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gio66

Anche i piloti, nel loro piccolo, ne sparano.

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"Io non accetto che per trovare l?effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me ? assurdo, ? immorale da un punto di vista tecnico."

 

- Mauro Forghieri -

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Niki Lauda: "Che poi si fosse verificato il grande miracolo della cessazione della pioggia dopo 12 ore di scrosci ininterrotti, pressapoco ad un quarto di corsa, questa ? un'altra faccenda. Se avessi tenuto duro fino a quel momento, andando piano, pensando solo a salvare la pelle, non avrei avuto poi difficolt? a partire all'attacco e ottenere comunque un piazzamento utile per il titolo. Sarebbe bastato il quinto posto. Ma quel giorno non avevo la forza di resistere e di condurre una gara d'attesa." (G.P. Giappone 1976)

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Durante le ricognizioni del rally dei Mille Laghi 1968 con la loro Ford Escort TC, Mikkola e il suo navigatore Palm provarono un salto lungo una strada stretta rischiando il capottamento frontale. L'atterraggio fu sufficientemente duro da strappare due dei quattro proiettori anteriori.

 

Tornato in albergo, Mikkola cercò di convincere Palm che non avevano corso alcun pericolo, dicendo: "Ero in grado di dirti che non ci saremmo capovolti. Tutto ciò che devi fare è osservare i raggi dei fari proiettati sulla strada. Se diventano perfettamente concentrici, allora sai che stiamo per capovolgerci".

 

Inutile dire che ciò non rallegrò affatto Palm :asd:

 

mikkola.jpg

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"Puoi scrivere solo Schumacher?" [bambino che chiede un autografo a Ralf Schumacher]

 

"In lotta perenne con tutti, anche con se stesso." [Enzo Ferrari riferito a Nigel Mansell]

Modificato da Rops

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"Al momento ci sono solo due piloti oltre a me che sono in grado di sviluppare una macchina e portarla al campionato del mondo 'Senna e Piquet' ma questi ultimi due sanno farlo solo se hanno una grande casa alle spalle"

 

Alain Prost il professore poco prima di approdare alla Ferrari

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al box ferrari ora ci sono yogurt e bibite energetiche .. ai miei tempi si beveva solo lambrusco... Jacky Ickx..

 

Ma quante ***** di larrousse c'erano oggi in pista? ne avr? sorpassato almeno 15!!! Gerard Bergher...

 

"Non devi mai credere quando ti dicono che sono morto".

Tarzio Nuvolare alla Moglie

 

Enzo Ferrari, in un libro diceva di s?: ?La mia vita ? stata un ansimante cammino. Non tornerei indietro. Non mi piace pi? questo mondo dove la violenza ha preso il posto della ragione. Intravedo uno smisurato penitenziario che ha in noi i suoi reclusi. L?egoismo ci condiziona, allontanandoci spesso dal prossimo, costr...ingendoci a contare sulle nostre sole possibilit??.

 

C?? una certa dose di rischio nelle corse automobilistiche e la F1, come sapete, fa parte di queste corse. Cos? quando guidi fai le prove o corri sei esposto a dei rischi. Ci sono rischi calcolati e altri che provocano situazioni inaspettate. E tu puoi non esserci pi?, cosi, in una frazione di secondo. In questo modo capisci che tu non sei nessuno. All?improvviso la tua vita pu? finire. Ci? fa parte di questo mestiere, o lo affronti da professionista, in modo distaccato o altrimenti lasci perdere e smetti e si da il caso che io ami troppo quello che faccio per lasciare semplicemente perdere; non posso ? parte della mia vita. Ayrton Senna

 

la paura mi eccita Ayrton Senna

 

Se rompi la macchina subito dopo il traguardo vuol dire che ? stata la gara perfetta . Enzo Ferrari

 

Ritirarmi dalla Indycar a 54 anni suonati ? stato il pi? grande errore della mia vita. Era presto.

(Mario Andretti)

 

Henry Postlethwaite parlando della vittoria di Gilles Villeneuve a Montecarlo nel 1981: ?Sensazionale, semplicemente sensazionale. Quasi sovrumano. Parlo cos? perch? so in che condizioni era la macchina?.

 

Enzo Ferrari parlando di Nelson Piquet: "molto spesso parla male della Ferrari, ha tutto il diritto di farlo, compreso quello di offrirsi ripetutamente alla Ferrari".

 

Enzo Ferrari: ?Villeneuve, con il suo temperamento, conquist? subito le folle e ben presto divent?? Gilles! S?, c?? chi lo ha definito aviatore e chi lo valutava svitato, ma con la sua generosit?, con il suo ardimento, con la capacit? distruttiva che aveva nel pilotare le macchine macinando semiassi, cambi di velocit?,... frizioni, freni, ci insegnava cosa bisognava fare perch? un pilota potesse difendersi in un momento imprevedibile, in uno stato di necessit?. E? stato campione di combattivit? e ha regalato e aggiunto tanta notoriet? alla Ferrari. Io gli volevo bene?.

 

Niki Lauda a Enzo Ferrari: "Senza di me la Ferrari non sarebbe mai diventata campione del mondo?,

 

Ayrton Senna: "La motivazione pi? grande ? sapere che c'? una squadra di due - trecento persone che lavorano con me. Sono l? per me, credono in me, sanno che arriver? l? in orario e che non li deluder?."

 

Ayrton Senna: "La cosa importante ? la gioia che mi da ogni vittoria, il piacere che offre, al pari di una grande conquista, un'enorme sfida, come combattere e vincere una battaglia. Senza queste emozioni, tutte queste emozioni, correre non avrebbe senso."

 

Ayrton Senna: "S?, sono il nemico della Ferrari, nemico sul piano sportivo, ma la gente mi vuole bene. E' normale che a volte mi fischi, ma non lo fa con cattiveria..."

 

Ayrton Senna: "Quello che posso dire ? che la Ferrari per me resta un mito."

 

Ayrton Senna: "Mi piacciono i circuiti cittadini perch? ti obbligano ad una guida molto pulita, costantemente al massimo della concentrazione."

 

Ayrton Senna: "S?, ho mandato a monte una vittoria certa. Ma competere non ? solo stare davanti, in testa per tutta la gara e raggiungere la bandiera a scacchi, o partire dietro e aspettare che gli altri facciano un errore o rompano il motore, sperando cos? di vincere. Il mio stile ? differente: io voglio aggiudicarmi ...ogni vittoria per merito mio. ? questo il vero piacere di correre e vincere. Se non si fa altro che aspettare gli errori degli altri, si coglie solo una frazione del piacere, e io corro per il piacere di vincere

 

Ayrton Senna dopo incidente Suzuka 1990: Ok, hanno cercato di fregarmi, dandomi il posto sbagliato (sulla griglia)... perci?, se Prost riesce a partire in testa, alla prima curva io non mollo. Sar? meglio che non si trovi davanti a me alla prima curva, perch? non ce la far?'. Ed ? proprio andata cos?. Avrei tanto volut...o che non accadesse. Avrei tanto voluto partire meglio, perch?, in quel caso, sarei stato in testa e avremmo potuto combattere in un modo pi? pulito

 

Ayrton Senna: "Lui con me ? umanamente incompatibile, ma non riesco ad immaginare la mia carriera senza lo stimolo rappresentato da Alain."

 

Le vetture diventano ogni giorno pi? veloci; i circuiti restano sempre

gli stessi e molti non sono pi? adeguati gi? da qualche anno. Ayrton senna

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"Evidentemente gli tira il c*lo arrivare dietro tutte le domeniche..." [Valentino Rossi riferito a Biaggi]

 

"Se quel sorpasso lo avesse subito lui, avrebbe frignato per una settimana" [Rossi riferito a Stoner]

 

:asd:

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Nel 1990 lo spagnolo Sainz fu il primo pilota latino a vincere il leggendario Mille Laghi finlandese. Il finlandese Ari Vatanen, arrivato secondo, esclam?:

 

"Quando ero giovane pensavo che per andare forte bastasse essere un finlandese. Adesso devo imparare a guidare come uno spagnolo".

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Il mio passato ? pieno di dolore e di tristi ricordi: mio padre, mia madre, mio fratello e mio figlio. Ora quando mi guardo

indietro vedo tutti quelli che ho amato. E tra loro vi ? anche questo grande uomo, Gilles Villeneuve. Io gli volevo bene." Enzo Ferrar

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"Se volete davvero rallentare una Formula 1, mandate in pensione Adrian Newey" [Anonimo meccanico della Red Bull]

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"se fate una festa in giardino non invitate Newey" Mazzoni :asd:

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"se fate una festa in giardino non invitate Newey" Mazzoni :asd:

non vale,mazzoni con le corse non ha niente a che fare :asd:

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Imola '94, sabato pomeriggio.

 

Briatore: ?A noi oggi la pole non interessa. Ho visto i miei piloti piangere: dovrei mandarli in pista? Spero che la disperazione che oggi sentiamo per Ratzenberger serva almeno a ripensare questa F1 che vuole piloti con poca esperienza allo sbaraglio in team che di esperienza ne hanno ancora meno?.

 

Berger gli risponde: ?Il problema in casi del genere non ? se riprendere o meno le prove ma se continuare o meno il mestiere di pilota. Ci ho pensato ed ho deciso che volevo continuare accettandone anche il rischio. Roland, sette giorni fa, era in barca con me? un ragazzo carico di simpatia ed umanit?. E? incredibile quello che ha detto Briatore perch? solo io posso sapere quello che c?? o non c?? da fare in queste condizioni, avendo io subito un incidente molto simile proprio su questa pista. Briatore non guida e non potr? mai sapere cosa passa nella testa di un pilota e che si pu? soffrire molto lo stesso senza piangere?.

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?Jacques dovrebbe ricordarsi delle sue origini e chiedersi un po? il motivo per cui oggi ha la possibilit? di guidare nella F1. Ma lui ? tanto diverso da noi. Per Gilles e per me ? stato l?amore per lo sport automobilistico. Jacques, invece, pensa soltanto ai soldi, alla sua carriera personale ed al suo successo?.

 

Jacques Villeneuve - fratello di Gilles - Montreal '97

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Niki Lauda: "Che poi si fosse verificato il grande miracolo della cessazione della pioggia dopo 12 ore di scrosci ininterrotti, pressapoco ad un quarto di corsa, questa ? un'altra faccenda. Se avessi tenuto duro fino a quel momento, andando piano, pensando solo a salvare la pelle, non avrei avuto poi difficolt? a partire all'attacco e ottenere comunque un piazzamento utile per il titolo. Sarebbe bastato il quinto posto. Ma quel giorno non avevo la forza di resistere e di condurre una gara d'attesa." (G.P. Giappone 1976)

 

 

Bastava che Alan Jones e Regazzoni non facessero "prego si accomodi" nell'ultimo giro.....

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Prima dell'ultima decisiva gara del Mondiale '58, ai primi di ottobre i due contendenti Moss e Hawthorn rilasciano un'intervista in tandem a Peter Garnier, direttore della rivista inglese "Autocar", trasmessa alla radio. Ad agosto al Nurburgring su una Ferrari era morto Peter Collins, compagno di squadra di Hawthorn ma soprattutto amico fraterno.

 

Moss: "Ci? che rende sublime questo sport ? l'eterno e sempre presente pericolo della morte. Se non esistesse questa minaccia, continuamente sospesa sulla nostra testa come una spada di Damocle, molto probabilmente non correremmo pi?. Il bello della competizione ? che al Nurburgring ci sono ben 172 curve da superare a ogni giro".

 

Hawthorn: "Giustissimo. A Silverstone, se il pilota compie un errore, vi ? sempre una scappatoia, una via d'uscita e di salvezza, e questo toglie qualsiasi piacere alla competizione. Per noi piloti ? cos?, anche se so che quanto affermo rischia di apparire sadico".

 

Moss: "E' per questo che i veri equilibristi non usano mai la rete durante le loro ardite e pericolose esibizioni".

 

Hawthorn: "Se un pilota non ha il coraggio, l'ardire, il sangue freddo di cimentarsi su un circuito come il Nurburgring, ? meglio che dica addio a questo sport. Peter Collins, che tutti noi ricordiamo con particolare affetto e rimpianto, sapeva tutto ci?, conosceva le difficolt? del circuito tedesco e non si sarebbe cimentato su di esso se non si fosse sentito in grado. Correre ? avere fiducia in se stessi. Ricorderete l'Hawthorn del '56: stampa e sportivi affermavano che ero finito, e anche in me si era radicata questa idea. Lo scorso anno per?, a prezzo di notevoli sforzi, cominciai a riprendere fiducia in me stesso e nelle mie possibilit?. Io mi rendo conto di quanto la mia forma va a farsi benedire, e se non mi sento di schiacciare a fondo il chiodo, faccio a meno di farlo".

 

Sempre Hawthorn concluse: "Che diventi Campione Mondiale oppure no, scomparir? dalla scena sportiva, e definitivamente, entro due anni. Devo confessare che subito dopo la morte di Collins avevo pensato di ritirarmi. Ma le pressioni esercitate su di me dalla vedova di Peter, Louise, mi hanno convinto a progredire. D'altra parte, riflettendoci oggi, non vedo per quale motivo avrei dovuto abbandonare lo sport automobilistico".

 

Pochi giorni dopo, al GP del Marocco, vinse Moss, ma Hawthorn col secondo posto divenne Campione del Mondo per un solo punto di vantaggio.

Dopo il trionfo Hawthorn si ritir? immediatamente dalla scena sportiva, ma dopo tre mesi moriva in un incidente stradale.

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Bastava che Alan Jones e Regazzoni non facessero "prego si accomodi" nell'ultimo giro.....

"Le verità sono tante, a cominciare dalla rinuncia di Ferrari di correre al GP d'Austria e con una sola Ferrari in Olanda, quando io volevo Peterson e non Reutemann, buon pilota ma fragile psicologicamente. Ma Niki non volle Ronnie in quanto lo conosceva bene da quando erano insieme in March!!

 

Contattai anche Emerson che però era legato alla Copersucar (da molti soldi!), ma Niki fece fuoco e fiamme perchè voleva uno morbido, come Carlos.

 

E poi al Fuji lo fregarono i suoi colleghi, tutti d'accordo a fermarsi per la bufera ma solo quattro o cinque lo fecero. Purtroppo Niki si fermò troppo presto, prima di Hunt che continuò imperterrito infischiandosene dell'accordo....

 

Quando finirò di lavorare scriverò un libro e mi toglierò qualche sassolino dalle scarpe, come l'uso delle radio che provammo a Fiorano, importate dai “poveri” Rally, e che Ferrari non volle sviluppare e usare. Vi ricordate la foto di Rega con un'antennina sul casco a Fiorano? Se avessi avuto le radio in Giappone avrei potuto avvisare Niki che Hunt non si fermava, altro che il coraggio di aver paura; tutte balle. "

 

Daniele Audetto

Modificato da gio66

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"Questo anno rally pi? corto, cos? pilota andare pi? veloce e pi? attacco. No attacco no vince, tu paghi un secondo perdi. Qui come pista, anche linea macchina sempre naso dritto e freni avanti!" Markku Alen al Mille Laghi 2010. :thumbsup:

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"E voi, con questo motore, non avete vinto neanche un Mondiale?" [schumacher dopo aver provato per la prima volta il V12 Ferrari]

 

"Quando sono arrivato a Maranello, quello della Ferrari pi? che un box di F1 sembrava un'officina per i kart" [Michael Schumacher]

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