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Sebastian Vettel arzillo capellone
Bigmeu ha risposto a L.Costigan in una Discussione nella sezione Formula 1
Mah, io pur avendolo criticato aspramente quando ha fatto le cappellate, ritengo ancora Vettel una delle migliori scelte possibili per la Ferrari. Sia come eventuale contendente al mondiale sia come ipotetico scudiero di Leclerc. Se dovessi scambiare la sua figurina con quella di un altro pilota sulla griglia, lo farei ad occhi chiusi solo con quella di Verstappen o di Hamilton, per ovvi motivi. Ci penserei su invece se dovessi scambiarlo con Sainz e Ricciardo. Il primo perché non è mai stato in un ambiente top, il secondo perché è scappato da Max e Charles non è da meno. Al massimo potrei considerare Bottas, ma paracarro come in Mercedes. Tutti gli altri al momento o sono decisamente un azzardo troppo grande per rinunciare a Seb(Norris, Russell, Giovinazzi, Kvyat ecc) o non sono nemmeno considerabili per quel ruolo (Magnussen, Grosjean, Gasly, Stroll, ecc). Seb quando è in giornata non ha nulla da invidiare ad Hamilton, Max e Charles. Non ha però un carattere forte e ha bisogno di essere sempre coccolato da tutti. Quindi se fossi Ferrari rinnoverei con Seb, se fossi Seb o lavoro sulla mia testa per non essere così fragile e rinnovo per più di un anno, o cambio aria subito e non perdo tempo. La F1 dimentica in fretta. Bastano 4 gare sbinnate e diventi un brocco, con 4 gare dominate ti paragonano ai migliori. -
Concordo, ma io mi riferivo ad un discorso più ampio. Ovvero chi si lamenta che le aziende pensano ai profitti e non alla salute, però guai a rinunciare allo stipendio nel caso l'azienda chiuda. Se guardiamo nel nostro piccolo ognuno di noi è una piccola azienda, con costi fissi (affitto/mutuo e bollette) e costi variabili (cibo e altro) per quanto si possano far tendere a zero i costi variabili, quelli fissi stanno li e non si possono evitare. Nessuno nel suo piccolo rinuncerebbe volontariamente allo stipendio, perché altrimenti non potrà pagare i costi fissi. Uno è costretto ad accettare cig o alle ferie perchè l'alternativa è vedere la propria azienda chiudere e restare quindi senza stipendio per molto più tempo. Proprio per questo i discorsi qualunquisti/moralisti del "le aziende pensano al denaro" non hanno senso. Se non pensassero al denaro non avrebbero senso di esistere. Non penso che nessuno al mondo si sia mai messo a fabbricare travi di metallo o ad allevare bestiame per diletto, uno lo fa perché ha un interesse economico che lo spinge.
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Io continuo a ripeterlo, non ha senso guardare i picchi o chi ha fatto meglio o peggio giornalmente. Ieri la Francia ha fatto +17k contagi, ma non è un dato rilevante se preso in senso assoluto. Magari hanno decuplicato il numero di test giornalieri e quindi il numero è più alto. Per giudicare come si comporta/si è comportato uno stato bisogna rapportare i dati con la popolazione. Gli USA che sono palesemente in fase pre picco hanno 2000 casi per milione, noi ne abbiamo 2800 e volendo siamo in linea con altre realtà europee, Francia 2500, il Belgio 3000, l'Irlanda 2700. Inghilterra e Germania stanno facendo un pelo meglio, 1500 e 1600 casi per milione. la Spagna è a 4000 casi per milione. I paesi medi si attestano tra i 2000 e i 3000 casi per milione. Poi sopra i 3000 ci sono tutta una serie di microstati che hanno i dati "falsati" dall'esiguo numero della popolazione (San Marino, Vaticano, Andorra, Islanda ecc) e l'unica realtà di spicco è la Spagna. Questi numeri andranno valutati alla fine, ma già oggi a me pare palese che l'Italia nonostante tutto abbia fatto meglio di molti altri, trovandosi per prima tra le grandi nazioni occidentali e da sola ad affrontare il contagio. Gli altri, pur avendo avuto più tempo per prepararsi, hanno preso la rincorsa e pian piano ci supereranno. La Francia ci passerà oggi sul conteggio totale dei casi, nonostante abbia fatto solamente un quarto dei test che abbiamo fatto noi (5000 per milione mentre noi siamo a 20000),l'UK se va avanti di botte di 5000 arriverà presto e anche qui i test sono bassi.
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Il gp d'Australia è un caso limite, poichè la pandemia era ancora in fase embrionale e solo pochi governi avevano vietato assembramenti ed eventi vari, chiunque avesse preso la decisione di annullare il gp avrebbe anche dovuto pagare fior fior di penali. Posso farti una domanda personale? Sei imprenditore o dipendente? Il buon senso si piega al profitto perché non è solo una questione di profitto. Finché il rischio è considerato minimo, chiunque gestisca un business propenda sempre per andare avanti e non fermare le attività, ci sono spese fisse che devi pagare comunque e contratti in essere da rispettare, magari se già prima si stava in equilibrio precario, il mancato profitto per un mese ti da il colpo di grazia. Ogni azienda ha penali da pagare se non consegna il prodotto per il giorno stabilito o non fornisce la prestazione per cui è pagata e finché non è il governo a dichiarare la causa di forza maggiore, se chiudi per "buonsenso" devi anche essere in grado di pagare le penali. In più fermarsi autonomamente vuol dire cedere fette di mercato alla concorrenza. Se il buon senso prevalesse sul profitto sarei favorevolissimo a vedere aziende abbassare le serrande per la sicurezza dei dipendenti, ma allora anche i dipendenti devono rinunciare interamente al proprio stipendio, alla fine è profitto pure quello. Invece i dipendenti sono tutelati e le aziende devono comunque pagare gli stipendi, però senza avere entrate. Il mio capo in Uk me lo ha detto chiaramente, nonostante dia lavoro a 20 persone per lo più del continente, lui finché il governo non ha dato direttive lui ha dovuto gestire il business come se nulla fosse, altrimenti c'era l'altissimo rischio di andare a gambe all'aria, nonostante nel campo della progettazione architettonica di ponti e infrastrutture ci siano si e no altri 4 o 5 competitor nel mondo. Figurati tutte le aziende che hanno milioni di competitor, se tu chiudi perdi di affidabilità e fiducia e il tuo cliente si rifornirà da un altro per sempre.
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@andycott i dati spagnoli sono aggiornati due volte al giorno, uno verso mezzogiorno e uno verso tarda serata. Questo perché alcune regioni (tipo la catalogna se non erro) comunicano i dati in serata. Va in ogni caso tenuto conto che le sue realtà sono abbastanza differenti. Il fatto che la loro curva sia scesa più rapidamente rispetto al picco non è rilevante e ci sono mille spiegazioni possibili. In generale la Spagna ha 15 milioni di abitanti in meno dell'Italia, distribuiti su un territorio più ampio (300 000 km2 l'Italia, 500 000 la Spagna). Non conosco la distribuzione, ma è plausibile che Madrid abbia una popolazione più giovane rispetto alla Lombardia e che i vecchi tendano a sposarsi sul mare. L'età media nella provincia di Madrid è 41 anni, a Milano 44. Magari il tessuto sociale è pure composto differentemente, con anziani e giovani che vivono separati, al contrario in Italia la tendenza è quella di unire la famiglia sotto lo stesso tetto (spesso perché il tetto è dei genitori e i figli non possono lasciare la casa). Insomma guardando solo i numeri senza analizzarli il dato non è rappresentativo, anzi in rapporto alla popolazione loro hanno circa 1000 casi in più per milione, a fronte di mezzo milione di test in meno.
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Gran Turismo Sport - PS4
Bigmeu ha risposto a Asturias in una Discussione nella sezione Videogiochi & Simulatori di Guida
@ema00 @Asturias @Mito Ferrari vi andrebbe una garetta stasera? -
Ma quanto guadagna la gente?
Bigmeu ha risposto a chatruc in una Discussione nella sezione Discussioni Off-Topic
Concordo in tutto e per tutto. Anche io da espatriato a Londra mi sono ritrovato a fare paragoni con l'Italia e non c'è un singolo punto in cui il nostro paese ne esce vincitore. Tralasciando l'aspetto burocratico, dove il datore di lavoro non ha nulla a che vedere. Nonostante io a 27 anni sappia già il giorno in cui potrei andare in pensione e la cifra che mi spetterebbe. Cosa che in Italia non esiste. È verissimo che nei paesi anglosassoni il lavoratore è visto come una risorsa da tutelare, non un frutto da spremere. Io mi sono stupito del fatto che i miei capi abbiano "rimproverato" me ed altri miei colleghi perché è capitato che abbiamo lavorato fino ad oltre l'orario d'ufficio, ma anzi si sono addirittura scusati perché spetta a loro pianificare il lavoro e quella volta era andato male qualcosa. In Italia nel mio campo (architettura) gli orari e i weekend sono per quelli affermati, gli altri si attaccano. Spesso sei assunto a partita iva e la tua giornata è di minimo 12 ore. Ed è altrettanto vero che gli anglosassoni valorizzano e riconoscono il talento e fanno di tutto per farti emergere e farti crescere. Anche perché hanno capito che quelli buoni portano più soldi di quelli con lo zio parlamentare. Quelli buoni restano buoni sempre, lo zio deve essere rieletto. In più un gruppo di dipendenti competenti rende comunque l'azienda più forte e in grado di ottenere maggiori guadagni poiché può fornire un prodotto di una qualità maggiore. Al contrario, come dici tu, nei paesi latini, il guadagno lo si vuole aumentare sempre attraverso il taglio dei costi, andando però a riflettersi sulla forza lavoro, che non darà il meglio e produrrà lavoro di qualità peggiore che di conseguenza varrà meno e obbligherà in loop il datore di lavoro a tagliare i costi. -
No, non è ovvia. Non è ovvia perché prima di tutto non si sa quando l'epidemia sarà risolta. Bisogna vedere quando poi sarà di nuovo possibile viaggiare e se le nazioni decidano di aprire i confini così velocemente. Ad oggi solo Ferrari e Alfa Romeo non hanno staff nel Regno Unito, che non è al punto dell'Italia in termini di epidemia, ma anzi è parecchio indietro e non stanno prendendo misure similari. Il lockdown in atto in Inghilterra è farlocco. Prima di giugno qua in UK non si risolverà niente, ma forse i primi segni di normalità si vedranno a luglio. Ma anche se fosse che domani magicamente Italia, Svizzera e UK si svegliassero con 0 casi, pensi che una qualsiasi nazione che l'ha scampata o l'ha contenuta, decida di accogliere migliaia di persone provenienti da paesi molto più colpiti? Non è ovvia perché per tutte le gare extra europee servono tempi tecnici di spedizioni di mesi, senza escludere i tempi organizzativi che servono agli stessi autodromi. Monza per il Gp e Monza per una qualsiasi altra gara, per ragioni principalmente televisive hanno due facce completamente differenti, immagino sia lo stesso per tutti gli altri autodromi. Non è ovvia perché l'anno e i contratti finiscono comunque il 31 Dicembre e più il tempo passa e meno weekend rimangono per correre. Il clima è comunque fuori dal controllo umano, il Gp del Canada non lo puoi correre oltre metà settembre perchè poi fa freddo, e lo stesso vale per i Gp del nord Europa. Il Bahrein non lo puoi recuperare in estate perché le Pirelli si sciolgono. Per i Gp asiatici bisogna tenere conto della stagione delle piogge. Nessun team pagherebbe milioni per spedire materiali in un posto per poi rischiare di non correre. È un rischio accettabile in una stagione normale dove sono già calcolati eventuali passaggi a vuoto, non lo è quando provi ad andare a Montreal a fine ottobre sperando che non nevichi. Se poi l'idea è campare con i diritti televisivi, ci sono mille modi per spremere le tv senza dover spostare il costoso baraccone. Ad oggi tutte le Pay tv sportive sono alla disperata ricerca di qualcosa da mandare in onda. Sky F1 a momenti manda in onda anche le gare virtuali di Gran Turismo Sport della parrocchia. I team e la F1 possono aprirsi un po' di più e concedere maggiori interviste e speciali. Montemagno su youtube sta intervistando chiunque, da 1h ad 1h e mezza di contenuti live e genuini di personaggi di spicco di vari settori. Non vedo perchè non possano fare la stessa cosa. Serve però fare un passo di lato sul format e cercare di lasciare a casa lo spettacolo, a favore della genuinità del personaggio. Alla fine seguire Lando e company che fanno le gare online piacciono non tanto perchè guardi la gara, ma perchè sono loro stessi, fanno caciara, batutte e sono fuori dal personaggio che siamo abituati a vedere durante i weekend di gara. Ad oggi ai team conviene "congelarsi", sfruttare gli aiuti dei governi, in Uk se non sbaglio il governo passa fino all'80% degli stipendi, e assestarsi sullo spendere la cifra più vicina possibile allo 0. È ovvio che i team piccoli ne usciranno indeboliti più di quelli grandi, ma sarà compito di Liberty media ed eventualmente dei team più grandi, aiutarli per non lasciare indietro nessuno.
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Beh è vero a metà. I commissari di percorso, gli addetti antincendio, i trattoristi, le ambulanze e tutto quello che ha a che fare con l'attività in pista è identico sia che il gp si corra senza spettatori sia che ci siano 10 milioni. Le tribune temporanee come quelle presenti a Lesmo, sono montate da uomini dell'ufficio tecnico dell'autodromo, gente pagata in ogni caso, sia che si corra con pubblico sia senza. L'unica cosa che cambierebbe sono i tipi che controllano i biglietti, ma essendo solitamente posizionati in varchi prestabiliti, il numero di persone risparmiate è irrisorio. Per quanto riguarda la sicurezza, pensando a Monza per esempio, poco cambia rispetto al solito, anzi dovranno assumere ancora più gente incaricata del controllo delle recinzioni. I servizi di sicurezza pubblica non sono a carico dell'autodromo e quindi non hanno costo e non farebbero differenza. Mentre al contrario tutte le entrate economiche sarebbero azzerate. Nessun paninaro/negozio che paga la piazzola, nessuna eventuale percentuale dalle vendite. Nessuna entrata generata dal pubblico.
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Parliamo di Architettura
Bigmeu ha risposto a Bigmeu in una Discussione nella sezione Discussioni Off-Topic
Se ti dicessi che esistono grattacieli costruiti dall'alto in basso? Come dice il buon Crucco, gli ingegneri sono parte integrante del processo. Sebbene un architetto debba essere in grado di capire e giudicare il comportamento strutturale della sua struttura, dato che comunque dovrà certificarne la stabilità, tutto l'aspetto dei calcoli e materiali strutturali è compito dell'ingegnere. L'architetto può suggerire la tipologia strutturale ( calcestruzzo, acciaio, legno ecc) se necessita di caratteristiche particolari negli spazi da lui ideati. In ogni caso, tutto ciò che è più grande di una palazzina residenziale è sicuramente frutto di una collaborazione fra un team di architetti e uno di ingegneri e spesso anche molte altre figure professionali. Il progetto diventa quindi un processo iterativo in cui si testano soluzioni e si verifica qual'è la più idonea per tutti. L'architetto non ha potere decisionale sui macchinari e le modalità di costruzione, ma spesso nelle costruzioni complesse lavora parallelamente all'impresa costruttrice per definire la migliore soluzione al problema. Io per esempio mi occupo del design di ponti, in questo periodo sto lavorando a due progetti, una nuova autostrada nella campagna inglese e un ponte basculante nel centro di Londra. Nel primo caso, per conformazione del terreno e altre problematiche tecniche abbiamo una dimensione massima possibile per le gru cingolate in cantiere. Questo vuol dire che abbiamo un limite di peso per ogni elemento strutturale prefabbricato e quindi dobbiamo lavorare per creare un design che non abbia elementi con dimensioni tali da non eccedere quel peso. Nel secondo caso invece, avendo la possibilità di trasportare l'intera struttura su chiatte e metterla in posizione senza sollevamenti, il peso non è un problema. In quel caso però il fatto che il ponte debba aprirsi ci ha visti collaborare con esperti di sistemi idraulici per ottimizzare il bilanciamento della struttura e minimizzare il consumo energetico e la dimensione degli elementi che permettono il movimento. Diciamo che non abbiamo potere diretto sulla costruzione, ma è anche vero che spesso le nostre decisioni influiscono direttamente sui processi costruttivi scelti. Se per esempio a Genova avessero deciso di optare per un ponte sospeso o un arco, avrebbero adottato metodi di costruzione differenti. @crucco beh dillo che giochi quasi in casa. Il fatto che chiunque possa diventare architetto è vero, ma allo stesso modo chiunque può diventare medico. Dopo 5 anni di studi uno conosce le nozioni fondamentali del buon costruire, purtroppo però ci sono delle cose che non si possono insegnare, come il gusto. @Ferrarista Il problema di Morandi fu quello di non considerare il mare come fattore. Il sistema costruttivo era sicuramente particolare ma risultava comunque fuori luogo per il contesto in cui era inserito. Il buon Morandi ha provato a replicare in serie lo stesso ponte, sperando così che il suo metodo diventasse celebre quasi quanto il sistema Nervi, senza ovviamente riuscirci. Comunque è vero che il mondo è pieno di opere ardite che forse hanno fatto il passo più lungo della gamba, ma bisogna anche considerare che per esempio l'aeroporto di Kansai ha visto l'inizio dei lavori per l'isola nel 1987 e purtroppo in quel periodo le simulazioni a computer erano tutt'altro che realtà. Lo studio delle correnti e dei fondali è stato probabilmente fatto fisicamente, magari con prove esplorative poco accurate o semplicemente un campione di sabbia di prova restituiva un risultato di portanza differente da quello che era la realtà. Adesso a dubai costruiamo isole artificiali come se non avessimo fatto altro per tutta la nostra esistenza. Però il progresso si fonda sui fallimenti e su tentativi di uomini geniali. Se Brunelleschi avesse preferito passare il suo tempo con le donzelle toscane, oggi Firenze avrebbe una cattedrale con un enorme buco al centro. -
Ponte crollato a Massa
Bigmeu ha risposto a PheelD in una Discussione nella sezione Discussioni Off-Topic
A parte che l'articolo ipotizza una fuga di gas, in ogni caso il problema delle infrastrutture italiane è alla radice. Molte strutture sono state costruite in calcestruzzo armato perché 70 anni fa si pensava che fosse un materiale eterno. Beh attenzione attenzione, non lo è. Non lo è se costruito a regola d'arte e lo è ancor meno se costruito, come sovente accade, "all'italiana" ovvero in economia, con materiali grezzi non del tutto idonei come sabbia di mare e acciaio non di prima scelta, uniti a processi costruttivi non di prima qualità. Magari pure su appalti con infiltrazione mafiosa. Banalizzando, l'accoppiata calcestruzzo-acciaio è quasi la perfezione in edilizia. L'acciaio risponde a tutte le forze che generano tensione mentre il calcestruzzo risponde alle forze di compressione, fornendo anche un involucro protettivo all'acciaio, che altrimenti ossiderebbe troppo in fretta e perderebbe in relativamente poco tempo le capacità statiche. Questa accoppiata però ha un grande svantaggio, è difficilissimo verificare cosa succede all'interno della struttura se non con prove invasive, ovvero danneggiare volutamente una piccolissima porzione di calcestruzzo per arrivare a vedere la condizione della maglia metallica all'interno. Considerando che ormai qualsiasi cosa si costruisca viene ipotizzata per durare 120 anni con la dovuta manutenzione (ordinaria e straordinaria), capirete che strutture che arrivano a 70-80 anni in Italia, si possono considerare vecchie e necessiterebbero di pesante manutenzione, che purtroppo si è impossibilitati a fare in quanto i soldi scarseggiano e si cerca di prorogarli fin quando non sono veramente necessari. Leggasi che tirano avanti sperando non succeda nulla e di accorgersi in tempo di eventuali segnali di cedimento. Ogni tanto accade, ogni tanto no. Quando una struttura viene progettata, si tengono conto dei carichi di esercizio, ovvero le sollecitazioni tipiche che quella struttura dovrà subire, (traffico, vento, condizioni meteorologiche, etc) più alcune sollecitazioni extra come eventuali azioni sismiche o idrologiche. Con la normativa vigente ci sono dei livelli, chiamati Stati Limite, a cui la struttura deve rispondere in caso di eventi eccezionali. Si va dagli stati limite di operatività, ovvero le condizioni per la quale la struttura non presenta danni particolari e può continuare ad essere utilizzata, fino agli stati limite ultimi di prevenzione del collasso, in cui la struttura pur essendo fortemente danneggiata rimane ancora in piedi nelle sue parti strutturali (in questa condizione è già computata l'eventualità di morti e feriti gravi). È quindi evidente che una struttura viene progettata e realizzata, sia pensata per resistere a sollecitazioni molto maggiori di quelle "standard", questo margine di sicurezza è molto molto grande. Mi è capitato di lavorare con ingegneri che pur di stare sicuri si avvicinavano a raddoppiare il margine di sicurezza necessario, ovviamente a fronte di un costo maggiore. In una nazione in cui però le gare d'appalto sono fatte sostanzialmente al massimo ribasso, ripeto massimo ribasso, come si può immaginare per ottenere un'opera economica bisogna fare dei compromessi su altro, strutture, materiali, soluzioni tecniche e costruttive, manodopera ecc. Economie che in ogni caso vengono disattese da varianti in corso d'opera giustificate spesso da condizioni non note al momento della gara o note ma volutamente ignorate. Da uno stato che preferisce la semplice economicità (sulla carta, ma quasi mai alla fine del processo) rispetto al rapporto qualità/prezzo, non ci si può aspettare altro che infrastrutture fatiscenti e molto costose da mantenere. Dopo tutto questo spiegone, colgo l'occasione per esternare un'idea che ho da un po di tempo. Vorrei creare nel Forum una discussione riguardante l'architettura, dove magari approfondisco qualche argomento o racconto qualche curiosità su edifici o architetti. Potrebbe interessare? -
Gran Turismo Sport - PS4
Bigmeu ha risposto a Asturias in una Discussione nella sezione Videogiochi & Simulatori di Guida
Ci sono anche io nel caso di gara online! Però ho il pad, non mi sono ancora convinto a spendere 2 soldi per il volante. -
Purtroppo facendo parte dei cittadini che lui guida, non posso che essere d'accordo con te. Ma vedendo anche come si comportano gli inglesi, non è che lui abbia agito in controtendenza. Anzi, molti di quelli che prima lo detestavano ora lo vedono come un capo di stato eccellente. Se dovesse lasciarci le penne verrà ricordato come l'uomo che ha guidato il paese nonostante la malattia e che non ha mollato fino all'ultimo. Eroe nazionale, santo subito.
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Per quanto Boris non goda della mia simpatia, devo dissentire dalla tua affermazione. Il buon mattacchione è una delle più alte cariche di una delle più importanti economie mondiali. Quindi in questo momento la sua vita vale più della vita di altre persone. Non tanto sotto l'aspetto etico, li uno vale uno per dirlo con uno slogan a noi noto, ma quanto sotto l'aspetto economico e sociale. Il mondo sta affrontando una crisi senza precedenti e se una nazione si ritrovasse senza guida il caos sarebbe maggiore. I mercati reagirebbero molto male e la situazione si aggraverebbe ulteriormente, lasciando molte più persone senza lavoro e senza prospettive. Per quanto una parte di me troverebbe interessante e alquanto Dantesco che il buon Boris si ritrovi sotto terra nel girone delle "pecorelle immuni", penso che la sua vita, in quanto Primo Ministro, misurata sulla comunità valga più della mia, banale architetto di ponti, e per questo vada preservata.
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Ma tu hai perfettamente ragione. Ragioni però nella tua ottica personale di singolo individuo. Che male fa uscire a correre? nessuno, anzi ti aiuta a stare in salute. Ma dal momento che quando era concesso, la gente la usava come scappatoia e gente con il fiatone a fare 3 gradini si è scoperta maratoneta, è stato necessario proibirlo a tutti. Che male c'è andare una volta in più al supermercato? nessuno in linea teorica. Ma se in una città da 3000 famiglie ogni famiglia fa 2 mini spese settimanali invece che 1 grande, ti ritrovi con il doppio degli accessi ai supermercati, il doppio di persone in giro e un rischio maggiore che un asintomatico contagi qualcuno. O che banalmente 2 auto si tamponino e qualcuno abbia bisogno del pronto soccorso, o uno correndo cada e si spezza un braccio. Non sei tanto tu come singolo cittadino che, volendo puoi prendere tutte le precauzioni necessarie, ma quanto risulterebbe ancor più complicato allo stato controllare le ragioni per cui ognuno è fuori casa e soprattutto sarebbe impossibile ridurre al minimo eventi accidentali che possono avvenire e caricare la sanità. (si è vero anche in casa ci si fa male, ma almeno dimezziamo gli scenari possibili). Il singolo in sé non ha colpe. Ma quando il singolo è parte di una comunità che agisce irresponsabilmente allo stesso modo, allora si le colpe della comunità si suddividono tra i singoli. È altrettanto vero che ormai come singoli individui non si è più autosufficienti, alcune persone sono forzate ad andare a lavoro perché altrimenti la nostra società collasserebbe in uno scenario di chiusura totale. Si può fare a meno del parrucchiere, ma non si può fare a meno del commesso del supermercato o dell'idraulico se salta un tubo. Alcune aziende possono chiudere, altre che hanno produzioni continue no, subirebbero un danno irreparabile che nessun aiuto statale potrebbe coprire. Ovviamente si cerca di chiudere tutto il possibile pur mantenendo la comunità alla soglia minima di attività possibile, chiedendo un "piccolo" sforzo ai lavoratori che fanno lavori utili ma non essenziali.
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Si ma in Renault non è da solo, è parte di un team e soprattutto ci sono una marea di step da superare prima della delibera di una livrea, casa madre in primis. Effettivamente dentro li pare sprecato, le livree F2, FE e anche rally (se non erro quelle hyunday sono sue) sono molto molto fighe. Mi sembra però che le copertine dei GP di Renault siano opera sua. Quelle sono molto belle.
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E cosa dovrebbero fare? Quando hanno chiesto gentilmente la gente andava a farsi gli aperitivi, sbeffeggiando le direttive del governo. Addirittura quando hanno iniziato ad imporre c'era gente che usciva per fare 79 centesimi di spesa, oppure si ritrovava con gli amici per fare la passeggiata nel parco. Finché la popolazione si mostra carente di senso civico e guarda solo ai propri interessi, fottendosene delle direttive, allora il pugno diventa più duro. Ricordati che comunque le forze dell'ordine non è che in questo periodo stanno facendo festa. Sono tutti impegnati con turni straordinari per mantenere il controllo della pandemia ed evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Hanno chiesto di restare a casa, a lavorare o nel "migliore" dei casi in pigiama a guardare la tv. Non di lasciare tutto e andare al fronte. Se questi sono considerati sacrifici... Per quanto riguarda l'economia il governo si sta mobilitando, ha già stanziato alcuni aiuti per i lavoratori autonomi e sicuramente ne arriveranno altri in futuro. Per i lavoratori dipendenti ci sono altre forme di sussidio che sono evidentemente misure temporanee nell'attesa che l'impresa riprenda a lavorare. Se invece uno ha sempre lavorato in nero, eludendo o evadendo le tasse, beh onestamente ca**i suoi se non arriva più a fine mese. Adesso non si può correre a piangere da mamma Italia per chiedere aiuto. Ci si sta trovando ad affrontare un evento eccezionale, che potrà essere considerato come una guerra mondiale del nostro secolo (sperando che non ne arrivi una), è ovvio che comunque ci si sia trovati impreparati e che quindi tutte le misure atte a contrastarlo debbano essere fatte applicare nel migliore dei modi possibili, a volte dimenticando anche i modi cortesi.
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Non puoi estendere contratti in modo random per un anno. Al massimo possono prorogare la scadenza fino al giorno dell'ultima gara e poi dal giorno dopo liberi tutti. Ma un intero anno non è possibile. Questo però apre comunque a scenari paradossali. Nel caso Hamilton si stia giocando il mondiale ma voglia cambiare aria, potrebbe trovarsi a dover negoziare l'estensione del contratto per poter correre le ultime gare dovendo praticamente sottostare alle condizioni Mercedes, che altrimenti potrebbe benissimo lasciarlo a casa e agevolare l'ambientamento al suo sostituto.
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Sponsor che portano soldi (Deletraz) e far parlare un po di se con il nome (Fittipaldi). Tenendo conto che comunque qualcuno a simulatore lo devi far girare, ecco il motivo degli accordi.
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Sono andato indietro qualche pagina per vedere se ci fosse una discussione analoga, nel caso mi sia sfuggita chiedo perdono. Dato il recente comunicato FIA riguardante la Ferrari, pare evidente come la federazione sia in difficoltà nel verificare la conformità delle vetture a causa, in primis della complessità delle vetture stesse, ma soprattutto della complessità del regolamento. Non sarebbe meglio che la federazione scrivesse regolamenti più semplici ma allo stesso modo meno aggirabili e contemporaneamente fissi unicamente dei parametri di controllo più semplici? Per esempio se fosse definita la massima potenza trasferibile a terra o il quantitativo massimo di benzina utilizzabile, rapportato alle caratteristiche del circuito e in maniera stringente. Tipo adesso sono 105kg se non erro. Si lasciano 105 per Monza e si mettono che so 70 a Monaco dove il consumo è minore. Insomma fregandosene bellamente dei passaggi intermedi ma verificando unicamente il risultato finale e la conformità In principio delle altre componenti (ovvero che il motore sia co X cilindri, turbo ibrido. Non importa di pressioni o altro, l’importante che alla fine all’asfalto arrivi x potenza con un picco di y per tot secondi.
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Anche in Uk le direttive sono di stare in casa e isolarsi se si hanno i sintomi e contattare il servizio sanitario solo in caso in cui dovesse diventare grave. Ti chiedono pure di non chiamare al telefono oltre che non recarti in ospedali/medici/farmacie ecc. Per dire, a Londra ci sono moltissimi single, non per forza giovanissimi, che vivono in "monolocali" da soli e, per come è organizzata la società, puoi anche morire in casa che nessuno se ne accorge. (se non il landlord quando non vede l'affitto e ti viene a cercare).
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Vabbeh se tanto dichiareranno la Racing Point legale, è un attimo andare da un team e "chiedergli" la macchina del 2019.
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Chi trae vantaggio da un campionato breve?
Bigmeu ha risposto a MartinM in una Discussione nella sezione Formula 1
Tanto la partita sul DAS si gioca alla prima gara. Ferrari e RB sicuramente lo stanno studiando e nel caso fosse ritenuto legale e con un campionato 2021 con le stesse regole, lo introdurranno prima della fine del campionato. Altrimenti inizieranno a fare reclami e ricorsi a sfinimento. In linea generale con un campionato condensato, chi ha la macchina migliore alla prima gara, si porta il vantaggio fino alla fine. Per chi insegue, lo sforzo nel partecipare a numerose gare back to back, in cui il team vola da X a Y senza passare dalla sede, unito allo sviluppo simultaneo delle vetture, sarebbe insostenibile. -
Comunque, sportivamente parlando, alla fine questo virus potrebbe aiutare Ferrari per il 2021. In Inghilterra non stanno facendo nulla per prepararsi alla crisi, perchè ci sarà anche qua bisogno di chiudere tutto come in Italia, questo vuol dire che potenzialmente il caos durerà più a lungo ma soprattutto arriverà dopo. Probabilmente arriveremo in piena crisi tra maggio e giugno. Mercedes, Redbull, Mclaren, Renault, Racing Point, Williams, Haas hanno tutti le sedi in inghilterra. Se dovessero chiudere tutto, obbligare al telelavoro e limitare gli spostamenti, queste squadre si troverebbero "ostacolate" proprio nel momento in cui lo sviluppo sulle vetture 2021 sarà più intenso. Tutto questo mentre si spera che in Italia la crisi sia rientrata e tutte le attività abbiano ripreso regolarmente o quasi.
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Mah io invece vedo chiaramente un involuzione del team. Per ora abbiamo gli stessi punti della Williams. Sappiamo tutti dov’era la Williams l’anno scorso. Macchina completamente toppata, meglio pensare al prossimo anno.