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Silver Arrows

La Cina è vicina

Post raccomandati

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Una nuova discussione per riportare e discutere notizie varie provenienti dal “Paese di Mezzo”. 

 

Vorrei inaugurare questa discussione con la classifica delle cento città cinesi  economicamente più prospere. Sono un amante dell'architettura futuristica e molte città cinesi hanno tanto da offrire sotto questo aspetto. 

 

Le 100 città più prospere della Cina 

 

1. Shanghai

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2. Beijing 

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3. Shenzhen

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4. Guangzhou

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5. Tianjin

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6. Chongqing

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7. Suzhou

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8. Chengdu

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9. Wuhan

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10. Hangzhou

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11. Nanjing

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12. Qingdao

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13. Wuxi 

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14. Changsha

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15. Ningbo

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16. Zhengzhou

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17. Foshan

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18. Jinan 

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19. Nantong

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20. Dongguan

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21. Yantai

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22. Xi'an

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23. Quanzhou

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24. Changzhou

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25. Hefei

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26. Dalian

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27. Xuzhou

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28. Fuzhou

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29. Tangshan

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30. Weifang

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31. Shijiazhuang

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32. Changchun 

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33. Wenzhou

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34. Yancheng

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35. Yangzhou

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36. Shaoxing

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37. Taizhou (Jiangsu) 

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38. Harbin 

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39. Shenyang

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40. Zibo

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41. Nanchang

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42. Jining

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43. Linyi

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44. Kunming

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45. Jiaxing

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46. Luoyang 

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47. Xiamen 

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48. Taizhou (Zhejiang)

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49. Zhenjiang

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50. Jinhua 

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51. Huizhou

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52. Yichang

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53. Xiangyang

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54. Tai'an

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55. Ordos 

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56. Huai'an

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57. Dongying

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58. Taiyuan

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59. Zhongshan 

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60. Yulin

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61. Weihai

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62. Dezhou 

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63. Nanning

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64. Cangzhou

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65. Guiyang

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66. Zhangzhou

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67. Nanyang

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68. Liaocheng

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69. Heze

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70. Wuhu

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71. Handan

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72. Yueyang

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73. Changde

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74. Maoming

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75. Baoding 

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76. Hohhot

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77. Zhuhai

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78. Zunyi

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79. Huzhou

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80. Lianyungang

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81. Zhanjiang

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82. Jiangmen 

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83. Suqian

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84. Xuchang 

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85. Binzhou 

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86. Urumqi 

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87. Lanzhou

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88. Baotou

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89. Ganzhou

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90. Zhoukou

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91. Zaozhuang

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92. Hengyang 

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93. Daqing

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94. Jiujiang

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95. Zhuzhou

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96. Liuzhou

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97. Xinxiang 

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98. Shantou

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99. Langfang

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100. Xinyang

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[\spoiler]

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Oddio avevo intenzione di leggere tutto il post @Silver Arrows ma poi mi sono accorta che hai messo davvero 100 città lol XD

Comunque è vero, anche dalle foto sembrano molto prospere:zizi:

Alla fine mi son detta però e mi son messa lì a vederle tutte le foto

E comunque ci sono la 31, 51, 57, 67 e 73 che non si vedono

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Bergamo è più bella.

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Suggestive queste foto ma non mi chiedo con quale sw di ritocco siano state modificate. In Cina l'aria così limpida mi sa che non la vedono manco dopo un tifone.

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2 ore fa, Charles_Leclerc_23 ha scritto:

Oddio avevo intenzione di leggere tutto il post @Silver Arrows ma poi mi sono accorta che hai messo davvero 100 città lol XD

Comunque è vero, anche dalle foto sembrano molto prospere:zizi:

Alla fine mi son detta però e mi son messa lì a vederle tutte le foto

E comunque ci sono la 31, 51, 57, 67 e 73 che non si vedono

è lo smog

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Ok

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15 ore fa, Charles_Leclerc_23 ha scritto:

Oddio avevo intenzione di leggere tutto il post @Silver Arrows ma poi mi sono accorta che hai messo davvero 100 città lol XD

Comunque è vero, anche dalle foto sembrano molto prospere:zizi:

Alla fine mi son detta però e mi son messa lì a vederle tutte le foto

E comunque ci sono la 31, 51, 57, 67 e 73 che non si vedono

 

Prova a ricaricare la pagina ;-)

A me si vedono tutte e 100. 

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Inviato (modificato)
14 ore fa, Beyond ha scritto:

Suggestive queste foto ma non mi chiedo con quale sw di ritocco siano state modificate. In Cina l'aria così limpida mi sa che non la vedono manco dopo un tifone.

 

Credo nessun ritocco. Tra queste 100 città che ho elencato, vi è una città molto industrializzata e piuttosto inquinata (non chiedermi quale, non ricordo), ma per le restanti 99 non ho avuto alcun problema a trovare foto nitide. Come puoi vedere, vi sono numerose città con ampi spazi verdi. 

 

Inoltre, oggigiorno, la problematica dell'inquinamento atmosferico in Cina è stata drasticamente ridimensionata grazie alle azioni governative, ai cambiamenti in seno all'economia cinese, all'approvvigionamento energetico ecosostenibile, alla mobilità elettrica. 

 

Questa è la classifica delle 50 città più inquinate (aria) del mondo. Solo due città cinesi, l'India domina: https://www.iqair.com/world-most-polluted-cities

Modificato da Silver Arrows

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Il nuovo piano della Cina per l'autosufficienza tecnologica

 

Il presidente Xi Jinping indica il modello di sviluppo futuro, basato su “nuove forze produttive”: AI, computer quantistici e aerospazio al centro del progetto

 

Xīn zhí shēngchǎnlì. Ovvero, nuove forze produttive. La formula chiave delle "due sessioni" 2024 pare essere questa. Una formula dietro la quale si cela un cambio di prospettiva e di modello di sviluppo per la Cina. Se n'è parlato tantissimo durante le riunioni della Conferenza consultiva politica del popolo cinese e dell'Assemblea nazionale del popolo, che come ogni anno rappresentano il principale appuntamento politico e legislativo a livello statale. È qui, insieme al Plenum del Partito comunista (che nel 2023 non si è inusualmente svolto) che le proposte, le idee e le teorie trovano forma. Entrano nel lessico, nella liturgia e nell'ortodossia di Partito e Stato, due entità di cui i confini sono in realtà sempre meno definiti.

 

Per ogni concetto che assurge a linea guida, serve una "mitologia". Ed ecco allora che i media statali cinesi spiegano che la formula di "nuove forze produttive" è stata introdotta dal presidente Xi Jinping lo scorso settembre, durante un'ispezione nell'Heilongjiang, una provincia nord orientale. Stavolta, il leader ne ha parlato in maniera specifica durante la seconda sessione dell'Assemblea nazionale del popolo durante una riunione con gli esponenti della provincia dello Jiangsu. Xi ha chiesto di concentrarsi sullo sviluppo di alta qualità come massima priorità, sollecitando sforzi per intensificare l’innovazione, promuovere le industrie emergenti, adottare piani lungimiranti per lo sviluppo di industrie orientate al futuro e migliorare il sistema industriale modernizzato.

 

Il discorso ha subito conquistato, come ovvio, il centro della ribalta. Ma che cosa significa esattamente il concetto di "nuove forze produttive"? Si intreccia con gli obiettivi strategici dell'autosufficienza tecnologica e quello di trasformazione del modello di sviluppo. La Cina di Xi non mira solo ad accelerare e persino completare la transizione da "fabbrica del mondo" a società di consumi, ma anche a creare un modello di crescita ad alta qualità, meno imponente dal punto di vista quantitativo ma più sicuro e privo di esagerate esposizioni a debito e turbolenze esterne.

 

Le due sessioni 2024 certificano che l'innovazione deve essere il cuore delle nuove forze produttive e che queste ultime sono il motore con cui la Cina può lasciare il modello di crescita tradizionale e percorrere un sentiero di sviluppo produttivo diverso, in cui l'high tech e l'alta qualità siano in grado di sprigionare un potere trasformativo di innovazione.

 

Sin qui, tante buone intenzioni. Ma per passare ai fatti concreti, servono secondo la leadership cinese due passaggi. Il primo è l'investimento nella ricerca per perfezionare tecnologie in grado di cambiare le "regole del gioco". Il secondo è applicare queste innovazioni tecnologiche sul piano industriale. Il terzo è completare la riforma dei settori produttivi. In qualche caso, la Cina sente di esserci già riuscita. Non a caso, anche nel rapporto di lavoro del premier Li Qiang si menzionano i successi raccolti in alcuni settori ad alto valore innovativo e strategico: auto elettriche, batterie agli ioni di litio, fotovoltaico. Senza dimenticare il recente lancio internazionale dell'aereo C919 che si propone di sfidare Boeing e Airbus in alcuni mercati emergenti (soprattutto del Sud-Est asiatico), la ricerca sottomarina e il settore spaziale.

 

Ovviamente non basta. Anche perché lo sviluppo delle "nuove forze produttive" non è un esercizio fine a se stesso ma è funzionale alla grande priorità strategica dell'autosufficienza tecnologica. Un tema d'attualità già da diverso tempo a Pechino, ma su cui si sta vivendo un'accelerata viste le varie strategie di "riduzione del rischio" promosse da Stati Uniti ed Europa, nonché le varie restrizioni nel settore tecnologico e i possibili nuovi dazi sulle auto elettriche. Secondo il rapporto sul bilancio, nel 2024 il governo centrale aumenterà la spesa per ricerca e sviluppo del 10% portandola a 370,8 miliardi di yuan e promuoverà i campioni nazionali. D'altronde, dopo la sostanziale conclusione della grande campagna di rettificazione, i colossi privati del mondo tecnologico sono stati indirizzati alla cooperazione e agli investimenti in alcuni settori strategici come i microchip e l'intelligenza artificiale. Con risultati ancora discontinui ma in parte positivi, come lascia intendere l'accorciamento del ritardo sui semiconduttori più avanzati per ora fabbricati solo dalle aziende taiwanesi e sudcoreane.

 

Secondo gli analisti, le allocazioni sono in linea con una spinta all’autosufficienza su fronti che vanno dalla produzione di chip all’intelligenza artificiale, per contrastare il contenimento tecnologico da parte dell’Occidente. Nel rapporto di Li, si menziona anche la necessità di intensificare gli sforzi nel campo dell'intelligenza artificiale, su cui la Cina sta sviluppando collaborazioni anche all'estero. Si prevede il lancio dell'iniziativa AI Plus per favorire l'integrazione dell'intelligenza artificiale con l'economia reale e accelerarne l'applicazione in settori chiave.

 

Ancora una volta, si sta parlando di "nuove forze produttive". Già le nuove applicazioni di intelligenza artificiale generativa, le versioni cinesi di ChatGPT per intenderci, stanno trovando applicazione ben più concreta rispetto a quanto accade in Occidente. A partire dal settore sanitario e della pubblica amministrazione. Le autorità sperano che l’iniziativa acceleri l’applicazione della tecnologia AI in settori come l’industria, l’agricoltura e i servizi, migliorando l’efficienza e la qualità della produzione. Anche qui, i giganti privati sono chiamati a collaborare. Durante la Conferenza consultiva politica del popolo, i manager di aziende come Xiaomi e 360 Security Technology hanno sostenuto la necessità di promuovere corsi di intelligenza artificiale nelle scuole dell'obbligo, con la formazione specifica dei talenti durante la carriera universitaria.

 

Attenzione anche all'informatica quantistica, che ancora una volta trova posto tra i settori prioritari in cui la leadership cinese si aspetta passi avanti sostanziali. Durante le riunioni delle "due sessioni", si è parlato di tecnologia anche per le sue applicazioni militari. Il centenario dell'Esercito popolare di liberazione, previsto nel 2027, si avvicina e le forze armate sono chiamate a rafforzare il proprio ammodernamento. Non è certo un caso che già da tempo sia stata avviata una campagna di reclutamento di nuovi talenti nel settore aerospaziale e non solo, così come non è un caso che nel Comitato centrale formato dopo il XX Congresso del Partito comunista il numero di tecnocrati in ruoli apicali sia aumentato considerevolmente.

 

"Dovremmo accelerare la fornitura di nuove tecnologie di combattimento, ottimizzare la struttura dell’industria nazionale della scienza e della tecnologia della difesa, migliorare la risposta agile e il meccanismo di trasformazione rapida per le tecnologie avanzate e costruire un catena dell’innovazione, catena industriale e catena del valore che corrisponde allo sviluppo dei settori emergenti - ha detto Xi durante una delle sessioni -. Dobbiamo aggiornare le nostre idee e concetti, innovare con coraggio ed esplorare nuovi modelli per la costruzione e l’applicazione di nuovi tipi di forze di combattimento, liberare e sviluppare completamente nuove capacità di combattimento".

 

Ancora una volta, con parole diverse, torna il concetto di "nuove forze produttive" che pare destinato a diventare il fulcro della proposta di Xi. Un concetto che però va accompagnato a un altro, espresso sempre dal presidente cinese in un articolo pubblicato su Qiushi (la rivista teorica del Partito) pochi giorni prima delle due sessioni: "Non è detto che con un tasso di crescita economica più elevato la situazione sia molto buona, né che una diminuzione del tasso di crescita la situazione sia molto cattiva". Il segnale è chiaro. Il processo di trasformazione è ancora lontano dall'essere completato: non sarà breve, non sarà semplice. E probabilmente non sarà nemmeno indolore. Ma per Pechino è soprattutto necessario.

 

https://www.wired.it/article/cina-due-sessioni-piano-tecnologia/

 

In Cina c'è un chatbot che aiuta i neurochirurghi

 

Sette ospedali di Pechino stanno testando l'intelligenza artificiale generativa per la diagnostica dei dati, e non solo

 

La Cina sembra aver accolto l'intelligenza artificiale in ogni settore della sua società, incluso quello medico-sanitario. Secondo quanto riportato da Bloomberg, ben sette ospedali di Pechino stanno testando il supporto di un assistente AI ai neurochirurghi delle strutture, al fine di semplificarne il lavoro. Di recente, infatti, un'agenza con sede a Hong Kong che fa capo alla Chinese Academy of Sciences ha presentato il nuovo modello AI TaiChu, basato su Llama 2.0 di Meta e addestrato per l'occasione con documenti, riviste mediche e manuali di settore, così da renderlo una sorta di consulente chirurgico per i medici.

 

Una novità assolutamente degna di nota, che dimostra alla perfezione l'impegno profuso dalle autorità governative cinesi, in collaborazione con le aziende private, nello sviluppo di un'intelligenza artificiale che possa competere con ChatGpt di OpenAI. In questo contesto, TaiChu è stato uno tra i primi modelli a ricevere l'approvazione per il lancio pubblico, essendo considerato una tecnologia potenzialmente in grado di rivoluzionare campi come la diagnostica e la consulenza. Da qui è nato lo sviluppo di un chatbot AI pensato non solo per rispondere alle domande dei medici con citazioni basate su oltre un milione di documenti accademici, ma anche per elaborare dati diagnostici come risonanze magnetiche, ecografie o TAC.

 

L'obiettivo finale, secondo i ricercatori che hanno lavorato allo sviluppo del chatbot, è quello di avere un'intelligenza artificiale che possa avere un ruolo attivo nel settore, anche mettendo in guardia i medici dall'intraprendere procedure rischiose. “Certo, ci sono alcuni ostacoli, tra cui la potenza di calcolo limitata a causa del divieto di accesso ai chip avanzati di Nvidia - ha dichiarato Feng Ming, medico capo del dipartimento di neurochirurgia del Peking Union Medical College Hospital, che ha partecipato allo sviluppo del modello -. Tuttavia, possiamo sviluppare un modello verticale con le nostre caratteristiche grazie a dati di alta qualità provenienti dai migliori ospedali del continente, che non sono disponibili per OpenAI e per molte aziende private nazionali”. Insomma, la Cina sembra avere dalla sua non poche risorse per creare un'AI che possa cambiare per sempre la medicina. Resta solo da vedere come le metterà in campo.

 

https://www.wired.it/article/cina-chatbot-neurochirurghi/

 

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Auto elettrica, in Cina la BYD Seagull si vende a meno di 9mila euro

 

La mossa del mega produttore cinese spinge a un nuovo livello la guerra dei prezzi per i veicoli elettrici, con potenziali ripercussioni anche in Europa.

 

In Cina l’auto elettrica sotto i 10 mila euro è già realtà.

 

Nei giorni scorsi, il colosso cinese BYD (acronimo che sta per Build Your Dreams) ha tagliato del 5% il listino della sua utilitaria Seagull, portandolo a 69.800 yuan (8.900 euro al cambio attuale) per la versione base con batteria da 30 kW e autonomia dichiarata di 305 km.

 

Questa mossa porta a un nuovo livello la guerra dei prezzi dei veicoli elettrici, sul mercato interno cinese e non solo, poiché la Seagull dovrebbe arrivare presto in Europa.

 

In Italia è attesa per giugno 2024 con un prezzo che dovrebbe attestarsi sui 20mila euro, quindi ben più alto rispetto al listino cinese per una serie di ragioni, tra cui gli adeguamenti tecnici e di equipaggiamenti per il mercato europeo.

 

Finora però il segmento delle utilitarie compatte a batteria è stato trascurato dalle case auto europee, che hanno preferito puntare sui Suv e altri modelli premium più costosi.

 

Quindi la concorrenza cinese si troverà le porte spalancate tra le city-car 100% elettriche, con gli altri marchi costretti a correre ai ripari. 

 

La Seagull (gabbiano) è una vettura lunga 3.80 metri con cinque porte, adatta per gli usi cittadini e i piccoli viaggi “fuori porta”.

 

Intanto BYD, nel quarto trimestre 2023, ha superato Tesla per la prima volta come primo venditore di auto elettriche su scala globale (oltre 500mila unità).

 

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16 ore fa, Giovy_1006 ha scritto:

è lo smog

no non si vede la foto

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4 hours ago, Silver Arrows said:

 

Questa è la classifica delle 50 città più inquinate (aria) del mondo. Solo due città cinesi, l'India domina: https://www.iqair.com/world-most-polluted-cities

Fra l'essere fuori dalla top 50 e avere il cielo così limpido ce ne passa giusto un filino, non vedo che rilevanza abbia quella classifica 

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3 minuti fa, Inaki Rueda ha scritto:

Fra l'essere fuori dalla top 50 e avere il cielo così limpido ce ne passa giusto un filino, non vedo che rilevanza abbia quella classifica 

 

Ha rilevanza perché non è una classifica stilata in un bar, ma che si attiene a parametri scientifici. In Cina hanno compiuto progressi notevoli sul fronte della lotta all'inquinamento atmosferico e stanno inoltre investendo molto in riforestazione. 

 

È nella pianura padana, ricoperta perennemente o quasi da una cappa di smog e polveri nocive varie, che non si fanno progressi di alcun tipo. 

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1 ora fa, Silver Arrows ha scritto:

In Cina hanno compiuto progressi notevoli sul fronte della lotta all'inquinamento atmosferico

 

puoi indicare quali, con le fonti?

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Shanghai, la metropoli della Cina che sfida il futuro

 

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Shanghai si erge come un imponente palcoscenico dove si incontrano il pulsante cuore dell’innovazione cinese e l’anima secolare della sua tradizione. Questa metropoli, una delle più popolose al mondo, offre uno spettacolo continuo di contrasti e sinergie: grattacieli che sfidano le leggi della fisica convivono con i tranquilli giardini dell’epoca Ming, mentre intrepide start-up tessono la loro tela digitale a pochi passi dai mercati locali, dove il tempo sembra essersi fermato. In questo articolo, esploreremo l’evoluzione di Shanghai, che da semplice porto fluviale è divenuta motore finanziario e culturale dell’Asia, analizzando le sfide che questa crescita smisurata comporta. Dinamiche urbane, ambientali e sociali si intrecciano in una storia di progresso irresistibile che, non senza difficoltà, cerca di trovare il giusto equilibrio tra l’avanguardia del domani e il patrimonio inestimabile di ieri.

 

Il connubio tra antico e moderno

 

Entrando nell’epicentro economico e culturale del Dragone Rosso, ci si trova dinanzi a uno scenario in cui grattacieli futuristici affiancano templi secolari in uno straordinario gioco di contrasti. Shanghai è infatti il simbolo vivente di un Paese in bilico tra la salvaguardia delle sue ancestrali radici e l’irrefrenabile corsa verso il futuro. Questa metropoli ospita edifici simbolo dell’avanguardia architettonica, come la famosa Shanghai Tower, seconda solo al Burj Khalifa di Dubai in altezza, o il Shanghai World Financial Center, noto per la sua singolare apertura rettangolare in cima. 

 

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D’altra parte, l’essenza tradizionale della città si respira passeggiando per i vicoli della Città Vecchia o visitando luoghi come il Giardino Yuyuan, esempio raffinato di giardini Ming. In questi spazi il tempo sembra essersi fermato, consentendo di osservare un ritmo di vita che riflette quotidianità molto più vicine al passato. Per l’appassionato di storia e cultura orientale, Shanghai propone una serie di musei che documentano la ricca storia del luogo. Tra i più significativi, va citato il Museo di Shanghai, che custodisce un’importante collezione di artefatti cinesi, compresi bronzi antichi, calligrafia e opere di pittura tradizionale.

 

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Ecco un elenco di imperdibili crocevia di storia e cultura:

 

Bund: Lungofiume simbolo della Shanghai del XX secolo.

 

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Tempio del Buddha di Giada: Luogo di silenziosa spiritualità nel cuore della città.

 

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Tempio di Confucio: Dedica al grande filosofo, impreziosito da giardini pacifici e alberi antichi.

 

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Affrontare le sfide dell’urbanizzazione

 

La crescita impetuosa di Shanghai non è comunque senza le sue sfide. Con una popolazione che supera i 24 milioni di abitanti, la città si confronta quotidianamente con problemi legati all’urbanizzazione come la congestione del traffico, l’inquinamento e la pressione sul mercato immobiliare. Planimetrie urbane e infrastrutture hanno dovuto adattarsi in modo dinamico per accogliere il crescente numero di abitanti. I sistemi di trasporto, come il gigantesco network della metropolitana di Shanghai e l’inserimento di Maglev, il treno a levitazione magnetica capace di raggiungere i 431 km/h, sono la risposta innovativa alle necessità di mobilità di una città sempre in movimento. 

 

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La questione ambientale è un altro aspetto cruciale che caratterizza l’attuale sviluppo di Shanghai. Incoraggiare la sostenibilità in un epicentro di tale intensità economica e demografica richiede interventi concreti e definiti. A tal proposito, la ricchezza e le risorse della città hanno consentito di predisporre piani d’action mirati al miglioramento della qualità dell’aria e alla riduzione delle emissioni. Sottolineando la progressiva attenzione verso una crescita green, Shanghai si è impegnata nella costruzione di edifici a basso impatto energetico e nello sviluppo di aree verdi come il Gongqing Forest Park e il Century Park. 

 

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Ecco un insieme di misure prese per affrontare queste sfide:

 

Estensione della rete metropolitana per ridurre la dipendenza dai veicoli privati

 

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Promozione dell’uso di veicoli elettrici e sistemi di bike sharing

 

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Implementazione di normative più severe per la qualità dell’aria e il trattamento dei rifiuti.

 

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Shanghai, quindi, si presenta come un laboratorio urbano in cui novità tecnologiche affrontano problemi secolari, dimostrando che la modernità può andare di pari passo con la tradizione, e che le sfide del presente possono essere l’acceleratore verso un futuro più sostenibile e integrato.

 

Shanghai rappresenta un imprescindibile microcosmo dell’incessante evoluzione cinese, un luogo dove la corsa verso il domani non tradisce l’eredità di ieri. La metropoli dimostra, con il suo vibrante skyline e le affollate vie degli antichi quartieri, che modernità e tradizione non solo possono coesistere, ma possono anche alimentarsi vicendevolmente, tracciando il cammino verso un futuro in cui il progresso tecnologico e lo sviluppo urbano tengano conto del profondo tessuto culturale e sociale.

 

https://www.tempoitalia.it/2024/03/viaggi-e-clima/shanghai-la-metropoli-della-cina-che-sfida-il-futuro/amp/

[\spoiler]

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Inviato (modificato)
7 ore fa, Silver Arrows ha scritto:

Questa è la classifica delle 50 città più inquinate (aria) del mondo. Solo due città cinesi, l'India domina: https://www.iqair.com/world-most-polluted-cities

 

Poi però prosegui fino alle 100 città più inquinate e ne trovi altre 14 cinesi.

 

Da quella lista vedo che ci sono ben 250 città cinesi più inquinate di Milano (che è al 531° posto e già lì spesso si prende il caffè all'aroma di smog).

 

Comunque Cina a parte, belle queste banglacittà con 5 volte l'inquinamento di Milano, chissà che odori. :bad: 

Modificato da White Star

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42 minuti fa, White Star ha scritto:

 

Poi però prosegui fino alle 100 città più inquinate e ne trovi altre 14 cinesi.

 

Da quella lista vedo che ci sono ben 250 città cinesi più inquinate di Milano (che è al 531° posto e già lì spesso si prende il caffè all'aroma di smog).

 

Comunque Cina a parte, belle queste banglacittà con 5 volte l'inquinamento di Milano, chissà che odori. :bad: 

 

Purtroppo queste sono problematiche che si risolvono definitivamente soltanto nel medio-lungo periodo, ma intanto, almeno in Cina, qualcosa si sta facendo, anche a livello normativo, e con risultati tangibili. L'India, già prossima “fabbrica del mondo”, sarà il vero grande Paese inquinante di questo secolo. 

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2 ore fa, Silver Arrows ha scritto:

 

questi articoli confermano che la cina è il maggior inquinatore del pianeta ed è molto lontana dal ridurre in modo sensibile gli impatti.

ps i post non devono contenere 100 immagini e 1000 righe o diventano ingestibili, usa gli spoiler

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8 ore fa, Charles_Leclerc_23 ha scritto:

no non si vede la foto

Se ti avvicini allo schermo la vedi, con me ha funzionato.

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