andycott 964 Inviato 28 Dicembre, 2021 (modificato) 18 minuti fa, cisco27 ha scritto: Ciao, se non ricordo male la Spirti fece da "esperimento" per il rientro della Honda in F.1 come motorista e poi se ne andò dopo che non le furono più date le gomme o ne vendette il contratto ad un altro team (vado a memoria poi sbagliare qualcosa) Esatto. Corse solo tra la fine del 1983 e l'inizio dell'85. Il primo anno con il prototipo del motore Honda e le altre due stagioni con motore Hart. Prestazioni abbastanza scarse. Si trattava sempre dello stesso telaio: un March di F2 adattato per la maggiore potenza. Piloti: Stefan Johansson Mauro Baldi Huub Rothengatter https://it.wikipedia.org/wiki/Spirit_(automobilismo) Modificato 28 Dicembre, 2021 da andycott Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Biranbongse Bhanuban 19 Inviato 2 Gennaio, 2022 Il 28/12/2021 Alle 19:24, andycott ha scritto: Esatto. Corse solo tra la fine del 1983 e l'inizio dell'85. Il primo anno con il prototipo del motore Honda e le altre due stagioni con motore Hart. Prestazioni abbastanza scarse. Si trattava sempre dello stesso telaio: un March di F2 adattato per la maggiore potenza. Piloti: Stefan Johansson Mauro Baldi Huub Rothengatter https://it.wikipedia.org/wiki/Spirit_(automobilismo) A fine 1983 si dimostrò non in grado di cosatruire un auto nuova, come aveva promesso alla Honda. Testò il motorew Honda nell'inverno e primavera 82-83, su un telaio di F2 (tipo 201). A Monoa presentò la "nuova vettura" (101) (un telaio nuovo allungato) ma incompleta. La Honda ormai aveva firmato con Williams (in realtà di aprlavano da un anno) e pagò alla Spirit una penale sotto forma di 3 motori Hart.... Della nuova vettura ne realizzarono un altro. Il Primo nato per l'Honda, a metà stagtione, fece una gara col Cosworth aspirato , per mancanza di motori revisionati (avevano finito i soldi per pagare le revisioni a Brian Hart e dovettrro ingaggiare Rothengatter ) , prima fdi Tornare all'Hart. L'unico telaio, inteso come esemplare della storia ad aver visto montati su di se tre motori diversi in meno di un anno. Dopo Imola 1985 chiusero vendendo il contratto gomme alla Benetton per essere usate sulla Toleman (non direttamente perchè Pirelli e Toleman avevano litigato un anno prima) Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Biranbongse Bhanuban 19 Inviato 2 Gennaio, 2022 Il 17/11/2021 Alle 15:40, chatruc ha scritto: Bisogna dire che negli anni '80, spesso, più che team e costruttore che entravano in F1, erano gli sponsor a entrare in F1. Ad esempio, Osella voleva restare in F2, ma la Denim gli disse "ti do pure più soldi ma vai in F1, se non faccio da sponsor a qualcun'altro". Idem per la Benetton che dopo due anni come sponsor, pensò bene di acquistare due team e rinominarli. Idem per la Leyton House che costrinse il team di Gariboldi ad andare in F1 ed El Charro, che chiese al Jolly Club di tornare in F1. L'AGS venne scelta praticamente per mancanza di alternative. Per tornare alle squadre da te citate, la RIAL era a tutti gli effetti la continuazione dell'ATS, che infatti era uno sponsor che si era comprato i rimasugli della Penske. Dopo aver speso tanto, Schmidt si era ritirato ma poi decise di rientrare nel 1988, come tanti, convinto che i costi sarebbero stati minori (devo capire la differenza tra ATS e RIAL, entrambe esistono ancora). Alla fine fece una bella macchina ma senza motori freschi e senza test, era dura tirare avanti. Danner non era per niente male ma sia lui che Foitek e l'altro tizio nel 1989, dicevano che la macchina era perfetta, bilanciata, stabile, reattiva, solo che andava piano. Di fatto mancavano investimenti. Come se oggi uno volesse correre con la Mercedes del 2016. La macchina sarebbe perfetta ma lenta. Sulla questione Zakspeed, pure lì credo che la West c'entrasse tanto, al punto che una volta sparita la West, il team dovette lasciare la F1 per tornare alle GT. La Zakspeed era riuscita a preparare dei motoroni Ford turbo nell'endurance ed erano convinti di poter ben figurare in F1, ma ci entrarono quando c'era la formula consumo, che fece strage anche di grandi costruttori come Ferrari e soprattutto ALFA Romeo. Erano gli anni in cui l'elettronica giapponese la faceva da padrone. Finita l'era turbo, fecero un annetto col Yamaha V8 (che di base era un Cosworth con testata a cinque valvole) ma dietro c'era lo zampino della Toyota (azionista Yamaha). La Toyota capì subito che pur con l'aspirato, la F1 restava una cosa difficilissima e che ci voleva un progetto nuovo per entrarci. Infatti ci tornarono nel 1991 col V12 che fece due stagioni, prima di abbandonare tutto e sponsorizzare la Judd. 1) Non è che la Leyton Costrinse gariboldi ad andare in F.1.... Gariboldi, che voleva portare Capelli in F1 e la Leyton furono fatti incontare da Herd perchè la March era sponsorizzata nella F2 giapponese dalla Leyton. Herd inoltre aveva sulle croste il capannone ed attrezzatture non affitate alla RAM sono a fine 1985 (societariamente una cosa diversa dalla March) , insomma una opportuna coincidenza... 2) L'ATS è una fabbrica di cerchioni che dopo aver lasciato la F1 a fine 1984, venne ceduta dal suo Patron Gunther Schimdt. Il quale aprì o rilevò una altra fabbrica concorrente la RIAL e nel 1988 ritornò in F1. 3) La Zakspoeed realizzò il motorie 4 cilindri con l'obiettivo di diventare il costruttore del nuovo motore Ford F1, ma alla fine la casa dell'ovale blu preferì il progetto della Cosworth (che peraltrò arrivò un anno dopo) del V6 Turbo nato vecchio ed usato nel 1986 da Lola-Force e nel 1987 da Benetton. Non avendo trovato appoggio dalla Ford decise di andare avanti, ma non trovando un acquirente, decise di fare anche la macchina.... 4) Sul rapporto tra Charro, Jolly e AGS purtroppo non c'è più Carlo Giorgio a cui chiedere lumi Il 24/3/2021 Alle 23:35, Li'l Pipsqueak ha scritto: Apro il thread con il primo video della rubrica Scuderie Dimenticate che parla della sventurata Lola Mastercard, un team che non vide mai la luce di un singolo Gran Premio. E voi che ne pensate? L'ultima vettura interamente progetatta al tecnigrafo...perchè Broadley non sapeva usare il CAD Il 12/4/2021 Alle 22:10, chatruc ha scritto: A dimostrazione che questi video sono inutili e spesso ripetono cose sbagliate, ecco la mazzoniata dell'occasione: la scuderia Lola Force Beatrice NON era una Lola. Per l'occasione, Carl Haas aveva creato una nuova struttura chiamata Formula One Racing Car Engineering (FORCE) più che altro sotto la spinta dello sponsor Beatrice che voleva andare fuori dai confini USA, in cui era già sponsor della squadra CART. Dal momento che Haas era l'importatore di Lola in USA, decise di appiccicare il nome Lola sulla macchina costruita e fabbricata dalla FORCE, ma la Lola non c'entrava nulla. Era una merita pubblicità (gratuita). Era una Lola falsa quanto l'ALFA Romeo, l'Aston Martin e l'Alpine che corrono oggi in F1. Infatti, se ragionate e osservate la Lola del team Calmels-Larrousse del 1987, noterete che non ci sono punti in comune. Si, forse la Lola, servì solo come base logistica o come "possessore di licenza da costruttore" 1 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
chatruc 2006 Inviato 7 Gennaio, 2022 Il 2/1/2022 Alle 16:30, Biranbongse Bhanuban ha scritto: A fine 1983 si dimostrò non in grado di cosatruire un auto nuova, come aveva promesso alla Honda. Testò il motorew Honda nell'inverno e primavera 82-83, su un telaio di F2 (tipo 201). A Monoa presentò la "nuova vettura" (101) (un telaio nuovo allungato) ma incompleta. La Honda ormai aveva firmato con Williams (in realtà di aprlavano da un anno) e pagò alla Spirit una penale sotto forma di 3 motori Hart.... Della nuova vettura ne realizzarono un altro. Il Primo nato per l'Honda, a metà stagtione, fece una gara col Cosworth aspirato , per mancanza di motori revisionati (avevano finito i soldi per pagare le revisioni a Brian Hart e dovettrro ingaggiare Rothengatter ) , prima fdi Tornare all'Hart. L'unico telaio, inteso come esemplare della storia ad aver visto montati su di se tre motori diversi in meno di un anno. Dopo Imola 1985 chiusero vendendo il contratto gomme alla Benetton per essere usate sulla Toleman (non direttamente perchè Pirelli e Toleman avevano litigato un anno prima) Grazie perchè stai spiegando bene le cose. Vorrei sapere se sai dirmi qualcosa dei proprietari, di cosa facevano prima e dopo l'avventura in F1. Il 2/1/2022 Alle 16:45, Biranbongse Bhanuban ha scritto: 1) Non è che la Leyton Costrinse gariboldi ad andare in F.1.... Gariboldi, che voleva portare Capelli in F1 e la Leyton furono fatti incontare da Herd perchè la March era sponsorizzata nella F2 giapponese dalla Leyton. Herd inoltre aveva sulle croste il capannone ed attrezzatture non affitate alla RAM sono a fine 1985 (societariamente una cosa diversa dalla March) , insomma una opportuna coincidenza... 2) L'ATS è una fabbrica di cerchioni che dopo aver lasciato la F1 a fine 1984, venne ceduta dal suo Patron Gunther Schimdt. Il quale aprì o rilevò una altra fabbrica concorrente la RIAL e nel 1988 ritornò in F1. 3) La Zakspoeed realizzò il motorie 4 cilindri con l'obiettivo di diventare il costruttore del nuovo motore Ford F1, ma alla fine la casa dell'ovale blu preferì il progetto della Cosworth (che peraltrò arrivò un anno dopo) del V6 Turbo nato vecchio ed usato nel 1986 da Lola-Force e nel 1987 da Benetton. Non avendo trovato appoggio dalla Ford decise di andare avanti, ma non trovando un acquirente, decise di fare anche la macchina.... 4) Sul rapporto tra Charro, Jolly e AGS purtroppo non c'è più Carlo Giorgio a cui chiedere lumi L'ultima vettura interamente progetatta al tecnigrafo...perchè Broadley non sapeva usare il CAD Si, forse la Lola, servì solo come base logistica o come "possessore di licenza da costruttore" Da quanto mi hanno detto, non serviva in quanto chiunque, se fabbrica una macchina, di fatto è un costruttore. Si trattò di una semplice "sponsorizzazione" gratuita. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
chatruc 2006 Inviato 9 Gennaio Il 31/10/2021 Alle 12:56, Dank Bull ha scritto: Puntualmente ecco il mio PENSIERO sulla scuderia di oggi. La Life Racing Engines. Fa spezzare il cuore come questo team avesse il migliore dei propositi -ovvero sviluppare un aspirato V12 che avesse lo spazio di un V8-, una squadra tutta italiana, che poteva avere Gabriele Tarquini come pilota prima che se la tela e una sede a Formigine per diventare una piccola "Scuderia Ferrari"... soltanto per diventare una delle scuderie più disastrate di tutti i tempi che fa sembrare la Minardi la BMW Williams. Almeno questo team aveva cercato di salvare il salvabile al contrario dell'Andrea Moda che invece boicottava il suo stesso pilota in favore di Moreno. È incredibile come negli anni '90 i regolamenti permettessero certe squadrette di partecipare ai Gran Premi. Fanno sembrare la consacrazione alle Qualifiche come una vittoria morale per questi fanalini di coda. Altro che la Haas di Mick e Mazepin perennemente ultimi. Ho sentito un'intervista con due ingegneri che hanno lavorato lì. In pratica dicono che oltre ad avere pochi soldi e poca esperienza (l'ingegnere responsabile dell'elettronica li aveva contattati per fare la tesi di laurea), il progetto era pure scarso. Non hanno voluto mancare di rispetto all'ing.Rocchi ma ammettono che la potenza del motore era plafonata dopo gli 11.000 giri, quindi non è vero che il motore era depotenziato per non scoppiare. Inoltre dicono che la questione delle bielle era dovuta al fatto che il produttore esigeva precise indicazioni che loro non sapevano dare. Infine smentiscono Vita, che dice da una vita che appena chiusa l'avventura, capirono la ragione dei guai. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti