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sundance76

GRAN PREMIO DI TRIPOLI

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Ayrton ti ringrazio sinceramente, il fatto che hai trovato interessanti le vicende narrate in questo topic mi rende davvero contento.

Vai Sunny, questa storia da sempre m'intriga...

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Approfittando di un regolamento primitivo e ingenuo (quello della Lotteria, poi modificato l'anno dopo), alcuni piloti si misero d'accordo con i possessori dei biglietti a loro abbinati. Infatti il sorteggio per l'abbinamento tra i piloti in corsa e gli acquirenti dei biglietti venne fatto con largo anticipo rispetto al Gran Premio (art. 8 del Regolamento). L'estrazione avvenne all'Arena di Tripoli il 2 maggio '33.

 

Praticamente era un invito bello e buono a mettersi d'accordo. I migliori del momento, Nuvolari e Varzi, si misero d'accordo coi possessori dei biglietti. L'idea venne al signor Arduino Sampoli di Castelnuovo Berardegna (Siena) abbinato a Varzi. Dal canto suo, Nuvolari era abbinato al signor Umberto Donati di Cellino Attanasio (Teramo). Nuvolari poi fece entrare nel patto anche un altro pilota Alfa, suo protetto, il gi? nominato Borzacchini (abbinato al signor Alessandro Rosina di Piacenza).

 

Un aneddoto curioso ? il fatto che quando Nuvolari and? a mettersi d'accordo col signor Donati a Teramo, giunto in Abruzzo, chiese un'indicazione stradale a un ragazzino del posto, che era nientemeno che Marcello Sabbatini, futuro mitico direttore di Autosprint e di Rombo, recentemente scomparso.

 

Tutto si svolse alla luce del sole, senza che nessuno pensasse che si stava compiendo quello che oggi sarebbe un illecito sportivo. L'obiettivo era che i tre piloti (ma in realt? si pensava soprattutto a Nuvolari e Varzi) non combattessero aspramente tra loro. L'accordo di massima fu stipulato nell'albergo romano "Massimo D'Azeglio" vicino alla Stazione Termini.

Venne convocato anche il giornalista Giovanni Canestrini a cui venne affidata la stesura dell'accordo, che poi venne firmato e depositato nelle mani del Direttore della locale Banca Nazionale del Lavoro. Tutti i premi spettanti a corridori e possessori dei biglietti, sarebbero stati messi insieme e divisi in parti eguali tra i 6 soggetti, a prescindere dal risultato.

Dopo la Guerra, l'episodio veniva giudicato in modo differente, e allora Canestrini tent? di affermare la sua assoluta estraneit? ai vantaggi economici dell'accordo, ma il pilota gentlemen Giovanni Lurani (conte, proprietario di un mitico garage nella sua tenuta in Lombardia sulle cui pareti ci sono gli autografi dei maggiori personaggi delle corse, lo si pu? vedere nel film "Grand Prix" quando, dopo il GP di Monaco, il pilota Sarti porta la giornalista americana in un garage di auto d'epoca, n.d.r.) disse che a Canestrini fu gentilmente offerta una fiammante Fiat Balilla in cambio del suo ruolo di garante....

 

Canestrini, poi, ha sempre affermato che l'accordo non influ? minimamente sulla sportivit? dell'andamento del Gran Premio, ma anche qui ci sono forti dubbi, che vedremo di illustrare con le tesi contrastanti.

 

Il pilota Giuseppe Campari era furioso per l'accordo, ma non per ragioni moralistiche, bens? per esserne stato tenuto fuori.

 

Enzo Ferrari, team manager di Nuvolari, il 15 maggio fece firmare a Nuvolari un documento che diceva "Dichiaro sul mio onore che la Scuderia Ferrari ? estranea agli accordi col detentore del biglietto della Lotteria abbinato al mio nome".

Ferrari faceva notare che questi erano lucri ai quali lui si era sempre doverosamente disinteressato, ma in realt?, secondo molti, anche Ferrari era furioso per essere stato tenuto fuori dal patto, e questo fu uno dei motivi alla base del dissidio che porter? qualche mese pi? tardi alla rottura tra Ferrari da un lato, e Nuvolari con Borzacchini dall'altro (ma poi,dopo un anno e mezzo, nel 1935 Nuvolari torner? all'Alfa-Ferrari).

 

Come ben si vede, ? solo un luogo comune che i piloti di allora non erano attenti all'aspetto economico. Per i pi? forti, allora come oggi, c'erano ingaggi astronomici e premi favolosi.

 

Nell'imminenza della gara, Nuvolari e Varzi si ritrovarono col giornalista Canestrini, per decidere chi avrebbe dovuto vincere qualora si fossero trovati nelle prime due posizioni verso la fine del Gran Premio. Canestrini trasse una monetina (scrivendo ci? nella sua autobiografia, Canestrini sment? le sue ripetute dichiarazioni in cui aveva negato l'esistenza di un accordo..). Nuvolari scelse "testa". Venne "croce". Il vincitore avrebbe dovuto essere Varzi. Tazio ebbe un moto di disappunto ma disse semplicemente "va bene"....

Modificato da sundance76

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Visitatore Ayrton4ever

....Tripolopoli.... :blum3:

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La griglia di partenza era ancora stabilita dal sorteggio (la pole position fu introdotta al GP di Monaco dello stesso anno, e pian piano divenne la norma).

 

30 i giri in programma sul tracciato della Mellaha (lungo 13,100 Km) per un totale di quasi 400 chilometri di gara.

 

La partenza fu data alle ore 15 in punto dal Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio, Governatore della Libia (Balbo subentrerà l'anno dopo, come visto nel topic su Moll).

 

Al primo passaggio sul traguardo, era in testa l'inglese "Tim" Birkin con la sua Maserati, confermatasi una macchina competitiva, seguito da Nuvolari, Campari, Zehender e tutti gli altri.

 

Dopo pochi giri Campari, anch'egli su Maserati, sorpassava i primi due e si portava in testa. L'italiano, ansioso di mettere i bastoni tra le ruote ai tre "congiurati", si manteneva al comando per 15 giri, prima di essere messo fuori gara dal distacco del serbatoio dell'olio.

Frattanto già al secondo giro si era ritirato Borzacchini, un altro dei tre "congiurati" (con Nuvolari e Varzi).

 

Approfittando del ritiro di Campari, Nuvolari si era trovato in testa, mentre Varzi rimaneva indietro, intruppato. Tazio era impegnato però al massimo dall'attacco di Birkin, il quale tuttavia venne ritardato da un inconveniente che sembrava banale a prima vista. Fermatosi al 16° giro per il suo pit-stop, Birkin per guadagnare tempo scese dalla macchina e si mise ad aiutare i suoi meccanici. Inavvertitamente toccò con l'avambraccio il tubo di scarico rovente della Maserati, provocandosi una brutta scottatura. Sembrava una cosa da poco e dopo una sommaria medicazione, Birkin riprese la corsa, fino ad arrivare a un ottimo e sorprendente terzo posto, salvando l'onore delle Maserati.

 

L'incidente sembrò dimenticato: invece si trasformò in una tragedia inaspettata. L'ustione sviluppò infatti una setticemia che, pochi giorni più tardi, portò alla morte immatura il nobile pilota inglese.

 

Torniamo alle vicende della corsa.

 

Con il ritiro di Campari e la menomazione di Birkin, scompariva ogni pericolo per i "congiurati". Nuvolari e Varzi si trovarono in testa senza altri rivali: scattava dunque il verdetto della monetina. O no?

 

Varzi inizialmente aveva fatto una gara d'attesa, come suo solito, forse anche troppo. Il suo ritardo era in parte dovuto al fatto che la sua azzurra Bugatti andava a 7 invece che a 8 cilindri: sul filo dei 170 di media, lui ragionò tranquillamente come se fosse accomodato in poltrona. Intuì che una candela si era imbrattata per il troppo olio e che col passare dei giri anche l'ottava scintilla avrebbe ripreso a scoccare. E non si preoccupò.

 

Intanto, il sempre forsennato Nuvolari, come abbiamo visto, era in testa, tuttavia quando buttò lo sguardo sullo specchietto retrovisore, vide Varzi rinvenuto in perfetta efficienza. Quest'ultimo aveva montato un serbatoio supplementare sulla vettura, quindi poteva evitare la sosta che invece Nuvolari aveva dovuto effettuare intorno al 20° giro, lasciando quindi Varzi a condurre.

 

Tuttavia, mentre Nuvolari cercava almeno di ridurre il distacco, Varzi aveva qualche problema nell'attivare l'interruttore del serbatoio di riserva, e Nuvolari ne approfittò per risuperarlo.

 

Sul finale di quella famosa corsa vi sono diverse interpretazioni, cominciamo con quella di Canestrini (uno degli estensori dell'accordo):

"<i>Compresi, al passaggio delle due macchine appaiate, che l'accordo era andato all'aria. Al penultimo giro, alla curva di Tagiura precedente il rettifilo del traguardo, li vidi arrivare entrambi quasi sulla stessa linea, lanciatissimi e gesticolanti come forsennati. Dal bordo della curva, dove ero accorso, anch'io mi sbracciai per invitare quei due scatenati a moderare l'andatura, ma fu fatica sprecata; li vidi scomparire all'uscita della curva con le macchine di traverso ed attesi, col fiato sospeso, che il rumore dei bolidi cessasse".

 

</i>Varzi stesso raccontò come era andato, secondo lui, l'epilogo della gara: <i>"Sul rettilineo di arrivo io ero alla coda di Nuvolari, sapevo che la mia e la sua macchina si equivalevano in velocità. Mi feci così trascinare per un migliaio di metri sulla scia dell'Alfa Romeo, poi in vista del traguardo scartai a sinistra e, lanciato com'ero, potei superarlo d'un soffio".

</i>Tazio Nuvolari commentò: "<i>Arrivare secondo non conta niente!!"

 

</i>Dalle parole di Canestrini e Varzi si vorrebbe far capire che tutto è stato "regolare", visto che, nonostante l'accordo precedente, esso sembra sia andato in fumo e che i due contendenti abbiano lottato all'ultimo sangue per la vittoria. Era certamente nell'interesse di Canestrini farlo pensare, tuttavia secondo molti altri, in realtà Nuvolari solo inizialmente non voleva sottostare ai patti, non voleva lasciare la vittoria a Varzi. Secondo questa versione, Tazio negli ultimi tre giri della corsa restò docilmente dietro al suo arci-rivale, poi però, all'ultimo giro, non ne potè più, e con uno scatto orgoglioso, superò la Bugatti di Varzi andando in testa.

Negli ultimi cento metri della corsa si sarebbe però poi consumata la crisi di coscienza del mantovano. Nuvolari avrebbe alzato impercettibilmente il piede dall'acceleratore quel tanto che bastava per lasciar sfilare la Bugatti e consentire a Varzi di superarlo sul traguardo.

 

Sia come sia, Varzi vinse la prima "Corsa dei Milioni" davanti a Nuvolari, e i due assi, insieme a Borzacchini e ai tre fortunati possessori dei biglietti abbinati, si divisero quasi 6 milioni, cioè quasi un milione a testa: una cifra astronomica, ancor di più se in relazione a un singolo Grand Prix.

 

Canestrini racconta che la sera della corsa, dopo cena, Borzacchini lo invitò a fare una passeggiata sul bel lungomare di Tripoli al tramonto. Borzacchini a un tratto lo abbracciò felice dicendo: <i>"Ma ti rendi conto? Sono finalmente milionario, milionario!! Finalmente posso essere tranquillo per i miei bambini!!"</i> Il pilota continuò dicendo che a fine anno avrebbe smesso di correre e si sarebbe sistemato a Bellaria dove aveva comprato una proprietà.

Gli restavano invece tre mesi di vita, visto che Borzacchini morì a Monza in quello stesso settembre '33, insieme a Campari e Czaykowski, traditi dalla medesima macchia d'olio, nella famigerata "Bloody Sunday" delle corse (già ampiamente accennata nel topic su Guy Moll).

 

Il filmato dell'edizione '33:

 

 

Qui di seguito vi sono le pagine di Rombo pubblicate nel 1989 che ricordano questa edizione 1933 del GP di Tripoli, c'è anche il racconto di Canestrini tratto da uno dei suoi libri, ampi passi dei quali sono presenti nel mio racconto, vi consiglio vivamente, anzi vi ordino di ingrandirle e di leggerle, non fate i pigri perchè ci vogliono pochi secondi e sono molto interessanti, c'è anche la teorizzazione delle famose tattiche di gara di Achille Varzi, uno dei primi stilisti calcolatori:

 

rombo198926pag28.th.jpg

 

rombo198926pag29.th.jpg

 

rombo198926pag30.th.jpg

 

rombo198926pag31.th.jpg

Modificato da sundance76

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vi consiglio vivamente, anzi vi ordino di ingrandirle e di leggerle,

 

Signors?!! :up:

 

 

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Aggiungo anch'io i miei complimenti, ***; Una storia bella, approfondita e interessantissima su una dei gran premi pi? affascinanti dei "ruggenti anni '30".

 

A proposito di immagini dalla corsa, un link ce lo metto anch'io:

 

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Aggiungo anch'io i miei complimenti, ***; Una storia bella, approfondita e interessantissima su una dei gran premi pi? affascinanti dei "ruggenti anni '30".

 

A proposito di immagini dalla corsa, un link ce lo metto anch'io:

 

 

Veramente bello :up:

grazie

 

 

 

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Eh eh, in effetti quel filmato lo conosco bene. Per? volevo inserirlo pi? in l?: esso ? composto dalla sintesi delle edizioni 1937, 1938 e 1939, cio? in pieno dominio tedesco.

 

Magari, quando arriver? a narrare quegli anni, cercher? di illustrare il bellissimo filmato (nel quale la massima parte si riferisce alla edizione 1938).

 

 

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Grazie ***, questi topic veramente storici sono fantastici

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Io ho la riproduzione dello stesso biglietto (ma numero 32812, e senza la scritta 'copia') in questo libro di Valerio Moretti del 1994:

 

libromoretti.th.jpg

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straconfermo, *** ? il mio idolo

aprofitto per darti il benvenuto anche se in ritardo

 

Non siete i soli a stimarlo. ? un vero esperto di storia di questo sport, un maestro.

 

 

 

 

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Non siete i soli a stimarlo. ? un vero esperto di storia di questo sport, un maestro.

 

Ehi, ragazzi, vi ringrazio tanto, ma cos? davvero mi mettete in imbarazzo... ;)

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Non siete i soli a stimarlo. ? un vero esperto di storia di questo sport, un maestro.

 

Quoto :sisi:

La mia cultura automobilistica pre-1950 era prossima allo zero :up:

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1934

VIII Gran Premio di Tripoli

 

Come sappiamo, negli anni '30 la Libia è territorio coloniale italiano. Essa era composta dalla Tripolitania, dalla Cirenaica e dal Fezzan.

 

Proprio nel 1934, dopo la sanguinosissima pacificazione dell'intera colonia, ottenuta con una feroce repressione durata vent'anni, le tre regioni vennero amministrativamente unificate sotto il "Governatorato Generale della Libia".

 

A capo di essa, il Duce Benito Mussolini decise di nominare Italo Balbo, Maresciallo dell'Aria e Ministro dell'Aviazione.

a20l20balbo.jpg

 

Balbo era un fascista della prima ora, e fu il più giovane ministro tra i governi europei (fu nominato a 33 anni ministro dell'aviazione). Balbo aveva compiuto numerose imprese aviatorie, come la trasvolata atlantica in formazione che condusse da Orbetello a Rio De Janeiro tra dicembre 1930 e gennaio 1931, e la "crociera del decennale (fascista)" compiuta nel 1933 tra Orbetello e Chicago (Usa).

Le sue imprese lo resero immensamente popolare sia in Italia sia all'estero, e questo dava molto fastidio a Mussolini.

 

0706balboi302x407.gifbenitomussolinis.jpg

 

Probabilmente fu questa la causa che spinse il Duce nel 1934 a nominarlo Governatore della Libia. Sentiamo lo storico italiano Angelo Del Boca, grande studioso del periodo coloniale italiano:

 

"Italo Balbo, l'uomo che dal 1 Gennaio 1934 succcede a Badoglio come Governatore unico della Libia, è forse il personaggio più ingombrante e controverso del regime fascista. E' uno dei massimi esponenti del fascismo più intransigente, ma è anche accusato di frontismo. Pubblicamente è devoto alla monarchia ma nell'animo è rimasto repubblicano. Ama più il potere che la ricchezza.

La sua nomina, comunicatagli per lettera il 31 Ottobre 1933, scatena in lui una collera furibonda. Nasce così la leggenda del suo esilio in Africa, che Balbo saprà abilmente alimentare" (Gli Italiani in Libia, dal fascismo a Gheddafi, Laterza, Bari 1991)

 

Balbo era anche grande appassionato d'automobilismo, e il Gran Premio di Tripoli divenne per lui un'occasione per celebrare il suo governatorato.

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E che palle, ***...ora ricominci con 'sta storia del gp a puntate?

 

postalo tutto insieme, non posso aspettare 2-3 mesi per sapere come va a finire ;-)

 

a parte il tono scherzoso, seriamente, il tuo lavoro ? impressionante... continua cos? :up:

 

PS: ma il video del gp di tripoli '33 l'hai messo tu su youtube?

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E che palle, ***...ora ricominci con 'sta storia del gp a puntate?

 

postalo tutto insieme, non posso aspettare 2-3 mesi per sapere come va a finire ;-)

 

 

XD :asd:

 

 

 

a parte il tono scherzoso, seriamente, il tuo lavoro ? impressionante... continua cos? :up:

 

PS: ma il video del gp di tripoli '33 l'hai messo tu su youtube?

 

Grazie mille. Comunque il video su Tripoli '33 non l'ho inserito io, ma un utente davvero meritorio, ho visto che ha inserito chicche molto rare.

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XD :asd:

 

 

 

 

Grazie mille. Comunque il video su Tripoli '33 non l'ho inserito io, ma un utente davvero meritorio, ho visto che ha inserito chicche molto rare.

 

scusa se vado un'attimo OT, ma il periodo del fascismo mi interessa particolarmente, se poi ? unito al mio sport preferito XD

 

vorrei chiedere (non ho leto tutti i tuoi speciali, quindi magari l'hai gi? detto): ma ci furono mai altre ingerenze pesanti del fascismo nei risultati o nell'andamento delle gare (magari quelle svolte in italia)?

e la censura si abbatt? mai su questo sport, per esempio censurando o alterando le notizie dei giornali sugli eventi per far risultare gli italiani vincenti? mi pare che con carnera nella boxe fecero una cosa simile...

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scusa se vado un'attimo OT, ma il periodo del fascismo mi interessa particolarmente, se poi ? unito al mio sport preferito XD

 

vorrei chiedere (non ho leto tutti i tuoi speciali, quindi magari l'hai gi? detto): ma ci furono mai altre ingerenze pesanti del fascismo nei risultati o nell'andamento delle gare (magari quelle svolte in italia)?

e la censura si abbatt? mai su questo sport, per esempio censurando o alterando le notizie dei giornali sugli eventi per far risultare gli italiani vincenti? mi pare che con carnera nella boxe fecero una cosa simile...

 

Non preoccuparti per l'OT, anche io sono appassionato di Storia in generale. Per quanto riguarda le ingerenze del fascismo nel mondo delle corse, esso fu pi? che altro a livello di propaganda di stampa come hai detto tu, ma non nel falsare l'andamento delle gare.

 

Se interessa, poster? uno studio pubblicato su una rivista in cui un giornalista esperto di storia automobilistica ha analizzato le riviste mensili pubblicate dalla Scuderia Ferrari nel 1936, evidenziando tutte le ingerenze del regime fascista nel modo di porre le notizie (e di tentare di alleviare le pesanti mazzate che le macchine italiane cominciavano a subire sempre pi? dai "alleati" tedeschi).

 

Un famoso caso di gara forse "falsata" per motivi "politici", fu proprio il GP di Tripoli 1936. Se hai pazienza, ne parler? quando arriveremo a quella edizione (ma mi pare che ne accennai in altro topic). Ma anche qui le versioni sono contrastanti. Vedremo.

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Non preoccuparti per l'OT, anche io sono appassionato di Storia in generale. Per quanto riguarda le ingerenze del fascismo nel mondo delle corse, esso fu pi? che altro a livello di propaganda di stampa come hai detto tu, ma non nel falsare l'andamento delle gare.

 

Se interessa, poster? uno studio pubblicato su una rivista in cui un giornalista esperto di storia automobilistica ha analizzato le riviste mensili pubblicate dalla Scuderia Ferrari nel 1936, evidenziando tutte le ingerenze del regime fascista nel modo di porre le notizie (e di tentare di alleviare le pesanti mazzate che le macchine italiane cominciavano a subire sempre pi? dai "alleati" tedeschi).

 

Un famoso caso di gara forse "falsata" per motivi "politici", fu proprio il GP di Tripoli 1936. Se hai pazienza, ne parler? quando arriveremo a quella edizione (ma mi pare che ne accennai in altro topic). Ma anche qui le versioni sono contrastanti. Vedremo.

 

perfetto, non vedo l'ora di leggerle tutto :D

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