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chatruc

Il Duello Senna-Prost

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bellissimo documento...

grazie sun

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:zizi: dichiarazione sempre attuale.

20110414123336_Senza nome.png

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al di al dei numeri e delle statistiche,con i quali oggi sembra facile prendere le calcolatrici e fare un po' di conti,io credo che senna nel periodo 88' 90' fosse diventato il numero 1 e fosse piu' forte di prost.nel primo anno il professore resse botta,vinse in francia e mexico,in germania fu sfortunato in ungheria lotto' per la vittoria.

senna in qualifica era piu' veloce e prost era realista nel dire in piu' di un occasione che nulla avrebbe potuto fare contro il re delle pole.in gare invece prost riusciva in molte occasioni a giocarsi la vittoria alla pari.

 

nel 1989 prost calo' molto di prestazioni,anche perche' andato in testa al campionato,non si affannava tanto in gara e correva per i punti.alla fine vinse solo 4 gare e anche grazie ai problemi di senna.

 

nel 90' correvano in macchine diverse e il paragone e' difficile da fare.tanto ce' sempre chi sosterra' la superiorita' ferrari o mclaren e viceversa.

 

per quanto riguarda l'arrivo di senna in mclaren,conosceva i motori honda,ma il leader era sempre stato prost,e mai nssun pilota era riuscito a sopravvanzarlo all'interno della squadra.

 

ai punti poi non ci penserei troppo.si correva con un punteggio diverso,nel 91 senna cambio radicalmente modo di guidare,fece piu' piazzamenti e ottenne piu' punti.

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si ma le macchinazioni politiche possono contare fino ad un certo punto, perch? poi in pista ? il piede destro che conta e quello prost era meglio di quello mansell c'? poco da discutere, altrimenti potrei dire che barichello andava piu' piano di schumacher per gli stessi motivi...

a me il leone ? sempre piaciuto, ma non era un fuoriclasse ai livelli di prost e poi non era molto costante, per vincere un mondiale ha dovuto aspettare di avere un missile...

 

quando arrivo' prost il destino di mansell era gia' segnato perche' fiorio aveva deciso di affidarele chiavi della sqaudra al francese in quanto non si fidava di mansell.nigel poteva vincere a imola dove prost fece una garetta scialba,ma la cose andarono male e di li in poi fiorio avrebbe puntato tutto su prost.

mansell fece il grimaldello per tutta la stagione,veniva usato per fare qualche pole e forzare le mcalren ad inizio gara,poi vinceva prost,magari con la ferrari affidbile.

a silverstone si stanco' e annuncio' il ritiro.fiorio era al settimo cielo e ando' a firmare il precontratto con senna,allo stesso momento era pronto a licenziare mansell per monza.

 

la troppa ambizione lo frego' sul piu' bello,prost ando' a torino a lagnarsi e costrinse fiorio a strappare il conratto con senna.non risuci a licenziare nigel che poi gli fece la pole a estoril e arroto' prost in partenza facendogli perdere il mondiale.

 

nel frattempo maranello era in piena confusione tecnica eper il 92' erano pronte tre vetture,la 641 evoluta,la 642 e la 643.il risultato fu una confusione totale con tecnici che partivano e arrivavano e ognuno voleva promuovere il suo progetto.alla fine usci fuori un progetto rivoluzionario di migeot,che fu il piu' fallimentare della storia ferrari,e che lascio' in eredita' nel 92' perch' nel frattempo se n'era andato pure lui.

 

beh insomma prost umilio' mansell.vero.teniamo conto anche della situazione.personalmente non sono sicuro che le cose sarebbero andate cosi in un altra squadra

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Scusate ma torno all'articolo con cui e' stato aperto questo topic.

 

E' un bell'articolo ma a distanza di ulteriori anni e ulteriori letture devo dire che l'autore ha un poco scritto di testa sua.

 

Prima di tutto, come scritto da turrini, effettivamente, e' stato Senna a fare di Prost un nemico da battere a tutti i costi. Famose sono le dichiarazioni di Prost in cui dice che non e' pronto a rischiare la vita per una pole od una vittoria e che senna poteva tenersele. (alcune frasi di questo tenore sono in particolare dopo portogallo88).

Allo stesso modo Prost non sopportava piu' l'ambiente ai box mclaren e la tensione che senna aveva portato in squadra. Ne voleva stare lontano per il proprio benessere psicologico. Ma non credo assolutamente che se si fossere trovati vicini sarebbero arrivati alle mani, perche' il francese non ne vedeva il motivo, e credo che anche senna in fondo non lo avrebbe fatto.

Inoltre a suzuka 89 prost non tese nessuna trappola ma disse a dennis e alla stampa, ben prima della gara, che siccome stava lasciando il team, se si fosse trovato in testa non si sarebbe spostato per far passare senna come in altre numerevoli volte in cui il brasiliano semplicemente si era infilato alla prima curva lasciando al francese l'onere di evitare una collisione. Senna sapeva che non sarebbe passato, ma non poteva accettare altro risultato.

 

Questo non per riaprire la discussione sull'incidente, della quale credo tutti siamo sfiniti, ma per mettere le cose nella giusta prospettiva.

Credo che il buon turrini si sia lasciato prendere un poco dalla poesia. :)

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Sincermaente hai ragione, ? quello che disse Cavicchi nel suo editoriale su AS di quel GP. Prost non poteva cedere, Senna doveva tentare, l'incidente era il destino comune ai due.

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70 Sorpassi in 10 minuti!

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se gli altri avessero fatto come lui in Mexico......apriti cielo.

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prost fu sorprendente in quel gran premio di suzuka,aveva subito senna per tutta la stagione e quando' scatto davanti tutti pensavano che al primo rettilineo il brasiliano si sarebbe ripreso la prima posizione.invece incredibilmente il francese era arrivato anche a prendergli un leggero distacco.

alla fine senna aveva ripreso prost ma il margine era veramente poco,ci voleva una manovra al limite ed era ovvio che per prost sarebbe stato facile non farlo passare.

 

prost fece una delle migliori gare della carriera(fino al momento dell'incidente)spremendo senna al limite in un cicruito molto tecnico.

 

ancora non mi spiego come fece ad andare cosi forte in gara perche' in qualifica si becco' 2 secondi e senna era molto piu' veloce di lui nel 1989

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<b>Ecco il parere di Leo Turrini sulla sfida pi? bella che ci sia mai stata in F1. Commentate questo articolo, ovviamente un parere personale, senza fare flame e cavolate varie nel segno della grande spotivitibilit? <img src="http://forum.motorionline.com/public/style_emoticons/<#EMO_DIR#>/0aham.gif" style="vertical-align:middle" emoid=":aham:" border="0" alt="0aham.gif" /> </b>

 

 

<u><b>Prost-Senna, il duello ai 300 all'ora</b></u>

 

Quella domenica a Montecarlo pioveva che Dio la mandava. Pioveva e la folla del Principato sembrava attenta pi? all'ombrello che al Gran Premio: tanto, la McLaren Porsche di Alain Prost aveva la corsa in pugno... Ma all'improvviso accadde qualcosa. Incurante del diluvio, un ragazzino prese a 'navigare' tra marciapiedi e guard rail. Il ragazzino guidava una specie di carriola, una macchina chiamata Toleman: niente di buono, niente di speciale. Speciale, per?, era l'autista: si chiamava Ayrton Senna. And? a finire che, con la carriola, il giovane brasiliano quasi raggiunse la McLaren del Professore francese. Prost vinse la gara perch? il direttore di gara, il suo buon amico Jackie Ickx, si affrett? a sospendere la competizione, in nome della sicurezza. Ma quel giorno a Montecarlo, un giorno del 1984, non nacque soltanto la stella di Ayrton. Cominci? anche la Sfida che ha segnato la storia moderna dell'automobilismo. Con buona pace di Schumi e Hakkinen, il dualismo Senna-Prost ha toccato punte di intensit? irripetibili. Almeno finora. Per dieci anni, dal diluvio di Monaco fino allo schianto crudele con il muro di Imola, Ayrton non ha mai smesso di inseguire il rivale, non ha mai smesso di dare la caccia all'uomo che quella volta, quella volta nel temporale buio del Principato, gli aveva soffiato la vittoria numero uno. Perch? ? vero che quando Senna mor? Prost era gi? un pensionato, ? vero che un ultimo abbraccio su un podio australiano aveva sotterrato, pochi mesi prima, l'ascia di una guerra estenuante e tremenda. Ma ? anche vero che il brasiliano aveva appena preso il posto del francese sulla Williams e con la Williams il Professore aveva appena conquistato il suo quarto titolo iridato e Ayrton non voleva e non poteva accettare di restare dietro. Sull'asfalto come nelle statistiche. Alla fine, alla fine di una vita spezzata, i numeri lasciarono Prost davanti: 51 vittorie contro 41, 4 mondiali contro 3. Eppure, siamo in molti a pensare che Senna, prima dell'impatto con il muro della morte, quella infinita battaglia l'avesse vinta. Perdendo comunque qualcosa di pi? importante: la serenit? interiore. Che anni, quegli anni. Nella Formula Uno non pi? romantica ma robotizzata, due personaggi come Senna e Prost riproponevano la suggestione dei duelli rusticani. Dando talvolta l'impressione che, se solo avessero potuto, se sponsor e televisioni non avessero imposto regole di comportamento 'civili', ben volentieri avrebbero risolto l'eterna disputa con una sana, vigorosa scazzottata. A botte, ma a trecento all'ora, fecero spesso. Samurai moderni, calati dentro abitacoli che nella loro immaginazione erano macchine da guerra, il francese e il brasiliano avevano l'uno per l'altro quel rispetto che ? figlio di un astio profondo. Si stimavano pur detestandosi: grandissimi al volante, lo erano anche nella malignit? reciproca. Dopo quel giorno di pioggia Montecarlo, ai guardoni degli autodromi fu chiaro che il conto era aperto. Senna, per saldarlo, dovette aspettare un po': era pi? giovane di cinque anni e solo nel 1988 ottenne la vettura dei sogni. La stessa di Prost: la McLaren azionata dal motore Honda. Metterli assieme fu come avvicinare la benzina al fiammifero acceso. Non avevano avversari, se non un bizzarro inglese mezzo matto, Nigel Mansell. Non avendo concorrenza esterna, il peso intero della Formula Uno gravava sulle loro spalle. La coabitazione fu una lenta marcia verso il buco nero dell'inferno. Nel 1988 Ayrton conquist? il titolo a spese del Professore e disse di aver visto Dio all'ultima curva. Prost rise amaro: lui con Dio non parlava, ma con i sagrestani degli autodromi s?. E loro gli rispondevano. Un anno dopo, l'incomunicabilit? sfoci? nella feroce cattiveria. Ancora compagni di squadra ma incapaci di rivolgersi la parola dopo l'ennesimo bisticcio, Ayrton e Alain finirono il loro mondiale 'agganciati' in una chicane di Suzuka. Era stato Prost, con cinica perfidia, a preparare la trappola: una manovra astutamente scorretta gli valse la rivincita mondiale. Da allora, per un bel po' Senna smise di vedere Dio. Aveva il diavolo sulla spalla e poco cristianamente aspettava solo il momento della vendetta. Nel 1990 ebbe l'occasione. E proprio a Suzuka. Prost, con la Ferrari, scappava verso il titolo iridato. Ayrton lo mise nel mirino e con calcolata freddezza tampon? deliberatamente il rivale. ?L'ho fatto apposta?, ammise qualche mese dopo, con un ghigno amaro all'angolo della bocca. Dopo, ci sarebbero state altre scaramucce, altre offese verbali e agonistiche e ancora un titolo a testa, per il brasiliano nel 1991 e per il francese nel 1993: sempre in un contesto di esasperata guerriglia personale. Assieme, per la stessa scuderia, non vollero correre pi?: trattandosi di persone intelligenti, intuivano che la vicinanza, anche fisica, rischiava di deprimere la loro lucidit?. Sicch? ? capitato talvolta di chiedere alla coscienza del testimone oculare quanto abbia inciso, sulla carriera di entrambi i protagonisti, il ferreo rifiuto di riconoscere l'uno la superiorit? dell'altro: avessero saputo farlo, Senna e Prost forse non avrebbero vinto pi? di quanto hanno vinto, ma avrebbero vissuto meglio. Eppure, sotto quella spessa corazza fatta di inimicizia batteva forte il sentimento dell'ammirazione. A chi scrive Senna una volta disse: ?Lui con me ? umanamente incompatibile, ma non riesco ad immaginare la mia carriera senza lo stimolo rappresentato da Alain?. E Alain la pensava pi? o meno alla stessa maniera. Forse, solo Milton da Silva, il padre di Ayrton aveva capito tutto. Quando il figlio mor? a Imola, inser? il nome di Prost tra i pochi amici di famiglia ammessi al funerale. Perch? in quella sfida c'era (quasi) tutta la vita di Senna.

 

di Leo Turrini

Debutto nel Forum con un argomento che mi sta molto a cuore e che, a differenza di ci? che accade nelle corse oggigiorno, mi interessa.

Premessa:sono di parte.Ritengo la F1, l'automobilismo in genere, uno sport individuale.E come tale ho sempre tifato per il pilota, mai per la squadra.

Ho tifato per Prost dal 1981 al 1993.Questo per? non mi ha impedito di criticare il francese quando si ? reso protagonista di qualche boiata.Nella enorme lotta con Senna, per?, eccezion fatta per Hockenheim 1991, Prost ha sempre avuto ragione.

Sono d'accordo solo in parte con l'articolo di cui sopra.Purtroppo, anche in questo caso,(come d'altronde sempre accade quando si parla di Senna)la lancetta pende sempre dalla parte del brasiliano.Non si legge mai in modo sufficentemente parziale l'andamento degli eventi.

Provo a spiegarmi meglio:ho avuto un sacco di occasioni per confrontarmi con gente che ha tifato Senna prima di Imola.E se loro rimpiangono il pilota brasiliano tutto ? nella norma.Da quel dannato 1 Maggio per? ? nata una nuova classe di tifosi, quelli che visto che Ayrton non c'? piu' allora dico che tifavo per lui.Si, in effetti era piu' bravo.Quando non stette ai patti con Prost a Imola, quando sbatt? fuori Nannini non tifavo per lui, ora si.

B? io non faccio parte di questa categoria.Sembra assurdo, ma lo faccio proprio per una sorta di rispetto coerente nei confronti del brasiliano.Mi attirer? le antipatie di molti, ma non ho paura di scrivere che a me Senna, fin dal 1984, non piaceva n? come pilota n? come uomo e credo che sia molto piu' rispettoso scrivere questo piuttosto che scivolare nella melassa del compatimento solo perch? il protagonista di tanti pomeriggi non c'? piu'.

Di Senna non mi piaceva il modo di intendere le corse figlia di una gioventu' agiata,la sua propensione al buttare fuori l'avversario,il non sapere accettare la sconfitta, la poca cura del mezzo meccanico, la pulizia di guida inferiore non solo a Prost

Al contrario Prost, nato da umili origini, ha dimostrato, nell'arco della sua carriera, attributi, pazienza e tenacia fuori dal comune.Pazienza per le prime annate Renault, dove la fragilit? delle vetture della Regi? imped? ad Alain la conquista del titolo.Ma la stagione 1983, con la storiaccia Wintershall, ? uno dei furti piu' colossali della storia delle corse.L'anno dopo mondiale che scappa via per MEZZO punto.Quanti dopo queste due batoste del genere si sarebbero ripresi?Prost vinse il mondiale 85 (aiutato anche nella 2a parte di stagione dalla crisi Ferrari), nell'86 conquisto il titolo piu' bello che abbia mai visto(la Mc Laren era lontana anni luce dalle Williams)poi la "guerra"con Senna (il mondiale 88 con Prost che fa una esagerazione di punti in piu' di Senna ma non vince il mondiale...bel regolamento)e la cigliegina 1993.Il tutto condito da stile, eleganza, pulizia di guida e grande capacit? di sfruttare al meglio il mezzo e le gomme senza distruggere niente.Il Professore, definito da un viennese, tale Nicolas Lauda "il piu' forte avversario che mi sono trovato di fronte.Mai trovato un osso cos? duro, giuro..."

Monaco 1984.Tutti sono convinti che Senna avrebbe vinto.Giusto pensare che Pierino la Peste abbia voluto aiutare Manseur Ojieh e compagnia,ma ci sono molti ma.Ad esempio, se si fosse andati avanti anche per poche tornate Prost avrebbe ottenuto 6 punti e questo gli avrebbe consegnato l'iride a fine stagione.Nessuno ricorda(o meglio, si fa finta di non ricordare)che se Senna stava per prendere Prost Bellof,che aveva condizioni tecniche ben peggiori del brasiliano(ancora col propulsore atmosferico!)stava per prendere tutti e due.Quindi "vittoria rubata"non mi sembra corretto ma diciamo si... ma a Senna o all'altrettanto sfortunato Stefan?

Suzuka 1989:

1.Senna taglia la linea gialla di entrata box.Che aggiungere?Che lui poteva...

2.La anteriore sinistra di Senna picchia contro la fiancata destra della vettura di Alain:mi sembra piuttosto ovvio che Prost fosse comunque davanti, e regolamento alla mano ? lui che ha facolt? di scegliere la traiettoria difensiva piu' opportuna.E' chi segue che si deve adeguare, non chi ? davanti.Prost chiude.E, secondo alcuni tifosi, sbaglia,perch? con Senna che arrivava ad una velocit? assurda e con un angolo impossibile per imboccare la triangle chicane avrebbe dovuto tirare dritto nell'erba, facendo passare Senna che cos? avrebbe potuto vincere come in suo diritto intoccabile.

3.Il motore di Senna si spegne.Viene toccato dai commissari che lo aiutano a riaccedere il motore(regolamento ad personam?)taglia la chicane....

Quindi mondiale rubato, si si.Chiss? che ne pensa il retrotreno di Brundle in Australia...

Suzuka 90.In pieno, col rischio di farsi del male.Senza parole.

Ma Prost ? amico di JMB(Quest'uomo aveva un grande difetto: non faceva favoritismi.quanto mi manca.)Infatti dopo Hockenheim 91, dove Prost sbaglio l'attacco a Senna e si lament? senza motivi fu giustamente richiamato e multato.Proprio perch? erano amici.

Spero di non aver urtato nessuno.Penso comunque che il modo migliore per ricordare quegli anni sia il podio di Adelaide 93

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purtroppo di Bellof in quel Gp si ricorda solo la vettura irregolare.

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Debutto nel Forum con un argomento che mi sta molto a cuore e che, a differenza di ci? che accade nelle corse oggigiorno, mi interessa.

Premessa:sono di parte.Ritengo la F1, l'automobilismo in genere, uno sport individuale.E come tale ho sempre tifato per il pilota, mai per la squadra.

Ho tifato per Prost dal 1981 al 1993.Questo per? non mi ha impedito di criticare il francese quando si ? reso protagonista di qualche boiata.Nella enorme lotta con Senna, per?, eccezion fatta per Hockenheim 1991, Prost ha sempre avuto ragione.

Sono d'accordo solo in parte con l'articolo di cui sopra.Purtroppo, anche in questo caso,(come d'altronde sempre accade quando si parla di Senna)la lancetta pende sempre dalla parte del brasiliano.Non si legge mai in modo sufficentemente parziale l'andamento degli eventi.

Provo a spiegarmi meglio:ho avuto un sacco di occasioni per confrontarmi con gente che ha tifato Senna prima di Imola.E se loro rimpiangono il pilota brasiliano tutto ? nella norma.Da quel dannato 1 Maggio per? ? nata una nuova classe di tifosi, quelli che visto che Ayrton non c'? piu' allora dico che tifavo per lui.Si, in effetti era piu' bravo.Quando non stette ai patti con Prost a Imola, quando sbatt? fuori Nannini non tifavo per lui, ora si.

B? io non faccio parte di questa categoria.Sembra assurdo, ma lo faccio proprio per una sorta di rispetto coerente nei confronti del brasiliano.Mi attirer? le antipatie di molti, ma non ho paura di scrivere che a me Senna, fin dal 1984, non piaceva n? come pilota n? come uomo e credo che sia molto piu' rispettoso scrivere questo piuttosto che scivolare nella melassa del compatimento solo perch? il protagonista di tanti pomeriggi non c'? piu'.

Di Senna non mi piaceva il modo di intendere le corse figlia di una gioventu' agiata,la sua propensione al buttare fuori l'avversario,il non sapere accettare la sconfitta, la poca cura del mezzo meccanico, la pulizia di guida inferiore non solo a Prost

Al contrario Prost, nato da umili origini, ha dimostrato, nell'arco della sua carriera, attributi, pazienza e tenacia fuori dal comune.Pazienza per le prime annate Renault, dove la fragilit? delle vetture della Regi? imped? ad Alain la conquista del titolo.Ma la stagione 1983, con la storiaccia Wintershall, ? uno dei furti piu' colossali della storia delle corse.L'anno dopo mondiale che scappa via per MEZZO punto.Quanti dopo queste due batoste del genere si sarebbero ripresi?Prost vinse il mondiale 85 (aiutato anche nella 2a parte di stagione dalla crisi Ferrari), nell'86 conquisto il titolo piu' bello che abbia mai visto(la Mc Laren era lontana anni luce dalle Williams)poi la "guerra"con Senna (il mondiale 88 con Prost che fa una esagerazione di punti in piu' di Senna ma non vince il mondiale...bel regolamento)e la cigliegina 1993.Il tutto condito da stile, eleganza, pulizia di guida e grande capacit? di sfruttare al meglio il mezzo e le gomme senza distruggere niente.Il Professore, definito da un viennese, tale Nicolas Lauda "il piu' forte avversario che mi sono trovato di fronte.Mai trovato un osso cos? duro, giuro..."

Monaco 1984.Tutti sono convinti che Senna avrebbe vinto.Giusto pensare che Pierino la Peste abbia voluto aiutare Manseur Ojieh e compagnia,ma ci sono molti ma.Ad esempio, se si fosse andati avanti anche per poche tornate Prost avrebbe ottenuto 6 punti e questo gli avrebbe consegnato l'iride a fine stagione.Nessuno ricorda(o meglio, si fa finta di non ricordare)che se Senna stava per prendere Prost Bellof,che aveva condizioni tecniche ben peggiori del brasiliano(ancora col propulsore atmosferico!)stava per prendere tutti e due.Quindi "vittoria rubata"non mi sembra corretto ma diciamo si... ma a Senna o all'altrettanto sfortunato Stefan?

Suzuka 1989:

1.Senna taglia la linea gialla di entrata box.Che aggiungere?Che lui poteva...

2.La anteriore sinistra di Senna picchia contro la fiancata destra della vettura di Alain:mi sembra piuttosto ovvio che Prost fosse comunque davanti, e regolamento alla mano ? lui che ha facolt? di scegliere la traiettoria difensiva piu' opportuna.E' chi segue che si deve adeguare, non chi ? davanti.Prost chiude.E, secondo alcuni tifosi, sbaglia,perch? con Senna che arrivava ad una velocit? assurda e con un angolo impossibile per imboccare la triangle chicane avrebbe dovuto tirare dritto nell'erba, facendo passare Senna che cos? avrebbe potuto vincere come in suo diritto intoccabile.

3.Il motore di Senna si spegne.Viene toccato dai commissari che lo aiutano a riaccedere il motore(regolamento ad personam?)taglia la chicane....

Quindi mondiale rubato, si si.Chiss? che ne pensa il retrotreno di Brundle in Australia...

Suzuka 90.In pieno, col rischio di farsi del male.Senza parole.

Ma Prost ? amico di JMB(Quest'uomo aveva un grande difetto: non faceva favoritismi.quanto mi manca.)Infatti dopo Hockenheim 91, dove Prost sbaglio l'attacco a Senna e si lament? senza motivi fu giustamente richiamato e multato.Proprio perch? erano amici.

Spero di non aver urtato nessuno.Penso comunque che il modo migliore per ricordare quegli anni sia il podio di Adelaide 93

 

Hai ragione a dire che sei di parte, anche perch? si vede lontano un miglio... io cerco solo di essere obiettivo e faccio notare qualche inesattezza su Suzuka '89:

-non ? mai stato vietato tagliare la linea di ingresso box, ne prima, ne adesso;

-Senna ha potuto ricevere l'aiuto dei commissari di pista perch? come ? noto tale aituo ? permesso quando l'auto ? ferma in un punto pericoloso, come poteva essere considerato l'esterno di quella chicane;

-ho i miei dubbi su quello che dici, e cio? che Senna non era in grado di affrontare la curva, dalle immagini si nota bene che il brasiliano sta gi? impostando la prima curva a destra prima di ricevere il colpo dalla sinistra da parte di Prost, che sebbene sia davanti, non aveva il vantaggio della mezza macchina di misura, che da il diritto a tenere la traiettoria voluta, come da regolamento, quindi il contatto lo doveva e lo poteva evitare.

-? vero che ha tagliato la chicane, ma che vantaggi ne ha tratto? non potevano mica spingerlo e ributtarlo in pista in retromarcia a motore spento...

 

 

cliccate sul link, al minuto 02:16, si vede la camera car di Prost, si nota che quando inizia ad affrontare la chicane si accorge negli specchietti che arriva Senna, raddrizza lo sterzo, salvo poi risterzare bruscamente verso di lui, col chiaro intento della collisione, si nota persino che la sua testa non ? inclinata verso la curva, ma la tiene nella direzione opposta, come per paura di farsi male!!! Non credo si possa interpretare diversamente.

Ribadisco che non voglio essere di parte per nessuno, ma mi baso sulle immagini per valutare.

Modificato da Eugenio

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Balestre non faceva favoritismi infatti aspettare la fine delle qualifiche per mettere qualcuno (risultati alla mano) sulla parte pulita non ? favoritismo e con questo chiudo

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Balestre non faceva favoritismi infatti aspettare la fine delle qualifiche per mettere qualcuno (risultati alla mano) sulla parte pulita non ? favoritismo e con questo chiudo

 

Non entro nel merito della querelle Balestre-Prost-Senna, ma bisogna precisare che sin dall'87 la pole position era posizionata sempre dallo stesso lato. Nel '90 a fine qualifiche fu confermato ancora una volta che il pole-man partisse dal lato interno, nonostante la proposta di Senna di spostarla all'esterno.

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lo so ma il problema non ? mettere la pole sul lato pulito o sporco ? aspettare la fine delle qualifiche per mettere il proprio pilota (con buona pace di Aloisio) dal lato che si preferisce, cambiare la carte in tavola insomma

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Ayrton avrebbe potuto semplicemente fare il secondo tempo, senza fare richieste circa il lato da cui partire.

 

In quel caso un eventuale cambio sarebbe stato scandaloso, ma "politicamente" sarebbe stata una vittoria senza appello.

Cos? invece entrambe le parti hanno le proprie ragioni.

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Ayrton avrebbe potuto semplicemente fare il secondo tempo, senza fare richieste circa il lato da cui partire.

 

In quel caso un eventuale cambio sarebbe stato scandaloso, ma "politicamente" sarebbe stata una vittoria senza appello.

Cos? invece entrambe le parti hanno le proprie ragioni.

 

sarebbe stato un controsenso chiedere a un pilota di cercare di fare il secondo tempo,ritenendo probabile a pole sul lato sporco,solo perche' ce l'avevano messa gli anni precedenti.

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Hai ragione a dire che sei di parte, anche perch? si vede lontano un miglio... io cerco solo di essere obiettivo e faccio notare qualche inesattezza su Suzuka '89:

-non ? mai stato vietato tagliare la linea di ingresso box, ne prima, ne adesso;

-Senna ha potuto ricevere l'aiuto dei commissari di pista perch? come ? noto tale aituo ? permesso quando l'auto ? ferma in un punto pericoloso, come poteva essere considerato l'esterno di quella chicane;

-ho i miei dubbi su quello che dici, e cio? che Senna non era in grado di affrontare la curva, dalle immagini si nota bene che il brasiliano sta gi? impostando la prima curva a destra prima di ricevere il colpo dalla sinistra da parte di Prost, che sebbene sia davanti, non aveva il vantaggio della mezza macchina di misura, che da il diritto a tenere la traiettoria voluta, come da regolamento, quindi il contatto lo doveva e lo poteva evitare.

-? vero che ha tagliato la chicane, ma che vantaggi ne ha tratto? non potevano mica spingerlo e ributtarlo in pista in retromarcia a motore spento...

 

 

cliccate sul link, al minuto 02:16, si vede la camera car di Prost, si nota che quando inizia ad affrontare la chicane si accorge negli specchietti che arriva Senna, raddrizza lo sterzo, salvo poi risterzare bruscamente verso di lui, col chiaro intento della collisione, si nota persino che la sua testa non ? inclinata verso la curva, ma la tiene nella direzione opposta, come per paura di farsi male!!! Non credo si possa interpretare diversamente.

Ribadisco che non voglio essere di parte per nessuno, ma mi baso sulle immagini per valutare.

 

inoltre bisogn notare che inizialmente senna era stato spinto indietro,ma quando e' sopraggiunta un altra vettura i commissari hanno capito(logicamente) che era pericoloso rimetterlo in pista in retromarcia,e allora lo hanno spinto in avanti.quindi e' stata una scelta dei commissari farlo ripartire in quella direzione.oltretutto non ebbe alcun vantaggio perche' dovette farsi lo slalom tra le barriere molto lentamente

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sarebbe stato un controsenso chiedere a un pilota di cercare di fare il secondo tempo,ritenendo probabile a pole sul lato sporco,solo perche' ce l'avevano messa gli anni precedenti.

 

La decisione circa il lato su cui mettere la pole ? indipendente o conseguente alla richiesta di Senna di metterla sul lato pulito?

E' qui il punto, nel secondo caso ? stato poco furbo, ferma restando l'assoluta antisportivit? di quello che ha fatto dopo la partenza.

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Ayrton avrebbe potuto semplicemente fare il secondo tempo, senza fare richieste circa il lato da cui partire.

 

In quel caso un eventuale cambio sarebbe stato scandaloso, ma "politicamente" sarebbe stata una vittoria senza appello.

Cos? invece entrambe le parti hanno le proprie ragioni.

 

Quello che dici ? una cosa assolutamente irrealizzabile, non si pu? decidere in che posizione qualificarsi. Senna, come tutti i piloti del resto, spingevano in qualifica pi? che potevano, e basta. Alzare anche di un pelo l'accelleratore potrebbe farti scendere di anche d 4 posizioni in griglia...

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