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maxilrosso

Charles Theclerk the POTUS

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Il ‎30‎/‎11‎/‎2018 Alle 19:55, Aerozack ha scritto:

Io dico che ha più di un piede per accelerare

è l'unico che guida con i tre pedali. può premere anche la frizione senza alzare nessun piede

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Charles ha il ca**o duroh come Bello FiGo 

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Parlando seriamente, credo che quest'anno senza i 3 ritiri di cui non ha colpa(Silverstone, Suzuka e Austin) avrebbe potuto ottenere tranquillamente più punti dei 49 che ottenne Verstappen nel 2015, quando era un deb

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5 ritiri ciascuno ma ben due gare in meno nel 2015 per Verstappen per arrivare a 49.

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Leclerc ad Abu Dhabi fece davvero una bella mossa su Ricciardo, anche se il motore Renault faceva un po' pena.

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piccola curiosità, il numero 16, il numero da lui scelto al debutto e che lo accompagnerà anche in Ferrari, è appartenuto oltre che al monegasco anche a  Maldonado.

chissà...

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58 minuti fa, Natural Blonde Killer ha scritto:

piccola curiosità, il numero 16, il numero da lui scelto al debutto e che lo accompagnerà anche in Ferrari, è appartenuto oltre che al monegasco anche a  Maldonado.

chissà...

In realtà Maldonado, nei pochi anni in cui ha corso con il numero a scelta del pilota, aveva sempre il 13. Il 16 lo ha avuto per via della squadra, come il 15 di Vettel nel 2009.

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18 ore fa, PheelD ha scritto:

In realtà Maldonado, nei pochi anni in cui ha corso con il numero a scelta del pilota, aveva sempre il 13. Il 16 lo ha avuto per via della squadra, come il 15 di Vettel nel 2009.

 

si è vero che il suo numero a scelta è sempre stato il 13, ed il 16 fu quello obbligato.

a questo punto Charles è il primo pilota a scegliere il numero 16, o ha avuto dei predecessori?

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51 minuti fa, Natural Blonde Killer ha scritto:

 

si è vero che il suo numero a scelta è sempre stato il 13, ed il 16 fu quello obbligato.

a questo punto Charles è il primo pilota a scegliere il numero 16, o ha avuto dei predecessori?

È il primo pilota dell'era ibrida ad aver scelto il 16.

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Rianimiamo la discussione?

 

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Leclerc, semaforo verde: velocissimo nei test. E che personalità...

Il nuovo pilota ha impressionato nelle prime uscite in pista: più rapido anche di Vettel, andrà gestito al meglio dal team. E Seb rischia di trovarsi in casa un concorrente temibile e ingombrante

di  Luigi Perna 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Testa leggera e piede pesante. E’ la ricetta vincente con cui Charles Leclerc si è presentato al primo test da pilota ufficiale della Ferrari. Una miscela di spensieratezza e determinazione che ha subito conquistato gli ingegneri della rossa e impressionato in pista. D’accordo, erano solo prove di fine stagione e la pressione sarà molto diversa quando il ventunenne monegasco affronterà le prime qualifiche e la gara del debutto con il Cavallino a Melbourne. Ma in attesa di quello che succederà il 17 marzo 2019, al via del prossimo Mondiale, qualche segnale importante si è già avuto.
 
PERSONALITÀ
Cominciamo dal test della scorsa settimana ad Abu Dhabi. Nel quale Leclerc è risultato velocissimo, senza commettere il minimo errore, riuscendo a farsi conoscere meglio dal team con cui dovrà lavorare (il suo ingegnere di pista, Jock Clear, è lo stesso che guidò Jacques Villeneuve alla conquista del titolo nel 1997 sulla Williams). Charles è cresciuto nel vivaio Academy di Maranello e aveva già guidato la Ferrari SF70H nei test in Ungheria del 2017. Ma stavolta le attenzioni erano assai maggiori, perché cominciava la vera avventura da titolare accanto a Sebastian Vettel. L’esame è stato superato a pieni voti: Leclerc sulla SF71H è risultato perfino più veloce del tedesco di 326 millesimi, in condizioni equivalenti, e ha mostrato grande personalità, dando indicazioni efficaci sulle gomme del 2019 e trasmettendo entusiasmo. La giornata si è chiusa con una stretta di mano ai meccanici.
 

AL RICARD

È stata la conferma di quello che già si sapeva e si sussurrava fra le pareti di Maranello. Cioè che Leclerc, debuttante quest’anno in F.1 al volante della Sauber, è destinato a bruciare le tappe. Altro che imparare. D’altra parte la sensazione c’era già stata quando il presidente Sergio Marchionne in estate aveva deciso di promuoverlo a pilota del futuro, pensando in segreto addirittura a un clamoroso scambio in corsa con Kimi Raikkonen dopo il GP del Canada (ipotesi poi evitata). Le prove al simulatore, e soprattutto i piazzamenti sorprendenti in qualifica e in gara con la Sauber, parlavano a favore di Leclerc. Poi c’è stato il test di settembre con la Pirelli al Paul Ricard. Dove Leclerc provava il primo giorno e Vettel il secondo. Ebbene, stando a indiscrezioni interne, anche allora il giovane era risultato più veloce del quattro volte campione del mondo, nei «run» in cui avevano girato a parità di condizioni. Quanto più veloce? Più o meno lo stesso divario di Abu Dhabi: oltre 3 decimi. Non significa che l’anno prossimo Leclerc batterà Vettel, perché si tratta soltanto di test e ad Abu Dhabi il tedesco ha avuto una giornata più travagliata a causa della rottura del fondo e dell’ala posteriore per suoi errori. Ma ci sono pochi dubbi sul fatto che sarà competitivo e potrà giocarsela con i migliori.

 
PSICHE
C’è di più. A quanto trapela, sembra che Seb a settembre abbia patito non poco l’annuncio della mancata conferma di Raikkonen per il 2019 e quella dell’arrivo di Leclerc. Con Kimi si sentiva al sicuro, con il pupillo di Nicolas Todt molto meno. Sarebbe stato uno degli elementi «destabilizzanti» nell’annata del tedesco, che ha perso la sfida con Lewis Hamilton anche a livello psicologico. Evitare i contrasti che si potrebbero creare nella convivenza Vettel-Leclerc sarà una grande sfida, per il team principal Maurizio Arrivabene. Ricordate quanto successe alla McLaren con l’arrivo di Hamilton accanto a Fernando Alonso? Bisogna sostenere Seb senza frenare Charles. Compromesso non facile.
 
PARERI
L’ex d.t. ferrarista Ross Brawn, oggi capo dello sport di Liberty Media, vede l’aspetto positivo: «Leclerc sarà una spinta per la squadra e un ulteriore incentivo per Vettel». Ma l’ex presidente Luca di Montezemolo e Bernie Ecclestone ritengono invece che Seb non sia stato appoggiato a sufficienza quest’anno. «Ho parlato al telefono con Todt, ricordando che all’inizio anche Schumacher faceva degli errori — ha detto Montezemolo —. I piloti sono molto fragili, anche se sembrano d’acciaio, sentire che la squadra lo sostiene e ha ancora fiducia in lui è fondamentale per Vettel». Mentre Ecclestone accusa: «Ho l’impressione che la Ferrari abbia fatto più per Raikkonen che per Vettel. Se avesse supportato Sebastian come la Mercedes ha fatto puntando solo su Hamilton, anche il tedesco sarebbe potuto diventare campione del mondo». Riflessioni in parte superate dai fatti. Leclerc arriva per dimostrare il suo talento e non avrà nulla da perdere. Mentre Vettel affronterà la stagione decisiva, dopo due assalti falliti al titolo mondiale, con pressioni enormi e una fiducia da ritrovare. È davanti alla salita più ripida della sua carriera.
 
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Autosprint ha parlato.

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Non so bene perché, ma tutti questi entusiasmi (ovviamente immotivati) mi fanno quasi venir voglia che Leclerc faccia cagare.

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A chi lo dici, deve ancora fare qualcosa e già inizio a soffrirlo :asd: e sono anche un sostenitore di Charles.

Modificato da Aviatore_Gilles

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Anche io non capisco questa eccitazione. 

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anche a me stava simpatico e mi piaceva prima che cominciasse tutto questo hahaha

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Perché siete dei bastian contrari. Chevvifrega dell'eccitazione generale? O lo stimate ed apprezzate, oppure il contrario. Ma il cambio d'umore a seconda di ciò che i giornalisti raccontano è da deboli di carattere e di cuore (il buco del).

 

Speriamo piuttosto che lui non si monti la testa, che Vettel ritrovi tranquillità e che la Ferrari sappia gestire 2 piloti che, teoricamente possono essere molto veloci entrambi. Che tutto ciò si traduca quindi in punti!!!

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