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Silver Arrows

La Cina è vicina

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Inviato (modificato)
14 ore fa, Giovy_1006 ha scritto:

 

Se ti avvicini allo schermo la vedi, con me ha funzionato.

Ehi Hai ragione:sebdito:

Modificato da Charles_Leclerc_23

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Il Ceo di Mercedes-Benz: “Il disaccoppiamento dalla Cina è un’illusione”

 

A breve la Commissione europea chiuderà l’indagine cominciata a settembre sui sussidi che la Cina garantisce al settore delle auto. Ma, paradossalmente, i più preoccupati del risultato sono proprio i grandi produttori europei del settore automotive, che l’indagine si pone l’obiettivo di proteggere.

 

L’amministratore delegato di Mercedes-Benz, Ola Källenius, è arrivato persino a chiedere la riduzione dei dazi europei sulle auto cinesi (che attualmente sono al 10 per cento), perché l’indagine promossa dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, rischia di danneggiare il settore invece di tutelarlo.

 

D’altronde, nell’ottica del Ceo della casa automobilistica tedesca, tagliare i legami con la Cina sarebbe “impensabile per quasi tutta l’industria tedesca”, mentre la più grande economia europea è alle prese con la sua profonda dipendenza da Pechino. Una separazione “impossibile e non desiderabile”, secondo Källenius. Anche perché Pechino è ad oggi il principale partner commerciale di Berlino.

 

Il problema non riguarda solo la locomotiva europea, ora in difficoltà. “I principali attori dell’economia globale, ovvero Europa, Stati Uniti e Cina, sono così strettamente intrecciati che il disimpegno dalla Cina non ha senso”, osserva l’ad di Mercedes-Benz che aggiunge: in gioco ci sono “vantaggi per la crescita economica e la protezione del clima, non di conflitti”.

 

https://www.quotedbusiness.com/thm-15-global/paese-13-mondo/art-11630-il-ceo-di-mercedes-benz-il-disaccoppiamento-dalla-cina-e-un-illusione

 

D'accordo con il signor Källenius. Sarebbe assai controproducente per l'Europa, e per la Germania innanzitutto, tagliare i rapporti commerciali con la Cina perché così vogliono i circoli conservatori statunitensi.

Per l'Italia, ritirarsi dalla BRI (cosiddetta Nuova vita della seta) è stata un'incredibile occasione mancata per l'economia, la società, nuovi posti di lavoro. Occorrerebbe collaborare ancora di più con la Cina per rivitalizzare la vecchia Europa. 

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Mentre un ammiraglio statunitense accusa la Cina di star formando un nuovo "asse del male" (terminologia tanto cara ai neo-con alla Bush jr), diamo un'occhiata agli incredibili progressi tecnologici che si registrano nell'Impero di Mezzo. 

 

Cina testato il treno più veloce del mondo: 450 Km/h tra Pechino e Shanghai

 

 Il progetto ridurrà di un’ora e mezzo la tratta tra le due principali città cinesi, che passerà da oltre quattro ore a due ore e mezza

 

Entro l'anno sarà ultimata, in Cina, la costruzione dei prototipi per testare il treno ad alta velocità più veloce del mondo che potrà raggiungere i 400 km all'ora. Secondo le previsoni il treno entrerà in servizio nel 2025 e ridurrà il tempo di viaggio tra Pechino e Shanghai da oltre quattro ore a due ore e mezza. Il progetto CR450, che riguarda il nuovo treno era stato lanciato dalla Cina tre anni fa. La Cina prevede di potenziare la propria rete ferroviaria fino a 165mila km entro il 2025, compresi 50mila km di treni ad alta velocità. Alla fine del 2023, la rete ferroviaria cinese copriva 159mila km, 45mila km AV.

 

china-high-speed-rail-map.jpg

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la velocità dei treni non è un problema, pure il frecciarossa è stato realizzato per poter andare fino a 400kmh. 

il problema è l'infrastruttura che a quelle velocità presenta criticità tali da rendere i costi di gestione e manutenzione molto elevati, infatti in italia per questo motivo non si superano oggi i 300kmh.

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3 ore fa, Beyond ha scritto:

la velocità dei treni non è un problema, pure il frecciarossa è stato realizzato per poter andare fino a 400kmh. 

il problema è l'infrastruttura che a quelle velocità presenta criticità tali da rendere i costi di gestione e manutenzione molto elevati, infatti in italia per questo motivo non si superano oggi i 300kmh.

 

Io viaggio sui regionali perché costano meno. 

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Il naoji jiekou, la risposta cinese a Neuralink di Elon Musk

 

Anche la Cina sta investendo sulla sua Brain computer interface: sarà la battaglia tecnologica dei prossimi anni, una gara tra le aziende di Big Tech e il Partito comunista.

 

L’annuncio cinese è stato fatto in sordina, infatti non se ne era accorto praticamente nessuno. Io l’ho scoperto per caso: dopo aver letto il tweet di Elon Musk nel quale annunciava che il primo impianto (chiamato Telepathy) della sua azienda Neuralink, era stato inserito nel cervello di un essere umano, sono andato subito su Baidu, il principale motore di ricerca cinese, e ho inserito i caratteri 脑机接口, ovvero naoji jiekou (interfaccia cervello computer). In realtà volevo solo vedere quali fossero i commenti dei siti tech e scientifici cinesi su Musk, e invece ho scoperto che esattamente otto ore dopo l’annuncio di Musk era uscito un comunicato dell’università Tsinghua di Pechino (una delle più importanti della Cina, quella dove si forma l’élite politica, economica e scientifica del Paese). Il comunicato ricordava sommessamente una cosa: che un intervento chirurgico del genere, per quanto con un impianto meno invasivo e con caratteristiche differenti, era già stato effettuato in Cina a ottobre del 2023. Nel frattempo avevo aperto una dozzina di tab, perché non mi aspettavo certo di scoprire per caso una cosa del genere. Non è tanto da “Cina di Xi Jinping” dire sottovoce una cosa così, cioè di aver fatto un esperimento decisamente rilevante prima di un’azienda privata americana. Mentre aspettavo il caricamento delle altre schede, ho continuato a leggere il comunicato: i ricercatori cinesi hanno scritto che il paziente sui cui è stato effettuato l’intervento, una persona paralizzata da 14 anni in seguito a un incidente stradale, stava reagendo bene e che anzi, era in grado di bere da solo maneggiando una bottiglia d’acqua, grazie a un guanto collegato in modalità wireless all’impianto cerebrale.

 

A quel punto sono andato a leggere gli articoli dei media cinesi che hanno ripreso la notizia. E anche in questo caso, ho notato una insolita sobrietà. È che questo settore, delle cosiddette BCI – “Brain computer interface” – è la nuova frontiera del confronto tecnologico tra Cina e Stati Uniti e alla fine di tutte le letture di media, centri di ricerca, opinioni di ricercatori, esperti, ho capito da cosa derivava questa poca enfasi. I cinesi sanno con certezza una cosa: che su questo tipo di tecnologia sono indietro. Su Qianzhan, un sito cinese di economia e informatica, non hanno usato parafrasi. Dopo aver ricordato l’impresa della Tsinghua l’autore dell’articolo ha ammonito: «L’industria BCI in Cina è iniziata tardi e c’è un divario tra i cinque e i dieci anni con i Paesi stranieri». Nonostante il ritardo ammesso dagli stessi cinesi, Pechino in realtà ha inserito da tempo le BCI tra le priorità della sua ricerca scientifica. Da almeno un anno è attivo un laboratorio a Tianjin dove sessanta scienziati lavorano proprio per provare a colmare il gap con il resto del mondo. E nel documento pubblicato a inizio gennaio 2024 dal ministero della Scienza e Tecnologia cinese, il settore BCI è tra i sette considerati più rilevanti per il Partito comunista (insieme al 6G, ai computer quantistici e ai “robot umanoidi”, tra gli altri).

 

Il tema relativo alle BCI, del resto, è un argomento caldo nelle comunità scientifiche di tutto il mondo da molto tempo. Ma come è avvenuto con l’avvento di ChatGPT, con la nostra curiosità puntata sulle risposte sgangherate del bot, anche per le BIC non dovremmo limitarci alla sola osservazione dei primi esperimenti: se è vero che ad ora questi progetti si tingono di un’aura umanitaria, per recuperare i movimenti di persone che per diversi motivi non possono muoversi, è altrettanto vero che quando si parla di “leggere la mente”, “collegare il pensiero a un computer”, i governi pensano a una cosa sola: il comparto securitario, quello militare e la possibilità di dotarsi di strumenti innovativi e sempre più avanzati e potenzialmente letali per fare guerra.

 

Per questo sul tema non ci sarà da aspettarsi quella cooperazione tra Stati e scienziati che di solito permette a queste tecnologie di compiere importanti balzi in avanti, non fosse altro che mentre in Cina è lo Stato a portare avanti queste ricerche, nel mondo occidentale i protagonisti sembrano essere più i privati. E così, pur avendo annunciato in modo misurato di avere preceduto Musk, i ricercatori cinesi hanno tenuto a precisare le differenze del loro impianto rispetto a Telepathy, sottolineandone la maggior sicurezza e durata. Intanto l’impianto non ha bisogno di batteria (si alimenta attraverso il sistema wireless), e può quindi funzionare sempre. Inoltre il suo posizionamento nel cranio di una persona (e non nei tessuti) è meno invasivo di quello di Neuralink, il che dovrebbe evitare possibili problemi al paziente. Insomma, la comunità scientifica cinese è cauta e ottimista e come ormai succede per qualsiasi avanzamento di questo tipo, non poteva mancare l’intervento statale. 

 

Nel giro di pochi giorni, dall’annuncio di Musk a quello dell’università di Pechino, in Cina è uscita una proposta per un codice etico che punta a regolamentare questo tipo di innovazione. E lo fa con le consuete caratteristiche cinesi, che tengono conto del doppio approccio del Partito comunista rispetto a queste novità scientifiche: da un lato c’è una spinta a insistere, perché ogni innovazione fornisce un avanzamento del posizionamento internazionale della Cina sui mercati globali; dall’altro c’è la necessità di controllarne lo sviluppo e mettere dei paletti all’utilizzo di questo strumenti. Se arriverà un momento nel quale grazie a un chip impiantato nel cervello si potranno controllare i pensieri, le intenzioni, i sentimenti delle persone, il primo fruitore di tutto questo non potrà che essere il Partito comunista cinese.

 

https://www.rivistastudio.com/neuralink-cina/

 

Affascinante, al di là della conclusione di stampo cospirazionista dell'articolo sovrastante (perché il Partito Comunista Cinese dovrebbe controllare il cervello di persone paraplegiche/tetraplegiche?

Spia i tuoi avversari internazionali, piuttosto). 

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Nuovo stadio vista mare a Dalian 

 

dalian-cina-barracuda-bay-stadium-bdp-pa

 

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Cina: buon sviluppo dei robot nell'agricoltura

 

La tecnologia digitale ha portato grandi cambiamenti nella produzione agricola. Nella provincia del Guangdong, nel sud della Cina, si possono vedere i macchinari automatici che fanno l'aratura e la semina, mentre i droni irrorano pesticidi. Grazie ai macchinari agricoli intelligenti, oggi poche persone possono compiere i lavori che nel passato dovevano occupare decine di persone.

 

Secondo le previsioni dell'IFR (Federazione Internazionale di Robotica), entro il 2025 la dimensione del mercato mondiale di robot agricoli raggiungerà i 10 miliardi di USD e il mercato cinese sarà il maggiore punto di crescita.

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1 ora fa, Silver Arrows ha scritto:

Un’auto elettrica su cinque venduta in Europa è prodotta in Cina: è il boom maggiore di sempre

 

grazie, si vendono 3 auto in croce e quel paio di cinesi che ci sono in europa han prezzi abbordabili.

in cina le bev costano il giusto, purtroppo vendute da noi il prezzo aumenta considerevolmente e l'ue sta preparando giustamente dei dazi per limitarne la diffusione a discapito delle aziende europee

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2 ore fa, Beyond ha scritto:

 

grazie, si vendono 3 auto in croce e quel paio di cinesi che ci sono in europa han prezzi abbordabili.

in cina le bev costano il giusto, purtroppo vendute da noi il prezzo aumenta considerevolmente e l'ue sta preparando giustamente dei dazi per limitarne la diffusione a discapito delle aziende europee

 

Se ciò accadrà (protezionismo), vi saranno delle ripercussioni per le aziende automobilistiche europee che vendono molto bene in Cina. Quindi che il mercato sia libero. 

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1 ora fa, Silver Arrows ha scritto:

 

Se ciò accadrà (protezionismo), vi saranno delle ripercussioni per le aziende automobilistiche europee che vendono molto bene in Cina. Quindi che il mercato sia libero. 

 

Quali sono le case che vendono bene in Cina oggi? Mi pare di ricordare che i numeri in Cina siano molto bassi ormai

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4 ore fa, Beyond ha scritto:

 

Quali sono le case che vendono bene in Cina oggi? Mi pare di ricordare che i numeri in Cina siano molto bassi ormai

 

Vai un po' più su con il topic e leggi che ha detto Källenius 

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In Cina, come forse saprete, si sta investendo molto sul trasporto ferroviario ad alta velocità, anche costruendo tunnel sottomarini e ponti straordinari. Non tutti sanno che è in fase di progettazione la costruzione di una tratta ferroviaria AV che collegherà il continente alla provincia di Taiwan in tempi rapidissimi. 

 

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Tunnel di 100km sottomarino? Mah

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31 minuti fa, Beyond ha scritto:

Tunnel di 100km sottomarino? Mah

 

Non so se tunnel o ponte, su questo non mi sono informato. Intanto c'è da riconquistare Taiwan, cosa che dovrebbe avvenire prima del 2035. 

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