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rumpen78

Didier Pironi

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I due libri dedicati finora a Pironi:

 

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Ecco il testo integrale delle parole dedicate da Enzo Ferrari a Didier Pironi nel suo libro "Piloti, che gente..":

 

"Didier Pironi, francese di origine friuliana, l'ho seguito con attenzione apprezzando attraverso le riprese televisive certi suoi accaniti inseguimenti e certe sue tenaci difese: un vero combattente di razza. Come Phil Hill, amava le alte velocit? e, come pochi, era a proprio agio nei curvoni ad ampio raggio dove bisognava "tenere gi? il piede".

Efficace nelle prove di messa a punto e in quelle di qualificazione, capace di amministrare e interpretare com lucidit? il potenziale della propria vettura e i fatti della corsa, arriv? a Maranello nel 1981 e si guadagn? la simpatia e la stima di tutti non solo per le sue doti sportive, ma anche per il suo modo di fare, riservato e al tempo stesso comunicativo.

L'anno dopo disput? un Gran Premio di San Marino a Imola dove c'era in palio non soltanto la vittoria, ma anche l'amicizia di Villeneuve. Incominci? a vincere, ma un grave incidente durante le prove del Gran Premio di Germania a Hockenheim gli imped? di diventare il primo campione del mondo francese.

Una convalescenza lunga e travagliata non aveva piegato la sua volont? di rimanere nell'ambito sportivo. Sognava un ritorno in Formula 1, intanto si era dedicato alle gare nautiche. E in queste competizioni ? andato incontro al suo destino".

 

 

Chiss?, ? probabile che i resoconti del ds Marco Piccinini (detto "il Monsignore"), molto pi? bendisposto verso Pironi e non verso Gilles, abbiano avuto il suo peso nei giudizi di Enzo Ferrari.

 

Didier seppe anche accattivarsi la simpatia del Drake con piccoli episodi che a molti sembreranno insignificanti: alla presentazione della nuova vettura, sulle due fiancate c'erano i nomi dei due piloti. Pironi spesso veniva chiamato "Did?", e poi seppe che quello era anche il soprannome del conte Carlo Felice Trossi, gran pilota degli anni '30 oltre che primo presidente della Scuderia Ferrari in quegli anni pionieristici, persona raffinata.

 

Pironi allora si avvicin? alla vettura e gratt? via le ultime lettere del suo nome, lasciando proprio la scritta "Didi".

 

Fu un episodio che fece breccia nel cuore di Enzo Ferrari. Chiss?, gli ricordava la sua giovinezza.

D'altronde, proprio nel 1981 il Drake paragon? Villeneuve a Guy Moll, che forse alcuni ricorderanno, una meteora straordinaria degli anni '30 morto troppo presto.

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Continuo nel mio solitario amarcord su Didier, ricordando che nell'estate '80, il ds Marco Piccinini ai giornalisti che gli domandavano il nuovo pilota Ferrari per l'81, rispose cos?: "Potete Ipotizzare Ragionevolmente Ogni Nome Immaginabile".

 

Se interpretate la frase come un acrostico (mettendo assieme le iniziali delle varie parole):

 

P otete

I potizzare

R agionevolmente

O gni

N ome

I mmaginabile

 

Insomma, si prese gioco dei giornalisti, che non capirono la frase ambigua, anticipando il nome di Pironi qualche settimana prima dell'annuncio ufficiale (all'epoca la Ferrari era solita annunciare la formazione dell'anno successivo qualche giorno prima del GP d'Italia).

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SCOOP!! Nel 1986 Didier, oltre al test con l'AGS, viene invitato da una rivista a fare una prova su strada della Ferrari T4 vincitrice del Mondiale '79 con Scheckter.

 

Didier, tra l'altro, nei commenti della prova su strada dice anche che, a proposito della sua nuova passione per l'offshore, "le competizioni motonautiche presentano rischi nulli"....

 

1986pironi.jpg

 

 

 

 

Ed eccolo durante il test con l'AGS di F1, sempre nel 1986:

 

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agspaulricard03.jpg

 

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Ecco il testo integrale delle parole dedicate da Enzo Ferrari a Didier Pironi nel suo libro "Piloti, che gente..":

 

L'anno dopo disput? un Gran Premio di San Marino a Imola dove c'era in palio non soltanto la vittoria, ma anche l'amicizia di Villeneuve. Incominci? a vincere, ma un grave incidente durante le prove del Gran Premio di Germania a Hockenheim gli imped? di diventare il primo campione del mondo francese.

Una convalescenza lunga e travagliata non aveva piegato la sua volont? di rimanere nell'ambito sportivo. Sognava un ritorno in Formula 1, intanto si era dedicato alle gare nautiche. E in queste competizioni ? andato incontro al suo destino".

 

 

 

Scusa ma c'? qualcosa che non mi quadra.

No ho il libro, ma mi risulta che "Piloti che Gente" sia stato pubblicato nel 1983 con una seconda edizione "ecomica" 1985, ossia due anni prima di qundo "didier and? inncontro al suo destino...."

 

A meno che Ferrari (o qualcuno per lui) abbia riscritto il libro pochi mesi prima di morire...

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Cos? ad occhio uno che tiene una relazione clandestina mentre si sta sposando e dopo quel GP si va a nascondere per 15gg con una nota attrice non mi sembra tanto equilibrato

Ma infatti cos'ho scritto io (l'hai riportato tu stesso)? Leggiti il libro e vedrai anche di peggio. Quando parlo di vita fuori dalla pista, intendo per? anche altre cose pi? 'terra-terra'. E se non sbaglio Pironi aveva anche un'educazione (intendo studi) superiore a quella di Villenuve. Insomma, in apparenza era uno pi? 'normale'.

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Dietrologia per dietrolofia dico che pare che Gilles stesse per andarsene a fine anno, sembra sulla base di un accordo con Wolf e la Renault. (ricordiamoci che doveva gi? andarsene e non per sua volont? nel 1979).

Io ricordo che la storia venne fuori, infatti, dopo Imola. Cio? Villeneuve s'incavol? a tal punto da aver meditato di farsi una squadra con il suo nome. O almeno cos? si disse: non sapremo mai, in realt?, come stessero le cose. Ma se vogliamo fare il giochino su come sarebbe stato il 1982 senza gli incidenti di Zolder ed Hockenheim, penso che Villeneuve se ne sarebbe comunque andato e Pironi sarebbe stato il nuovo 'numero uno'. Del resto, penso che Gilles non avrebbe fatto fatica a trovare un sedile...

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Scusa ma c'? qualcosa che non mi quadra.

No ho il libro, ma mi risulta che "Piloti che Gente" sia stato pubblicato nel 1983 con una seconda edizione "ecomica" 1985, ossia due anni prima di qundo "didier and? inncontro al suo destino...."

 

A meno che Ferrari (o qualcuno per lui) abbia riscritto il libro pochi mesi prima di morire...

 

Esiste un'altra edizione stampata a fine 1987. E da quella l'ho tratta.

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Esiste un'altra edizione stampata a fine 1987. E da quella l'ho tratta.

 

ah ecco. Mi sembrava una frase finale assai banale e posticcia... per non dire aprocrifa...

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Pironi era anche detto "Cicciobello":

 

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In effetti era piuttosto in carne.

 

Fino a qualche anno fa i piloti di F1 tendevano al rotondetto, adesso sembrano tutti o quasi usciti da una palestra(faceva eccezione Juan Montoya, lol).

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Ma infatti cos'ho scritto io (l'hai riportato tu stesso)? Leggiti il libro e vedrai anche di peggio. Quando parlo di vita fuori dalla pista, intendo per? anche altre cose pi? 'terra-terra'. E se non sbaglio Pironi aveva anche un'educazione (intendo studi) superiore a quella di Villenuve. Insomma, in apparenza era uno pi? 'normale'.

 

"di peggio", tipo?

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Nel 2007 Autosprint, per mano del grande Mario Donnini, dedic? la stupenda rubrica "Cuore da Corsa" al ricordo della carriera di Pironi, nel ventennale della scomparsa.

 

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L'articolo qui sopra, di Carlo Marincovich, ? una sorta di difesa contro certe critiche che da pi? parti venivano mosse a Pironi.

 

Lo si accusava, oltre all'essere l'indiretto usurpatore e responsabile del risentimento mortale di Gilles, anche di essere troppo ragioniere, di voler vincere il titolo solo coi piazzamenti pur avendo una macchina ultra-competitiva, di essere in procinto di diventare iridato con un mezzo col quale qualsiasi altro pilota, pur modesto, avrebbe vinto.

 

Qui di seguito, ad esempio, c'? il link di un articolo che interpreta la tattica di Pironi in senso "difensivistico", soprattutto dopo il GP di Francia, quando Didier arriv? prudentemente terzo dopo le due Renault per aver scelto gomme troppo conservative. Comunque, con quel piazzamento, Pironi consolidava la leadership nel Mondiale. Leggetelo, ci sono anche spunti sulla polemica Arnoux-Prost in quel GP e sugli ordini di scuderia:

 

http://archivio.unita.it/archivio/navigatore.php?page=10&dd=27&mm=07&yy=1982&ed=&url=http://82.85.28.102/cgi-bin/showfile.pl?file=archivio/uni_1982_07/19820727_0010.pdf

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"di peggio", tipo?

Premetto che il libro l'ho letto anni fa e, dunque, non sono in grado di riportare testualmente quanto scritto. In sintesi, gli piacevano talmente tanto le donne da non distinguere tra parenti e non... Insomma, and? cojo cojo (si dice cos?? ;) ).

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Premetto che il libro l'ho letto anni fa e, dunque, non sono in grado di riportare testualmente quanto scritto. In sintesi, gli piacevano talmente tanto le donne da non distinguere tra parenti e non... Insomma, and? cojo cojo (si dice cos?? ;) ).

 

Insomma, una specie di Hunt, Regazzoni, Arnoux o Irvine... :asd:

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Insomma, una specie di Hunt, Regazzoni, Arnoux o Irvine... :asd:

Non amo parlare di cose 'strettamente personali' di gente che, peraltro, in molti casi nemmeno potrebbe replicare. Per? devo ammettere che certi dettagli, tipo quello che ho appena citato di Pironi, non li avrei associati a quelli che citi sopra (di Arnoux si disse invece che aveva difficolt? a distringuere tra minorenni e maggiorenni, se non sbaglio...). Insomma, puttanieri si sa, ma pensavo fino a un certo limite. O questi stavano nel club 'sex no limits'? Off topic chiuso da parte mia.

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Chiss?, magari Didier "frequentava" anche qualche cuginetta, se era carina.. Hai capito il bel Did?...

 

Comunque anche io sto trattando prevalentemente eventi sportivi, suoi e dei personaggi a lui legati nel mondo delle corse.

 

Forse i documenti, i giornali, le riviste, le foto, gli aneddoti sulle sue gare sono poco interessanti rispetto al gossip, ma sono abituato ai "deserti" in amarcord (anche se questo e altri piloti non sono certo degli anni '30...).

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Se Pironi si faceva i Caimani una volta sceso dalla monoposto credo freghi a pochi. :D

Modificato da Aviatore_Gilles

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Un altro indice rivelatore dell'atteggiamento di Pironi, che potrebbe aiutare a spiegare l'incidente di Hockenheim, ? riassunto in questo articolo, situato in basso nella pagina linkata:

 

http://archivio.unita.it/archivio/navigatore.php?page=12&dd=07&mm=08&yy=1982&ed=&url=http://82.85.28.102/cgi-bin/showfile.pl?file=archivio/uni_1982_08/19820807_0012.pdf

 

Siamo alle qualifiche del venerd? del GP di Germania, cio? il giorno prima del gravissimo incidente. Pironi su Ferrari fa la pole provvisoria, e fa anche un piccolo innocuo incidente.

 

Si legge: "Anche a Hockenheim, dove le medie si aggirano sui 230 orari, continuer? la "sagra" dei turbo che ieri hanno occupato tutte le prime sei posizioni. Il pi? veloce ? risultato Pironi e alla Ferrari non riescono a nascondere l'euforia. "Un risultato insperabile" dice Mauro Forghieri, direttore tecnico dei bolidi modenesi.

Pironi ? stanco e sudato. Un quarto d'ora prima era uscito di strada. Racconta: "Mi sono distratto per lasciar passare Lauda. Una sbandata al limite che dedico a quei signori della stampa che mi giudicano un ragioniere. La macchina va bene. Vincere qui in Germania non dovrebbe essere impossibile per noi".

 

Quindi, dalle parole di Pironi si capisce che egli era ferito dal fatto che una gran parte della stampa lo giudicasse un mero ragioniere, e questo potrebbe aver indotto non solo a provocare l'innocuo incidente di venerd?, ma anche quello, gravissimo, del sabato, che gli troncher? la carriera.

Infatti, come sappiamo, al sabato pioveva e la pole era ormai sua. Non c'era bisogno di tirare come lui stava facendo sotto al diluvio.

Ma probabilmente Pironi voleva dimostrare di essere uno che sa affrontare il rischio, in ogni situazione, anche quando avrebbe potuto starsene al box con la pole ormai assicurata.

 

E le previsioni davano sole al 100% per la domenica, come poi ? accaduto. Didier avrebbe potuto davvero chiudere il discorso per il titolo gi? in Germania. Invece a chiudersi fu la sua carriera in F1.

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