rimatt

Come ho gi? detto altre volte, mi complimento con la McLaren per la lungimiranza di quella decisione. Davvero, non so come fai a criticare Newey, ma va be', il mondo ? bello perch? ? vario. :lol: Oggi ottimi Alonso, Vettel e soprattutto Button, che ha vinto meritatamente. Tutti e tre, chi pi? chi meno, ci hanno messo del proprio: l'impressione ? che fra le tre vetture quella leggermente meno prestante fosse la Ferrari, quindi lode ad Alonso, ma ci? non toglie che Button sia stato perfetto e Vettel grintosissimo (la partenza era al limite, la si fosse sanzionata non sarebbe stato uno scandalo). Alla fine s'? accontentato, ma solo alla fine: titolo strameritato, comunque, tra lui e Newey formano un bel team. Ottimo anche Schumi, veloce e concreto: se l'anno prossimo la Mercedes sar? all'altezza, ci sar? da divertirsi.

Ma no, poco dopo la corsa ha detto anche che Alonso ha dimostrato anche oggi di essere nettamente il miglior pilota. Comunque oggi una gara consistente e dei buoni punti per Schumi, la macchina sarebbe stata da settimo posto e lui ? arrivato sesto: meglio di cos? era dura. Mi aspettavo un pelino di pi? da Rosberg, che so, un ottavo posto... Stando cos? le cose, ? difficile capire a che punto stia la Mercedes: di sicuro meglio che a inizio stagione, ma i migliori rimagono ancora molto lontani. Certo ? che il team sta lavorando bene gi? da un po', il problema ? che il progetto iniziale era troppo scadente.

A me pare che prendendosela tanto comoda Hamilton abbia danneggiato tre piloti: Webber, Schumacher e se stesso.

Stamattina ho guardato i risultati delle qualifiche sul televideo Rai, e al posto di Bruno Senna c'era scritto Nick Heidfeld... L? per l? ho pensato a un appiedamento istantaneo di Bruno o a un incidente nelle ultime libere, ma poi per fortuna si trattava solo dell'abituale incompetenza Rai. Dopo quattro gare, questi non hanno ancora capito che Heidfeld non guida pi? la Lotus-Renault: complimenti, sempre sulla notizia!

Mah, non sono convinto... Senna va preso com'era, beatificarlo fa pi? che altro male al suo mito. L'agiografia non serve a nessuno, e secondo me se si vuole capire Senna occorre vederlo nella sua interezza, lati negativi compresi.

Be', insomma, il Massa visto fino al 2008 era un buon pilota. Ha quasi vinto un mondiale, era veloce sul giro secco, abbastanza affidabile... Non mi pare uno scandalo paragonarlo ad Alesi. Non fatevi ingannare dal fatto che oggi Massa ? palesemente bollito: negli ultimi due anni il brasiliano non ? pi? lui, per tutta una serie di motivi che non sto a ricordare. Il Massa pre-2008 non era affatto male, secondo me.

Sar? anche vero... Ma vogliamo ammetterlo o no che la Mercedes si sta dando da fare per migliorare la propria situazione, e che sta prendendo dei tecnici in gamba? Che dovrebbe fare Brawn per convincervi, comprare direttamente Newey?

Va be', ma sulla W03 ci si dovr? mettere le mani pi? volte, nel corso del prossimo anno, quindi ? bene che a occuparsene siano delle persone competenti.

Ol?! Speriamo in bene, la voglia c'? e questi acquisti rafforzeranno senz'altro la squadra. Tutto sta a vedere di quanto, visto che il gap da colmare coi primi non ? poco.

Di pi?, di pi?... Ho fatto due conti, in 30 giri Schumi ha mangiato a Rosberg una quindicina abbondante di secondi (divisi tra secondo e terzo treno di gomme). Proprio per questo ? stato un vero peccato quell'errore...

Non dimenticate che quando Button ha superato Schumacher, a monza, il tedesco aveva le gomme finite (e infatti s'? fermato a cambiarle nello stesso giro). Se non ci fosse stata una situazione del genere, oltretutto pure un po' caotica, col cavolo che Button avrebbe passato Schumi.

Da grandissimo estimatore di Sergio Bonelli/Guido Nolitta, vi dico che conoscerlo solo per il suo Tex ? come conoscere Mansell solo per quanto ha fatto nel 1990 (per fare un paragone automobilistico). Storie belle, ma, per il fatto che non "sentiva" molto il personaggio, non all'altezza delle sue cose migliori. Il modo migliore per conoscere lo sceneggiatore Sergio Bonelli ? leggere alcune storie della sequenza gi? indicato da Leno (Zagor 50/182) o dell'ancora pi? memorabile ciclo di Mister No, uno dei pi? grandi personaggi del fumetto italiano.

Non ? affatto paradossale che nella F1 odierna, con gomme di pastafrolla, DRS e diavolerie elettroniche varie, vincano sempre le vetture migliori; semmai, ? proprio perch? ci sono gomme di pastafrolla, DRS e diavolerie elettroniche varie che questo accade. Le recenti modifiche regolamentari, DRS in primis, hanno avuto un effetto: hanno reso quasi sempre possibili i sorpassi. Ora superare la macchina che si ha davanti ? molto meno difficile che in passato, e quasi sempre l'ordine d'arrivo finale rispecchia il livello dei valori in campo. Il pilota X, pi? lento di Y, riesce a sorpassarlo in partenza e gli si trova davanti? Ora, grazie al DRS e alle gomme che durano 3 giri, ? pressoch? certo che prima o poi Y riuscir? a passare X. Fino all'anno scorso, questo non accadeva, e il risultato finale poteva sorprendere, almeno fino a un certo punto: pensate un po', poteva perfino accadere che a volte NON vincesse la macchina pi? forte! Diavolo, Alonso ci ha perso un mondiale! Oggi non ci si scappa: la vettura pi? veloce in pista vince. Non so, magari da un certo punto di vista ? anche giusto cos

Giusto per precisare, quando ho iniziato a seguire la F1 (nel 1989) ero quasi del tutto digiuno di quanto successo negli anni precedenti, e la fama dei piloti mi era del tutto indifferente. Non ? che mi facessi condizionare dal passato dei piloti, insomma, ma solo da quel che vedevo in pista. L'infatuazione per Mansell fu istantanea, quella per Alesi non ? mai arrivata, nonostante il francese mi fosse abbastanza simpatico (ma qui non si parla di simpatia...). E dire che Jean venne da subito accolto nel circus come un pilota velocissimo e molto promettente, il cui obiettivo dichiarato era proprio quello di vincere in Ferrari (almeno cos? ricordo)...

Ho votato per l'opzione "cambiare aria" e per "deve capire da solo che si deve dare una regolata". Provo a spiegare le risposte: a livello teorico cambiare squadra sarebbe la cosa migliore per lui, a patto di andare in un team al vertice, ovvero Ferrari o Red Bull. La McLaren garantisce affidabilit? nel senso che si pu? essere ragionevolmente sicuri che la macchina sar? buona, per? per Hamilton ? ora di iniziare un altro ciclo, sarebbe lui stesso il primo a esserne rigenerato. Che poi la cosa non sia immediatamente possibile ? un altro paio di maniche, ed ? ovvio che piuttosto di andare in un team di secondo piano ? meglio che Lewis rimanga uno o due anni in McLaren. In quanto alla seconda risposta, premetto che non considero Hamilton un criminale, bens? un pilota aggressivo e combattivo che per? sbaglia troppo, e questo, oltre a renderlo una mina vagante (ormai da lui ci si aspetta sempre l'errore), ? controproducente, nel senso che lo porta a raccogliere molto meno di quanto potrebbe. Se Hamilton vuole crescere ulteriormente - di margine ne ha -, deve capire che portare a casa il risultato ? pi? importante che superare la macchina che si ha davanti non appena si apre uno spiraglio di dieci centimetri, a rischio di rovinare la corsa a tutti e due. Ham deve imparare a essere pi? freddo, a portare pazienza e a "leggere" meglio la gara. Non credo che per farlo sia necessario sacrificare tutta la sua aggressivit?, n? modificare troppo il suo stile di guida.

Vero, ma l'unica vittoria di Alesi com'? arrivata? Grazie a un ritiro di chi era in testa. Comunque, alla base della mia non eccelsa considerazione dell'Alesi pilota ci sono principalmente delle sensazioni, magari poco obiettive ma abbastanza chiare: nella mia mente di tifoso e appassionato Alesi non ha lasciato un gran ricordo, a differenza di ***. A Mansell sono bastate un paio di corse in rosso per entusiasmarmi e per farmi diventare suo tifoso per sempre; ad Alesi non sono bastati cinque anni (e scusate il paragone). Di Massa non sto neanche a parlarne, perch? ? uno che non mi ha mai convinto del tutto.

Vuol dire molto pi? di qualcosa? Immagino di s?, ma non sempre. Altrimenti, a guardare il 1994 potremmo dire che a parit? di tutto Berger era molto pi? forte di Alesi, a guardare il 1990 potremmo dire che Mansell era un mezzo brocco e via dicendo. I numeri saranno anche aridi e da soli non vorranno dire quasi niente, ma un minimo di significato ce l'hanno, secondo me.

Guarda, non volevo certo fare polemica, e sono anche convinto che Alesi fosse un pilota molto migliore di Herbert, per? ? anche stato anche uno che, per un motivo o per l'altro, ha vinto poco o niente. Un pilota medio(cre) come Herbert ha vinto tre gare, Alesi solo una. E questo, per me, vuol pur dire qualcosa. E citando Herbert non volevo certo dire che la Benetton era cos? forte che vinceva pure lui, ma solo che anche un pilota senza doti particolari (Herbert ? il primo che m'? venuto in mente, non particolarmente scarso ma neanche particolarmente brillante) ? riuscito a portare a casa pi? vittorie di Alesi.

Anch'io. Ma tra le mie letture preferite c'? anche Mister No, il vero alter-ego di Sergio Bonelli nonch? un personaggio pi? unico che raro nel panorama del fumetto italiano (ma non solo).

Un galantuomo, un vero Signore, una persona d'altri tempi. Per me, che seguo fumetti Bonelli da quando ho imparato a leggere, ? stato come se fosse scomparso uno di famiglia. Sergio Bonelli era s? l'editore di Tex e Dylan Dog, ma con lo pseudonimo di Guido Nolitta era anche (e soprattutto) il creatore di Zagor e di Mister No, quest'ultimo il personaggio a fumetti pi? rivoluzionario e moderno degli ultimi quarant'anni. La morte di Bonelli ? una perdita tremenda, e apre un vuoto incolmabile. ? la fine di un'epoca.

Ma continui!? So benissimo chi era Prost, l'ho visto correre, l'ho tifato, ho scritto su di lui anche in questo forum. Diavolo, ? un quattro volte campione del mondo, mica un emerito sconosciuto! Proprio per questo mi pareva che tu fossi sarcastico: ce ne vuole a definire Prost "un pilota francese abbastanza conosciuto a quei tempi", quando si tratta probabilmente del pilota pi? famoso della sua epoca (al pari di Senna). Scusa, ma tu mi prenderesti sul serio se io definissi Senna "un pilota brasiliano abbastanza conosciuto a quei tempi"? Non coglieresti nella mia frase un briciolo di sarcasmo?

Va be', prendo atto che la tua frase "Alain Prost (un pilota francese abbastanza conosciuto a quei tempi, di cui si diceva fosse molto bravo a rendere competitive le auto che guidava" non contiene traccia di sarcasmo, mentre il mio messaggio s?. Certo che seguivo la F1, ma questa cosa non la ricordavo; sii clemente e perdona la mia ignoranza.

Problema di riflessi? Mah, pu? darsi ma non credo. Se non avesse i riflessi pronti Schumacher non sarebbe in grado di guidare una F1 e di andare mediamente come il compagno di squadra, che di anni ne ha 26. Non penso che episodi come quello di ieri (che peraltro sono sempre successi e sempre succederanno) siano indicativi dei riflessi di un pilota, altrimenti, se cos? fosse, potremmo affermare tranquillamente che Hamilton non ha riflessi (e non mi pare proprio che sia vero, a parte tutto). Quando Hamilton sbaglia non si parla certo di riflessi appannati ma di aggressivit?, di impulsivit?, di eccessiva grinta. Non capisco quindi perch? Schumacher, quando fa il medesimo tipo di errore, venga accusato di avere perso i riflessi... Non immagino cosa gli avremmo detto, se avesse fatto una manovra come quella di Hamilton su Kobayashi al GP del Belgio...

Dopo il primo pit-stop Schumacher si ? trovato nel traffico, e quando ha avuto pista libera aveva accumulato oltre 10 secondi di distacco dal compagno di squadra. Al momento del secondo pit-stop di Rosberg il distacco si era ridotto a 3 secondi. Dopo la seconda sosta di Schumi, Rosberg era 9 secondi avanti, e al momento dell'incidente di Schumi tale distacco era stato quasi annullato. Insomma, Schumi ne aveva di pi?, per? poi c'? stato quell'evitabilissimo tamponamento. Ennesima occasione sprecata per far punti... Quest'anno Schumi ? stato spesso pi? veloce di Rosberg, ma - anche e forse principalmente per colpe proprie - ha raccolto meno.

Faccio presente che non sono stato io a tirare i ballo i problemi di sviluppo bens? ***, e io, replicando a lui, ho cercato semplicemente di usare le sue stesse argomentazioni.