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Mito Ferrari

Vendetta, perdono, rancore e compagnia cantante

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Voi come reagite a situazioni in cui vi sentite vittima di un torto o di comportamenti e dinamiche (fra amici parenti colleghi) che non vi vanno più a genio?

 

Portate rancore, covate vendetta, riuscite a perdonare, ve ne fregate "eliminando" certe persone dalla vostra vita o avete cicli in cui si parte con un pensiero (es vendetta) e poi arrivate a fregarvene delle persone in questione?

Siete mai stati traditi o allontanati da amici parenti ecc?

Modificato da Mito Ferrari

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Se si tratta di persone molto care inizialmente provo una forte rabbia poi, dopo un po' di tempo, solitamente perdono. 

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1 minuto fa, ForzaFerrari ha scritto:

Se si tratta di persone molto care inizialmente provo una forte rabbia poi, dopo un po' di tempo, solitamente perdono. 

 

Ma se ripetono a oltranza comportamenti scorretti nei tuoi confronti? Cercando magari di passare per quelli che non fanno niente di male.

Modificato da Mito Ferrari

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1 ora fa, Mito Ferrari ha scritto:

 

Ma se ripetono a oltranza comportamenti scorretti nei tuoi confronti? Cercando magari di passare per quelli che non fanno niente di male.

In quel caso credo mi prenderei una pausa da loro.

Modificato da ForzaFerrari

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una volta è che capitato che abbiamo scazzato con un amico storico del gruppo (compagni di liceo), o meglio lui ha scazzato con noi, il motivo scatenante era una scemenza fotonica ma in realtà celava qualche risentimento suo verso di noi

 

non ci siamo più frequentati per qualche mese, poi lui s'è reso conto che gli mancavano i suoi amici e che comunque non valeva la pena di buttare 15 anni di amicizia per cose tutto sommato trascurabili, infatti poi abbiamo chiarito e ricucito

 

dipende dai motivi per cui uno scazza e da quanto è vera l'amicizia che lega le persone

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36 minuti fa, Ruberekus ha scritto:

una volta è che capitato che abbiamo scazzato con un amico storico del gruppo (compagni di liceo), o meglio lui ha scazzato con noi, il motivo scatenante era una scemenza fotonica ma in realtà celava qualche risentimento suo verso di noi

 

La stessa identica cosa è successa a un mio gruppetto d'amici, anche questo composto da gente che si frequentava da lunghissima data. Solo che il tipo che ha scazzato, pur essendo un amico veramente fraterno, non è tornato sui suoi passi, rincarando anzi la dose nei mesi immediatamente successivi alla rottura.

 

Dopo qualche anno ha tentato il riavvicinamento, ma uno degli altri se l'era legata al dito (con qualche ragione, devo dire) e quindi la ricomposizione non c'è stata. Il risultato è che lo "scazzatore" è stato di fatto estromesso, e con il tempo si è fatto un altro giro.

 

In questo caso, pur essendo una persona che tende a passar sopra i torti ricevuti (fino a un certo punto, quantomeno) e a perdonare, capisco le ragioni dell'amico che non ha perdonato più di quelle dell'amico che ha scazzato.

Modificato da rimatt

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57 minuti fa, Ruberekus ha scritto:

una volta è che capitato che abbiamo scazzato con un amico storico del gruppo (compagni di liceo), o meglio lui ha scazzato con noi, il motivo scatenante era una scemenza fotonica ma in realtà celava qualche risentimento suo verso di noi

Non so perché ma anche con i miei amici la maggior parte delle volte in cui si litiga è per delle scemenze.

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Forse non sono proprio scemenze.

Dipende cosa intendete per scemenze.

 

Potete fare un esempio? 

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Di solito tra amici maschi si cozza quando entra la fi... nel gruppo. Le donne, anche se magari involontariamente, fanno spesso dei bei danni.

 

Io tendenzialmente sono uno che taglia i ponti, anche in famiglia siamo così; circondarsi di persone inutili non serve, anche tra il parentame (comunque limitato essendo sia io che i miei figli unici) abbiamo dato un bel taglio. Tanto sono tutti amici finché salute e soldi ci sono, poi spesso chi si è visto s'è visto.

 

Tra colleghi (anzi dovrei dire colleghe, sono quasi solo donne) invece nessun problema, mi trovo benissimo. Poi lì sarebbe più difficile tagliare i ponti, dovendoci stare assieme tutti i giorni, infatti penso che sul luogo di lavoro amicizie o relazioni vadano limitate assolutamente, perché eventuali problemi poi si ripercuoterebbero anche sull'ambiente lavorativo.

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nel caso del mio amico, lui "ce l'aveva" con noi perché gli avevamo bidonato la festa di compleanno precedente (avevamo fatto una giornata in bici ed eravamo stanchi di uscire la sera, ma lui festeggiava il compleanno), non ce lo disse ma evidentemente se l'era presa

 

qualche tempo dopo un altro amico del gruppo fece finta di spoilerargli il risultato di una partita del Milan (nel senso che gli disse un risultato a caso) nella chat di gruppo, e da lì lui scazzò male

 

questo fu il motivo scatenante che appunto è una scemenza, ma nascondeva qualcos'altro, che comunque non era niente di che, infatti poi abbiamo chiarito e risolto 

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,Argomento delicato, dipende dalla persona e dal torto. Io tendo ad eliminare, se non provando del rancore nell'immediato, ma poi il mio carattere mi spinge a dire "chiuso, si va avanti". In genere non torno sui miei passi, una volta arrivati alla rottura. È capitato con due amici di lunghissima data; i rancori sono iniziati, da parte di uno specialmente, per motivi sentimentali. Fece un gesto di una tale merdaggine, che di fatto finì in quel preciso momento. Mai più sarei stato disposto a tornare indietro, infatti sono 20 anni che non ci vediamo più.

L'altro ragazzo non centrava niente, ma voleva ancora bene all'altro e ce lo disse "voi avete le ragazze ormai, noi due no, niente di personale, ma non sarei a mio agio con voi". Infatti con lui nessun rancore, ogni tanto ci si vede e si fanno quattro chiacchiere, semplicemente le strade si sono divise. 

Storia diversa con un mio cugino, al quale ero legatissimo e andavamo molto d'accordo. Lui iniziò a farsi la sua vita, giustamente, ma non ho mai capito perché troncò di netto i rapporti con me e la mia famiglia. Una telefonata ogni tanto, un come stai, male non avrebbe fatto. Invece non si è fatto più vedere, ne per venire a trovare me e ne la nostra famiglia. È diventato padre lo scorso anno, la nostra nonna ha 93 anni e non sa ancora per quanto tempo tirerà avanti. Ha chiesto un sacco di volte che andasse a trovarla, per presentargli il nascituro... Mai visto. 

In questo non ho rancore, non provo rabbia, se vuole casa mia è sempre aperta, anche perché non avendo fatto nulla non ho niente da recriminare. 

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41 minuti fa, Mito Ferrari ha scritto:

Potete fare un esempio? 

Una volta un mio amico fidato si è arrabbiato con me perché avevo vinto una partita a carte usando una tattica un po' s*****a ma comunque permessa da regolamento. Questa credo sia la scemenza più grande per cui abbia litigato.

Modificato da ForzaFerrari

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effettivamente quelle della partita a carte e dello scherzo dello spoiler sono davvero stronzatelle.

 

Mai stati vittime di bugie, sotterfugi e simili?

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Che io sappia no

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mi sono capitati due casi.

 

il primo fu una amica che sbarellò, forse spinta dalla "competizione" con un'altra mia amica, andando a dire cose false su di me e così via. ci rimasi malissimo e tagliai ogni rapporto. lei provò vari mesi dopo a rifarsi viva ma le dissi che non si poteva più ricreare un rapporto di amicizia dopo quello che era successo. da allora non ci ho più avuto a che fare.

 

qualche anno dopo invece fu un amico storico del liceo che, complice un suo periodo negativo, cominciò a comportarsi male nei confronti miei e di un altro paio di persone del gruppo, con atteggiamenti molto tristi del tipo lanciare frecciatine tramite social. dopo un po' chiarimmo ma non sono più tornato indietro a quell'amicizia di prima, perchè credo sia impossibile ricreare la fiducia che avevi dopo certe cose. oggi ci vediamo una volta ogni tanto quando sono giù e non abbiamo problemi ormai, ma resta il distacco da quel rapporto stretto del passato.

 

in generale tendo a staccarmi dalle persone che si comportano male, cose tipo la vendetta non fanno parte del mio carattere poi

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55 minuti fa, Beyond ha scritto:

mi sono capitati due casi.

 

il primo fu una amica che sbarellò, forse spinta dalla "competizione" con un'altra mia amica, andando a dire cose false su di me e così via. ci rimasi malissimo e tagliai ogni rapporto. lei provò vari mesi dopo a rifarsi viva ma le dissi che non si poteva più ricreare un rapporto di amicizia dopo quello che era successo. da allora non ci ho più avuto a che fare.

 

qualche anno dopo invece fu un amico storico del liceo che, complice un suo periodo negativo, cominciò a comportarsi male nei confronti miei e di un altro paio di persone del gruppo, con atteggiamenti molto tristi del tipo lanciare frecciatine tramite social. dopo un po' chiarimmo ma non sono più tornato indietro a quell'amicizia di prima, perchè credo sia impossibile ricreare la fiducia che avevi dopo certe cose. oggi ci vediamo una volta ogni tanto quando sono giù e non abbiamo problemi ormai, ma resta il distacco da quel rapporto stretto del passato.

 

in generale tendo a staccarmi dalle persone che si comportano male, cose tipo la vendetta non fanno parte del mio carattere poi

 

prendo questo come esempio per chiedere anche: vi è mai successo di ricreare la fiducia da zero? è stata una cosa duratura che non si è più incrinata oppure c'era sempre un qualcosa che "stonava" nel "nuovo"rapporto?

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4 ore fa, Ruberekus ha scritto:

nel caso del mio amico, lui "ce l'aveva" con noi perché gli avevamo bidonato la festa di compleanno precedente (avevamo fatto una giornata in bici ed eravamo stanchi di uscire la sera, ma lui festeggiava il compleanno), non ce lo disse ma evidentemente se l'era presa

 

Un po' stronzetti, però. :asd: Immagino che lui ci tenesse a festeggiare il compleanno in vostra compagnia, probabilmente s'era anche organizzato. Al posto suo credo che me la sarei presa anch'io, però l'avrei fatto presente subito.

 

A meno che non fosse una festona con cento invitati o giù di lì, nel qual caso la cosa sarebbe meno "grave".

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7 minuti fa, rimatt ha scritto:

 

Un po' stronzetti, però. :asd: Immagino che lui ci tenesse a festeggiare il compleanno in vostra compagnia, probabilmente s'era anche organizzato. Al posto suo credo che me la sarei presa anch'io, però l'avrei fatto presente subito.

 

 

in effetti

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39 minuti fa, rimatt ha scritto:

 

Un po' stronzetti, però. :asd: Immagino che lui ci tenesse a festeggiare il compleanno in vostra compagnia, probabilmente s'era anche organizzato. Al posto suo credo che me la sarei presa anch'io, però l'avrei fatto presente subito.

 

A meno che non fosse una festona con cento invitati o giù di lì, nel qual caso la cosa sarebbe meno "grave".

assolutamente, noi poi ci rendemmo conto dell'errore e nel chiarimento ci scusammo perché, tanti o pochi invitati che fossero, noi comunque siamo nella cerchia dei migliori amici e sul momento non ci rendemmo conto di quanto lui tenesse a quella festa

 

quello che volevo dire è che (come è infatti avvenuto) è stato un episodio che si può aggiustare con un chiarimento e che non merita di cancellare 15 anni di amicizia

 

alcune cose che hanno scritto altri utenti forse sono più difficili da aggiustare 

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1 ora fa, Mito Ferrari ha scritto:

prendo questo come esempio per chiedere anche: vi è mai successo di ricreare la fiducia da zero? è stata una cosa duratura che non si è più incrinata oppure c'era sempre un qualcosa che "stonava" nel "nuovo"rapporto?

 

La crepa si può riparare ma rimane comunque presente, è difficile recuperare del tutto.

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