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Ciktost

La F1 in TV

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Per me è indifferente se la F1 sopravvive o meno. Ormai per me è diventata come il calcio. Se vedo una gara bene, se me la perdo, pazienza.

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Ed il ciclismo?

 

Riguardo lo scarso interesse che sta riscuotendo la F1 ultimamente credo che le cause siano molteplici ma, innanzitutto, i regolamenti cervellotici compreso quello che impongono valori ben definiti e costanti durante la stagione mediante congelamenti e assenze di test.

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Mi sono chiesto in questi minuti che cosa sia alla base del calo della Formula Uno, e ho più o meno tracciato questo quadro, anche considerata l'intervista di Jacques Villeneuve ad ****

 

1) Copertura televisiva ristretta, insufficiente e poco seria

Le pay-tv in tutta Europa hanno succhiato alle televisioni in chiaro gran parte delle dirette sportive ma, se nel calcio ci sono più partite alternative tra loro, prendersi l'esclusiva di un Gran premio significa prendersi l'esclusiva della Formula Uno per quel giorno. Cosa che ha influito negativamente sugli ascolti perché azzoppa la continuità del campionato, impedisce al pubblico di seguire costantemente l'andamento della stagione e toglie fascino "pubblico" alla cosa. In più il servizio a pagamento non vale quello che offre perché non è abbastanza vicino o meglio ancora dentro la F1 come dicono di essere. Mancano appuntamenti e approfondimenti fissi e articolati che facciano sentire l'appassionato soddisfatto. E il semplice tifoso non si abbona a Sky: semplicemente smette di seguire il Campionato.

 

2) Sottovalutazione dell'elemento racing

 

2.1) L'eccessiva importanza della strategia

La strategia è diventata troppo importante in un singolo Gran premio automobilistico: è difficile seguire con linearità tutta la corsa e la mancanza di analisi tecniche pre-GP ben delineate lascia un senso di imprevedibilità da non confondere con la suspense. Si tratta solo di "ma che diavolo sta succedendo?". Si è scelto di chiedere alla Pirelli gomme di burro il cui comportamento assurdo ha snaturato la competizione ed in taluni casi la ha addirittura alterata e svilita (vedi tutto l'affaire 2013). In realtà sarebbe stato molto più utile e naturale per la competizione imporre un "limite d'uso" delle coperture: si poteva stabilire che non si sarebbero potuti percorrere più di 105km con un set di option (le più morbide) e non più di 205km con un set di prime (le più dure), senza stabilire regole e clausole difficili da ricordare come il fatto che i primi 10 partono con le gomme del Q3 (che poi adesso non è nemmeno così) e che bisogna usare sia le une che le altre. Si sarebbero avute tre strategie-base comprensibili da tutti (dure-morbide, morbide-dure, morbide-morbide-morbide) e in più il momento del pit-stop avrebbe riacquistato un fascino che adesso è stato perduto per sempre.

 

2.2) Gli interventi artificiosi nel risultato finale

Tutto il sistema di penalità sulla griglia di partenza ha francamente rotto le scatole e in tanti ne parlano male. D'altronde che colpa ne ha il pilota se i suoi pochi motori a disposizione sono poco affidabili? Potrebbe essere un difetto nel raffreddamento a causa dell'aerodinamica della macchina, tanto per dire. Non è mica giusta una sua penalizzazione. E in più toglie spettacolo (vedi Vettel in Texas).

Per non parlare di tutte le penalizzazioni negli incidenti: una assurdità. Sempre in Texas Vergne è stato penalizzato per uno splendido sorpasso a Grosjean. A mio modesto parere andrebbero penalizzate solo le situazioni che sono state compiute con intenzionalità o totale sprezzo del pericolo e della sicurezza altrui. Al massimo si potrebbero includere quegli incidenti che hanno portato al ritiro dell'avversario (e non del pilota interessato). Totalmente da eliminare la penalizzazione sulla griglia in eventi successivi. Il sistema di penalità a punti funziona egregiamente, e dovrebbe sostituire tutti gli interventi dei giudici su quelle situazioni che hanno causato un danno senza provocare un vantaggio.

Per non parlare del DRS, che ha completamente svilito i sorpassi e si basa su un sistema enormemente antisportivo. Tra l'altro il meccanismo è stupido perché varrebbe molto di più utilizzarlo quando il distacco è superiore al secondo, e non inferiore, così da facilitare rimonte e non favorire sorpassi facili.

 

3) Mancanza del fascino della corsa: motorsport is tension

In realtà il detto inglese è molto più malinconico (motorsport is dangerous) ma il pericolo dell'automobilismo, come molti sottolineano, non è fine a se stesso. La nostalgia della Formula Uno pericolosa non dipende dalla macabra voglia di vedere uomini morire (come d'altro canto hanno sempre dimostrato i lutti internazionali dei tifosi di tutti i piloti periti in pista) ma dalla mancanza di una vera sfida all'interno della corsa.

Tra vie di fuga asfaltate che azzerano il rischio che ogni pilota dovrebbe correre nell'osare un po' di più, la Safety Car che entra in pista ogni volta che piove, la totale assenza di vere emozioni, abbiamo ottenuto un cocktail letale per questo sport, che ormai si regge su rivalità orchestrate dalla matematica (Alonso-Vettel prima, Hamilton-Rosberg poi) e sporadici duelli in pista gara per gara.

Il tifoso non sente più, palpabile e irresistibile, la tensione e il suo richiamo che lo incollano alla TV e gli fanno aspettare ogni istante la sua corsa.

 

4) Lontananza dallo spettatore

Direttamente collegato al punto precedente agisce il problema del distacco di questo mondo dall'uomo quotidiano. Il mistero della F1 è diventato fastidioso e non più affascinante perché sono degenerati alcuni processi tipici di questo sport. Il mercato piloti, ad esempio, è diventato un momento perfino snervante della stagione, incomprensibile, e senza regole fisse. Fosse imbrigliato con scadenze predeterminate e regole ferree come in altri sport internazionali la Formula Uno guadagnerebbe in comprensibilità.

Parlando invece del versante sportivo, cosa dire a proposito delle schizofreniche decisioni degli stewards?

In più i piloti sono diventati sempre più impiegati e meno uomini: ormai sono teleguidati dai team manager in forza di contratti che impediscono loro di dire cosa pensano. A mio avviso i contratti di piloti, team manager e ingegneri con le varie squadre dovrebbero essere privi di ogni disposizione sul "devi dire questo - non devi dire questo" e la FIA dovrebbe intervenire in merito. Un pilota deve essere libero di esprimere la propria opinione. Sempre. Perché così si creano personaggi che invece non si riescono a raggiungere nel mondo moderno: il pilota si chiude a riccio per i troppi interessi che deve rappresentare per contratto.

In più correre fuori dall'Europa ha tolto occasione di mantenimento degli spettatori abituali: sono calati in Germanoia, Inghilterra e Italia (tutte nazioni che hanno ospitato 2 GP in passato e per tempo immemore), si sono azzerati in Francia (dove si corse il primo Gran Premio della storia) e ovviamente sono di certo calati anche in Olanda, Svezia e Portogallo. Perché, anziché rincorrere Qatar, Thailandia e India, non torniamo a Zandvoort, non visitiamo Algarve e non ci facciamo un GP di Finlandia, visto l'alto numero di finlandesi? Anche andare ad un GP deve diventare un momento di aggregazione, importante per i tifosi e che possa permettere a tutti di sentire la passione per questo sport. Purtroppo, tra biglietti e spettacolo, la voglia di andarci è veramente poca.

La mancanza di promozione attraverso Internet e i social network inoltre allontana il pubblico giovanile: Ecclestone ha detto di voler puntare a un targer più ricco e anziano ma questo è un grave danno perché abbassa la visibilità e a lungo andare ucciderà il campionato. Potrebbe essere il primo (e decisivo) grande errore di Bernie. In questo modo, ancora una volta, si allontana la F1 dal suo pubblico.

Il Fanboost criticato prima dell'inizio del Campionato di Formula E in realtà a mio parere si è rivelato più interessante del previsto: si tratta di un vantaggio obiettivamente piccolo e limitato, ma che fa sentire il tifoso importante nel momento in cui vota per il proprio pilota. Un sistema di overboost simile a quello americano (per esempio, 5 boost a gara) combinato con qualche uso extra attraverso il voting (per esempio, 2 boost extra) potrebbe essere utile alla F1 più del DRS e, se fossimo affezionati al DRS, si potrebbe allora decidere di permettere ai più votati di usarlo una o due volte in più degli altri. Un vantaggio molto piccolo, non antisportivo come il DRS in sé, e al tempo stesso molto utile alla F1.

 

5) La nebulosità del versante tecnico

La Formula Uno è sempre stata, sempre sarà e sempre rimarrà una categoria di competizione tra scuderie e marche automobilistiche, più che per piloti. Questo sia chiaro: se in passato gli uomini erano grandi quanto e a volte di più delle macchine dipende dal loro carisma che purtroppo è stato perduto.

Tuttavia la mancanza di sviluppo e di recupero, il piccolo spazio di tempo e margine di manovra per intervenire sulle vetture ha levato fascino anche alla sfida tecnica. Un profano (come lo è il 90% dei televidenti, e come lo sono io che non sono ingegnere) potrà apprezzare il lato tecnico della F1 solo attraverso due mezzi: 1) un approccio divulgativo da parte di giornalisti ed ingegneri sulla materia e 2) l'importanza della sfida tecnica in quella sportiva e nel mondo quotidiano. Se si può sempre migliorare sul punto 1 nonostante i buoni risultati di Rai e Sky, come spero anche delle altre tv europee, sul punto 2 siamo molto indietro rispetto a tanti anni fa. I risultati, a causa della miniaturizzazione del processo di assemblaggio di una F1 e dei numerosi limiti che affliggono le monoposto, si vedono da dettagli di difficile comprensione e metabolizzazione per l'appassionato. In più la tecnologia usata è difficilmente riportabile in strada, e per questo abbiamo perso Toyota e BMW. La mancanza di costruttori è un danno di immagine. In più, adottare scelte tecniche diverse dà un altro sapore al prodotto F1, apre più strade nella sperimentazione per la strada e moltiplica le prospettive di vittoria. Quando tutti ci esaltavamo per il Bahrain 2014 io pensavo malinconicamente che è stata una gara di duelli tra teammates: una stratificazione prestazionale che riduceva il confronto all'interno dello stesso team. Purtroppo adottare regole così rigide e ferree porta ad un solo risultato: una classifica di valori tra le varie squadre che disinnesca le lotte e impedisce un confronto avvincente lungo tutta la stagione.

 

La parola a voi: che ne pensate?

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Ho letto "velocemente" i punti e sono d'accordo, in linea generale. Sono tanti i malesseri di questa F1. Io aggiungerei alle tue considerazioni sulle gomme:

a - eliminazione del monofornitore

b - alternativamente lascerei ad ogni team la possibilità di usare in gara le gomme con le quali la vettura si trova meglio, rinunciando ad utilizzare la mescola a loro meno adatta: è più caro (forse) per la possibilità di dover produrre più treni da parte della Pirelli, ma sicuramente è più sportivo in quanto ogni team ha la possibilità di esprimere il massimo potenziale della vettura. Non cambierebbe moltissimo, credo. Ma per Me è importante che ogni pilota/vettura possa esprimere sempre il suo massimo, per tutta la durata della gara. È infatti vero che non solo le gomme più dure sono meno performanti delle morbide, ma pure che alcune vetture con quelle gomme hanno delle prestazioni decisamente peggiori che con le morbide. Ed altre vetture hanno - in un certo periodo, poi superato (in 1000 km :yes: ) - avuto grossissimi problemi con la durata delle gomme morbide.

 

Per il resto del tuo post mi riservo di leggerlo con più attenzione.

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se si leva il monofornitore. si aumentano i test. lo spettacolo rimane sempre lo stesso. le auto si passano solo con il drs se hanno la stessa prestazione, se levi il drs non passano proprio.

 

io la f1 la guardo perchè di domenica alle 14 non c'è niente in tv e perchè avevo già il pacchetto sky, ma se non avevo il pacchetto sky guardavo solo le gare sulla rai alle 14. le persone vogliono vedere i sorpassi, macchine se escono di pista hanno l'erba e la terra e rimangono li, non km di asfalto dove rientrano. nei anni sono mancate queste cose. alla f1 al moto mondiale alla superbike irl nascar sono tutti campionati con dati d'ascolto in perdita a livello mondiale. ma non perchè ci sono le pay tv. ma perchè offrono un millesimo del spettacolo dei anni passati.

 

se prost e senna correvano quest'anno. a suzuka facevano il botto alla chicane come minimo gli davano l'ergastolo, altro un gp di squalifica a senna (per giunta se ricordo bene non era legato al incidente ma perchè si è fatto spingere). quello dell'anno successivo sempre a suzuka con prost in ferrari a senna gli davano la pena di morte. senza calcolare i duelli dei anni 80/7060,

 

 

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In linea di massima sono d'accordo con Villeneuve. Molti sono gli aspetti che non piacciono della F1, quindi se la metti in TV a pagamento, gli ascolti crollano. In ogni caso, anche se la F1 fosse bellissima, la payTV le toglierebbe un sacco di visibilità (vedi rugby).

D'accordissimo con le penalizzazioni, sono troppe e macchinose. Se un pilota la combina grossa, deve essere penalizzato in quel GP, non in quello dopo. Sbagliare, sbagliano tutti. Al massimo, si potrebbe considerare che se un pilota sbaglia troppe volte, lo si penalizza solo alla terza/quarta volta che sbaglia nel corso di una stagione.

Per quanto riguarda Ecclestone e i social network, l'uscita di Bernie è stata infelice ma non è che ci sia poi così tanto da fare su questo punto. E' una corsa di automobili, si può utilizzare internet per far vedere i tempi, i parziali e altre informazioni che su TV sarebbero eccessive ma non è che la F1 possa diventare più coinvolgente grazie a Twitter

Per quanto riguarda il fan boost, è un'assurdità completa. Bisogna ridare importanza al risultato sportivo e il fanboost va esattamente contro quello che i tifosi vogliono: competizione vera. Il pubblico per sentirsi coinvolto deve avere la possibilità di vedere le gare in TV gratis, andare all'autodromo a vedere i GP a prezzi "normali" (ad esempio, per l'Italia il biglietto base dovrebbe essere sui 70 euro) e avere la possibilità di visitare il paddock (o parte di esso) magari anche pagando una certa cifra non esorbitante (vedi SBK) e avendo la possibilità di un certo contatto con i protagonisti (vedi sessioni di autografi delle gare USA).

Non hai considerato alcuni aspetti economici. La F1 vive nell'assurdità di avere un pubblico televisivo principalmente europeo ma un interesse organizzativo soprattutto nelle nuove economie, disposte a pagare ben quattro volte ciò che pagano gli organizzatori tradizionali. Per la F1 sarebbe un mezzo suicidio andare a Zanvoort per un quarto di ciò che prende ad Abu Dahbi. Resto dell'idea che i GP europei vadano bene così (perchè dindi non ci sono) ma che forse ci sarebbe da fare qualcuno di meno nelle nuove economie (magari facendo la rotazione delle gare) perchè d'altronde non si può rinunciare al liquido proveniente da quelle parti.

Per quanto riguarda le piste, va bene che le vie di fuga asfaltate fanno pena, che le nuove piste sono tutte troppo simili tra di loro, ma non perdiamo il buon senso. La pista di Zanvoort è un kartodromo dove le F1 non riuscirebbero a sperarsi nemmeno col DRS e in comune con la vecchia pista ha solo una parte del rettilineo e la prima curva. Diciamo che la nostalgia ad oltranza non serve a niente. D'accordissimo sul fatto che la pista di Algarve è di nuova generazione ma in qualche modo anche originale.

Per quanto riguarda i regolamenti tecnici e sportivi, una soluzione facile non c'è. A me piacerebbe avere libertà tecnica assoluta e nessun limite sui test, ma così facendo, le squadre al top girerebbero in pista tutti giorni e sfornerebbero novità a non finire. I budget tornerebbero a livelli insostenibili di un tempo (600 milioni di euro a stagione, 600 dipendenti per squadra). Il problema della libertà tecnica è che per vincere bisogna spendere in nuovi particolari, una volta che tutti hanno un nuovo certo particolare, il livello di competitività resta lo stesso di prima ma il particolare in questione costa comunque.

Da qui la necessità di limitare test e sviluppo. In ogni caso, va a finire che il budget risparmiato per i test lo si spende per i simulatori. Io direi di fare qualche test in più dopo i GP (così si limitano i costi di trasferta).

 

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In effetti il problema economico è tangibile e posso sottoscrivere in pieno quanto hai detto (Zandvoort l'ho citata così, in ogni caso, per fare il nome di un circuito passato).

 

Sul fattore economico, purtroppo hai fotografato in pieno il problema: si può fare a meno del denaro di quelle zone? No, è impossibile. A questo punto però bisogna trovare il modo di raggiungere un compromesso economico secondo altri metodi: abbiamo visto che ridurre le spese è divenuto un argomento spinoso e spesso senza soluzione, allora dobbiamo trovare il modo di aumentare i ricavi senza snaturare questo sport. In altre parole, una distribuzione più equa dei diritti TV che accontenti i grandi team in ricavi di denaro e dia più ossigeno ai piccoli team (adesso si fa 50% uguale per tutti e 50% in base alla classifica: si potrebbe pensare ad un 75% e 25%), l'eliminazione dell'embargo sugli sponsor del tabacco e degli alcolici, che portano tanto denaro (la questione etica non si pone: è molto più provocatoria una pubblicità televisiva di una scritta su una F1, e anche ammesso che passi il messaggio che un pilota beva e fuma, è impensabile l'idea che corra il GP ubriaco con una sigaretta sotto il casco, quindi basta con "la FIA ha un progetto di sicurezza sulle strade") e qualsiasi altra manovra si ritenga necessaria per garantire la tranquillità finanziaria e sportiva ad un ambiente che non può cadere nelle mani degli sceicchi.

 

Per quanto riguarda il fanboost, tengo a dire che in linea teorica non piace nemmeno a me e sono contrario ma consideriamo un istante costi e benefici.

Tutti quanti guardiamo una Formula Uno che ammette sorpassi privi di pathos e legittimità sportiva attraverso il DRS che, bene o male, ha aiutato in questi anni per evitare una Formula Trenino (anche se il ruolo fondamentale l'ha svolto la Pirelli). Il vantaggio, in prestazione velocistica (un fattore essenziale nei sorpassi) è anche di 15/20 km/h in velocità di punta.

Qualcosa di mostruosamente ingiusto, oltre che in buona sostanza incomprensibile a chiunque non comprenda a pieno il mondo della F1 (tra cui una gran percentuale di tifosi, come ho potuto notare guardando un GP di Germania in spiaggia).

Considerando che tutte le cose che cita giustamente chatruc non ci sono e fino a quando non ci saranno, è davvero così impensabile concedere un piccolo vantaggio, sì ingiusto ma molto più piccolo rispetto al DRS, che ha come ritorno un momento di "importanza" da parte del tifoso?

Non so se avete Sky ma da quando ho collegato la TV ad Intenet votare via cavo il miglior pilota della gara per l'intervista finale è una sensazione molto appagante per il televidente. Specie se (come è successo con Vergne a Singapore o in Texas) voti per quello che "vince" il sondaggio.

Alla fine i 30kW bonus della Formula E non sono granché importanti in gara. Sono solo un aiutino. Quindi in termini di costo, e di perdita di sportività, siamo ampiamente ripagati in termini di beneficio, la grande affinità che la Formula E sta sviluppando col suo pubblico.

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Resto assolutamente contrario al fanboost in ogni caso. Per quanto riguarda il DRS, non mi è mai piaciuto però dall'altra parte non si è mai riusciti a superare la questione del disturbo della scia, quindi è servito a consentire spesso (non sempre) di poter superare. In ogni caso, nelle piste lentissime come Monaco e Budapest, sorpassare è dura lo stesso. Avendo guardato in TV quasi tutti i GP dal 1976 in poi, devo dire che negli anni '80, nessuno criticava più di tanto circuiti lentini come Jerez e Budapest, perchè alla fine c'era spettacolo pure lì. Secondo me, il regolamento tecnico dovrebbe indirizzare l'aerodinamica delle vetture in quella direzione. Cercare di ricreare le vetture che si sorpassavano senza problemi. Credo che dovrebbe tornare un po' di effetto suolo per garantire il grosso della deportanza limitando di conseguenza l'importanza delle ali. Per evitare esagerazioni, si potrebbero fissare le dimensioni dei canali?

Villeneuve, ti chiedo cortesemente di spiegare con lusso di dettagli cosa hai visto da parte dei tifosi nel GP guardato in spiaggia. Sono davvero curioso.

 

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Resto assolutamente contrario al fanboost in ogni caso. Per quanto riguarda il DRS, non mi è mai piaciuto però dall'altra parte non si è mai riusciti a superare la questione del disturbo della scia, quindi è servito a consentire spesso (non sempre) di poter superare. In ogni caso, nelle piste lentissime come Monaco e Budapest, sorpassare è dura lo stesso. Avendo guardato in TV quasi tutti i GP dal 1976 in poi, devo dire che negli anni '80, nessuno criticava più di tanto circuiti lentini come Jerez e Budapest, perchè alla fine c'era spettacolo pure lì. Secondo me, il regolamento tecnico dovrebbe indirizzare l'aerodinamica delle vetture in quella direzione. Cercare di ricreare le vetture che si sorpassavano senza problemi. Credo che dovrebbe tornare un po' di effetto suolo per garantire il grosso della deportanza limitando di conseguenza l'importanza delle ali. Per evitare esagerazioni, si potrebbero fissare le dimensioni dei canali?

 

Villeneuve, ti chiedo cortesemente di spiegare con lusso di dettagli cosa hai visto da parte dei tifosi nel GP guardato in spiaggia. Sono davvero curioso.

 

 

Sono d'accordo, ma sono pure più drastico per quanto riguarda il sistema per (cercare di) ri-permettere alle vetture di sorpassarsi: io eliminerei qualsiasi elemento atto a creare deportanza, semplificando (se necessario, come ultima ratio, imponendo una superficie massima di carrozzeria?) le dimensioni e le forme delle vetture, eliminando gli estrattori (fondo piatto) e riducendo drasticamente le dimensioni delle ali, semplificandole: anteriormente monoplano e posteriormente biplano, esclusivamente senza paratie laterali, nè sagomate nè semplici e verticali, lasciando spazio alla forma e inclinazione delle ali entro un limite massimo di altezza (in vista frontale), lunghezza e larghezza (in pianta).

 

Vorrei togliere importanza all'aerodinamica e ridarla alla meccanica ed alle sospensioni.

 

Però, si potrebbe anche concedere l'utilizzo di estrattori di dimensioni limitate, la cosa importante secondo me sarebbe ottenere un disturbo minimo e non pericoloso per chi segue in scia, affinchè l'aerodinamica di chi segue non venga praticamente compromessa.

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Chatruc, è stata un'esperienza veramente originale. Non avevano la più pallida idea del perché uno la usava da una parte e dall'altra no o del perché la usava un momento e l'altra no. E ne sottovalutavano completamente l'importanza in certi sorpassi palesemente privi di ogni merito.

 

In pratica la FIA gioca con l'ignoranza tecnica del tifoso medio perché così "sorpasso con DRS" diventa una frase senza senso e non si percepisce la mancanza di fascino.

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Chatruc, è stata un'esperienza veramente originale. Non avevano la più pallida idea del perché uno la usava da una parte e dall'altra no o del perché la usava un momento e l'altra no. E ne sottovalutavano completamente l'importanza in certi sorpassi palesemente privi di ogni merito.

 

In pratica la FIA gioca con l'ignoranza tecnica del tifoso medio perché così "sorpasso con DRS" diventa una frase senza senso e non si percepisce la mancanza di fascino.

 

D'accordissimo.

 

Tra l'altro per come la vedo io, il DRS è ben peggiore rispetto ad esempio al Push to Pass.

Perchè sostanzialmente il DRS non permette difese ai piloti più lenti (io da amante delle difese più che dei sorpassi lo trovo sconcertante), mentre il Push to Pass è utilizzabile anche per difendersi.

 

Comunque sono d'accordo con chi dice che andrebbero aboliti tutti questi aggeggi. Si perde una fetta di pubblico a cui piacciono questi pseudo-sorpassi? Meglio, la F1 non ha assolutamente bisogno del tifoso della domenica per quanto mi riguarda.

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Bisogna fare di necessità virtù: il tifoso della domenica serve per gli inserti pubblicitari e per pagare le dirette TV a chi si compra i diritti TV. Ma rispetto ad un sistema come il DRS io ho sempre appoggiato un sistema Push-to-Pass/Kers: il mio appoggio al FanBoost deve leggersi come un "se proprio abbiamo bisogno di questa gente e di sistemi antisportivi, tanto vale crearne uno il più utile possibile". In questo modo si salvaguarda rispetto al DRS parte della sportività e si hanno ricadute piacevoli anche sui sentimenti dei tifosi.

 

Il punto, perfettamente centrato da Chatruc, è che il problema non è tanto il powerboost ma i disturbi aerodinamici delle vetture. Ed io comincio a pensare: perché non omologare un telaio e un pacchetto aerodinamico a inizio anno ed introdurre solo fino a 2/4 aerokits supplementari durante l'anno? Si eliminerebbe lo sviluppo frenetico e miniaturizzato sull'aerodinamica e ci si concentrerebbe di più sulla parte puramente meccanica della F1, con effetti (si spera) migliori sia sui costi sia sui flussi.

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Vorrei togliere importanza all'aerodinamica e ridarla alla meccanica ed alle sospensioni.

 

Però, si potrebbe anche concedere l'utilizzo di estrattori di dimensioni limitate, la cosa importante secondo me sarebbe ottenere un disturbo minimo e non pericoloso per chi segue in scia, affinchè l'aerodinamica di chi segue non venga praticamente compromessa.

 

 

Dal punto di vista tecnico, gli estrattori sono quelli che generano deportanza senza particolari problemi di efficienza aerodinamica quando si è in scia.

 

Invece, sono le ali a soffrire la scia di chi precede. La scia disturbata invece viene generata tanto dall'estrattore, come dalle ali e come dallo stesso corpo vettura.

 

Ipoteticamente, se ci fossero buoni canali Venturi sulle fiancate, uguali per tutti, forse (e dico forse) l'ipersofisticazione delle ali non avrebbe senso in quanto sarebbe molto inutile cercare il mezzo centesimo con la feritoia della paratia quando l'estrattore garantisce tutta la deportanza o quasi. Le ali dovrebbero servire solo a ospitare la pubblicità.

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Chatruc, che ne pensi della mia idea? Estrattori + aerokits limitati?

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e' un grosso problema perchè se limiti lo sviluppo, lo stesso può non fermarsi comunque in fabbrica. Anche se puoi portare novità ogni cinque GP, la fabbrica comunque sforna novità in continuazione da portare tutte insieme. Io sono per un regolamento tecnico che renda poco appetibile fare sviluppo ad ogni costo.

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Mmm... È difficile. Bisognerebbe neutralizzare i vantaggi dello sviluppi stesso e questo è all'incirca antitetico con la ricerca tecnologica automobilistica.

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Le dirette del 2015:

 

 

15/03 Australia – Sky
29/03 Malesia – Sky
05/04 Barhein – Sky e RAI
19/04 Cina – Sky e RAI
10/05 Spagna – Sky
24/05 Montecarlo – Sky
07/06 Canada – Sky e RAI
21/06 Austria – Sky e RAI
05/07 Gran Bretagna – Sky
19/07 Germania – Sky
26/07 Ungheria – Sky e RAI
23/08 Belgio – Sky
06/09 Italia – Sky e RAI
20/09 Singapore – Sky e RAI
27/09 Giappone – Sky
11/10 Russia – Sky
25/10 USA – Sky e RAI
01/11 Messico – Orari da definire
15/11 Brasile – Sky
22/11 Abu Dhabi – Sky e RAI

 

 

 

 

Regards,

The frog

 

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Ma io non ho ancora capito cosa succederà per il messico: diretta per entrambe o solo sky? Perchè c'è scritto "da definire" su vari siti. Se i gp sono 20 e la rai deve trasmetterne la metà, se l'anno scorso erano 9/19 (circa la metà), quest'anno devono essere 10

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Sky decisamente con i GP più interessanti in esclusiva.

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Eccetto Montecarlo, che per me e' inguardabile, assieme al GP di Ungheria

 

 

 

 

Regards,

The frog

 

Modificato da The frog

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