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Maverick

L'amicizia tra Senna e Mansell

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Ragazzi ? un po che volevo aprire una discussione riguardante i due (Senna e Mansell) 2 piloti di talento che a volte ho visto litigare mentre a volte ho visto molto amici, mi viene in mente lo speronamento di Mansell ai danni del brasiliano nell '89 da squalificato (che forse gli compromise il mondiale), ma mi viene anche in mente l'anno successivo, quando Mansell, quasi per rimediare a quell'episodio strinse Prost alla partenza e consent? al brasiliano di arrivare secondo dietro di lui ma davanti al francese, per poi scambiarsi cortesie sul podio.

 

Senza dimenticare il famoso "passaggio" che diede Mansell a Senna, e quel sorpasso in cui si guardarono negli occhi come a dire "ora che faccio?"

 

L' idea che mi sono fatto io ? che all'inizio si odiavano ma poi col passare del tempo si erano avvicinati ed erano diventati quasi amici, anche se non ne so pi? di tanto e magari mi sbaglio alla grande...

 

 

 

Voi cosa ne pensate o cosa sapete a riguardo??

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Penso che hai ragione tu.....

Ma penso anche che, la loro amicizia, era dovuta al fatto che loro 2, non avevano il carattere che avevano Piquet,Prost o tanti altri....

 

 

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Secondo me tra Senna e Mansell c'era un rapporto di amicizia,certi attriti si sono creati con collisioni in gara tra i due tipo Belgio 87 (al ritorno ai box quasi si menano) o appunto Portogallo 89.Credo che Senna ce l'avesse con lui in questi casi perch? non sopportava mandare all'aria una gara in questo modo,e Mansell aveva una guida fin troppo irruenta,per questo arriv? anche a stringere Prost al muretto in partenza.

 

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Secondo me non ? mai esistita. Mansell ? un mito, Nigel non si tocca, ma non credo che sia un'eresia dargli metaforicamente della bestia, sagace non ? mai stato. Senna al contrario era furbo, sapeva vendersi, sapeva manipolare. Io credo che Senna abbia semplicemente usato Nigel.

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Secondo me non ? mai esistita. Mansell ? un mito, Nigel non si tocca, ma non credo che sia un'eresia dargli metaforicamente della bestia, sagace non ? mai stato. Senna al contrario era furbo, sapeva vendersi, sapeva manipolare. Io credo che Senna abbia semplicemente usato Nigel.

 

In che senso? :sarcastico: :unsure:

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Nel senso che Ayrton Senna se ne strasbatteva il ca**o di qualsiasi pilota che non fosse Ayrton Senna. Quando ha visto che fare a sportellate con Nigel era solo un modo per perdere punti ha pensato bene di farselo "amico". Due interviste, tre battutine e Nigel, che non ? certo Majorana, ? finito nel sacco.

 

Vah beh, non ditemi che ? una mia opinione campata in aria.. ne sono consapevole, la penso solo io cos

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Nel senso che Ayrton Senna se ne strasbatteva il ca**o di qualsiasi pilota che non fosse Ayrton Senna. Quando ha visto che fare a sportellate con Nigel era solo un modo per perdere punti ha pensato bene di farselo "amico". Due interviste, tre battutine e Nigel, che non ? certo Majorana, ? finito nel sacco.

 

Vah beh, non ditemi che ? una mia opinione campata in aria.. ne sono consapevole, la penso solo io cos?.

data la personalit? di ayrton non ? un opinione da scartare,anzi.. questo a dimostrazione che per essere un vincente ci si deve ( purtroppo aggiungo) comportare abbastanza cinicamente..non basta il talento ci vuole anche scaltrezza

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Io so che Ayrton aveva una paura fottuta di Mansell. Nel senso che sapeva che se ci fosse stato da combattere, piedone lo avrebbe fatto fino alla morte e per questo Ayrton preferiva sempre non averlo attaccato al sedere e/o doverlo passare. Tuttavia va detto che Mansell stimava Ayrton e viceversa. Seppur sconfitto molte volte, Nigel non ha mai accusato Senna di ostacolarlo (ricordo un Montecarlo con Senna che si attacc? a tutto per vincere). Insomma, erano dei fieri combattenti e penso che a Senna piacesse moltissimo competere con l'inglese. Il famoso sorpasso con scintille, ruota contro ruota, in cui le urla dei telecronisti dell'epoca si sprecavano, ne ? un esempio. Credo che il brasiliano non riusci proprio a mandare gi? il fatto che fu speronato dal piedone gi? flaggato con il nero, mentre Senna si avviava a vincere (era il 1989) e che gli cost? alla fine della fiera anche il titolo di fine anno.

 

Per? va detto che Mansell non mostro mai nessun segno di incertezza e sudditanza psicologica col brasiliano tanto che non si tirava mai indietro nella lotta dura in pista. Bei tempi !!!

 

Quindi secondo me tra i due c'era molta stima. Senna sapeva che Mansell era velocissimo e che era sempre durissimo batterlo e Mansell sapeva altrettanto.

 

*** :D

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Secondo me non ? mai esistita. Mansell ? un mito, Nigel non si tocca, ma non credo che sia un'eresia dargli metaforicamente della bestia, sagace non ? mai stato. Senna al contrario era furbo, sapeva vendersi, sapeva manipolare. Io credo che Senna abbia semplicemente usato Nigel.

 

Questo ? un punto di vista molto interessante anche se ? una affermazione audace e andrebbe dimostrata (con qualche aneddoto eheh). Mi trovi daccordo sul fatto che Senna e Mansell inizialmente non si amavano. Mansell alla Lotus non aveva certo lasciato il segno mentre Senna era diventato il numero 1 in poco tempo, riuscendo a battere lo stesso Mansell sulla Honda. In seguito Senna impar? a rispettare Mansell ma fu sicuramente molto intelligente nel "palleggiarselo" come un rivale forte e coriaceo ma in realt? non lo riteneva alla sua altezza e questo ? dimostrato dal suo disperato "voglio la Williams" del biennio 92-93. Senna era un introverso e Mansell un sempliciotto.

Amicizia non c'? mai stata e l'allusione che Mansell abbia chiuso Prost in quella famosa partenza come regalo a Senna lo trovo semplicemente fantascientifico

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Secondo me fra Ayrton e Nigel c'era molta stima e rispetto reciproco. Erano entrambe consapevoli di aver di fronte un grandissimo rivale e con il tempo ? nata anche una sorta di amicizia non solo professionale ma anche umana,sincera. Le incomprensioni nate fra i due sono sempre state frutto dell'agonismo messo in pista che qualche volta li spingeva "oltre il limite" (quello che manca un p? all'ambiente formula 1 di oggi, ormai troppo freddo e "ultracommerciale" e troppo diplomatico...). Senna era su un'altro pianeta perch? probabilmente pi? "intelligente", comunque sono stati due grandissimi. :up:

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per me essere amici significa avere un rapporto di tipo intimo, che va oltre il semplice uscire insieme a far baldoria. Di sicuro i due non lo erano

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non credo che si sia parlato di indifferenza...

Il discorso ? che Senna si riteneva - ed in effetti lo era - superiore a Mansell. Sicuramente i rapporti tra i due erano migliori di quelli che sia Mansell che Senna avevano avuto con Prost. Non oso immaginare le botte che si sarebbero dati se fossero stati loro compagni di squadra XD

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non saprei..so solo che mansell arriv? ad alzare le mani su Senna nell'87 in Belgio e lo butt? fuori in maniera incredibile ad Estoril nell'89..per? verso i primi anni '90 mi sembra fossero diventati pi? amichevoli..forse anche questa ? un'ipotesi un p? azzardata ma mi viene in mente che forse alla fine si ritovarono dei nemici comuni:1-Piquet,di cui Mansell fu rivale nell'86 e '87 e di cui non era certo amico (come del resto non lo era neanche Ayrton),e 2-Prost,che come compagno di squadra in Ferrari Mansell probabilmente non am? molto.

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Non credo che Senna potesse essere in qualunque modo considerato "amico" da Mansell.

Mansell era uno che quando vinceva alzava le braccia dei suoi "compari di podio", chiunque fossero, e quando perdeva si incazzava o demoralizzava del tutto.

 

Da parte di Senna l'unica amicizia ? stata quella con Berger, completamente soggiogato dalla sua forte personalit?. Tutti gli altri erano solo avversari da triturare.

 

Si sono presi -letteralmente- a pugni sin dall'inizio e si sono scambiati ruotate -reali o metaforiche- per tutto il tempo della loro convivenza in pista.

 

L'episodio dell'estoril 90 visto come un segno d'amicizia ? una roba che non sta ne in cielo ne in terra, mai letta neanche negli articoli polemici dell'immediato dopo gara, che chiedevano la testa di Cesare Fiorio come "capo incapace". (cosa su cui non ero d'accordo, e in spagna fu appunto dimostrato il contrario).

 

Tra l'altro con questa affermazione fantascentifica si dimentica lo svolgimento faticoso del gp. I numerevoli giri impiegati dall'inglese per riportarsi davanti, e l'incidente avvenuto a pochi giri dal termine ad un pilota italiano -adesso non ricordo e non mi interessa chi fosse..- che si schiant? la dove oggi sorge quello schifissimo di tornantino-cavatappi ridicolissimo da 20 all'ora, e che fece interrompere la gara all'orche Prost era finalmente arrivato in scia di Senna. Beffa e sfiga totale.

 

 

Nessuna amicizia.

 

 

 

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si per? gli scambi di cordialit? sul podio li hanno visti tutti; dunque o fingevano o facevano per davvero :rolleyes:

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questo non basta a dire che c'era una amicizia o addirittura una complicit? in pista come hai riportato tu

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Ti ripeto che gli scambi cordiali sul podio avenivano solo e soltanto quando Mansell, esaltato dalla PROPRIA vittoria, non poteva fare a meno di alzare le braccia agli altri due occupanti del podio, chiunque essi fossero

 

Prova ne sia che nello stesso gp gi? citato, Port90, Mansell alz? le braccia al cielo sia a Senna che a Prost, senza essersi reso ancora conto del casino che l'avrebbe travolto in squadra e in italia.

 

Daricordasi anche le diverse strette di mano in diretta mondiale di Prost e Senna, che in realt? erano falsissime e guidate dai media e dall'autorit? sportiva.

 

 

Stesso dicasi per i "passaggi" offerti a fine corse.

A parte che in linea di massima ? un gesto di semplice cortesia da sempre operato,

 

va ricordato che al termine del citato gp di Uk 91 (in cui vinse Mansell e diede, esaltato sul momento, uno strappo a senna rimasto fermo a fine gara)

Senna, "l'amico", era intento a leggere i valori e le indicazioni delle strumentazioni di bordo della Williams per comunicarle al pi? presto alla sua squadra a trarne le dovute conseguenze.

(Vedere fascicoli "Grand Prix" usciti a primavera con la gazzetta dello sport per una conferma.)

 

 

Ancora un'altro esempio sui passaggi: canada 95, vittoria di Alesi che rimasto senza carburante viene portato in trionfo sulla Benetton di Schumy. Grande amicizia? Per nulla.

Prova ne sia, una su tutte, la ruotata senza senso data da Jean -geloso- a Schumy al conclusivo gp di Adelaide, nel momento in cui mascella tentava il sorpasso al tornantino: ritiro di entrambi. Grande ultima apparizione di Alesi in rosso devo dire...

 

 

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Visitatore alexf1 fan

Ti ripeto che gli scambi cordiali sul podio avenivano solo e soltanto quando Mansell, esaltato dalla PROPRIA vittoria, non poteva fare a meno di alzare le braccia agli altri due occupanti del podio, chiunque essi fossero

 

Prova ne sia che nello stesso gp gi? citato, Port90, Mansell alz? le braccia al cielo sia a Senna che a Prost, senza essersi reso ancora conto del casino che l'avrebbe travolto in squadra e in italia.

 

Daricordasi anche le diverse strette di mano in diretta mondiale di Prost e Senna, che in realt? erano falsissime e guidate dai media e dall'autorit? sportiva.

 

 

Stesso dicasi per i "passaggi" offerti a fine corse.

A parte che in linea di massima ? un gesto di semplice cortesia da sempre operato,

 

va ricordato che al termine del citato gp di Uk 91 (in cui vinse Mansell e diede, esaltato sul momento, uno strappo a senna rimasto fermo a fine gara)

Senna, "l'amico", era intento a leggere i valori e le indicazioni delle strumentazioni di bordo della Williams per comunicarle al pi? presto alla sua squadra a trarne le dovute conseguenze.

(Vedere fascicoli "Grand Prix" usciti a primavera con la gazzetta dello sport per una conferma.)

 

 

 

 

Non capisco cosa potesse leggere di tanto importante sulla strumentazione da dargli dei vantaggi tattici , quella cosa secondo me ? un'assurdit? che hanno scritto per vendere qualche copia in pi?

 

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per me essere amici significa avere un rapporto di tipo intimo, che va oltre il semplice uscire insieme a far baldoria. Di sicuro i due non lo erano

 

Dunque sono andato a ridare un occhio ad una vecchia raccolta di autosprint intitolata "Ayrton" di Cesare Maria Mannucci e effettivamente parlare di profonda e sincera amicizia non ? corretto. Ho detto un'inesattezza. Rimango comunque dell'idea che con il tempo fra i due si instaurarono sentimenti di stima e rispetto reciproci.

Se ho detto un'altra inesattezza correggetemi :)

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