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La f1 del 2014! Sogni e speranze

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Le scuderie temono la mancanza di spettacolo nel 2014 causa gomme

Per il boss Mercedes Brawn invece gli pneumatici non saranno così importanti

 

 

 

Il post Gp di Austin è stata occasione di dibattito a proposito di un argomento molto sentito. Le gomme. Data la gara abbastanza soporifera che perlopiù ha visto i piloti fermarsi una sola volta, i team principal delle varie scuderie hanno iniziato a preoccuparsi per il campionato che verrà e che potrebbe mettere in scena qualcosa di analogo.

“Ne dovremo sicuramente discutere, altrimenti con scelte così conservative finisce lo spettacolo considerando poi i grandi cambiamenti a livello vetture – ha dichiarato Stefano Domenicali della Ferrari ad Autosport – Sono certo comunque che Pirelli troverà la soluzione migliore.

“Bisogna trovare un compromesso tra degrado e tenuta – ha considerato il boss Red Bull Christian HornerNessuno vuole corse ad una solo sosta ed è ovvio che se si punta a vedere strategie diverse gli pneumatici diventano un fattore chiave”.

Infine il parere di Ross Brawn della Mercedes che è parso invece prendere le distanze da queste paure: “Credo che invece di azione ne vedremo molta anche perché l’affidabilità delle monoposto non sarà al 100%, di conseguenza non penso che le coperture saranno il punto nodale”.

 

 

http://f1grandprix.motorionline.com/le-scuderie-temono-la-mancanza-di-spettacolo-nel-2014-causa-gomme/

 

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Ma ci rendiamo conto del punto a cui siamo arrivati? Queste dono le parole di due team manager... dovrebbero essere anche più scandalizzati di noi, invece sono i primi a sostenere il circo.

ti è piaciuta la gara di Austin?

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ti è piaciuta la gara di Austin?

 

 

Avevo di meglio da fare.

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A me è piaciuta ma solo perché meno caotica del solito. Ma, ovviamente, è stata una gara che sarà difficile ricordare, come tutte quelle di quest'anno del resto.

 

Leggere dichiarazioni come quelle sopracitate da parte di due team principal è vergognoso per questo sport, per chi lo segue da anni e anni, ci ha perso e ci perde tempo e per chi ci è morto.

 

Ora attaccatemi pure, ma la penso così. E se le mie idee sono stupide... Meglio se non vado oltre.

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A me è piaciuta ma solo perché meno caotica del solito. Ma, ovviamente, è stata una gara che sarà difficile ricordare, come tutte quelle di quest'anno del resto.

 

Leggere dichiarazioni come quelle sopracitate da parte di due team principal è vergognoso per questo sport, per chi lo segue da anni e anni, ci ha perso e ci perde tempo e per chi ci è morto.

 

Ora attaccatemi pure, ma la penso così. E se le mie idee sono stupide... Meglio se non vado oltre.

 

quindi concordi con Brawn?

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A me la gara di Austin è piaciuta perchè si poteva seguire ogni pilota ed analizzare le sue prestazioni in modo lineare. Sticazzi che la gara è noiosa, almeno non è stata tecnicamente povera.

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A me la gara di Austin è piaciuta perchè si poteva seguire ogni pilota ed analizzare le sue prestazioni in modo lineare. Sticazzi che la gara è noiosa, almeno non è stata tecnicamente povera.

 

Non ho trovato la gara particolarmente noiosa. Solo tatticamente povera.

Le dichiarazioni sono in merito all'accordo che ha la Pirelli di fornire mescole diverse atte a favorire diverse possibili alternative di pit-stop all'interno della stessa gara. In questo caso il compito della Pirelli ad Austin non è stato pienamente portato a termine.

 

Se invece si vuole solo tornare a discutere sul fatto di eliminare i cambi gomma, allora queste dichiarazioni non molto attinenti.

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Non è tanto un fatto che io concordi con Brawn, credo che l'imprevedibilità di una gara (di auto, di moto, di biciclette, di carriole) sia insita alla gara stessa e non debba essere provocata e/o generata dall'esterno. Mi spiego: alla fine con 5 o 3 o 1 pit stop i valori alla fine della gara, sono quelli. VInce Vettel, la Lotus dietro, etc etc. Perciò dico che la moltitudine di pit stop è inutile e artificiosa. Poi, sempre parere mio e solo mio, meglio l'imprevedibilità dettata da affidabilità ballerina (come è sempre stato: senza la certezza al 100% di finire una gara per tutti) piuttosto che indotta da regole cervellotiche, dozzinali e che comportano solo casino.

 

Insomma: la Formula 1 dovrebbe essere già di suo uno spettacolo, solo il fatto di vedere 22 tizi che si sfidano a 300 all'ora su macchine fuori dall'ordinario dovrebbe già essere qualcosa di extra-ordinario a sua volta. O no?

Modificato da pgm11

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Non è tanto un fatto che io concordi con Brawn, credo che l'imprevedibilità di una gara (di auto, di moto, di biciclette, di carriole) sia insita alla gara stessa e non debba essere provocata e/o generata dall'esterno. Mi spiego: alla fine con 5 o 3 o 1 pit stop i valori alla fine della gara, sono quelli. VInce Vettel, la Lotus dietro, etc etc. Perciò dico che la moltitudine di pit stop è inutile e artificiosa. Poi, sempre parere mio e solo mio, meglio l'imprevedibilità dettata da affidabilità ballerina (come è sempre stato: senza la certezza al 100% di finire una gara per tutti) piuttosto che indotta da regole cervellotiche, dozzinali e che comportano solo casino.

 

Insomma: la Formula 1 dovrebbe essere già di suo uno spettacolo, solo il fatto di vedere 22 tizi che si sfidano a 300 all'ora su macchine fuori dall'ordinario dovrebbe già essere qualcosa di extra-ordinario a sua volta. O no?

 

E una tua opinione, che io condivido. Altri hanno un'opinione diversa. Purtroppo anche i team manager e coloro che decidono come deve essere la F1. :confused:

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La corsa alla massificazione del pubblico ha ucciso la F1. Gare per tutti, spettacolo di grana grossa, con buona pace di chi segue da qualche anno in più e ne capisce qualcosina in più rispetto allo spettatore che la domenica pomeriggio, sonnacchioso, non sa che fare.

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Non è tanto un fatto che io concordi con Brawn, credo che l'imprevedibilità di una gara (di auto, di moto, di biciclette, di carriole) sia insita alla gara stessa e non debba essere provocata e/o generata dall'esterno. Mi spiego: alla fine con 5 o 3 o 1 pit stop i valori alla fine della gara, sono quelli. VInce Vettel, la Lotus dietro, etc etc. Perciò dico che la moltitudine di pit stop è inutile e artificiosa. Poi, sempre parere mio e solo mio, meglio l'imprevedibilità dettata da affidabilità ballerina (come è sempre stato: senza la certezza al 100% di finire una gara per tutti) piuttosto che indotta da regole cervellotiche, dozzinali e che comportano solo casino.

 

Insomma: la Formula 1 dovrebbe essere già di suo uno spettacolo, solo il fatto di vedere 22 tizi che si sfidano a 300 all'ora su macchine fuori dall'ordinario dovrebbe già essere qualcosa di extra-ordinario a sua volta. O no?

 

Le gomme solo la parte più importante di una vettura. L'ipotesi di averne di diverso tipo e/o marche non mi dispiace.

 

Dissento sui valori, sulla singola gara la strategia dei pit-stop condiziona molto il risultato (basta vedere la differenza netta tra chi ha fatto una sosta e chi due ad austin). Sul campionato le differenze si assottigliano (ma non tutti finiscono con varie gare di anticipo)

 

Non amo i troppi pit come non amo le gare "di resistenza" dove il pilota pensa solo a non rovinare le gomme. Un compromesso (1/2, 2/3 pit dovuti dal degrado e non per legge mi sembrano una buona soluzione)

 

Non condivido invece l'idea che si ha di qualsiasi nuova regola, catalogata come cervellotica, limitante, artificiosa...mentre quelle che si sono sempre state sono perfette e "naturali". Chi ha inventato la F1 lo ha fatto anche per creare uno spettacolo sportivo che piacesse alla gente.

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Condivido in pieno pgm11.

 

Il problema non sono "nuove regole" in generale, ma QUESTE nuove regole, che ci sono da una decina d'anni a questa parte, io direi dal 2003, identifico in quell'anno il principale snaturamento della F1 moderna, con l'introduzione del parco chiuso, l'abolizione del warm-up, l'introduzione di format di qualifiche molto discutibili e mille altre limitazioni astruse su motori, trasmissioni e robe varie.

 

Non si tratta di vedere il passato come bello e idilliaco e il presente come schifoso e deprimente, ma quando le cose stanno effettivamente così, non si può che prenderne atto, o no?

Ci sarà un motivo se la maggioranza degli appassionati di vecchia data la pensano in maniera simile o abbastanza simile in merito all'evoluzione del mondo della F1.

 

Una volta semplicemente le regole erano libere, così che ognuno poteva progettare la macchina in tutta libertà, senza il patema di dover cercare per forza il limite del regolamento, limiti che tra l'altro vengono imposti più per manie di grandezza dei burocrati, che per motivi di sicurezza o di abbassamento dei costi, per quanto queste siano le scuse più comuni.

Ognuno elaborava la propria tecnologia e ci si sfidava con macchine diverse che avevano soluzioni diverse ma magari ugualmente valide, invece oggi bisogna copiare la tecnologia vincente di qualcun altro per andare forte, data la limitatezza della possibilità di sviluppo delle auto (Brawn GP 2009 o Red Bull 2011).

 

La cosa triste in tutto questo qual è?

Che le squadre stesse hanno dato una mano all'affossamento della F1, perchè oltre a non aver mosso un dito contro l'eccessiva limitazione delle regole, non appena qualcuno dimostra di avere un vantaggio prestazionale per merito di un dispositivo vantaggioso (tipo f-duct mclaren del 2010), gli altri team, pur non essendo sicuri dell'illegalità di tale dispositivo, preferiscono buttarla in casino a mezzo stampa sostenendo la possibile illegalità, piuttosto che provare a ingegnarsi a loro volta per recuperare il terreno perso.

 

Parliamo poi delle piste?

La F1 diciamo da fine anni '60/primi '70 in poi è sempre dovuta stare su un equilibrio molto sottile che si giocava ai confini tra sport, spettacolo e sicurezza.

Il punto è che adesso l'equilibrio è troppo spostato dalla parte della sicurezza: piste nuove tutte uguali, vie di fuga chilometriche, non c'è più il concetto di limite oltre il quale non puoi andare, puoi fare tutto, tanto non paghi.

Non dico che i piloti debbano aver paura di morire e si debba tornare a macchine stile anni '60, di certo non rinnego l'enorme progresso della sicurezza, dico solo che trovo RIDICOLO ciò che hanno fatto alle piste, trasformate in mega parcheggi più che in autodromi, dove chiunque può correre, la differenza tra piloti scarsi e campioni fatica a venir fuori, proprio per i minori rischi e l'ormai completo assenza di un limite oltre il quale non puoi spingerti.

 

Riassumendo: anzichè puntare su una competizione naturale e sana fatta di regole libere e piste tra loro diverse, hanno puntato sulla competizione drogata e artificiale fatta di regole limitanti e astruse che rendono quasi uguali le macchine e asettiche le piste.

 

Mi dispiace enormemente, perchè questo era lo sport che amavo, ma questa F1 non mi appartiene più e ogni anno è peggio, a prescindere che vinca Vettel, Alonso o chiunque altro, ne faccio un discorso più generico.

Vorrei sperare che migliorasse, ma la F1 come la intendevo io è finita nel 2002, tutto ciò che c'è stato dopo non l'ho più apprezzato come prima.

 

 

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Condivido in pieno pgm11.

 

Il problema non sono "nuove regole" in generale, ma QUESTE nuove regole, che ci sono da una decina d'anni a questa parte, io direi dal 2003, identifico in quell'anno il principale snaturamento della F1 moderna, con l'introduzione del parco chiuso, l'abolizione del warm-up, l'introduzione di format di qualifiche molto discutibili e mille altre limitazioni astruse su motori, trasmissioni e robe varie.

 

Non si tratta di vedere il passato come bello e idilliaco e il presente come schifoso e deprimente, ma quando le cose stanno effettivamente così, non si può che prenderne atto, o no?

Ci sarà un motivo se la maggioranza degli appassionati di vecchia data la pensano in maniera simile o abbastanza simile in merito all'evoluzione del mondo della F1.

 

Una volta semplicemente le regole erano libere, così che ognuno poteva progettare la macchina in tutta libertà, senza il patema di dover cercare per forza il limite del regolamento, limiti che tra l'altro vengono imposti più per manie di grandezza dei burocrati, che per motivi di sicurezza o di abbassamento dei costi, per quanto queste siano le scuse più comuni.

Ognuno elaborava la propria tecnologia e ci si sfidava con macchine diverse che avevano soluzioni diverse ma magari ugualmente valide, invece oggi bisogna copiare la tecnologia vincente di qualcun altro per andare forte, data la limitatezza della possibilità di sviluppo delle auto (Brawn GP 2009 o Red Bull 2011).

 

La cosa triste in tutto questo qual è?

Che le squadre stesse hanno dato una mano all'affossamento della F1, perchè oltre a non aver mosso un dito contro l'eccessiva limitazione delle regole, non appena qualcuno dimostra di avere un vantaggio prestazionale per merito di un dispositivo vantaggioso (tipo f-duct mclaren del 2010), gli altri team, pur non essendo sicuri dell'illegalità di tale dispositivo, preferiscono buttarla in casino a mezzo stampa sostenendo la possibile illegalità, piuttosto che provare a ingegnarsi a loro volta per recuperare il terreno perso.

 

Parliamo poi delle piste?

La F1 diciamo da fine anni '60/primi '70 in poi è sempre dovuta stare su un equilibrio molto sottile che si giocava ai confini tra sport, spettacolo e sicurezza.

Il punto è che adesso l'equilibrio è troppo spostato dalla parte della sicurezza: piste nuove tutte uguali, vie di fuga chilometriche, non c'è più il concetto di limite oltre il quale non puoi andare, puoi fare tutto, tanto non paghi.

Non dico che i piloti debbano aver paura di morire e si debba tornare a macchine stile anni '60, di certo non rinnego l'enorme progresso della sicurezza, dico solo che trovo RIDICOLO ciò che hanno fatto alle piste, trasformate in mega parcheggi più che in autodromi, dove chiunque può correre, la differenza tra piloti scarsi e campioni fatica a venir fuori, proprio per i minori rischi e l'ormai completo assenza di un limite oltre il quale non puoi spingerti.

 

Riassumendo: anzichè puntare su una competizione naturale e sana fatta di regole libere e piste tra loro diverse, hanno puntato sulla competizione drogata e artificiale fatta di regole limitanti e astruse che rendono quasi uguali le macchine e asettiche le piste.

 

Mi dispiace enormemente, perchè questo era lo sport che amavo, ma questa F1 non mi appartiene più e ogni anno è peggio, a prescindere che vinca Vettel, Alonso o chiunque altro, ne faccio un discorso più generico.

Vorrei sperare che migliorasse, ma la F1 come la intendevo io è finita nel 2002, tutto ciò che c'è stato dopo non l'ho più apprezzato come prima.

 

 

 

Sono un novizio del forum ma non della F1, nonostante questo non trovo che la maggioranza dei nostalgici la pensi come te: chi sostiene che sono negli anni'80, chi reputa i '90 gli anni d'oro, te segni la fine nel 2002....il trend è "si stava meglio prima...prima quando? prima prima.

 

Concordo in pieno sulla bellezza dei tempi in cui le vetture erano veramente diverse, sperimentali, innovative...una tale diversità probabilmente non tornerà

 

Concordo anche su dare molta colpa ai team... nella loro visione limitata il loro scopo è vincere (o non perdere).

 

Sulle piste non sono così convinto. Le nuove hanno il difetto di essere studiate per la F1, quindi prive delle "imperfezioni" delle piste storiche che le hanno rese così belle. Però è anche vero che le auto cambiano e anche piste come Monza possono diventare poco interessanti. (lo spazio nel forum riservato alle vie di fuga langue di alternative alla sabbia)

 

Vorrei essere anch'io così ottimista come te riguardo ai se e ai ma... peccato che la mia ipotesi di come sarebbero andate le cose senza le regole "2002" è profondamente diversa: 1) avremmo monopolio dei motori (1 o 2 motoristi,gli altri avrebbero abbandonato ritenendo antieconomico non avendo avuto risultati di rilievo; altri non ne sarebbero entrati perché avrebbero dovuto spendere cifre folli senza raggiungere le conoscenze maturate negli anni da chi è rimasto nel circuito), alla faccia della diversità. Questo nel caso di limitazioni nell'uso dell'elettronica. 2) tante vetture diverse ma solo nel nome (l'elettronica consente di allineare le prestazioni a costi nettamente inferiori).

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L'imprevedibilità (e quindi lo spettacolo) della F1 dovrebbe essere dato dalla possibilità che in qualsiasi secondo possa accadere qualcosa di "drammatico" (sportivamente parlando, per carità... non voglio farmi quotare dai becchini del forum), come un ritiro, un lungo con perdita di secondi, un problema meccanico degenerante, ecc. che cambi la classifica.

E' questo il tipo di imprevedibilità che c'è sempre stata nell'automobilismo e che lo rende uno sport emozionante dal primo all'ultimo giro. Chi è dietro può sempre sperare di ritrovarsi davanti, chi è davanti deve temere e stare attento fino all'ultimo metro.

Adesso è tutto scontatissimo, non si ritira più nessuno!

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L'imprevedibilità (e quindi lo spettacolo) della F1 dovrebbe essere dato dalla possibilità che in qualsiasi secondo possa accadere qualcosa di "drammatico" (sportivamente parlando, per carità... non voglio farmi quotare dai becchini del forum), come un ritiro, un lungo con perdita di secondi, un problema meccanico degenerante, ecc. che cambi la classifica.

E' questo il tipo di imprevedibilità che c'è sempre stata nell'automobilismo e che lo rende uno sport emozionante dal primo all'ultimo giro. Chi è dietro può sempre sperare di ritrovarsi davanti, chi è davanti deve temere e stare attento fino all'ultimo metro.

Adesso è tutto scontatissimo, non si ritira più nessuno!

 

Questa però è la F Gufo...alla faccia della sportività.

Lo spettacolo dovrebbe risiedere nel vedere un sorpasso tra due vetture, una ottima ma l'altra ancora migliore.

Ritiri, uscite, rotture ok ma se sono queste a comandare il gioco allora il tutto non è sano ma solo l'amato (da molti nel forum) "ruesling".

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white star ha centrato il punto!

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È chiaro che non debbano esserci solo gli imprevisti a far spettacolo, ci vuole anche battaglia. Ma la battaglia e i sorpassi derivano dalle forze in campo, se uno domina è giusto lssciarlo dominare e non cambiare regole continuamente come 10 anni fa. La ricerca del sorpasso, unita all'ignoranza di chi sponsorizza o ospita gli eventi, ha portato al piattume attuale.

Se si valutasse la spettacolarità dal numero di sorpassi, una tappa pianeggiante del Tour de France sarebbe 1000 volte più spettacolare di un mondiale di F1.

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È chiaro che non debbano esserci solo gli imprevisti a far spettacolo, ci vuole anche battaglia. Ma la battaglia e i sorpassi derivano dalle forze in campo, se uno domina è giusto lssciarlo dominare e non cambiare regole continuamente come 10 anni fa. La ricerca del sorpasso, unita all'ignoranza di chi sponsorizza o ospita gli eventi, ha portato al piattume attuale.

Se si valutasse la spettacolarità dal numero di sorpassi, una tappa pianeggiante del Tour de France sarebbe 1000 volte più spettacolare di un mondiale di F1.

Curioso l'esempio del Tour de France: quando seguivo il ciclismo ricordo che i momenti esaltanti erano quando un corridore partiva e gli altri non riuscivano a raggiungerlo; bucate, cadute, uscite di strada accadevano ma in numero ridotto e non creavano certo spettacolo (infatti si è cercato di eliminarle tramite regolamento e percorsi più sicuri...mi ricorda qualcosa :lol2:)

 

Hai ragione, giusto permettere di vincere al migliore, non so se la colpa è più degli sponsor o di chi vuole rendere appetibile il prodotto per gli sponsor.

 

Le regole che cambiano continuamente sono l'indice del fatto che che si sono fatte regole sbagliate che hanno generato altre regole per raddrizzare gli esiti imprevisti che hanno generato...e via dicendo. Non sono però indice del fatto che non si dovesse fare qualcosa, lo si è fatto solo nel modo sbagliato (o parzialmente sbagliato).

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Eccellente articolo (preso da omnicorse) che spiega quali saranno le modifche aerodinamiche al regolamento tecnico nel 2014

LINK:

http://www.****/magazine/32755/f1-2014-scarico-alto-musi-bassi-e-motore-turbo

 

F.1 2014: scarico alto, musi bassi e motore turbo Scopriamo come cambieranno le monoposto l'anno prossimo adottando i nuovi regolamenti della FIA

Ecco come cambieranno le Formula 1 nel 2014 secondo la rivoluzione regolamentare sancita dalla FIA: si tratta dello stravolgimento tecnico più grande attuato nella storia recente dalla massima disciplina dello sport automobilistico. La mano del legislatore ha toccato tutti gli aspetti della monoposto inseguendo una serie di obiettivi: la riduzione dei consumi e delle emissioni cercando un rendimento del motore più efficiente, il sensibile calo del carico aerodinamico, l’aumento della sicurezza.

MOTORE TURBO V6 IBRIDO Nel 2014 si tornerà a vedere il turbocompressore sul motore V6 di 1,6 litri di cilindrata: la power-unit sarà ibrida grazie all’aggiunta dei sistemi di recupero di energia: oltre al KERS che sarà raddoppiato nella sua potenza ci sarà anche l’Ers che sarà collegato alla turbina per recuperare l’energia termica che altrimenti andrebbe dissipata in calore. L’aspetto delle monoposto cambierà radicalmente: abbiamo cercato di interpretare una monoposto 2014 secondo le norme che sono state scritte, ben sapendo che le interpretazioni dei tecnici spingeranno la ricerca ben oltre questi disegni che sono standard, ma utili a capire quali sono i drastici cambiamenti, rispetto alle vetture che siamo abituati a vedere dal 2009.

DRASTICA RIVOLUZIONE Da un punto di vista telaistico sono due le nuove linee guida che renderanno le monoposto 2014 completamente diverse dalle attuali: la drastica riduzione dell’altezza dei telai nella parte anteriore e dei musi ed il restringimento dell’ala anteriore di 150 mm. Sarà interessante vedere in che modo i progettisti cercheranno di andare a recuperare il carico, visto che non ci sarà solo una riduzione dell’ala anteriore, e scomparirà quella posteriore inferiore che faceva da supporto al profilo principale, ma, grazie allo scarico unico posizionato in alto e ben oltre l’asse posteriore, scomparirà l’effetto del soffiaggio dei gas roventi che rendeva estremamente efficiente il diffusore. Il complicato insieme della power unit renderà le pance più voluminose perché sarà necessario alloggiare anche lo scambiatore di calore aria/aria del turbocompressore. Le fiancate nella zona anteriore dovranno racchiudere le strutture deformabili anticrash che la Red Bull Racing ha progettato per tutte le squadre.

MUSETTO Notevole sarà la riduzione in altezza dei musi che passeranno da 525 mm a soli 185 mm misurati a 700mm dall’asse anteriore: l’estensione oltre l’asse, invece, resta invariata come nel 2013 sino a 1200 mm. La posizione delle telecamere non è più libera ma è stata definita per regolamento: dovranno essere all’inizio del muso in uno spazio compreso fra 325 mm e 525 mm dal piano di riferimento

ALA ANTERIORE Verrà sensibilmente ridotta la larghezza dell’ala anteriore che passerà dagli attuali 1800 mm di larghezza a 1650 mm, mentre rimane invariata la sezione centrale di 500 mm che deve essere di disegno neutro per tutte le monoposto

TELAIO L’altezza del telaio calerà dagli attuali 625 mm ai 525 mm con la sua sezione terminale che resterà invariata. La posizione della schiena e del bacino del pilota non cambia, ma per effetto delle modifiche i piedi saranno piazzati 10 cm più in basso. Sotto alla scocca e al muso potranno esserci dei deviatori di flusso ma saranno più contenuti per via dell’abbassamento del telaio. Il serbatoio della benzina avrà una capacità limitata di 100 kg di carburante. Il pacco delle batteria dovrà essere unico e dovrà essere collocato nell’area del serbatoio che è stata valutata la più protetta. Cambiano anche le strutture deformabili laterali a protezione del telaio con doppi coni più sporgenti che renderanno la parte iniziale delle fiancate più massiccia.

SCARICO Sono stati messi al bando gli scarichi soffianti: verrà adottato un unico terminale centrale che dovrà terminare fra i 175 mm e gli 185 mm oltre l’asse posteriore: gli ultimi 150 mm del tubo dovranno essere rettilinei e con un’inclinazione massima di 5 gradi. Il diametro del terminale potrà variare da 7.500 a 14.000 mm2

ALETTONE POSTERIORE L’altezza dell’ala posteriore sarà limitata di 20 mm e sparirà il profilo inferiore a cui veniva fissato tutto l’insieme ala posteriore. Ritorneranno, quindi, i supporti verticali. E’ concesso un potenziamento del DRS, la sua apertura passerà da 50 a 70 mm.

 

 

Ovviamente il video allegato si attiene strettamente al regolamento futuro e non fa nessun "volo pindarico", eppure, se così saranno le cose, l'aspetto delle vetture migliorerà notevolmente IMHO!!! :yes: :yes: :yes:

Modificato da tisian

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Per quanto riguarda KERS ed ERS, credo ci sia molta confusione. Quella che viene più che raddoppiata è la capacità di carico delle batterie. Per quanto riguarda ERS, non si recupera l'energia termica, ma l'energia cinetica dei gas. Il turbocompressore sarà collegato ad un motore/generatore, che consentirà di recuperare energia dei gas di scarico quando scatta la valvola di massima (tutta pressione che una volta veniva persa) mentre a bassi regimi, quando non ci sono sufficienti gas di scarico per sovralimentare il motore, girerà elettricamente la turbina. In ogni caso, i motori saranno una ciofeca, perchè avranno circa gli stessi cavalli di oggi (circa 750, non i più) compresi quelli del KERS

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Direi che la riduzione della larghezza degli alettoni anteriori sia una scelta saggia. Forse è troppo limitata.

I motori turbo in F1 non mi piacciono molto come concetto... In generale comunque le macchine credo saranno più belle.

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