora, James Hunt. Nestore Morosini

Modificato da 76LENO

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Orpo, mi sono accorto di essere l'unico che mette i titoli delle discussioni in maiuscolo. :blush2:

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Boh secondo me questo ? uno dei tanti Senniani o Prostiani che mai riconnebbero che Mansell ? stato piu' bravo di Senna e Prost nel biennio '91 '92 come prestazioni pure e sviluppo della macchina, come un antijuventinbo o un antimilanista che parla male della Juve e del Milan

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Bh?, devo dire che ? proprio pessimo. Al di l? della passione per il Leone, qui Nestore commette gravi errori di obbiettivit? giornalistica, insomma si lancia in una serie di affermazioni davvero al limite dell'illazione.

 

Cominciando dal finale con Hunt se vogliamo... gi? questo fa capire come Nestore sia un figlio in-sano del Verbo Evangelico del predicatore Sabbatini...

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Beh, Mansel lo conosciamo tutti di cosa è capace, nel bene e nel male (e in tanti lo amiamo proprio per questo :closedeyes: ).

Certo l'articolo va giù pesante, forse un po' di "ruggine" verso gli inglesi traspare...

La conclusione però non è male "Cosi' nel giorno conclusivo ha finalmente dimostrato di essere un campione col pieno diritto di riportare in Inghilterra un titolo mondiale che mancava dal 1976. Con molto piu' diritto di quanto ne ebbe, allora, James Hunt".

Però noi ora abbiamo il tempo passato per giudicare con calma nel complesso (e secondo me alla fine promuovere) la carriera, le doti, pregi e difetti di Nigel; quell'articolo è di allora ed è inevitabile che punti soprattutto su alcuni aspetti diciamo ancora freschi...

Modificato da altafollia

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Raramente si leggono tante inesattezze e anche strafalcioni tutti insieme. Mi ci vorrebbe un grosso paragrafo per elencarle, ma la quantit? mi fa passare la voglia... Affondo la mano a caso: ad Adelaide '86 Mansell non era in testa al GP come erroneamente scrive Morosini, ma era tranquillo terzo, il piazzamento che ci voleva per il titolo, e il box aveva gi? pianificato la sosta per il giro successivo, un giro di troppo...

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bah, questo qui nella foga di criticare Mansell ha raccontato una bella cazzata su Adelaide, dato che si ? dimenticato di ricordare che dopo il flop del Messico la Good Year aveva promesso ai team delle gomme che sarebbero durate per tutta la gara (poi rivelatasi solo una promessa elettorale :hihi: ) e soprattutto che in quella gara lo scoppio della gomma di Mansell ? avvenuto mentre era 3? (posizione sufficiente per vincere il titolo) dopo una gara corsa da ragioniere

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Raramente si leggono tante inesattezze e anche strafalcioni tutti insieme. Mi ci vorrebbe un grosso paragrafo per elencarle, ma la quantit? mi fa passare la voglia... Affondo la mano a caso: ad Adelaide '86 Mansell non era in testa al GP come erroneamente scrive Morosini, ma era tranquillo terzo, il piazzamento che ci voleva per il titolo, e il box aveva gi? pianificato la sosta per il giro successivo, un giro di troppo...

 

In effetti ? una cantonata veramente clamorosa.

Per? la cosa che mi ha fatto pi? arrabbiare e il livore con cui Morosini liquida Mansell.

In fondo all'epoca era il 3? pilota pi? vittorioso di sempre, aveva portato a termine gare leggendarie, era uno degli indiscussi protagonisti del circus mentre a leggere questo articolo sembra solo un povero idiota capitato l? per caso che chiss? come ? riuscito a portarsi a casa un mondiale.

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Di critiche, all'epoca, Mansell se ne beccava parecchie :zizi:

 

Questo non vuol dire che quell'articolo sia giustificato, per? in tanti pensavano che l'inglese fosse pi? portato all'errore (per troppa foga ed irruenza) piuttosto che alla vittoria

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A proposito di giornalisti italiani e Mansell mi ricorderò sempre la grande lezione di stile che Senna diede a uno di loro proprio dopo la vittoria a Budapest nel '92.

La trasmissione era Grand Prix e non mi ricordo se l'intervistatore fosse Schittone, Orefici o chi altro.

 

INTERVISTATORE (voce melliflua): Ayrton, oggi hai vinto ma per il mondiale contro questa Williams non c'era proprio niente da fare.

SENNA (sguardo leggermente schifato): No, non contro questa Williams, direi che contro questo Mansell non c'era niente fare.

 

La classe non è acqua.

Modificato da 76LENO

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Boh secondo me questo ? uno dei tanti Senniani o Prostiani che mai riconnebbero che Mansell ? stato piu' bravo di Senna e Prost nel biennio '91 '92 come prestazioni pure e sviluppo della macchina, come un antijuventinbo o un antimilanista che parla male della Juve e del Milan

 

mansell non ? mai stato al livello di prost e senna

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mansell non ? mai stato al livello di prost e senna

 

Ha vinto 31 gare e fatto 30 poleposition, concordo che non era a livello di Senna e Prost per? non ci era neanche tanto lontano.

In alcuni fondamentali (velocit?) era alla pari, in altri era inferiore (tecnica e sopratutto tattica) ma in alcuni era adirittura superiore (coraggio, lotta corpo a corpo).

Alla fine ? stato uno degli assoluti protagonisti di uno dei pi? esaltanti periodi della F1.

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Come vittorie ? solo al quarto posto di tutti i tempi, come pole al quinto una meno di Prost e ha cominciato a vincere molto dopo XD

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Comunque quello che volevo dire io che certi giornalisti sono schieratio a priori, ad esempio Mannucci ? chiaramente antisenniano, nella carta stampata si segue il flusso della politica coi giornalisti schierati a priori, non ? una novit?; al di l? di questo nello specifico, io che sono ferrariosta, quindi raramente ho tifato un granch? altri piloti all'infuori di Vettel e Mansell non si pu? non conveniore che Mansell non sia stato davvero piu' bravo in quel biennio degli altri top driver, lo dicono i risultati

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Mannucci non mi pare antisennista... Ma ora andiamo OT.

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Mannucci non mi pare antisennista... Ma ora andiamo OT.

Da alcuni suoi articoli si deduce che Senna gli sta parecchio antipatico, disse in pratica che Senna in termini assoluti non fece meglio di de Angelis, a rigor di logica sarebbe anche vero, un terzo posto nel mondiale come Elio XD , parlando di questo mi viene a mente anche tutti i discorsi di Prost come si desse tanta importanza disse "Solo io Senna e Piquet siamo in grado di far sviluppare una macchina e portarla al campionato del mondo ma quegli altri due solo se hanno un grande costruttore alle spalle"

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Poteva essere al loro livello e anche molto superiore per due gare o tre, poi si perdeva clamorosamente in errori o incidenti assurdi.

 

Secondo me sentiva troppo la tensione, quando era troppo sotto pressione faceva cagate, non a caso per vincere ha dovuto aspettare una super macchina, pochi avversari e un compagno accomodante.

 

Cmq grande Nigel quando era in giornata non ce n'era per nessuno.

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Mansell mette la prima

l' inglese re della formula 1 dopo una carriera di errori. dopo il 2o posto di ieri nel....

 

Nestore Morosini

 

ecc ecc....

 

ma per favore -_-

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Da alcuni suoi articoli si deduce che Senna gli sta parecchio antipatico, disse in pratica che Senna in termini assoluti non fece meglio di de Angelis, a rigor di logica sarebbe anche vero, un terzo posto nel mondiale come Elio XD , parlando di questo mi viene a mente anche tutti i discorsi di Prost come si desse tanta importanza disse "Solo io Senna e Piquet siamo in grado di far sviluppare una macchina e portarla al campionato del mondo ma quegli altri due solo se hanno un grande costruttore alle spalle"

 

Non credo, Tigre. Se un giornalista riferisce una cosa del genere non vuole mica dire che il pilota gli sta antipatico. Quello che tu citi ? un passo del libro "Ayrton" scritto proprio da Mannucci nel 2004.

Ed ? vero che De Angelis nell'84 fece il terzo posto dietro le imprendibili McLaren-Porsche, risultato ripetuto da Ayrton nel 1987. Non disse mica che De Angelis fosse migliore o pi? veloce, ma che in classifica mondiale con la Lotus ottenero lo stesso risultato.

 

Un giornalista poi non deve parlare sempre positivamente o sempre negativamente di qualcuno se questo gli sta simpatico o antipatico.

 

Se vai a rileggere tante annate di AS, si vede anzi come spesso sia molto critico con Prost e molto "positivo" verso Senna.

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Va beh di seguito trovate l'articolo incriminato, fatemi sapere le vostre impressioni.

 

Non commento sulle inesattezze storiche, prendo per corrette le critiche qui fatte senza neppure andarle a verificare, nè su alcune affermazioni discutibili come quelle sulle sue presunte difficoltà nei sorpassi a Senna. Non è quello il punto.

 

Il punto è quello che Morosini centra perfettamente: il velocissimo Mansell era privo di testa e gli ci è voluta una vita per ottenere un titolo che, col piede che aveva, avrebbe dovuto conseguire molto prima.

Ad ennesima dimostrazione che la velocità non è tutto e non è la cosa più importante. Ai tempi della loro comune appartenenza ferrarista, Prost in questo senso gli diede una lezione memorabile.

Opportuno, per un giudizio sull'uomo oltre che sul pilota, anche il richiamo alla poco edificante vicenda del rimangiarsi la prima firma con Ferrari. Il Drake, uno abituato a firmare accordi con una stretta di mano, chiuderà la questione affermando che "Mansell è una persona che non conosce il significato della parola data".

 

No, direi che l'articolo di Morosini, imprecisioni a parte, descrive molto bene la carriera, le capacità e soprattutto i limiti (sportivi e umani) di Mansell.

Modificato da Astor

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