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Leno

Nucleare: favorevoli?

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se ha retto al nono grado vuol dire che ? stato progettato per reggere a eventi di una simile entit?, non vuol dire che una struttura costruita IERI invece di 40 anni fa regge anche meglio, ci sono centrali garantite per un settimo grado, e se non ho letto male anche in America reggono al settimo grado e costruite sopra le faglie.

vorrei sapere se nella zona della centrale c? stato veramente un nono grado o qualcosa meno, visto che l'epicentro ? stato a diversi km.

mi pare di aver letto che la centrale fosse garantita per un magnitudo 8.5.

a 6 metri sono messi i sistemi di emergenza, e ho letto che le onde sono arrivate a 7-8, sufficienti per mandarli in tilt.

iodio e cesio pi? pericolosi del plutonio o uranio arricchito che hanno tempi di dimezzamento molto pi? alti ? non credo proprio. forse perch? sono iodio a cesio a essere emessi in grandi quantit? nell'aria in caso di incidente. proviamo a mettere all'aria metri cubi di plutonio e uranio a fine ciclo nella centrale e poi vediamo

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Appunto, basta costruirle bene e non ci sono problemi. E se c'era la tecnologia 40 anni fa, figuriamoci oggi...

Plutonio e uranio dovrebbero essere pi? pesanti e meno dispersibili per via aerea rispetto a iodio e cesio, per cui dovrebbero essere meno pericolosi, almeno dal punto di vista della dispersione e delle aree interessate. Poi ovvio che le zone contaminate da plutonio e uranio sono off-limits per sempre.

Modificato da Magico_Schumi

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Vab? penso che qualunque zona della terra sia stata colpita da cataclismi di proporzioni bibliche nel corso di questi 4,5 miliardi di anni, non ha senso farsi condizionare da queste storie, che seppur vere non significano nulla perch? l'intervallo temporale ? fuori dalla nostra realt? e soprattutto c'entrerebbe poco con un progetto relativamente a breve termine come quello nucleare.

Insomma proprio breve non direi...visto che per smaltire 1kg di scorie servono circa 20000 anni...

Attualmente il nucleare non ? sicuro al 100% nessuno pu? dire il contrario...

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Fortemente sismico solo in alcune zone. In Sardegna, ad esempio, non si vede un terremoto dalla notte dei tempi. Se poi dobbiamo farci le pippe mentali anche su possibili terremoti del 9 o 10? grado della scala Richter con tsunami alti come l'Empire State Building smettiamo di costruire qualsiasi cosa... Che poi se realmente accadesse una cosa del genere da noi, le centrali nucleari sarebbero l'ultima cosa a far danni...

 

Il problema ? che un grattacielo crollato non contnua a far danni per centinaia di anni...

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Insomma proprio breve non direi...visto che per smaltire 1kg di scorie servono circa 20000 anni...

Attualmente il nucleare non ? sicuro al 100% nessuno pu? dire il contrario...

 

Il 90% delle scorie nucleari esistenti non va oltre qualche anno di emivita e ha una radioattivit? pressoch? nulla. La maggior parte di esso decade nel giro di poche settimane.

Poi c'? un 7% circa di scorie mediamente radioattive, tipo materiali di rivestimento dei reattori e roba simile che necessita di qualche decina d'anni.

Il restante 3% sono le scoire di combustibile nucleare. Di questi, solo una minima parte sono realmente molto pericolosi:

 

"Il 94% del combustibile esausto (cio? il 94% di quel 3% totale del totale di scorie) ? costituito da U238, l?1% da U235 (elementi presenti in natura e quindi considerati non pericolosi), il 3-4 % da prodotti di fissione (quali cesio, stronzio, iodio, tecnezio, etc.), pericolosi se liberati in caso di incidente, ma innocui dopo qualche centinaio di anni se custoditi in un deposito geologico. Gli elementi di maggiore rischio perch? molto pi? pericolosi dell?uranio naturale presente in natura sono costituiti per l?1% da i vari isotopi del plutonio e per lo 0.1 % dagli attinidi minori (nettunio, americio e curio; cos? chiamati perch? prodotti in minore quantit? nei reattori nucleari tradizionali).

Da una semplice analisi si rileva che un PWR (reattore ad acqua pressurizzata) di grossa taglia, annualmente scarica circa 2?3 kg di plutonio, 0.2?0.3 kg di attinidi minori. Per avere un termine di paragone con le fonti tradizionali, si pu? rilevare che il volume di rifiuti prodotto da queste ultime per produrre la stessa quantit? di energia ? milioni di volte maggiore. Per meglio visualizzare questo dato basti pensare che ? stato calcolato che se un uomo per soddisfare i propri bisogni energetici durante tutta la sua vita usasse la sola energia nucleare [2] produrrebbe un volume di scorie (gi? vetrificate) minore di quello di una lattina da 33 cl.

 

http://www.ingegnerianucleare.net/Tematiche/4SN/4SNscorieA/4SNscorieA_classificazione/4SNscorieA_classificazione.htm

Modificato da Magico_Schumi

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nonostante questo, conti alla mano, l'energia nucleare prodotta da una singola fissione ? veramente esorbitante...ma alla fine sapendo che ancora devono smaltire la centrale di latina chiusa da pi? di venti anni, beh credo sia il caso di dedicarci ad altro: solare ed eolico!

 

Pienamente d'accordo

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Invece di farsi le pippe mentali su possibili future centrali nucleari e sul nucleare in generale, bisognerebbe farsele sulle centrali vetuste che ancora sono in funzione in tutto il mondo, alcune delle quali sono a 2 passi da noi...

 

e che dimostrano il fallimento tecnico ed economico del Nucleare.

 

tecnico perch? dopo 30 anni abbiamo retattori e turnibe che non possono essere smantellati, vista al radioattivit? residua .

tecnico, perch? nonsi ? ancora trovbato il posto dove mettere il 5% di scorie a lungo decasdimento chge fanno il 95% del pericolo. tanto hce li tengono dentor le centrali stesse come visto a Fukushima

tecnico perch? la Francia ogni mese di luglio entra in crisi abbassa il livello di funzionamento delle centrali vicino a noi per mancanza d ai acqua e compra corrente dai britannici.

tecnico perch? dopo 25 anni scopriamo che nion ? vero la palal che dicevano: cio? che le centrali russe erano pericolose, ma quelle occidentali di seconda generazione erano sicurissime (palla gi? smascherabile allora, come dimostrava three miles island)

Tecnico perch? none siste tecnolgia in grado si fermare una reazione sfuggita di mano.

 

 

economico, perch? se tutti passassero al nucleare i prezzo dell'uaranio andrebbe alle stelle, per la nota legge della domanda e dell'offerta

economico, perch? le centrali da smantellare sono l? perch? non ci sono soldi per chiduerle e samntellarle oppure, si ? prolungato pericolosamente la vita perch? costa troppo...

economico, perch? nessuna compagnia di assicurioone assicura le centrali nucleari,e ssedno i potenziali danni incalcolabili.

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e che dimostrano il fallimento tecnico ed economico del Nucleare.

 

tecnico perch? dopo 30 anni abbiamo retattori e turnibe che non possono essere smantellati, vista al radioattivit? residua .

tecnico, perch? nonsi ? ancora trovbato il posto dove mettere il 5% di scorie a lungo decasdimento chge fanno il 95% del pericolo. tanto hce li tengono dentor le centrali stesse come visto a Fukushima

tecnico perch? la Francia ogni mese di luglio entra in crisi abbassa il livello di funzionamento delle centrali vicino a noi per mancanza d ai acqua e compra corrente dai britannici.

tecnico perch? dopo 25 anni scopriamo che nion ? vero la palal che dicevano: cio? che le centrali russe erano pericolose, ma quelle occidentali di seconda generazione erano sicurissime (palla gi? smascherabile allora, come dimostrava three miles island)

Tecnico perch? none siste tecnolgia in grado si fermare una reazione sfuggita di mano.

 

 

economico, perch? se tutti passassero al nucleare i prezzo dell'uaranio andrebbe alle stelle, per la nota legge della domanda e dell'offerta

economico, perch? le centrali da smantellare sono l? perch? non ci sono soldi per chiduerle e samntellarle oppure, si ? prolungato pericolosamente la vita perch? costa troppo...

economico, perch? nessuna compagnia di assicurioone assicura le centrali nucleari,e ssedno i potenziali danni incalcolabili.

 

 

Quotone.

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e che dimostrano il fallimento tecnico ed economico del Nucleare.

 

tecnico perch? dopo 30 anni abbiamo retattori e turnibe che non possono essere smantellati, vista al radioattivit? residua .

tecnico, perch? nonsi ? ancora trovbato il posto dove mettere il 5% di scorie a lungo decasdimento chge fanno il 95% del pericolo. tanto hce li tengono dentor le centrali stesse come visto a Fukushima

tecnico perch? la Francia ogni mese di luglio entra in crisi abbassa il livello di funzionamento delle centrali vicino a noi per mancanza d ai acqua e compra corrente dai britannici.

tecnico perch? dopo 25 anni scopriamo che nion ? vero la palal che dicevano: cio? che le centrali russe erano pericolose, ma quelle occidentali di seconda generazione erano sicurissime (palla gi? smascherabile allora, come dimostrava three miles island)

Tecnico perch? none siste tecnolgia in grado si fermare una reazione sfuggita di mano.

In qualsiasi campo il progresso ? fatto al 90% di fallimenti, per cui ? normale annoverare qualche passo falso nella storia di una tecnologia.

Detto ci?, in quasi 50 anni di sfruttamento di energia nucleare abbiamo assistito a 3 gravi incidenti in centrali nucleari. Il pi? grave, Chernobyl, dovuto a grosse negligenze e incompetenza del personale, praticamente una follia che c'entra ben poco con i limiti della tecnologia stessa.

Anche quello di Three Miles Island ? degenerato a causa di un errore umano. Solo Fukushima ha messo in evidenza i limiti di questa tecnologia... il limite di resistere perfettamente ad uno dei terremoti pi? forti mai registrati, se non il pi? forte, e quello di non essere stata costruita per resistere ad uno tsunami di 14 metri... e sticazzi aggiungerei!

La Francia va in crisi a luglio perch? gran parte delle sue centrali sorgono vicino a modesti corsi d'acqua, basta farle sul mare o laghi e fiumi di vasta portata, e il problema non si pone.

Le centrali di seconda generazione sono effettivamente sicurissime, e lo dimostra la stessa centrale di Fukushima che per essere danneggiata ha dovuto essere parzialmente sommersa da un'onda di 14 metri che ne ha danneggiato le strutture adibite al raffreddamento, senza la quale avrebbe comodamente resistito a un terremoto del 9? grado richter, insomma un caso limite che ? quasi impossibile che si ripeta in altre zone.

L'unico limite attualmente ? rappresentato dallo smalitmento delle vecchie centrali, il resto non mi sembra proprio un fallimento, anzi... direi che attualmente l'energia nucleare ? la fonte che rappresenta il miglior compromesso tra efficienza, produzione, sicurezza deli impianti, inquinamento, quantit? e stoccaggio dei rifiuti prodotti.

 

 

economico, perch? se tutti passassero al nucleare i prezzo dell'uaranio andrebbe alle stelle, per la nota legge della domanda e dell'offerta

economico, perch? le centrali da smantellare sono l? perch? non ci sono soldi per chiduerle e samntellarle oppure, si ? prolungato pericolosamente la vita perch? costa troppo...

economico, perch? nessuna compagnia di assicurioone assicura le centrali nucleari,e ssedno i potenziali danni incalcolabili.

 

Le quantit? di combustibile consumato dalle centrali ? cos? minima rispetto alle centrali alimentate, con altre fonti come il petrolio o carbone, che per creare scenari come quelli da te proposti bisogna aspettare dei secoli.

Le centrali nucleari non sono assicurate contro terremoti e tsunami, come ? logico che sia, come non lo sono tanti altri impianti come petrolchimici et similia. Per il resto in diversi paesi, come la Svizzera, le centrali sono assicurate in caso di incidenti gravi. Ovviamente le assicurazioni non coprirebbero in toto i danni di un eventuale incidente, ma parte di essi si, il resto ? coperto dallo stato.

Anche qui l'unico limite sono i costi di gestione delle centrali da smantellare, per il resto non vedo fallimenti.

Modificato da Magico_Schumi

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Il 90% delle scorie nucleari esistenti non va oltre qualche anno di emivita e ha una radioattivit? pressoch? nulla. La maggior parte di esso decade nel giro di poche settimane.

Poi c'? un 7% circa di scorie mediamente radioattive, tipo materiali di rivestimento dei reattori e roba simile che necessita di qualche decina d'anni.

Il restante 3% sono le scoire di combustibile nucleare. Di questi, solo una minima parte sono realmente molto pericolosi:

 

"Il 94% del combustibile esausto (cio? il 94% di quel 3% totale del totale di scorie) ? costituito da U238, l?1% da U235 (elementi presenti in natura e quindi considerati non pericolosi), il 3-4 % da prodotti di fissione (quali cesio, stronzio, iodio, tecnezio, etc.), pericolosi se liberati in caso di incidente, ma innocui dopo qualche centinaio di anni se custoditi in un deposito geologico. Gli elementi di maggiore rischio perch? molto pi? pericolosi dell?uranio naturale presente in natura sono costituiti per l?1% da i vari isotopi del plutonio e per lo 0.1 % dagli attinidi minori (nettunio, americio e curio; cos? chiamati perch? prodotti in minore quantit? nei reattori nucleari tradizionali).

Da una semplice analisi si rileva che un PWR (reattore ad acqua pressurizzata) di grossa taglia, annualmente scarica circa 2?3 kg di plutonio, 0.2?0.3 kg di attinidi minori. Per avere un termine di paragone con le fonti tradizionali, si pu? rilevare che il volume di rifiuti prodotto da queste ultime per produrre la stessa quantit? di energia ? milioni di volte maggiore. Per meglio visualizzare questo dato basti pensare che ? stato calcolato che se un uomo per soddisfare i propri bisogni energetici durante tutta la sua vita usasse la sola energia nucleare [2] produrrebbe un volume di scorie (gi? vetrificate) minore di quello di una lattina da 33 cl.

 

http://www.ingegnerianucleare.net/Tematiche/4SN/4SNscorieA/4SNscorieA_classificazione/4SNscorieA_classificazione.htm

Ah bene, state tutti tranquilli, il problema delle scorie non esiste e se scienziati in tutto il mondo cercano di risolvere questo problema sono solo dei perditempo...

stanno a studiare un problema che in realt? non ? mai esistito...

Comunque questa ? una notizia bomba, ti consiglio di informare direttamente quei poveri scienziati che perdono capelli per trovare un deposito che resista migliaia di anni, quando invece basta qualche centinaia di anni

potresti iniziare informando Bruno Vespa...cosi ci fa un bel plastico e una volta per tutte ci convinciamo che il problema non ci sia...

andiamo avanti tranquillamente...

Modificato da De Adamic

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Ah bene, state tutti tranquilli, il problema delle scorie non esiste e se scienziati in tutto il mondo cercano di risolvere questo problema sono solo dei perditempo...

stanno a studiare un problema che in realt? non ? mai esistito...

Comunque questa ? una notizia bomba, ti consiglio di informare direttamente quei poveri scienziati che perdono capelli per trovare un deposito che resista migliaia di anni, quando invece basta qualche centinaia di anni

potresti iniziare informando Bruno Vespa...cosi ci fa un bel plastico e una volta per tutte ci convinciamo che il problema non ci sia...

andiamo avanti tranquillamente...

Puoi sempre andare avanti tranquillamente fregandotene dei vari petrolchimici, centrali termoelettriche e roba varia che ogni anno fanno molte pi? vittime di quante non ne abbiano fatte tutte le centrali nucleari del pianeta messe insieme negli ultimi 50 anni...

E' divertente vedere come ci si straccia le vesti pensando a possibili catastrofi naturali che potrebbero causare incidenti nucleari, ma nel frattempo quotidianamente ci si sbatte i co****ni di tutto ci? che ci avvelena. Come sempre si vede la pagliuzza e non la trave. :asd:

 

La verit? ? che, piaccia o no, il nucleare ? la fonte di energia che offre il compromesso migliore fra efficienza, inquinamento, sicurezza e disponibilit? di materie prime, al momento, e ancora per molto temo.

Detto ci?, ripeto, non ? secondo me la panacea per tutti i problemi energetici del mondo, ma in alcuni casi, come il nostro, pu? aiutare per toglierci dalla schiavit? dell'importazione di energia e combustibili vari, nell'attesa che si facciano passi avanti un p? pi? concreti nello sfruttamento delle fonti rinnovabili.

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Magico il problema ? che i danni provocati da un incidente nucleare non sono recuperabili se non in tempi lunghissimi, a Chernobyl 25 anni dopo abbiamo una zona di centinaia di km completamente deserta, a Fukujma si rischia la stessa cosa.

Qualunque incidente provocato da altre fonti ? risolvibile in tempi molto pi? brevi, persino la disastrosa perdita di greggio nel golfo del Messico secondo gli espeti sar? completamente recuperata in una decina d'anni, questa ? una cosa che sembri non capire.

L'impatto di questi due incidenti limitandosi al solo livello economico (che di questi tempi sembra l'unico che conti) ? stato e sar? ancora per lungo tempo devastante.

Poi sta storia della schiavit? energetica che continui a tirare in ballo ? un falso problema visto che come non siamo produttori di petrolio e di metano non lo siamo neanche di uranio.

Alla fine siccome dato che dobbiamo comunque dipendere dall'estero tanto vale acquistare l'energia dalla Francia.

Modificato da 76LENO

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in realt? noi non siamo schiavi di nessuno, compriamo dalla francia solo perch? ci conviene tenere spenti impianti a bassa efficienza. perch? non si migliora l'efficienza di tali impianti, unita a un bel piano di risparmio energetico, ed ecco che le nucleari, e i loro costi folli, diventano inutili.

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in realt? noi non siamo schiavi di nessuno, compriamo dalla francia solo perch? ci conviene tenere spenti impianti a bassa efficienza. perch? non si migliora l'efficienza di tali impianti, unita a un bel piano di risparmio energetico, ed ecco che le nucleari, e i loro costi folli, diventano inutili.

 

 

In Italia spesso le cose pi? semplici non si vogliono fare, appalti e quindi mazzette troppo basse, sempre meglio qualche bella megaopera dove tutti possono succhiare soldi pubblici a loro piacimento.

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non sappiamo ( o meglio non vogliamo, ? ben diverso) gestire un emerito ca**o in questo paese, non mi sembra il caso di testare la nostra bravura su una cosa cos? pericolosa, non vorrei finire sui giornali per una catastrofe dovuta alla peggiore imperizia,dopo i vari scandali che puntualmente ci sbattono in prima pagina mondiale. il nucleare non consente errori, pertanto l'italia deve starne fuori, e ci star?, quorum o non quorum, non faranno niente, quindi troviamo sin da oggi l'alternativa.

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in realt? noi non siamo schiavi di nessuno, compriamo dalla francia solo perch? ci conviene tenere spenti impianti a bassa efficienza.

Esattamente quello che succede qui a Ravenna.

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che impianti ci sono l? ?

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Magico il problema ? che i danni provocati da un incidente nucleare non sono recuperabili se non in tempi lunghissimi, a Chernobyl 25 anni dopo abbiamo una zona di centinaia di km completamente deserta, a Fukujma si rischia la stessa cosa.

Qualunque incidente provocato da altre fonti ? risolvibile in tempi molto pi? brevi, persino la disastrosa perdita di greggio nel golfo del Messico secondo gli espeti sar? completamente recuperata in una decina d'anni, questa ? una cosa che sembri non capire.

L'impatto di questi due incidenti limitandosi al solo livello economico (che di questi tempi sembra l'unico che conti) ? stato e sar? ancora per lungo tempo devastante.

Poi sta storia della schiavit? energetica che continui a tirare in ballo ? un falso problema visto che come non siamo produttori di petrolio e di metano non lo siamo neanche di uranio.

Alla fine siccome dato che dobbiamo comunque dipendere dall'estero tanto vale acquistare l'energia dalla Francia.

 

Io non parlo dell'impatto di eventuali incidenti, che c'? pure, ma dell'impatto del normale ciclo di produzione di petrolchimici, centrali termoelettriche et similia. Ripeto, andate a vedere quante gente si ammala di tumori, leucemie e tante altre cose belle nei dintorni di questi complessi "pi? sicuri". Ci si straccia le vesti per improbabili (la statistica non ? un'opinione) incidenti alle centrali nucleari, e poi si fa spallucce se si continua a costruire e utilizzare centrali a combustibili fossili e raffinerie. E' questo che non ha un briciolo di senso.

E' come dire smettiamo di viaggiare in aereo, anche se ? il mezzo pi? sicuro al mondo, solo perch? quella volta su un milione che casca non ti salva manco la grazia divina. Ci vuole un p? di coerenza.

 

La storia della schiavit? energetica non ? un falso problema, ? IL nostro problema. Finch? continuiamo a dipendere dagli altri produttori di energia e combustibili staremo sempre col cappio al collo, e potr? solo andare peggio visto che la resa energetica e la disponibilit? di queste fonti ? migliaia di volte inferiore a quella dei combustibili per fissione nucleare, mentre le scorie e l'impatto ambientale (quotidiano) sono infinitamente superiori, e senza bisogno che accadano incidenti.

Allo stato attuale, abbiamo ancora 7 secoli buoni di scorte di uranio (senza contare quelle presenti sotto i fondali marini, cio? la maggior parte), anche raddoppiandone il consumo ci restano comunque 3 secoli per passare alle rinnovabili. Il petrolio di sicuro non durer? cos? a lungo, e comunque il suo prezzo diverr? insostenibile per molti paesi importatori ben prima che si esaurisca. Inoltre avendo una resa energetica migliaia di volte superiore, ne basta una quantit? irrisoria (1 tonnellata d'uranio ha la stessa resa energetica di 10.000 tonnellate di petrolio...). Per questi motivi, e tanti altri gi? espressi, vale la pena di importare uranio, che tra l'altro ? diffuso uniformemente sul globo, e soprattutto non ? in zone sensibili a guerre o in mano a dittatori e altra gentaglia che da un giorno all'altro pu? ricattarti "chiudendo i rubinetti", piuttosto che farsi dissanguare dai beduini, dai russi o dai francesi.

 

Inoltre, ma su questo le fonti non sono chiare, c'? un giacimento di uranio nei pressi di Novazza, vicino Bergamo, e un altro in Val Vedello. Sulla quantit? di uranio utile presente nella roccia ognuno ha sparato la sua, diciamo che la stima pi? affidabile dovrebbe essere quella su Novazza, che basterebbe a coprire il fabbisogno di una centrale EPR per 8-10 anni. Sull'altro non ho trovato dati utili e non mi risulta siano state fatte indagini adeguate. Per? c'? da dire che dovremmo anche costruire degli impianti di raffinazione, altrimenti dovremmo spedire il tutto ai francesi, farci raffinare e rispedire la pappa pronta.

Modificato da Magico_Schumi

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