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Froome

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tutti sappiamo cosa vuol dire f126ck fru :( detto da uno che sceglie il nome di un ciclista su un forum di F1 poi :asd:

Eh ma per lui la formula1 prima del 2007 non esiste :zizi:

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Edit.

 

Froome ha ragione (vedere più sotto), spammiamo altrove, questo topic è la sua candidatura ufficiale per il suo ingresso nel S.O.P.F. e per la partecipazione al Trofeo Bannato 2017.

 

Anche se verranno rifiutate entrambe le richieste.


 

 

Modificato da crucco

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tutti sappiamo cosa vuol dire f126ck fru :( detto da uno che sceglie il nome di un ciclista su un forum di F1 poi :asd:

Eh ma per lui la formula1 prima del 2007 non esiste :zizi:

 

 

2014 direi

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Ma andate nel Topic di spam a rompere i co****ni?

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Eh ma per lui la formula1 prima del 2007 non esiste :zizi:

 

2014 direi

 

 

Dal 14 live, prima solo sui libri

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Ma andate nel Topic di spam a rompere i co****ni?

 

Teoricamente è spam pure questo...

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Sì ma di Topic per dire str****te inutili già ce ne sono, se si mantenesse un minimo di serietà qua potrebbe uscire un Topic ordinato e divertente, d'altronde non vedo tutta questa necessità di spammare in più Topic contemporaneamente

 

NB: si chiama Spam & Buonumore, non Spam e basta: tantomeno Spam & str****te inutili; quindi facevi meglio a non intervenire da mod ad honorem :up:

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fru io intervengo da mod maximo invece, e ti dico di NON CAGARE IL CAZOOOOO

Modificato da Beyond

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Ora aggiungo al primo post che sei anche il moderatore più inutile del forum, grazie per avermelo ricordato :up:

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Da Mod ad honorem posso anche farti sospendere ad honorem, dimmi tu :asd: Pensa che onore.

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Beh, guarda...io... Noi due non ci conosciamo, sicuramente non ci conosciamo. Però... apro una parentesi veloce, senza polemiche e senza niente. Credo che tu non sia stato...non sei molto al corrente della mia carriera. [Voce fuori campo: "Male, alza la voce, per favore!"] Tu non sei molto al corrente della mia carriera e di quello... anche degli ultimi risultati miei. Perché... nel duemila... nel 2010, se parliamo di salvezza, si portò in salvezza il Bologna - non è... non è distante il 2010... Vedi, e allora bisogna essere precisi quando si fa una domanda. Si portò in salvezza il Bologna che... che era senza società. Subito dopo andai a Genova e in 15 partite ho fatto 21 punti e...era il punteggio migliore fatto negli ultimi anni dal Genova. Poi fui esonerato, quello... [Giornalista: "Due volte, sei stato esonerato"] Sì, però...io... io... io purtoppo...i punti parlano chiari. [Giornalista: "A Palermo, ... due settimane..."] Mi fai parlare adesso? Adesso mi devi fare parlare! Perché già partiamo male qua, partiamo malissimo. Allora, eh... a Palermo ho fatto 2 settimane, 3 punti e mi hanno esonerato. Quello non è un problema, tu devi guardare quello che ha fatto un allenatore, se parliamo delle ultime cose. Poi, non vado indietro perché non bisogna mai andare indietro, guardare avanti e sono al Sassuolo. Allora, io credo che se il Sassuolo ha deciso di dare fiducia a un allenatore come il sottoscritto, abbia la competenza... la competenza di aver capito che comunque c'è un allenatore che può dare qualcosa, un contributo importante a livello generale. Bene. Adesso, detto questo... quindi, bisogna...quando si formulano le domande bisogna stare molto atenti al curriculum delle persone. Detto questo... anche perché sono uno molto... io non è che me...non sono uno che mi sponsorizzo né che me la tiro. Io ho sempre fatto il mio percorso. Finiamo dicendo che, se un allenatore... tu vai a vedere in Italia gli allenatori... di presenze, quanti anni ho fatto io in Serie A di presenze, eccetera, beh, credo che tu debba avere un po' più di rispetto nei miei confronti. E qua... 'spetta 'n attimo! E qua ho chiuso. Però questo non è importante; è importante invece risponderti a quello che io posso dare al...al Sassuolo. Adesso veniam... No! Prima ti ho risposto...devo far chiarezza a quello che hai detto te, perché sembrava che fossi di fronte a uno che il calcio non l'ha mai visto. Invece devi avere molto più rispetto! Siccome sei giovane, devi avere molto più rispetto. Allora... no, no... per favore, mi lasci parlare, dopo ribatti. Adesso, invece... cos'è che...cos'è che mi anima qua? Mi anima, appunto, la tanta voglia di incidere, di fare bene, di lavorare... Ho capito che siamo in una società importante, anche se si chiama Sassuolo e è piccola, però dietro le spalle ha una grande società e questo lo annusi entrando qua. Ho visto cose che secondo me in questa società qua - ne ho girate tantissime io - non le ho viste da altre parti tante cose qua. Questa è una società che comunque, sono molto in linea con quello che ha detto il direttore, ha idee chiare, è attrezzata e quindi è una società che è al primo anno di...di...di Serie A, quindi si possono pagare inesperienze e cose varie... Io devo portare dentro il mio bagaglio di esperienze e dare una mano a poter raggiungere questo obiettivo qua. Ecco, questa è la mia...è la mia risposta.

[...] Per quanto riguarda la via Emilia...sì, probabilmente c'è un destino. Devo dire una cosa io, ecco, e della quale io mi vanto sempre nella mia carriera. Io credo, ho sempre ricevuto telefonate... non per che motivo, eccetera, ma mi sono arrivate telefonate. E io son sempre andato nelle squadre che mi chiamano, non ho mai spinto per andare in una squadra o nell'altra. Se poi la via Emilia per me è terreno fertile perché mi arrivino telefonate, quello mi fa piacere. Probabilmente hanno apprezzato anche un po' il lavoro che ho fatto in cui...nel corso di questi anni, ecco.

[...] Guarda, la mia estrazione viene dalle giovanili, io ho fatto un percorso completo, credo...quello che dovrebbe fare ogni allenatore: prima partire nelle giovanili, imparare, crescere, andare ad allenare una squadra di categoria inferiore, poi iniziare...io ho fatto tutto quel percorso lì e mi son divertito con tutti, guarda, perché poi dopo, anzi...anzi, ti dirò di più, che il campione a volte ha più sete del...del...del non campione. Ha voglia di imparare, di migliorare, ed è un esempio. Avere più giocatori importanti in una squadra è una cosa molto importante, perché l'esempio nel calcio è determinante. All'interno di un gruppo, se ci sono tanti giocatori che danno esempi positivi, la squadra sicuramente beneficia molto di questa cosa.

[...] Si, è il mio carattere. [...] Beh. [...] No, assolutamente...no, non mi pesa perché io sono questo, non mi posso cambiare. Io non sono uno che vuole cambiare la testa al giornalista o che vuol...ognuno su di me può esprimere i propri giudizi. Poi però dopo bisogna essere attenti anche a quello che si dice, perché è giusto che uno evidenzi il mio sfogo, le mie cose, però se dopo è una cosa che strumentalizza per fini diversi, eccetera, mi può dar fastidio...quello solo mi può dar fastidio. Per il resto va bene, il calcio è gioia, è felicità... adesso son stato anche percussore anche lì, credo, in questo senso, perché quando li facevo io sembravano... passaggi di...di....di... non so, di carnevale, eccetera. Adesso li fanno tutti ste cose qua. [...] Io...io...io purtroppo ho aperto le porte anche lì, ho aperto una via anche lì. Io ho preso le parole, adesso invece vedo grandi allenatori che vanno in campo ad esultare, quindi adesso... [Giornalista: "Ogni riferimento a Conte è puramente casuale."] No, no, no, tutti quanti...ma io parlo anche non so, facciamo un nome che è anche amico mio, Mourinho. Lo fa anche lui, però ormai è sdoganata la cosa e quindi mi fa piacere di essere stato un percussore della felicità. Perchè ragazzi ricordiamoci una cosa: noi siamo sempre cupi, ma il calcio è gioia, è l'aspetto ludico che conta anche...che cosa c'è di male se uno esulta... Non credo che ci sia niente... [Giornalista: "Tu prometti che lavori 24 ore al giorno anche qua come hai promesso ad Atene?"] Ecco un'altra cosa che ci tengo...è quella, è quella che...che ci tengo di più e per cui mi arrabbio, perchè io credo di essere uno che ho dato...ha dato l'anima, ho dato il cuore al calcio. Il calcio mi ha dato tanto, ma io ho dato tanto...e purtroppo a volte quando vedo che le cose, pur danto tanto, non vanno in una certa maniera...eh, è quello...è quello che mi dà fastidio e mi anima. Io spero che questo, siccome c'ho sempre sta cosa qua, sto fuoco qua...che ne benefici il Sassuolo, che è una società che se lo meriti e che io sia capace di...di dar fuoco a tutto, capito, questo ambiente qua che magari in questo momento qua, non è... è una cosa importante perchè...il rispetto secondo me nella vita, me lo insegnava mio padre, è la cosa più importante, quindi... se uno ti attacca su cose che non son giuste, che non son vere, mi arrabbio, mi incazzo forte. [Giornalista: "Quindi domenica sei pronto a fare una corsa, anche se il Verona è..."] Io, io ho sessan... [...] Io, io ho...no... No, io adesso, beh, passano anche gli anni, sai, e poi non è sempre... Credo però che io... dire adesso, il Verona, eh, il Verona anche il direttore qua, noi siamo veronesi, è normale...noi siamo nati tifosi dell'Hellas, questo non bisogna nasconderlo. Poi avevamo la squadra base, che fra l'altro corrisponde anche con quella del mio presidente. Io ero tifoso del Milan e ero tifoso del Verona, per dire. Poi dopo so' andato a allenare al Chievo e il Chievo rimane sempre nel cuore, adesso, ci son due situazioni che comunque ti rimangono, com'è il Verona. Però il cuore finisce, quando arrivi a domenica lì non c'è cuore, lì è battaglia, e quindi bisogna cercare di vincerla.

[...] [Giornalista: "Pensa di portare a termine un progetto magari a lungo termine?"] Lo sogno. Lo sogno perché mi manca, mi manca di far... di lasciare un po' l'impronta. Sogno, spero, lo farò con tutto il mio... con tutto quello che mi anima, di lasciare un segno, ecco. Quindi, lo spero, sarebbe bellissimo per me. [...] Perché è meglio darsi un focus, darsi un obiettivo... poi dopo, poi dopo vediamo. Io però mi riallaccio a quello che hai detto te prima... Io son stato un po' zingaro, fra virgolette, perché ho una carriera che son and...non ho mai allenato una grandissima a dire il vero, ci sono andato vicino ma le grandis...perché anche il Parma era una grande squadra ma non era l'Inter, Milan, la Juve [Giornalista: "Però erano piazze, intendo...], la Fiorentina anc...eh però, però nel mio curriculum... Però, se ti devo dire la verità, ti devo dir la verità...arrivato qua mi sembra di esser tornato ai tempi del Chievo. Però cosa c'è qua? Che respiri un'aria, pur essendo piccola... ecco la differenza, eh...c'è, c'è aria di una società mol...importante, secondo me. Ecco, queste sono le mie prime sensazioni quando mi son calato nel nero-verde.

[...] E quando vieni fuori da una situazione di 'sto tipo qua, che comunque poi ti hanno scelto, beh, parti ancora più rinvigorito, perché vuol dire che...che tu li hai convinti e...e che è una cosa bella! Se tu invece vieni fuori da situazioni forzate, eccetera, non sta bene, capisci? Ecco, questa l'ho vissuta molto bene. Perché comunque credo che alla fine dopo, o per un motivo o per l'altro, la scelta è caduta su di me perché ero quello...quello a cui la scoietà voleva arrivare.

[...] Esonero se tu fai... Allora, chiaro che se tu fai 2 anni di carriera, la statistica, magari fai 2 esoneri di fila, è un conto. Se tu fai 20 anni di Serie A e lavori anche all'estero qualche esonero ci sta, vai a vedere le carriere degli allenatori... Poi dopo, sai...un conto è lavorare in un posto, un conto è lavorare in un altro posto. È una cosa normale in un...in un trand, diciamo di lavoro di un allenatore. La vivo, l'ho sempre vissuta... chiaro che non fa mai piacere essere esonerati, però bisogna sempre trovare l'energia e la forza di andare avanti, di capire perché comunque sei stato esonerato, di cercare di, di, di, di...di avere quel coraggio di insistere e di migliorarti in modo che poi di far ricredere anche chi ti ha esonerato, ecco, questo ti deve sempre animare secondo me. [...] Modena, Modena fu...il mio esonero è stato perché c'è stata incompatibilità col direttore sportivo Tosi. Non è stato un esonero di quelli...e non c'era incompatibilità, io purtroppo ho un carattere di quelli, allora magari più di adesso, avevo un carattere che io non, non...non ci si deve sposare per forza nella vita, se c'è incompatibilità ci si lascia. Ecco, di Modena ho 'sto ricordo qua.

[...] Però sono parito dalle giovanili, ho fatto un percorso, un cammino credo giusto e mi hanno scelto per allenare la prima squadra, ho fatto 2 anni di allenatore in seconda, ho imparato; poi mi hanno dato in mano la squadra, l'ho portata in Serie B, credo che se non è un'impresa come il Sassuolo, ci manca poco. Perché il Chievo, chi sa dov'è Verona, era un posto dove c'era la diga, ci passa l'Adige...ci sono 500 persone, e lì siamo andati in Serie B. In Serie B ho fatto 3 anni, tutti in miglioramento fino alla soglia della Serie A. Poi l'ho lasciato...l'ho lasciato perché sai, e lo sa anche il Sassuolo, tu quando vai, ad esempio il Sassuolo va in Serie A e cerca il giocatore di grande esperianze, eccetera, a volte ti senti dire di no. Quindi al Chievo c'era questo grande enigma. Noi eravamo in B madovevamo fare ancora con giocatori di C. Quindi sono state grandi imprese quelle lì. Perché, chi veniva al Chievo? Capisci? Chi veniva...adesso al Chievo ci va anche il grande giocatore, ma allora figurati. Quindi, abbiamo seminato insieme anche là con una grande società insieme con buon lavoro di gruppo, e siamo arrivati alla soglia della Serie A, che dopo l'ha ottenuta Del Neri dopo 2 anni. Però bisogna guardare anche il lavoro precedente, perché non è che tutto quanto è da buttare a mare, capito? Ecco, questo voglio dire.

[...] Io quando la mattina apro gli occhi e guardo il cielo ringrazio il Signore, perché credo che bisogna anche nella vita essere... Io credo di aver fatto, di avere avuto la fortuna di fare il lavoro che mi piace e di averlo svolto in maniera professionale al massimo e sono ancora qua dopo 20 che ho questa voglia qua perché penso che sia...per me è il più bel lavoro del mondo. E mi limito a dire questo, capito? Cioè, non ho nessun rimpianto, non ho nessun rammarico. La carriera di un allenatore purtroppo, o bene o male, ha degli alti e bassi e bisogna accetarli, bisogna sempre essere lì sul pezzo, a migliorarsi, a... la voglia di, di... altrimenti quando non c'è quella voglia lì bisogna smettere. Se non c'hai quella voglia lì bisogna smettere, qualsiasi tipo di lavoro. Oppure cambiare lavoro. Io questa voglia qua ce l'ho ancora, quindi sono qua con la voglia di, di, di...di trasmettere le, le, le, le, le, le mie sensazioni e le mie motivazioni a questa società ma soprattutto ai ragazzi.

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Ho come l'impressione, leggendo le squadre, che si parli di Malesani. Na jungla cazo

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Ora aggiungo al primo post che sei anche il moderatore più inutile del forum, grazie per avermelo ricordato :up:

 

non c'è di che

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quando arrivano le schede degli altri utenti? siamo impazienti

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La tua incapacità di moderare, in questo caso evitare contenuti inappropriato, mi ha fatto passare la voglia. Assumiti le tue responsabilità

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Beh, guarda...io... Noi due non ci conosciamo, sicuramente non ci conosciamo. Però... apro una parentesi veloce, senza polemiche e senza niente. Credo che tu non sia stato...non sei molto al corrente della mia carriera. [Voce fuori campo: "Male, alza la voce, per favore!"] Tu non sei molto al corrente della mia carriera e di quello... anche degli ultimi risultati miei. Perché... nel duemila... nel 2010, se parliamo di salvezza, si portò in salvezza il Bologna - non è... non è distante il 2010... Vedi, e allora bisogna essere precisi quando si fa una domanda. Si portò in salvezza il Bologna che... che era senza società. Subito dopo andai a Genova e in 15 partite ho fatto 21 punti e...era il punteggio migliore fatto negli ultimi anni dal Genova. Poi fui esonerato, quello... [Giornalista: "Due volte, sei stato esonerato"] Sì, però...io... io... io purtoppo...i punti parlano chiari. [Giornalista: "A Palermo, ... due settimane..."] Mi fai parlare adesso? Adesso mi devi fare parlare! Perché già partiamo male qua, partiamo malissimo. Allora, eh... a Palermo ho fatto 2 settimane, 3 punti e mi hanno esonerato. Quello non è un problema, tu devi guardare quello che ha fatto un allenatore, se parliamo delle ultime cose. Poi, non vado indietro perché non bisogna mai andare indietro, guardare avanti e sono al Sassuolo. Allora, io credo che se il Sassuolo ha deciso di dare fiducia a un allenatore come il sottoscritto, abbia la competenza... la competenza di aver capito che comunque c'è un allenatore che può dare qualcosa, un contributo importante a livello generale. Bene. Adesso, detto questo... quindi, bisogna...quando si formulano le domande bisogna stare molto atenti al curriculum delle persone. Detto questo... anche perché sono uno molto... io non è che me...non sono uno che mi sponsorizzo né che me la tiro. Io ho sempre fatto il mio percorso. Finiamo dicendo che, se un allenatore... tu vai a vedere in Italia gli allenatori... di presenze, quanti anni ho fatto io in Serie A di presenze, eccetera, beh, credo che tu debba avere un po' più di rispetto nei miei confronti. E qua... 'spetta 'n attimo! E qua ho chiuso. Però questo non è importante; è importante invece risponderti a quello che io posso dare al...al Sassuolo. Adesso veniam... No! Prima ti ho risposto...devo far chiarezza a quello che hai detto te, perché sembrava che fossi di fronte a uno che il calcio non l'ha mai visto. Invece devi avere molto più rispetto! Siccome sei giovane, devi avere molto più rispetto. Allora... no, no... per favore, mi lasci parlare, dopo ribatti. Adesso, invece... cos'è che...cos'è che mi anima qua? Mi anima, appunto, la tanta voglia di incidere, di fare bene, di lavorare... Ho capito che siamo in una società importante, anche se si chiama Sassuolo e è piccola, però dietro le spalle ha una grande società e questo lo annusi entrando qua. Ho visto cose che secondo me in questa società qua - ne ho girate tantissime io - non le ho viste da altre parti tante cose qua. Questa è una società che comunque, sono molto in linea con quello che ha detto il direttore, ha idee chiare, è attrezzata e quindi è una società che è al primo anno di...di...di Serie A, quindi si possono pagare inesperienze e cose varie... Io devo portare dentro il mio bagaglio di esperienze e dare una mano a poter raggiungere questo obiettivo qua. Ecco, questa è la mia...è la mia risposta.

[...] Per quanto riguarda la via Emilia...sì, probabilmente c'è un destino. Devo dire una cosa io, ecco, e della quale io mi vanto sempre nella mia carriera. Io credo, ho sempre ricevuto telefonate... non per che motivo, eccetera, ma mi sono arrivate telefonate. E io son sempre andato nelle squadre che mi chiamano, non ho mai spinto per andare in una squadra o nell'altra. Se poi la via Emilia per me è terreno fertile perché mi arrivino telefonate, quello mi fa piacere. Probabilmente hanno apprezzato anche un po' il lavoro che ho fatto in cui...nel corso di questi anni, ecco.

[...] Guarda, la mia estrazione viene dalle giovanili, io ho fatto un percorso completo, credo...quello che dovrebbe fare ogni allenatore: prima partire nelle giovanili, imparare, crescere, andare ad allenare una squadra di categoria inferiore, poi iniziare...io ho fatto tutto quel percorso lì e mi son divertito con tutti, guarda, perché poi dopo, anzi...anzi, ti dirò di più, che il campione a volte ha più sete del...del...del non campione. Ha voglia di imparare, di migliorare, ed è un esempio. Avere più giocatori importanti in una squadra è una cosa molto importante, perché l'esempio nel calcio è determinante. All'interno di un gruppo, se ci sono tanti giocatori che danno esempi positivi, la squadra sicuramente beneficia molto di questa cosa.

[...] Si, è il mio carattere. [...] Beh. [...] No, assolutamente...no, non mi pesa perché io sono questo, non mi posso cambiare. Io non sono uno che vuole cambiare la testa al giornalista o che vuol...ognuno su di me può esprimere i propri giudizi. Poi però dopo bisogna essere attenti anche a quello che si dice, perché è giusto che uno evidenzi il mio sfogo, le mie cose, però se dopo è una cosa che strumentalizza per fini diversi, eccetera, mi può dar fastidio...quello solo mi può dar fastidio. Per il resto va bene, il calcio è gioia, è felicità... adesso son stato anche percussore anche lì, credo, in questo senso, perché quando li facevo io sembravano... passaggi di...di....di... non so, di carnevale, eccetera. Adesso li fanno tutti ste cose qua. [...] Io...io...io purtroppo ho aperto le porte anche lì, ho aperto una via anche lì. Io ho preso le parole, adesso invece vedo grandi allenatori che vanno in campo ad esultare, quindi adesso... [Giornalista: "Ogni riferimento a Conte è puramente casuale."] No, no, no, tutti quanti...ma io parlo anche non so, facciamo un nome che è anche amico mio, Mourinho. Lo fa anche lui, però ormai è sdoganata la cosa e quindi mi fa piacere di essere stato un percussore della felicità. Perchè ragazzi ricordiamoci una cosa: noi siamo sempre cupi, ma il calcio è gioia, è l'aspetto ludico che conta anche...che cosa c'è di male se uno esulta... Non credo che ci sia niente... [Giornalista: "Tu prometti che lavori 24 ore al giorno anche qua come hai promesso ad Atene?"] Ecco un'altra cosa che ci tengo...è quella, è quella che...che ci tengo di più e per cui mi arrabbio, perchè io credo di essere uno che ho dato...ha dato l'anima, ho dato il cuore al calcio. Il calcio mi ha dato tanto, ma io ho dato tanto...e purtroppo a volte quando vedo che le cose, pur danto tanto, non vanno in una certa maniera...eh, è quello...è quello che mi dà fastidio e mi anima. Io spero che questo, siccome c'ho sempre sta cosa qua, sto fuoco qua...che ne benefici il Sassuolo, che è una società che se lo meriti e che io sia capace di...di dar fuoco a tutto, capito, questo ambiente qua che magari in questo momento qua, non è... è una cosa importante perchè...il rispetto secondo me nella vita, me lo insegnava mio padre, è la cosa più importante, quindi... se uno ti attacca su cose che non son giuste, che non son vere, mi arrabbio, mi incazzo forte. [Giornalista: "Quindi domenica sei pronto a fare una corsa, anche se il Verona è..."] Io, io ho sessan... [...] Io, io ho...no... No, io adesso, beh, passano anche gli anni, sai, e poi non è sempre... Credo però che io... dire adesso, il Verona, eh, il Verona anche il direttore qua, noi siamo veronesi, è normale...noi siamo nati tifosi dell'Hellas, questo non bisogna nasconderlo. Poi avevamo la squadra base, che fra l'altro corrisponde anche con quella del mio presidente. Io ero tifoso del Milan e ero tifoso del Verona, per dire. Poi dopo so' andato a allenare al Chievo e il Chievo rimane sempre nel cuore, adesso, ci son due situazioni che comunque ti rimangono, com'è il Verona. Però il cuore finisce, quando arrivi a domenica lì non c'è cuore, lì è battaglia, e quindi bisogna cercare di vincerla.

[...] [Giornalista: "Pensa di portare a termine un progetto magari a lungo termine?"] Lo sogno. Lo sogno perché mi manca, mi manca di far... di lasciare un po' l'impronta. Sogno, spero, lo farò con tutto il mio... con tutto quello che mi anima, di lasciare un segno, ecco. Quindi, lo spero, sarebbe bellissimo per me. [...] Perché è meglio darsi un focus, darsi un obiettivo... poi dopo, poi dopo vediamo. Io però mi riallaccio a quello che hai detto te prima... Io son stato un po' zingaro, fra virgolette, perché ho una carriera che son and...non ho mai allenato una grandissima a dire il vero, ci sono andato vicino ma le grandis...perché anche il Parma era una grande squadra ma non era l'Inter, Milan, la Juve [Giornalista: "Però erano piazze, intendo...], la Fiorentina anc...eh però, però nel mio curriculum... Però, se ti devo dire la verità, ti devo dir la verità...arrivato qua mi sembra di esser tornato ai tempi del Chievo. Però cosa c'è qua? Che respiri un'aria, pur essendo piccola... ecco la differenza, eh...c'è, c'è aria di una società mol...importante, secondo me. Ecco, queste sono le mie prime sensazioni quando mi son calato nel nero-verde.

[...] E quando vieni fuori da una situazione di 'sto tipo qua, che comunque poi ti hanno scelto, beh, parti ancora più rinvigorito, perché vuol dire che...che tu li hai convinti e...e che è una cosa bella! Se tu invece vieni fuori da situazioni forzate, eccetera, non sta bene, capisci? Ecco, questa l'ho vissuta molto bene. Perché comunque credo che alla fine dopo, o per un motivo o per l'altro, la scelta è caduta su di me perché ero quello...quello a cui la scoietà voleva arrivare.

[...] Esonero se tu fai... Allora, chiaro che se tu fai 2 anni di carriera, la statistica, magari fai 2 esoneri di fila, è un conto. Se tu fai 20 anni di Serie A e lavori anche all'estero qualche esonero ci sta, vai a vedere le carriere degli allenatori... Poi dopo, sai...un conto è lavorare in un posto, un conto è lavorare in un altro posto. È una cosa normale in un...in un trand, diciamo di lavoro di un allenatore. La vivo, l'ho sempre vissuta... chiaro che non fa mai piacere essere esonerati, però bisogna sempre trovare l'energia e la forza di andare avanti, di capire perché comunque sei stato esonerato, di cercare di, di, di, di...di avere quel coraggio di insistere e di migliorarti in modo che poi di far ricredere anche chi ti ha esonerato, ecco, questo ti deve sempre animare secondo me. [...] Modena, Modena fu...il mio esonero è stato perché c'è stata incompatibilità col direttore sportivo Tosi. Non è stato un esonero di quelli...e non c'era incompatibilità, io purtroppo ho un carattere di quelli, allora magari più di adesso, avevo un carattere che io non, non...non ci si deve sposare per forza nella vita, se c'è incompatibilità ci si lascia. Ecco, di Modena ho 'sto ricordo qua.

[...] Però sono parito dalle giovanili, ho fatto un percorso, un cammino credo giusto e mi hanno scelto per allenare la prima squadra, ho fatto 2 anni di allenatore in seconda, ho imparato; poi mi hanno dato in mano la squadra, l'ho portata in Serie B, credo che se non è un'impresa come il Sassuolo, ci manca poco. Perché il Chievo, chi sa dov'è Verona, era un posto dove c'era la diga, ci passa l'Adige...ci sono 500 persone, e lì siamo andati in Serie B. In Serie B ho fatto 3 anni, tutti in miglioramento fino alla soglia della Serie A. Poi l'ho lasciato...l'ho lasciato perché sai, e lo sa anche il Sassuolo, tu quando vai, ad esempio il Sassuolo va in Serie A e cerca il giocatore di grande esperianze, eccetera, a volte ti senti dire di no. Quindi al Chievo c'era questo grande enigma. Noi eravamo in B madovevamo fare ancora con giocatori di C. Quindi sono state grandi imprese quelle lì. Perché, chi veniva al Chievo? Capisci? Chi veniva...adesso al Chievo ci va anche il grande giocatore, ma allora figurati. Quindi, abbiamo seminato insieme anche là con una grande società insieme con buon lavoro di gruppo, e siamo arrivati alla soglia della Serie A, che dopo l'ha ottenuta Del Neri dopo 2 anni. Però bisogna guardare anche il lavoro precedente, perché non è che tutto quanto è da buttare a mare, capito? Ecco, questo voglio dire.

[...] Io quando la mattina apro gli occhi e guardo il cielo ringrazio il Signore, perché credo che bisogna anche nella vita essere... Io credo di aver fatto, di avere avuto la fortuna di fare il lavoro che mi piace e di averlo svolto in maniera professionale al massimo e sono ancora qua dopo 20 che ho questa voglia qua perché penso che sia...per me è il più bel lavoro del mondo. E mi limito a dire questo, capito? Cioè, non ho nessun rimpianto, non ho nessun rammarico. La carriera di un allenatore purtroppo, o bene o male, ha degli alti e bassi e bisogna accetarli, bisogna sempre essere lì sul pezzo, a migliorarsi, a... la voglia di, di... altrimenti quando non c'è quella voglia lì bisogna smettere. Se non c'hai quella voglia lì bisogna smettere, qualsiasi tipo di lavoro. Oppure cambiare lavoro. Io questa voglia qua ce l'ho ancora, quindi sono qua con la voglia di, di, di...di trasmettere le, le, le, le, le, le mie sensazioni e le mie motivazioni a questa società ma soprattutto ai ragazzi.

Ho letto le prime righe,poi mi è venuto il sospetto e ho guardato la lunghezza del post. Inutile dire che non ho proseguito nella lettura.

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Rube non te lo permetterà gli ho appena inviato 5 euro in privato

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il tuo destino è sempre stato in mano a rube, non oserei mai togliergli il gusto del ban

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comunque salvo eccezioni dormo 6 ore al giorno.

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