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Eraserhead

Telefilm e serie tv

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Comunque non sapevo non si potesse parlare di streaming, mi scuso...

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Guarda che io voglio acquistare i DVD in italiano! Ma in ogni negozio mi dicono che esistono solo quelli per la zona americana!

 

Mica ? colpa mia... :asd:

compra i dvd dall'america e guardali sul pc allora :asd:

 

e lo streaming ? una forma di pirateria come le altre...

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la scena censurata oggi pomeriggio

 

Un semplice bacio lesbo solo mediaset :asd:

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rubicon800x600sunc.jpg

 

Qui c'? un articolo del Corriere:

 

http://www.corriere.it/spettacoli/10_ottobre_29/rubicon-serie-tv-di-stile-inconfondibile-aldo-grasso_0ebb1a9e-e31d-11df-b688-00144f02aabc.shtml

 

Un interessante articolo di un blogger, Matteo Bittanti, che fa un confronto con altri telefilm, soprattutto "24" (con Kiefer Sutherland):

 

Visual essay: will cross the "Rubicon" - anagrammi e anacronismi

 

La visione di "Rubicon" produce gli stessi effetti di dissonanza cognitiva che sperimento quando m'imbatto in articolo di Aldo Grasso sul Corriere. Grasso descrive una realt? televisiva rimasta concettualmente ed esteticamente ferma agli anni Settanta, primi anni Ottanta. Una realt? virtuale, un mondo parallelo in cui le rivoluzioni tecnologiche dell'ultima decade - dai personal video recorder ai telefoni cellulari, da Google TV a YouTube, da Hulu a Netflix - non hanno mai avuto luogo. In questo bizarro world - un'aberrazione anacronistica - i talk show, Bruno Vespa, Pippo Baudo, i telegiornali e il festival di Sanremo, il "Grande Fratello" ed "X-Factor" vengono discussi come se fossero eventi televisivi "importanti". In altre parole, la genialit? di Grasso consiste nel pretendere che esista davvero un pubblico per questa sottospecie di programmi. Il mondo televisivo come volont? e rappresentazione.

 

Creata da Jason Horwitch e prodotta da Henry Bromell per il network AMC (lo stesso di "Mad Men", per intenderci), "Rubicon" sfrutta un simile artificio retorico - l'istituzione di una realt? parallela, verosimile, ma del tutto virtuale perch? anacronistica - per reinventare un genere che ha trovato in "24" il suo paradigma. Sulla carta, "Rubicon" parrebbe un mero clone della saga interpretata/prodotta da Kiefer Sutherland: una fittizia agenzia anti-terroristica (API, acronimo di American Policy Institute) si adopera per sventare attentati catastrofici sfruttando il talento investigativo di un gruppo di brillanti analisti guidati dal sobrio Will Travers (James Badge Dale), un nome, una profezia, traducibile come "attraverser?" ("W/will traverse/cross the Rubicon", get it?). Will ? calmo e pacato, afflitto da un senso di quieta disperazione causato dalla perdita della moglie e della figlia negli attentati dell'undici settembre.

 

Le similitudini, tuttavia, finiscono qui. Per cominciare, ci troviamo a New York e non a Los Angeles. Notte e giorno, specie sul piano architettonico ed urbano. Ad L.A. nessuno cammina. A New York, nessuno guida. Questo crea dinamiche narrative radicalmente differenti.

 

In secondo luogo, se la CTU ? il nirvana dell'hi-tech, l'API colpisce per la quasi totale assenza di tecnologia. La presenza di computer ? sporadica: laptop/desktop/tablet sono raramente utilizzati dai vari personaggi. Sono alla periferia, non al centro dell'azione. Le uniche workstation - per altro inaccessibili agli agenti/analisti dell'API e confinate nel piano interrato - sono usate da un tecnico-vate (come negli anni Cinquanta & Sessanta), protetto da una grata (!).

 

In compenso, gli uffici sono stracolmi di carta, cartine e libri (!). Gli investigatori leggono ancora i quotidiani di cellulosa (!). Al posto di Google Earth, mappamondi (!).

 

Le fotografie non sono digitali, ma stampate su pellicola (!).

 

Non ci sono proiettori, ma lavagne (!)

I telefoni cellulari sono usati frequentemente, ma solo per conversare: niente SMS o apps (!). Non solo: le comunicazioni pi? importanti si svolgono attraverso apparecchi a filo (!) e cabine pubbliche (!).

 

 

Il sistema operativo della polverosa biblioteca dell'API ? l'MS-DOS (!) e l'ultimo aggiornamento risale al 1987 (!). Gli agenti ricevono ogni giorno corposi plichi di carta - report dell'intelligence (CIA, FBI, NSA...) - che studiano religiosamente.

 

Carta, carta, carta.

=> anni Settanta, quasi Ottanta.

Le divergenze con "24" non finiscono qui. Il ritmo della saga di Bauer ? frenetico e travolgente. I personaggi non si fermano mai. Non dormono. Non mangiano. Il montaggio ? frenetico, da cardiopalma. Lo split-screen, multiplo, frammenta l'attenzione. Il senso di urgenza toglie il fiato.

Per converso, l'incedere di "Rubicon" ? lento, pachidermico. La suspense, come il diavolo, sta nei dettagli, negli accostamenti improbabili, nelle battute a prima vista banali, nei falsi sorrisi. La macchina da presa indugia su personaggi immobili, immersi nell'oscurit? o in penombra, in totale silenzio.

 

Spazi vuoti, angolazioni paranoiche, visuali panottiche.

Finestre aperte sul cortile, sulla baia, sulle strade.

Finestre.

 

Uffici immersi nell'oscurita'. Apparecchi antiquati. Libri.

 

 

Se gli agenti della CTU scannerizzano le mille finestre che si spalancano in un'orgia di pop-up sui loro monitor, quelli dell'API osservano la baia di New York, il traffico, i grattacieli, in cerca di risposte, di... illuminazioni.

 

Tanto "24" quanto "Rubicon" presentano una logica narrativa tipicamente ludica, ma se il primo ? un videogioco, "Rubicon" ? una partita a scacchi.

 

Anzi, un rompicapo, un enigma da risolvere con carta e penna - non a caso, le parole incrociate svolgono un ruolo fondamentale a livello narrativo, come si evince anche dalla sigla di apertura (vedi sotto). In "24", i dialoghi sono accessori e ridondanti: la loro funzione e' insieme f?tica e retorica, ("Dov'? Kim?!?", "Dannazione"), mentre in "Rubicon" sono gravidi di pathos.

Esempio, tratto dal quarto episodio, "The Outsider". Truxton Spangler discute l'essenza dell'attivita' di spionaggio con Will Travers:

Spangler: "Most people misunderstand, I find. [long pause] They can't see it for what it is. [long pause] It's a gift. You know." ("Sono giunto alla conclusione che la maggior parte della gente non capisce. [lunga pausa] Non colgono il senso della cosa. [lunga pausa] E' un dono, capisci?")

Travers: "What is?" (Cosa?)

Spangler: "The solitude, you know.[long pause] The separation. [long pause] A gift [long pause]. That's what they don't see" (La solitudine, capisci? [lunga pausa] La separazione [lunga pausa] E' quello che non riescono a capire").

Non a caso, tutti i personaggi di "Rubicon" solo soli. Disconnessi. Incapaci di stabilire una connessione umana significativa. Il lavoro che hanno scelto e' insieme la causa e l'effetto della loro condizione.

La separazione.

 

Persino il titolo - che viene "spiegato" nella penultima puntata della prima serie - si richiama esplicitamente al passato classico invece che al presente postmoderno. Pur essendo ambientato ai giorni nostri, "Rubicon" ? girato nello stile di film cospirativi degli anni settanta: Parallax View di Pakula, La conversazione di Coppola, I tre giorni del Condor di Pollack.

 

Anche qui, ogni personaggio ? tragicamente solo nell'immenso vuoto che c'?. Nessuno si fida di nessuno. Niente ? come sembra. Tutti sono sotto stretta osservazione. L'ossessione dell'occhio-che-tutto-vede pervade ogni inquadratura.

 

 

Le epifanie sono il frutto di uno lungo e attento studio - e c'? sempre l'arguzia e la perseveranza umana dietro alla soluzione del puzzle, mai il computer. Le fasi di azioni sono sporadiche e per questo memorabili.

La vera star dello show ? il sublime Truxton Spangler (Michael Cristofer, seneggiatore, regista, attore... un personaggio epico, sullo schermo e fuori), misterioso direttore dell'API, in apparenza affabile e cordiale, flemmatico e composto, ma in realt? letale e tagliente, burattinaio dalle mille risorse. Un uomo criptico, solitario, tecnocrate e burosauro, affossato nella poltrona di pelle, cartina dell'Europa alle spalle, tazzone di cereali, sigaretta nervosa, parlato biascicato.

 

 

"Rubicon" ? una serie originale, peculiare, diversa. Proprio per questo motivo, temo per il suo futuro, specie in un'arena televisiva, quella statunitense, che - salvo rare eccezioni - promove l'omogeneit? e le catene di fast-food (quanti inutili spin-off di "CSI" sono stati prodotti negli ultimi anni? Puro colesterolo cerebrale) invece del gourmet raffinato.

Ben vengano i mondi paralleli e gli anacronismi televisivi.

Da vedere/ri-vedere, in slo-mo, con la tecnica del freeze-frame (cfr. "Lost").

A questo proposito, ecco alcune schermate dei (geniali) titoli di apertura. Una di queste presenta degli errori di sintassi (deliberati?). Si tratta forse di indizi per risolvere il caso. O i 'casi'?

 

Ho trovato il modo di "procurarmi" tutta la serie in italiano, e sul punto non vado oltre :asd:

 

Peccato davvero che nessuno si sia interessato a questa serie, un vero omaggio ai migliori film cospirativi degli anni '70, di cui sono un fan assoluto.

Modificato da sundance76

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Io attualmente come telefilm seguo assiduamente soltanto Squadra Speciale Cobra 11,un telefilm ambientato in Germania.

Vi posto questo link dove praticamente trovate tutto su Cobra 11(puntate,foto,attori,curiosit?,produzione etc...)

http://it.squadraspecialecobra11.wikia.com/wiki/Squadra_speciale_Cobra_11

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inizia la terza stagione di the mentalist,non pi? su italia1 ma su retequattro..

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quante cavolate che guardate!

:)

 

NON AVRAI ALTRO DIO ALL'INFUORI DI LUI:

 

MAGNUM P.I.

la-ferrari-di-magnum-pi_1.jpg

la-ferrari-di-magnum-pi_2.jpg

SPMagnum.JPG

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Stupendo MAGNUM!!!!

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Io invece continuo a non capire questa fissa per i telefilm anni '80. Dopo Twin Peaks sono arrivate opere scritte e dirette in modo decente e voi vi fate ancora le pippe con ste cavolate... :asd:

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Io invece continuo a non capire questa fissa per i telefilm anni '80. Dopo Twin Peaks sono arrivate opere scritte e dirette in modo decente e voi vi fate ancora le pippe con ste cavolate... :asd:

 

Io non disprezzo quelle attuali, ma semplicemente non riesco a seguirne molte. L'unico moderno che gradisco (ma in realt? l'ho visto saltuariamente) ? Cold Case, come gi? dissi.

 

Qui di seguito c'? l'intera serie di "Rubicon" (sia in inglese sottotitolato, sia in italiano) che ultimamente mi ? piaciuta di pi?:

 

http://serietvgratis.tv/rubicon

Modificato da sundance76

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Non scrivo molto sul forum e effettuo l'accesso poche volte, per? ci navigo molto spesso e leggo i contributi degli utenti. Ho visto che c'? un interessante topic sul cinema, e ho pensato di aprirne uno simile sulle serie Tv e sui telefilm, che sono parte integrante dei palinsesti televisivi di oggi e che alle volte si dimostrano essere produzioni belle e di qualit?. Quindi mi piacerebbe creare un topic dove gli utenti parlino delle loro serie tv/sitcom/telefilm preferite del presente o del passato, in modo da far conoscere anche produzioni che non hanno un gran risalto mediatico ma che sono di qualit?. Ho pensato di creare un topic apposito perch? una serie tv ? una cosa diversa da un film, ed ? bene tenere le due cose separate. Ad ogni modo, i moderatori possono unire i due topic se lo ritengono necessario.

 

Comincio io.

 

Pur non essendo un grande appassionato di televisione, visto che per lo pi? si trovano programmi di pessima qualit? e visto che seguire assiduamente delle serie tv richiede tempo che non sempre ho, negli ultimi 2-3 anni ho avuto modo di appassionarmi ad alcune serie tv, categoria di programmi che ho sempre snobbato ma che pian piano mi ha appassionato con alcune produzioni recenti, come Dr.House, The Big Bang Theory e How I Met Your Mother.

 

Ma la serie che mi ha appassionato pi? di tutte e che continuo a seguire con assiduit? (e cio? non guardando un episodio a caso ogni tanto su Megavideo quando non ho niente da fare, come faccio con le altre), ? Chuck.

 

chuck.jpg

 

Non ? molto famosa in Italia, anche perch? ? sempre stata inserita nei palinsesti per tappare i buchi in orari inadatti per fare audience (seconde serate estive, met? pomeriggio, ecc.). Avevo visto qualche episodio singolo su Italia 1 in seconda serata, ma non mi aveva mai preso. Quando ? stata trasmessa su italia 1 quest'autunno di pomeriggio ho seguito un po' pi? la storia che c'era dietro a ogni episodio, e ne sono appassionato molto.

 

Breve descrizione:

 

 

La trama riguarda un ragazzo, Charles "Chuck" Bartowski (Zachary Levi, nella locandina sopra), nerd tutto amici e famiglia, che viene catapultato nel mondo dello spionaggio quando un supercomputer con tutti i segreti della CIA gli viene impiantato nel cervello suo malgrado. Questo fa di lui una risorsa da proteggere, e il governo affida la sua sicurezza a un agente della CIA, Sarah Walker (Yvonne Strahovski, nella locandina sopra) e a uno del NSA, John Casey (Adam Baldwin). La prima ? una donna estremamente bella, e il suo fascino cattura in pieno lo stesso Chuck e il suo migliore amico Morgan (Joshua Gomez) e sua sorella Ellie Bartowski (Sarah Lancaster), le persone pi? importanti per Chuck. La storia ruota intorno al fatto che il coinvolgimento di Chuck con i segreti governativi deve rimanere del tutto segreto, per proteggere s? stesso e i suoi familiari. Per questo Sarah e Chuck fingono di essere fidanzati, in modo che la bionda agente della CIA possa sorvegliare Chuck senza destare sospetti, mentre Casey diventa un vicino di casa e collega di Chuck al Buy More di Burbank, un negozio di elettronica. Nel corso delle stagioni poi il rapporto fra i personaggi evolver?, e nonostante i protocolli lo vietino, Chuck e Sarah, dopo un continuo inseguirsi reciproco, inizieranno una relazione vera, non pi? solo di copertura, e Chuck e Casey diventeranno amici, nonostante il carattere da "duro" di quest'ultimo.

 

 

La serie secondo me ? appassionante perch? ? un mix fra commedia, azione e suspance, e perch? i personaggi hanno caratteri molto marcati ed ? bello seguire come evolvono nel corso delle stagioni. Contrariamente a quanto pu? sembrare leggendo la trama di sfuggita, infatti, credo che questa serie tv sia molto originale e non banale, perch? sa essere divertente e coinvolgente allo stesso tempo, e riesce anche a passare dei messaggi molto positivi. Poi Chuck non ? il solito agente segreto super figo con mille risorse, ? un ragazzo come tanti altri che viene catapultato in un mondo che non ? il suo, e cerca di rimanere s? stesso. Inoltre, certi personaggi secondari come i colleghi di Chuck al Buy More sono semplicemente comici, o anche il modo da fare da duro di Casey assume caratteri quasi caricaturiali facendolo diventare comico.

 

Sfortunatamente la serie ? destinata alla chiusura e la quinta stagione (in onda ora negli USA) sar? l'ultima. "Chuck" ? prodotto dalla NBC e dalla Warner Bros., e alla fine di ogni stagione la riconferma ? sempre stata in dubbio a causa di ascolti non eccezionali (influenzati anche qui dal palinsesto USA, che metteva Chuck in concorrenza con programmi pi? famosi tipo Dr House o Grey's Anatomy) ma i fans si sono sempre mossi con campagne pro-rinnovo e fino alla 5? stagione hanno avuto successo. In Italia, come detto, ha un discreto seguito di fans ma non ha avuto il successo che hanno avuto altre serie tv, a causa di palinsesti scomodi e pessima gestione della pubblicit?. Sono convinto che con un maggiore risalto mediatico avrebbe avuto un discreto successo, perch? appunto ? un telefilm molto vivace e si lascia seguire senza troppi patemi, riuscendo anche ad essere estremamente coinvolgente. Io mi sono appassionato guardando il finale della terza stagione su italia 1, coinvolgente e anche drammatico come un vero spy-movie ma anche con tratti divertenti e "leggeri". Poi c'? anche la grande bellezza della protagonista femminile, Yvonne Strahovski (Sarah nel telefilm), che sicuramente cattura parecchio l'attenzione (un po' come Tredici in dr House). Inoltre, anche le colonne sonore sono sempre adatte, con brani recenti e non ma sempre orchestrati in maniera perfetta. Grazie a San Streaming ho cominciato a guardare anche gli episodi vecchi per capire bene la storia e mi ha preso al punto che sono arrivato a vedere tutti e 78 gli episodi finora trasmessi in italiano (4 stagioni) in meno di un mese, grazie anche al fatto che anche dei miei amici sono appassionati e spesso li guardavamo insieme nelle serate dove non avevamo un cacchio da fare :asd:

Come tutte le serie tv, con il tempo l'originalit? delle trame dei singoli episodi ? venuta un po' meno, ma nonostante questo riesce a essere lo stesso coinvolgente secondo me.

 

 

Sperando di non avervi annoiato, a voi la parola sulle vostre serie preferite :)

Modificato da alby27

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le principali serie tv che ho seguito ultimamente

 

game of thrones

alias

battlestar galactica

day break

lost

kekkon dekinai otoko

flashforward

fringe

visitors

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c? gi? un topic sui telefilm

 

Lo ricordo anche io.

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Carino Chuck, lo seguivo tempo fa in contemporanea con l'america ma a causa di mancanza di tempo e di troppi show in palinsesto l'ho mollato.

Ora seguo principalmente:

Breaking Bad?[uno dei telefilm migliori della storia]

Mad Men

Il Trono di Spade

The Walking Dead

American Horror Story

Sherlock

True Blood

Boardwalk Empire

Dexter

Misfits

 

Mentre recupero vecchi telefilm che non avevo ancora finito di guardare...

 

Insomma, cerco di concentrarmi sulle serie via cavo che di solito presentano una qualit? decisamente maggiore [HBO e AMC su tutti]...

 

kekkon dekinai otoko

Alcuni miei compagni di giapponese lo seguono in originale e mi dicono sia fatto molto bene e che aiuti anche a comprendere diversi usi del paese...

Modificato da Eraserhead

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ovvio che l'ho seguito in originale. l'ho trovato molto carino.

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se non la smetti di dire " ovvio " ti tiro una sberla :whistling:

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sar? una deformazione, come i matematici che dicono sempre "? banale" :asd:

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